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Aprile 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

18 aprile 2025 cronache della religione pagana
L'inganno: persone come oggetti d'uso

Claudio Simeoni

Cronache mese di aprile 2025

18 aprile 2025

Eraclito e Diogene Laerzio

Diogene Laerzio riporta, secondo il suo punto di vista, alcune idee sul mondo proprie di Eraclito.

E' sintomatico che Diogene Laerzio dichiari guerra alle idee che attribuisce ad Eraclito dicendo "Ma, a dire il vero, non dà una chiara spiegazione".

Per Diogene Laerzio le idee espresse da Eraclito vengono così riassunte:

Ed ecco ora alcuni punti particolari della sua dottrina. Il fuoco è l’elemento e tutte le cose sono trasformazione del fuoco e divengono per rarefazione e condensazione. Ma, a dire il vero, non dà una chiara spiegazione. Il divenire di tutte le cose è determinato dal conflitto degli opposti e tutte le cose dell’universo scorrono a guisa di fiume; il tutto è finito e costituisce un unico cosmo. Il cosmo si genera dal fuoco e di nuovo si risolve in fuoco, periodicamente; questo processo, che sempre si ripete con costante alternanza nel corso perenne del tempo, accade secondo una fatale necessità. Degli opposti quello che porta alla genesi si chiama guerra e contesa, l’altro che porta alla conflagrazione si chiama concordia e pace, e il mutamento è una via in su e in giù, a cui si deve la formazione del cosmo.

Diogene Laerzio, Eraclito, nella "vita dei filosofi", Eraclito

Se oggi leggiamo queste idee riportate da Diogene Laerzio, le troviamo coerenti non solo con le scoperte scientifiche, ma anche con i processi di trasformazione sociale individuati dalla sociologia e dalla psicologia.

Per Diogene Laerzio le affermazioni di Eraclito erano oscure perché Eraclito non spiega la realtà con un padrone che la determini e queste spiegazioni necessitano di un contesto culturale assente ai tempi di Diogene Laerzio.

Affermare che "Dio ha creato il mondo", per Diogene Laerzio è un concetto semplice e completo in sé. Non dice: "Spiegami come, quando e perché!". E' un concetto che gli appare chiaro perché appartiene alla logica culturale nella quale è cresciuto e che, a suo avviso, non necessita di indagine mentre, le idee di Eraclito, essendo estranee al suo contesto culturale, gli appaiono come una "spiegazione confusa".

Dopo di che si dimenticano i contenuti delle idee e ci si limita all'apparenza dell'affermazione decontestualizzata finendo per accettare il giudizio di Diogene Laerzio e dimenticando di mettere in atto un'analisi critica del contenuto.

Alla fine, per la cultura di quel tempo non è il fuoco e le trasformazioni del fuoco a generare il presente, ma il presente lo ha creato Dio con un colpo di bacchetta magica. Si finisce per attendere la bacchetta magica che risolvi i problemi piuttosto che partecipare al fuoco delle trasformazioni che avvolge la nostra vita.

 

18 aprile 2025

L'inganno: persone come oggetti d'uso

Il modo che noi abbiamo di descrivere il mondo in cui viviamo, dando importanza ad alcun aspetti piuttosto che altri, rivela la magia della nostra trasformazione soggettiva e la qualità delle relazioni che sappiamo intrattenere con il mondo in cui viviamo.

Moi non siamo ciò che raccontiamo, ma raccontiamo ciò che siamo diventati in una continua trasformazione che sfugge alla nostra coscienza razionale, ma che viene registrata dalla nostra struttura emotiva che la ritrasmette alla nostra coscienza sotto forma di sensazione di necessità.

Noi siamo diventati ciò che raccontiamo. I nostri sogni, i nostri desideri e le nostre idee sono il risultato di quel divenuto che si è espresso attraverso le nostre emozioni in ogni istante della nostra vita quotidiana.

L'inganno è un atto con cui si crea una distorsione nella percezione di chi osserva, sia di ordine sensoriale che cognitivo. Viene causata ingannando il modo con cui il cervello dello spettatore è solito interpretare le informazioni che riceve. Al solito modo di interpretare si forniscono informazioni che necessiterebbero di un diverso modo di interpretazione facendole, invece, interpretare allo stesso modo.

Noi siamo il prodotto del nostro vissuto e non possiamo modificare noi stessi se non cambiando, se non la qualità del nostro vivere, almeno il punto di vista sul mondo e nella ricerca continua di priorità diverse sulle quali poggiare la nostra attenzione.

Le persone tendono a non modificare sé stesse perché la modificazione della propria percezione soggettiva comporta dolore. Le persone tendono ad ingannare il mondo e le persone tentando di mostrare di essere diverse da ciò che sono. Tentano di far credere di avere interessi diversi da quelli che hanno realmente.

Questo voler far credere è un inganno che le persone mettono in atto costantemente nella loro vita quotidiana per evitare di giustificare razionalmente il loro sentire e il loro divenuto in un mondo che potrebbe mettere in atto una critica nei loro confronti. Inganno, messo in atto dalle persone che si pensano inadeguate a vivere nel mondo. Inganno, messo in atto per paura delle reazioni. Queste persone diventano così brave ad ingannare da diventare il miglior soggetto da sottoporre ad inganno.

Ingannando, diventano prede nella modificazione delle circostanze nelle quali mettevano in atto i loro inganni.

Noi siamo ciò che siamo diventati in un mondo che è diventato. E l'inganno rende deboli le persone davanti alle trasformazioni del mondo perché, anche se le persone si pensano come Dio al di fuori del mondo, sono in realtà contenute nel mondo che le usa come oggetti d'uso per il proprio consumo.

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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