La storia non è altro che la successione delle singole generazioni, ciascuna delle quali sfrutta i materiali, i capitali, la conoscenza che le sono stati trasmessi da tutte le generazioni precedenti.
Da una parte continua, in circostanze cambiate, l'attività ereditata, dall'altra parte modifica le vecchie circostanze con un'attività del tutto nuova.
Dicembre 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

Dicembre 2024
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Argomenti del sito Religione Pagana

22 dicembre 2024

 

Riflessione sul Potere Personale

Il potere personale viene espresso dall'individuo nelle condizioni sociali durante la propria esistenza.

Il Potere personale si esprime esclusivamente nella società e nei rapporti fra gli individui ed interviene nelle scelte che gli individui fanno nelle condizioni nelle quali vivono.

Quando un individuo sceglie nella società (un partito politico, un'idea, un amore, un lavoro, una professione, ecc.), la sua razionalità manca di tutta una serie (direi infinita) di informazioni. Per esempio, non sa quale futuro gli viene incontro; non sa quali decisioni prenderà il partito politico che vota; non sa se la professione che sceglie si svilupperà in futuro oppure no; non sa se l'uomo o la donna, di cui si è innamorato, coincide con le sue aspettative o meno; non sa se quella scoperta scientifica ha futuro o non ha futuro, oppure se è un inganno.

Il Potere Personale interviene in questo. L'individuo, nella società, sceglie nella non perfetta conoscenza degli elementi che concorrono a formare l'oggettività della sua scelta.

Cosa forma il Potere personale?

La quantità di sensazioni che il corpo dell'individuo riesce a far giungere alla propri coscienza; alla capacità della sua coscienza di farsi coinvolgere dalle sensazioni che dal corpo emergono in essa senza cercare origine e spiegazione razionale delle sensazioni stesse.

Il Potere Personale oscilla fra "capacità di scegliere" e "farneticazione, illusione, desideri di aspettative".

Uno è potere, l'altro crea illusioni alle quali l'uomo si sottomette e ne paga, in un secondo tempo, le conseguenze delle scelte che ha fatto. Il meccanismo fisiologico è lo stesso.

Non esiste una regola per distinguere l'uno dall'atro; solo le conseguenze distinguono la qualità delle scelte. In sintesi, è solo il Potere di Essere, della singola persona, che può distinguere fra ciò che è utile da ciò che è dannoso o farneticante. Sia ciò che è utile, sia ciò che è dannoso o farneticante, a volte hanno la capacità di "massificarsi" e trascinare persone in decisioni comuni. Quando le decisioni massificate sono funzionali alla società, nell'insieme emergono scelte soggettive di "furbi" che agiscono per trarre utili personali dalle decisioni dell'insieme. Quando le decisioni massificate sono dannose o farneticante, emergonoi divergenti che cercano di proporre scelte diverse, vengono emarginati e perseguitati per difendere la massificazione della farneticazione e del danno sociale.

Questa è la condizione dell'uso del Potere Personale come relazione fra il soggetto e l'insieme della società.

Non basta il Potere Personale per vivere nella società, serve l'intelligenza intesa come capacità di negare la veicolazione del proprio Potere Personale quando le condizioni non lo permettono, o di scegliere dove veicolare il proprio Potere Personale e quando sottrarre il proprio Potere Personale alla veicolazione (all'esposizione) nella società.

Dal punto di vista di un osservatore esterno, il Potere di Essere si esprime in due modi opposti: con l'intuizione o con la fede.

 

22 dicembre 2024

Considerazioni

Ho impiegato sei anni per scrivere la Partita Mondiale di Calcio della Filosofia. Circa. Poi mi dimentico e quando mi chiedono do un numero di anni, più o meno giusto, ma serve solo per dare un'idea.

Ci sono libri, come quello che sta sistemando e che fra qualche mese sarà pubblicato in cartaceo che è stato "partorito" in 30 anni di lavoro anche se nel frattempo alcune parti sono state distribuite in fotocopie fascicolate o pubblicate.

Si tratta de "Il sentiero d'oro" della Religione di Antica Roma.

A volte inizio a sistemare un libro, ma poi sono attratto da altri interessi, altri libri e a fatica porto a conclusione i vari lavori.

Eppure non posso fare diversamente perché il discorso sulla Religione Pagana è vasto e complessivo e non si può ridurre ad un discorso limitato ad un libro.

 

Pagina specifica dell'argomento

 

Bull, heart and life
Pagan Religion, Winter Solstice

Bull, heart and life

Bull who alert the herd; shall your heart be calm!

Bull, whose strength tends in desire and will; shall your heart be calm!

Roaring bull that shudder in the impelling action; shall your heart be calm!

Bull, whose action changes the state of Heaven and Earth; shall your heart be calm!

Impetuous, inconsiderate, insane, impulsive, incautious, senseless,

rash, scatterbrained, unthinking bull; shall your heart be calm!

Bull, whose horns of the Intent are aimed at the immense unknown; shall your heart be calm!

 

Celebrazione Solstizio d'Inverno

 

21 dicembre 2024

Bosco Sacro di Bomarzo: Ade e "il piazzale dei vasi"

Il piazzale dei vasi è un piazzale attorniato da anfore (visibili in una delle due foto) che sembrano fare da giardino ad una grande statua in posizione quasi tronale e che, per la vicinanza di un'altra scultura, quella di un pesce (forse delfino) alla sua destra è stata denominata "Nettuno".

Come diversi studiosi hanno sottolineato, l'idea di "Nettuno", costruita sul pesce che esce dalle acque alla destra della statua, è quanto meno dubbia.

Lo stesso Maurizio Calvesi nel suo "Il Bosco Sacro di Bomarzo" contesta questa interpretazione.

In effetti, se noi guardiamo l'insieme dei gruppi scolpiti, notiamo che gli argomenti sono tutti in relazione con l'Ade.

Cerere e Persefone, Cerbero, Orco sono tutti soggetti in relazione con l'ade e va da sé che il soggetto rappresentato a torso nudo su una specie di trono non può essere altro che Ade. Oppure, se vi piace un'altra versione, chiamatelo Plutone anche se a me ciò appare inappropriato.

I vasi, le anfore, sono disposte in fila, ai lati del piazzale davanti alla statua (che io ora chiamo) Ade.

Scrive un dizionario dei simboli alla voce "vaso":

"Il vaso alchemico e il vaso ermetico rappresentano sempre il luogo in cui si operano le meraviglie; sono il seno materno, l'utero in cui si forma una nuova vita. (M M. D) Il vaso racchiude sotto svariate forme l'elisir della vita: esso è una riserva di vita. Un vaso d'oro può rappresentare il tesoro della vita spirituale, il simbolo di una forza segreta.

Da: "Dizionario dei simboli" di J. Chevalier e Alain Gheerbrant, edizione BUR, 1988 (voce: vaso)

Quel tipo di vasi rappresentano uomini e donne in fila davanti ad Ade pronti per attraversare lo Stige, le acque dalle quali emerge il pesce alla destra della statua.

Il pesce non sta ad indicare che quella statua è Nettuno, come alcuni antichi interpreti hanno affermato, ma indica che quelle sono acque che i vasi devono attraversare per giungere da Ade.

Un'altra interpretazione è quella della vita che si genera nell'Ade e che esce a primavera con Persefone, ma questa interpretazione appare ardita anche se, il tempietto che Vicino ha fatto erigere in memoria della moglie può suggerire un desiderio di emersione.

Se ci fosse qualche dubbio, sul vaso davanti ad Ade c'è una scritta che recita:

"Notte e giorno noi siam vigili et pronte a guardar d'ogni ingiuria questa fonte"

Non è improprio pensare che dall'Ade non esce solo Persefone a Primavera, ma la vita. E' l'idea degli alchimisti e degli esoteristi nel 1500. In fondo, volevano trasformare il piombo in oro, la vita materiale da cui emerge il loro corpo luminoso.

 

 

 

21 dicembre 2024

Entità e riflessioni scientifiche

Il problema dell'Entità non pone solo quesiti di ordine religioso, ma anche di ordine scientifico. Ci si chiede come è successo che un organismo semplice si associasse per diventare un organismo complesso con una coscienza diversa dalla coscienza degli organismi semplici che lo hanno formato?

Noi, come religiose che, alterando la percezione osservano le cose, non ci possiamo chiedere come le cose cui assistiamo siano "scientificamente" venute in essere. Facciamo affermazioni di ciò che percepiamo, ma lasciamo alla scienza la definizione dei meccanismi per quanto la scienza possa, per ora, individuare considerandosi separata dalla coscienza e dalle determinazioni prodotte dalla volontà dei soggetti.

Sicuramente, per quanto riguarda il concetto di Entità, oggi come oggi, la divulgazione popolare della ricerca scientifica ci fornisce un supporto interessante.

Riporto da Daniel C. Dennet (1942-2024) dal suo "L'idea pericolosa di Darwin" edito da Boringhieri nel 2004 da pag.199 a pag.200:

"Si supponga che corti filamenti di RNA che si riproducono autonomamente si creino con questo processo di basso livello tecnologico. Cairns-Smith chiama "geni nudi" questi replicanti assolutamente "egocentrici", perché non servono a nulla tranne che alla propria riproduzione, che effettuano senza alcun aiuto esterno. Rimane comunque un problema importante: Com’è andata che questi geni nudi sono arrivati ad avere un rivestimento? In che modo questi riproduttori autonomi e solipsistici sono giunti a specificare particolari proteine, le minuscole macchine enzimatiche che costruiscono i grossi corpi che trasportano i geni di oggi da una generazione all’altra? Il problema, però, è ancora più grave, infatti queste proteine non soltanto costruiscono i corpi, ma sono anche necessarie per dare assistenza nel corso del processo stesso di riproduzione quando un filamento di RNA o di DNA ha raggiunto una certa lunghezza. Mentre i filamenti corti di RNA possono riprodursi senza l’assistenza degli enzimi, i filamenti più lunghi hanno bisogno di una corte di aiutanti, e la loro specifica richiede una sequenza molto lunga, molto più lunga di quella che si sarebbe potuta riprodurre con un livello di precisione sufficiente prima della comparsa di questi enzimi. Ci troviamo ancora una volta di fronte a un paradosso, alle prese con un circolo vizioso descritto in modo succinto da John Maynard Smith: "Non è possibile avere una riproduzione fedele senza un RNA lungo, poniamo, 2000 basi appaiate e non è possibile avere questa quantità di RNA senza una riproduzione fedele" (Maynard Smith, 1979, p. 445).

Uno dei principali ricercatori che si occupano di questo periodo della storia evolutiva è Manfred Eigen. Nel suo raffinato librettino, Gradini verso la vita (1987) - un buon posto per proseguire la vostra esplorazione di queste idee - Eigen mostra in che modo le macro costruirono gradualmente ciò che egli definisce come il "corredo di strumenti molecolari" che le cellule viventi usano per ricrearsi da sole, costruendosi intorno al contempo anche quei tipi di strutture che si trasformarono, a tempo debito, nelle membrane protettive delle prime cellule procariotiche. Il lungo periodo di evoluzione precellulare, pur non avendo lasciato alcuna traccia fossile, ha lasciato una profusione di indizi storici nei "testi" che ci sono stati trasmessi attraverso i suoi discendenti, compresi, naturalmente, i virus che oggi ci circondano a schiere."

Per la scienza il problema è aperto, anche perché la scienza lavora per cercare di replicare la vita nei suoi laboratori.

Per la Religione Pagana la questione è chiara: questo processo di sedimentazione, al di là delle condizioni attraverso le quali avviene e al di là che gli effetti hanno sulle coscienze sedimentate rispetto ad un'eventuale coscienza centrale.

La Natura è un'Entità e ogni Essere nato nella Natura partecipa alla coscienza della Natura come la coscienza dell'insieme della Natura partecipa alla coscienza di ogni Essere nato nella Natura.

 

Pagina specifica dell'argomento

 

20 dicembre 2024

La Partita mondiale di Calcio della Filosofia in due volumi

Questo è il primo di due volumi.

La Partita Mondiale di Calcio della Filosofia riflette sulle idee filosofiche nei loro effetti sociali che per 2500 anni hanno condizionato lo sviluppo e la trasformazione delle società civili. Sessanta filosofi scelti per gli effetti che le loro idee hanno avuto nella società si sfidano per tentare di dimostrare la validità oggettiva del loro pensiero.

Data pubblicazione 18 dicembre 2024

Tipo: Pubblicazione cartacea

ISBN: 9791222781426

Stato: In commercio

Prezzo: € 25,00

Categoria

FILOSOFIA / Determinismo e Libero Arbitrio

Secondo volume

E questo è il secondo volume che completa l'opera.

Dopo che nel primo volume i filosofi hanno espresso il loro pensiero sotto il controllo di Yahweh, Allahu, Fanes e Beppi da (o di) Lusiana, che hanno agito come arbitri del gioco, nel secondo volume gli Dèi dell'Olimpo, del Tartaro e di altre tradizioni antiche intervengono per commentare le idee dei filosofi e individuare le incongruenze del loro pensiero e gli effetti che quel pensiero ha avuto sulle e nelle società degli uomini.

Data pubblicazione 17 dicembre 2024

Tipo: Pubblicazione cartacea

ISBN: 9791222781457

Stato: In commercio

Prezzo: € 27,00

Categoria

FILOSOFIA / Determinismo e Libero Arbitrio

I miei libri sono cari, per questo invito le persone a non comperarli, ma di scaricarli gratuitamente dai siti qualora fossero interessate.

 

20 dicembre 2024

L'Essere e la Natura

Nella filosofia e nelle religioni si è sempre voluto contrapporre il concetto dell'Essere al concetto della Natura, come se fosse possibile un "pensiero dell'Essere" senza un soggetto della Natura che lo esprima.

L'Essere della Natura esprime il concetto di Essere perché esprime sé stesso che pone a modello di ogni esistenza partendo dal fatto che egli esiste.

Non esiste un pensato che pensi il pensatore, ma esistono alcuni pensatori che separano ciò che pensano da sé stessi. Questo perché facilmente l'uomo, per le sue caratteristiche, parla anche quando pensa e quando parla pensando immagina un "diverso sé" che gli sta parlando. Questa condizione, quando raggiunge livelli patologici di separazione da sé, porta al delirio dove il sé stesso si separa da sé stesso e si eleva ad un immaginario assoluto.

La dimensione ontologica è la dimensione filosofica della malattia mentale che cerca legittimazione in una realtà che nega, oggettivamente, gli oggetti della malattia mentale.

L'Essere è sempre un soggetto della Natura nella misura in cui noi possiamo pensare all'Essere.

L'Essere è sempre un corpo di materia-energia che noi, quando lo percepiamo, lo percepiamo per le azioni che mette in campo e che si presentano a noi come modificazione dell'ambiente in cui viviamo. Quelle modificazioni noi le chiamiamo fenomeni e noi non ci relazioniamo col corpo che esprime i fenomeni, ma con i fenomeni che alla nostra coscienza appaiono come oggetti in sé.

Che piaccia o meno alle religioni assolutiste, ogni Essere della Natura è legato ad ogni altro Essere della Natura. Ogni Essere della Natura si è trasformato da altri Esseri che lo hanno preceduto e l'attuale Essere altro non è che un adattamento specifico alle condizioni incontrate di tutti gli Esseri che lo hanno preceduto nel tempo. Per adattamento specifico alle condizioni incontrate non si intende solo le condizioni, come oggetti in sé, che si sono presentate ai soggetti, ma anche l'interpretazione soggettiva che i soggetti hanno dato alle condizioni che hanno incontrato. L'interpretazione soggettiva genera la soluzione adattativa che gli Esseri hanno messo in atto formando, di fatto, il processo di diversificazione delle specie.

Se, dal punto di vista della forma, le specie sono diverse l'una dall'altra, dal punto di vista della coscienza le specie sono uguali. Ogni Essere, di ogni specie della Natura, è uguale ad ogni altro Essere di ogni altra specie della Natura.

Il minimo comune denominatore di ogni Essere, di ogni specie, è lo sviluppo della propria coscienza, sia come singolo soggetto, sia come insieme dei soggetti della Natura. Come questa coscienza viene veicolata nel mondo è il mezzo che ogni specie ha scelto nelle condizioni oggettive in cui gli Esseri delle specie sono vissuti.

Gli assolutisti possono affermare, come Paul Davies, citato da Daniel C. Dennet in "L'idea pericolosa di Darwin" (Boringieri, 2004) pag. 81:

"la capacità riflessiva della mente umana non può essere "un dettaglio banale, un sottoprodotto secondario di forze prive di mente e scopo" Davies, 1992 (sembra da "Mente e scopo")"

Si vuole volutamente confondere i mezzi ottenuti come effetto dell'adattamento soggettivo della specie. Un marchio che distingue la "superiorità" ideologica della specie separandola, rendendola diversa da tutte le altre specie della Natura, per attribuire a quella specie scopi e fini diversi da ogni altra specie della Natura.

Si parte dal presupposto che l'uomo, dal momento che ha una capacità eccezionale di distruggere l'ambiente, deve essere necessariamente superiore agli altri Esseri della natura. E' come dire che un virus, che ha la capacità di annientare un uomo, ha una coscienza superiore all'uomo.

Che la specie umana abbia scopi e fini diversi dalle altre specie della Natura è un fatto; che gli Esseri della specie umana abbiano una coscienza esistenziale diversa dagli altri Esseri della Natura, è un'idea delirante prodotta dal delirio di onnipotenza.

Un delirio che nega agli Esseri della Natura la loro coscienza perché la veicolazione della loro coscienza non è uguale alla veicolazione della coscienza umana: come se tutti gli uomini veicolassero allo stesso modo la loro coscienza.

Anche se oggi sono in grado di attingere dalla cultura per spiegare la condizione di uguaglianza fra gli Esseri di ogni specie della Natura, nel 1985 quando, alterata la percezione, mi apparve chiaro come le coscienze di ogni Essere della Natura tendano alla trasformazione continua fino alla possibilità di trasformare la morte del corpo fisico degli Esseri della Natura, in nascita del loro corpo luminoso al di là della specifica specie attraverso la quale la specifica coscienza veniva veicolata nel mondo.

La malattia mentale della supremazia di razza e di specie è molto diffusa nella specie umana attraverso un sistema educazionale che tende ad adattare ogni soggetto al dominio della struttura parentale sottomettendola al dominio della struttura sociale. Questo non aiuta gli Esseri Umani a trasformarsi e a permettere loro di partorire il loro corpo luminoso alla morte del corpo fisico.

 

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Fra i turisti nel Bosco Sacro di Bomarzo

 

Il contratto con gli Dèi
Solstizio d'Inverno della Religione Pagana

Ogni Dio e ogni Dea
che imprigiona la mia rabbia,
tutelando i muri
entro i quali la rinchiude,
abbandoni tale intento,

E voi specialmente,
Dèi che tutelate
l'integrità del presente, cessate di tutelare
l'utero che conduce nell'infinito
dal quale intendo emergere;

 

Vi invoco,

per mano di Ecate Trivia,

per il cuore di Afrodite,

per il furore di Ares.

 

Abbandonate
queste mura ossessive
e unite la vostra,
alla mia forza,
alla mia volontà,
alla mia determinazione,
al mio intento;

Abbandonate la forma che mi lega,
affinché io possa spezzare le membra.

Abbandonate le corde,
affinché io possa sciogliere i legami

Sostenete il mio furore,
contro i costruttori di ostacoli

Passate al mio fianco
e nutrite di intelligenza la mia volontà.

Vi sia gradito il fuoco della vita
che abbiamo acceso in questo giorno d'inverno
e come Elios Invicto risorge nei suoi giorni
così, spezzate le membra e sciolti i legamenti,
noi sorgiamo a nuova vita.

 

Se così farete,
fo' voto a voi
che gli uomini ricostruiranno i templi
e con riti celebreranno
lo scandire della vita.

 

19 dicembre 2024

Riflessione sul quarto capitolo del Libro dell'Anticristo:
la Natura

Il quarto capitolo il Libro dell'Anticristo trattava la relazione fra l'uomo e la Natura.

Nel 1985, quando fu scritto questo capitolo, la mia preoccupazione era di definire la Natura come divenuto e oppormi a quella che era, ed è, l'idea generale dell'uomo quale padrone della natura.

Una natura che agli occhi dell'uomo cristiano appare come infinita ed oggetto di proprietà nei confronti della quale non è tenuto a mettere attenzione.

Sotto altri aspetti, la Natura è ritenuta "madre dei viventi".

Questo problema, in specifico, non lo trattai nel Libero dell'Anticristo nella sua dimensione ideologica perché la mia percezione sui processi di distruzione della natura erano prioritari rispetto a riflessioni generali definibili attraverso forme ideologiche. Non cercavo l'ideologia alla base della distruzione della natura, ma prendevo atto della devastazione dell'ambiente prodotta dall'uomo come tale distruzione operava nel distruggere l'uomo.

Nel quarto capitolo del Libro dell'Anticristo si può leggere anche questo:

"Egli tenterà di trasformare l'intero pianeta nella propria immagine: un deserto sabbioso dal quale ogni forma di vita sia cancellata. Finché tutte le forme di vita davanti ai suoi occhi non saranno malate di Energia Vitale Stagnata. Quest'Essere sarà tanto folle da convincersi che ogni stella del firmamento brilli per il sollazzo dei suoi occhi e considererà la Terra una palla di fango in cui egli è delegato a mettere ordine. Per quest'Essere il Sole sarà solo un tizzone ardente la cui funzione è quella di scaldargli le ossa. Quest'Essere ha in realtà un solo desiderio: morire disperdendo la propria Energia (o meglio ciò che gli è rimasto) nel vento. Egli è uno sconfitto sulla strada che porta alla Coscienza di Sé."

Il disprezzo che un tipo di uomo ha per la Natura, anche se nel Libro dell'Anticristo non è citato, è derivato dall'educazione cristiana che impone ai ragazzi di pensarsi come dei padroni che soggiogano qualcuno in nome di Dio:

Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra".

Bibbia, Genesi 1, 27-28

Questa idea viene elaborata dalla società e trasformata in "la natura come madre". Per l'ideologia cristiana, una madre è padrona, pur sottomessa al marito e all'uomo in generale, cioè a Dio, dei suoi figli. I figli, per l'ideologia cristiana, devono essere sottomessi alla madre mentre la madre, e con essa il padre, Dio, non ha doveri o obblighi nei confronti dei figli. Pertanto, nella logica cristiana, i figli hanno il diritto di saccheggiare la "madre" sottomettendola quando, cresciuti, prendono il ruolo di Dio nei suoi confronti.

La natura è un corpo che tende a regolarsi e nel mito la natura è Hera, ma furono gli Esseri della Natura a formare la Natura. La Natura è figlia di ogni Essere della Natura perché la Natura prese coscienza quando Esseri iniziano a diventare coscienti e consapevoli di sé. La Natura è il Genius Loci dei viventi nati nella Natura. Viventi che, una volta diventati consapevoli, generarono la Natura che per proteggere sé stessa tende a mantenere equilibrio fra i viventi. I viventi della Natura hanno tempi d'esistenza circoscritti ed agiscono nella natura per il loro tempo di vita; la Natura ha tempi infinitamente più lunghi e la sua azione di trasformazione del presente attraversa centinaia di migliaia di anni; milioni di anni.

 

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18 dicembre 2024

Energia Vitale e Natura

Nei primi capitoli del Libro dell'Anticristo viene introdotto il concetto di "Energia Vitale".

Fin dall'inizio della mia alterazione della percezione, mi fu chiaro che la vita non era un accidente, ma è una manifestazione di tutto l'universo.

Noi siamo abituati a distinguere fra ciò che è vivo da ciò che non è vivo. Su questa distinzione sono nate molte ipotesi, che pretendevano di avere la dignità di teorie, e molte logiche filosofiche.

Ma, che cos'è "vivo"? Che cos'è "non vivo"?

Nel 1985, a questa domanda avrei risposto dicendo che è vivo ciò che è cosciente e non è vivo ciò che non è cosciente di sé.

Solo che le visioni che ebbi, sin dall'inizio del mio percorso, di ammassi stellari coscienti di sé stessi, avrebbe inficiato questa risposta perché un conto è la percezione diversa dalla percezione razionale, e un altro conto è la percezione razionale, in quanto Esseri della Natura, che per vivere devono agire all'interno di due categorie generali distinguendo ciò che è cosciente, e mette in atto azioni, da ciò che non è cosciente e non mette in atto azioni (o azioni che non rientrano nel nostro orizzonte concettuale).

Coscienza di sé ed Energia Vitale sono due categorie diverse. L'Energia Vitale è il fondamento di tutto ciò che esiste, sia che venga percepita nella forma di materia, sia che venga percepito nella forma di energia.

Oggi come oggi, usando termini filosofici dovrei riferirmi alla filosofia atomica di Democrito non fermandomi agli atomi ma ad una forma di energia infinitamente più infima che sta a fondamento non solo di atomi, ma anche di fotoni e quant'altro di piccolo possiamo pensare sia che lo cataloghiamo nell'ambito della materia sia che lo cataloghiamo nell'ambito dell'energia.

Quando, in un secondo tempo, incontrai la filosofia esiodea, mi apparve immediatamente evidente che l'Energia Vitale altro non era che "Gaia dall'ampio petto".

L'Energia Vitale non ha coscienza di sé, ma ha la qualità per generare coscienza là dove lo può fare.

La condizione generale è che l'universo, con quanto contiene, è inconsapevole di sé e inconsapevoli di sé sono i contenuti dell'universo.

L'inconsapevolezza permane fino a quando i contenuti nell'universo non incontrano situazioni favorevoli alla formazione della coscienza.

Una di queste condizioni favorevoli è la Natura come noi l'abitiamo.

Ciò che noi chiamiamo Natura non è altro che una strategia che i soggetti, diventati coscienti di sé hanno adottato adattandosi a condizioni specifiche, (terra, sole, acqua, ecc.), per trasformare e perpetuare frazioni di Energia Vitale inconsapevole in coscienze.

Chi ha costruito questa strategia? Le condizioni oggettive e la nascita della Natura come insieme di coscienze, è avvenuta per "adattamento soggettivo alle condizioni oggettive incontrate". Il fatto che queste "condizioni oggettive" siano il risultato di processi di trasformazione di altri soggetti che hanno messo in atto i loro "adattamenti soggettivi alle variabili oggettive" incontrate nella loro esistenza, ciò non toglie che noi, per sviluppare il nostro ragionamento, dobbiamo mettere dei limiti che hanno un "inizio" e una "fine" come effetti delle trasformazioni.

 

18 dicembre 2024

La natura
Libro dell'Anticristo:
capitolo 4 della prima parte

Il Quarto capitolo del Libro dell'Anticristo, nel 1985 voleva mettere in ordine alcune idee e alcune riflessioni sulla Natura.

Dal venir in Essere dell'Universo al venir in essere della Natura che rappresenta l'ambiente dal quale noi germiniamo.

Il capitolo nel Libro dell'Anticristo nel 1985 iniziava in questo modo:

La Natura: perché la pensiamo come "sacra".

In questo modo viene chiamata la copertura dell'Essere Terra. Dopo l'Essere Sole, nel nostro sistema solare, furono i grandi pianeti a sviluppare la Coscienza di Sé e ad incamminarsi lungo il sentiero del Se. Sole e Pianeti formarono il primo nucleo dell'Entità in questo settore di spazio. Subito quest'Entità comprese l'importanza per se stessa di sviluppare altre Coscienze, altre vie alla Conoscenza e all'accumulo dell'Energia Vitale usufruendo della materia e dell'Energia Vitale esistente nello spazio e da Essa dispersa. Era assolutamente necessario lo sviluppo di Coscienze di Sé molto piccole, molto concentrate e molto mobili, in modo che il loro sviluppo portasse alla riutilizzazione dell'Energia Vitale altrimenti dispersa nelle profondità dello spazio.

Il movimento dell'Energia Vitale è inverso dell'enunciato della legge entropica: la concentrazione maggiore assorbe la concentrazione minore, a meno che non intervengano precisi atti di volontà volti a modificarne il corso.

Le grandi concentrazioni cosmiche come il Sole e i Pianeti disperdono grandi quantità di Energia Vitale (dal mio punto di vista, dal loro è una quantità irrilevante) nello spazio (più o meno come le lumache, nel loro percorso, si lasciano una scia di bava).

Per un Essere Vivente della Natura la perdita di Energia Vitale è sempre un atto di volontà.

E' sempre una scelta!

---fine della citazione dal Libro dell'Anticristo---

Nel corso degli anni anche questo aspetto è stato approfondito, sia dal punto di vista delle coscienze che abitano la Natura, sia dal punto di vista dei meccanismi fisici usati dalla Natura e dai soggetti nella Natura nei loro processi di trasformazione.

Di questo parlerò nei prossimi post.

 

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17 dicembre 2024

I ricchi e il cambiamento climatico

L'italiana fondatrice della casa cinematografica Quinn studios afferma di essere senza luce, senza gas, senza acqua calda. L'aria sarebbe impregnata di fumo e cenere.

I miliardari di Malibu stanno soffrendo per un incendio?

Come spesso succede in Brasile, come è successo nell'esplosione in Italia presso Firenze, come succede con le esondazioni in Pakistan.

Qualche volta tocca ai miliardari e, secondo voi, qualcuno dovrebbe essere triste?

Nemmeno i miliardari sono immune dal cambiamento climatico. Avranno qualche problema in più da affrontare. Potete sempre fare i volontari e soccorrerli....

 

17 dicembre 2024

Il pagano è l'Essere

Se un Pagano dice: "Io sono l'Essere", significa che considera sé stesso colui che sceglie nel mondo in cui vive e che rifiuta di essere sottomesso ad imposizioni che non siano in sintonia con i propri bisogni o desideri.

Se un cristiano dice: "Io sono l'Essere", come spesso accade, anche se non ha la capacità di dire "Io sono l'Essere" che implicherebbe l'assunzione della responsabilità delle proprie azioni, ma preferisce dire "Dio ha detto" o "Sicuramente Dio intende" o, ancora, "Secondo la volontà di Dio", o ancora "Dio vuole che", ecc., che equivale sempre a dire "Io sono l'Essere" perché ciò che "io dico" è ciò che Dio vuole, usa la sua condizione per sopraffare gli individui; per ridurli in schiavitù, sottomessi, a sé stesso che fa la volontà di Dio. Non ha importanza la qualità della sottomissione, un cristiano che si fa "Essere", "Dio", è sempre un padrone di altri uomini che riduce gli uomini in obbedienza e schiavitù.

Quando un Pagano dice: "Io sono l'Essere" significa che determina sé stesso, sceglie per sé stesso nel mondo in cui vive, al di là che lo faccia individualmente o collettivamente.

La differenza è sostanziale fra il definire "Essere" un individuo e definire "Essere" il Dio dei cristiani.

Nel primo caso l'individuo, e per estensione gli esseri della Natura, è "Essere" e, per conseguenza il Dio dei cristiani non-è; nel secondo caso quando Dio è "Essere" gli uomini, e tanto meno gli esseri della natura, non sono in quanto non possono essere elevati alla stessa condizione del Dio dei cristiani.

Sul concetto dell'"Essere" si articolano le società civili, non solo la vita del singolo individuo che può ampliare la sua percezione della realtà in cui vive soltanto se riconosce di essere la persona che percepisce soggettivamente quella realtà e non si fa imporre la descrizione della realtà del mondo da altri che significa, in realtà, sottomissione.

 

17 dicembre 2024

Riflessione sul concetto di Essere

Il concetto di Essere nella Religione Pagana è un concetto complesso. Anche gli Antichi pensavano al concetto di Essere come ad un concetto non ben definito. Proprio perché non lo hanno ben definito è intervenuta l'ontologia a definire l'Essere come un soggetto appartenente all'immaginazione che, una volta affermato come oggetto reale, ha finito per controllare il comportamento degli uomini.

Esiste un processo, una trasformazione dottrinale o, se si vuole, un processo concettuale che porta dall'idea fattive di Essere all'idea fattiva della realtà degli Dèi.

Quando scrissi il Libro dell'Anticristo, quaranta anni fa, io ancora non avevo attraversato questa trasformazione concettuale che poté avvenire solo attraverso la modificazione della percezione della realtà nella quale viviamo.

Il punto di partenza lo ricordo benissimo. In termini volgari ed immediati diciamo che l'Essere è l'individuo: ogni individuo è l'Essere. Perché l'individuo che parla, è il sé stesso che parla e quando parla "pontifica", parla ad altri, che sono cosa diversa da sé stesso che parla e i contenuti del parlare sono ciò che lui è. Appunto, l'Essere.

Quando si parla di Essere, si parla di un corpo fisico che abita il mondo. Che questo sia un corpo di materia e di energia, o di quella che chiamiamo energia, è irrilevante, si tratta solo di un corpo fisico.

Il contrario di un corpo che abita il mondo è costruito dalla filosofia ontologica che immaginando una condizione assurda afferma che la condizione assurda immaginata è reale perché lei, altrimenti, non potrebbe immaginarla.

Questo punto di partenza è fondamentale per costruire il concetto degli Dèi.

Quando elaborai il concetto di Essere, come corpo che abita il mondo, non avevo nessun concetto relativo agli Dèi.

La percezione degli Dèi arriva dopo, ma perché arrivi dopo è stato necessario che prima io abbia elaborato il concetto di Essere come soggetto della Natura.

Sia nel Libro dell'Anticristo che nella filosofia ontologica, l'Essere è colui che determina sé stesso e agisce mediante la propria volontà. Solo che mentre nella nell'ontologia l'Essere altro non è che "Dio" capace di determinare l'esistenza dell'universo, nel Libro dell'Anticristo l'Essere è il soggetto della Natura che agisce determinando sé stesso nelle condizioni oggettive nelle quali è venuto in essere.

Nel momento stesso in cui qualcuno impone un'idea di Essere, diversa e al di sopra degli Esseri della Natura, l'individuo della Natura, l'uomo stesso, cessa di essere l'Essere per diventare non-Essere dominato dall'Essere che pretende di determinare le sue condizioni di vita. Da quel momento in poi l'individuo non sarà più in grado di modificare la propria percezione percorrendo un processo concettuale e individuare le "unità consapevoli" definibili come Dèi.

Oggi come oggi, alla fine del 2024, a differenza del 1985, so che la questione fra il concetto di Essere, che definisce un soggetto della Natura, io stesso, in contrapposizione al concetto di Essere, che definisce quello che i cristiani poi chiameranno Dio, fu l'inizio dello scontro fra eleatici e ionici. In pratica, l'inizio della filosofia.

Questo, però, non interessa al Libro dell'Anticristo perché il compito del Libro dell'Anticristo è definire la realtà oggettiva nella quale l'uomo vive e la realtà oggettiva della soggettività dell'uomo che vivendo quella realtà modifica la propria percezione, ampliandola, del proprio essere nel mondo. Proprio per questo, al Libro dell'Anticristo interessa la definizione di ciò che impedisce all'uomo di espandere la propria percezione e modificare la conoscenza del proprio corpo della realtà del mondo.

 

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16 dicembre 2024

Riflessioni sul Libro dell'Anticristo

Ho quasi terminato il lavoro sui Misteri di Eleusi e sto riprendendo in mano Il Libro dell'Anticristo sia come occasione per modificare la formattazione per come si presenta in rete, sia perché quei concetti, alla base di tutto il Paganesimo, dopo 40 di lavoro, posso svilupparli meglio, precisarli e, soprattutto, verificare gli effetti ideali che quelle tesi iniziali hanno avuto dopo 40 anni.

Non riscriverò il Libro dell'Anticristo perché così è stato pubblicato e, da un editore, è stato assegnato un ISBN 9788891170873 (è sufficiente mettere il numero nella ricerca Google per trovare il libro) e io, per ora, non ho intenzione di fare una seconda edizione.

Però, insieme alla presentazione dei vari capitoli scriverò una serie di testi che ne preciseranno percorsi, idee e contenuti.

Ricordo che i testi del Libro dell'Anticristo sono da 25 anni sull'web e si possono leggere facilmente e gratuitamente, fin dal 1999 passando attraverso vari servizi di web-site in internet, anche se la formattazione di oggi, e alcuni link relativi al testo, sono vecchi.

Quando uscì questo libro i cattolici pensarono all'Anticristo come descritto dal cattolicesimo, ma non aveva nulla a che fare con la loro immagine del loro anticristo che loro consideravano il Male. Se avessero letto attentamente i loro libri sacri, il loro cristo è portatore di una schiavitù assoluta "con tutto il cuore e con tutta l'anima", per questo i percorsi di libertà dell'uomo e della vita potevano essere definiti come Anticristo.

Nella seconda metà degli anni 90 iniziai a diffondere le idee del Libro dell'Anticristo. I cattolici fecero di tutto per qualificare la mia attività come una delle loro "sette sataniche" per impedire alle persone di discutere i contenuti che presentavo. Mentre le gerarchie cattoliche (Università del sacro cuore di Roma) studiavano quanto era presentato dal Libro dell'Anticristo, gli squadristi cattolici che facevano capo ai vari vescovi agivano al fine di impedire alle persone di discutere i principi presentati.

Fu Ratzinger che si arrese davanti al Libro dell'Anticristo e allo sviluppo della filosofia metafisica che si stava sviluppando dal Libro dell'Anticristo. La resa di Ratzinger fu in una dichiarazione lapidaria: "Noi non siamo in grado di discutere con chi pensa il nostro Dio come un Dio padrone!".

Da quanto è a mia conoscenza, in Italia ero e sono l'unica persona che ha sviluppato una forma di filosofia metafisica che indica il Dio dei cristiani come il padrone e stupratore degli uomini.

 

16 dicembre 2024

Gli Dèi nella Religione Pagana

Quando si parla di Religione Pagana non si parla mai della forma antropomorfa degli Dèi, ma della realtà oggettiva degli Dèi che abitano il mondo.

I nomi che si usano indicano delle coscienze e delle azioni; coscienze e azioni che sono intelligenze in sé definite attraverso un nome.

Ora, per azioni non si intende quello a cui assistiamo prodotto dagli Esseri della natura, anche se il loro agire esprime intelligenza, ma ci si riferisce all'emergere di condizioni alle quali ci adattiamo. Quell'emergere delle condizioni, sono un agire, un'intelligenza che modifica l'ambiente.

Nessuno, per quanto ne so, può affermare, nella cultura attuale, che "il sole si è acceso", tuttavia, l'essere acceso del sole costruisce una condizione per la quale noi esistiamo. Noi non sappiamo se qualche cosa, che oggi chiamiamo Natura, avesse potuto esistere se il "sole non si fosse acceso", ma la luce, il calore e quant'altro viene disperso dal sole nella sua esistenza permette alla vita, come noi la pensiamo nella Natura, di esistere e di trasformarsi.

Questo vale per un infinito numero di soggetti che costituiscono le condizioni della nostra esistenza prodotti dai loro stessi adattamenti soggettivi alle condizioni che loro hanno incontrato.

Il divino, pensato e vissuto da un Pagano è un immenso numero di soggettività in trasformazione delle quali la nostra ragione non ha né conoscenza né esperienza. Spesso il nostro corpo ha conoscenze che la nostra ragione non riesce nemmeno ad immaginare. Basta pensare a quell'insieme neuronale che è stato definito recentemente come "cervello nello stomaco" la cui conoscenza razionale era ignorata, ma che aveva ed ha la capacità di agire sulla coscienza mediante sensazioni, bisogni e desideri, in qualunque modo la ragione possa descrivere quelle sensazioni, quei bisogni e quei desideri.

 

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15 dicembre 2024

I fondamenti del Libro dell'Anticristo

I tre elementi a fondamento del Libro dell'Anticristo sono: l'Universo, l'Essere e l'Entità.

Se dovessi interpretare in modo attuale questi primi tre elementi del Libro dell'Anticristo dovrei osservare che l'Universo altro non è che il mondo in cui viviamo; l'Essere, gli Esseri, non è altro che ognuno di noi (Esseri al plurale); l'Entità è il divenire degli Esseri, le loro possibilità.

Se devo tradurre questo nei modelli propri della Religione Pagana, l'Universo è ciò che ci contiene ed è la sostanza che permette l'espressione della nostra coscienza: L'Universo come materia-energia e l'Universo come coscienze, come Dèi. L'Essere altro non è che ogni soggetto che nell'universo mette in atto delle azioni che giungono alle altre coscienze sotto forma di fenomeni, al di là che le coscienze ne conoscano o meno l'origine, e a quei fenomeni si adattano.

L'Entità non è altro che il fine del percorso di adattamento messo in atto da ogni soggetto nell'Universo in cui alla formazione di un numero infinito di Entità che si trasformano in Entità portano alla "riformazione" della coscienza Universo. Questo viene chiamato "l'infinito dei mutamenti". Il mutare è il fine dell'azione di ogni soggetto esistente, di ogni Essere.

Il Libro dell'Anticristo si apre con queste tre osservazioni che regolano l'intera nostra esistenza.

Noi possiamo agire in quanto Esseri in trasformazione in un mondo, Universo, composto da Esseri in trasformazione e il fine della trasformazione è la trasformazione stessa al di là dei risultati che la trasformazione produrrà. Ad esempio: come useremo i nostri bisogni e i nostri desideri? Come useremo la nostra volontà di vivere? Come useremo la nostra percezione? come decidiamo di pensare il mondo in cui viviamo?

Ogni scelta che facciamo manifesta il nostro Essere e la scelta produce una trasformazione nel nostro Essere che non è più l'essere di prima della scelta, ma è un altro Essere, un Essere che ha fatto una nuova scelta.

Fra un Essere e l'Essere dopo la scelta, c'è un momento di silenzio in cui la coscienza dell'Essere cessa di essere per ricomporsi "rinascere" subito dopo inglobando l'esperienza della scelta fatta.

In quel momento abbiamo agito come l'Universo, siamo morti e rinati.

L'Entità si formerà, è già formata e si trasforma, seguendo i medesimi meccanismi degli Esseri, scelta dopo scelta. Ma l'Entità non è l'obbiettivo, il fine dell'esistenza degli Esseri. Il fine dell'esistenza degli Esseri è la trasformazione, l'Entità ingloba gli Esseri quando questi, nelle loro condizioni d'esistenza, non sono più in grado di trasformarsi: l'Essere non diventa il nulla, ma dalla quantità dei mutamenti che ha vissuto, genera una diversa qualità del proprio vissuto che gli permette di continuare nei mutamenti: l'Entità.

Il meccanismo vale per tutti, Esseri della Natura, Esseri di sola Energia, Dèi, Esseri dell'Universo qualunque sia la qualità della loro coscienza e qualunque siano i meccanismi di trasformazione soggettiva.

 

15 dicembre 2024

L'universo e l'attimo del silenzio

La fine del rumore e poi, solo il silenzio.

Avevo sottovalutato questo aspetto della mia visione.

Le persone sono educate a concentrare la loro attenzione su qualche cosa che sorge, si dilata, si espande. E' come se il dilatarsi, l'espandersi alimentasse le pulsioni del nostro sistema emotivo che trova nell'espansione la sua condizione di essere, di esistere.

Solo che l'espansione porta alla fine dell'espansione.

Sembra che non siano importanti i contenuti dell'espansione e i contenuti della fine dell'espansione. Sembra che sia inevitabile che il processo di espansione porti inevitabilmente alla fine dell'espansione.

Indubbiamente esistono altre formulazioni che descrivono il processo, ma quando vivevo nella sensazione dell'oscuro in Nera Notte la mia attenzione fu attratta da quanto stava accadendo. La materia-energia iniziava ad espandersi. Solo che, nel frattempo, avevo vissuto un altro momento: la materia-energia che si contraeva. Nel contrarsi cessavano le voci, cessavano i rumori, cessavano le sensazioni, cessava la presenza di oggetti da percepire.

L'Universo, l'Essere di ciò che era, divenne il Nulla.

E dal nulla, che non è nulla perché Gaia, la materia-energia persiste sia pur privata della coscienza e della consapevolezza, da qui il silenzio, torna ad espandersi.

La domanda a tutti è questa: questo meccanismo appartiene solo all'Universo o è un meccanismo, sia pure in piccolo, che si manifesta in ogni attimo della nostra esistenza?

La nostra stessa coscienza, non procede forse per destrutturazione e ristrutturazione in un processo continuo di trasformazione?

E fra una destrutturazione della coscienza e una ristrutturazione della coscienza, con cui la coscienza soggettiva le nuove esperienze, non c'è forse un momento di silenzio assoluto?

Avevo sottovalutato quest'aspetto della mia visione.

La coscienza è rumore che emerge dal silenzio e se noi non siamo in grado di osservare l'emergere di una coscienza dal silenzio, la coscienza, inevitabilmente, metterà in atto delle azioni che giungeranno a noi come fenomeni, appunto, come rumori, rispetto ai quali verranno messi in atto gli adattamenti soggettivi che, nell'insieme, appariranno come tanti rumori rispetto ai quali verranno messi in atto adattamenti soggettivi.

 

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14 dicembre 2024

L'Entità!
Terza parte

L'Entità è il massimo Essere (meglio Coscienza) che l'Energia Vitale è in grado di formare. L'Entità si forma per aggregazione di Coscienze di Sé quando queste raggiungono, nell'ambito dei percorsi specifici della propria specie, l'ultimo stadio di sviluppo. L'Essere individuale, giunto ad un determinato livello di sviluppo, non può più evolversi individualmente; svilupperà il bisogno di "sedimentarsi" con altri Esseri (o della propria specie o più "grandi" di Lui), che hanno raggiunto il medesimo grado di Coscienza di Sé, per continuare il proprio sviluppo nella ricerca del Se Universale. Sia come individuo che come Coscienza aggregata (risultante dall'aggregazione di più Coscienze).

L'Entità rappresenta il punto più alto della Coscienza di Sé lungo la strada del Se raggiunta da tutti gli Esseri in quel settore di spazio. L'Entità si manifesta come nodo di intersezione e interazione di tutte le Linee di Tensione sia in entrata che in uscita. L'Entità è l'Essere la cui Coscienza di Sé è la risultante del rapporto dialettico delle Coscienze di Sé, individuali, giunte all'ultimo stadio di sviluppo in quel settore dello spazio.

Fino a quando le Coscienze di Sé tenderanno alla ricerca della Coscienza del Se l'Entità s'espanderà, in quanto, ogni Coscienza alla ricerca del Se, finirà prima o poi per aggregarsi diventandone parte integrante e insostituibile dell'Entità stessa.

Lo scopo dell'Entità è quello di espandersi fino a fondersi con le altre Entità in formazione nell'universo diventandone un tutt'uno. Aggregazione dopo aggregazione l'universo diventerà l'Universo, prendendo Coscienza di Sé e di tutti i Sé di cui era diventato cosciente in tutte le formazioni precedenti. Solo allora ogni Coscienza di Sé individuale potrà giungere alla Coscienza del Se. Questo perché la Coscienza del Se è l'Universo nella sua totalità. Sulla strada di ogni Essere esistono tappe da raggiungere. Tappe fondamentali sulla strada del Se, ma, anche se individuabili col Se, non sono il Se.

Solo l'Universo è il Se di ogni Essere; solo l'Universo è Se di ogni Entità. E' imperativo per l'Entità preservare se stessa e le possibilità di espansione; solo preservando se stessa può preservare l'espandersi della Coscienza nella porzione di universo in cui s'è formata. Per poter espandersi l'Entità deve favorire punti e momenti di stabilità dell'Energia Vitale. Ogni punto e momento di stabilità dell'Energia Vitale implica la possibilità di innesto della Coscienza. Un nuovo momento, una nuova Coscienza; almeno in potenza. Più sono i punti di innesto e i momenti e maggiori possibilità di espansione della Coscienza ci sono. Ogni momento corrisponde a nuove specie in evoluzione. Ogni nuova specie corrisponde a nuovi Esseri. Nuovi Esseri corrispondono a nuove vie alla Coscienza di Sé individuali e potenzialmente aggregabili all'Entità nel continuum del proprio percorso espansivo. Più sono i momenti che giungono alla Coscienza di Sé alla ricerca del Se; più l'Entità acquista forza. Più sono le forze vitali in movimento e meno probabilità ci sono che l'Energia Vitale rallenti il flusso e si trasformi in Energia Vitale Stagnata o Energia di Morte.

In ogni istante vengono a formarsi nuove aggregazioni di Energia Vitale, nuovi momenti, nuove specie; quando ciò avviene l'Energia Vitale cerca il suo punto di equilibrio. Molecole "inerti" di materia acquistano movimento e vita. Condizioni oggettive favorevoli aiutano il formarsi di una nuova Coscienza in formazione. Molti frammenti vitali vanno continuamente perduti. Altri, anziché estinguersi, iniziano a riprodursi freneticamente. In quel momento, e solo in quel momento, riproduzione equivale a sopravvivenza.

Lo sviluppo della Coscienza è un percorso lungo; abbisogna di cambiamenti (tempo), mentre le prime aggregazioni di vita hanno cambiamenti poco numerosi (poco tempo) prima della loro fine.

Troppo pochi. Esistono due modi attraverso i quali le singole specie possono appropriarsi del tempo che necessita loro (o dei cambiamenti se si preferisce). Dilatando il più possibile il tempo soggettivo oppure riproducendosi freneticamente modificandosi di generazione in generazione appropriandosi del tempo loro necessario.

 

14 dicembre 2024

Riflessione sul concetto di Entità

A proposito del concetto di Entità

Il concetto di Entità è un concetto religioso complesso perché non è presente in nessun'altra religione presente sul pianeta e non è compreso in nessuna filosofia.

Un'Entità è un soggetto che nella razionalità afferma "Io sono", ma nella realtà è un soggetto formato da molti la cui attività alimenta la crescita di quel soggetto alimentando, contemporaneamente la crescita di ogni soggetto che concorre a formare l'Entità.

Per estensione, ogni Essere della Natura che noi chiamiamo "superiori" in quanto Esseri Pluricellulari, sono delle Entità formate dal concorso di più cellule intelligenti che, in determinate condizioni, possono essere separate dal corpo e riprodursi indipendentemente dal corpo stesso.

Provate a pensare a questa condizione in una condizione in una dimensione più ampia che non la sfera dell'individuo. Provate a pensare la dimensione religiosa di tutto questo.

Quando io ebbi la visione dell'Entità come quella di un soggetto composto dal concorso di più soggetti ero convinto di aver scoperto qualche cosa di assolutamente nuovo e, invece, non avevo fatto altro che riscoprire il concetto degli Antichi Italici del Genius loci.

Ogni soggetto, parliamo di ogni individuo del nostro esempio, è un luogo in cui cellule (e altri Esseri) si aggregano per formare l'individuo stesso.

Ci fu un tempo in cui gli Esseri non si erano aggregati, poi si aggregarono e iniziarono a formare gli Esseri Pluricellulari.

La visione che ebbi quando scrissi Il Libro dell'Anticristo non era questa. Queste sono considerazioni successive al Libro dell'Anticristo, ma servono per raccontare in maniera razionale un meccanismo religioso che ha dell'immenso e che da quaranta anni cerco di far comprendere. Il processo di aggregazione e di disgregazione è un meccanismo universale sia come organizzazione della vita sia di trasformazione del divino a cui partecipiamo.

Ma ora mi fermo qui, nel Libro dell'Anticristo è descritto il concetto di Entità come formazione del divino a cui partecipano anche, a seconda delle condizioni, gli Esseri della Natura.

Il cammino di trasformazione, di cui ho sempre parlato, attraversa condizioni di esistenza fisica, ma anche, e soprattutto, condizioni divine alle quali gli Esseri della Natura partecipano.

 

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13 dicembre 2024

L'Essere
seconda parte

L'Energia Vitale compressa iniziò a dilatarsi. Dapprima lentamente poi sempre più velocemente.

Masse stellari si raggruppavano e s'allontanavano l'una dall'altra.

Lo spazio sembrava inghiottirle.

Distanze enormi venivano superate dall'Energia Vitale e dalle sue vibrazioni.

Le più grandi concentrazioni di Energia Vitale presero Coscienza della propria esistenza imparando a percorrere il proprio sentiero comunicando fra loro.

Ed ebbero bisogno delle singole stelle.

Anche queste, a poco a poco, ebbero Consapevolezza di Sé e iniziarono a percorrere il proprio sentiero.

Quando le stelle compresero le leggi che regolano il pulsare e i movimenti dell'Energia Vitale compresero come da esse troppa Energia Vitale inutilizzata veniva dispersa nello spazio.

Il meccanismo apparve in tutta la sua chiarezza: l'Energia Vitale di un Essere, per quanto gigantesco questo fosse, non poteva essere dispersa all'infinito nello spazio. Il tributo che le stelle avrebbero pagato era il collasso prematuro.

Nessun Essere, per quanto grande, può chiudersi in se stesso; l'Energia Vitale ristagnerebbe trasformandosi in Energia di Morte disperdendosi nello spazio finché quest'ultima non trova una forza sufficiente per rimetterla in movimento.

Dal momento in cui l'Energia di Morte inizierà ad accumularsi nell'Essere costui avrà un solo desiderio: costringere il maggior numero di Esseri possibile ad ammalarsi di Energia di Morte. Questo bisogno crescerà via via che la concentrazione di Energia di Morte s'accumulerà dentro di lui.

Fino al momento della sua Morte.

Questo è il bisogno di ogni Essere ammalato di Energia di Morte: Energia Vitale Stagnata.

Per ovviare all'inutile dispersione nello spazio della propria Energia Vitale le Stelle posero la propria attenzione sui pianeti vicini convogliando su di essi gran parte della propria Energia Vitale dispersa nello spazio.

Qualche Pianeta cominciò a diventare Coscienza di Sé iniziando il proprio percorso che lo avrebbe portato alla Coscienza del Se.

Nel momento in cui il Pianeta, o i pianeti, del sistema prese, o presero, Coscienza di Sé e intraprendendo il percorso verso la Coscienza del Se si formò: L'Entità!

Che cos'è un Essere?

E' un ente circoscritto, capace di pensarsi diverso dal mondo che lo circonda. Pensarsi, significa prendere coscienza, avere coscienza di sé stessi.

Il pensare sé stessi non ha lo stesso significato che gli uomini attribuiscono attraverso la verbalizzazione.

Il termine "pensarsi" ha il significato di "riconoscere sé stessi" al di là e indipendentemente dai modi attraverso i quali il soggetto, che "pensa" sé stesso, veicola il proprio essere nel mondo.

Per analogia noi riconosciamo gli "Esseri" quando la loro forma, la loro azione, ha similitudini con la nostra forma e con le nostre azioni. Non riconosciamo come "Esseri" coloro che non hanno una forma riconducibile alla nostra e non sono portatori di azioni che noi riteniamo simili alle nostre.

Questo, razionalmente parlando. La non razionalità spinge l'individuo in dimensioni psichiche nelle quali, mediante l'immaginazione, dà forme ad oggetti del proprio immaginario che spesso fa uscire dall'immaginario spacciandoli come "dati di realtà". In questo modo, l'individuo, fuggendo dalla realtà del proprio vissuto, alimenta una realtà immaginaria, psichiatrica, che afferma come conoscenza ontologica di una realtà altra che abita esclusivamente nella sua personale immaginazione alimentata dal suo desiderio.

Per contro, quel medesimo individuo, alza barriere psichiche fra sé e il mondo in cui vive e restringe la propria percezione della coscienza riconoscendola soltanto in cerchie sempre più ristrette alla sua persona.

In questo modo si entra in una diversa dimensione culturale che contrappone fra ciò che l'individuo, cosciente di sé, pensa sia il mondo in cui vive e ciò che è il mondo in cui l'individuo vive. Questo individuo ignora che il mondo è formato da un infinito numero di coscienze di sé in cui solo una minima parte pensa a lui come un individuo mentre, la maggior parte delle coscienze di sé, pensa a lui come privo di coscienza di sé.

L'Essere è un ente che passa dallo stato di inconsapevolezza allo stato di consapevolezza, ma noi, come Esseri Umani, non determiniamo cosa passa dallo stato di inconsapevolezza allo stato di consapevolezza perché noi conosciamo il nostro "essere consapevoli" ma tendiamo ad ignorare le infinite consapevolezze che formano il mondo in cui viviamo.

Immaginare non è percepire, ma è desiderio di percezione che si esprime quando la percezione degli oggetti del mondo è ristretta, circoscritta, al singolo individuo. Una percezione che non spazia nel mondo e non costruisce relazioni con gli oggetti del mondo finisce per veicolare il bisogno di relazione con sé stessa.

Io sono e, dunque, io sono l'Essere. Tu sei e, dunque, tu sei l'Essere. Ogni Essere Umano è l'Essere perché è. Ogni Essere della Natura è un Essere perché è. Ogni oggetto dell'universo è un Essere perché è.

Ciò che non è Essere sono i materiali ontologici. Il Tutto, non è Essere, perché il tutto è formato da coscienze che si definiscono Esseri e dal momento che ogni Essere che esiste ha la propria coscienza, non può esistere una coscienza definibile come "Tutto". Allo stesso modo non esiste una coscienza definibile come "Uno", perché ogni Essere è separato da ogni altro Essere e determina sé stesso nel mondo in cui è venuto in essere. Non può esistere una "coscienza" come i cristiani definiscono il loro "Dio" perché questo è un prodotto ontologico, frutto del desiderio di onnipotenza del cristiano stesso, separato dal mondo in cui l'Essere, che lo ha affermato, vive ed abita.

L'Essere, ogni Essere, è ciò che è formato, sostanziato, dalla materia-energia che forma l'universo e che Esiodo definisce "Gaia dall'ampio petto".

 

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12 dicembre 2024

La conoscenza culturale e la conoscenza dell'abitare

Sono due aspetti diversi del nostro vivere.

Una cosa è leggere quanto scritto da Esiodo ed immaginare quanto Esiodo descrive:

Dunque, per primo fu Caos, e poi
Gaia dall'ampio petto, sede sicura per sempre di tutti
gli immortali che tengono la vetta dell'Olimpo,
e Tartaro nebbioso nei recessi della terra dalle ampie strade,
"Da Caos nacquero Erebo e Nera Notte.
Da Notte provennero Etere e Giorno
che lei concepì a Erebo unita in amore.
Gaia per primo generò, simile a sé,
Urano Stellato, che l'avvolgesse tutta d'intorno,
che fosse ai beati sede sicura per sempre."

Esiodo, Teogonia

Una cosa diversa è aver vissuto quel momento con tutte le proprie emozioni e poi, in un secondo tempo, trovare questa descrizione in Esiodo.

Esiste un'interpretazione soggettiva del momento vissuto ed esiste il racconto di un vissuto da altri che noi ascoltiamo attraverso le parole, ma non ne comprendiamo il significato emotivo da inserire nel nostro vivere quotidiano.

Il significato, descritto con le parole, appare semplice: c'è una perenne trasformazione di quanto esiste. Solo che, "quanto esiste" viene educazionalmente vissuto come "altro da sé" che si può trasformare, ma non esiste il sé che si trasforma.

Colui che racconta la visione dell'universo che si trasforma non riesce a raccontare di sé stesso che si sta trasformando.

Il discorso non è "io voglio trasformarmi" ma è "io comunque mi trasformo". "Io, comunque divengo". In che cosa mi trasformo? Cosa divengo? Quanti sono i piani su cui avviene la mia trasformazione? Il piano fisico e il piano "mentale" possono essere pensati come due piani diversi, ma non si possono pensare l'uno indipendente dall'altro. Nello stesso tempo, le trasformazioni che avvengono sull'uno si riflettono e alimentano le trasformazioni sull'altro piano. E questo vale per gli infiniti piani fisici, psicologici, emotivi del nostro essere nel mondo.

Quando assisto al venir in essere dell'universo, non osservo una volontà del venir in essere, osservo una trasformazione di un presente.

Io ho osservato una volontà che spingeva al nulla, ma dopo il nulla della volontà, ha seguito il nulla di ciò che era. E il nulla non era il nulla come oggetto in sé, ma era il nulla rispetto alla coscienza che non trovava coscienze con le quali entrare in relazione.

Questo non trovare coscienze con cui entrare in relazione mentre si è "spettatori" inesistenti una realtà che appare, viene chiamato Caos.

Il Caos non è l'oggetto diverso da me, ma è il mio vissuto, il mio percepire rispetto ad un oggetto a cui assisto, ma non percepisco.

E lo smarrimento cessa quando la mia coscienza afferra qualche cosa che può definire: Gaia dall'ampio petto!

Gaia, dall'ampio petto, è l'immagine che si forma nella mente mentre la materia-energia inizia ad esplodere davanti ai miei occhi. In quella materia-energia c'è tutto ciò, per essa sarà e che per me è stato, che ha portato a me, alla mia coscienza, a ciò che sono diventato e che, in quel momento, assisto a ciò che era come inizio di ciò che verrà.

L'intensità dell'emozione che in me emerge, coinvolge tutto il mio essere, modifica tutto il mio modo di pensare e di guardare la realtà in cui vivo al di là della visione perché tutto è divenire e trasformazione e la realtà cessa di essere per ciò che mi si presenta per essere la trasformazione che si fa realtà.

La potenza della visione è la potenza che hanno le visioni dei malati di schizofrenia. Le loro visioni, sunto dell'emergere delle loro tensioni alla loro coscienza, sono così coinvolgenti che non possono pensare alla realtà del loro quotidiano se non partendo da quelle allucinazioni.

Questa è la differenza fra leggere una racconto logico e vivere una situazione descritta dal racconto logico.

E' la differenza che c'è fra cultura e Stregoneria: la cultura racconta, l'uomo abitando il racconto si trasforma con un atto di "venir in essere della propria percezione" che può essere definito solo come Stregoneria.

 

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11 dicembre 2024

Manipolazione mentale

Quando i libri vengono pubblicati al fine di addomesticare le persone: un po' alla volta le persone si allontanano dai libri.

Quando i film vengono prodotti e diffusi al fine di addomesticare le persone: un po' alla volta le persone cessano di andare al cinema.

Quando la televisione produce programmi al fine di addomesticare le persone: le persone, un po' alla volta, cessano di seguire i suoi programmi.

Quando i social selezionano i post al fine di addomesticare le persone: un po' alla volta le persone cessano di seguire i social. Tutto ciò che richiede impegno e che è percepito come una volontà ostile volta a condizionare i comportamenti, viene abbandonato.

Rimane ciò che non richiede impegno che finisce per creare una massa di consenso volto a sottomettersi, alimentare il disimpegno e a mantenere la massa perché, nella massa, non richiedendo impegno, c'è la propria legittimazione.

"Non sono io scemo, siamo tutti così!"

Come diceva colui che contrapponeva la dittatura alla democrazia: la democrazia ha ucciso, massacrato, torturato. Per questo gli uomini hanno preferito la dittatura che uccide, massacra e tortura. E allora, perché hanno scelto la dittatura anziché modificare la democrazia?

Perché si identificavano con coloro che uccidono, massacrano e torturano e non con coloro che vengono uccisi, massacrati e torturati.

Triste, ma è il mondo in cui stiamo vivendo.

 

11 dicembre 2024

Donne sequestrate e addomesticamento sociale

Scrive il giornale Inglese, tanto per capire in quanto odio le donne hanno vissuto solo per il fatto di essere donne e in quanto odio sono costrette a vivere. Perché l'odio antico è diventato parte dell'ideologia di coloro che sventolano il crocifisso.

Scrive il giornale inglese:

Nel 1561, una carta poco nota concedeva all'Università di Cambridge il potere di arrestare e imprigionare qualsiasi donna "sospettata di malvagità". Per quasi 350 anni, l'università ha utilizzato questa legge per incarcerare giovani donne della classe operaia trovate a camminare con studenti universitari dopo il tramonto a Cambridge.
Le donne erano considerate prostitute e potevano essere portate con la forza nella prigione privata dell'università e condannate a settimane di reclusione dal vice-cancelliere. Più di 5.000 furono arrestate solo nel XIX secolo.
Ora, uno storico locale sta cercando di far luce su quanto accaduto a queste donne, molte delle quali erano adolescenti, e chiede all'Università di Cambridge di scusarsi o di riconoscere pubblicamente le ingiustizie subite.

(Tratto dal Guardian on line)

Noi conosciamo gli effetti di quest'attività di repressione: una popolazione addomesticata pronta a trasmettere ai propri figli i semi dell'addomesticamento e dell'indifferenza. Attraverso questa indifferenza decine di migliaia di bambini inglesi vennero ceduti alle organizzazioni cattoliche per essere stuprati ed essere deportati in Australia. L'addomesticamento passò per tutte le donne internate dalle organizzazioni cristiane in Inghilterra e in Irlanda.

Ogni tanto vengono fuori queste informazioni come se qualcuno tirasse fuori un coniglio dal cappello.

 

11 dicembre 2024

Emergenza climatica o emergenza per la stupidità dei politici?

Siamo contenti, non c'è emergenza climatica!

L'emergenza climatica esiste o non esiste? Che l'emergenza climatica esista o non esista, esistono i disastri provocati da eventi climatici estremi e questi, che piaccia o meno, provocano gravi danni alle popolazioni di tutto il mondo.

Le persone, la massa delle persone, sono coloro che producono ricchezza, fanno circolare denaro, consumano e alimentano lo sviluppo sociale.

Una società può fare a meno delle persone? Il disastro non è quello climatico, il disastro è l'indifferenza e il disprezzo che viene alimentato da chi ha il potere

 

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10 dicembre 2024

Ricominciamo dall'inizio

Da dove abbiamo cominciato a pensare ad una forma religiosa diversa da quella a cui hanno addestrato le persone?

Può darsi che io sia andato troppo avanti e abbia un po' trascurato l'inizio del cammino.

L'inizio:

L'Universo: l'essere è il nulla!
Prima parte

La Coscienza era Totale.

Ogni molecola, nel più infimo movimento era contemporaneamente Coscienza di Sé e Coscienza del Se.

Ogni infinita porzione di molecole possedeva, nel medesimo tempo, la Coscienza di Sé e del Se suoi e quelli dell'Universo intero, sia nella sua totalità sia nell'infinita individualità delle sue molecole.

L'Universo, nel suo insieme, era Coscienza Totale di Sé; egli era il Se!

Nel medesimo tempo, egli era consapevole e cosciente di ogni Sé di cui egli era la Coscienza Risultante.

Il fluire dell'Energia Vitale era sempre più lento e faticoso.

La trasformazione dei Sé non esisteva più. Tutto diventava statico. Così il Sé Universale comprese che, se voleva continuare ad esistere, doveva trasformarsi. Ogni molecola comprese che, se voleva continuare ad esistere, doveva trasformarsi.

Il momento era giunto.

Il cammino della trasformazione era intrapreso.

Ogni Coscienza, ogni particella di materia ed energia, da distanze inimmaginabili del Cosmo, intraprese, dapprima lentamente, poi, via via sempre più velocemente, il viaggio verso il Centro di Convergenza.

Un numero infinito di volte l'Universo era giunto alla Totalità della Coscienza di Sé. Il raggiungimento della Coscienza di Sé gli permetteva di ricordare e rivivere la Coscienza di Sé di migliaia di Universi precedenti.

Quando l'Universo sviluppa questa Consapevolezza, è giunto il momento della propria Rinascita.

Dopo miliardi di anni al Centro di Convergenza la pressione divenne fortissima finché si produsse il Grande Botto.

La Coscienza di Sé Universo cessò di esistere e l'universo, come noi lo conosciamo, prese a poco a poco forma.

Lentamente, la materia e l'energia cominciarono ad espandersi.

Grosse concentrazioni di Energia Vitale, qua e là, cominciarono a diventare coscienti di sé incamminandosi lungo la propria via per raggiungere la Coscienza del Se.

Il nuovo Universo era solo agli inizi, delle trasformazioni e la sua fucina solo allora cominciava a forgiare Coscienze. Alcune erano enormi come ammassi stellari, altre così piccole che nessun occhio umano mai le avrebbe viste.

Piccole meschinità e grandi progetti; grandi meschinità e piccoli progetti entrarono in gioco.

L'Energia Vitale non può mai essere ferma.

Quando questo succede l'Energia Vitale si trasforma in Energia di Morte: la fonte di ogni male!

L'immobilità; l'orrore!

La pace nei sensi e nelle brame.

L'arresto di ogni percorso verso la Coscienza di Sé e del Se.

La creazione di fantasmi; menzogne attraverso le quali mascherare il fallimento sul sentiero dello sviluppo della Coscienza di Sé verso il Se.

Fino a quando la propria Energia Vitale, trasformatasi in Energia di Morte, non venga dissipata e assorbita da una forza vitale più grande, ritornando, riaccelerata, a disposizione di un'altra Coscienza di Sé continuando il proprio cammino lungo il sentiero che, accrescendo la Coscienza di Sé, porta alla Coscienza del Se. Di quella Coscienza non resterà traccia.

Questa è la MORTE!

E poi, la nascita.

All'inizio, tutto era silenzio.

All'inizio, tutto era buio ed oscuro.

All'inizio, il veggente era avvolto dalla sensazione di nulla.

Il veggente osserva ciò che stava per accadere e in quell'accadere era tutto il suo passato.

In tutto il buio che avvolge il veggente solo una luce, un frammento di quel che resta dell'universo, sembra tremare davanti ai suoi occhi.

Il frammento di luce si espande, rimane il silenzio anche se ora gli occhi de veggente vengono abbagliati.

La Nera Notte è squarciata dalla luce, ma il silenzio continua ad avvolgere gli occhi del veggente.

 

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09 dicembre 2024

Guardarsi attorno: il mondo cambia sempre

Qualche volta, alziamo gli occhi per guardare il cielo!

 

09 dicembre 2024

Il Bosco Sacro di Bomarzo: Demetra (o "Cerere")

Proseguendo il cammino, il visitatore di trova davanti ad una statua chiamata: Cerere.

Nella tarda religione romana e nel rinascimento Cerere fu associata nell'immaginario a Demetra.

Se vogliamo mantenere il tema che abbiamo vissuto fino ad ora nel Bosco Sacro di Bomarzo, la statua deve essere definita "Demetra" perché solo con questo nome può continuare il racconto del Bosco Sacro di Bomarzo.

Demetra è la signora della crescita. E' la crescita in sé stessa, ma è anche colei che fornisce all'Ade la possibilità di generare attraverso Persefone.

Demetra appare esterna all'Ade, a quella bocca di Orco che abbiamo visto in un altro momento. Sembra quasi in attesa di Persefone.

E dietro a Demetra, l'elefante e il drago, c'è seduto Ade.

La statua, con Demetra sembra riprendere l'Inno Orfico a Demetra Eleusina "Deo, madre di tutto, demone dai molti nomi... "

  Inno orfico a Demetra Eleusina

  Deo, dea madre di tutto, demone dai molti nomi,
augusta Demetra, che nutri i fanciulli, dispensatrice di felicità,
dea che doni la ricchezza, nutri le spighe, tutto doni,
che ti allieti della pace e dei lavori dalle molte fatiche,
protettrice della semina, accumulatrice di spighe,
custode dell'aria, dai frutti verdeggianti,
desiderabile, amabile, nutrice di tutti i mortali,
che per prima aggiogasti all'aratro i buoi muscolosi
e ai mortali mandi la desiderabile vita molto felice,
che favorisci la vegetazione, vivi con Bromio, splendidamente onorata
portatrice di fiaccola, santa, ti allieti delle falci estive:
tu ctonia, tu che appari, tu favorevole a tutti;
dalla bella prole, amante dei bambini, augusta, fanciulla che nutri i fanciulli,
che hai attaccato il carro imbrigliando draghi
gridando evoè intorno al tuo trono con volute circolari,
unigenita, dea dalla molta prole, venerabilissima per i mortali,
che hai molte forme di sacre fronde e ricche di fiori.
Vieni, beata, santa, carica di frutti estivi,
portando Pace e l'amabile Legalità
e ricchezza che fa felici, e insieme Salute sovrana.

da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Un po' tutto il Bosco di Bomarzo sembra richiamare gli Inni Orfici che da non molti anni erano stati tradotti e commentati anche da Marsilio Ficino ed erano testi diffusi in tutto l'ambiente esoterico d'Europa.

09 dicembre 2024

Ancora nubi nere sull'umanità

Avevate forse qualche dubbio?

E ciò avviene con la partecipazione di USA e Europa.

Hanno deciso di sterminare i Palestinesi come Hitler con zingari, omosessuali e oppositori politici.

D'altro canto, la bibbia è il manuale comune degli Israeliani come delle SS hitleriane. Ricordo che quel manuale è anche dei cattolici, e dei predicatori protestanti come degli ortodossi russi.

Ormai le nubi sono sempre più nere.

Non mi piace la situazione mondiale e internazionale. Troppe nubi nere che mi provocano troppo dolore. Le nubi nere non sono solo nei fatti e negli eventi, ma nelle aspettative emotive delle persone che sembrano incapaci di percepire un qualche orizzonte nella propria esistenza.

Le persone sembrano tese a contendersi il quotidiano, più che ad elaborare una prospettiva.

Questo dolore è paralizzante.

Che serve protestare per un fatto quando hai protestato prima che il fatto accadesse e ora, ogni tipo di protesta, appare solo come una recriminazione?

Io non tifo per una parte in guerra; io vivo il dolore degli uomini che quelle guerre subiscono anche quando sono consapevole che loro stessi non sanno collocare il loro dolore vissuto nell'insieme delle trasformazioni e preferiscono tifare per una parte sperando di modificare la loro quotidianità.

 

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08 dicembre 2024

Filosofi, assolutismo e crimini: Rosmini

Quando si affrontano filosofi integralisti, si incontrano personaggi che ti dicono che cosa "voleva fare Dio".

Non si tratta di imbecillità, ma di un'azione criminale il cui scopo è la devastazione della società civile per quella che loro credono che sia la "gloria di Dio".

Con personaggi così deliranti, come ci discuti?

Ovviamente, si deve iniziare dando dell'imbecille al loro Dio e al lor farneticare.

"Dio volendo creare esseri contingenti...." dice Rosmini. Innanzi tutto dimostri l'esistenza del Dio che crea esseri contingenti anziché, come appare nella realtà, sono gli esseri contingenti, umani, che creano l'immagine psichica di un Dio padrone come prodotto del loro delirio di onnipotenza. In secondo luogo, che dimostri qualche cosa di creato separato dalle trasformazioni del suo divenuto.

Inoltre, disputare con Dio è il minimo che possa fare una persona civile.

Rosmini non dimostra "Iddio, essendo sapientissimo..." che ha lo stesso suono di "Io sono sapientissimo..." Perchè, affermare di il Sio dei cristiani è sapientissimo significa affermare che è sapientissimo colui che afferma che il suo Dio è sapientissimo e lui,dice, con il suo "sapientissimo" dice che cosa vuole fare Dio. Dice che cosa lui "sapientissmo vuole fare" e lo attribuisce a Dio per non assumersi le responsabilità delle conseguenze delle sue affermazioni.

Scrive Rosmini-Serbati a pag. 353 della Teodicea pubblicata a cura del Centro Internazionale di Studi Rosminiani 1977:

594. Un'altra conseguenza importante si può trarre dal principio d'applicazione della legge del minimo mezzo, ed è la celebre legge di continuità fra a gli enti, illustrata da Leibnizio. Ed ecco come ella si dimostra dalle cose dette.
595. Iddio volendo creare esseri contingenti, non potea crearne che una quantità finita, non che gli venisse meno la potenza, ma la limitazione inerente a questi enti stessi e alla natura de' numeri non permettea fare altrimenti senza contraddizione. Laonde è assurda pretesa di chi piglia a disputare con Dio, l'esigere di sapere perché egli n'abbia creato più tosto questa quantità che un'altra, e questi enti più tosto che altri enti. Anzi in vece di ciò, il quanto d'entità che Dio tolse a creare conviene considerarlo siccome un dato primitivo; dopo di che non rimane ad esigere ragionevolmente se non che "Iddio, essendo sapientissimo, tragga da quel quanto d'entità che volle creare., tutto il bene ch'essa potea dare distribuendola nel modo a ciò opportuno",

Appare del tutto logico considerare le malattie psichiatriche la fonte dottrinale dei cristiani che fanno del delirio criminale parola e volontà del loro Dio e giustificazione di tutti i crimini che il loro Dio commette alimentando il dominio di onnipotenza di ogni cristiano.

 

08 dicembre 2024

Riflessione sull'interpretazione dell'ideologia "nordica" fatta novanta anni or sono

Stavo leggendo Mitologia Germanica di Domenico Basso. Un libro del 1933 e mi stupivo della consapevolezza che aveva lo scrittore nel riconoscere nei temi del Voluspa dell'Edda Poetico le apocalissi con cui i cristiani distrussero le ANTICHE RELIGIONI.

Una consapevolezza che oggi vedo mancare in tutti gli Odinisti, Celtici o germanisti. Persone che seguono tradizioni proprie della bibbia e dei cristiani mascherate con nomi gallici, germanici o nordici.

Penso che le persone debbano leggere sia bibbia che vangeli molto attentamente. Solo che, anziché schierarsi e parteggiare per il Dio macellaio dei cristiani o per il Gesù stupratore di bambini come fanno i cristiani, dovrebbero evitare di dire "Dio non esiste", perché, fintanto che qualcuno continua ad imporre principi morali distruttivi dell'uomo generati dall'ordine del dio della bibbia, quel dio continua a macellare l'umanità per mano di chi attua quei principi di dominio e di distruzione.

Dovrebbero inserire quel dio nella categoria dei criminali nel rispetto dell'articolo 3 della Costituzione, anziché nelle categorie della filosofia nelle quali possiamo parlare fra accademici o davanti ad un bicchiere di birra. Il genocidio rientra nella categoria del crimine, non in quello della giustificazione teologica. La mancanza di consapevolezza dei meccanismi del genocidio e dell'assolutismo della bibbia, spinge troppe persone a riprodurre quegli stessi meccanismi ammantandoli di nomi diversi ottenendo, di fatto, un solo obbiettivo: l'assoluzione del dio degli ebrei e dei cristiani dai crimini commessi contro l'umanità. Erano più consapevoli di questo gli studiosi di 60 anni or sono che non gli studiosi attuali.

Questa riflessione, nata nel marzo del 2012, è tutt'ora attuale.

 

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07 dicembre 2024

Riflessione su quanto postato

Io non so quante persone vengano a seguire la pagina:

https://www.federazionepagana.it/index.html

Ma io ci sto lavorando perché la costruzione della Religione Pagana non è semplicemente adorare un Dio diverso dal Dio cristiano. Costituisce una rivoluzione della struttura emotiva e del nostro modo di essere nel mondo.

Una rivoluzione che non comporta una distruzione, ma una modificazione radicale della percezione del mondo e dell'idea che noi abbiamo del nostro essere nel mondo.

Ho tentato di spiegare questo a ragazzini arroganti che pensavano alla magia come la capacità di modificare il mondo in cui vivevano. La magia consiste nel modificare sé stessi perché il mondo in cui viviamo è immenso e gli schiavisti tentano di ridurre la nostra percezione entro i limiti della loro frusta.

Quasi tutti i giorni modifico quella pagina. Non troverete formule magiche, ma spunti di riflessione che, riflessione dopo riflessione, possono far sorgere dentro di voi nuove idee sul mondo in cui vivete.

Io posso fare solo questo.

Nella mia storia ho sempre rifiutato "allievi" o "seguaci" e quando qualcuno veniva con l'idea di diventare un mio "allievo" o "seguace" finiva per insultarmi perché io non ero il "maestro" che desiderava e non esercitavo proprietà nei suoi confronti.

Io sono uno Stregone e disprezzo chiunque eserciti "proprietà" nei confronti delle persone che non sia confinato alla relazione sessuale. Ciò che è ammesso nella relazione sessuale fintanto che la relazione sessuale si esercita, non è ammesso nella società civile.

 

07 dicembre 2024

Uccelli, fiori e impollinazione

Adattamento soggettivo alle variabili oggettive come principio della Stregoneria.

Adattamento soggettivo alle variabili oggettive dove, le scelte del soggetto, costituiscono delle variabili che, immesse nell'oggettività, stimolano i processi adattativi di ogni altro soggetto che in quella realtà viene coinvolto.

Questo principio, proprio della Religione Pagana che parte dalla volontà del singolo soggetto vivente di determinare la propria vita date le condizioni in cui è venuto in essere, continua a trovare una dimostrazione oggettiva dalla ricerca scientifica.

Uccelli 'impongono' colori fiori

Assecondano gusti dei volatili per successo impollinazione

(ANSA) - SYDNEY, 7 MAR - L'evoluzione dei colori di alcune specie di fiori è stata determinata dalle preferenze e dalla capacità visiva degli uccelli impollinatori. Secondo uno studio dell'Università Monash di Melbourne, si tratta di una strategia evolutiva dei fiori, che asseconderebbero cromaticamente i gusti dei volatili per assicurarsi il successo dell'impollinazione. In particolare, hanno sviluppato colori giocati sulle tonalità del rosso, finalizzati ad attrarre esclusivamente gli uccelli.

Tratto da: notizie ANSA del 07 marzo 2012

I principi sacri della Religione Pagana, sviluppati attraverso la Stregoneria, portano le persone ad attrezzarsi per affrontare i continui mutamenti che la Natura e la Società compie per adattarsi ad ogni atto di volontà di ogni singolo soggetto che in essa agisce.

Fra la religione Pagana e le religioni monoteiste, cristianesimo, islamismo, ebraismo e buddhismo, la differenza sostanziale consiste nella relazione che ha la società con l'infanzia: se consideri i bambini come oggetti di possesso, li priverai degli strumenti con cui affermare sé stessi perché, secondo te, si devono solo sottomettere ed obbedire; se consideri i bambini come dei soggetti di diritto fornirai loro gli strumenti adeguati affinché diventino cittadini consapevoli.

Come i fiori e gli uccelli si trasformano adattando sé stessi alle relative esigenze e in questo adattamento costruire il proprio reciproco profitto, così l'uomo che affronta consapevolmente la vita, se attrezzato in maniera adeguata saprà non solo rispondere alle sollecitazioni del mondo ma agirà nel mondo sollecitandolo in modo da ottenere modificazioni vantaggiose per sé e per la vita.

 

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06 dicembre 2024

Partiti politici, successi e fallimenti

Tre sono le cose che rendono un partito politico invincibile; anzi quattro...
Un grande nemico da abbattere;
Un metodo per abbatterlo
Un'idea per sostituirlo
Una passione collettiva da mobilitare.

Tre sono le cose che portano un partito politico al fallimento; anzi quattro...
Un nemico figlio della fantasia...
Una prassi aleatoria
Un desiderio con cui sostituirlo
Una passione collettiva mobilitata sul nulla.

Tre sono le cose che costituiscono inganno politico; anzi quattro...
Usare categorie di pensiero comune
Praticare un metodo che aveva già fallito
Ricorrere al denaro o alla forza
Anteporre la faccia alle idee

 

06 dicembre 2024

Le mode passano, i bisogni degli uomini restano

Sbandamento è la parola che definisce l'intero ambiente "pagano" in Italia.

Alimentato da credenze ed illusioni fra illuminazioni archeologiche e resti esoterici vissuti come "verità di fede", oggi si sta sgonfiando come un palloncino da cui sfugge l'aria delle "credenze".

Esoteristi che annunciavano grandi novità e che, ora preferiscono continuare a nascondersi. Pagani che giocavano con i costumi da rievocatori storici a cui è rimasta solo la stoffa dei loro vestiti. Taroccari, astrologi, cartomanti, curatori della domenica sono tutti all'ossessiva ricerca di clienti creduloni dai quali mungere qualche soldo.

Sbandamento è la parola che definisce il tutto.

In fondo, è una cosa che ho già visto nell'evaporazione dei gruppi della sinistra extraparlamentare degli anni '70. I comportamenti si ripetono, non nella forma, ma nella sostanza.

Sia che siano bambini che giocano alla Che Guevara, o bambini che giocano alla Herry Potter o a Indiana Jones, non cambia nulla. Si è sempre trattato di bambini, arroganti e smarriti, che avevano fede in un loro Dio padrone alla perenne ricerca di una diversa definizione di quel Dio.

 

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05 dicembre 2024

Riflessione sul positivismo e il cristianesimo

Il pensiero occidentale è spesso condizionato da forme di materialismo meccanicista di derivazione, apparente, dalle idee positiviste, ma in realtà si tratta di idee formulate sulle idee della bibbia cristiana.

Fra il 1800 e la prima metà del 1900 ci fu uno scontro fra il materialismo positivista e il cristianesimo. Il cristianesimo che affermava la realtà fattuale della bibbia si scontro con un cristianesimo, veicolato dai positivisti, che criticavano l'idea di realtà oggettiva della bibbia.

Anche oggi il medesimo problema si pone dal momento che in molte realtà cristiane, in particolare del nord America e in analoghe situazioni del sud America e in Asia, ci sono numerose associazioni cristiane che affermano la letteralità della bibbia quale racconto di verità fattuale del loro Dio.

I maggiori positivisti ottocenteschi furono:

Karl Vogt

Jakob Moleschott

Ludwig Buchner

Questi personaggi, importanti per definire la formazione del pensiero ottocentesco hanno una loro importanza nello sviluppo del pensiero sociale. Essenzialmente si scontrano con l'idealismo cristiano dove la questione è se la forza che porta alla vita è propria della materia o se è esterna alla materia.

Per questi personaggi la forza della vita è propria della materia. Questi personaggi ricorrono alla ricerca scientifica, ma la loro scienza obbedisce ai parametri della scienza positivista, fondamentalmente cristiana. Con tutte le conseguenze catastrofiche del relativo sviluppo.

Per il loro tempo, sono tre buoni scienziati. Vogt verrà accusato da Marx di essere una spia di Napoleone III anche se fu sulle barricate nei moti del 1848.

A questi materialisti mancava il concetto di tempo. Per cui anche quello di "accumulo e sedimentazione" della coscienza che si sviluppa in un continuo divenire.

La loro scienza è "statica". Risponde ai caratteri ella verità cristiana.

Da quanto ne so, saranno i "materialisti dialettici" a introdurre la nozione di tempo come soggetto da considerare nell'analisi filosofica che sarà proprio della filosofia marxiana (da qui l'idea del materialismo storico e dialettico come prodotto del divenuto della storia. Viene definito materialismo solo impropriamente.).

Per comprendere qual era il contraltare di Vogt, il nemico che Vogt filosoficamente combatteva, vi metto questo pezzetto di traduzione alla fine del quinto capitolo delle "Leçon sur l'homme" del 1865:

Noi non abbiamo bisogno di alcuna influenza extra-naturale, di alcuna azione diretta di una forza problematica fuori della natura e non più di Laplace per la costruzione della meccanica celeste, non abbiamo bisogno di rifugiarci nell'ipotesi di un intervento diretto della divinità, ipotesi alla quale un credente, nuovo difensore dell'unità del genere umano, si sforza di ricondurre davanti al peso dei fatti: “La mia opinione è che, dopo un periodo, probabilmente molti secoli, che dio aveva moltiplicato le lingue, separati gli uomini in vari ceppi, parlanti ciascuno una lingua specifica, e distribuiti questi diversi popoli sulla superficie terrestre, dona loro, nel corso delle generazioni, con un atto speciale della sua onnipotenza, delle peculiarità esteriori proprie a ciascuna razza a misura che la costituisce in nazione sia in misura che la conduce nella sua direzione speciale e ogni tensione verso una determinata località, lui gli conferisce per un atto di provvidenza il temperamento e le attitudini necessarie per abitare i poli, le zone temperate o i tropici; nella misura che lui costituisce queste nazioni ha insegnato loro i mezzi adatti i modi di soddisfare i loro bisogni attraverso delle industrie appropriate alla località e infine insegna loro a coltivare le piante utili adatte al clima e che non esistono allo stato selvaggio”. Ecco come il dottor Sagot spiega e accorda la verità dei fatti che esiste nel genere umano con l'unità biblica. Ma se è realmente dio a nutrire gli animali nell'arca di Noè col nutrimento celeste, tutte le difficoltà che si oppongono a questo mito si levano loro stesse. Quando tutte le circostanze naturali che si oppongono ad un mito possono essere scartate per l'azione divina diretta, non vi è più da fare ricerca nella storia naturale. Noi non siamo tuttavia ancora nel mondo civilizzato anche se molti ardentemente volgono lo sguardo in quella direzione.

Le citazioni sono tradotte da Leçons Sur l'Homme sa place dans la création et dans l'histoire de la terre di Carl Vogt Editore G. Reinwald 1865

Tratto da: https://books.google.it/books?id=PLk8AAAAYAAJ&hl=it

Il nemico era la verità della bibbia che veniva ancora proclamata a dispetto di ogni sforzo per uscire dal capestro del dio padrone dei cristiani. Siamo nella stessa condizione di Galileo. Sappiamo che i moti degli astri sono infinitamente più complessi di quanto affermava Galileo, ma se Galileo non avesse rimosso la superstizione della bibbia, avremmo potuto andar oltre Galileo?

Questo gruppo di personaggi sono stati usati anche per dare una specie di legittimità scientifica al razzismo della bibbia cristiana: se le persone non fossero state educate nel cristianesimo, non ci sarebbe stato il razzismo e nemmeno la "magia simpatica" che il Lombroso ha potuto spacciare per scienza criminale solo per la presenza di individui come Durkheim e Moleschott.

La storia delle idee è una continua trasformazione del presente pensato in cui vive il conflitto fra la sottomissione cristiana, che impone sottomissione in ogni cultura, e il tentativo degli uomini di uscire dalla sottomissione elaborando una propria visione del mondo e della vita.

 

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04 dicembre 2024

Riflessioni sull'etica Pagana

Le posizioni della Religione Pagana sui temi etici e le questioni morali, sono state ben espresse nella stesura di decine e decine di pagine web.

Quando si parla di temi etici e di questioni morali di una religione, questi possono essere esposti solo in relazione a temi etici e morali di altre religioni. La società fa una sintesi delle regole etiche delle varie religioni relegando le tesi etiche e morali socialmente inappropriate entro lo stretto ambito della fede di quella religione impedendo che tali principii sia imposto al di sopra delle regole etiche e morali di quella società. Va da sé che i rapporti di forza che la religione cristiana cattolica esercita in Italia fa sì che spesso norme etiche e morali illegali, proprie della chiesa cattolica, vengano anteposte ai principi etici e morali propri della Costituzione della Repubblica Italiana.

Definire i principi morali ed etici della Religione Pagana lo si può fare soltanto in relazione ai principi morali ed etici della religione cristiana, nella versione cattolica presente massicciamente in Italia.

Il primo gruppo di principi etici da considerare sono quelli che riguardano il singolo individuo, uomo o donna indifferentemente, come persona e come corpo che partecipano alla società.

A differenza della religione cristiana in cui l'uomo è pecora del gregge quale proprietà del suo Dio padrone e creatore, nella Religione Pagana l'Essere Umano, sia esso indifferentemente donna o uomo, è potenzialmente un DIO che si costruisce espandendo nella società le sue pulsioni psico-emotive. Ne consegue che mentre nella religione cristiana l'uomo e la donna sono oggetti di possesso del loro Dio padrone (che li crea e concede loro l'anima) a cui uomo e donna debbono obbedienza (al di là del grado di obbedienza richiesto a seconda delle singole culture storiche cattoliche), nella Religione Pagana l'uomo e la donna sono dei soggetti di diritto Costituzionale ai quali le Istituzioni sono asservite.

Mentre nella religione cristiana il corpo dell'uomo e della donna appartengono al loro dio padrone che ne determina i comportamenti sessuali, esistenziali, comportamentali sociali ed emotivi; nella Religione Pagana l'uomo è padrone del proprio corpo, lo gestisce per il proprio piacere, per i propri scopi, per i propri intenti. Nella Religione Pagana il corpo fisico è la persona. In quanto tale, nessuna regola o dovere comportamentale che ne determini scelte o comportamenti obbligati possono essere imposti. La sessualità appartiene al singolo corpo che la esercita come meglio crede. La società detta delle leggi per evitare la violenza e la sopraffazione, non per entrare nella sfera privata della persona.

A questi seguono i principi etici propri della religione Pagana riguardanti il corpo fisico.

In questa società, uscita dall'assolutismo cristiano, parliamo di "diritti", ma dal punto di vista della Religione Pagana non si tratta di concessioni fatte ai cittadini, ma di doveri delle Istituzioni di salvaguardare le scelte dei cittadini.

L'aborto, è un diritto assoluto ed insindacabile della donna che le Istituzioni devono proteggere e garantire. Si dice "diritto di aborto" perché l'assolutismo cristiano lo ha impedito per millenni uccidendo le donne per riaffermare il suo diritto di possesso su di esse e sui bambini. Donne e bambini erano schiavi dei cristiani e come tali non avevano "diritto" alla vita. Non erano persone, ma bestiame del Dio padrone cristiano.

Un bambino acquisisce lo status di persona solo quando la madre decide che nasca.

Se una società vuole più figli, è suo dovere costruire delle condizioni ottimali affinché un numero maggiore di donne siano stimolate a partorire figli anziché abortirli.

Il corpo della persona appartiene alla persona e non al Dio padrone dei cristiani.

Dunque, una persona ha diritto di mettere fine alla propria vita quando e come vuole. Il diritto all'eutanasia e il diritto alla morte dolce sono dei diritti individuali inalienabili e insindacabili. La società deve mettere in atto delle protezioni nei confronti dei cittadini affinché i cristiani non spaccino omicidio per eutanasia, spesso per sottrarre beni o eredità ai cittadini.

La proprietà del soggetto del proprio corpo implica il diritto assoluto di praticare la sessualità come meglio crede.

La veicolazione sessuale appartiene al singolo individuo e nessuno gli può fare violenza affinché pratichi o non pratichi una qualche forma di sessualità a lui non gradita, non voluta, non concordata.

Criminalizzare la sessualità o forme di sessualità, come fanno i cristiani, attribuendo agli atti sessuali delle forme di peccato, è un vero e proprio delitto perché costoro non si limitano ad esprimere la loro opinione, ma violentano la struttura psico-emotiva delle persone per imporre loro una morale sessuale ammalata di peccato e di sensi di colpa.

La sessualità degli individui non ha nulla a che vedere con la procreazione. Soltanto gli allevatori di bestiame umano (come fanno gli allevatori di mucche o maiali) permettono la sessualità degli animali solo in funzione della procreazione. Come gli allevatori di mucche e di maiali sono i padroni degli animali, così il Dio cristiano si ritiene il padrone degli uomini. Questa pretesa, per la Religione Pagana, costituisce un'offesa e un'ingiuria ai principi sacri della vita. Una bestemmia!

Una società che non istruisce i suoi figli come veicolare al meglio la loro sessualità proteggendosi dalle conseguenze di gravidanze indesiderate o di possibili malattie, è una società che merita disprezzo perché viola i più elementari principi umani su cui costruire il proprio futuro.

L'etica della Religione Pagana prevede l'uso di anticoncezionali come il preservativo, la pillola antigravidanza, la pillola del giorno dopo, la pillola abortiva e qualunque altro mezzo sia utile a preservare l'autodeterminazione dell'uomo e della donna nei loro rapporti sessuali e nel loro abitare il mondo.

La famiglia è un'entità sociale. Non è un'unità in cui è legittimata la pratica sessuale.

La famiglia può essere composta in vari modi: uomo donna; gay; lesbiche; o altri modi di civile convivenza. E' contrario ad ogni principio etico determinare la famiglia in base alla sessualità delle persone che la compongono. Non è contrario ai principi etici della Religione Pagana determinare la famiglia, come entità sociale, in base a rapporti monogamici. Ciò preserva i componenti della famiglia da eventuali ricatti di natura economica che, comunque, devono essere definiti per legge dalla società.

La famiglia ha il dovere di fornire ai figli strumenti adeguati con cui costoro possano affrontare il loro futuro. Nell'etica della Religione Pagana, sono i genitori che hanno doveri di rispetto nei confronti dei figli e non, come nella religione cristiana, i figli che devono essere sottomessi ai genitori. La sottomissione ai genitori ha danneggiato grandemente la società civile perché ha costruito sistemi educativi che hanno circoscritto le potenzialità dei figli in funzione delle possibilità di controllo da parte dei genitori. Affermare che un bambino sia cristiano, musulmano, ebreo, buddhista o pagano, è contrario all'etica della Religione Pagana. Un bambino è! Si può dire che un bambino è nato in una famiglia cristiana, buddhista o pagana, ma non si può dire che un bambino sia cristiano, buddhista o pagano. La proprietà nei confronti dei figli ad opera di una religione è contrario all'etica della Religione Pagana e alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo fatta propria dalla Costituzione Italiana.

La Religione Pagana considera che i genitori sono coloro che forniscono ai loro figli, comunque sia attribuita loro la genitorialità, gli strumenti con cui affrontare responsabilmente la loro vita.

Non esiste nella Religione Pagana, a differenza della Religione cristiana, l'etica dell'obbedienza a qualcuno o a qualche cosa.

Va da sé che una famiglia genitoriale, secondo l'etica della religione Pagana, nei confronti dei figli può essere indifferentemente composta da due donne, un uomo e una donna, o due uomini.

Esiste l'etica del rispetto della legge, ma non quella dell'obbedienza ad una o più persone. Non esiste, nella Religione Pagana, essere "usi obbedir tacendo".

L'etica della Religione Pagana quando deve giudicare il rapporto, descritto nei vangeli cristiani, fra Gesù e Giuda, ritiene che ad essere oggetto di disprezzo sia Gesù: che diritto aveva di chiedere sottomissione e deferenza a Giuda? Nella religione Pagana si è fedeli a sé stessi, non ad un padrone. Nemmeno se questi si qualifica come un Dio! L'etica della Religione Pagana indica a disprezzo uno come Gesù che fu arrestato col bambino nudo indicando la pratica della pederastia come comportamento morale nella sua religione. L'etica della Religione Pagana indica a disprezzo un Dio che pretende sottomissione col terrore (come il Dio di ebrei e cristiani che vi vanta di aver sterminato l'umanità col diluvio universale).

Per l'etica della Religione Pagana, una società è un insieme che guarda al futuro: come insieme. L'etica della Religione Pagana ritiene immorale la scuola privata: perché sottrae risorse alla scuola pubblica e danneggia la società alimentando privilegi e costringendo altri all'emarginazione.

L'etica della Religione Pagana ritiene immorale la sanità privata perché sottrae risorse alla società privilegiando alcuni soggetti e privandone altri: questo danneggia l'intera società. Operare tutte le persone che vi necessitano al cuore permette l'aumento dell'abilità e della competenza dei chirurghi. E così per ogni altro ramo del servizio sanitario.

L'etica della Religione Pagana ritiene immorale la carità cristiana. Perché sottrae risorse alla società. Perché, sottraendo risorse alla società, costruisce la povertà; mantiene individui nella povertà e nell'indigenza al fine di assicurare profitti all'organizzazione caritatevole cristiana. La carità cristiana è "l'atto d'amore" di Dio, del padrone, nei confronti degli indigenti che dimostrano di "amarlo" nell'indigenza e non chiedono di uscire dall'indigenza. I cristiani sono responsabili di aver costruito la miseria nelle società fin dal loro nascere al fine di controllarle mediante la sottrazione della ricchezza. Sono le Istituzioni sociali che devono provvedere ai bisogni di cittadini indigenti al fine di portarli fuori dall'indigenza e di inserirli a pieno diritto e titolo nella società.

Le salute è un diritto non negoziabile e la società deve fornire ai cittadini il massimo dell'efficienza sanitaria. Furono i cristiani a distruggere la sanità dell'Antica Roma per consentire al loro dio padrone di dispensare salute e malattia secondo i suoi capricci. I cittadini sono il patrimonio di ricchezza di una società. Il loro benessere, come massa e come insieme, è il benessere di tutta la società.

Nell'etica della Religione Pagana non esiste il peccato. Nella società esiste il reato. Il reato è punito secondo i limiti della legge e nulla può essere chiesto al reo se non scontare la pena alla quale è stato condannato. Il pentimento cristiano è un'offesa all'etica della Religione Pagana che ritiene che i reati, commessi dalle persone sono, comunque, indotti dalle condizioni che la società impone agli individui. Il peccato è una condizione morale che offende la struttura emotiva della persona. Chiedere ad una persona di "pentirsi" significa chiedere ad una persona di dimettersi da sé stessa. Dai propri bisogni, dalle proprie necessità, dalla propria percezione del mondo in cui vive.

La carcerazione per i rei deve essere fatta secondo regole di umanità, e mai, anche durante la carcerazione, possono essere violati i diritti sociali dell'individuo che rimane un soggetto di diritto anche se sottoposto a pena. L'etica della Religione Pagana se è tollerante rispetto alla possibilità di condannare per reati particolarmente gravi con la pena di morte, è totalmente avversa alla tortura di chi non si può difendere e a pene detentive assolute come l'ergastolo.

Il lavoro è il mezzo con cui la società costruisce la sua ricchezza e il suo benessere. Il lavoro come mezzo deve essere eticamente garantito dalla società e quando la società non garantisce il lavoro deve garantire la qualità della vita delle persone. E' eticamente immorale che una società privi i suoi cittadini di mezzi di sussistenza riducendoli all'indigenza quando il lavoro di trasformazione delle merci in prodotti è il motore della ricchezza sociale. La possibilità di ridurre i cittadini all'indigenza, a soggetti di carità, imposta dalla religione cristiana, ha impedito alla società di mettere in atto azioni virtuose per organizzare i servizi sociali in funzione delle necessità dei cittadini.

Dal punto di vista dell'etica della Religione Pagana, le regole e le leggi devono assicurare ai cittadini che le Istituzioni siano rispettose dei loro diritti. Nell'etica cristiana si fanno leggi affinché i sottomessi rispettino le regole imposte dal Dio padrone; nell'etica della Religione Pagana si fanno leggi per assicurare i cittadini che le Istituzioni siano rispettose dei loro doveri nei confronti dei cittadini.

L'etica della Religione Pagana prevede la sacralità dell'ambiente nel quale viviamo. Ogni azione che fa l'uomo nell'ambiente deve essere tale da non alterarne gli equilibri o alterarli il meno possibile pur rispondendo alle necessità dell'uomo. Costituisce offesa alla Religione Pagana la diffusione della diossina, radiazioni o sostanze nocive che permangono nel tempo nell'ambiente per consentire a qualcuno di trarre profitto da questo.

Nella Religione Pagana, piante ed animali sono come l'uomo. Ogni singola pianta e ogni singolo animale è un essere che tende all'infinito trasformandosi, se gli è possibile, in un DIO. Questo non significa, come interpreterebbe la religione cristiana rispetto al suo Dio padrone, che noi siamo sottomessi a piante e animali. Significa che noi dobbiamo essere rispettosi e quando modifichiamo l'ambiente in cui viviamo dobbiamo essere consapevoli che sacrifichiamo un numero di possibili Dèi e costruiamo condizioni per nuovi Dèi, ma soprattutto stiamo modificando l'ambiente che ci ha permesso di venire in essere, esistere e costruire il nostro cammino nell'eternità. Nell'etica della Religione Pagana, essere rispettosi significa agire nell'ambiente con intento, attenzione e moderazione.

 

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03 dicembre 2024

Arlecchino

Ormai, privo di un passato

vaghi ricordi arrivano alla memoria.

Si mise la maschera di Arlecchino

gettandosi per primo nella mischia

fra le armate di Wotan e la vendetta degli sconfitti.

Soccombette ai benandanti,

in quello spazio di sogno,

fra un possibile futuro che agognava

e un presente arrogante

che rubava il respiro agli uomini.

Non fu una cavalcata gloriosa,

ma un doloroso parto in cui la vita pretendeva di germinare.

Sia chiaro: espresse coraggio e determinazione.

Un futuro agognato ha sconfitto il suo desiderio.

Fu sconfitto.

Non percorrerà mai più quella piana nel sogno.

Né metterà più la maschera di Arlecchino.

Forse nasceranno sognatori che metteranno mille maschere

e che apriranno agli uomini

infinite porte verso futuri desiderati.

Ora, rimane solo il desiderio di dormire.

 

03 dicembre 2024

Africa come madre

Mamma Africa. Milioni di anni fa la nostra specie divenne un'infezione in tutta l'Africa, poi si propagò come un'infezione distruttiva sull'intero pianeta. Eppure, il Pianeta, Madre Terra, ha visto in questa specie una possibilità per tutta la Natura e ha sopportato disastri e aggressioni da parte delle specie umana in base ad un bilancio costi-benefici che solo Madre Terra (e gli Stregoni) riesce a capire.

Se io dicessi: "Distruggi, uomo distruggi!"

In quest'opera di distruzione Madre Terra coglie il cambiamento dello sviluppo della Natura: pensate solo a quante specie animali e vegetali hanno attraversato l'Atlantico sulle navi del distruttore umano.

Ma noi, sappiamo guardare a Mamma Africa con gli occhi con cui Mamma Africa ci guarda? Sappiamo ascoltare il suo consiglio? Che dice? "Piano, Essere Umano, piano! Altrimenti distruggi l'ambiente in cui sei nato e per la tua specie non ci sarà futuro."

 

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02 dicembre 2024

Riflettere sull'estremismo eversivo nella società civile
nel 2013 e oggi

Nel 2013 ragionavo, con uno scritto pubblicato su un blog, su che cos'è l'estremismo come attività di eversione nella società Italiana. Rileggendo questo articolo alla fine del 2024 quando lo stesso reato, commesso da pubblici ufficiali, di "abuso d'ufficio" è stato abolito per consentire ai "pubblici ufficiali" di abusare del loro ruolo in nome dell'assolutismo (riconducibile sempre all'ideologia nazista), appare quanto meno chiarificatore sulle dinamiche che hanno devastato la società civile.

Scrivevo e pubblicavo nel gennaio 2013:

Accusando gli "altri" di essere estremisti, si manifesta un estremismo sociale che ha portato dal 2008 al 2013 alla crisi economica e al licenziamento di centinaia di migliaia di persone. Alla chiusura di decine e decine di imprese. Alla chiusura di decine e decine di esercizi commerciali.

Innanzi tutto diciamo che cosa NON E' ESTREMISMO!

La Costituzione della Repubblica Italiana detta delle regole morali ed etiche che, trasformate dall'interpretazione che di volta in volta ne dà la Corte di Cassazione, formano l'insieme di norme che chiamiamo COMPORTAMENTO CIVILE.

All'interno di quelle norme, qualunque sia il coinvolgimento emotivo delle persone o i comportamenti che le persone mettono in atto, NON E' ESTREMISMO.

Diventa estremismo, perseguibile giuridicamente qualora superi la mera soglia dell'enunciato ideologico, sia in chiaro che sottinteso, quando i principi che determinano le scelte delle persone nella società civile non sono rappresentati nella Costituzione della Repubblica né nell'interpretazione che ne dà la Corte di Cassazione.

Pretendere che il sistema economico e le salvaguardie sui posti di lavoro siano attuati in maniera puntuale, non è estremismo. Pretendere che le persone si ammalino di cancro perché qualcuno ha interessi economici da difendere, è ESTREMISMO.

Affermare che tutti gli uomini e i soggetti giuridici sono uguali davanti alla legge, NON E' ESTREMISMO! Firmare il Lodo Alfano affinché qualcuno abbia dei privilegi di impunità davanti alla legge: E' ESTREMISMO!

Pretendere di gestire il corpo delle donne impedendo o limitando il diritto d'aborto: E' ESTREMISMO!

Ammazzare le persone sui posti di lavoro perché non viene applicata la Costituzione sui posti di lavoro: E' ESTREMISMO!

Affermare che la crisi è una crisi psicologica ed omettere provvedimenti che salvaguardino la società civile dai pericoli che si stanno presentando, ignorandoli; E' ESTREMISMO!

Il Procuratore della Repubblica che come il Procuratore Gallego, pur di favorire la violenza sui minori ad opera delle suore cattoliche del Sanguinazzi trasforma in reato ciò che sa perfettamente che reato non è, assicurando a sé e ad altri ingiusto profitto: E' ESTREMISMO!

Il Procuratore della Repubblica, come il Procuratore Gallego che usa, per favorire la sua accusa, una calunnia messa in atto da un poliziotto per i propri interessi personali e non lo inquisisce: SI CHIAMA ESTREMISMO!

Il Procuratore della Repubblica Gallego e il presidente del tribunale di Belluno Sergio Trentanovi che minacciano un imputato affinché non si possa difendere dalle loro accuse farneticanti al fine di assicurare a sé e ad altri ingiusto profitto: SI CHIAMA ESTREMISMO! E' a questi comportamenti dei magistrati che si riferisce Silvio Berlusconi quando accusa i magistrati di essere di parte?

[NOTA: la vicenda processuale si concluse con la richiesta del PM di assoluzione perché il fatto non costituisce reato dopo qualche anno di udienze. Questo non diminuisce la responsabilità per aver istruito un procedimento penale percepito come aggressione, minaccia e ricatto dei diritti civili Costituzionalmente determinati!]

I politici che anziché riconoscere i principi della Costituzione li sovvertono con i principi morali della monarchia assoluta dettati da quel criminale in croce che fu arrestato col bambino nudo, si rendono moralmente complici di pederastia: questo E' ESTREMISMO.

I politici che usano le Istituzioni per appropriarsi di vantaggi, denaro o altro, che non spetta loro come compenso per le loro mansioni: E' ESTREMISMO!

Cosa comporta l'estremismo?

Comporta la distruzione della società civile. Induce una disperazione illusoria e ad un errore di valutazione da parte dei cittadini sul ruolo che ha la politica all'interno della gestione dello Stato. Una politica che non funziona per i cittadini, ma che usa i cittadini per interessi diversi da quelli della nazione.

Mario Monti, Pierferdinando Casini, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Ratzinger, sono degli estremisti. Estremisti che aggrediscono la società civile ed ingannano i cittadini al fine di assicurare a sé e ad altri un ingiusto profitto aggredendo i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica.

Silvio Berlusconi, Pierferdinando Casini, Mario Monti, hanno saccheggiato, ognuno per la propria parte, l'economia reale del paese. I saccheggiati andavano con le "bandiere rosse" a dire "Vogliamo lavoro", "Vogliamo tutelare la scuola pubblica", "Vogliamo tutelare la sanità pubblica", ecc. ecc.

Gli estremisti non sono quelli che vogliono tutelare la società civile.

Gli ESTREMISTI sono quelli che, contro la Costituzione, hanno dato soldi alla scuola privata, hanno fatto chiudere le aziende, hanno finanziato la sanità privata (come il don Verzé), hanno attaccato i diritti dell'articolo 18 anziché estenderne gli effetti ad ogni settore produttivo, hanno favorito la delocalizzazione delle aziende, hanno cementato il territorio, hanno favorito le discariche abusive, hanno trasformato le prigioni italiane in veri e propri lager, condannati dall'UE.

Questi sono gli ESTREMISTI!

Non esiste un'idea diversa di estremismo se non questo. E questo ESTREMISMO sta saccheggiando l'intera società civile. Priva i cittadini dei diritti Costituzionali e, nel farlo, costruisce condizioni di miseria sociale con le sole finalità di trasformare i cittadini in sudditi. Questo perché, quando un cittadino è ridotto all'indigenza o oberato da debiti a cui non è in grado di far fronte, non ha più la forza di rivendicare il suo essere cittadino ed è costretto a rinunciare a diritti Costituzionali in cambio di "carità".

10 gennaio 2013

 

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01 dicembre 2024

I libri sono ancora di moda?

Nel mese di novembre l'immagine guida è stata la statua di Giordano Bruno in campo dei Fiori a Roma.

Per il mese di dicembre ho deciso di usare un'immagine della cultura. Qualche cosa che sembra dimenticata.

La cultura non è avere dei libri, ma è data dalla nostra capacità di agire nei confronti dei contenuti di un libro perché l'azione nei suoi confronti permette agli uomini e alle donne di produrre cultura.

Non è importante quanto un libro ti può fare innamorare, imbestialire, arrabbiare. Ogni reazione emotiva suscitata da un libro è la fonte della cultura sociale. Per questo motivo non si bruciano i libri nei nemici, ma è necessario servirsene per demolire le tesi che presentano. Demolire le tesi ci rende forti, bruciare i libri, come voleva fare Platone, è un atto di vigliaccheria.

L'immagine caratterizzerà le trenta pagine che, una al giorno, farò nel mese di dicembre per il sito religionepagana.it e presentate nella pagina index di federazionepagana.it (una pagina al giorno e le pagine dei giorni precedenti riassunte con una frase per argomento e un collegamento per raggiungerle).

Sembra che i libri non siano più di moda.

Oggi si scrivono milioni di libri, ma la quantità serve a nascondere la qualità.

Si vive in una censura perenne. La censura non brucia più la carta dei libri, ma brucia i cervelli affinché non siano in grado di leggere e di interpretare i libri.

 

01 dicembre 2024

Le diverse dottrine militari fra USA e Cina

Per comprendere i fondamenti della dottrina della guerra USA, è necessario leggersi la bibbia o, come viene chiamata negli USA, la "Santa Bibbia".

Diversamente, per conoscere i fondamenti della dottrina della guerra cinese è necessario leggersi Mao Tse Tung.

E' indubbio che entrambi i vertici militari di USA e Cina conoscano perfettamente la dottrina della guerra della parte avversa, ma, date le condizioni ideologiche maturate nel corso delle trasformazioni sociali, nessuna delle due è in grado di applicare la dottrina della guerra della parte avversa.

Dal momento che una dottrina non è in grado di trasferirsi nell'ambito avverso, ne sorge inevitabilmente un conflitto. E' auspicabile che quel conflitto non giunga mai alla fase in cui si usano le armi, ma non so come una delle due parti possa essere in grado di gestire il conflitto senza l'uso delle armi.

Pensare alla guerra significa pensare ad un futuro possibile. Chi diceva che "La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi e viceversa" pensava più ad organizzare la vita che non ad un conflitto armato.

Questo passo di Mao Tse Tung che riporto, è uno dei passi che caratterizzano la dottrina militare cinese. Scritto nel 1938 da Mao, era portatore di illusioni. L'illusione che le parole usate dai politici degli Stati nel mondo in quel tempo avessero un qualche fondamento di "verità". La disillusione portò a considerare questi scritti non più confinati nel tempo in cui furono vergati, ma assunsero un respiro molto più ampio cambiando anche il senso del termine di "guerra di lunga durata" per diventare "vita di lunga durata".

Scrive Mao Tse Tung:

Questa è la cosiddetta “teoria dell'onnipotenza delle armi", una teoria meccanicistica sul problema della guerra, un'opinione che nasce dall'esaminare il problema in modo soggettivo e unilaterale.
La nostra opinione è diversa; noi prendiamo in considerazione non solo le armi ma anche gli uomini. In guerra le armi sono un fattore importante, ma non decisivo. Gli uomini sono il fattore decisivo, non le cose. Il rapporto di forze non è solo un rapporto di potenza militare ed economica, ma anche un rapporto di potenziale umano e morale.
La potenza militare ed economica è necessariamente controllata dall'uomo. Se la grande maggioranza dei cinesi, dei giapponesi e dei popoli di tutto il mondo si schierano dalla parte della Guerra di resistenza contro il Giappone, si può considerare come superiorità la potenza militare ed economica che una piccola minoranza in Giappone controlla con la forza? Non la si può considerare superiorità; allora non è forse la Cina, nonostante che disponga di una potenza militare ed economica relativamente inferiore, destinata a diventare superiore? Fino a quando la Cina persevererà nella guerra di resistenza e nel fronte unito, è indubbio che la sua potenza militare ed economica aumenterà gradualmente. Indebolito come sarà per la lunga guerra e le contraddizioni interne ed esterne, il nostro nemico vedrà sicuramente la sua potenza militare ed economica modificarsi in direzione contraria.
Perché in tali condizioni non dovrebbe essere possibile per la Cina raggiungere la superiorità? E non è tutto. Se oggi non possiamo contare apertamente e in misura rilevante sulla potenza militare ed economica di altri paesi, perché non potremo farlo in futuro? Se i nemici del Giappone non si limitano alla sola Cina, e se in futuro uno o più paesi faranno apertamente uso della loro considerevole potenza militare e economica per difendersi dal Giappone o attaccarlo e per aiutare la Cina, la nostra superiorità non sarà ancora maggiore?
Il Giappone è un piccolo paese, la sua guerra è retrograda e barbara, ed esso sarà sempre più isolato sul piano internazionale; la Cina è un grande paese, la sua guerra è progressista e giusta, ed essa godrà di un appoggio sempre maggiore in campo internazionale dopo un lungo processo di sviluppo tutti questi fattori non rovesceranno in modo definitivo il rapporto di superiorità e di inferiorità esistente fra il nemico e noi?

Tratto da: Mao Tse Tung, "Sulla guerra di lunga durata" 1938, in Opere scelte, volume II, Casa Editrice in Lingue estere, Pechino, 1971,pag. 148

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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