Chiunque sarà il Presidente USA cambierà la situazione sociale interna agli USA, ma non miglioreranno i rapporti internazionali.
Novembre 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
Argomenti del sito Religione Pagana
08 novembre 2024
A proposito di Dumezil e dell'idea della società divisa in filosofi (o sacerdoti), guerrieri e lavoratori (schiavi, servi,). Come piaceva a Platone nella Repubblica:
Scrive Francisco Villar:
"Non voglio concludere questo capitolo sulla società indoeuropea senza prima accennare brevemente alla teoria della divisione in tre stati o classi, dalle caratteristiche molto diverse e con una rigida ripartizioni di funzioni. Questa teoria fu formulata da Dumezil e resa popolare dalla scuola francese. La prima classe sarebbe stata quella sacerdotale, responsabile dei riti, e dei rapporti con la divinità, della conservazioni delle tradizioni. La seconda sarebbe stata costituita dalla nobiltà guerriera. La terza sarebbe tata quella degli artigiani e degli altri lavoratori.
Il pantheon indoeuropeo sarebbe stato strutturato ad immagine e somiglianza della società umana, con divinità corrispondenti ad ognuna di queste classi.
Per quella sacerdotale, per esempio, ci sarebbero nel pantheon vedico Mitra e Varuna, in quello romano Giove e in quello germanico Odino.
Per la nobiltà guerriera ci sarebbero le divinità della guerra: Indra, Marte e Thor rispettivamente.
Per la classe umana degli artigiani il parallelo divino sarebbero i Nasatya (o gli Asvin), Quirino e Freyr. Ciascuno di questi gruppi sarebbe stato associato ad una funzione: la sovranità, la forza e la fecondità (e la salute ecc.).
Se è vero che nell'India Vedica si osserva un sistema chiuso di caste e una certa ripartizione di funzioni fra gli Dèi, è altrettanto vero che per altri popoli indoeuropei le cose sono assai meno chiare.
In ogni caso, è molto improbabile che si possa attribuire al primitivo popolo di pastori delle steppe un sistema tanto rigido ed elaborato. Se c'è o c'è stato in comune un qualche cosa di quanto ipotizza Dumezil, probabilmente questo si è verificato in epoche recenti e senza la partecipazione di tutti i gruppi storici. [...]
Tuttavia, uno dei principali pilastri linguistici che faceva pensare con una certa fondatezza alla mera esistenza del sacerdozio nella religione indoeuropea era la presunta parola per "sacerdote", comune a Latino, Messapico e Sanscrito. Ma come ho già detto prima, il significato antico della parole "bhlaghmn" era quella di "offerta". E, di conseguenza, non sembra giustificato dedurre altro che questa argomentazione che l'esistenza di un rituale di offerta alle divinità, non l'esistenza del sacerdote come istituzione, e meno ancora quella di una potente casta sacerdotale."
Tratto da: Francisco Villar "Gli indoeuropei e le origini dell'Europa" p. 163-164.
Questo è il discorso di Villar che mi sembra dimostri abbastanza razionalmente le valutazioni soggettive messe in atto da Dumezil.
Le mie argomentazioni, però, non sono di origine scientifica, ma di origine religiosa. Dumezil ha avuto l'idea dalla Repubblica di Platone, con la sua capacità linguistica ha trovato alcuni addentellati, e l'ha trasformata in una teoria di un'organizzazione sociale che determina la qualità degli Dèi.
Si tratta, a mio avviso, di una furbata alla Dumezil. Oltretutto non dimentichiamo che Dumezil riteneva l'India la culla della civiltà, mentre la civiltà vedica è molto più recente di quanto si pensasse nell'800 e nel primo 900.
Una furbata in cui i sostenitori di questa teoria si identificano con i sacerdoti, i re e i guerrieri e mai con i contadini, i braccianti e gli schiavi.
La questione più grossa è che effettivamente gli Dèi dei panteon delle antiche Religioni lasciano intravvedere una divisione a tre. Solo che non appartiene ad una organizzazione sociale proiettata nel divino, ma ad una capacità di interpretare la realtà oggettiva mediante il mito. Una interpretazione che non ha nulla a che vedere con la ragione e la razionalità: Urano, Cronos e Zeus, sono tre dimensioni in cui la vita diviene e anche altre triadi, come Liber-Libera-Cerere o Minerva-Giunone-Giove o Marte-Quirino-Giove, hanno chiavi di lettura legate all'aspetto divino della vita e delle sue trasformazioni e non sono proiezioni dell'organizzazione sociale sugli Dèi.
In fondo l'interpretazione di Dumezil rifletteva la cultura del suo tempo. E' uno studioso importante e come tale apre la porta per esplorare aspetti dell'antico, ma non per questo va assunto a modello specialmente quando il modello prospettato è obsoleto e inadeguato ai bisogni umani.
08 novembre 2024
Ricordatevi che non esistono "poteri forti", ma ognuno di voi può diventare un "potere forte" in base alla quantità di consapevolezza che avete nel vivere la vostra vita e affrontare i problemi che in essa si manifestano. Per essere un POTERE FORTE è necessario praticare, quello che ho messo in rete: IL POTERE DI ESSERE.
Se praticherete il potere di avere o pensate che mediante il potere di avere potete aver successo, quando vi va bene, finirete per coltivare relazioni sociali di tipo mafioso separandovi dalla società in cui vivete. Qualche volta vi va bene, spesso chi pratica relazioni mafiose ha del successo, ma non appena i problemi investiranno la società, chi ha praticato il Potere di Avere viene spazzato via. Perché ricordate: LA VITA VINCE SEMPRE. Per quanto venga stuprata e ridotta alla sottomissione ad una verità rivelata da un dio padrone, le pulsioni di vita, spinte da "Desiderio Bello", costringono gli uomini a manifestare sé stessi; magari con azioni disperate. Questo manifestare sé stessi va sotto il nome di Potere di Essere che è tanto maggiore quanto maggiore è l'intelligenza e l'empatia del singolo individuo col mondo e nella società in cui vive.
Ognuno di noi è un POTERE FORTE. La debolezza nasce dalla non consapevolezza di ciò che siamo nel mondo; dalla paura di agire; dall'incapacità di usare mezzi adeguati per agire nella società in cui viviamo: ma, tutto questo, è argomento della Stregoneria. Cercate in rete Potere di Essere e Potere di Avere. Fu uno degli argomenti che iniziai a trattare nel 1985 col Libro dell'Anticristo e che ho sviluppato in seguito. Lasciate perdere le "società segrete" o "occulte" quelle sono roba per bambini idioti. Il fatto che esistano delle "confraternite" segrete, costruite da arraffatori e criminali, non deve coinvolgere la nostra attenzione in quanto, tutte queste, vanno trattate come le MAFIE.
08 novembre 2024
C'era un tempo in cui alcuni credevano che riempirsi di droghe, come eroina, cocaina, marijuana ecc., portasse alla conoscenza, ma in realtà faceva solo dei drogati, molti intossicati e qualche morto.
Se un individuo si crede creato da un dio padrone, usa le droghe illudendosi di un'onnipotenza che identifica con Gesù o col dio padrone della bibbia: alla fin fine lo stimolo che porta le persone a diventare dei drogati è solo una ricerca di onnipotenza che uguagli il credente al proprio dio padrone.
Anche nell'antichità c'erano manifestazioni di drogati, ma venivano assorbite da delle società che non miravano a controllare le persone attraverso i sensi di colpa e la sessualità.
Pagina specifica dell'argomento
07 novembre 2024
La Casa Pendente del Bosco Sacro di Bomarzo
nella foto sotto la pendenza interna della casa
Nel Bosco Sacro di Bomarzo, appena superato il Teatro, si incontra la Casa Pendente.
Dalle mie foto che allego, si comprende il perché del nome. La casa è stata costruita così perché Francesco Orsini, detto Vicino, ha voluto costruirla così e in quella posizione.
Che senso ha costruire una casa pendente?
Il senso non sta nella casa, ma nelle sensazioni che quelle forme non regolari provocano sul visitatore. Il visitatore, chiunque sia, viene preso da capogiri, perdita di equilibrio e da sensazioni che alimentano le fantasie di ogni visitatore.
Della casa si possono visitare due stanze e, io che ci sono entrato, pur avendo un buon controllo dell'equilibrio, ho avvertito immediatamente la necessita della coscienza di destrutturare i riferimenti della realtà perché, la realtà, come storicamente acquisita e fagocitata dalla mia esperienza, veniva messa in discussione da un ambiente con una pendenza irregolare che imponeva una diversa ristrutturazione dei parametri dell'equilibrio, del sotto e del sopra.
Ho visto persone, entrate con me, sentire sensazioni di smarrimento e vertigine più violente di quelle che percepivo io e persone che, al contrario avevano sensazioni più leggere di smarrimento. Ma tutte le persone che entravano avevano tutte le sensazioni di una destrutturazione della coscienza spaziale.
Perché Francesco Orsini, detto Vicino, ha voluto costruire quella casa?
Per dimostrare fisicamente che ci sono delle realtà diverse da quelle razionali e, davanti a queste, la coscienza razionale è smarrita.
E' un principio alchemico: noi percepiamo il mondo in questo modo perché noi abbiamo costruito la coscienza affinché percepisse il mondo in questo modo, ma in presenza di un altro mondo noi viviamo lo smarrimento di una coscienza che deve destrutturare il vecchi e ricostruirsi per adattarsi al nuovo mondo che si è presentato.
Anche il CICAP ha voluto analizzare le strane sensazioni provocate dalla Casa Pendente del Bosco di Bomarzo.
Scrive il CICAP [online]:
Per capire perché questa casetta è interessante per chi si occupa di illusioni, è necessario entrarvi. è possibile accedere al solo piano superiore, dove ci sono due stanzette, con pareti e pavimento obliqui come le pareti esterne. Una volta all'interno si percepisce all'inizio semplicemente ciò che c'è, cioè una stanza inclinata, ma dopo un poco cominciano a verificarsi strani fenomeni. Ad esempio, si ha l'impressione di essere storti, e che le pareti e il pavimento siano invece sostanzialmente diritti.
E ancora:
Ma il fenomeno che in genere determina il maggiore stupore consiste nella sensazione di perdere l'equilibrio. All'interno della casa di Bomarzo, all'inizio, si ha la tendenza a porsi in posizione perpendicolare al pavimento, cioè in modo tale da essere diritti rispetto alla stanza, perché assumendo quella postura ci si sente verticali; in realtà, però, si è storti, per cui si deve compiere uno sforzo per non perdere l'equilibrio. Si sente di doversi opporre a una forza che attrae orizzontalmente verso la parete che è più in basso di se stessi. è la forza di gravità, e sembra agire orizzontalmente perché ci si percepisce verticali, mentre non lo si è affatto.
Scientificamente si possono dare tutte le spiegazioni fisiche che si vuole, sta di fatto che questa Casa Pendente, unica in Europa, era la dimostrazione pratica della realtà "religiosa-esoterica" che Francesco Orsini, detto Vicino, voleva rappresentare col Bosco Sacro di Bomarzo.
Sulla casa c'è una scritta che dice:
"ANIMUS QUIESCENDO FIT PRUDENTIOR ERGO"
che significa:
"L'animo tacendo diviene più assennato"
La modificazione della percezione indotta dalla pendenza dell'edificio porta la persona a fermare il flusso delle parole e a concentrarsi sulla destrutturazione e ristrutturazione della propria coscienza.
Se qualcuno aveva dei dubbi sulla visione esoterico-pagana del Vicino, la casa pendente fuga ogni dubbio perché, oltre la Casa Pendente c'è un'altra storia, un altro mondo che si dischiude al visitatore.
Solo che, per comprenderlo, è necessario destrutturare la nostra coscienza e ristrutturarla all'interno di un mondo nuovo, di una diversa visione della realtà.
07 novembre 2024
"Ogni soggetto si adatta ad ogni condizione che incontra e costringe il mondo, con tutti i soggetti che contiene, ad adattarsi alle sue scelte: cacciatori e cacciati in cui la posta in gioco è l'INFINITO. La consapevolezza (e le infinite forme e gradi di consapevolezza) fanno la differenza di chi opera come uno Stregone e chi invece subisce, aspettando la morte come fine, le avversità della vita."
La questione introduce un concetto: la necessità della ribellione soggettiva alle condizioni date. Quando date? Sempre al sorgere della necessità della ribellione soggettiva che implica una modificazione dell'ambiente nella quale si vive.
Come avviene questa ribellione soggettiva? Appartiene alle scelte soggettive che dovrebbero essere armate di intelligenza e scopo analizzando l'ambiente in cui l'individuo opera.
Accettazione delle condizioni esistenziali in essere e ribellione alle condizioni esistenziali in essere.
Si tratta di parole generiche che non indicano la direzione in cui è indirizzata la ribellione e, pertanto non significano nulla se non definiscono la situazione psicologica che abita l'individuo nella percezione delle condizioni in cui esiste e non definiscono gli intenti, gli obbiettivi, che tale ribellione definisce.
La definizione della realtà e gli intenti, gli obbiettivi, della ribellione definiscono sia la qualità della trasformazione soggettiva che la qualità della modificazione dell'ambiente abitato dall'individuo.
L'atto di ribellione è un atto in cui l'individuo libera dentro di sé le emozioni che trattiene nello sforzo di adattarsi al mondo in cui vive per poter essere accettato dal mondo stesso.
Dall'accettazione che può assumere l'aspetto di sottomissione o attività finalizzata a sottomettere, alla ribellione alla sottomissione come rifiuto di elementi dell'oggettività vissuti come fastidiosi e modificazione delle relazioni fra sé e il mondo nelle proprie condizioni di vita.
Esiste il lato nero della ribellione. La ribellione alla realtà per imporre sottomissione e beneficiare dal sottomettere persone o esseri alle proprie necessità. Imporre sottomissione per liberare sé stessi da condizioni che risultano faticose anziché rimuovere le condizioni oggettive che risultano faticose. Mi ribello alla libertà dell'uomo perché, essendo incapace di organizzare la mia vita in quelle condizioni, costringo altri uomini ad obbedire a condizioni che mi liberano dalla fatica di dover adeguarmi o rispondere a quelle condizioni. E' il lato nero della ribellione che non è rivolto alle condizioni oggettive, ma è rivolto alle persone affinché le persone, con la loro sottomissione, possono consentire a qualcuno di evitare la fatica imposta dalle condizioni in essere. In parole più povere, anziché modificare le condizioni che costringono alla fatica di "spostare sacchi pesanti" da un luogo ad un altro, si costringono altre persone a farlo beneficiando dello spostamento dei sacchi. Si è ribellato dal dover spostare sacchi, si è liberato dalla fatica, ma l'ha imposta ad altri per favorire sé stesso. Poteva costruire un carro e spostarli più facilmente, ma ha preferito imporre la fatica ad altre persone.
Il lato nero fissa le persone nella condizione della schiavitù: sia come schiavo che l'accetta che come schiavista che la impone. Se protratta per generazioni finisce per cortocircuitare l'ideale esistenziale nella relazione schiavo padrone dove l'ideale dello schiavo si realizza nel poter diventare padrone a sua volta e l'ideale del padrone consiste nella pretesa di essere amato dai suoi schiavi.
Ogni ribellione alle condizioni trasforma l'uomo, ma la direzione, l'intento della trasformazione, produce un uomo diverso in condizioni oggettive diverse. L'uomo può espandere sé stesso nel mondo o può chiudersi in sé stesso costringendo il mondo a preservare quel sé stesso affinché non cambi.
Trasformare significa: plasmare, modificare la propria struttura fisica che modifica, a sua volta, la qualità della percezione soggettiva e le idee razionali sul mondo e sulla vita. Per modificare la percezione è necessario modificare il cervello e la coscienza investendo di emozioni, l'intera attività quotidiana. L'emozione è l'energia vitale che alimenta, modifica, adegua, adatta, trasforma la coscienza dell'individuo. La ribellione è l'atto mediante il quale l'emozione, insorgendo nell'individuo e occupando la coscienza, modifica la percezione della realtà dell'individuo e amplia la sua capacità di descrivere il mondo in cui vive.
Questo atto di ribellione, prodotto dall'insorgenza emotiva dentro all'individuo, è chiamato: illuminazione.
07 novembre 2024
Le persone vengono insultate da razzisti e fascisti e se poi le persone si risentono degli insulti, vengono denunciate e spesso trovano un PM pronto ad avallare e giustificare le affermazioni demenziali di razzisti e squadristi.
E' capitato anche a me. A me questo giochetto lo fece una giornalista del giornale Il Gazzettino che voleva giustificare la violenza delle suore cattoliche sui bambini.
Si tratta di una forma di squadrismo che viene usata per bastonare le persone che tentano di essere cittadini anziché servi e sudditi sottomessi a prepotenti e miserabili.
Ricorrere al magistrato non è giuridicamente un atto "squadrista", ma lo è nella percezione del soggetto che percepisce come intimidatoria l'attività del magistrato che non è volta a stabilire giustizia (valutare le due parti sullo stesso piano), ma appare volta ad intimorire una parte politica. Dopo avrai giustizia, molto probabile, ma intanto vivi la sofferenza dell'aggressione giudiziaria subita.
Pagina specifica dell'argomento
06 novembre 2024
Il significato è chiaro, chiunque vinca le elezioni negli USA intende impedire all'industria USA e al commercio USA di vendere i propri prodotti in Cina. Gli USA hanno 350 milioni di abitanti, la Cina 1 miliardo e 400 milioni. E' la proporzione fra il mercato USA e il mercato cinese.
La guerra commerciale serve a questo: isolare il proprio mercato dal resto del mondo presupponendo che il resto del mondo necessiti del proprio mercato e sia disponibile a sottomettersi alle regole di chi si è isolato.
Recentemente c'è stata una reazione della Germania che si è opposta a nuove sanzioni commerciali alla Russia perché questo mette in crisi la sua industria che, grazie alle sanzioni imposte al mondo, è in grande crisi.
Nessuno si pone la domanda: di che cosa ha bisogno il mondo?
Sembra che imperi il desiderio di Dio: "Io voglio; io voglio; io voglio".
Senza porsi il problema delle conseguenze sociali ed economiche di questo volere che esclude il volere di tutti gli altri.
06 novembre 2024
Se volete, riflettete attentamente su quanto vi posto sulla Stregoneria.
Tutti coloro che frequentano il mondo "pagano" sanno che il mondo è fatto da intelligenze, ma quante volte, al vostro cane o al vostro gatto avete detto "Bello il mio tesoro" accarezzandolo: lo stesso atteggiamento lo avreste tenuto con un uomo o una donna che passa per strada?
Il punto è che quando pensiamo agli animali, si pensano come degli inferiori e mai come degli uguali.
Così è anche per i bambini; con gli uomini e le donne quando vengono pensati come subordinati.
E potrei continuare...
Quando la Stregoneria dice che il mondo in cui viviamo è un insieme di intelligenze espresse da coscienze mediante la loro volontà, sta esprimendo un concetto di uguaglianza che ammette la diversità delle intelligenze nella loro specificità, ma non ammette gerarchia (superiorità o inferiorità) nelle relazioni.
Io che ho appena iniziato a studiare inglese, nei confronti di tutte le intelligenze del mondo, dalla persona all'albero, agli animali, ai batteri, al vento, al fiume e a tutto ciò che potete immaginare, dovrei applicare a me stesso il concetto di "I must" e non il concetto "I have to". Il sostanza, il concetto di "Io devo" e non il concetto di "Io necessito".
Questo è il primo passo che un individuo deve (I must) fare per iniziare un cammino di Stregoneria.
Questo concetto è discriminante fra coloro che possono percorrere un sentiero di Stregoneria e coloro che non possono percorrere nessun sentiero di Stregoneria, ma solo cortocircuitare il loro desiderio in forme patologiche.
Nessun razzista e nessun sovranista è in grado di percorrere un sentiero di Stregoneria perché il razzista e il sovranista applica il dovere agli altri, all'albero, alle piante, agli animali, al vicino di casa, agli altri uomini, donne, all'ambiente e quanto potete immaginare, in funzione di sé stesso (You must for me). E per farlo, divide e discrimina per gerarchia. Costruisce delle categorie gerarchiche dell'intero ambiente in cui vive dove c'è qualcuno che comanda e qualcuno che (must) deve obbedire.
Nel razzista, nel cristiano, nel monoteista, nel fascista, non c'è il concetto di con-passione. Perché chi si identifica nel gerarca non vive le stesse passioni di altri. Può usare il concetto di "pietismo" dove il più forte ha pietà per sé stesso e si rende conto che senza i sottoposti non può imperare e concede qualcosa a chi considera sottoposto. Un concetto che viene definito dai cristiani come "amore", la "carità di Dio" per il bestiame umano che avrebbe creato e che è tenuto ad "amarlo" perché, altrimenti, li ammazza tutti col diluvio universale.
Non puoi percorrere un sentiero di Stregoneria se non vedi le tue stesse emozioni nel gatto, nel merlo, nell'albero, nella nuvola, nel vento, nel battere, nel virus, nella montagna, nelle stelle, nella luna, nel sole, nel ruscello sotto casa come nel grande fiume. Non puoi percorrere un sentiero di Stregoneria se non vivi le medesime passioni degli uomini e delle donne del tuo ambiente.
E questo è un concetto che non sono mai riuscito a far comprendere.
Le persone sono educate a sentirsi sempre superiori a qualcuno e si sentono buone quando si sentono più forti di qualcuno che ritengono inferiori e nei confronti del quale applicano un atteggiamento "buonista" purché sia sottomesso.
Io posso uccidere un animale per mangiarlo; posso uccidere la zanzara che mi infastidisce. Ma non per questo il mio atteggiamento psicologico si sente superiore all'animale o al vegetale che mangio o alla zanzara che uccido.
06 novembre 2024
La Stregoneria è l'arte di relazione fra l'individuo e il mondo in cui vive. Si tratta "solo" di stabilire che cos'è il mondo, che cos'è l'individuo e in cosa consiste la magia della trasformazione. Oppure, in alternativa, c'è IL VIVERE inteso come la capacità e le possibilità di veicolare nel mondo le proprie passioni e i propri desideri. Un mondo fatto da soggetti che vivono veicolando nel mondo le proprie passioni, intenti e desideri: anche di mangiarsi a vicenda.
Non esiste una branca della scienza che non abbia la sua origine e il suo senso nella Stregoneria; sarebbe come dire che può esistere una scienza, una branca scientifica, che prescinde dalla vita e dai bisogni dell'uomo nelle necessità del suo quotidiano.
L'oggettività in cui vive uno Stregone è composta da soggettività che progettano la loro esistenza: ogni uomo e ogni donna; ogni animale e ogni pianta; ogni luogo e ogni fonte; ogni fiume e ogni strada; ogni pianeta e ogni galassia; ogni tensione psichica e ogni emozione; ogni cellula e ogni battere; ogni virus e ogni fungo; sono tutti soggetti pensanti che progettano la loro esistenza. L'esistenza è fatta di conflitti e di amicizia, di trasformazione continua in cui ogni soggetto manifesta la propria intelligenza e la propria volontà.
06 novembre 2024
Quando Lei dice:
"La ragione è la facoltà di elaborazione dei dati sensibili (esterni e interni). Può essere definita come l'insieme di regole e procedure seguite dalla coscienza nell'esercizio dell'intelligenza."
Lei sta prendendo in considerazione sè stesso e quanto di sè stesso considera ragione.
Solo che quel sé stesso, come insieme razionale, lei non lo incontra nelle scelte del paramecio, dell'ameba, del virus o del battere.
Un conto è la pulsione di vita o volontà d'esistenza e un altro conto sono le strategie di specie o di individuo in cui veicoliamo la volontà d'esistenza sia come specie che come singoli Esseri.
Il ragionamento può essere risolto affermando che, comunque la visione della vita del virus, del paramecio, dell'ameba o del battere, sono comunque delle ragioni soggettive. Questo pone vari problemi; innanzi tutto su che cos'è l'intelligenza e in secondo luogo abbattere l'onnipotenza della ragione umana per assimilarla a quella dei virus e dei batteri e nessuna ragione umana è disposta a fare un'operazione del genere.
Infatti, Lei stesso scrive della ragione:
"La ragione è la facoltà di elaborazione dei dati sensibili (esterni e interni). Può essere definita come l'insieme di regole e procedure seguite dalla coscienza nell'esercizio dell'intelligenza. Essa crea una mappa del mondo utilizzando la quale dirige le azioni. Ma tra i dati a disposizione della ragione non ci sono solo quelli della mappa. La ragione (l'intelligenza) sa che la mappa è solo una mappa, cioè sa anche che la mappa si riferisce a qualcos'altro, e quindi sa che per acquisire nuove informazioni deve interrompere il filtraggio (che effettua normalmente per restringere l'ambito della sua elaborazione alle informazioni già elaborate e inserite nella mappa - che altro non è che un sistema di definizioni e relazioni) e lasciar entrare informazioni prive di relazioni riconosciute con quelle già inserite nella mappa (e che quindi la ragione non sa ancora dove mettere). In sostanza si tratta di destinare una certa quantità di risorse (memoria e capacità di elaborazione) a elementi non immediatamente relazionabili e quindi non inseribili nella mappa. Questo garantisce una continua evoluzione e un continuo adattamento, a patto che le nuove informazioni vengano poi elaborate e inserite della mappa, arricchendola in quantità e qualità d'informazione."
E questo dà addito ad altre difficoltà di ordine pratico. I cardinali che condannarono Galilei erano talmente terrorizzati da non poter mettere i loro occhi dietro al cannocchiale e verificare di persona quanto Galilei diceva. La ragione di quei cardinali era preclusa a dei fenomeni. E questo vale per tutta la nostra vita. Per esempio, quanti fenomeni provenienti dalla "materia oscura" o fenomeni dovuti a risposte di modificazioni ambientali dovute "all'antimateria", la nostra ragione ignora? Eppure, anche se ignorati alla nostra ragione, il nostro corpo vi si adatta fin dalla nascita della vita su questo pianeta. Questi adattamenti, che appartengono alla vita, sono ignorati dalla ragione la quale dà delle spiegazioni solo a posteriori e spesso del tipo: lo ha voluto Dio!
Per affermare quello che dice Lei è necessario essere convinti che l'intelligenza, attribuita alla ragione, sia un oggetto in sé. E' necessario affermare il non-sense secondo cui l'intelligenza risolve il problema anziché descrivere il problema a soluzioni date. Le faccio un esempio. L'uomo costruisce navi e barche e risolve i problemi di galleggiamento. Ma non sa perché. Dà varie spiegazioni, tutte irrazionali però funzionali. Poi, arriva Archimede e dà la spiegazione razionale. Alla soluzione data, Archimede descrive qual è il problema risolto. Quel "eureka" di Archimede altro non è che l'euforia di un'illuminazione dovuta ad un'emozione che ha disarticolato la sua ragione e l'ha ricomposta includendo il principio di galleggiamento. La cultura assorbe, tutti noi dovremmo conoscere il principio di galleggiamento (dillo a quelli che venivano derisi perché costruirono la prima nave in ferro), ma solo Archimede fece l'atto divino di ampliare la sua ragione mediante l'emozione che modificava la descrizione razionale del mondo vissuto. I virus e i batteri sono bravissimi in tutto questo: hanno costruito anche il nostro corpo in risposta alla pulsione di vita che li spingeva ad elaborare le migliori condizioni per continuare a vivere. In più non hanno la necessità di trasformare la loro azione in principio razionale.
Quando Lei dice nello specifico
"lasciar entrare informazioni prive di relazioni riconosciute con quelle già inserite nella mappa".
Lei sta parlando di "illuminazione". In sostanza sta parlando di quell'atto per cui la struttura emotiva dell'individuo, dopo un processo di tensione-carica si scarica destrutturando la ragione in essere nell'individuo e, nella fase di rilassamento dalla scarica emotiva, la ristruttura su un piano diverso inglobando nuovi fenomeni del mondo e adattando al nuovo la ragione (che, fra l'altro mette in atto strategie di recupero del suo stato precedente).
Quando Padre Zeus fece la sua Titanomachia, altro non fece che rivendicare il diritto di far nascere nuovi Dèi attraverso le strategie di vita della Natura mediante la forma e la quantità. Tuttavia, sia i Titani che i figli di Urano Stellato, sono strutture fondamentali con cui Zeus ha fatto germinare la vita della Natura. Zeus è la ragione, la forma e la quantità; ma i Titani sono le pulsioni della trasformazione della vita (della ragione stessa) e i figli di Urano Stellato sono le emozioni: cioè la vita in sé.
Non esiste un'evoluzione mediante la ragione. La ragione registra e giustifica atti dei quali non comprende il senso. Il senso appartiene alla vita e alle pulsioni di vita, la ragione tenta di giustificarle. Secondo un'indagine sociologica, nei supermercati le scelte dei clienti obbediscono a dei criteri assolutamente irrazionali; partono da scelte che emergono dalla psiche profonda che la ragione ignora. Poi, una volta che il cliente ha fatto la sua scelta, allora la ragione dà delle spiegazioni: che sono dei Giudizi di necessità.
---fine terza parte---continua--
Pagina specifica dell'argomento
05 novembre 2024
Sono molti anni che, parlando de Il Crogiolo dello Stregone, parlo della manipolazione della struttura emotiva della fase fetale del bambino come condizione che, manipolando le emozioni in relazione col mondo in cui la madre vive, si predispone a far proprio l'imprinting della nascita.
Ne ho parlato a proposito della formazione della percezione i cui testi sono rintracciabili in web fin da prima del 2006. La stampa diffondeva da parecchi anni rapporti scientifici che facevano trasparire una realtà diversa da quella che storicamente si immaginava nei confronti del feto.
Come la Stregoneria queste cose le ha sempre sapute, così le conosce anche la magia nera cristiana che agisce anche sulla crescita fetale del bambino per predisporlo alla manipolazione mentale.
Se per un ricercatore scientifico risulta relativamente facile raccogliere dei dati sulla risposta del feto alle sollecitazioni della madre, quando si tratta di dare delle soluzioni ai comportamenti della madre affinché il feto nasca predisposto psichicamente in maniera ottimale, tutto si riduce all'assoluta banalità.
Il ricercatore, nel tentare di dare soluzioni, riproduce le categorie di pensiero cristiano, monoteista, e finisce per spacciare per soluzioni lo stesso comportamento che la madre ha sempre tenuto. Una cosa è misurare con una macchina delle risposte biologiche e un altro conto è delineare un comportamento della madre che sia in grado di aprire il futuro al figlio che ha in pancia predisponendolo a dare delle risposte adattative funzionali.
La difficoltà del ricercatore nasce dal fatto che mentre le risposte biologiche sono misurabili con uno strumento e razionalizzabili; il che fare della madre non appartiene alla razionalità, ma alla sfera emotiva di comunicazione empatica col Feto al quale traduce i segnali che dal mondo giungono a lei mediante le risposte che lei stessa dà ai segnali del mondo.
Inoltre, il ricercatore non è in grado di raccogliere i dati sulla modificazione della struttura emotiva fetale come adattamento soggettivo alle sollecitazioni in base alle risposte che il feto si prepara a dare in quanto, la modificazione della struttura emotiva, è circoscritta nel tempo dalla cui dimensione il ricercatore è escluso. Il ricercatore può descrivere un prima e un dopo, non il passaggio dal prima al dopo che per la ragione non esiste.
Per dire alla madre che cosa deve fare e come deve vivere serve uno Stregone, ma nemmeno uno Stregone può intervenire sul come la madre è vissuta e gli adattamenti che ha messo in atto nelle scelte della sua vita prima che fosse incinta e pensasse di rivolgersi ad uno Stregone per sapere come lei si deve comportare affinché suo figlio nasca al meglio per affrontare il mondo che troverà.
Scrive il giornale La Repubblica:
Gravidanza
Quei primi nove mesi che scrivono la nostra vita
Suoni, umore e sorrisi: un numero sempre maggiore di studi scientifici svela il ruolo del periodo pre-natale nello sviluppo dei bebè di
Di: Elena Dusi
ROMA - Non è affatto un periodo di attesa. Tra il concepimento e la nascita, il bambino sta costruendo il suo futuro. E oggi alla scienza de "I primi nove mesi che delineano il resto della vita" dedica la copertina il magazine Time, partendo dal titolo di un libro appena pubblicato in America da Annie Murphy Paul per Free Press. Un tempo si raccomandava giusto di non bere né fumare. Ora si moltiplicano gli studi che legano l'umore della madre, il suo stress, l'intonazione della voce, i suoni che raggiungono l'utero, l'attività fisica e la presenza di certi ormoni al benessere alla vita futura del bimbo: del suo corpo come della psiche. La madre è una porta verso il mondo esterno che il figlio sfrutta (e dal quale è influenzato) molto più di quanto non si ritenesse in passato.
L'ultima sorpresa arriva dall'università tedesca di Wurzburg. In uno studio su Current Biology i ricercatori hanno analizzato il pianto dei neonati in Francia e in Germania, osservando che nei loro primi vagiti i bimbi parlano già la lingua dei genitori. Il tono è crescente nei bebè francesi e calante in quelli tedeschi, in accordo con la melodia delle due lingue. E poiché il pianto è stato analizzato a tre giorni di vita, la conclusione è che i bambini hanno assorbito l'accento durante la gestazione. Voci e melodie musicali possono infatti essere ascoltati dal terzo trimestre in poi.
"Durante la gravidanza il feto riceve un imprinting fortissimo", conferma Salvatore Alberico, primario di ostetricia all'istituto di ricerca materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste. "Anche nel campo delle gravidanze, uno dei problemi di salute in aumento è l'obesità". Fare ginnastica è consigliabile per la madre, dimostra uno studio dell'università di Bristol, perché aiuterà il figlio a mantenere la linea durante tutta la vita futura. "In condizioni normali - spiega Alberico - consigliamo 50 minuti di attività aerobica come nuoto, bicicletta o camminata veloce. La madre non deve essere in affanno per non ridurre l'ossigeno che arriva al feto".
Stress, ansia e paura raggiungono l'utero immediatamente. Sia attraverso l'ormone cortisolo che si fa strada attraverso la placenta, sia attraverso l'adrenalina che restringe i vasi sanguigni e riduce il sangue diretto al bambino. L'effetto, in entrambi i casi, potrebbe essere un rallentamento dello sviluppo e un carattere più ansioso del normale. "Ma donna e bambino godono anche di un meccanismo di protezione", continua il medico. "Durante la gravidanza c'è un aumento di estrogeno e, di conseguenza, di endorfine: ormoni legati al buon umore e a una sensazione generale di benessere". Se si considera che il battito cardiaco della madre è il rumore principale che un bambino percepisce, si comprende come il relax di lei metta a proprio agio anche il figlio.
Spingendosi molto in là nell'interpretazione dell'imprinting fetale, c'è anche chi ha attribuito agli ormoni della gravidanza la crisi finanziaria. Nel 2009 l'università di Cambridge dimostrò che i trader particolarmente imprudenti della city di Londra avevano l'anulare più lungo dell'indice in proporzioni superiori alla media. E poiché la lunghezza delle due dita potrebbe essere influenzata dalla quantità di testosterone assorbita dal bambino durante la gestazione, si è concluso che anche il crac finanziario ha avuto origine nel ventre materno.
(25 settembre 2010)
Tratto da: La Repubblica online 25 settembre 2010
Lo scienziato può misurare l'effetto che vede, ma non può dettare norme comportamentali per il futuro predeterminato. Può osservare che "un'educazione rigida" o "un'educazione violenta" fa crescere un bambino insicuro. Ma quando viene eliminata "l'educazione rigida" o "l'educazione violenta" non è che il bambino sia a posto o la madre abbia finito il suo compito. Ogni azione che viene fatta è all'interno di un immenso complesso di azioni e quando si modifica un comportamento la risposta del bambino non è quella immaginata, ma è quella che il bambino mette in atto rispondendo ad un infinito numero di sollecitazioni. Esiste un metodo proprio della Stregoneria per abitare il mondo ed agire in esso, ma non può essere usato in ambito monoteista. Il metodo prevede la rimozione della sottomissione psico-emotiva imposta dal monoteismo alla madre, ma se questo libera parte della qualità emotiva della madre che giunge al feto non sarà la stessa madre che prima accettava la sottomissione.
Come in tutte le categorie del monoteismo che prevedono la sottomissione, si esalta la pace e la quiete della madre che viene trasmessa al Feto: come se la crescita fosse un fatto di quiete e non di continue destrutturazioni neuro-vegetative attraverso travolgimenti emotivi che consentono una continua trasformazione del soggetto che cresce.
C'è da essere sconvolti dall'ignoranza degli scienziati nell'attività di abitare il mondo. Sono abituati a funzioni semplici, non a risposte complesse in cui miliardi di soggetti rispondono a sollecitazioni ambientali adattandosi reciprocamente alle sollecitazioni che gli adattamenti mettono in atto.
Solo la Stregoneria è portatrice del potere degli individui di abitare il mondo: fin da quando sono ancora nella pancia della madre.
[fa parte di tutte le riflessioni cancellate dai blog e che ripubblico in quanto mantengono il loro valore dottrinale e ideologico]
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04 novembre 2024
Ci fu un tempo in cui raccoglievo e commentavo informazioni che registrassero la centralità del Crogiolo dello Stregone nelle modificazioni dei comportamenti sociali. Pubblicavo queste osservazioni sui blog che gestivo. Poi i blog sono stati chiusi, ma ogni tanto riprendo i concetti quando questi sono generali (non riguardano una persona specifica che non sia una persona pubblica) e possono essere pensati e ripensati nella situazione attuale.
Nel settembre del 2010 scrivevo:
Non serviva la ricerca australiana per confermare ciò che vado dicendo da parecchi anni.
Una società violenta, costretta in ginocchio davanti ad un Dio violento, può produrre solo ragazzi violenti, indisciplinati e senza una prospettiva per il futuro. Ragazzi educati con i principi morali del crocefisso: costretti a comportamenti violenti, vigliacchi e criminali, come quelli del Gesù rappresentati dalla croce e quelli del dio padrone cristiano che si spaccia per creatore del mondo.
Un'educazione che avviene trasmessa da adulti, genitori che hanno fatto della violenza il metodo e la norma riducendo le persone più fragili (specialmente in ambito familiare) ad oggetti di possesso e soggetti a violenza sia fisica che psicologica. In presenza di Istituzioni che non solo tollerano comportamenti criminali, spesso minimizzandoli, ma che sono attente a favorire la violenza sui più deboli.
All'interno di questo contesto educativo si comprendono i fatti di cronaca che ogni giorno vengono presentati dall'informazione.
La sociologia può individuare le relazioni, ma non indica le cause in quanto le cause assurgono alle responsabilità ideologiche del Gesù dei cristiani e del criminale che si vanta di essere il dio creatore.
Io continuo a seguire la cronaca, ma il quadro sociologico, abbandonato nelle mani del terrore cattolico (solo ieri Zaia in consiglio regionale del Veneto ha insistito nel prostrarsi e nell'omaggiare il peggior responsabile del disastro sociale del Veneto: Scola), è destinato a peggiorare a mano a mano che la crisi economica, abbandonata a sé stessa da un governo composto da codardi che la vogliono ignorare (è rimasto famosa la battuta vile di Silvio Berlusconi secondo cui la crisi era di ordine psicologico) e da un'amministrazione regionale più tesa a fare i propri affari personali che non a salvaguardare la società Veneta, è destinato ad aggravarsi rapidamente.
L'aumento degli alunni in una sola aula, voluto da un ministro incapace e incompetente (salvo che per competenza non intendiamo la distruzione del tessuto sociale) come la Gelmini, è destinato ad aggravare e radicalizzare gli episodi di bullismo e prevaricazione che sfociano speso in veri e propri delitti.
Riporto la ricerca australiana:
Ricerca australiana
Il bullismo si impara da papà
I comportamenti violenti vengono spesso trasmessi dall'esempio dei genitori e dalle loro esperienze.
MILANO – Uomini e donne che si fanno avanti al lavoro con intimidazioni, famiglie i cui modi violenti e aggressivi vengono riconosciuti come vincenti dai figli? è questo il terreno fertile per fare di un ragazzo un "bullo", e la strada per uscirne non passa per forza dai programmi scolastici che scoraggino i comportamenti devianti, né tantomeno dalle punizioni esemplari.
BULLI IN FAMIGLIA – Lo sostiene una ricerca svolta in Australia, alla Queensland University of Technology dalla professoressa Marilyn Campbell della facoltà di Scienza dell'Educazione, che argomenta: «Quando i bambini vedono violenza tra le mura domestiche, che si tratti di un abuso fisico o emotivo, imparano che il potere della sopraffazione può essere usato per avere la meglio. Se i genitori, magari a cena, parlano dei loro comportamenti da bulli al lavoro, i figli lo registreranno come un metodo per arrivare ad avere quel che vogliono». è proprio per questa responsabilità familiare che le strategie anti-bullismo e le punizioni scolastiche non possono funzionare da sole, se non sono accompagnate da una radicale modifica dei comportamenti familiari sul tema. In generale, sostiene la professoressa, le punizioni esemplari non funzionano mai. Meglio tentare con metodi differenti, che provino a suscitare nel bullo quell'empatia con il prossimo che a loro manca.
SOCIALITà MANCATA – Sono i rapporti sani con gli altri a mancare totalmente a quei ragazzi violenti (in Italia addirittura uno su due): da adolescenti hanno difficoltà nell'instaurare rapporti sentimentali e i loro amici sono esclusivamente i coetanei più spaventati e sottomessi dai loro comportamenti, dunque non hanno mai rapporti da pari a pari. Da adulti poi, i ragazzini violenti rischiano maggiormente di fare abuso di alcol e sostanze stupefacenti, come tentativo di automedicazione per non saper affrontare le relazioni con gli altri. E, ancor peggio, tra i "bulli" più giovani – ovvero quelli che frequentano le scuole elementari – aumenta il rischio di commettere reati entro i vent'anni. Per questo la ricerca australiana sostiene che non sono solo le vittime di episodi di bullismo ad avere la peggio e portarsi dietro un peso psicologico per quanto è accaduto, ma entrambe le parti – vittima e carnefice – portano dentro di sé danni indelebili per le violenze fatte e subite.
E. P.
17 settembre 2010
Tratto da:
Corriere della sera on line del 10 settembre 2010
Domani gli adoratori del criminale in croce semineranno altra disperazione e odio. Ieri Ratzinger parla di "rispetto per chi, come lui, semina odio e morte nelle società civili". Politici prezzolati prostituiscono il loro giuramento di fedeltà alla Costituzione per inginocchiarsi davanti ad un criminale che pretende di rappresentare il dio padrone in un delirio ideologico da monarchia assoluta.
E, intanto, i ragazzi del Veneto si apprestano ad andare avanti e indietro nel disagio sociale perdendo quelle opportunità che una consapevolezza di essere parte di una società consentirebbero loro di afferrare.
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03 novembre 2024
Si legge nell'Inno Omerico a Demetra:
Così parlò: e a lei rispondeva il figlio di Iperione:
"Demetra augusta, figlia di Rea dalle belle chiome,
tu lo saprai: io, infatti, profondamente ti rispetto e ti compiango,
angosciata come sei per la figlia dalle agili caviglie. Nessun altro
fra gli immortali è responsabile, se non Zeus adunatore di nembi,
che l'ha destinata, perché sia detta sua sposa fiorente,
a suo fratello, Ade: e questi giù nella tenebra caliginosa
la trascinò con i suoi cavalli, dopo averla rapita mentre ella gridava a gran voce.
Ma tu, o dea, metti fine al tuo pianto copioso: non conviene
che tu serbi così, senza motivo, un rancore inesorabile. Non è indegno di te,
come genero, fra gli immortali, Aidoneo signore di molti uomini,
tuo fratello, tuo germano: il suo dominio
egli ha ottenuto quando, all'origine, si fece la divisione in tre parti;
e abita tra coloro di cui gli toccò essere il sovrano".
Dopo aver parlato così, incitò i cavalli: ed essi al suo richiamo
celermente tiravano il carro veloce, come uccelli dalle ali distese;
ma nel cuore della dea penetrava un dolore più profondo e struggente.
Compiangere, in questo caso, sta per "piangere assieme a chi prova dolore".
Elios non dice a Demetra: "Oh, poverina ti hanno rapito la figlia!"; ma dice: "angosciata come sei per la figlia...". E' solidale nel dolore provato, non per l'evento che Demetra ha vissuto. Infatti, Elios conosce il tempo che viene incontro ed è capace di leggere i cambiamenti che Zeus ha costruito.
Noi ci chiediamo: chi è il responsabile dell'accaduto?
Colui che ha costruito le condizioni affinché ciò accada.
Questo lo dobbiamo conoscere attentamente anche noi. Lo dobbiamo conoscere affinché diventiamo consapevoli che quanto accade è il risultato delle condizioni che sono state costruite. Le condizioni sono le responsabili dell'accadimento, non il soggetto che quell'accadimento mette in atto o il soggetto che quel cambiamento subisce.
L'Iniziato deve essere consapevole delle condizioni nelle quali agisce al fine di organizzare la sua azione nel mondo in cui vive.
L'Iniziato non è colui che piega le cose al suo volere; l'Iniziato è colui che crea le condizioni affinché quanto desidera emerga per scelta soggettiva dalle condizioni che ha preparato.
Solo chi è in grado di superare la forma con cui si presenta la sua quotidianità vivendo le trasformazioni che in essa si preparano può fissare il proprio Intento al tempo che viene incontro e progettare un futuro possibile facendolo emergere dalla propria azione.
E' Zeus che ha progettato il futuro, Ade ha solo messo in atto le proprie strategie per rispondere alla propria necessità, cosa che Zeus era certo che facesse perché in quelle condizioni non avrebbe potuto fare altrimenti. Sarebbe avvenuto quando la "piccola Demetra, Core" si sarebbe immersa nell'oscuro della ragione per alimentare la crescita di chi viene alla luce della ragione.
E' saggio Elios che racconta a Demetra come nulla di male sia accaduto a Persefone e la invita a mettere fine al suo dolore per la figlia che, in fondo, non è perduta, ma sua figlia è là ad alimentare la crescita e a rendere grande la madre.
Elios consola Demetra, la figlia di Rea. La terra necessita di nuove trasformazioni. Questo è il senso per cui Elios nomina la madre di Demetra e gli ricorda come il patto dell'inizio, fra Poseidone, Ade e Zeus, fosse la divisione del mondo affinché questo crescesse. Ade, dice Elios, è partecipe dell'Infinito, non è un genero indegno. Il tuo rancore è immotivato. Nasce solo dal dolore che provi per una cosa che ritieni una perdita, ma nulla di male appartiene al destino di Persefone e nulla hai perduto.
Già, un'altra cosa che un Iniziato deve sapere!
Ogni gesto cambia la realtà dell'esistenza. Ogni gesto modifica il cammino su cui procedono i cambiamenti del presente.
Alcuni gesti sono tali da modificare progetti di altri Esseri già in corso. E' quanto l'Iniziato deve sapere. Eseguire un progetto altera la struttura emozionale degli individui sui quali quel progetto modifica le condizioni per le quali loro stessi progettavano.
Questa è la realtà del dolore di Demetra.
Demetra aveva dei progetti: sia per sé stessa, sia per la figlia, sia con la figlia.
Il progetto di Zeus, compiuto da Ade, cancella tutti i progetti di Demetra.
Demetra è nuda davanti al mondo.
Lei sapeva che Persefone non le apparteneva, ma contava sul legame per trattenerla all'interno dei suoi progetti. Ora questo è spezzato.
Quando Elios gli rivela che Ade è l'esecutore del volere di Zeus, a Demetra crolla ogni tentativo di ritornare al momento che precedette il rapimento. Era tale la forza dell'organizzatore del progetto e del suo esecutore che lei non aveva possibilità di recuperare nulla.
"nel cuore della dea penetrava un dolore più profondo e struggente." E' il dolore del cambiamento. Ora è Demetra che deve cambiare e il suo viaggio, la sua ricerca, altro non è che una ricerca per ritrovare altre motivazioni in cui esercitare la capacità di progettare il futuro in condizioni diverse.
A lei interessa recuperare Persefone, ma ora sa che nulla sarà mai più come prima.
Sappia l'Iniziato che dopo che ha intrapreso il suo cammino, nulla sarà mai più come prima. Non c'è ritorno al NON ESSERE INIZIATO! Non si può passare dalla Conoscenza alla Non-conoscenza; non è possibile passare dalla Libertà alla schiavitù godendo di questa. Si può passare da uno stato di schiavitù ad uno stato di Libertà o di minore schiavitù godendo del nuovo stato! Si può passare dal non conoscere alla Conoscenza o al conoscere qualche cosa e godere di questo! Si può passare da una vita da sottomessi ad una vita di responsabilità o di minore sottomissione e godere di questo!
Ma non è possibile godere del percorso contrario.
Non c'è possibilità di ritorno per un Iniziato; c'è solo la possibilità di continuare il cammino o di essere sconfitti!
Sappia l'Iniziato che egli è responsabile di qualunque cosa progetti e attui; non solo per quanto progetta o attua, ma per gli effetti che scaturiranno dal suo progettare e dal suo attuarsi. E, spesso, ciò che progetta e attua è glorioso visto nel tempo che viene incontro, ma provoca dolore nel tempo presente. E per un Iniziato, non essendoci ritorno, anche il "non-progettare" è un progettare che concorre alla formazione del possibile tempo che viene incontro.
Spesso molti Iniziati sono sopraffatti dalla percezione del dolore nel tempo presente e rinunciano a progettare; sono insensibili al dolore che porta loro il tempo che viene loro incontro monco del loro progettare.
Il fuoco di Demetra brucia chi non costruisce le proprie relazioni emotive con quel fuoco. Essere bruciati significa venir consumati, immobili in una condizione di permanente attesa. Il fuoco di Demetra è nutrimento per coloro che investono di emozioni le loro azioni; per chi agisce sognando un futuro diverso dal presente vissuto; per coloro che abitano il mondo percorrendo strade e scegliendo in crocicchi emotivi.
Persefone ha iniziato il suo cammino e il futuro, un futuro mai progettato, si apre davanti agli occhi di Demetra. Ora Lei cerca il suo "essere Demetra" in quel nuovo e diverso futuro.
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02 novembre 2024
Noi percepiamo una realtà che alla nostra percezione appare come una "realtà in essere". Su questo percepire immaginiamo un futuro possibile e a seconda della capacità di elaborazione soggettiva e degli interessi soggettivi che si riversano nei desideri, immaginiamo un futuro. Diciamo: "Succederà questo".
Qualche volta indoviniamo. Ma spesso vengono ignorate le dinamiche di fenomeni nuovi e nuove e diverse elaborazioni soggettive di fenomeni.
Se il futuro personale è abbastanza circoscritto e prevedibile, il futuro generale di una società sugge ad ogni analista perché l'imprevedibilità dei fenomeni e la loro percezione è troppo vasta per essere considerata.
Ci stanno provando con l'intelligenza artificiale, Questa può analizzare un alto numero di informazioni oggettive, ma non è in grado di leggere l'elaborazione soggettiva dei dati oggettivi che ne fanno le persone. E le persone non sono macchine.
02 novembre 2024
Quando lei dice:
A quel punto la ragione diventa una anti-ragione (una sorta di antimateria razionale). Applica filtri non più in base alle necessità temporanee di elaborazione delle informazioni, ma in base a leggi precostituite e prive di relazione con gli scopi della ragione stessa. Appare come asservita a una volontà esterna, anche se non sappiamo di che volontà si tratti, e a chi o cosa faccia riferimento. Infatti le costrizioni imposte dalla "civiltà" per mezzo delle religioni, le leggi dello stato, le regole morali, le tradizioni, le usanze, eccetera, spesso non sono funzionali a niente che riguardi la conservazione o l'evoluzione dell'individuo o della specie. Assomigliano piuttosto a processi di parassitismo, dal momento che buona parte dell'energia dell'individuo viene deviata verso azioni ed emozioni disfunzionali sia per l'individuo sia per la specie, anche se i "parassiti" restano invisibili (gli stessi detentori del potere sono personalità maniacali e coatte, quindi essi stessi vittima di questo "parassitismo energetico").
Non fa altro che parlare di "tipi diversi di ragione". Le regole morali appartengono alle categorie della ragione non della vita; le tradizioni, le usanze, le leggi, lo Stato, appartengono a forme di ragione. Di come la ragione vuole organizzare la vita dell'individuo. Da qui i conflitti fra ragioni diverse.
Conosco le idee di Freud e di coloro che sostennero che gli uomini barattarono la libertà per la sicurezza. Ma sono idee sul mondo che appartengono ad un individuo che stava combattendo contro la feroce educazione ebrea che aveva subito e che pensava l'uomo creato dal suo dio. Ben altri sono i meriti di Freud.
Freud è colui che si inventa la stupidaggine della discendenza del monoteismo ebraico dal monoteismo di Akenaton; solo che, poveraccio, non sapeva che Mosè non era mai esistito. Combattere la ragione imposta mediante l'educazione comporta trasformazioni emotive che nulla hanno a che vedere con la ragione, ma che nella ragione hanno i suoi effetti come modificazione dei punti di vista soggettivi della ragione stessa.
La ragione è una protezione rispetto alla vita, ma diventa una barriera terribile e paurosa (alimenta la superstizione) quando da protezione si trasforma in dittatura e poi in padrona dell'individuo come autoidentificazione col dio padrone (la cui immagine lei stessa elabora) quando l'individuo non è più in grado di controllarla con la volontà di vivere.
Quando noi leggiamo un manuale di psicologia al termine emozione ci dice che l'emozione è una destrutturazione delle categorie razionali dell'individuo, coinvolgendo l'apparato neurovegetativo, che poi, quando l'emozione si esaurisce, la ragione dell'individuo viene ricomposta su un piano diverso da quello vissuto all'arrivo dello scoppio emotivo.
Spesso gli atei si fermano a Marx e alle sue idee sulla religione, ma spesso non lo hanno letto attentamente. Preferiscono citare il motto "la religione è l'oppio dei popoli" [E' l'interpretazione che Lenin ha dato del discorso di Marx].
E in effetti Marx esaurisce quella tensione della ragione oscurata dalla fede. Esaurisce quel processo di uscita dall'oscurantismo che è iniziato col Rinascimento Italiano (quando Boccaccio riscopre gli Dèi degli antichi) e passa attraverso il libertinismo, l'illuminismo, il positivismo, e si esaurisce nel materialismo storico e dialettico.
Dopo Marx la storia cambia: cambia la descrizione della natura dell'uomo. C'è Darwin, Freud, le ricerche psicoanalitiche, ci sono diverse idee sulla vita, si scopre l'intelligenza degli animali, cambia la nozione di intelligenza, si scopre la genetica, nascono le scienze sociali, si scopre il ruolo della scienza neuronale, si scopre, oggi, l'intelligenza strategica delle piante, ecc.
Cambia la dimensione di leggere la vita.
---fine seconda parte---continua--
02 novembre 2024
Se le cose stessero in questo modo, quale alleanza potrebbe continuare fra gli USA e l'Europa?
Cosa succede se l'Europa dovesse imporre agli USA un pacchetto di dazi in risposta ai dazi USA?
Con l'imposizione dei dazi si è distrutta l'industria automobilistica europea e anche quella USA, dopo aver imposto dazi ai paesi concorrenti, è entrata in sofferenza.
Staremo a vedere.
02 novembre 2024
I desideri degli uomini e i desideri di chi vuole trasformare cittadini in pecore del gregge che il buon pastore porta al macello della vita.
Le pecore voteranno sempre per il pastore del gregge perché il pastore del gregge fa credere loro di essere colui che dona loro l'erba da brucare e non colui che le conduce al macello della vita. Coloro che indicano alle pecore altre vie da percorrere e altre erbe da brucare, riceveranno insulti dal buon pastore accusandoli di essere ladri che vogliono rubare le sue pecore. E li chiamerà ladri, assassini e terroristi affinché le pecore non alzino lo sguardo da quell'erba e continuino a camminare seguendo i buoni pastori che trasformeranno l'ambiente umano in un deserto di distruzione in nome del buon pastore padrone di uomini.
La pecora non si chiede "che cosa vuole da me il mio pastore?" e, ancora meno si chiede "E' il pastore che segue me o sono io che seguo il pastore?".
In fondo, il lupo uccideva qualche vecchia pecora stanca di vivere o qualche agnello smarrito agonizzante. Il buon pastore, invece, sceglie pecore giovani, e ne sceglie una massa da portare al macello dal quale viene retribuito per la sua grande capacità di allevare quelle pecore.
Guardare oltre il muro che nasconde la realtà non serve a nulla se non ti chiedi: "Io, come mi colloco nel mondo?".
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01 novembre 2024
E ricordate, quando giocherete al "dolcetto o scherzetto", che le donne furono bruciate dai cristiani, dai preti cristiani.
L'uguaglianza uomo-donna è un dolcetto, ma i preti cristiani vi stanno preparando lo scherzetto della disuguaglianza.
01 novembre 2024
Essere pagani a 30 anni è una cosa.
Essere pagani a 40 anni è una cosa diversa.
Essere pagani a 50 anni è una cosa ancora diversa.
Essere pagani a 60 anni è stata, e ancora lo ricordo, una cosa diversa.
Essere pagani a 70 anni, per quanto mi riguarda, è come sono ora.
Che pagano sarò se arriverò ad 80 anni?
Dal momento che è registrato il cammino, con la presenza in web di quanto ho detto, fatto e proposto, dal 1996 ad oggi, per ora posso dire che il senso e lo "spirito" con cui è stato fatto, non è mai cambiato.
E' cambiata la cultura e le priorità culturali attraverso le quali ho veicolato nel corso degli anni il pensiero religioso pagano. Ma la veicolazione precedente non viene negata, non entra in conflitto con le veicolazioni che l'hanno seguita, solo che si esauriscono i bacini culturali entro i quali (o dai quali) si veicolano i principi pagani.
Penso che diventare vecchi con la medesima idea Pagana, come ho descritto, sia una sorta di novità. Sempre che diventerò vecchio e non avrò la fortuna di morire prima.
01 novembre 2024
Lasciato il Ninfeo, allontanandoci dalla statua di Venere, dopo pochi passi si è immediatamente su uno in uno spiazzo dove a destra si apre un ampio un muro su cui sovrasta una balconata e a sinistra, dopo aver superato due obelischi ci sono una serie di Erme di fronte allo spiazzo definito "Teatro". Il "Teatro è guardato da Venere.
Io non metto in discussione che in molti giardini nobiliari dell'epoca ci fosse una costruzione simile, ma la domanda che ci si deve porre è: che o chi sono i volti presentati sulle Erme?
Intanto: quante sono le Erme?
Le Erme sono cinque, come si vede dalla foto, e sono collocate davanti allo spiazzo del Teatro su colonne di circa cinque metri.
Io non so se questa è stata la collocazione originale, ma la mia sensazione, data dalla presenza degli obelischi (se ne vede uno in una delle tre foto collocato difronte alle Erme) è che quello non fosse un teatro, ma un tempio all'aperto sul quale guarda Venere.
Come poteva, uno come Francesco Orsini, detto Vicino, imparentato con una famiglia nobiliare legata al Vaticano, manifestare un sentimento religioso diverso da quello cristiano senza essere accusato di eresia?
Costruire un tempio, che non appaia come un tempio, e che inganni il visitatore suscitando in lui interpretazioni diverse da ciò che voleva rappresentare. Non dimentichiamo la frase posta sulla Sfinge:
"Tu che entri qua pon mente parte a parte, et dimmi poi se tante meraviglie son fatte per inganno o pur per arte"
E' arte per l'arte o è arte usata per raccontare qualche cosa che non si può raccontare se non dissimulando?
E' un teatro? Dipende dalla qualità della rappresentazione se mai una qualche rappresentazione è stata fatta in esso.
L'inganno, per il visitatore, è il tempietto sopra la collina che Francesco Orsini ha fatto erigere come tomba per la moglie.
Per quella costruzione Francesco Orsini non aveva remore. Era fatto a forma di antichi templi, ma anche molte chiese avevano mantenuto la stessa struttura architettonica. E poi era una tomba. Difficilmente qualcuno poteva pensare che una tomba potesse essere un luogo di culto. Inoltre, ben poche persone avrebbero avuto il coraggio di mettere in discussione la "pietà per i morti".
Alla fine del percorso, appena superato il "Teatro" si incontra la "casa pendente" capace di dare il senso divino al "Teatro" perché la "Casa storta" porta vertigine, illusione e, ad alcuni, produce capogiri capaci di generare sensazioni allucinatorie.
E' necessario tener conto che il Bosco Sacro di Bomarzo non è sempre stato come si vede, ma ha avuto un suo splendore quando è stato costruito per poi cadere in abbandono per secoli. E' stato utilizzato come pascolo e altro.
Poi è stato sistemato progressivamente e progressivamente è diventata un'area riservata al turismo. Pertanto, gli oggetti visti sono un dato oggettivo, la collocazione di alcuni oggetti può essere stata modificata nel tempo e l'interpretazione degli oggetti è soggettiva. Come del resto sottolinea il costruttore del Bosco Sacro di Bomarzo.
"Cosa suscita dentro di te ciò che io rappresento?"
La tua cultura, il tuo modo di abitare il mondo, suscita in te la qualità delle sensazioni con cui interpreti il Bosco di Bomarzo.
01 novembre 2024
Interessanti le sue osservazioni.
Le ho lette un paio di volte, ma le leggerò ancora perché è un punto di vista sul quale vale la pena ragionare.
Da quanto ho capito, per ora, la differenza fondamentale sta nel significato che attribuiamo al termine "ragione".
Io per ragione intendo una capacità descrittiva del mondo che hanno gli Esseri della Natura. Una capacità che si conchiude nella quantità e nella forma. Per estensione, in campo umano, ha il suo compimento della matematica e nelle sue formule in quanto ogni oggetto pensato e misurato occupa un posto nell'equazione che, nella testa delle persone si fa "pensiero parlato". Io, partendo da questo presupposto, incontro uomini che hanno ragioni molto complesse ed articolate e uomini che esprimono ragioni molto povere.
Da quanto posso capire, Lei usa il termine ragione in maniera molto vicina a come la usavano gli illuministi quando contrapponevano la ragione alla superstizione e all'oscurantismo facendo nascere l'era dei lumi.
Lei dice (il mio interlocutore):
La ragione non si oppone o contrappone a nulla, perché la ragione vuole comprendere qualsiasi cosa, e non ha interessa ad escludere nulla.
Ogni dato di fatto è per la ragione indiscutibile e irrinunciabile, per la ragione conta solo ciò che è, e tutto ciò che è. I problemi sorgono quando la coscienza viene manomessa, imprigionata in una rete di inibizioni e coazioni imposta dall'esterno (dalla società costituita). A quel punto la ragione diventa una anti-ragione (una sorta di antimateria razionale).
Quando io leggo questo, nel mio sistema di pensiero non è ciò che "vuole la ragione", ma ciò che vuole l'individuo dalla sua ragione. Ogni soggetto della Natura è innanzi tutto una "volontà di vivere" non è una "ragione". La ragione, qualunque ragione, è un modo per veicolare e controllare la volontà di vivere. Quando nell'ipotetico brodo primordiale il primo essere separò sé stesso dal mondo in cui viveva facendo sorgere la coscienza, era spinto dalla volontà di vivere, non dalla ragione.
Se lei usa l'affermazione "perché la ragione vuole comprendere qualsiasi cosa" attribuisce alla ragione una qualità che in realtà appartiene alla volontà di vivere del soggetto di cui la ragione è uno strumento.
Gli Illuministi non opponevano la ragione alla vita; gli illuministi opponevano la ragione all'oscurantismo cristiano. Opponevano una ragione aperta alla conoscenza (aperta allo sviluppo di quell'equazione matematica che è la conoscenza razionale, descrittiva e soggettiva dell'uomo) alle soluzioni oscurantiste che una ragione povera opponeva alla ricerca del sapere.
In sostanza il dio padrone dei cristiani, il demonio dei cristiani, la vagina vergine della madonna, erano delle "descrizioni razionali" in cui gli uomini dovevano risolvere la loro "ricerca di verità" perché quella era la verità assoluta del mondo dettata da dio. Gli illuministi si oppongono all'oscurantismo con la "Dea Ragione" [veramente furono i democratici di Robespierre, non gli illuministi], cioè con una ragione portatrice di "volontà di espansione" capace di abbattere le barriere imposte dall'oscurantismo e di espandere il sapere. Gli Idola di Francesco Bacone sono un esempio.
Tutto questo scontro è all'interno della ragione, dipende da come noi interpretiamo i fenomeni del mondo. Sia che noi attribuiamo gli effetti degli spasmi al demonio o che noi li attribuiamo all'epilessia; sempre di ragione di stratta.
---fine prima parte---continua----
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A che cosa serve una religione
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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