E scelsero la libertà di Dio, affinché Dio li potesse perseguitare saccheggiando la loro vita.
Febbraio 2025: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
Argomenti del sito Religione Pagana
28 febbraio 2025
L'argomento.
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Anche quando chiacchieravano, parlavano delle solite cose consapevoli che non solo loro stessi si stavano ascoltando.
Era un po' di tempo che nemmeno si incontravano, quasi si detestassero.
Da alcuni di loro era arrivato Elon Musk, quel sudafricano che stava dettando l'organizzazione dello Stato per conto di Donald ripulendo lo Stato Federale di tutta quella che lui chiamava "la feccia rossa", i pezzenti che pretendono di avere gli stessi diritti civili di Dio, legati a quell'Woke che pretendeva di svegliare la dignità nei suoi stessi schiavi. Pagati! Volevano essere pagati. Da lui, che gli aveva fatto l'onore di lavorare per lui anche 24 ore al giorno (la cocaina non era cara).
Zuckerberg accolse Elon Musk nella sua casa di Manhattan. Furono abbracci e Zuckerberg gli fece i complimenti per la sua carriera politica.
Elon Musk, fra una bevanda e un'altra, gli espose le preoccupazioni di Trump. Trump voleva che Facebook prendesse posizioni più decise in suo favore. Zuckerberg ascoltava e intanto annuiva. Il trionfo di Trump era stato impressionante e convenne con Elon Musk della necessità di rafforzare il ruolo dell'America nel mondo.
"Il ruolo di Trump" sottolineò Elon Musk. "Già! Certamente!" annuì Zuckerberg.
Sembrava una giornata noiosa. Nulla di nuovo sul mercato azionario e Ted Pick stava osservando quella noia pensando a come avrebbe potuto scuoterla. Con quale investimento?
Fu in quel momento che fu annunciato l'arrivo di Elon Musk. "Un po' di divertimento", pensò fra sé Ted Pick.
Elon Musk era venuto a parlargli della necessità di far pressioni su Jerome Hayden Powell affinché abbassasse i tassi di interesse. Trump voleva portare l'America ad essere ancora grande e aveva la necessità di poter disporre di denaro a zero interessi. Ted Pick ascoltava interessato l'appassionato discorso di Musk e annuiva continuamente. "Certo" disse "Un costo inferiore del denaro ci permette migliori affari." Poi, Elon Musk prese congedo felice di aver incontrato l'approvazione di un tale personaggio della finanza, ma non aveva ancora finito. Doveva incontrare anche David M. Solomon. Di questi tempi, pensò Elon Musk, è bene avere condivisioni favorevoli da alleati potenti sfruttando la loro necessità di un Presidente che favorisca i loro interessi.
Era il tempo in cui il DOGE sciolse l'USaID.
Non so quale nome dargli o come si chiamasse, ma voglio chiamarlo John. Prestava servizio di spionaggio per conto della CIA fra il Sudan e la Somalia distribuendo briciole di aiuti a persone ridotte a pezzenti da guerre infinite.
Tim Cook stava tirando giù ogni santo del paradiso cattolico. DeepSeek stava avendo sempre più successo e la stessa ChatGpt sembrava messa con le spalle al muro. Eppure i cinesi avevano lavorato con dei chip di qualità inferiore. Jen-Hsun Huang gli aveva appena telefonato presentandogli una serie di problemi quasi impossibile da risolvere nell'immediato.
"Il mondo si sta rimpicciolendo!" Ebbe a dire Zuckerberg mentre alcuni ascoltatori distratti non compresero i nessi. Facebook stava perdendo utenti. Poco male, non avrebbero saputo dove andare.
Anche Warren Buffet guardava con preoccupazione i dati immobiliari negli USA. I rastrellamenti di immigrati stavano impoverendo intere citta e anche se al momento non aveva avuto perdite, le prospettive non erano rosee.
Bill Gates osservava la diffusione dei suoi sistemi di navigazione internet e sempre più sentiva il peso di Google. Sundar Pichai gli aveva parlato, qualche giorno prima, per voler organizzare un incontro. Bill Gates sapeva che era una telefonata di cortesia e che nessun incontro sarebbe seguito.
John raccolse le sue cose. Gli avevano dato pochi giorni per tornare negli USA sciogliendo l'organizzazione nella quale aveva lavorato per oltre 20 anni.
L'argomento.
Frugò nelle tasche, aveva solo 15 dollari in monete, quanto era riuscito a raccogliere elemosinando in tutta la giornata, e un panino un po' vecchio. Lo addentò mentre si avviava al dormitorio.
All'improvviso deviò dalla sua meta e si infilò in un seminterrato di un palazzo. Quando arrivò, la porta si aprì ed egli entrò.
La stanza era avvolta nella penombra. E non era la sola persona in quella stanza.
"E' necessario procedere" disse una voce. "Le mappe del futuro sono cambiate!" gli fece eco una seconda voce.
"Cosa ne pensa commissario uno?" L'accattone si lasciò cadere sulla sedia e non tentò nemmeno di mettere a fuoco le persone che c'erano nella stanza. Poi, lentamente iniziò: "C'è una lenta agonia che attraversa il mondo. Nell'agonia di un mondo che muore, il nuovo germina, sia pur lentamente e distribuisce i semi di un futuro possibile. La situazione che stiamo vivendo è come un'onda violenta che spazza via ogni cosa compreso un futuro possibile. Per duecento anni abbiamo protetto gli USA, ma gli USA sono ancora ciò che i "padri" desideravano che fossero e ciò per cui noi abbiamo vissuto?"
Il commissario uno tacque e intervenne il commissario due "Hanno dato l'assalto alla diligenza, come è stato possibile? Una cosa è rapinare la diligenza; un'altra cosa è distruggere la diligenza."
Quando il commissario due tacque, il commissario tre disse: "Ora dobbiamo intervenire!"
Il commissario uno si alzò, uscì dalla porta e ritornò ad essere il senzatetto che si avviava verso un rifugio per la notte.
L'argomento.
John era seduto ai tavoli dell'aeroporto di Adis Abeba. Stava attendendo il suo volo per una capitale dell'Europa da cui sarebbe partito per gli USA. Un cameriere gli si avvicinò porgendogli da bere. Era un'abbondante dose di whiskey e, dal profumo che ricordava, doveva essere di un'ottima marca. John guardò il cameriere e disse: "Grazie, ma non ho di che pagare.". In realtà il denaro lo aveva, ma non voleva spenderlo per cose che, al momento, non riteneva essenziali.
"Niente denaro" disse il cameriere "E' per Lei perché Lei dovrebbe fare un lavoro!"
A quelle parole John sembrò come se si risvegliasse da un lungo sonno. Guardò il cameriere, prese il bicchiere, se lo portò alle labbra e disse: " Quali condizioni?". Il cameriere sospiro e disse: "Nessuna condizione!" "E i collaterali?" chiese John? "Non esistono collaterali, solo complici!" rispose il cameriere che, subito dopo, si girò per tornare alle sue mansioni dietro al bancone.
Zuckerberg stava discutendo con Elon Musk sul danno che avevano ricevuto per la perdita di frequentatori di Facebook e di X.
L'aereo su cui viaggiava John atterrò all'Aeroporto Internazionale John F. Kennedy e il controllore dei documenti fece a John gli auguri per essere tornato a casa.
John, noleggiò un'auto con le sue credenziali di ex agente USaid e si diresse a Boca Chica verso la sede di Space X. Poi, una volta presa visione della zona, si spostò verso Austin, in Texas, dove Elon Musk possedeva un complesso di ville.
Passò nella zona qualche giorno. Evitò le telecamere sia quando si spostava a piedi, sia quando si spostava in auto.
Poi, improvvisamente, lasciò il Texas e si diresse prima a New York dove riparò alcuni cavi elettrici alla Trump Tower e poi in Florida.
A Mar-a-Lago, la villa a Palm Beach dove abita Donald Trump. John si occupò della raccolta della spazzatura per parecchi giorni finché un giorno, litigando col suo controllore ai rifiuti, venne licenziato.
Da lì John si recò in auto verso Los Angeles. Una città devastata dal fuoco. Si fermò a fare benzina e si avviò allo spaccio per comperare qualche cosa da mangiare. Mentre entrava nello spaccio, un senzatetto allungò una mano per chiedere una moneta. John gli dette cinque dollari e disse: "A posto, quando vuoi!".
John salì in macchina e continuò la corsa verso Los Angeles.
Il giorno seguente due chilotoni fecero udire la loro voce ad Austin in Texas mentre Elon Musk giocava con i bambini. Improvvisamente la Trump tower collassò su sé stessa e il presidente Trump non riuscì a rendersi conto dell'esplosione mentre giocava a golf a Mar-a-Lago.
Zuckerberg, Jen-Hsun Huang, Sundar Pichai e altri, stavano brindando ad una nuova alba.
Argomento.
Commissario due disse: "E ora?". Rispose commissario uno: "Ora aspettiamo lo sviluppo degli eventi." poi continuò "noi agiamo nel presente non progettiamo il futuro."
All'Hotel Las Anclas, John aveva appena finito di farsi una doccia quando il telefono squillò: "Buongiorno mister John, qui è la sua banca, le è stato appena effettuato un versamento di 100 milioni di dollari. Siamo felici di averla come nostro cliente."
Mentre John si stava asciugando, sullo schermo TV passavano le immagini dei coccodrilli in onore di Elon Musk e della sua povera famiglia, deceduta in quell'incredibile incidente, e le immagini della prematura scomparsa di Donald John Trump avvenuta a Mar-a-Lago. Un presidente scomparso con tutto lo staff e tutta la sua famiglia. Una coincidenza sicuramente di origine divina.
John prenotò un volo per l'Africa giungendo all'Aeroporto di Adis Abeba prima di partire per il Sudan.
Un cameriere gli si avvicinò con una dose abbondante di whiskey. John guardò il cameriere che sorrise. John pagò la consumazione lasciando una mancia. Il cameriere ringraziò e disse: "Ben fatto signore!".
Quando Five Eyes guarda il mondo, il mondo guarda Five Eyes.
Pagina specifica dell'argomento
27 febbraio 2025
La Devotio inizia con un'affermazione perentoria adatta al tempo in cui viviamo e funzionale ai comuni concetti religiosi. L'affermazione fonda tutta l'ideologia religiosa e identifica gli elementi propri della magia della Religione Pagana.
Necessità fu
origine dello spazio e dei mutamenti
In queste prime righe vengono messi in evidenza tre elementi che appaiono astratti alla ragione, ma che in realtà sono sostanze materiali che determinano la realtà: necessità, tempo e spazio. Necessità è il soggetto agente, lo spazio è l'oggettività in cui Necessità agisce e il tempo registra la trasformazione della materia che agisce per necessità all'interno dello spazio.
Non possiamo dire che Necessità sia un Dio, ma dobbiamo dire che, al di là di come noi pensiamo Necessità, senza Necessità la materia sarebbe priva di movimento. Necessità non appare come intelligenza e come coscienza, ma non esiste intelligenza o coscienza senza Necessità. Necessità assume questo nome all'interno della visione sciamanica dell'Antica Roma, ma in altre culture antiche ha altri e diversi nomi, come Fanes o Fanete nell'orfismo o Eros dalle Ali d'oro nel mito esiodeo. Sono equiparabili a Necessità, ma non sono la Necessità di Roma.
Affermando "Necessità" noi pensiamo la materia e l'energia dell'universo non dal punto di vista della forma, ma dal punto di vista dell'azione, del movimento. Pertanto, affermiamo che gli oggetti sono nella misura in cui agiscono rispondendo alla loro necessità d'esistenza. Gli oggetti sono nella misura in cui perturbano l'ambiente. La "Necessità" che si esprime nella materia-energia è all'origine del mutamento della materia stessa che, mutando, riconosce lo spazio (lo spazio si riconosce solo nella misura in cui lo si occupa o conoscendo gli oggetti che lo occupano) e il tempo che, rispetto alla materia intesa come forma, è misura del mutamento. Dunque Necessità come origine dello spazio e dei mutamenti.
Questo modo di pensare il venir in essere del mondo si contrappone a quanto dichiarato dalla religione dominante nella società in cui viviamo.
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu.
Genesi 1, 1-3
Pensare a un Dio padrone del mondo in quanto creatore del mondo impone una logica religiosa di sottomissione a Dio e alle regole morali imposte da Dio per i suoi interessi (o gli interessi di chi lo rappresenta).
Affermare che il mondo è divenuto per Necessità significa affermare che la Necessità è dentro a ogni frammento di materia, dentro ogni Essere vivente che agisce nel mondo per Necessità. Ogni frammento di materia, qualunque sia la forma cui appartiene, mette in atto processi di "adattamento soggettivo alle variabili oggettive". Per gli uomini, Necessità diventa il corpo desiderante. Diventa il bisogno, diventa la necessità di veicolare nel mondo le proprie emozioni che portano alla continua trasformazione di uomini e donne dalla gestazione fino alla morte del corpo fisico.
[Tratto da: Il sentiero d'Oro di Claudio Simeoni]
27 febbraio 2025
A volte non è facile trovare le analogie fra passato e presente e non è facile chiamare i protagonisti con nomi diversi.
Eppure, la riflessione di Sancio Panza ci riporta al giorno d'oggi dove tanti che vogliono "bastonare" finiscono, di fatto, bastonati.
Scrive Miguel de Cervantes in "Don Chisciotte de la Mancia"
- Così dev'essere - rispose Sancio; - benché, io non lo so; so soltanto che da quando siamo cavalieri erranti, o almeno tale è vossignoria (perché io non c'è ragione che mi annoveri in tanto onorevole numero), non abbiamo mai vinto nessuna battaglia, tranne quella col biscagline; ed anche da quella vossignoria ne uscì con mezz'orecchio e mezza celata di meno; so che da allora in qua non sono state se non bastonate su bastonate, pugni su pugni, con in più per me l'abballottamento, e questo per opera di gente incantata di cui non m'è possibile prender vendetta; e così resto a sapere fin dove arriva il piacere del vincere il nemico, come dice vossignoria.
Miguel de Cervantes, "Don Chisciotte de la Mancia", Editore Bur, 1992, pag. 150
Pagina specifica dell'argomento
Non c'è nulla di più folle, rispetto alla vita, che cercare spiegazioni razionali a comportamenti deliranti.
26 febbraio 2025
Articolo II-4: Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti
Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti.
C'è poco da commentare questo articolo della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.
Quasi tutte le Istituzioni, quando ne hanno interesse, ricorrono alla tortura e, spesso, i torturati vengono offesi e derisi non solo dai torturatori, ma anche dalle Istituzioni Europee così tolleranti nei confronti di Istituzioni che torturano i cittadini.
Io non ho mai visto un partito politico fare campagna elettorale o pratica sociale contro la tortura. Per contro ho assistito a Partiti Politici che si compiacevano di torturare i cittadini per i propri vantaggi politici e sociali.
Lo stesso Ministro Piantedosi non ha mai nascosto la sua predilezione a far torturare le persone o a far spaccare la testa alle persone della parte politica avversa alla sua.
In nome del crocifisso, l'Unione Europea ha sempre tollerato la violenza del più forte sul più debole quando fatta dalle Istituzioni.
Esistono vari gradi di tortura ed esistono vari modi che qualificano i comportamenti inumani e degradanti delle Istituzioni nei confronti dei cittadini. La Carta non vieta solo quel comportamento che appare come "grave", ma ogni singolo gesto percepito soggettivamente come offesa alla dignità umana.
Il diritto manifestato dalla Carta, di fatto, oggi come oggi, serve solo per garantire i cittadini economicamente avvantaggiati o coloro che mettono in atto azioni criminali e che, vedendo il loro crimine represso, chiedono il rispetto della Carta nei loro confronti (come i torturatori di Genova).
Le persone vengono torturate, ma nessuno deve saperlo.
A differenza dell'Europa, per gli Israeliani, torturare i palestinesi è legale esattamente come gli USA trovano legale torturare chiunque ritengono sia divertente torturare.
Oggi siamo in una situazione in cui i partiti politici di destra vogliono legittimare la tortura nei confronti dei loro oppositori politici e usano surrogati di tortura per mettere a tacere chi ha opinioni diverse dalle loro.
Pertanto, non è il principio della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea carente nei suoi principi fondamentali, carenti sono i Partiti politici che non fanno di quei principi uno strumento per la loro propaganda politica e sociale in funzione della libertà dell'uomo. Abbandonano i cittadini, il singolo cittadino, alle torture di una Polizia di Stato che tanto, è sicura, che gli viene garantita, in un modo o nell'altro, l'impunità.
E' proprio dell'ideologia sovranista torturare chi pratica idee di uguaglianza sociale. Il sovranista Gesù condanna alla tortura fra "strior di denti" chi non fa quello che lui vuole. Gesù non subisce la tortura, subisce percosse solo come rappresentazione estetica con cui giustifica i comportamenti criminali di chi si identifica nell'assolutista Gesù: "tu se malvagio e, dunque io ti torturo!". Le percosse inventate a Gesù diventano giustificazione per torturare uomini e donne per migliaia di anni.
La tortura e la negazione della dignità dell'uomo e della donna sono azioni malvage in sé. Proibire il diritto di abortire è un atto di tortura nei confronti della donna. Il malvagio è colui che proibisce l'aborto alle donne, non la donna che cerca la libertà e l'autodeterminazione nell'uso del proprio corpo.
Il divieto di tortura da parte di organi Istituzionali è un principio fondamentale della Carta dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea a cui i fascisti e i sovranisti dell'Europa, e con essi i cristiani europei, vogliono abrogare non solo nei fatti, come avviene, ma anche sulla carta in modo da consentire di praticare la tortura in nome di Dio, come hanno sempre fatto da duemila anni a questa parte.
Pagina specifica dell'argomento
25 febbraio 2025
Scrive Lao Tse in "La regola celeste":
2. Yang shen (nutrire il corpo)
nel mondo tutti sanno che il leggiadro è leggiadro
e perciò sanno il brutto
tutti sanno che il bene è bene
e perciò sanno il male
indi l'essere e il non essere si generan l'un l'altro
il difficile ed il facile si completano a vicenda-
lungo e corto si foggiano a vicenda
alto e basso s'invertono a vicenda
sono e tono s'accordano a vicenda
prima e dopo si seguono a vicenda
per questo l'uomo saggio
permane nel mestier del non-agire
ed esercita un muto insegnamento
al nascer delle cose non s'oppone
nè del vivere lor prende possesso
del loro agire mai non s'avvantaggia
nell'opera fornita non permane
ed appunto perché non vi permane
mai non avviene ch'ei ne venga escluso
Tratto da: La regola celeste d Lao-Tse, Editore Sansoni, 1984, pag. 5
Leggere il secondo principio della Regola celeste non è difficile, ma appare ingannevole per chi pensa sé stesso soggetto di un mondo fatto di oggetti in cui egli, e solo egli, può agire nei loro confronti.
Il passo inizia con questo: "tutti sanno che il leggiadro è leggiadro!"
Se Lao Tse voleva prenderci in giro, lo ha fatto alla grande. "Tutti sanno che quelli sono mostri feroci" e allora perché si ostinano a chiamarli "mulini a vento"?
L'oggetto che si presenta alla mia coscienza non è l'oggetto in sé, è quanto la mia coscienza riesce ad interpretare dell'oggetto e, in questo modo, la mia coscienza colloca quell'oggetto nel mondo definendo la realtà dell'oggetto. La mia coscienza insegue la verità della mia coscienza non una verità oggettiva che possa definire l'oggetto in sé. L'oggetto è un oggetto in sé per quanto la mia percezione riesce a definire.
L'opinione comune non definisce un concetto di realtà, definisce solo un'opinione comune socialmente ed educazionalmente determinata.
L'opinione genera la credenza, il credere e il credere alimenta una certezza soggettiva chiamata fede che chiude in essa la percezione e la coscienza di un individuo, ma non gli concede la certezza della conoscenza di una realtà che sempre sfugge ad ogni definizione.
"e perciò sanno il brutto
tutti sanno che il bene è bene
e perciò sanno il male
indi l'essere e il non essere si generan l'un l'altro"
L'opinione del bene è il bene soggettivato da chi manifesta quell'opinione; il brutto è il brutto soggettivato da chi manifesta quell'opinione; il male è il male definito da chi manifesta quell'opinione; dunque, opinioni diverse si generano l'un l'altra. Le opinioni creano conflitti perché la caratteristica dell'opinione è il carattere di verità che non ammette contraddizione o contrapposizione. L'opinione non media: o vince o è sconfitta. E, con essa, chi ha fatto di quell'opinione la propria verità.
Dice Lao Tse:
"indi l'essere e il non essere si generan l'un l'altro"
Che lo stato di essere di un soggetto sia stato generato, è un dato di fatto. Che l'essere giunga ad una condizione di non essere, è un dato di fatto. Che il non-essere venga in essere dopo che l'essere è giunto alla condizione di non-essere è pura farneticazione delirante. Uno stato di essere genera l'altro stato di essere (non-essere), ma non viceversa. Che poi dalla cessazione di essere, con i residui dell'essere annullato, si possa generare qualche cosa, questi non ha nulla a che vedere con lo stato di essere giunto al non-essere.
Quando Lao Tse dice:
il difficile ed il facile si completano a vicenda
lungo e corto si foggiano a vicenda
alto e basso s'invertono a vicenda
sono e tono s'accordano a vicenda
io prima e dopo si seguono a vicenda
Cosa io ritengo facile? Cosa ritengo difficile? Cosa mi è facile e che cosa mi è difficile?
Non si completano a vicenda, sono sul mio cammino e io scelgo. Che scelga ciò che mi è facile o che scelga giò che mi è difficile, io mi trasformo in maniera diversa percorrendo sentieri diversi del mio esistere.
Lungo e corto; alto e basso; sono e tono; prima e dopo; sono prospettive soggettive che costruiscono categorie di giudizio nella mia esistenza e, comunque, generano opinioni. Un uomo o una donna possono dire "Questo monte è alto e questo monte è basso!", ma l'opinione non determina la misura dei monti, ma solo la percezione soggettiva che ne abbiamo dei monti nel momento stesso in cui la nostra attenzione si sposta su quegli interessi. Ma se non ho la necessità di trasmettere la mia opinione. Nulla è alto e nulla è basso in sé, ma tutto è ciò che è sia che io lo percepisca e lo descriva sia che io non lo percepisca e non lo descriva.
Continua Lao Tse:
per questo l'uomo saggio
permane nel mestier del non-agire
Se c'è una saggezza comprensibile in quanto detto fino ad ora, il "non-agire" dell'uomo saggio consiste nel non sposare nessuna opinione che pretende di definire la realtà del mondo. Il non agire consiste nel non manifestare opinioni. Non ho la necessità di affermare che una montagna è alta o è bassa. Se ho la necessità di camminare sulla montagna, che sia alta o che sia bassa, fin dove posso, cammino.
La saggezza consisterebbe nell'abitare le cose per ciò che sono e non vivere classificando le cose per ciò che si vuole siano.
Scrive Lao Tse:
ed esercita un muto insegnamento
al nascer delle cose non s'oppone
nè del vivere lor prende possesso
del loro agire mai non s'avvantaggia
nell'opera fornita non permane
ed appunto perché non vi permane
mai non avviene ch'ei ne venga escluso
Il muto insegnamento è l'abitare il mondo.
Le cose nascono e il saggio si adatta alla variazione del mondo alla nascita delle cose.
Non tenta di diventare il padrone delle cose, cammina lungo la via della propria vita, scansa ciò che lo potrebbe danneggiare e si avvicina a ciò che potrebbe favorirlo.
Le cose, come il saggio, nascono e trasformano il mondo. Alcuni sono avvantaggiati, altri sono svantaggiati. Il saggio non fa della variazione della situazione occasione per dominare le cose che si trasformano nel mondo in cui vive.
Il saggio non si sofferma in ciò che ha fatto. Non attende la gloria di quanto fatto prima di intraprendere altre cose da fare. Non si permane su quanto si è fatto, ma si va oltre e si fanno altre cose.
Permanere è fermarsi. Fermare la propria trasformazione soggettiva. Si viene esclusi solo quando ci si è fermati. La trasformazione è partecipazione.
Si partecipa alla vita perché si partecipa alle trasformazioni ed è necessario essere veloci ad afferrare le possibili trasformazioni che si presentano sul nostro cammino.
Saggezza non è immobilità. Saggezza non è rinuncia. Saggezza non è negazione dei propri desideri e delle proprie necessità.
Saggezza è non far che l'opinione governi la nostra vita e le nostre scelte.
25 febbraio 2025
UsAid: Trump licenzia 1600 persone dell'agenzia operante sul territorio USA dopo che un giudice ha respinto il ricorso di alcuni dipendenti.
Da lunedì 24 febbraio, quasi tutti i dipendenti dell'UsAid, a parte qualcuno, in tutto il mondo sono in congedo, mentre per 1600 dipendenti operanti sul territorio nazionale USA è arrivata direttamente la lettera di licenziamento.
Ovviamente, la struttura, facente parte dell'organizzazione della CIA non sarà completamente chiusa, sarà rimodulata per consentirle altre operazioni di destabilizzazione nei vari paesi del mondo.
L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale è un'agenzia governativa statunitense creata nel 1961 per contrastare l'influenza dell'Unione Sovietica nel mondo. L'agenzia fornisce assistenza allo sviluppo economico, assistenza umanitaria, e sostiene il settore dell'informazione in molti paesi (dal finanziare le manifestazioni "democratiche" di Hong Kong, al finanziamento dei giornalisti oppositori di Putin, al finanziamento dei gruppi armati in Africa, alla diffusione di fake news, ecc.).
Fino ad oggi l'agenzia è stata usata per contrastare la Cina e lo sviluppo dei paesi dell'Africa e dell'Asia. L'agenzia è già stata messa al bando dai paesi sud Americani per la sua attività di destabilizzazione sociale. Io dubito che questo tipo di operazioni vengano effettivamente sospese. Sono convinto che Trump abbia voluto liberarsi di qualche cosa che non era più gestibile per lasciare spazio a qualche cosa di nuovo e meno individuabile.
Pagina specifica dell'argomento
24 febbraio 2025
17 dicembre 320
L'imperatore-Costantino proibisce i riti domestici ma chiede che gli aruspici venissero chiamati per raccogliere i responsi qualora i fulmini colpiscano il suo palazzo.
341
L'imperatore Costanzo definisce i sacrifici agli Dèi SUPERSTIZIONE e FOLLIA e li proibisce minacciando pene severe.
23 novembre 353
L'Imperatore Costanzo proibisce i sacrifici agli Dèi permessi da Magnenzio definendone la pratica "licenziosità".
01 novembre 346
L'Imperatore Costanzo, che ritiene l'antica religione SUPERSTIZIONE, chiede che siano preservati i templi perché attraverso essi derivano giochi, gare e spettacoli circensi con cui far divertire la gente.
01 dicembre 354
L'imperatore Costanzo ordina che dal momento che le Antiche Religioni erano superstizioni, siano immediatamente chiusi i Templi, vietato l'accesso al culto Sacro e sequestrati gli averi a chi non si astiene dalle Antiche Religioni.
19 febbraio 356
L'imperatore Costanzo ordina la pena di morte per chi onora le statue o compie sacrifici in onore degli Dèi.
21 dicembre 381
Gli imperatori Graziano, Valentiniano e Teodosio fanno monito che il dio padrone sia onorato con caste preghiere non insultato con Carmini funesti. Sia bandito chiunque tenterà di entrare in un tempio per praticare sacrifici.
30 novembre 382
Graziano, Valentiniano e Teodosio ordinano che i templi, che fungono da luogo pei le assemblee cittadine, siano aperti a tale uso. Minacciano con leggi i cittadini affinché non colgano l'occasione per onorare gli Dèi.
25 maggio 385
Gli imperatori Graziano, Valentiniano e Teodosio condannano ad un aspro supplizio chiunque osasse leggere le viscere e interpretare i segnali che giungono dal mondo.
24 febbraio 391
Gli imperatori Graziano, Valentiniano e Teodosio condannano al pagamento di 15 libbre d'oro se qualcuno entrerà nel tempio a compiere qualche atto di adorazione. I consoli che faranno atti di adorazione nel tempio pagheranno sei volte tanto e quattro volte tanto i Governatori, i censori e i loro servitori.
16 giugno 391
Gli imperatori Graziano, Valentiniano e Teodosio condannano chiunque faccia processioni attorno ai templi e onori i santuari. Chi contravviene è chiamato "sacrilego perturbatore" e non gli va accordata nessuna indulgenza.
8 novembre 392
Gli imperatori Teodosio, Arcadio e Onorio condannano a pagare 30 libbre d'oro i
magistrati, difensori e curiali che sono benevoli rispetto ai delinquenti che col fuoco
venerano i Lari, con il vino il Genio, con i profumi i Penati e chiunque onorerà con
incenso le immagini di Dèi.
Sarà ritenuto colpevole di spregio della religione del dio padrone cristiano chi ornerà
con nastri un albero, alzerà un altare di zolle e sarà punito con la confisca della casa o
del possedimento nel quale sia stata perpetuata la "superstizione" dei Gentili.
7 agosto 395
Gli imperatori Arcadie e Onorio ammoniscono che tutti quelli che tendono a deviate dal dogma della religione cattolica non osino infrangere quanto è stato stabilito per eretici e Pagani e sappiano che ogni pena e ogni multa sarà più severamente eseguita. A pena maggiore saranno condannati i magistrati che non puniscono subito coloro che deviano dal dogma cattolico.
7 dicembre 396
Gli imperatori Arcadio e Onorio decretano che, se per caso, esistessero ancora dei privilegi per i sacerdoti dell'antica religione, questi siano aboliti in quanto la loro attività è condannata dalla legge.
10 luglio 399
Gli imperatori Arcadio e Onorio ordinano la distruzione dei templi nei campi per "togliere terreno" alle Antiche Religioni che definiscono "superstizioni".
20 agosto 399
Gli imperatori Arcadio e Onorio ribadiscono il diritto dei cittadini alle feste pubbliche purché in tali feste non vengano onorati gli Dèi e le "antiche superstizioni".
15 novembre 407 o 408
Gli imperatori Arcadio, Onorio e Teodosio II ordinano di togliere dalle loro sedi i simulacri degli Dèi che ricevono atti di culto dai Pagani. Sia distrutta la sacralità del tempio e destinata ad altro uso. Si ordina ai proprietari dei terreni di distruggere i templi che sorgono su di essi. Ai vescovi cristiani è concesso il potere di impedire il culto ai Pagani.
30 agosto 415
Gli imperatori Onorio e Teodosio II cacciano sacerdoti delle Antiche Religioni da Cartagine. Sequestrano i luoghi di culto per impedirne l'esercizio e accrescere le rendite dell'imperatore. Vengono condannati per legge tutte le confessioni dei gentili sia in Africa che nel resto dell'impero.
7 dicembre 416
Gli imperatori Onorio e Teodosio II ordinano che chi ha fatto un rito Pagano non sia ammesso al servizio militare né a nessuna carica di giudice o di amministratore.
9 aprile 423
Gli imperatori Onorio e Teodosio II ordinano che i Pagani che ancora rimangono sia impedito di compiere ciò che da tempo è stato loro vietato.
8 giugno 423
Gli imperatori Onorio e Teodosio II ordinano che i Pagani ancora rimasti che compiono riti di culto agli Dèi che gli imperatori definiscono "demoni" anziché ucciderli si confischino loro tutti i beni e siano mandati in esilio.
8 giugno 423
L'imperatore Onorio e Teodosio II ordinano la confisca dei beni e la pena dell'esilio per i Manichei e tutti coloro che dissentono con la pasqua cattolica.
14 novembre 435
L'imperatore Teodosio li e Valentiniano ordinano di distruggere, al comando dei magistrati i santuari, i templi e i luoghi sacri, qualora ve ne fossero di integri o "purificati" con la collocazione in sede della croce cattolica. Gli imperatori ordinano che siano messi a morte i pagani che non hanno obbedito.
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Il papa cattolico Gelasio I, il corrotto, con la violenza proibisce la festa dei Lupercalia che si teneva a Roma fra il 13 e il 15 febbraio.
Per la celebrazione del Giorno Pagano Europeo della Memoria nel 2025 si è voluto modificare la pratica del rito rendendola più semplice, più essenziale, in considerazione al fatto che noi Pagani celebriamo i riti attraverso le emozioni e non attraverso la forma o la teatralià. Poi, l'avanzare dell'età dei celebranti ha manifestato la necessità di rendere la celebrazione semplice.
Qui presentiamo alcune fasi della celebrazione del Giorno Pagano della Memoria del 2025.
Esempio di ricordo dei martiri Pagani
Esempio di intento della celebrazione
Divisione del Fuoco
Passaggio fra i fuochi
Passaggio fra i fuochi ringraziamento al mondo
Pagina specifica dell'argomento
23 febbraio 2025
Un concetto a fondamento della Religione Pagana è il concetto di Fato. Comunemente il concetto di Fato viene identificato col "destino", ma nella Religione Pagana Fato sta a indicare le condizioni nelle quali e per le quali viviamo e dalle quali non possiamo prescindere.
Fato è le condizioni del venir in essere della nostra coscienza. Noi siamo Esseri Umani, questo è parte del nostro Fato. Noi non possiamo prescindere dal fatto di essere Esseri Umani. Come Esseri Umani noi costruiamo il nostro "destino": il nostro Fato personale.
Il Fato personale è costituito dagli adattamenti soggettivi che mettiamo in atto per adattarci alle condizioni di vita e quegli stessi adattamenti costituiscono condizioni alle quali altri Esseri si adattano, costruendo a loro volta il loro Fato, inteso come il loro "destino".
Le condizioni ineluttabili vanno dalla nascita del corpo fisico alla morte del corpo fisico. "Siamo destinati a morire": non possiamo prescindere dalla morte. Tuttavia sta a noi scegliere come vivere il momento della nostra morte al di là delle condizioni che causano la morte del nostro corpo fisico. La morte si vive con le scelte fatte nel corso dell'esistenza.
Nel Sentiero d'oro, dunque, potremmo dire che le condizioni oggettive determinano il Fato della coscienza venuta in essere e in quelle condizioni quella coscienza costruisce il suo divenire, le sue trasformazioni, che diventeranno, alla fine del suo cammino, il suo destino. Noi siamo destinati a diventare ciò che noi stessi costruiamo nelle condizioni imprescindibili nelle quali siamo venuti in essere.
Fato conduce gli Dèi perché gli Dèi non possono prescindere dalle condizioni nelle quali sono venuti in essere. Fato conduce gli Esseri Umani perché gli Esseri Umani non possono prescindere dalle condizioni nelle quali e per le quali sono venuti in essere.
Perché il sentiero è l'Anticristo?
Perché il Cristo dei cristiani è la verità alla quale l'uomo giunge, ma oltre la quale non può andare. Nel cristianesimo l'uomo può solo rendere omaggio alla verità trovata, sottomettersi a essa, e riprodurla come condizione assoluta della propria esistenza. In quella verità non esiste trasformazione, non esiste divenire, esistono solo accettazione e rinuncia della volontà soggettiva, della volontà d'esistenza, per esaltare quella verità.
L'Anticristo è il sentiero, è la trasformazione continua del soggetto nel mondo in cui vive. L'Anticristo è il Fato delle condizioni oggettive dalle quali l'uomo non può prescindere per costruire il proprio futuro, che si riassume nell'energia emotiva che plasma nel corso della sua vita.
La scelta è: o la verità che sottomette come fine delle trasformazioni soggettive, fine dei desideri, fine dei piaceri, fine dell'uso della volontà soggettiva nei problemi del mondo, o un sentiero di trasformazione nelle condizioni di un mondo fatto da soggetti in perenne trasformazione.
Queste sono le condizioni oggettive nelle quali la Religione Pagana esprime i propri principi e le proprie idee sugli Dèi e sul mondo.
[Tratto dal libro: Il Sentiero d'Oro di Claudio Simeoni]
Pagina specifica dell'argomento
22 febbraio 2025
Alcune favole di Esopo vanno lette e rilette alla luce delle condizioni attuali nelle quali stiamo vivendo.
Se non facciamo così, non possiamo capire Esopo e i suoi principi di filosofia metafisica.
Scrive Esopo:
C'era una casa piena di topi. Lo venne a sapere un gatto, che andò a stabilirvisi e, prendendoli uno alla volta, se li mangiava. I topi, fatti segno a quella sistematica distruzione, si rimpiattavano nelle loro buche, finché il gatto, non arrivando più a prenderli, capì che bisognava farli uscir fuori con qualche tranello. Perciò salì sopra un piolo, e, lasciandosi penzolare giù, fingeva d'essere morto. Ma quando un topo, facendo capolino, lo scorse, esclamò; "Caro mio, puoi diventare anche un sacco, ma noi vicino a te non ci verremo!".
[Esopo: Il gatto e i topi, Editore BUR, 1982, 13, pag. 49]
C'era una casa piena di uomini convinti che Dio esistesse. Lo venne a sapere Gesù che andò a stabilirsi da loro e uno alla volta vendette loro la sua versione di Dio rendendoli suoi schiavi. Gli altri uomini, vista quella sistematica distruzione della loro metafisica, occultarono il loro modo di pensare fingendosi disinteressati. Gesù capì che per farli fessi avrebbe dovuto fare qualche cosa di forte, come fingersi morto e poi risorto. Ma quando un uomo che aveva occultato il suo pensiero ne scorse l'azione disse: "Caro mio, puoi anche fingere di salire al cielo, ma noi da te non verremmo mai."
Gli uomini, come i topi, non si rendono conto che la loro "semplice" esistenza è un bene prezioso e anche se, apparentemente, non dispongono di nulla, in realtà dispongono di sé stessi. Quel sé stessi è un patrimonio che predatori, nella società in cui viviamo, vogliono far proprio privando quegli uomini di sé stessi.
Esopo invita a sottrarsi ai predatori occultando sé stessi e le proprie passioni.
Troppi predatori costruiscono l'illusione che i pericoli non esistono sperando che le loro prede abbassino la loro difese e siano più facilmente predabili.
Appare astuto il topo in Esopo che diffida del gatto che finge di essere morto, ma io ho la sensazione che accanto a quel topo diffidente ci siano altri topi che dicono: "Ma va, che cosa dici? Non vedi che è morto? Ora possiamo uscire dalle nostre tane e vivere felici!".
Questo Esopo non lo dice, ma il fatto stesso di aver fatto dire al suo attore "Caro mio, puoi anche fingere di salire al cielo, ma noi da te non verremmo mai." significa che molti altri uomini, come i topi, sono pronti a credere nell'inganno piuttosto che spendere energia per mantenere la prudenza.
22 febbraio 2025
Don Chisciotte non spiega ai folli perché o per come lui vede mostri feroci là dove le altre persone vedono solo innocui mulini a vento.
Non lo può fare, non perché non lo potrebbe spiegare, ma perché ciò susciterebbe risate da parte dei folli che vedrebbero messa in discussione la loro realtà provvidenziale.
I folli devono essere rassicurati. Devono ricevere la paternalistica rassicurazione che il mondo è esattamente come appare loro e come loro credono che sia e deve essere come ciò che loro credono debba essere.
Come si fa a spiegare loro che domani arriva la frana. Che domani una tempesta di abbatte sulle loro vite. Che dovranno fare i bagagli per raggiungere un pese diverso perché in questo paese non hanno più futuro?
Che problema c'è? Sono solo mulini a vento. Immobili, statici. Le pale si limitano a girare attorno al perno. Non possono interferire con la vita di uomini che, al contrario, percorrono strade e modificano l'esistenza a anche dei mulini a vento.
Don Chisciotte non può spiegare.
Don Chisciotte non può convincere.
Sale su Ronzinante e cavalca contro i mulini a vento che, inevitabilmente, gli procureranno dolori e forti mal di testa.
Ma Don Chisciotte non ne può fare a meno. Arriva le tempesta, arriva il terremoto, arriva l'invasore, arrivano le bombe, arriva la crisi economica.
I mostri si stanno organizzando. Don Chisciotte li vede. Li vede crescere. I folli vedono solo mulini a vento.
Don Chisciotte può solo cavalcare contro quei mulini a vento, fra le risate dei folli che attendono passivi la manifestazione dell'evento ignorato, esorcizzato.
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21 febbraio 2025
Immagine da Ercolano
Questo "Sentiero d'oro" ha alla base un concetto di filosofia metafisica dal quale la Religione Pagana non può prescindere: la vita va dalla nascita del corpo fisico alla morte del corpo fisico.
Fra un limite e l'altro c'è un processo di trasformazione che va dal primo momento in cui la materia di cui siamo fatti diventa cosciente di sé stessa e somma la propria volontà alla Necessità che l'ha indotta a diventare consapevole, per vivere ed esistere nelle condizioni in cui è venuta in essere.
La volontà messa in atto dalla coscienza venuta in essere provoca una continua trasformazione del soggetto. Una trasformazione che è un continuo adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate, che inducono il soggetto a continue trasformazioni.
Da osservatori razionali esterni della nostra stessa specie, osserviamo che esiste un periodo dell'esistenza in cui il soggetto, una volta nato e vivente nel grembo materno, si adatta subendo passivamente ed esiste un tempo in cui si adatta in base a necessità, bisogni e desideri che emergono dentro di lui. Osserviamo ancora, da osservatori razionali esterni, che in un dato momento della crescita soggettiva l'individuo manifesta la propria volontà nel mondo in cui è venuto in essere, modificando le condizioni del mondo che ne determinano gli adattamenti.
Questo soggetto, manifestando la propria volontà in funzione dei propri bisogni e delle proprie necessità, diventa "propositivo" rispetto al mondo in cui vive. Questa sua azione non modifica solo il mondo che egli intende modificare, ma modifica anche e soprattutto il soggetto. Da un lato il corpo, la mente e la psiche si adattano e si strutturano per favorire quel tipo di azione nel mondo e, dall'altro lato, il soggetto si adatta alle stesse modificazioni che ha introdotto nel mondo, attraverso lo sviluppo di una migliore capacità nell'esprimere quelle azioni.
Trasformazione e mutamento sono il senso del "Sentiero d'oro", perché la meta del sentiero non è un luogo, ma una condizione psico-emotiva indotta dalla necessità del soggetto di adattarsi alle sue stesse scelte nel mondo che plasma la sua energia emotiva, la sua energia vitale, costruendo il corpo luminoso col quale affronterà la morte del corpo fisico.
Le scelte che facciamo, l'espressione della nostra volontà, la qualità del nostro sentire, le relazioni che noi costruiamo, i nostri stessi desideri e bisogni, altro non sono che espressione del crogiolo di Dèi che noi siamo. Noi siamo un crogiolo di Dèi, che governiamo mediante la nostra volontà e che esprimiamo nei vari momenti della nostra esistenza.
Di volta in volta, noi diventiamo quel Dio. Quel Dio emerge dentro di noi, si affaccia in vari modi alla nostra coscienza e sollecita le nostre azioni o le frena. Tanto più forte diventa il corpo luminoso che noi plasmiamo dentro di noi attraverso la veicolazione delle nostre emozioni e maggiore sarà sia l'affacciarsi di ogni Dio alla nostra coscienza, sia la nostra capacità di "trasformarci" in quel Dio ogni volta che scegliamo, decidiamo, agiamo, nel mondo in cui viviamo e in cui necessitiamo di quel Dio.
Alla Necessità che all'inizio ha indotto la materia che noi siamo a diventare consapevole di sé stessa, il soggetto somma la propria volontà d'esistenza che altro non è che la "falce dentata" che il mutamento impugna per governare l'emozione che ha trasformato la materia inconsapevole in materia consapevole.
Il Sentiero è questo. è il cammino che va dalla nascita del corpo fisico alla morte dello stesso. In questo cammino c'è una continua relazione del soggetto col mondo in cui vive e un continuo affacciarsi alla sua coscienza di Dèi che gli consentono di modificare continuamente sé stesso in funzione di sé stesso.
Questo è il senso della Religione Pagana. Una continua trasformazione soggettiva, in un mondo che si trasforma sia come oggettività che si presenta al soggetto, che come ogni singola soggettività che, abitando quel mondo, modifica il mondo e sé stessa. Nella Religione Pagana non c'è una verità da affermare, ma un cammino da percorrere.
Comunque, ognuno di noi, che riconosca o non riconosca gli Dèi dentro sé stesso nel loro continuo emergere, arriverà alla morte del corpo fisico e la affronterà con la quantità di energia emotiva che ha plasmato nel corso delle scelte della sua esistenza.
Questo è il significato di "Sentiero" nella Religione Pagana.
[Tratto da: Il sentiero d'oro, di Claudio Simeoni Libro in pubblicazione]
21 febbraio 2025
Con la crescita del PIL spagnolo che ha guidato l'Europa lo scorso anno. la diversità ci sta rendendo più ricchi, non solo finanziariamente, ma anche culturalmente.
Così racconta il Guardian constatando lo sviluppo dell'economia spagnola e la contrazione dell'economia nel resto dell'Europa.
I sovranisti stanno portando l'Europa al declino economico e sociale e le reazioni sono molto deboli, troppo deboli, perché ogni "capetto" difende il proprio orticello a discapito dell'Italia.
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20 febbraio 2025
L'articolo 3 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea garantisce il diritto all'integrità della persona. La persona, intesa come corpo psico-fisico, che abita la società. Una persona che non può e non deve subire violenza né fisica né psicologica. Tutte le legislazioni degli Stati vanno in questa direzione: nessuno ha il diritto a far del male alle persone. Il problema è un altro, si tratta dell'ambiguità sulla direzione per la quale la giurisprudenza censura il diritto di far del male psico-fisico alle persone. La giurisprudenza cristiana censura il far del male alle persone non per preservare le persone in quanto soggetti di diritto, ma in quanto proprietà del loro Dio. Non puoi far del male ad un uomo posseduto da Dio non perché l'uomo ha dei diritti, ma perché danneggi la proprietà di Dio.
Articolo II-3: Diritto all'integrità della persona
1. Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica.
2. Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati:
a) il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge
b) il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone
c) il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro
d) il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani.
Fino a qualche anno fa, lo stupro, sia nei confronti delle donne che nei confronti dei bambini, era considerato un reato contro la morale. E' stata necessaria una lunga battaglia per far riconoscere il reato di stupro come reato contro la persona. Ad opporsi al considerare lo stupro un reato contro la persona furono i cristiani e, in Italia, in particolare, il Vaticano e la chiesa cattolica.
Con questo articolo della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea si mette sotto accusa il Dio dei cristiani per la sua attività di stupro.
Tutta la prima parte del Vangelo di Luca ( chiamato Magnificat) è un'esaltazione dell'attività del Dio dei cristiani nella sua attività di stupro di Maria e dell'esalazione di Maria al suo stupratore.
Si dice che "anche nel mito precristiano si registra questa attività degli Dèi", intanto il Mito precristiano va tradotto per ciò che appartiene al Mito e non ciò per ciò che i cristiani vogliono attribuire al Mito. In secondo luogo il Mito non indicava come legittimo il diritto di qualcuno di stuprare qualcun altro. In terzo luogo, i Mito non indicava la coercizione sessuale come metodo di controllo sociale. La coercizione sessuale viene introdotta da Socrate e Platone, alimentata dagli stoici e propagandata dai neoplatonici. Fatta propria da individui sessualmente malati, come Paolo di Tarso, entra come obbligo nel cristianesimo. Una coercizione sessuale che aveva lo scopo di emarginare la donna nelle società e alimentare, come pratica legittima, lo stupro dei bambini.
Il Mito parla della creazione del presente e lo descrive attraverso relazioni sessuali perché il Mito si fonda su Eros al di là di come Eros è concepito e articolato, mentre, il Vangelo di Luca, legittima l'attività di stupratore di Dio, del padrone, contro chi non si può difendere e alimenta l'esaltazione dello stupratore da parte della stuprata che si compiace che lo stupratore abbia scelto proprio lei da stuprare.
Ciò che è entrato con la tradizione cristiana è il diritto del più forte di stuprare il più debole, elevato a santità, tant'è che la violenza sessuale sui bambini è stata fortemente raccomandata dalla chiesa cattolica che ha protetto i preti stupratori di bambini che stupravano ad imitazione di Gesù (vedi vangelo di Marco). Wojtyla e Ratzinger furono campioni nell'alimentare lo stupro dei bambini.
La chiesa cattolica e i cristiani in generale, non hanno mai condannato il loro Dio per aver stuprato Maria e non hanno mai condannato Maria che ha legittimato l'attività di stupratore del Dio dei cristiani mentre la chiesa cattolica faceva della repressione sessuale il cardine del controllo emotivo delle persone.
La Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea censura, dunque, il Dio dei cristiani e, attraverso la censura del Dio dei cristiani, condanna chiunque fa violenza al più debole. Resta il fatto che la diffusione, mediante "l'educazione", dell'ideologia cristiana a milioni di persone, ancora oggi, porta costoro a continuare ad identificarsi nel Dio cristiano e fanno violenza ai più deboli contro i diritti Europei. Nessun giudice li condanna per terrorismo. E questa è una lacuna nel sistema giuridico degli Stati.
Nell'ambito della medicina, la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea costringe i medici a informare i pazienti delle cure alle quali saranno sottoposti e a non mettere in atto cure senza il consenso del paziente. Nello stesso tempo, obbliga i medici a curare i pazienti, ma non a loro insaputa.
La Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea stabilisce tre impedimenti assoluti.
Il divieto delle pratiche eugenetiche.
Questo divieto censura l'ideologia proposta da Platone attraverso Socrate che faceva della selezione "dei migliori" arte di controllo delle società immaginate. Censura le pratiche naziste di "selezione della razza". Pratiche che, se oggi le definiamo "naziste" per la notorietà che il nazismo germanico ne fece, in realtà sperimentazioni simli furono praticate dagli svedesi, dai francesi, dagli inglesi, dagli italiani e da quasi tutti in Europa come veicolazione nel cristianesimo delle idee positiviste.
La seconda censura è il divieto di commerciare di parti del corpo umano. Sono ammessi i donatori di organi, ma non la vendita del rene come purtroppo avviene in molti paesi poveri.
La terza censura riguarda il "divieto di clonazione". E' un divieto importante per chi pensava di poter clonare le persone. Gli esperimenti di clonazione sono risultati fallimentari, ma il divieto serve per censurare anche l'ipotesi della possibile clonazione in un prossimo futuro.
Questi sono i diritti detenuti dai cittadini Europei sanciti dal terzo articolo della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.
E' indubbio che i sovranisti vedono nel commercio egli organi una fonte di guadagno e piangono quando ai poveri non possono strappare anche reni, fegato e cuore per i loro interessi.
In tutti gli Stati ci sono giurisdizioni che vanno nella direzione per proteggere i corpi, ma ci sono forze che negano il diritto a possedere il proprio corpo, come i cristiani antiabortisti che vogliono fare della donna una vacca che sforni bestiame per conto del loro Dio. Il punto di vista degli antiabortisti è il punto di vista dello schiavismo censurato dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea e mai sufficientemente perseguito dalle giurisdizioni dei singoli Stati dell'Europa.
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19 febbraio 2025
Il tao che può essere detto tao
non è l'eterno tao
il nome che può essere nomato
non è l'eterno nome
senza nome è l'inizio del cielo e della terra
e col nome è la madre d'ogni cosa
perciò colui che sempre è senza voglie
ne contempla le sue perfezioni
ma colui che sempre ha desideri
ne contempla per questo i suoi confini
ora queste due cose
son nate insieme ed han diverso nome
insieme esse si chiamano il mistero
mistero più profondo del mistero
e son la porta d'ogni meraviglia
Tratto da: La regola celeste d Lao-Tse, Editore Sansoni, 1984, pag. 3
Come va letta?
Il Caos che può esser detto Caos
non è l'eterno Caos.
Il nome non può essere nomato (chiamato per nome)
non è l'eterno nome
senza nome è l'inizio del cielo e della terra
e col nome è la madre di ogni cosa
perciò colui che sempre è senza pretese
ne contempla le perfezioni
ma colui che sempre pretende
ne contempla per questo i suoi limiti
desiderio e pretesa sono nati insieme
ed hanno un diverso nome
insieme esse si chiamano il mistero
mistero più profondo del mistero
e son la porta di ogni meraviglia.
E ancora:
L'Intento non può essere detto Intento
non è l'eterno Intento
Il nome che può essere nomato (chiamato per nome)
non è l'eterno nome
senza nome è l'inizio del cielo e della terra
e col nome di Intento è la madre di ogni cosa
perciò colui che agisce attraverso l'Intento
ne contempla le perfezioni
ma colui che ignora il proprio Intento
ne contempla per questo i suoi limiti
Intento e negazione dell'Intento
sono nati insieme
ed hanno un diverso nome
insieme essi si chiamano il mistero
e son la porta di ogni meraviglia e di ogni meravigliosa autodistruzione.
Perché: "il tao che può essere detto tao non è l'eterno tao"?
Perché tutto è trasformazione da un origine indefinita ad un presente contenuto in un'origine indefinita e prodotto dalle trasformazioni dell'origine indefinita.
Dove l'indefinito non è l'oggetto in sé, ma ciò che la nostra percezione può percepire dell'oggetto in sé e quanto la nostra ragione, mediante la sua descrizione della realtà, è in grado di separare dall'immenso indefinito.
Eppure, quell'indefinito è sia un oggetto in sé, indefinibile ma percepito nella sua esistenza in quanto abitato dalla nostra percezione, sia percepito come una continua ed eterna trasformazione di cui noi stessi partecipiamo con le nostre scelte quotidiane.
I due elementi che vengono definiti come "tao" sono l'oggetto in sé che chiamiamo "Caos" perché non possiamo definirlo e le forze della trasformazione che agiscono negli oggetti che formano "Caos" e che chiamiamo "Intento" perché progettano la loro trasformazione, il loro futuro, oppure, se si preferisce, Eros, signore della trasformazione che manifesta sé stesso in ogni oggetto esistente nell'universo.
19 febbraio 2025
La definizione di bene e di male nella Religione Pagana obbedisce ai criteri propri della Religione Pagana che non ha nessuna relazione con le cosiddette "religioni rivelate" (ebraismo, cristianesimo, in tutte le sue definizioni, islam, in tutte le sue definizioni, buddismo e l'attuale ideologia induista).
Per le "religioni rivelate" il bene e il male sono riferiti al loro Dio dove loro chiamano "bene" ogni azione arbitraria del loro Dio e chiamano "male" quanto, secondo loro, contrasterebbe con la volontà del loro Dio.
E' necessario partire da questo per definire il bene e il male nella Religione Pagana.
I pagani non ritengono che l'uomo sia creato ad immagine e somiglianza di un Dio cretino e deficiente. Affermano che l'uomo, quale prodotto dell'esistente come oggettività, sia divenuto per trasformazione dell'oggettività stessa di cui l'uomo è parte.
Il concetto centrale su cui la Religione Pagana pone l'accento è il divenire, la trasformazione. Come la trasformazione del passato ha prodotto il presente, al di là che noi conosciamo o non conosciamo tutti i fattori che hanno prodotto questo presente, così sappiamo che ogni azione fatta nel presente, qualunque azione di ogni soggetto dell'universo, produce un futuro modificando il presente stesso. Scelte e conseguenze. Un futuro che può, ipoteticamente, essere misurato su scala ultra planetaria, universale, o può essere misurato nella quotidianità del singolo individuo, nelle sue trasformazioni ottenute mediante le sue scelte nella sua vita.
Noi ci trasformiamo, sempre!
Sia che noi ne siamo consapevoli, sia che rimaniamo inconsapevoli della trasformazione pensando di essere sempre stati così.
Nello scegliere e nell'agire affrontiamo le condizioni del mondo che fanno emergere delle nostre necessità attraverso le quali affrontiamo le condizioni del mondo. E ancora, ancora, ancora.
Questo avviene fin dal primo momento in cui la materia, di cui siamo fatti, inizia a diventare cosciente come ovulo fecondato, sia in ogni momento dell'esistenza per concludersi con la morte del corpo fisico.
Il bene e il male si misura nelle nostre condizioni di abitare il mondo, di viverlo, di praticarlo, delle possibilità di scelta che nel mondo mettiamo in atto.
E' bene ciò che favorisce il mio sviluppo, è male ciò che ostacola il mio sviluppo.
La pulsione di vita è la necessità di crescere, sia fisicamente che intellettualmente, psicologicamente che emotivamente come soggetto sociale. Quando dico che è male assoluto lo stupro di un bambino, lo dico perché l'atto dello stupro condiziona la direzione di sviluppo del bambino. Condiziona le sue scelte. Condiziona la direzione della sua crescita in contrapposizione alle sue necessità d'esistenza.
Male è dunque, non solo ciò che ci impedisce di trasformarci e di divenire, ma male sono anche le condizioni che ci costringono a scelte obbligate perché non possiamo fare scelte diverse.
Il concetto di male e bene nella Religione Pagana non ha nulla a che vedere con il concetto di male e bene nelle religioni rivelate che escludono le possibilità dell'uomo di costruirsi e di trasformarsi preferendo il concetto di individuo creato che obbedisce o disobbedisce a Dio, al padrone.
Il divenire dell'uomo è l'azione che noi osserviamo e il bene e il male è ciò che favorisce il divenire dell'uomo o ciò che impedisce il divenire dell'uomo.
Pagina specifica dell'argomento
18 febbraio 2025
L'articolo 2 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea condanna all'infamia il Dio dei cristiani affermando il diritto alla vita degli uomini. L'articolo II condanna coloro che, in virtù dei rapporti di forza, giustiziano o condannano altre persone alla pena di morte.
Scrive l'articolo II della Carta:
Articolo II-2: Diritto alla vita
1. Ogni individuo ha diritto alla vita.
2. Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato.
L'articolo è rivolto alle Istituzioni dell'Unione Europea e definisce cosa non possono fare in assoluto.
L'articolo si rivolge contro il cristianesimo che per 2000 anni ha macellato persone in nome e per conto del proprio Dio.
L'articolo condanna il Dio dei cristiani che ordina di ammazzare come metodo di soluzione dei suoi immaginari problemi.
Scrive, esaltando il comportamento di Dio, la bibbia ebrea e cristiana:
23 Di lì Eliseo andò a Betel. Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: "Vieni su, pelato; vieni su, calvo!". 24 Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli. 25 Di là egli andò al monte Carmelo e quindi tornò a Samaria.
II Re 2, 23 -25
Questo viene condannato dall'articolo 2 della Carta Europea per i diritti dell'uomo. Al contrario, i cristiani e gli ebrei non solo non hanno mai condannato il loro Dio per delitto, ma da sempre ne reiterano le azioni ispirandosi ai suoi insegnamenti.
E ancora dice Gesù:
27 E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me".
Vangelo di Luca 19, 27
Qualcuno un giorno mi disse che non lo aveva detto Gesù, ma Gesù raccontava di un re. Intanto, teologicamente quel re era o Dio o Gesù stesso. In secondo luogo, nel dirlo, Gesù ha fatto proprio quel principio perché, se non l'avesse fatto proprio, lo avrebbe cesurato come un'azione malvagia. Non avendolo censurato come tale, ha affermato come santo quel principio dottrinale che viene imposto ai bambini, insieme ad altro, costituendo la fonte del bullismo e della violenza messa in atto dai giovani ad imitazione di Dio.
Cosa ordina il Dio dei cristiani per il proprio divertimento?
18 Non lascerai vivere la strega.
19 Chi si accoppia con una bestia dovrà essere messo a morte.
20 Chi offre sacrifici ad altri Dèi, anziché solo al Dio degli ebrei (padrone), sarà sterminato come anatema.
Esodo 22, 18-20
Un assassino che ordina di assassinare per legittimare il proprio dominio sulla vita degli uomini.
E ancora nell'attività del Dio dei cristiani e degli ebrei:
11 Il Signore disse a Mosè: "Io farò venire ancora una piaga sul faraone e sull'Egitto; poi egli vi lascerà partire da qui. Quando vi lascerà partire, egli addirittura vi scaccerà di qui. 2 Parla dunque al popolo e digli che ciascuno domandi al suo vicino, e ogni donna alla sua vicina, degli oggetti d'argento e degli oggetti d'oro". 3 Il Signore fece in modo che il popolo ottenesse il favore degli Egiziani; anche Mosè era personalmente in grande considerazione nel paese d'Egitto, presso i servitori del faraone e presso tutto il popolo.
4 Mosè disse: "Così dice il Signore: "Verso mezzanotte io passerò in mezzo all'Egitto 5 e ogni primogenito nel paese d'Egitto morirà, dal primogenito del faraone che siede sul suo trono, al primogenito della serva che sta dietro la macina e ad ogni primogenito del bestiame. 6 Vi sarà in tutto il paese d'Egitto un grande lamento, quale non ci fu mai prima, né ci sarà mai più. 7 Ma in mezzo a tutti i figli d'Israele, tanto fra gli uomini quanto fra gli animali, neppure un cane abbaierà", affinché conosciate la distinzione che il Signore fa tra l'Egitto e Israele. 8 Tutti questi tuoi servitori scenderanno da me e s'inchineranno davanti a me, dicendo: "Parti, tu e tutto il popolo che è al tuo seguito!" E, dopo questo, io partirò". E Mosè, pieno d'ira, uscì dalla presenza del faraone.
9 Il Signore disse a Mosè: "Il faraone non vi darà ascolto, affinché i miei prodigi si moltiplichino nel paese d'Egitto". 10 Mosè e Aaronne fecero tutti questi prodigi davanti al faraone; ma il Signore indurì il cuore del faraone, ed egli non lasciò uscire i figli d'Israele dal suo paese.
Esodo 11
La Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea condanna questo comportamento del Dio dei cristiani. Un comportamento infame, vigliacco, proprio della pratica esistenziale sovranista.
Quella pratica che costruisce i campi di sterminio con i loro forni crematori come voluti da Gesù (i nazisti avevano tutti studiato al catechismo cristiano)
Dice Gesù:
29 No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio".
Vangelo di Matteo 13, 29-30
Quando un tipo di persone (una diversa razza, un ceto sociale povero, le donne o una sessualità diversa, ecc.) vengono indicate come zizzania da poter essere legata e gettata nel forno è logico che ogni sovranista chiami zizzania coloro che non ritiene uguali a sé e li possa gettare nel forno come prima dei nazisti fecero i cristiani per 2000 anni. Oppure, si pensa che vadano dimenticati gli orrori del colonialismo?
Da sempre assistiamo a qualcuno che indica delle persone come delle non-persone, della zizzania da cacciare o da uccidere. Ci fu una volta la proposta del vice primo ministro Salvini di bombardare i gommoni dei migranti classificando i migranti come una forza di invasione. La volontà omicida di chi sventola il crocifisso è un aspetto aberrante della politica perché priva i cittadini dei loro diritti costituzionali costringendoli sotto una costante minaccia di morte rappresentata dal crocifisso.
E' indubbio che il sovranismo intende ripristinare il diritto di Dio di ammazzare le persone o, quanto meno, di incarcerarle a seconda delle necessità dei sovranisti.
Che la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea sia stata disattesa in nome dell'assolutismo cristiano, è un dato di fatto. Il Parlamento Europeo è occupato da seguaci del Macellaio di Sodoma e Gomorra: possono queste persone condannare il loro Dio? No, non lo faranno. Si limiteranno a consentire al loro Dio di giocare con la vita degli uomini, fingendo che questo sia "democrazia", rubando, di fatto, la vita agli uomini.
Pagina specifica dell'argomento
17 febbraio 2025
Noi cittadini Europei possediamo, attraverso la carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, il diritto di "dignità".
Scrive la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea:
Articolo II-1: Dignità umana
La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.
Che cos'è la "Dignità"?
La dignità è il rispetto che l'uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di sé stesso e tradurre in un comportamento e in un contegno adeguati.
Secondo questo principio gli uomini non sono indegni rispetto a qualsiasi cosa esista nell'Unione Europea, dalla politica, alle cariche pubbliche, all'economia, all'istruzione, alla sanità. L'essere degni, la dignità, non si compra ma la si fruisce in quanto persona, individuo.
Questo considerare ogni uomo e ogni donna "degni" non sottostà a nessun dovere, ma solo al fatto di esistere.
Perché la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea afferma questo concetto mettendolo alla base dei diritti?
Cosa, nel corso della storia delle ideologie, delle società ha negato all'uomo la dignità?
Esistono pericoli e ideologie che ancor oggi vogliono negare la dignità all'uomo?
Uomo inteso come totalità di uomini e donne. Nessuno pensa di violare la dignità del Presidente della Repubblica, ma al cittadino più infimo, all'ultimo senza tetto o all'ultimo immigrato. E' là che va preservata la dignità dell'uomo sancita dalla Carta.
Inoltre, c'è qualcuno che vuole rubare ai cittadini europei la loro dignità?
Il principio contrario alla dignità dell'uomo è proprio della religione cristiana, della sua ideologia religiosa volta a discriminare gli uomini dando ad alcuni il diritto di far violenza ad altri.
Si insegna ai bambini che il diverso non ha diritto di vivere
"34 Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. 35 L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive."
Vangelo di Matteo 12, 34-35
L'indegnità è evidente nelle parole di Gesù. Come è evidente la discriminazione. Proviamo a rivolgere la stessa frase a Gesù:
"Razza di vipera, come puoi tu Gesù dire cose buone, tu che sei cattivo ed odi gli uomini? La tua bocca parla per la pienezza d'odio nel tuo cuore. Mentre l'uomo dignitoso dal tesoro del suo cuore trae cose solidali, tu Gesù, dal tuo cattivo tesoro trai solo cose cattive."
Ora, rivolgete questa frase a voi stessi e comprendete che quando questa frase è rivolta a qualcuno non solo lo si priva della dignità di persona, ma diventa l'inizio dell'aggressione volta a distruggere la dignità di quell'uomo.
La negazione della dignità viene indicata da Gesù come forma dottrinale nella relazione con la donna Cananea:
"Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio". 23 Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: "Esaudiscila, vedi come ci grida dietro". 24 Ma egli rispose: "Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele". 25 Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: "Signore, aiutami!". 26 Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini". 27 "E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni".
Vangelo di Matteo 15, 22-27
Gesù come toglie la dignità a questa donna, considerandola un "cagnolino", così toglie la dignità ad ogni uomo e donna che non elemosinano cibo dai loro padroni, dalla razza superiore.
Una discriminazione che ha nel Dio dei cristiani la fonte criminale:
"Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, avendo la conoscenza del bene e del male: che non stenda ora la sua mano e non colga dall'albero della vita, per mangiare e vivere in eterno."
Genesi 3, 22
Secondo il Dio dei cristiani l'uomo non accede alla dignità di Dio. Gli deve essere impedito e così, nel sovranismo, ogni gruppo sociale, ogni etnia, che detiene un certo potere, è legittimata a discriminare altre persone per riaffermare la propria superiorità.
Da qui l'idea nazista di Goebbels. Parlando di lui Richard Steigmann-Gall dice:
"Nel suo riferirsi agli ebrei come ad una "non-razza", Gobbels sembra mettere in discussione l'autenticità del fondamento scientifico e biologico della lotta contro gli ebrei: esso varrebbe se loro fossero una razza. Ciò compare anche in riferimento a Gesù, che Goebbels insiste a dire non ebreo. Non ho bisogno di provarlo con la scienza o lo studio. E' così!". La riverenza che Goebbels mostrava verso Gesù era particolarmente legata all'antisemitismo: "Egli caccia i cambiavalute ebrei dal tempio. Una dichiarazione di guerra contro il denaro. Se lo si dicesse oggi, si finirebbe in galera o in manicomio" Il riferimento a Giovanni 2,15 era destinato ad apparire ripetutamente nell'ideologia antisemita nazista. Come Julius Streicher ribadì nel 1924: " [Noi] combattiamo incessantemente il nefasto miscuglio di religione e politica partitica ebraica, e combattiamo per mantenere la religione pura, come fece il Signore quando cacciò i mercanti e gli usurai fuori del tempio"."
Tratto da: Richard Steigmann-Gall, in "Il santo Reich" ed. Boroli, pag. 48
Il problema è che le persone vengono indotte a identificarsi con chi discrimina. Si sapeva che Silvio Berlusconi era un ladro (le numerose prescrizioni ne sono a testimonianza), ma le persone lo votavano perché speravano di avere anch'esse la possibilità di rubare. Berlusconi aveva privato i cittadini di dignità e costoro, anziché rivendicare i propri diritti di cittadini partecipavano alla discriminazione sperando di avere gli stessi vantaggi di Berlusconi.
L'esempio dei sovranisti USA è oggi attuale:
Trump ha introdotto la discriminazione e la privazione della dignità degli uomini come metodo di governo in nome della "grande Germania hitleriana", pardon, del "Make America Great Again".
Purtroppo l'Europa è dominata da partiti politici hitleriani cristiani il cui scopo è sempre stato quello di combattere la dignità degli uomini per assicurare ad altri settori di uomini profitti e vantaggi in nome della libertà di Dio di stuprare gli uomini, discriminarli, umiliarli e sfruttarli.
Lo stesso vale per Ursula von der Leyen il cui servilismo sottomesso, prettamente cristiano, ha lo scopo di fare guerra alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea imponendo la discriminazione e la violazione dei principi definiti dalla Carta.
Per un cristiano la pace non è mai stata intesa come "risolvere diplomaticamente le relazioni fra gli uomini" è sempre stata intesa come sottomissione degli uomini alla violenza di Dio o di chi lo rappresentava:
"Schiavi, obbedite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne, non solo quando vi vedono, come per piacere agli uomini, ma con sincerità di cuore, per timore del signore. tutto quello che fate, fatelo di cuore, come per il signore e non per gli uomini, sapendo che riceverete in ricompensa l'eredità dalle mani stesse di dio. E' a cristo signore che voi servite. Chiunque, invece, commette ingiustizia, commetterà secondo l'ingiustizia commessa: non vi sarà accettazione di persone."
Paolo di Tarso, lettera ai Colossesi 3, 22-25
"Servi siate sottomessi con ogni rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli che sono buoni o ragionevoli, ma anche a quelli di carattere intrattabile, poiché piace a Dio che si sopportino afflizioni per riguardo verso di lui, quando si soffre ingiustamente. infatti che gloria vi è nel sopportare di essere battuti, quando si ha mancato? Ma se voi, pur avendo agito rettamente, sopportate sofferenze, questo è gradito davanti a dio. Anzi è appunto a questo che voi siete stati chiamati, perché Cristo pure ha sofferto per voi [e chi glielo ha chiesto? pago i servizi che richiedo, non quelli imposti con la violenza! Nota del redattore], lasciandovi un esempio affinché ne seguiate le orme."
Prima lettera Pietro 2, 18-21
Ci sono vari gradi di negazione della dignità dei cittadini in Europa (e non solo per gli Europei dal momento che la Carta si riferisce ad ogni uomo nel territorio europeo) ma, anche il grado che possiamo pensare più piccolo e infimo, costituisce TRADIMENTO dell'Istituzione responsabile nei confronti dei cittadini. Un atto di terrorismo che spesso la magistratura non persegue rendendosi complice di discriminazione.
Se accusando chi non rispetta la dignità dei cittadini, o di qualche cittadino, si accusa l'Europa di esserne responsabile, significa che si vuole distruggere la norma che garantisce la dignità anziché i criminali che violano il principio di dignità imposto dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.
Lo stesso vale quando l'Europa guarda con complicità violazioni della dignità degli uomini in altri paesi. Molti paesi europei hanno sterminato gli Afghani in nome della dignità delle donne di togliere il velo, simbolo della loro religione, e oggi si fanno complici di Trump guardando con dolcezza il rastrellamento di cittadini, senza una ragione giuridica, per metterli nei campi di concentramento. Anche questo, da parte delle Istituzioni europee, è tradimento della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea.
Quando si è persa la dignità in funzione del suprematismo, la ricostruzione della dignità necessita, spesso, altrettanta violenza che è stata messa in atto per privare gli uomini della dignità. Spesso, questa violenza è rivolta a chi ha rinunciato alla propria dignità per impedire loro di trasmettere quella rinuncia ai loro stessi figli. Subito i sovranisti sbottano: "Vedete che violenti sono questi? combattono la dignità del diritto a sottomettersi". Immediatamente i sovranisti applaudono per impedire, in nome del padrone Dio, che la dignità diventi elemento fondamentale della società umana.
NOTA: Le informazioni fotografiche sono tratte dal The Washington Post del 16-02-2025
17 febbraio 2025
Apri la trasmissione:
Le azioni di mobbing e le strategie della Stregoneria
Pagina specifica dell'argomento
16 febbraio 2025
C'è una guerra in corso che i cittadini dell'Europa subiscono senza conoscere la qualità del nemico, i suoi obbiettivi e le sue strategie con cui violenta i cittadini. Non è un diritto fare guerra ai cittadini europei, ma costoro la fanno veicolando una violenza che non ha precedenti nella storia dell'umanità.
Che cos'hanno di così importante i cittadini dell'Europa che coloro che chiamano sé stessi "sovranisti", "fascisti", "nazisti", "cristiani", "ebrei", che poi sono sinonimi della stessa struttura ideologica, vogliono togliere loro con tanta violenza e tanta determinazione?
I cittadini Europei stanno subendo questa guerra, ma le Istituzioni Europee, in primis Ursula von der Leyen e tutta la Commissione Europea, stanno consegnando i cittadini Europei al diritto dei sovranisti di privarli dell'essere cittadini europei, fruitori di diritti sanciti dalla Carta fondamentale dell'Unione e, in ultima analisi, è come se la Commissione Europea concedesse ai sovranisti il diritto di infilare i cittadini europei nei forni crematori, come voleva Gesù quando definiva le persone "loglio".
Ovviamente i sovranisti sono cittadini europei a loro volta. Ma sono cittadini il cui scopo è dominare gli altri cittadini d'Europa in nome del "crocifisso", del "Dio lo vuole" della "svastica nazista" o del "fascio littorio". E oggi non è importante se hanno adottato nuovi simboli con cui veicolare l'ideologia nazi-fascista per le resistenze, deboli e fragili, che società smarrite oppongono a tanta violenza.
La guerra la sopportano i singoli cittadini e non esistono Partiti Politici, in nessuna Nazione d'Europa, che abbia a fondamento del proprio agire i Diritti Fondamentali dell'Unione Europea da garantire ai cittadini.
Io mi sforzerò di descrivere i termini della guerra in corso, non sarò esaustivo, sicuramente non ci riuscirò, ma ci proverò attraverso vari capitoli.
Questo è il primo capitolo e risponde alla domanda: CHE COSA POSSIEDONO I CITTADINI D'EUROPA CHE I SOVRANISTI VOGLIONO DISTRUGGERE?
Questo possiedono i cittadini europei:
Preambolo
I popoli dell'Europa nel creare tra loro un'unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni.
Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza e della solidarietà; essa si basa sul principio della democrazia e sul principio dello stato di diritto. Pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell'Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
L'Unione contribuisce alla salvaguardia e allo sviluppo di questi valori comuni nel rispetto della diversità delle culture e delle tradizioni dei popoli dell'Europa, nonché dell'identità nazionale degli Stati membri e dell'ordinamento dei loro pubblici poteri a livello nazionale, regionale e locale; essa si sforza di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali nonché la libertà di stabilimento.
A tal fine è necessario rafforzare la tutela dei diritti fondamentali, alla luce dell'evoluzione della società, del progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici, rendendo tali diritti più visibili in una Carta.
La presente Carta riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti dell'Unione e del principio di sussidiarietà, i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati membri, dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, dalle carte sociali adottate dall'Unione e dal Consiglio d'Europa, nonché dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea e da quella della Corte europea dei diritti dell'uomo. In tale contesto, la Carta sarà interpretata dai giudici dell'Unione e degli Stati membri alla luce delle spiegazioni elaborate sotto l'autorità del Presidium della Convenzione che ha redatto la Carta.
Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri come pure della comunità umana e delle generazioni future.
Pertanto, l'Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi enunciati in appresso.
Titolo I: DIGNITA'!
Articolo II-1: Dignità umana
La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.
Articolo II-2: Diritto alla vita
1. Ogni individuo ha diritto alla vita.
2. Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato.
Articolo II-3: Diritto all'integrità della persona
1. Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica.
2. Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati:
a) il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge
b) il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone
c) il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro
d) il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani.
Articolo II-4: Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti
Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti.
Articolo II-5: Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato
1. Nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o di servitù.
2. Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio.
3. E' proibita la tratta degli esseri umani.
Titolo II: LIBERTA'!
Articolo II-6: Diritto alla libertà e alla sicurezza
Ogni individuo ha diritto alla libertà e alla sicurezza.
Articolo II-7: Rispetto della vita privata e della vita familiare
Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle sue comunicazioni.
Articolo II-8: Protezione dei dati di carattere personale
1. Ogni individuo ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che lo riguardano.
2. Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge.
Ogni individuo ha il diritto di accedere ai dati raccolti che lo riguardano e di ottenerne la rettifica.
3. Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un'autorità indipendente.
Articolo II-9: Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia
Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.
Articolo II-10: Libertà di pensiero, di coscienza e di religione
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti.
2. Il diritto all'obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.
Articolo II-11: Libertà di espressione e d'informazione
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.
Articolo II-12: Libertà di riunione e di associazione
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione a tutti i livelli, segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il diritto di ogni individuo di fondare sindacati insieme con altri e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
2. I partiti politici a livello dell'Unione contribuiscono a esprimere la volontà politica dei cittadini dell'Unione.
Articolo II-13: Libertà delle arti e delle scienze
Le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata.
Articolo II-14: Diritto all'istruzione
1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione e all'accesso alla formazione professionale e continua.
2. Questo diritto comporta la facoltà di accedere gratuitamente all'istruzione obbligatoria.
3. La libertà di creare istituti di insegnamento nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto dei genitori di provvedere all'educazione e all'istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.
Articolo II-15: Libertà professionale e diritto di lavorare
1. Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata.
2. Ogni cittadino dell'Unione ha la libertà di cercare un lavoro, di lavorare, di stabilirsi o di prestare servizi in qualunque Stato membro.
3. I cittadini dei paesi terzi che sono autorizzati a lavorare nel territorio degli Stati membri hanno diritto a condizioni di lavoro equivalenti a quelle di cui godono i cittadini dell'Unione.
Articolo II-16: Libertà d'impresa
E' riconosciuta la libertà d'impresa, conformemente al diritto dell'Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.
Articolo II-17: Diritto di proprietà
1. Ogni individuo ha il diritto di godere della proprietà dei beni che ha acquistato legalmente, di usarli, di disporne e di lasciarli in eredità. Nessuno può essere privato della proprietà se non per causa di pubblico interesse, nei casi e nei modi previsti dalla legge e contro il pagamento in tempo utile di una giusta indennità per la perdita della stessa. L'uso dei beni può essere regolato dalla legge nei limiti imposti dall'interesse generale.
2. La proprietà intellettuale è protetta.
Articolo II-18: Diritto di asilo
Il diritto di asilo è garantito nel rispetto delle norme stabilite dalla convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 e dal protocollo del 31 gennaio 1967, relativi allo status dei rifugiati, e a norma della Costituzione.
Articolo II-19: Protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione
1. Le espulsioni collettive sono vietate.
2. Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti.
Titolo III: UGUAGLIANZA!
Articolo II-20: Uguaglianza davanti alla legge
Tutte le persone sono uguali davanti alla legge.
Articolo II-21: Non discriminazione
1. è vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali.
2. Nell'ambito d'applicazione della Costituzione e fatte salve disposizioni specifiche in essa contenute, è vietata qualsiasi discriminazione fondata sulla cittadinanza.
Articolo II-22: Diversità culturale, religiosa e linguistica
L'Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica.
Articolo II-23: Parità tra uomini e donne
La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione.
Il principio della parità non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato.
Articolo II-24: Diritti del bambino
1. I bambini hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono esprimere liberamente la propria opinione; questa viene presa in considerazione sulle questioni che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità.
2. In tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l'interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente.
3. Ogni bambino ha diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse.
Articolo II-25: Diritti degli anziani
L'Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale.
Articolo II-26: Inserimento dei disabili
L'Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.
Titolo IV: SOLIDARIETA'
Articolo II-27: Diritto dei lavoratori all'informazione e alla consultazione nell'ambito dell'impresa
Ai lavoratori o ai loro rappresentanti devono essere garantite, ai livelli appropriati, l'informazione e la consultazione in tempo utile nei casi e alle condizioni previsti dal diritto dell'Unione e dalle legislazioni e prassi nazionali.
Articolo II-28: Diritto di negoziazione e di azioni collettive
I lavoratori e i datori di lavoro, o le rispettive organizzazioni, hanno, conformemente al diritto dell'Unione e alle legislazioni e prassi nazionali, il diritto di negoziare e di concludere contratti collettivi, ai livelli appropriati, e di ricorrere, in caso di conflitti di interessi, ad azioni collettive per la difesa dei loro interessi, compreso lo sciopero.
Articolo II-29: Diritto di accesso ai servizi di collocamento
Ogni individuo ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito.
Articolo II-30: Tutela in caso di licenziamento ingiustificato
Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto dell'Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.
Articolo II-31: Condizioni di lavoro giuste ed eque
1. Ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sane, sicure e dignitose.
2. Ogni lavoratore ha diritto a una limitazione della durata massima del lavoro e a periodi di riposo giornalieri e settimanali e a ferie annuali retribuite.
Articolo II-32: Divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogo di lavoro
Il lavoro minorile è vietato. L'età minima per l'ammissione al lavoro non può essere inferiore all'età in cui termina la scuola dell'obbligo, fatte salve le norme più favorevoli ai giovani ed eccettuate deroghe limitate.
I giovani ammessi al lavoro devono beneficiare di condizioni di lavoro appropriate alla loro età ed essere protetti contro lo sfruttamento economico o contro ogni lavoro che possa minarne la sicurezza, la salute, lo sviluppo fisico, mentale, morale o sociale o che possa mettere a rischio la loro istruzione.
Articolo II-33: Vita familiare e vita professionale
1. E' garantita la protezione della famiglia sul piano giuridico, economico e sociale.
2. Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni individuo ha il diritto di essere tutelato contro il licenziamento per un motivo legato alla maternità e il diritto a un congedo di maternità retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l'adozione di un figlio.
Articolo II-34: Sicurezza sociale e assistenza sociale
1. L'Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale e ai servizi sociali che assicurano protezione in casi quali la maternità, la malattia, gli infortuni sul lavoro, la dipendenza o la vecchiaia, oltre che in caso di perdita del posto di lavoro, secondo le modalità stabilite dal diritto dell'Unione e le legislazioni e prassi nazionali.
2. Ogni individuo che risieda o si sposti legalmente all'interno dell'Unione ha diritto alle prestazioni di sicurezza sociale e ai benefici sociali conformemente al diritto dell'Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.
3. Al fine di lottare contro l'esclusione sociale e la povertà, l'Unione riconosce e rispetta il diritto all'assistenza sociale e all'assistenza abitativa volte a garantire un'esistenza dignitosa a tutti coloro che non dispongano di risorse sufficienti, secondo le modalità stabilite dal diritto dell'Unione e le legislazioni e prassi nazionali.
Articolo II-35: Protezione della salute
Ogni individuo ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali. Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell'Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.
Articolo II-36: Accesso ai servizi d'interesse economico generale
Al fine di promuovere la coesione sociale e territoriale dell'Unione, questa riconosce e rispetta l'accesso ai servizi d'interesse economico generale quale previsto dalle legislazioni e prassi nazionali, conformemente alla Costituzione.
Articolo II-37: Tutela dell'ambiente
Un livello elevato di tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell'Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile.
Articolo II-38: Protezione dei consumatori
Nelle politiche dell'Unione è garantito un livello elevato di protezione dei consumatori.
Titolo V: CITTADINANZA!
Articolo II-39: Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo
1. Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.
2. I membri del Parlamento europeo sono eletti a suffragio universale diretto, libero e segreto.
Articolo II-40: Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali
Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.
Articolo II-41: Diritto ad una buona amministrazione
1. Ogni individuo ha diritto a che le questioni che lo riguardano siano trattate in modo imparziale, equo ed entro un termine ragionevole dalle istituzioni, dagli organi e dalle agenzie dell'Unione.
2. Tale diritto comprende in particolare:
a) il diritto di ogni individuo di essere ascoltato prima che nei suoi confronti venga adottato un provvedimento individuale che gli rechi pregiudizio;
b) il diritto di ogni individuo di accedere al fascicolo che lo riguarda, nel rispetto dei legittimi interessi della riservatezza e del segreto professionale;
c) l'obbligo per l'amministrazione di motivare le proprie decisioni.
3. Ogni individuo ha diritto al risarcimento da parte dell'Unione dei danni cagionati dalle sue istituzioni o dai suoi agenti nell'esercizio delle loro funzioni conformemente ai principi generali comuni agli ordinamenti degli Stati membri.
4. Ogni individuo può rivolgersi alle istituzioni dell'Unione in una delle lingue della Costituzione e deve ricevere una risposta nella stessa lingua.
Articolo II-42: Diritto d'accesso ai documenti
Qualsiasi cittadino dell'Unione o qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di accedere ai documenti delle istituzioni, degli organi e delle agenzie dell'Unione, indipendentemente dalla forma in cui essi sono prodotti.
Articolo II-43: Mediatore europeo
Qualsiasi cittadino dell'Unione o qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di sottoporre al mediatore europeo casi di cattiva amministrazione nell'azione delle istituzioni, degli organi o delle agenzie dell'Unione, salvo la Corte di giustizia europea e il Tribunale nell'esercizio delle loro funzioni giurisdizionali.
Articolo II-44: Diritto di petizione
Qualsiasi cittadino dell'Unione o qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo.
Articolo II-45: Libertà di circolazione e di soggiorno
1. Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.
2. La libertà di circolazione e di soggiorno può essere accordata, conformemente alla Costituzione, ai cittadini dei paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio di uno Stato membro.
Articolo II-46: Tutela diplomatica e consolare
Ogni cittadino dell'Unione gode, nel territorio di un paese terzo nel quale lo Stato membro di cui ha la cittadinanza non è rappresentato, della tutela delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.
Titolo VI: GIUSTIZIA!
Articolo II-47: Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale
Ogni individuo i cui diritti e le cui libertà garantiti dal diritto dell'Unione siano stati violati ha diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice, nel rispetto delle condizioni previste nel presente articolo.
Ogni individuo ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente e entro un termine ragionevole da un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge. Ogni individuo ha la facoltà di farsi consigliare, difendere e rappresentare.
A coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio a spese dello Stato qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia.
Articolo II-48: Presunzione di innocenza e diritti della difesa
1. Ogni imputato è considerato innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente provata.
2. Il rispetto dei diritti della difesa è garantito ad ogni imputato.
Articolo II-49: Principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene
1. Nessuno può essere condannato per un'azione o un'omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o il diritto internazionale. Parimenti, non può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato commesso. Se, successivamente alla commissione del reato, la legge prevede l'applicazione di una pena più lieve, occorre applicare quest'ultima.
2. Il presente articolo non osta al giudizio e alla condanna di una persona colpevole di un'azione o di un'omissione che, al momento in cui è stata commessa, costituiva un crimine secondo i principi generali riconosciuti da tutte le nazioni.
3. Le pene inflitte non devono essere sproporzionate rispetto al reato.
Articolo II-50: Diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato
Nessuno può essere perseguito o condannato per un reato per il quale è già stato assolto o condannato nell'Unione a seguito di una sentenza penale definitiva conformemente alla legge.
Titolo VII: DISPOSIZIONI GENERALI CHE DISCIPLINANO L'INTERPRETAZIONE E L'APPLICAZIONE DELLA CARTA
Articolo II-51: Ambito di applicazione
1. Le disposizioni della presente Carta si applicano alle istituzioni, agli organi e alle agenzie dell'Unione nel rispetto del principio di sussidiarietà come pure agli Stati membri esclusivamente nell'attuazione del diritto dell'Unione. Pertanto, i suddetti soggetti rispettano i diritti, osservano i principi e ne promuovono l'applicazione secondo le rispettive competenze e nel rispetto dei limiti delle competenze conferite all'Unione in altre parti della Costituzione.
2. La presente Carta non estende l'ambito di applicazione del diritto dell'Unione al di là delle competenze dell'Unione, né introduce competenze nuove o compiti nuovi per l'Unione, né modifica le competenze e i compiti definiti nelle altre parti della Costituzione.
Articolo II-52: Portata e interpretazione dei diritti e dei principi
1. Eventuali limitazioni all'esercizio dei diritti e delle libertà riconosciuti dalla presente Carta devono essere previste dalla legge e rispettare il contenuto essenziale di detti diritti e libertà.
Nel rispetto del principio di proporzionalità, possono essere apportate limitazioni solo laddove siano necessarie e rispondano effettivamente a finalità di interesse generale riconosciute dall'Unione o all'esigenza di proteggere i diritti e le libertà altrui.
2. I diritti riconosciuti dalla presente Carta per i quali altre parti della Costituzione prevedono disposizioni si esercitano alle condizioni e nei limiti definiti da tali parti pertinenti.
3. Laddove la presente Carta contenga diritti corrispondenti a quelli garantiti dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, il significato e la portata degli stessi sono uguali a quelli conferiti dalla suddetta convenzione. La presente disposizione non preclude che il diritto dell'Unione conceda una protezione più estesa.
4. Laddove la presente Carta riconosca i diritti fondamentali quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri, tali diritti sono interpretati in armonia con dette tradizioni.
5. Le disposizioni della presente Carta che contengono dei principi possono essere attuate da atti legislativi e esecutivi adottati da istituzioni e organi dell'Unione e da atti di Stati membri allorché essi danno attuazione al diritto dell'Unione, nell'esercizio delle loro rispettive competenze. Esse possono essere invocate dinanzi a un giudice solo ai fini dell'interpretazione e del controllo della legalità di detti atti.
6. Si tiene pienamente conto delle legislazioni e prassi nazionali, come specificato nella presente Carta.
Articolo II-53: Livello di protezione
Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata come limitativa o lesiva dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali riconosciuti, nel rispettivo ambito di applicazione, dal diritto dell'Unione, dal diritto internazionale, dalle convenzioni internazionali delle quali l'Unione o tutti gli Stati membri sono parti contraenti, in particolare la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e dalle costituzioni degli Stati membri.
Articolo II-54: Divieto dell'abuso di diritto
Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata nel senso di comportare il diritto di esercitare un'attività o compiere un atto che miri alla distruzione dei diritti o delle libertà riconosciuti nella presente Carta o di imporre a tali diritti e libertà limitazioni più ampie di quelle previste dalla presente Carta.
---FINE TESTO DIRITTI---
Questo possiedono i cittadini dell'Europa, per quanto gli Stati abbiano spesso agito per impedire ai cittadini, in particolare ai cittadini deboli, di fruire di questi diritti.
Non sono i Diritti Europei ad aver tradito i cittadini, ma le Istituzioni che percepivano i diritti dei cittadini come loro nemici. Nemici che potevano chiedere conto del loro operato (come si permettono i cittadini di chiedere conto a Dio del suo operato?).
Nei prossimi post elencherò anche i delitti commessi dalle Istituzioni contro i cittadini.
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15 febbraio 2025
Nel 1784 Immanuel Kant tenne delle lezioni su "Filosofia del diritto". Erano gli anni che precedettero la rivoluzione Francese. Il kant delle "Lezioni di diritto" non è il Kant sconfitto della "La religione entro i limiti della semplice ragione" del 1792. L'illuminismo era la forma filosofica più diffusa atta a contrastare il cristianesimo sia come cattolicesimo che come protestantesimo. I democratici ancora non erano un movimento anche se numerose persone, non definibili illuministe, si stavano agendo sia contro la chiesa cattolica che contro la nobiltà in Francia.
Perché vale la pena di leggersi un Kant del 1784 sul diritto?
Kant ci racconta com'era la società allora, come si facevano le leggi e l'idea che vigeva allora sul "diritto naturale" che era tale solo per la credenza fideistica imposta dalla chiesa cattolica ai bambini fin dall'infanzia.
Inoltre, vale la pena di leggerlo per comprendere come la restaurazione dell'assolutismo ripercorre sempre lo stesso sentiero e usa sempre gli stessi meccanismi e se, oggi come oggi, assistiamo a rigurgiti di assolutismo questi, al di là delle condizioni contingenti, hanno sempre le stesse pretese e usano sempre le medesime tecniche discriminanti.
Dal punto di vista della democrazia possiamo dire che si tratta di cose vecchie, ma dal punto di vista dell'attualità si tratta di comprendere che cosa si sta formando sotto i nostri occhi e cosa si sta preparando per distruggere la democrazia.
Scrive Kant a proposito della monarchia:
Un monarca è "solus princeps", l'unico nello Stato che non sta sotto la legge, il capo di ogni potere esecutivo. Il sovrano è colui, che può anche dare leggi.
Il monarca è anche il reggente, perciò egli non può essere sottoposto alle leggi, perché egli esegue le leggi: egli è "solus exlex". Se ve ne fossero diversi, essi potrebbero farsi torto a vicenda, e in tal caso ci dovrebbe essere un terzo, che non possa commettere torti nei confronti i nessuno.
In Inghilterra il re è monarca, sotto di lui si trova tutto il potere esecutivo, onde si dice anche che egli non fa nulla di ingiusto. Come può ottenersi, che il monarca realmente non compia nulla di ingiusto. Questo lo mostra l'Inghilterra; il re deve avere ministri e questi devono sempre agire secondo le leggi. Se egli non fa questo, egli può essere accusato di alto tradimento e [condannato] a morte dai tribunali del paese.
Se il re vuole qualcosa contro le leggi, il ministro si dimette. I tribunali insediano il re, ma non possono destituirlo. Il re, che è sovrano, ha un potere illimitato.
Un monarca può avere una partecipazione parziale alla sovranità, come in Inghilterra. Il re, la nobiltà e il popolo fanno le leggi. Se il re dice no, niente può diventare legge.
Il re in Francia è sovrano, ed è illimitato.
Una sovranità limitata è una "contradictio in adjecto". Può un monarca abdicare senza il consenso del popolo?
No, egli sta sotto il "pactum fundamentale" ed ha perciò un obbligazione. Gli "Actus" di un principe sono "regii" e "privati".
Inrelazione a questi ultimi egli è da considerare un privato, e così se compra qualcosa, deve pagarlo.
Immanuel Kant, "Lezione sul diritto naturale", Editore Bompiani, 2016, pag. 217/219
La crescita del sovranismo, per formare le dittature di oggi, parte proprio dal considerare la monarchia una sorta di diritto naturale di qualcuno che si proclama "solus princeps" e che non sta al di sotto della legge (tutti i sovranisti si nascondono dietro al crocefisso, il simbolo della disuguaglianza e della discriminazione).
Un delinquente che non può essere perseguito per il suo delinquere perché pretende di non essere giudicato dalla legge e, anche quando la legge lo costringe al processo per i suoi delitti, trova sempre magistrati compiacenti che spesso hanno altro da fare o non trovano riscontri al suo delinquere. Silvio Berlusconi è un esempio ormai passato alla storia. Lo stesso vale per Matteo Salvini (vedi i milioni di euro rubati) e così molti degli attuali governi che si dichiarano sovranisti mentre costruiscono leggi vessatorie contro i diritti sanciti dalla democrazia dei cittadini.
Il diritto naturale per Kant è il "diritto di Dio", dal momento che il monarca aveva la prerogativa di fare miracoli per investitura divina.
Nello stesso modo noi assistiamo a tanti "inviati di Dio" che agiscono da dittatori al di fuori delle leggi.
Sarà compito dei Giacobini, tagliando la testa al re di Francia, proclamare il principio secondo cui tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge (uguali a Dio davanti alla legge) anche se, purtroppo, la maggior parte di coloro incaricati di far applicare la legge creano la discriminazione a vantaggio del più forte sul più debole.
15 febbraio 2025
A volte ci sono delle notizie che la stampa vuole ignorare e che solo qualche giornale, magari dall'altra parte del mondo, ritiene di doverla pubblicare.
Come questa, ad esempio:
Una portaerei statunitense si scontra con una nave cargo panamense nel Mediterraneo.
La notizia è data dalla marina USA che, nel dare la notizia ha omesso di dire quali erano le condizioni del cargo panamense. E chi se ne frega dei Panamensi, hanno pensato gli USA dal momento che vogliono rubare loro il canale.
Veniamo a sapere che l'incidente è avvenuto nello stesso giorno in cui un aereo della marina USA si è schiantato in California.
Il cargo Panamense era il Besiktas-M e lo scontro è avvenuto davanti a Porto-Said in Egitto. La portaerei americana era la "Harry S. Truman" che, precedentemente aveva perso un aereo dal quale i piloti si sono catapultati e soccorsi da un peschereccio.
E' legittimo chiedersi quale guerra stanno preparando gli USA. Guerre delle quali non si prendono la responsabilità, ma la calano sulle spalle di altri popoli rendendo la loro vita difficoltosa.
Gli USA appaiono sempre come i cowboy dei film, sparano, uccidono, rapinano e lasciano il deserto e la sofferenza dietro di loro.
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14 febbraio 2025
L'arrogante è colui che ha un certo potere all'interno di un insieme e agisce come se l'insieme in cui agisce non si adattasse e non si trasformasse in continuazione.
Negli USA si sta manifestando un'epidemia di aviaria che sta falcidiando gli allevamenti di pollame.
L'effetto di questa epidemia non è solo lo sterminio delle galline e i pericoli per la salute umana, ma quello del prezzo delle uova che è aumentato in maniera incredibile. Con l'aumento del prezzo delle uova sono aumentati i prezzi dei dolci e di quanto viene confezionato mediante le uova.
Seguendo l'informazione, si è assistito all'indifferenza di Trump al fenomeno. Un'assoluta indifferenza per i meccanismi inflattivi che colpiranno i cittadini USA.
Puoi illuderti di essere il grande stratega dei dazi, ma se l'aviaria si diffonde ancora dovrai fare i conti con un'inflazione capace di distruggere qualche mania di grandezza.
14 febbraio 2025
Nel racconto di Esopo su La donnola e il Gallo, Esopo ci parla di come si comportano i politici sovranisti per giustificare la loro attività distruttiva nei confronti della società civile.
I politici sovranisti si comportano come la donnola di Esopo nei confronti del gallo che ha catturato.
La donnola cerca delle ragioni per mangiarselo lanciando accuse al gallo. Ma il gallo, che a differenza della donnola di Esopo ha ben chiare le ragioni per le quali mette in atto i suoi comportamenti, è in grado di rintuzzare le affermazioni della donnola.
Questo è anche per i politici sovranisti che, nei confronti degli altri politici, agiscono accusandoli di intenzioni diverse dalle intenzione attraverso le quali mettono in atto le loro azioni per poter giustificare la loro violenza. Una violenza che si può sintetizzare come fa Esopo: "Io sono più forte; io intendo mangiarti; anche se le mie affermazioni non sono coerenti, io ti mangio lo stesso."
Scrive Esopo:
Una donnola aveva preso un gallo e avrebbe voluto un pretesto plausibile per mangiarselo. Cominciò quindi ad accusarlo di esser molesto agli uomini, perché, cantando di notte, non li lascia prender sonno. E quello si difendeva, asserendo di farlo nel loro interesse, affinché si svegliassero per attendere alle loro faccende quotidiane. Allora la donnola gli muoveva un'altra accusa, quella di violare le leggi di natura, accoppiandosi con sua madre e con le sue sorelle. E poiché il gallo asseriva che anche questo era nell'interesse dei padroni, perché così le galline facevano loro molte uova, la donnola esclamò: "Sì, sì, non ti mancano certo delle magnifiche giustificazioni; ma io non voglio per questo rimanere a bocca asciutta!", e se lo divorò.
[Esopo: La donnola e il gallo, Editore BUR, 1982, 12, pag. 49]
E' come quando gli squadristi vanno a dare fuoco al senzatetto. Prima si raccontano le ragioni per le quali vogliono farlo e poi, anche in presenza di ragioni e considerazioni diverse, lo fanno lo stesso perché è quello che vogliono fare a prescindere dalle ragioni per le quali farlo.
Non è il più forte che si mangia il più ebole. E' il più forte che manifesta la sua vigliaccheria e non è in grado di dire "Ti mangio perché voglio mangiarti", ma ti mangio perché "Tu sei malvagio!". Poi, quando viene dimostrato che non è malvagio, ma malvagio è, semmai, quello che se lo mangia, allora il vigliacco dice: "Ti mangio perché voglio mangiarti".
Si tratta dello stesso comportamento del Dio dei cristiani che ammazza gli uomini accusandoli di "malvagità" senza dimostrarne la malvagità, ma lui stesso dimostra di essere un malvagio vigliacco ammazzando gli uomini per il proprio divertimento col diluvio universale.
Le persone dovrebbero riflettere sull'epoca di Esopo: Esopo scrive nella stessa epoca in cui viene scritta la bibbia di ebrei e cristiani. Esopo osserva perplesso la donnola nelle sue scelte, al contrario gli ebrei cantano la gloria del loro Dio che ha sterminato gli uomini (e i cristiani continueranno).
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13 febbraio 2025
Il delirio di onnipotenza frustrato porta persone prive di esperienza di vita a veicolare il proprio delirio nella violenza nei confronti dei più deboli e fragili.
Dice la cronaca che stava selezionando una persona fragile da uccidere, filmare e postare il filmato sull'web.
Satanista nazista: è un modo di essere tipico dei cristiani.
Ricordo quando le organizzazioni terroristiche cristiane volevano attribuire questo tipo di comportamenti, tipicamente cristiani, a Marco Dimitri interpretando, da pedofili cristiani, i suoi "Bambini di Satana" come dei chierichetti che il loro prete stuprava. Dimitri, che opponeva il senso etico della ragione all'oscurantismo criminale cattolico e chiamava questo "satanismo"
Ma i tempi sono cambiati, i nazisti si mettono altre etichette sotto cui nascondersi. Individui psicologicamente fragili. I fragili cristiani nazisti, come questo delirante, cercano fragili da uccidere. Il solito squadrismo.
Io non so quali sbocchi avrà questo procedimento giudiziario, ma constato la presenza di una società malata in cui si è pronti a perseguire ci si ritiene commetta un delitto, ma non solo non si perseguono le cause che producono questi delitti, ma le si proteggono e le si difendono affinché altri delinquenti possano nascere, crescere e veicolare le loro necessità criminali.
13 febbraio 2025
Se un tempo le persone si vergognavano quando scoperte a raccontare bugie e fandonie per fini politici ed elettorali, dalla seconda guerra mondiale è diventata quasi una prassi edificante.
Raccontare menzogne e mentire pur di impedire alle persone di farsi un'idea esatta della situazione in cui vivono.
Il maestro della menzogna è il Gesù dei cristiani dal quale la Democrazia cristiana, fin dalla sua nascita, ha preso esempio per mentire, uccidere, torturare, stuprare per la gloria di Dio.
Si tratta di sapere solo quanta forza hai per diffondere menzogna, per denigrare, offendere, ingiuriare e far accogliere le tue offese e le tue ingiurie come se fosse una lettura della realtà.
La menzogna è tanto più efficace se a pronunciarla sono le Istituzioni che vogliono ingannare i cittadini.
Gesù, il superuomo bugiardo e vile per eccellenza che dimostra in tutti i suoi comportamenti, trova imitatori a bizzeffe. Se ieri era De Gasperi, Scelba, Andreotti, Fanfani, Bisaglia, Moro, Cossiga ecc. seguiti da Craxi e i suoi accoliti generatori dei Berlusconi, dei Bossi, dei Fini, che a loro volta generarono la Meloni, Salvini e Tajani ecc., oggi il Gesù lo si ritrova in Trump e in Musk padroni di uomini in quanto illuminati da Dio.
Tutti costoro fanno della menzogna metodo di propaganda utile per radunare le persone in un gregge obbediente, ma distruttivo per la stessa nazione USA (come lo fu per l'Italia).
Perché le persone credono alle loro menzogne? Perché la menzogna racconta ciò che loro stessi desiderano ascoltare. Ed esultano, sono felici, perché la menzogna conferma il loro credere: loro lo hanno sempre saputo.
Solo che la menzogna non costruisce il futuro e questi credenti sono costretti a vivere una realtà che alimenta le loro sofferenze. Ora insorgono, contro il bugiardo, ma non hanno analizzato le sue menzogne. Il bugiardo subisce l'ira del gregge, come Gesù subisce l'ira dei suoi fedeli che non lo vedono arrivare sulle nubi con grande potenza, viene abbattuto. Il bugiardo è caduto, ora il gregge cerca un nuovo e diverso bugiardo che prometta loro luminosi avvenire. E il gregge accorre pronto a distruggere ogni costruttore di "un più luminoso avvenire" pur di rincorrere le promesse del "luminoso avvenire" del nuovo profeta.
E i bugiardi del passato diventano gli eroi da esaltare da parte dei bugiardi del presente perché in essi colgono la loro legittimazione.
Come Racconta Gioachino Rossini nel Barbiere di Siviglia:
La calunnia è un venticello
La calunnia è un venticello
Un'auretta assai gentile
Che insensibile, sottile,
Leggermente, dolcemente,
Incomincia, incomincia a sussurrar.
Piano, piano, terra terra,
Sottovoce, sibilando,
Va scorrendo, va scorrendo
Va ronzando, va ronzando
Nell'orecchie della gente
S'introduce, s'introduce destramente
E le teste ed i cervelli
Fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo,
Prende forza a poco a poco,
Vola già di loco in loco,
Sembra il tuono, la tempesta
Che nel sen della foresta
Va fischiando, brontolando,
E ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia,
si propaga, si raddoppia,
E produce un'esplosione
Come un colpo di cannone,
Come un colpo di cannone,
Un tremuoto, un temporale,
Un tumulto generale
Che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
Avvilito, calpestato,
Sotto il pubblico flagello,
Per gran sorte va a crepar.
Una classe politica che ha elevato la calunnia e la menzogna a metodo Istituzionale.
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12 febbraio 2025
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11 febbraio 2025
Il mondo in cui viviamo è un mondo fatto da fiumi emotivi: tutta la realtà è tale solo se pensata come sostanza emotiva.
E' l'aspetto della realtà che le persone non comprendono.
Separati dalle emozioni, ci si rifugia nel mondo della ragione fatto di forme e di quantità e si pretende di leggere le sensazioni, l'insorgenza emotiva, le necessità e i bisogni delle persone partendo dalla forma e dalla quantità che domina queste insorgenze che non hanno forma né hanno quantità ma che, per la ragione vanno descritte relegandole in una forma immaginaria e in una quantità che, secondo loro, ne misura l'intensità.
La separazione delle emozioni messa in atto dagli individui, li costringe a diventare sordi alle necessità del mondo in cui vivono perché le voci emotive, per loro, non hanno né senso, né suono.
Chi si chiude nel mondo della ragione, si chiude in un'arroganza che suona offesa per chiunque altro si è chiuso nel mondo della ragione e manifesta, al contempo, una follia assoluta alla percezione di chi ancora abita il mondo delle emozioni.
Le emozioni sono un oggetto in sé. Sia quando sono espresse da un soggetto che abita il mondo della ragione, che nel mondo emotivo scompare perché egli diventa l'emozione espressa e solo l'emozione espressa, anche quando non è riferibile ad un soggetto del mondo della ragione, ha la capacità di suscitare sentimento, altre emozioni e trasporto psichico verso un qualche cosa di indefinibile.
Chi è prigioniero della ragione trasforma questo indefinibile in un oggetto della propria immaginazione e, come oggetto della propria immaginazione, diventa destinatario e motore di quell'indefinibile che, una volta definito mediante l'immaginazione, la ragione, ora, può prendere in considerazione.
Quest modo di agire della ragione genera forme di follia umana o, se qualcuno preferisce, forme di follia umana si presentano in questo modo alla ragione. Se in un manicomio un malato afferma di "vedere asini che volano", l'allucinazione viene ricondotta alla sua malattia. Se un uomo afferma l'esistenza di un Dio creatore, l'affermazione non viene ricondotta ad una malattia, ma si tende a classificarla come un "atto di fede" come se quell'"atto di fede" non fosse la rappresentazione di una malattia mentale che ha separato l'individuo dalla realtà sia "razionale" che "emotiva". Le sue emozioni sono conchiuse nella sua credenza fideistica e la sua ragione elabora il modello di Dio onnipotente che giustifica la chiusura in esso delle sue emozioni e la separazione fra la sua percezione emotiva e la realtà, ragionale od emotiva che sia.
Chi vive nel mondo delle emozioni non comprende le forme allucinatorie imposte dalla ragione per conchiudere in esse le relazioni emotive che la ragione vuole allontanare dall'orizzonte della coscienza che possiede.
Ci sono ragioni prigioniere delle circostanze che impediscono al loro delirio di prendere il sopravvento sulla coscienza e ci sono ragioni che, liberate dalle limitazioni psico-emotive che la società impone ai deliranti possono finalmente esprimersi in tutto il loro potenziale.
Come descrive Daniel Jonah Goldhagen in "I volonterosi carnefici di Hitler":
Quegli artisti tedeschi, il cui compito ufficiale era tutt'altro che l'uccisione degli ebrei, non ebbero alcun bisogno di pressioni, ordini o coercizioni; in perfetta sintonia con il generale volontarismo dell'impresa, furono loro stessi a supplicare l'autorizzazione a uccidere. E il loro desiderio di massacrare gli ebrei non fu considerato un sintomo patologico o aberrante, tanto che il giorno dopo i plotoni d'esecuzione furono in buona parte costituiti proprio da loro. Come per tanti altri realizzatori, volontari o no, la loro trasformazione in alacri carnefici di ebrei avvenne senza alcun trauma.
La convinzione che lo sterminio fosse giusto spiega anche il volontarismo che contraddistinse sempre il modo in cui i tedeschi presero parte alla distruzione degli ebrei d'Europa; lo coglie perfettamente un sopravvissuto, che li accusa di non aver rispettato gli ordini perché "nessuno poteva aspettarsi che un tedesco disobbedisse a un ordine». Era proprio il volontarismo, espresso in tanti modi diversi, a renderli così micidiali; e sul volontarismo quel sopravvissuto fondava il suo giudizio: "La loro azione era sempre fatale, perché approvavano in tutto il programma ufficiale [dello sterminio], e ne erano anzi compiaciuti, estendendolo tacitamente ben al di là degli ordini, nel modo più attivo, personale e volontaristico».
Il desiderio di uccidere si manifestò in un eccidio dopo l'altro: a Uscilug, per esempio, dal versante ucraino della frontiera polacca. Un sopravvissuto racconta che dopo aver deportato 0 fucilato tutti gli ebrei che erano riusciti a rastrellare senza difficoltà, i tedeschi cominciarono la caccia a tutti quelli che si erano nascosti. Una caccia che non aveva uguali nella storia dell'umanità. Intere famiglie si nascondevano negli skrytkas, come quelli che avevamo a Wlodzimierz; ma loro, inesorabili, instancabili, finivano sempre per scovarli. Strada per strada, casa per casa, centimetro per centimetro, dalla soffitta alla cantina; erano diventati esperti nel trovare i nascondigli. Quando perquisivano una casa battevano sulle pareti alla ricerca del suono sordo che indicava un doppio muro, e perforavano soffitti e pavimenti...
Non erano più "azioni» limitate; era l'annientamento totale. Squadre di ss battevano le strade, frugando nei fossi, nei magazzini, nei cespugli, nei fienili, nelle stalle, nei porcili. Scovavano e uccidevano gli ebrei a migliaia, poi a centinaia, poi a decine; e infine, uno per volta.
La "caccia che non aveva uguali nella storia dell'umanità» fu tipica di tutte le operazioni dei tedeschi nei ghetti, come le "cacce all'ebreo» condotte sia nei ghetti sia nelle campagne dai tedeschi comuni di molti battaglioni di polizia, compreso il 101. L impressione indiscutibile che lasciarono nei testimoni delle operazioni non fu certo quella di uomini riluttanti a eseguire gli ordini: c'erano m loro tutta la passione, tutta la determinazione, tutta l'instancabilità, tutto l'entusiasmo dei fanatici religiosi impegnati in una sacra missione di redenzione.
Daniel Jonah Goldhagen in "I volonterosi carnefici di Hitler", Editore Mondadori 2004, pag. 410 - 411
La stessa ed identica azione, spinta dal medesimo fanatismo patologico di sterminare i Palestinesi, venne messa in atto dagli ebrei in nome del loro Dio. Hanno distrutto Gaza mattone per mattone e si resero beati per lo sterminio dei bambini di Gaza che chiamavano terroristi.
La distruzione di Gaza fu sistematica. Tutte le strutture di sopravvivenza della popolazione vennero distrutte. Tutti gli osservatori neutrali cacciati. I giornalisti uccisi affinché non raccontassero che cosa avevano visto. Le strutture dell'ONU distrutte, bombardate e allontanate per procedere indisturbati al genocidio.
Il dominio della ragione che, separata dalle emozioni degli uomini, non consente alle persone la percezione emotiva del mondo in cui vivono costringendoli ad abitare il loro delirio di onnipotenza che deve trionfare su chi ritengono più debole.
L'assolutismo della ragione produce il delirio di onnipotenza che ha nel Dio degli ebrei e dei cristiani il suo modello a cui gli uomini vengono costretti ad adeguarsi dopo aver distrutto la loro capacità di percepire le emozioni. Facile arrivare a pensare le persone come loglio da bruciare nei forni crematori.
L'educazione impone i modelli assolutistici di Dio; la ragione li veicola sotto forma di desiderio.
Nazisti ed ebrei hanno la comune radice nella volontà di genocidio che ha forgiato la loro ragione fin dalla primissima infanzia:
9 Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10 Noè generò tre figli: Sem, Cam, e Iafet. 11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. 12 Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. 13 Allora Dio disse a Noè: "è venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. 14 Fatti un'arca di legno di cipresso; dividerai l'arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori. 15 Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. 16 Farai nell'arca un tetto e a un cubito più sopra la terminerai; da un lato metterai la porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore. 17 Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.
Genesi 6, 9 - 17
Come viene interpretata dai nazisti?:
9 Questa è la storia di Hitler. Hitler era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10 Hitler generò tre figli: Schutzstaffel, Waffen-SS, Wehrmacht. 11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. 12 Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni ebreo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. 13 Allora Dio disse a Hitler: "E' venuta per me la fine di ogni ebreo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. 14 Fatti un esercito di acciaio; lo dividerai in scompartimenti e la spalmerai di bitume tutta la terra. 15 Ecco come devi farla: gli aerei dovranno volare e bombardare, i carri armati dovranno falciare i nemici. 16 Farai la guerra a tutto il mondo sterminando ebrei e slavi. Da un lato metterai i tuoi collaboratori come Mussolini e il Giappone. 17 Ecco io manderò il diluvio di fuoco, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.
L'interpretazione nazista di Genesi 6, 9-17
Come viene interpretata dagli ebrei?:
9 Questa è la storia di Ben Gurion. Ben Gurion era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10 Ben Gurion generò tre figli: Moshe Dayan, Golda Meir, e Netanyahu. 11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. 12 Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. 13 Allora Dio disse a Ben Gurion: "E' venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. 14 Fatti un esercito e sterminali tutti "Poi Dio parò a Ben Gurion, e disse: "Fate guerra ai Palestinesi e massacrateli, perché sono essi che vi hanno attaccati per primi con le loro insidie, ordite contro di voi per mezzo di Fegor e di Cozbi, figlia del capo di Madian, loro sorella, uccisa nel giorno del flagello piombato su di voi per il fatto di Fegor"[Numeri 25] 15 Ecco come devi fare: ""Contro Moab, così parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: "Guai a Nebo, essa è devastata: Cariataim è presa, vergogna e terrore sulla cittadella; non è più la gloria di Moab! Ad Esebon contro di lei si medita la distruzione: "Andiamo, sopprimiamola dal numero delle nazioni". Anche tu, Madmen soccomberai, già la spada si è rivolta contro di te. Da Oronaim s'innalzano grida: "Devastazione! Grande strage!", Moab è distrutto, i suoi lamenti si odono fino a Segor. La salita di Luhit la fanno piangendo, alla discesa di Oronaimsi sentono le voci di lamento. Fuggite, salvatevi, siate come l'onagro nel deserto! Per la fiducia da te posta nella tua fortezza, sarai presa anche tu. Camos andrà in esilio e i suoi sacerdoti e principi partiranno con lui. Il saccheggiatore entrerà in ogni città, nessuna gli sfuggirà. La valle avrà il saccheggio e la pianura sarà devastata, come h detto il Signore. Date una tomba a Moab, perché è completamente rovinato. Le sue città sono ridotte a deserto, nessuno vi abita più. Maledetto colui che fa l'opera del Signore con negligenza! Maledetto chi rifiuta d'immergere la sua spada nel sangue!" [Geremia, 48, 1-10]17 Ecco io manderò il diluvio, cioè fuoco sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.
Interpretazione ebrea di Genesi 6, 9-17
Gaza è ridotta ad un cumulo di macerie per la gloria del Dio degli ebrei. Un Dio assassino alimentato da ogni assassino che in quel Dio trova la giustificazione per ogni sua azione.
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10 febbraio 2025
La condizione che stanno vivendo gli USA suscitano un sentimento conflittuale nelle persone.
Da un lato provano sofferenza vedendo la sofferenza del mondo assistendo alla violenza che la società USA sta mettendo in atto nei confronti delle persone più deboli della società americana, dall'atro lato suscitano euforia, soddisfazione e felicità.
E' come se Trump stesse asportando un tumore che per molti decenni ha infettato il mondo.
Dov'è il tumore che sta estirpando Trump?
Il tumore consisteva nella "felice società USA" che, armata fino ai denti, depreda il mondo per assicurarsi benessere e felicità.
Era un dolore che si espandeva lentamente e che, come un cancro, colpiva varie parti del corpo sociale dell'umanità.
Il debito pubblico USA ammontava a 33.100 miliardi di dollari, ossia pari a circa il 129% del PIL nazionale e a circa 6,7 volte le entrate fiscali.
Questo debito veniva a gravare sulle spalle del mondo, ma Trump, togliendo i finanziamenti a quelle che lui ritiene siano "spese inutili", sembra voglia diminuire quel debito.
La "felice società USA" sta diventando un mondo dominato da schiavisti che spacciano droga e distruggono scuole e sanità perché, per frustare le persone in ginocchio davanti a Dio, non serve cultura e la sanità non deve interferire con i piani di Dio che "salva" chi vuole.
Più gli USA impongono dazi e più tolgono il giogo dal collo dei paesi che, un tempo non lontano, chiamavano "amici".
L'agonia della società USA prorompe in tutta la sua magnificenza nella presenza sociale.
Agonia ed angoscia camminano assieme alimentate da quell'ideologia nazista che vede il diritto della superiorità della razza bianca di dominare ogni altro colore della pelle.
Il mondo sta attendendo speranzoso le decisioni di Trump.
Non saranno felici quegli Stati e quelle aziende che avevano negli USA il mercato di smercio dei loro prodotti e nemmeno se la passeranno bene quei cittadini USA che saranno costretti a pagare di più per i loro prodotti di consumo.
Dopo un breve periodo di sbandamento i mercati mondiali si assesteranno. Gli aerei e le navi seguiranno altre rotte e merci a buon prezzo saranno disponibili per altri popoli.
Negli USA prospererà la delinquenza in nome di Dio. E forse, dico forse, le persone si difenderanno da questa delinquenza opponendo violenza a violenza. Dico forse perché, se tutto va come si prospetta in questo momento, molti potenti interni si contenderanno i mercati residui e non ci sarà spazio per le scelte delle persone.
E' importante per Trump ridurre la spesa dello Stato USA. Ridurre le spese del Pentagono che in questo momento rappresenta, per Musk e Trump, il maggior pericolo per il loro potere sulla società USA. Per esempio, Musk potrebbe offrire ai discendenti dei Boeri sudafricani il ruolo dei militari neri nell'esercito USA. I neri, in nome della superiorità della razza verrebbero licenziati favorendo la riduzione delle spese dello Stato USA.
Anche la riduzione dei militari USA in Europa andrebbe presa in considerazione: che l'Europa si difenda da sola, anziché contare sulla protezione degli USA. Un'Europa che ha sempre dimostrato di essere ingrata rispetto agli USA contribuendo non poco a creare disavanzo commerciale sfavorevole agli USA.
Lo sto vedendo Trump, seduto nello studio ovale della Casa Bianca, mentre attende la telefonata di Xi Jinping affinché lo supplichi di ritirare i dazi che ha imposto sulle merci cinesi.
D'altro canto, quando Trump ha detto: "Io parlo con Zelensky, ma deve essere lui che viene da me!". Zelensky obbediente prende l'aereo e vola da Trump: questo è un presidente con i "coglioni", proprio come Mussolini. Che sia per questo che il nostro Presidente del Consiglio si sente attratta ed affascinata?
10 febbraio 2025
La moda di oggi è diventare trafficanti di schiavi.
Schiavisti che si identificano con Dio all'interno di una gerarchia in cui tutti cercano il miglior posto alla luce di Dio.
Individui che hanno cessato di essere uomini per cercare il loro posto nel gregge più forte.
Uomini vessati, a cui viene rubata la vita, che elemosinano una frammento di sopravvivenza cercando solidarietà quando si sono dimenticati di darla quando potevano farlo.
La vita continua il suo eterno corso.
Il letamaio continua a fermentare distruggendo e trasformando ogni elemento che lo compone.
Ogni uomo viene consumato nella credenza che siano gli altri a dover soffrire in un'esistenza che fa della sofferenza liquame putrido che cola nella terra.
Le parole sono solo suoni vuoti quando il significato non entra nel vissuto. E il vissuto non ha significato quando è privato del proprio futuro.
Ecco l'uomo che rivendica la libertà di stuprare, la libertà di uccidere, la libertà di violentare, la libertà di costruire campi di sterminio.
Ed ecco lo stuprato che chiede la libertà di stuprare, gli assassinati e gli assassinabili che chiedono a loro volta la libertà di assassinare, i violentati che chiedono la libertà di violentare e i rinchiusi nei cambi di sterminio chiedono la libertà di costruire campi di sterminio a loro volta.
Non conoscono altro che essere rivoli di liquame che cola nella terra.
Si abbandonano a quella condizione perché ogni uomo che desidera non essere liquame che cola si trova soffocato dal liquame che gli chiede di essere liquame, che lo costringe ad essere liquame, in una compartecipazione in cui tutto fermenta e si trasforma in un nulla.
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09 febbraio 2025
Esopo invita le persone a pensare coerentemente inserendo le diversità nelle dinamiche dell'esistenza senza pretendere di costringere cose che appaiono diverse nei modelli predeterminati che possiamo avere in testa.
Accogliere le cose per ciò che sono e non per ciò che noi vogliamo che siano, magari costringendole ad aderire alla nostra idea sul come le cose dovrebbero essere. L'idea di Esopo è quella secondo cui gli uomini si devono adattare alle condizioni del mondo e non tentare di modificare le condizioni del mondo per farle aderire ad idee preconcette.
Non è un'idea da poco quella presentata da Esopo nella favola "Il moro" specialmente se riferita alle attuali idee cristiane che impongono doveri di rappresentazione al mondo per soddisfare una presunta volontà di Dio.
Le cose possono essere bianche o nere, non per questo vanno considerate diverse in sé per la diversità di rappresentazione. Come non vanno catalogate in maniera diversa, così non possono essere appiattite in un'uguaglianza che finisce per stuprarne la forma.
Scrive Esopo:
Un tale comperò uno schiavo moro, pensando che il suo colore fosse dovuto all'incuria del precedente proprietario. Condottolo a casa, provò su di lui tutti i detersivi e tentò di sbiancarlo con lavacri di ogni sorta. Ma non riuscì a cambiargli il colore; anzi, con tutti i suoi sforzi, lo fece ammalare.
[Esopo: Il moro, Editore BUR, 1982, 11, pag. 47]
E' un po' quello che sta succedendo nella società USA dove la discriminazione, che pretende l'uguaglianza di sesso e di colore per la supremazia, finisce per discriminare le persone per il loro colore e per il loro sesso menomando l'intera società civile USA.
Il principio di uguaglianza non garantisce solo i diritti a chi sarebbe emarginato, ma garantisce i diritti anche a chi vorrebbe emarginare per garantirsi principi di supremazia.
Più si emarginano persone per razza e sesso e più si necessita di un esercito che controlli gli emarginati e, spesso, i militari, per controllare, devono essere in un numero maggiore dei controllati.
Sbiancare i "neri" affinché diventino come i bianchi, come i bianchi dello stesso colore, non come i bianchi come benessere, era una delle idee razziste che alimentavano la supremazia della razza bianca rappresentata nella cinematografia americana.
Esopo, dal 600 a.c. ci fa fare grandi riflessioni non solo sulla situazione di allora, ma anche sulla situazione di oggi dove non c'è più chi vuole sbiancare chi ha una pelle scura, ma, consapevole che la pelle non si può sbiancare, ha spinto molto per poterli prendere a cannonate e affondarli in mare.
09 febbraio 2025
Fra un mese il libro potrà essere ordinato in libreria
Necessità fu
origine dello spazio e dei mutamenti
Così comincia il Sentiero d'Oro, la Devotio, con un'affermazione perentoria adatta al tempo in cui viviamo e funzionale ai comuni concetti religiosi. L'affermazione fonda tutta l'ideologia religiosa e identifica gli elementi propri della magia della Religione Pagana.
Questa Devotio intende essere un esempio di come i "fedeli" delle religioni precristiane si relazionavano con il mondo.
Le religioni precristiane non imponevano né la miseria né il dolore. Le religioni precristiane non pretendevano il controllo dell'infanzia per condizionare le persone nella fede degli Dèi.
Le società precristiane avevano vari problemi, ma le religioni Antiche avevano lo scopo di alimentare la ricerca di soluzioni, non di aggravare i problemi delle persone.
[Quarta di copertina]
Apri la trasmissione:
La religione di Roma Antica e il sentiero degli Dèi di Numa
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08 febbraio 2025
E' il concetto fondamentale della Religione Pagana che testimonia il venir in essere della vita fin dalla prima apparizione di Fanes, Eros, all'inizio dello spazio e del tempo e dell'apparizione della vita della Natura.
L'ovulo fecondato si accende.
L'emozione entra nella materia e si accende la coscienza di quella frazione di materia.
Da quel momento, date le condizioni in cui è venuta in essere, la coscienza, alla necessità che l'ha costretta a venir in essere somma la propria "volontà d'Esistenza" e inizia la sua trasformazione attraverso una serie di processi di adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate che la portano a crescere e a divenire.
Nessun Dio che crea. Nessuna anima. Ma materia che si emoziona. Materia che si accende. Di qualunque essere della Natura. Di qualunque pianta, di qualunque animale e, spesso, di Esseri che noi ancora non consideriamo viventi.
La materia che si accende o anche l'energia stessa che accende quando diventa consapevole di sé.
E' un processo del venir in essere della realtà vivente già definito nel Libro dell'Anticristo e che oggi, sempre di più, la ricerca scientifica individua come reale e coerente.
Non esiste nessun Dio che crea. Esiste solo la materia che si accende, ma gli adoratori di un Dio creatore lavorano incessantemente per spegnere la materia vivente e sacrificarla al loro Dio assassino.
[informazione da: El Globo, Brasile, 07.02.2025]
08 febbraio 2025
Trump ordina la costituzione di una "task force" per combattere i non cristiani.
Per ora sarà un'agenzia che agirà all'interno di ciò che resta del Governo Federale per assicurarsi che tutti siano obbedienti a Dio e deferenti a lui, incarnato da Trump.
E' facile immaginare fin da ora come questa agenzia espanderà velocemente il proprio potere e il proprio dominio nell'amministrazione Trump in quanto, solo l'ideologia cristiana, permette a Trump di costruire campi di concentramento come lo ha permesso ad Hitler.
Che questo sia l'obbiettivo, appare chiaro all'interno del progetto generale di demolizione della struttura dello Stato Federale USA dove il governo centrale sta demolendo ogni struttura sociale il cui scopo era quello di controllare la correttezza del funzionamento dello Stato nei confronti dei cittadini.
Si demolirà ulteriormente la cultura negli USA; si demoliranno gli ultimi barlumi di sanità pubblica; ma si imporrà il trionfo di Dio su una montagna di cadaveri.
[informazione da: Washington post, USA, 06.02.2025]
08 febbraio 2025
Sia il rapinatore che l'imprenditore hanno lo stesso obbiettivo: accumulare ricchezza privando altri della loro ricchezza.
La differenza fra un imprenditore e un rapinatore consiste nel fatto che il rapinatore non conosce i meccanismi della formazione della ricchezza.
Appropriarsi, rapinare, sono azioni che, al di là dei mezzi attraverso i quali vengono fatte, hanno lo scopo di "portare via" a qualcuno un qualche cosa che quel qualcuno o non ritiene che sia un proprio patrimonio, o ritiene di dover cedere quel patrimonio in cambio di un qualche cosa che vale molto meno del patrimonio ceduto.
L'imprenditore conosce l'insieme in cui agisce. Valuta che cosa fare e in cambio dell'accumulo di ricchezza che mette in atto, alimenta, anche condizioni che gli permettono di continuare ad accumulare ricchezza. Condizioni diffuse che gli permettono di fruire di quella ricchezza senza doverla, necessariamente, cedere ad un qualche imprenditore più abile di lui.
Il rapinatore è indifferente alla formazione della ricchezza. Il rapinatore porta via quanto riesce ad arraffare ed è indifferente agli effetti che produce nell'arraffare. Il rapinatore può uccidere il rapinato se questi si oppone alla sua azione. L'imprenditore, a sua volta, può uccidere colui che espropria della capacità di lavorare, come facendolo cadere da un'impalcatura, ma afferma di "non averlo voluto uccidere" salvo impedirgli, fisicamente o psicologicamente, di usare le protezioni adeguate.
Il rapinatore uccide direttamente, l'imprenditore uccide indirettamente. Entrambi, per la necessità di accumulare ricchezza uccidono. Immaginiamo che la vittima del rapinatore sia stata sparata perché non apriva velocemente la cassaforte; mentre, immaginiamo, che la vittima dell'imprenditore sia "caduta" dalle impalcature perché presa da frenesia dopo un violento alterco subito dall'imprenditore o da un suo delegato.
Il sistema giuridico tratta i due omicidi in maniera diversa.
Il rapinatore che spara nella testa di un rapinato viene condannato ad una grave pena solo perché il giudice stesso ipotizza che il rapinatore, allo stesso modo, potrebbe sparare a lui nella testa.
L'imprenditore che procura l'omicidio della persona che cade dalle impalcature non viene trattato dal giudice allo stesso modo in quanto il giudice ipotizza che non salirà mai sulle impalcature.
So che esistono altre motivazioni che regolano la diversità della pena, ma sono motivazioni pretestuose che, nate in regimi assolutisti e dittatoriali, non sono mai state adeguate al diritto democratico.
Sta di fatto che mentre un regime sociale improntato sull'imprenditorialità può modificare le regole al suo interno per ottenere un bilanciamento fra profitto e ricchezza diffusa; un regime sociale che basa le proprie dinamiche sulla rapina, si chiama mafia, è un regime che deve continuamente saccheggiare la parte più disagiata della popolazione per assicurarsi sia profitti che dominio sulla stessa.
Un regime sociale improntato sull'imprenditorialità, non costruisce campi di concentramento e sterminio perché è in grado di far funzionare gli uomini per i propri profitti. Al contrario, un regime che basa sé stesso sulla rapina, costruirà campi di concentramento e sterminio per assicurarsi il diritto di saccheggiare e rapinare la società.
Questa breve riflessione è solo per dire che quando qualcuno costruisce campi di concentramento, lo fa solo per delinquere accusando chi ammazza in quei campi di essere "malvagi" o "delinquenti", come il Dio di ebrei e cristiani prima di sterminar gli uomini.
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07 febbraio 2025
Quando guardo la politica messa in atto oggi da sovranisti e arrampicatori sociali, da gente come Nordio o Valditara, come ieri Berlusconi Bossi e Salvini, e chi più ne ha più ne metta, mi rendo conto come questi personaggi si divertono a far del male alla società civile solo nella convinzione della presenza di qualche cosa oltre la morte del loro corpo fisico.
Mi spiace per loro, io ci sono stato oltre la morte del corpo fisico, e per loro non c'è nulla.
Non c'è nessun Dio che li giudica, per quanto squallide le loro azioni possano apparire al giudizio umano. Ma non hanno futuro. Nessun Maat pesa l'anima per distribuire onori e pene nel Duat e non troveranno nessuna Ecate che tenda loro la mano.
Non c'è nessuna reincarnazione, nessun "eterno ritorno", nessun luogo in cui possano vivere dannati o beati.
Non c'è nulla oltre la morte del corpo fisico?
Certo che c'è, ed è questo mondo, ma come lo percepisci, se sarai in grado di percepire ancora dopo la morte del corpo fisico, dipende da come hai vissuto la vita fisica nel mondo che hai attraversato col tuo corpo fisico.
Fintanto che le persone si chiederanno che cosa c'è oltre la morte del corpo fisico e, immaginandolo, adeguano la loro vita a quell'immaginazione, per quelle persone non c'è nulla oltre la morte del corpo fisico.
E questo non perché il mondo in cui viviamo non continui il suo eterno corso di trasformazioni, ma perché il ciò che avrebbero potuto essere non è né hanno lavorato per percepire in maniera diversa il mondo.
Hanno vissuto nella forma e la forma ha dominato i loro pensieri. Ma la forma era il loro corpo e quando il corpo ha cessato, anche la capacità di percepire la forma è morta con loro mentre sacrificavano ogni percezione alla forma.
L'universo è fatto di emozioni. Le emozioni sono eterne e in continua trasformazione, ma chi vive nella forma costringe le proprie emozioni ad aderire alla forma, ad un "perché", ad una descrizione, finendo per stuprare le proprie emozioni affinché si adattino alle condizioni imposte dalla forma, dalla ragione.
E questo, non ha futuro oltre la morte del corpo fisico.
Avresti potuto vivere emozionandoti. Avresti potuto caricare ogni tua azione di emozione. Invece, attraverso la ragione hai spento, giorno dopo giorno, le tue emozioni imbrigliandole nell'omologazione imposta dalla qualità della ragione che la società pretendeva da te.
Hanno usato la tua vita per un sacrificio umano di cui, tu stesso, eri al contempo vittima e carnefice.
Avresti potuto fare, ma non hai fatto.
La morte del cristiano è questo: l'angoscia nel rimpianto per quanto avrebbe potuto fare, ma non ha fatto perché gli era conveniente fare cose diverse. Cose che giustificava con la volontà del proprio Dio a cui si sottometteva. In questo modo, Abramo uccide Isacco e ogni uomo della società si fa Abramo per uccidere il proprio figlio Isacco per la gloria di Dio. Un Dio che ha un solo scopo: impedire agli uomini di Trasformarsi in Dèi: di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del Corpo Luminoso.
So perfettamente che la Stregoneria della quale parlo da oltre 40 anni non presenta quei miracoli, quella trasformazione del presente, che le persone desiderano per risolvere il loro presente difficoltoso. Ma è una Stregoneria che porta le persone a vedere lontano. Sia nelle trasformazioni, che il presente prepara, sia oltre la morte del corpo fisico. E' in grado di penetrare i meccanismi della trasformazione dell'universo, ma è una Stregoneria che non serve per dominare l'uomo. Semmai, può far vedere all'uomo prospettive diverse nelle quali potrebbe avvenire la sua vita.
07 febbraio 2025
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Diritti civili e doveri delle Istituzioni nella Costituzione
Pagina specifica dell'argomento
06 febbraio 2025
Esopo ci invita ad osservare attentamente il mondo in cui viviamo e le relazioni che si costruiscono in esso. Esopo è attento alla società in cui vive e alle relazioni fra gli uomini.
Nel caso del Debitore Ateniese, Esopo sottolinea i comportamenti dei truffatori, ma vuole sottolineare mettendo attenzione a ciò che i falliti vendono per truffare persone facendole fallire a loro volta.
Il debitore deve saldare il debito e mette in vendita una sua proprietà. Una proprietà che vuole vendere a caro prezzo in modo da saldare un debito che lo sta soffocando.
Questo debitore Ateniese ricorda molto Silvio Berlusconi che, fallito nelle sue attività imprenditoriali, deve raccogliere denaro vendendo fumo e inganno a chi attende l'arrivo di un nuovo messia.
Scrive Esopo:
Ad Atene, un debitore, a cui era stato ingiunto dal creditore di pagare il suo debito, sulle prime lo pregò di concedergli una dilazione, dichiarando che si trovava in cattive acque. Non riuscì però a convincerlo; e allora gli portò una scrofa, l'unica che possedeva, e, in sua presenza, la mise in vendita. Gli si avvicinò un compratore, chiedendo se quella era una scrofa che figliava, e lui rassicurò che non solo figliava, ma presentava anche una particolarità straordinaria: alla stagione dei Misteri figliava femmine, e per le Panatenee, maschi. A questo discorso, l'ascoltatore rimase a bocca aperta. Ma il creditore soggiunse: "E perché ti meravigli? Questa è una scrofa che, per le Dionisiache, ti figlia anche dei capretti".
[Esopo: Il debitore ateniese, Editore BUR, 1982, 10, pag. 47]
Quando hai comperato l'oggetto che ti ha meravigliato, non hai perso solo quanto hai offerto, ma hai dato modo al venditore di appropriarsi della tua vita bloccando nell'illusione ogni tua possibilità di agire nel mondo.
Non sempre trovi qualcuno che cerca di fermare la tua illusione dicendo "E perché ti meravigli? Questa è una scrofa che, per le Dionisiache, ti figlia anche dei capretti", spesso trovi un coro di assenso a farneticazioni del tipo "Padania indipendente" oppure "federalismo fiscale", oppure "vaffanculismo". C'erano persone che raccontavano come quell'offerta era un truffa, ma chi applaudiva era convinto che "Questa è una scrofa che, per le Dionisiache, ti figlia anche dei capretti".
Quando si svegliarono dal sonno dell'illusione, spesso non si resero conto di quale prezzo hanno pagato e che cosa hanno perso nell'acquistare un prodotto che non ha soddisfatto le loro illusioni.
06 febbraio 2025
Lasciato il piazzale dei Vasi, alziamo lo sguardo per incontrare la grande statua che, nel catalogo della guida turistica, è indicata come "Nettuno" perché, a fianco della statua sembra sbucare un delfino dalle acque.
Storicamente la scultura è stata variamente interpretata dagli storici.
Maurizio Calvesi smentisce l'interpretazione della statua fatta da studiosi precedenti che la volevano identificare in Nettuno-Plutone-Tevere e dice:
Una verifica dei testi, tuttavia, smentisce le affermazioni del Bredekamp. Dalla presunta equivalenza di Ade e Poseidone non c'è la minima traccia in Esiodo; il Cartari, poi, non si esprime affatto in quei termini, bensì citando Seneca, si limita a ricordare la forte somiglianza di Plutone con i propri fratelli Giove e Nettuno (somiglianza rimarcata anche da Annibal Caro nella nota lettera a Vicino Orsini vertente sulla favola dei Giganti).
In questo caso, Maurizio Cavesi nel suo "Il Bosco Sacro di Bomarzo" sottoscrivendo l'interpretazione secondo cui la statua rappresenta "Plutone", fra l'altro, scrive:
Questi versi che ancora il Cartari riporta in traduzione dell'Hercules Furens di Seneca, ne avevano ispirati altri di Claudiano relativi allo stesso Plutone ("Ipse rudi fultus solio, nigraque verendus/ majestate seder (.. .): terrorem dolor augebat") e a entrambi gli autori sembra essersi rifatto Torquato Tasso per la suat imponente presentazione del dio degli inferi, non dimenticando il "superbo" Oronte del padre Bernardo, "si alto e grosso eroe sembrava un monte";
Siede Pluton nel mezzo, e con la destra
sostien lo scettro ruvido e pesante;
né tanto scoglio in mar, né rupe alpestra
né pur Calpe s innalza, o 'l magno Atlante,
ch'anzi a luì non paresse un picciol colle;
sì la gran fronte e le gran corna estolle.
Orrida maestà ne! fero aspetto
tenore accresce, e più superbo il rende;
rosseggiati gli occhi, e di veneno infetto,
come infausta cometa, il guardo splende;
gli involve il mento, e su l'irsuto petto
ispida i folta la gran barba scende.
Accigliato barbuto, fieramente assiso, di dimensioni colossali, il personaggio ritratto nella scultura di Bomarzo risponde ai connotati descritti da Seneca e, salvo "le gran corna" che non compaiono, da Torquato Tasso. Maestoso come Giove, presenta effettivamente una marcata somiglianza con il suo volto, che a pochi passi di distanza è scolpito con le corna di Annone, nel coronamento del sacrario di Venere.
Termina la sua riflessione Calvesi dicendo:
La vistosa cornucopia di cui si fregia, è altresì tra gli attributi di Plutone, dio ricco. La presenza poi, nell'intorno, del cane Cerbero e del mascherone dalla bocca spalancata che rievoca l'ingresso dantesco dell'inferno, costituiscono un inequivocabile contesto.
Tratto da "Il Sacro Bosco di Bomarzo", di Maurizio Calvesi, Editore Lithos, pag. 128
Al di là del percorso con cui Calvesi giunge alla conclusione di essere in presenza di "Plutone", concordo sul fatto che la scultura non rappresenti Nettuno, ma Ade.
A parlare è l'insieme delle sculture e, soprattutto il desiderio di Francesco Orsini, detto Vicino, di superare la morte.
Tutte le sculture sono un cammino che portano all'Ade, come abbiamo visto nella descrizione delle statue precedenti. Un cammino segreto che porta a trasformare il piombo, del corpo fisico, nell'oro del corpo luminoso che nasce dopo la morte del corpo.
Vicino, frequentando sia Venezia che Firenze conosceva bene l'Inno Orfico ad "Ade" o, come chiamato allora, a Plutone:
Inno Orfico ad Ade - Plutone
O tu dall'animo forte, che abiti la dimora sotterranea,
il prato del Tartaro dall'ombra profonda e senza luce,
Zeus ctonio, con lo scettro, accogli di buon animo questi riti,
Plutone, che hai le chiavi di tutta la terra,
che arricchisci la stirpe mortale con i frutti dell'anno;
tu che ottenesti come la terza parte la terra del tutto sovrana,
sede degli immortali, possente sostegno dei mortali;
tu che hai stabilito il trono sotto il luogo tenebroso
lontano, instancabile, senza vita, indistinto Ade
e cupo Acheronte, che contiene le radici della terra;
tu che in grazia della morte domini i mortali, o Eubulo
molto esperto, che una volta la figlia di Demetra purificatrice
avendo presa in sposa strappata dal prato attraverso il mare
con la quadriga portasti in un antro dell'Attica
nel demo di Eleusi, dove sono le porte dell'Ade.
Tu solo sei giudice delle opere invisibili e visibili,
invasato, onnipotente, santissimo, splendidamente onorato,
che ti rallegri dei nobili sacerdoti e dei puri riti;
ti prego di venire benevolo compiaciuto degli iniziati.
Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
E' mia convinzione che Vicino abbia costruito un percorso di statue e costruzioni molto legato alla filosofia che si stava discutendo nella nuova accademia a Firenze retta da Ficino e fra i poeti e filosofi di Venezia.
Nonostante ciò che sostiene Maurizio Calvesi, c'è ben poco dell'epica medioevale cristiana anche se potrebbero esserci dei modelli narrativi ripresi qua e là. Tutto il percorso è un percorso costruito da un uomo che aveva nella testa ben chiari alcuni principi che nulla avevano a che vedere con la tradizione cristiana di cui Dante, il Tasso e l'Ariosto erano i cantori.
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05 febbraio 2025
Quando scrissi "Il libro dell'Anticristo", uno dei problemi ideali che dovetti affrontare fu il problema della trasformazione dei soggetti nella loro esistenza.
Se mi guardo indietro, oggi come oggi, trovo questo problema banale e superato. Fra il 1980 e il 1985 la presentazione di questo, in ambito religioso, fu una vera e propria rivoluzione che lasciava sgomenti i cristiani.
Nel 2005, un giornalista de Il Giornale, tale Lorenzetti, scriveva a proposito delle prime batture del "Libro dell'Anticristo":
"La coscienza era Totale. Ogni molecola nel più infimo movimento era contemporaneamente Coscienza di Sé e Coscienza del Se. Ogni infinita porzione di molecole possedeva nel medesimo tempo la Coscienza di Sé e Coscienza del Se suoi. L'Universo nel suo insieme era Coscienza Totale di Sé, egli era il Se!", in cui la varietà d'accenti rende complicato stabilire dove finiscano le congiunzioni e comincino i pronomi.
Per Lorenzetti il problema era la comprensione del problema di filosofia metafisica che gli era stato, molto probabilmente, ordinato di ignorare o vilipendere spacciandolo come banale. E banale, sotto molti aspetti, lo era.
Detto questo, il mio problema era di far comprendere come la coscienza di un soggetto è in continua modificazione e trasformazione e conchiudere, entro la definizione di un cammino, la trasformazione della coscienza soggettiva. Una condizione che non riguarda soltanto il singolo soggetto, ma ogni soggetto dell'universo.
Il primo esempio è definito nel primo capitolo del "Libro dell'Anticristo" perché l'Universo, nel suo insieme ha costruito, attimo dopo attimo, la propria coscienza attraverso la costruzione della coscienza, avvenuta attimo dopo attimo, di ogni singolo soggetto all'interno dell'universo. Nel primo capitolo, questa trasformazione dell'Universo continua nell'unico modo possibile, "diventando il nulla", per riprendere un nuovo e diverso processo di trasformazione.
Ritornando a parlare del singolo individuo, la sua coscienza è l'oggetto, al di là di come il singolo individuo la presenta, la pensa, la circoscrive e la articola, con cui si presenta nel mondo. Possiamo dire che l'individuo davanti a me è una coscienza di sé. Nello stesso tempo, anche mentre stiamo parlando, la sua coscienza, e la mia, subiscono delle trasformazioni, non importa quanto grandi, e, sia nel corso della discussione che dopo la discussione, la sua coscienza, e la mia, non sono più quelle di prima, ma si sono modificate.
Ogni individuo che si presenta, si presenta con la coscienza di sé che ha costruito nel passato vissuto prima di presentarsi, subito dopo, questa sua coscienza si modifica. Questo vale per tutta la vita di ogni soggetto, attimo dopo attimo. Ogni soggetto, con ciò che ha costruito nel corso della sua vita, affronta i problemi del suo presente che lo portano a modificarsi e ad affrontare problemi nei presenti successivi.
La sua Coscienza di Sé è in continuo mutamento. Lui è ciò che è diventato, ma nelle sue trasformazioni è ciò che diventerà.
La sospensione di Sè, in funzione di altri Sé con cui si presenterà.
L'uomo non è creato ad immagine di un Dio creatore, ma diviene e si trasforma costruendo sé stesso e ciò che oggi è non è ciò che sarà domani anche se il domani conterrà ciò che oggi è.
Il "Libro dell'Anticristo" aveva l'obbiettivo filosofico di uscire dal creazionismo e far comprendere come la realtà non fosse statica, in quanto creata da un Dio, ma la realtà si trasformava e diveniva continuamente e noi, attraverso la nostra volontà e le nostre scelte partecipavamo a questa trasformazione che veniva letta ed interpretata come un cammino di trasformazione soggettiva.
Era già riconosciuto il concetto di trasformazione della realtà, ma la trasformazione della realtà, il venir in essere della stessa da sé stessa, non aveva mai sviluppato il concetto in contrapposizione alla verità creazionista. La trasformazione, negando la verità creazionista, la verità immobile in quanto creazione di Dio, nega l'esistenza non solo del Dio stesso dei cristiani ma tutte le pretese assolutiste che i cristiani, nella società e nella vita, fanno risalire alla creazione del loro Dio.
Il "Libro dell'Anticristo" è tale perché la visione della realtà è opposta a quella definita dai cristiani nei loro testi sacri anche se oggi sono consapevole che si tratta di uno sviluppo di concetti di filosofia metafisica che hanno preceduto la nascita della filosofia "ufficiale" rappresentati nei culti religiosi più antichi (Orfismo e Dionisismo).
05 febbraio 2025
E' sicuramente complesso parlare di un Presidente USA dopo quindici giorni dall'elezione, ma questo presidente gioca con le Istituzioni come se fosse in un bar, fra ubriaconi, che giocano a carte.
Sbruffone, arrogante, offensivo, ha solo la necessità di accumulare denaro e potere manifestando disprezzo per tutto e chiunque.
La destra politica europea, smarrita e priva di ogni prospettiva sociale, lo accoglie come il nuovo Gesù, il nuovo messia, inviato da Dio. Se prima delle elezioni la destra di Meloni sventolava il crocifisso per poter avere voti, ora sventola Trump con cui minacciare le persone e gli Stati mentre ha dichiarato guerra alle persone in nome del sovranismo di Dio.
C'è un sentimento anti USA che sta crescendo nel mondo. Vecchi alleati degli USA vedono crescere una sorta di "anti-americanismo" fra le varie popolazioni.
Come è potuto accadere?
Il filo americanismo era supportato dall'idea diffusa degli USA come "patria delle opportunità", un'idea così radicata che nessuno si chiedeva se le persone bombardate e sterminate dagli USA avessero una qualche forma di diritto alla vita.
Poi, gli USA hanno rivolto lo sguardo contro i loro stessi alleati. Hanno iniziato i rastrellamenti di persone dentro il loro territorio distruggendo i loro diritti di uomini e hanno dichiarato guerra economica a Canada e Messico. Hanno minacciato Cina ed Europa. Soprattutto l'Europa che, già in sofferenza economica, con i rapinatori (leggi sovranisti) pronti a saccheggiare ulteriormente la sua economia, alle porte.
Cosa sta facendo Trump agli USA? Cosa ha fatto agli USA Biden?
Gli Stati europei vengono indotti ad armarsi contro un nemico, ma la stessa guerra in Ucraina ha dimostrato come nessuna guerra, oggi come oggi, può essere vinta e che una guerra distrugge chi la dichiara e chi la subisce.
Sembra che oggi come oggi, le solo guerre capaci di andare a buon fine siano quelle che praticano il genocidio degli indifesi: come fanno gli ebrei con i palestinesi. Ebrei fiancheggiati da un'Europa che ha perso la memoria dei genocidi di cui è stata artefice ed esecutrice.
Musk alimenta il fascismo in Europa al solo scopo di distruggere l'Unione Europea e l'Unione Europea, anziché reagire riaffermando i proprio principi e i propri valori, preferisce inseguire il nazi-fascismo e adeguarsi ad un sovranismo come anticamera della sua morte.
Gli Inglesi hanno capito che cosa hanno perso uscendo dall'Europa, ma l'Unione Europea non ha ancora capito il valore dei propri principi e delle proprie Istituzioni.
Pagina specifica dell'argomento
04 febbraio 2025
E' la notizia di questo periodo. Potrebbe risolversi con un atto diplomatico o potrebbe essere l'inizio di un conflitto di cui ancora non si conoscono protagonisti o alleanze.
Trump ha ponderato bene le sue decisioni?
L'arroganza è un peccato, l'unico peccato che gli Dèi non perdonano.
Credo che sia la prima volta nella storia dell'umanità degli ultimi secoli in cui la nazione più forte tenta di saccheggiare gli alleati che ritiene più deboli.
Tante nazioni hanno indicato questo o quel nemico contro cui combattere, ma quando, anziché combattere i nemici si combattono i propri alleati significa che c'è qualche cosa di malato che ha preso il controllo della coscienza di chi prende delle decisioni.
scrive il Financial Time:
Gli esperti avvertono che le misure commerciali aggressive contro gli alleati degli Stati Uniti danneggeranno i consumatori e sconvolgeranno le catene di approvvigionamento.
Davvero Trump ritiene che l'economia Americana sia tanto forte da poter far a meno delle economie del resto del mondo?
In ogni caso, le tariffe doganali, considerate da strozzinaggio, avranno sicuramente delle risposte dai paesi che le hanno subite con altrettante tariffe da strozzinaggio rivolte agli USA.
Solo che dal mio punto di vista non sono le alte tariffe che devono preoccupare gli USA. I soldi vanno e vengono. Gli USA si devono preoccupare del disprezzo che stanno sminando in paesi che fino a ieri erano amici e collaboratori sul campo internazionale.
Il Canada è un membro del G7 e del G20, mentre il Messico è un membro del G20. Nessuno di questi paesi è membro del BRICS.
Da martedì 04 febbraio le tariffe doganali di Trump entrano in vigore e subito dopo c'è l'inizio della risposta delle nazioni vessate.
Scrive il giornale cinese Global Times:
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato sabato che il Canada imporrà tariffe del 25 percento su 155 miliardi di dollari canadesi (106,5 miliardi di dollari) di beni statunitensi come ritorsione per i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti.
La mossa arriva dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato sabato tariffe del 25 percento sulle importazioni canadesi e messicane, destinate a entrare in vigore martedì.
Trudeau ha specificato che tariffe per 30 miliardi di dollari canadesi saranno implementate a partire da martedì, mentre i restanti 125 miliardi di dollari canadesi entreranno in vigore tra 21 giorni.
La stessa prudenza messa in essere dal Canada viene mantenuta anche dal Messico.
Scrive il Global Times:
Il Messico sta preparando possibili tariffe di ritorsione contro le importazioni dagli Stati Uniti, che vanno dal 5 al 20 percento, su carne di maiale, formaggio, prodotti freschi, nonché acciaio e alluminio lavorati, secondo fonti a conoscenza della questione. L'industria automobilistica sarebbe inizialmente esentata, hanno detto, secondo Reuters.
Davanti all'aggressività sfrenata di Trump, gli Stati vessati cercano di non andare allo scontro diretto. Reagiscono, ma senza rabbia e senza angoscia.
Per questi paesi, il fatto di ritenere gli USA un nemico, è una cosa molto dura dopo decenni di collaborazione. Solo che questa difficoltà a reagire con determinazione e determinatezza non è un atto di debolezza. E' la consapevolezza che questo scontro non si risolve in pochi mesi.
Dice la Cina nel commentare l'aumento dei dazi da parte degli USA sul Global Times:
Gli Stati Uniti devono considerare e risolvere il proprio problema del fentanyl in modo obiettivo e razionale invece di minacciare altri paesi con aumenti tariffari arbitrari. Ulteriori tariffe non sono costruttive e sono destinate a influenzare e danneggiare la cooperazione antidroga tra le due parti in futuro, ha affermato il ministero, osservando che la Cina invita gli Stati Uniti a correggere i propri illeciti, a mantenere le dinamiche positive duramente conquistate nella cooperazione antidroga e a promuovere lo sviluppo costante, solido e sostenibile delle relazioni Cina-Stati Uniti.
Non penso che la ragionevolezza possa in qualche modo trionfare.
Conosco l'arroganza che rende cieche le persone piccole ed insignificanti che, quando hanno un potere sociale, qualunque potere sociale, si immaginano i padroni di uomini ma, nel caso di Trump, anche i padroni delle nazioni.
Va da sé, come già ampiamente preannunciato, che Trump ha in previsione dazi anche per l'Europa. Tutto dipenderà dagli effetti che questi dazi avranno sul commercio mondiale nei prossimi due mesi (ma non escludo che con un colpo di testa Trump possa decidere di agire prima).
Stasera, prima di caricare la pagina, Trump ha sospeso per un mese i dazi al Messico. Le borse USA che stavano crollando si sono riprese un po'.
04 febbraio 2025
Avevo scritto prima dell'elezione del Presidente USA Biden che nel mondo nulla sarebbe cambiato della politica USA rispetto alla politica del suo predecessore Trump.
Lo stesso concetto l'ho ripetuto prima della rielezione di Trump.
Se nel mondo la politica USA non si modifica più di tanto, nonostante i conflitti commerciali che Trump ha iniziato a fare, conflitti che saranno seguiti anche da conflitti armati, è la politica sociale all'interno degli USA che subirà una violenta trasformazione.
La guerra ai poveri, agli emarginati, ai clienti spesso truffati dai commercianti o dagli imprenditori o, ancora, dalle finanziarie è sempre stato il fiore all'occhiello della politica sociale USA. Questa politica diventa più o meno violenta a seconda se al potere del Governo USA c'è chi ritiene che i poveri vadano sfruttati e usati per fare la ricchezza o se c'è chi ritiene di essere in possesso di una sufficiente ricchezza e intende liberarsi dei poveri in quanto disturbano la vista della sua esistenza.
E' la differenza fra una politica sociale di destra e una politica sociale di sinistra negli USA: deportazione contro droga che fissi l'emarginazione.
Si tratta sempre della solita mentalità schiavista che viene un po' annacquata con le rivendicazioni, più o meno violente, degli schiavisti nel commercio di Esseri Umani. Rivendicazioni degli schiavisti che vengono chiamate "libertà", la libertà di Dio di uccidere, truffare, rapinare le persone socialmente più deboli affinché "nessuno di loro, conquistando un po' di benessere, si vanti davanti a Dio" (Paolo di Tarso).
E' indicativa questa notizia della nuova situazione sociale USA riportata dal New York Time:
Lo riporta il New York Times. A capo dell'agenzia che tutela i clienti di banche e finanziarie, Chopra è stato una spina nel fianco di Wall Street per il suo approccio aggressivo nel far rispettare le leggi per proteggere i consumatori e stabilendo nuove regole. E' stato grazia al suo giro di vite che nel 2022 Wells Fargo è stata costretta a pagare 2 miliardi di dollari ai clienti frodati.
L'idea che vanno distrutte tutte quelle strutture sociali che possono, in qualche modo, limitare l'arbitrarietà nell'esercizio dell'onnipotenza da parte di Dio e, con esso, di ogni personaggio che ha un qualche potere sociale di farsi Dio nei confronti di altre persone.
La libertà di frodare, di rubare, di uccidere, di spacciare droga è la libertà che gli USA vogliono garantirsi anche nei confronti di ogni altro Stato, di ogni altra nazione, che deve essere ridotta alla miseria e all'emarginazione per la gloria della nazione USA.
Come la polizia USA si ritiene in diritto di sparare nella schiena a persone indifese in nome della sicurezza nazionale, così gli USA si ritengono in diritto di rapinare il mondo delle sue condizioni di vita per poter accumulare bottino in nome di Dio.
Pagina specifica dell'argomento
03 febbraio 2025
Il commercio degli schiavi è una pratica normale negli USA. Le difficoltà delle donne americane di essere proprietarie del loro corpo è alimentata dalla volontà di trasformare le donne USA in bestiame da allevamento per la gloria di Dio. Una sistematica riproduzione del concetto espresso nel Vangelo di Luca secondo cui la violentata ha il solo diritto di celebrare le glorie del suo violentatore.
Trasformare il diritto d'aborto in un "delitto" contro la proprietà privata di Dio è parte indistinguibile dell'ideologia sociale USA legittimata da una Costituzione Massonica che priva gli individui della libertà, di sé stessi in sé stessi, in funzione della libertà dello schiavista di possedere le persone per il proprio uso.
Da questo presupposto si sviluppa quello che, secondo il diritto umano, è la pratica criminale messa in atto da Dio contro gli uomini (ed eseguita da uomini per conto di Dio).
Un setta cristiana segreta negli Stati Uniti per quattro decenni ha sottratto centinaia di bambini a copie di genitori adepti ma non sposati per darli in adozione, a volte ad altri membri della chiesa, secondo un'inchiesta della Bbc: una vicenda sulla quale - scrive l'emittente britannica - sta ora indagando l'Fbi.
La setta si faceva chiamare dagli adepti The Truth (la Verità), o anche "Two by Two" (A due a due).
La setta è stata fondata in Irlanda da un evangelista scozzese nel 1897.
Alcune persone sottratte ai genitori quando erano bambini hanno raccontato di aver subito abusi da parte delle famiglie adottive.
Quattro donne - che all'epoca erano tutte nubili - hanno raccontato alla Bbc di non aver avuto altra scelta che rinunciare ai loro bambini. Tre di loro temevano di essere cacciate dalla chiesa e destinate all'inferno se avessero rifiutato. Una racconta di aver subito pressioni per dare il suo bambino a una coppia sposata della chiesa dopo essere stata violentata nel 1988, all'età di 17 anni. "La mia paura di andare all'inferno era così grande che mi ha costretto a decidere di dare il bambino a questa coppia della setta", ha raccontato.
(fonte ANSA 01 febbraio 2025)
Quando si pensa all'infanzia come un oggetto da allevamento, ogni azione nei confronti dell'infanzia, che una persona normale considera un delitto, non solo è ammessa, ma appare doverosa per la gloria di Dio.
Il soggetto da umiliare, distruggere, offendere è la donna che deve essere costretta ai sensi di colpa, alla sottomissione, all'accettazione di ogni violenza come indicata nel Vangelo con cui Luca giustifica lo stupro.
Ora l'FBI indagherà, forse. Forse qualcuno sarà incriminato. Ma l'incriminazione non riguarderà la necessità di giustizia delle donne e dei bambini offesi, ma sarà la vendetta di un'Istituzione che non può permettere che l'opinione pubblica venga a sapere che qualcuno, in essa, si è fatto Istituzione contro qualcuno, donna o bambino, comunque, non ha diritto a sé stesso.
Nessun bambino e nessuna donna avrà giustizia, ma forse, lo Stato riaffermerà il suo diritto esclusivo di far violenza a bambini e donne sottraendo questo diritto a chi pretende di imitarlo facendo violenza, a propria volta, a bambini o donne.
Triste, ma è così.
03 febbraio 2025
Se si afferma che l'esistente, con quanto contiene, è creato e determinato da un Dio, si deve considerare quel Dio come responsabile di quanto l'esistente contiene e di quanto avviene nell'esistente.
Se si considera l'uomo creato da Dio, si deve considerare l'uomo come non-responsabile, irresponsabile, di ogni azione e di ogni decisione in quanto ogni azione e ogni decisione è responsabilità dell'azione di Dio attraverso l'uomo.
Diventa un atto di pura viltà intellettuale voler attribuire all'uomo i "mali" e voler attribuire i "beni" a Dio. O si priva l'uomo delle responsabilità attraverso le quali agisce in quanto queste dipendono dal volere di Dio, o si priva Dio della responsabilità di agire attraverso l'uomo attribuendo all'uomo tutti i "beni" che gli uomini hanno costruito nel corso della loro esistenza.
Il gioco secondo cui i mali sono responsabilità dell'uomo e i beni vanno attribuiti a Dio è il gioco dello schiavismo e della perversione esistenziale imposta alle società umane.
Tale problema viene superato quando si pensa al presente non più creato da un Dio, ma divenuto in sé e per sé contenendo, di fatto, tutti gli elementi della sua trasformazione e delle responsabilità delle proprie decisioni.
In questo secondo caso, si devono analizzare le forze che concorrono alla trasformazione del presente e, nello specifico umano, alle condizioni che concorrono a formare l'uomo, le sue scelte e le sue decisioni, in ogni momento della sua esistenza.
In questa condizione, l'uomo deve essere considerato come un prodotto.
Una merce, la materia-energia che lo forma, che viene trasformata dalla società in un prodotto, l'uomo, atto a soddisfare le condizioni sociali nelle quali si trova a vivere.
Le scelte dell'uomo, di ogni singolo Essere Umano, altro non sono che il prodotto dell'interpretazione soggettiva con cui il soggetto si è adattato alle sollecitazioni del mondo in cui è nato e cresciuto.
Il concetto di bene o di male viene annullato dal concetto di necessità soggettiva. Qualunque sia la scelta del singolo individuo, l'individuo sceglie sempre il meglio fra ciò che percepisce nella situazione in cui vive e le tensioni che lo attraversano desiderando un "futuro possibile".
La responsabilità per quello che i cristiani chiamano "male" o il sistema giuridico sociale "crimine" non è mai del soggetto che quegli atti mette in essere, ma dell'insieme sociale che ha trasformato quell'individuo-merce alla nascita in un prodotto sociale atto a soddisfare le esigenze della società.
Il concetto di "storia", in questa condizione, acquista un senso: la storia degli adattamenti soggettivi degli uomini alle condizioni oggettive socialmente imposte si è sviluppata nel corso delle generazioni e si è imposta, così profondamente nel singolo individuo da riprodurre, specializzandoli, le condizioni attraverso le quali manipolare gli "esseri-merci" che si presentano alla vita sociale.
La società non si assume la responsabilità del proprio delinquere nei confronti del singolo individuo. La società nel suo insieme preferisce attribuire al singolo individuo le responsabilità dei delitti perché, altrimenti, dovrebbe processare sé stessa modificando le condizioni attraverso le quali manipola gli individui.
La società preferisce pensare che l'uomo sia malvagio in sé, creato da Dio e punibile per la sua malvagità. In questo modo la società mantiene il controllo sugli individui a cui impone dei modelli a cui adeguarsi nonostante il suo delinquere che manipola la struttura psico-emotiva degli individui affinché, tentando di uscire da quei modelli, possano essere perseguitati a maggior vantaggio della società stessa.
E' più conveniente, per il controllo sociale, costringere i bambini a pregare piuttosto che fornire ai bambini strumenti sociali adeguati per agire in una società una volta diventare adulti.
Pagina specifica dell'argomento
02 febbraio 2025
Il Giudizio di Necessità è quel giudizio emesso dal nostro cervello e dal nostro corpo in base alla selezione della quantità e della qualità dei fenomeni che percepisce in relazione ad un problema che si manifesta.
Il Giudizio di Necessità è una pratica costante del nostro vivere. Mentre gli Stregoni sono consapevoli che ogni giudizio razionale è un Giudizio di Necessità, in quanto il soggetto, ogni soggetto, non può comprendere la realtà dell'esistente, ma è compreso nella realtà esistente, le persone qualunque, educate cristianamente, si ritengono create ad immagine e somiglianza di un Dio padrone e pretendono di comprendere la realtà in cui vivono. Quando alla loro coscienza giunge la consapevolezza che la realtà è troppo immensa per essere compresa, fanno come Semele che ha voluto vedere Zeus per quello che era e non solo per quello che appariva. Il cervello va in depressione. Il loro corpo va in depressione. La complessità del reale che intuiscono sconcerta la loro capacità di governare e controllare le connessioni dei fenomeni del mondo e, questo loro costruirsi l'idea dell'onnipotenza che tutto deve sapere e che ogni giudizio sull'esistenza deve avere il carattere di "verità", ha finito per non costruire gli strumenti che avrebbero consentito loro di nuotare in un mondo di fenomeni senza doverli governare.
Il cervello del depresso è un cervello paralizzato nell'agire e subissato da percezioni di un mondo che non è in grado di dominare. L'immenso della percezione si presenta alla coscienza del soggetto. Un soggetto che non è attrezzato per nuotare nella complessità che intuisce e in cui la sua onnipotenza del controllo rimane annichilita.
Un cervello iperconnesso al mondo ma incapace di organizzare il mondo dell'apparenza e dell'illusione perché la sua percezione gli fa intravvedere un oltre che la sua ragione nega.
Noi tutti viviamo nell'illusione di una realtà descritta. Alcuni di noi si attrezzano educazionalmente meglio di altri per affrontare i fenomeni; altri vivono nell'illusione dell'onnipotenza e, non appena la loro percezione del reale si allarga, cadono in depressione. Quando lo sconosciuto svela una realtà, sia pur ancora illusoria, diversa dall'illusione della descrizione del mondo nella quale l'individuo ha organizzato la sua vita, l'individuo crolla.
Riporto la notizia della ricerca dal sito ANSA:
Cervello depressi è iperattivo
Studio "fotografa" iperconnettività reti cervello depresso
28 febbraio 2012
(ANSA) - ROMA, 28 FEB - Il 'cervello depresso' è in realtà iperattivo e iperconnesso ed è per questo che la depressione si associa ad altri sintomi quali ansia o disturbi del sonno. Lo rivela Andrew Leuchter, psichiatra dell'università di Los Angeles su PLoS One. Le risonanze magnetiche hanno mostrato che ad essere anomale sono le reti neurali formate dalle fitte connessioni tra aree. Una delle zone più anomale è la corteccia prefrontale, coinvolta nella regolazione dell'umore e nella risoluzione dei problemi.
Tratto da:
www.ansa.it scienza 2012/02/28
Dal momento che la percezione del mondo, oltre l'illusione formale dell'individuo, è un adattamento soggettivo dell'individuo nelle sue relazioni con il mondo, la responsabilità dello stato depressivo che induce l'incapacità dell'individuo di agire nel mondo è prodotto dall'educazione cristiana che, imponendo dei modelli formali con i quali l'individuo è costretto a formare la sua descrizione del mondo, di fatto, tende ad ingabbiare la percezione dell'individuo in modelli assoluti predeterminati piegando ad essi la sua capacità di giudizio. Una volta che la percezione soggettiva deve variare con l'arrivo di nuove idee e di nuove percezioni della realtà che non possono essere comprese nei modelli cristiani educazionalmente imposti, ne segue la depressione come incapacità d'azione fra una realtà percepita in maniera diversa e le costrizioni dei modelli cristiani che controllano e ingabbiano la capacità di percezione dell'individuo.
La depressione è una malattia psichiatrica indotta dall'educazione cristiana, ebrea e musulmana, in un ambiente che richiede all'individuo una capacità di interazione fuori dagli schemi e dai modelli di quelle religioni.
02 febbraio 2025
Apri la trasmissione:
La realtà degli Dèi nella Religione Pagana
Pagina specifica dell'argomento
01 febbraio 2025
Tutto l'esiste è Caos e Caos persiste nella sua realtà oggettiva, riproducendo la propria qualità, attraverso gli oggetti che nel Caos tentano di definire un ordine soggettivo per poter padroneggiare il caos in cui è venuta in essere la loro esistenza.
Quando Urano si unì a Gaia, l'emozione entrò nella materia (o nell'energia che è, da questo punto di vista, la stessa cosa).
La materia (o energia) ebbe la possibilità di emozionarsi, ebbe la possibilità di vivere manifestando le proprie emozioni.
L'Emozione è una proprietà della materia (o dell'energia) ma non è, come noi definiamo, cosciente.
L'emozione viene colta solo in quanto manifestata dagli oggetti.
Se si capovolge il punto di vista, gli oggetti vengono colti soltanto attraverso le loro emozioni.
L'oggetto diventa reale, sostanziale, assumendo (uso questo linguaggio per dare un'idea) forma e sostanza, attraverso l'emozione che di quell'oggetto, gli altri oggetti del mondo percepiscono. L'emozione è forma e sostanza dell'oggetto.
L'oggetto in sé, definito dalle sue emozioni in sé, diventa un oggetto definito da un soggetto altro per la qualità delle emozioni che quel soggetto altro riesce a percepire e definire dell'oggetto percepito.
L'emozione è la sostanza "materiale" che definisce l'oggetto per gli altri, ma è anche la sostanza che permette ad ogni oggetto di diventare soggetto percependo e definendo gli oggetti del mondo per come lui riesce a percepirli costruendo relazioni con essi.
Noi non possiamo separare l'emozione dalla materia o dall'energia che quell'emozione esprime, ma non possiamo separare la materia e l'energia dall'emozione. Possiamo, come facciamo spesso, ignorare l'emozione della materia e dell'energia per sottrarci dalle immense voci dell'esistente che ci invitano alla relazione, possiamo agire come se quelle voci emotive non esistessero, ma non possiamo separarci dall'insieme emotivo se non uccidendo la nostra stessa capacità di emozionarci agendo nel mondo.
L'emozione è l'oggetto in sé.
Se l'oggetto non si emoziona, l'oggetto non esiste.
Questo è l'aspetto emotivo di Caos.
Caos ha molte forme. Forme diverse per ogni soggetto che lo abita. Ogni soggetto vive un infinito numero di forme di Caos che abita e nel quale si trasforma.
L'emozione è priva di voce, ma ogni voce trasmette un'emozione. L'emozione è priva d'azione, ma ogni azione trasmette emozione. Ogni relazione, qualunque essa sia, con qualunque forma o sostanza avvenga, è una relazione emotiva.
Ogni intelligenza è espressione di un'emozione e tutto ciò che emoziona un soggetto altro non è che la percezione di un'emozione che si muove ed agisce nella sua oggettività agendo sulla sua intelligenza.
In questo c'è la tentazione di separare materia-energia dall'emozione, come se fossero due cose distinte esattamente come, nel modo razionale di pensare umano, distinguiamo materia ed energia pensandole cose diverse. Poi, pensiamo a materie diverse e a qualità di energie diverse. Nel sistema di pensare razionale umano, si tende a separare, distinguendo continuamente, per tendere ad arrivare all'infinitamente semplice dal quale si ritiene di poter padroneggiare l'insieme.
Questa operazione di selezione razionale della realtà vissuta, ci separa sempre di più dalla realtà stessa in quanto il semplice è ciò che si esprime per come noi lo percepiamo e solo modificando il nostro modo di percepirlo possiamo modificare la qualità del semplice col quale entriamo in relazione.
Quanto è grande il sole?
Quanto io lo vedo perché, per come lo vedo, organizzo la mia vita. Ovviamente, il sole in sé non è grande per come io lo vedo è grande diversamente per come gli uomini si pongono in relazione al sole. Che sia razionalmente enorme e misurabile o che io voglia considerarlo per come lo vedo, non cambia la qualità delle emozioni che dal sole giungono a me. Tanto più lo misuro e tanto più lo faccio entrare in una condizione razionale (studio scientifico) e tanto più mi separo dalle emozioni che dal sole giungono a me.
L'emozione vissuta in un tramonto viene annullata nell'uomo che calcola il diametro del sole.
La comunicazione emotiva, capace di modificare il vissuto dell'uomo e del sole, viene annullata quando l'uomo si separa dalle proprie possibilità di percezione emotiva trasformandosi in un "misuratore-giudice" dell'universo.
Quando nella percezione della realtà viene eliminata dalla percezione soggettiva di forma e di quantità, la realtà viene vissuta come un insieme di emozioni in continue relazioni. Si riesce a percepire quella realtà come intelligenze che cercano relazioni e che rifiutano relazioni allontanandosi e fondendosi in un insieme che la ragione relega nel sottofondo dell'esistenza allontanandole dall'orizzonte della coscienza.
Anche se i soggetti si allontanano dalla struttura emotiva della realtà in cui vivono, la realtà emotiva continua ad agire sui soggetti e sulle loro emozioni perché, le emozioni dei soggetti, per il mondo emotivo, sono ciò che il soggetto è.
Le emozioni alimentano il soggetto; le emozioni aggrediscono il soggetto; le emozioni entrano in relazione con le emozioni del soggetto. Il soggetto, che ne sia cosciente o meno, interagisce con le emozioni del mondo; vi partecipa; perché l'unica cosa che il soggetto umano ha sottratto al mondo delle emozioni non sono le sue emozioni attraverso le quali si rappresenta in quel mondo, ma la propria volontà d'esistenza che ha relegato all'interno della coscienza razionale fatta di forme e di quantità, di oggetti misurabili, difesi nella loro esistenza, da fantasie deliranti. Ma questa è un'altra questione.
Da qui nasce la percezione delle Linee di Tensione.
Canali emotivi che costruiscono relazioni fra strutture emotive, più o meno definibili, ed essi stessi definibili come entità e necessità.
Se il discorso viene fatto da un punto di vista della ragione, diremo che le Linee di Tensione collegano un soggetto ad un altro soggetto mediante un flusso emotivo. Se il discorso viene fatto da un punto di vista emotivo, diremmo che nel flusso emotivo che attraversa l'universo, alcuni tratti si accendono maggiormente indicando una volontà d'esistenza in essere che manipola le emozioni stesse. Gli stessi canali emotivi si distinguono dall'insieme emotivo per una luce particolare perché gli stessi canali emotivi sono intelligenze che alimentano relazioni fra intelligenze emotive.
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