Non scambiate mai, quando guardate alle azioni del Governo, l'attività del delinquere con l'incompetenza. Non sempre la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione sono in grado di intervenire. Spesso le questioni non sono giuridiche, ma sociali e politiche.
Settembre 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

Settembre 2024
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Argomenti del sito Religione Pagana

A che cosa serve una religione

29 settembre 2024

Esopo e la filosofia

L'ipotesi, che avevo fatto, pur non in possesso di riscontri, secondo cui nel VI secolo il maggior filosofo fu Esopo, ho trovato un accenno di conferma della relazione di Esopo con i filosofi greci in Diogene Laerzio.

Diogene Laerzio, parlando di Chilone di Sparta (620 - 520 circa date non precise)

scrive:

"Dicono che Chilone abbia chiesto ad Esopo quale fosse l'opera di Zeus ed Esopo rispose: "Abbassare chi è in alto, innalzare chi è in basso".

Diogene Laerzio, vite dei filosofi, editore Mondadori, 2009, pag. 26

Poi il discorso di Diogene Laerzio, nei confronti di Chilone, prosegue, ma non è chiaro se Chilone è colui che fa le domande ad Esopo o se le domande sono retoriche e le risposte sono di Chilone. Io sono convito che almeno altri due dei precetti che seguono siano di Esopo, regole che uno "schiavo" può applicare a sé stesso per sopravvivere.

In cosa differiscono gli uomini colti dagli incolti? "Nel concepire le buone speranze"

Questo concetto si trova esposto in più favole di Esopo.

Che cosa è difficile? "Mantenere i segreti, impiegare bene il tempo libero, sopportare un'offesa ricevuta"

Visto il dileggio a cui i cristiani hanno sottoposto Esopo attraverso l'interpretazione in chiave bullista (violenza e derisione nei confronti dei più deboli), ritenere Esopo il maggior filosofo del VII-VI secolo a.c. significa affrontare la filosofia con occhi diversi.

Ovviamente, quanto io scrivo, uno studioso medio lo sa da molto tempo. Una cosa è conoscere l'informazione che dà Diogene Laerzio e un altro conto è trasformare l'informazione in conoscenza capace di modificare l'ottica con la quale si affronta lo sviluppo della filosofia.

 

29 settembre 2024

Cambiamento climatico o "ci sono sempre stati"?

Un uragano si sta abbattendo sulla Florida.

Gli USA sono ben attrezzati per far fronte alla crisi climatica.

Gli USA sono una nazione ricca. Cosa, poi, ne fanno della ricchezza, è una questione che riguarda loro. Non sono certo il Pakistan.

 

29 settembre 2024

Democrazia o dittatura?

Il Dipartimento di Giustizia USA scopre che la polizia di Lexington, Mississippi, gestiva una prigione illegale per i debitori.

Si tratta di mafia. I debitori, sottratti alle norme giuridiche, dovevano sottostare all'arbitrio di un qualche creditore che si serviva della polizia per scopi illegali.

Scrive il WashingtonPost del 26 settembre 2024:

Justice Department finds Lexington, Miss., police ran illegal ‘debtor’s prison’
A federal investigation concluded that the tiny police department targeted Black people with excessive force, unlawful imprisonment.

(Il Dipartimento di Giustizia scopre che la polizia di Lexington, Mississippi, gestiva una "prigione per debitori" illegale Un'indagine federale ha concluso che il piccolo dipartimento di polizia ha preso di mira i neri con forza eccessiva e prigionia illegale).

Quando ai cittadini vengono negati i diritti rispetto al potere militare delle Istituzioni, non si è in una democrazia, ma in una feroce dittatura. Le chiacchiere, sono solo retorica.

 

29 settembre 2024

Chiesa cattolica e squallore cristiano

Non si tratta di censurare le persone che fanno sesso.

Si tratta di censurare l'attività criminale attraverso la quale la chiesa cattolica criminalizza l'attività sessuale, in tutte le sue forme, mentre i preti cattolici pensano di vivere una "impunibilità da peccato" imponendo ai cittadini comportamenti che, sotto alcuni aspetti, vengono definiti "criminali".

La responsabilità di quei crimini, è tutta dei preti cattolici che, ai diritti della società civile, impongono l'ideologia del pederasta in croce.

 

29 settembre 2024

Nazismo e no-vax

Purtroppo il nazismo ideologico, veicolato dall'educazione cristiana, porta a sviluppare idee da superuomo che imita Gesù.

Così, questo personaggio, cura i suoi figli con "l'acqua magica".

Un genitore normale correrebbe dal medico quando suo figlio ha dei problemi, ma dal momento che Gesù guariva i paralitici, lui, che si identifica con Gesù, preferisce l'"acqua magica".

Peccato per lui che i figli non sono oggetti di possesso, ma sono persone, portatori di diritti che i cristiani vogliono ignorare.

 

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28 settembre 2024

Gli insulti di Bergoglio agli Italiani

Bergoglio ha vomitato insulti sugli italiani durante l'udienza di mercoledì 25 settembre.

Le solite bergogliate per diffondere odio e terrorismo con l'aiuto dei media.

I media riportano che Bergoglio ha affermato:

"Il diavolo esiste, non bisogna dialogare con lui"

e ancora:

"Dobbiamo bastonare l'Italia, si privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini"

(Per Bergoglio è tutto bestiame da mettere sullo stesso piano.)

Appare evidente la necessità di Bergoglio di avere bambini italiani da stuprare in nome del pederasta in croce contro i diritti Costituzionali delle persone. La violenza che la chiesa cattolica ha messo in atto contro l'infanzia sta devastando la società civile. Non è un caso che grazie all'organizzazione di Bergoglio il teppismo e lo squadrismo infantile ha avuto un tale sviluppo nella società che il Governo, di indirizzo fascista, anziché difendere l'infanzia dai cattolici, ha deciso di cacciare dalla scuola una massa di ragazzi istituendo il "voto in condotta", piuttosto che modificare le condizioni sociali in cui l'infanzia è costretta ad adattarsi.

Secondo il codardo Bergoglio, "il diavolo esisterebbe" e allora, che lo dimostri!

Affermare l'esistenza del diavolo come soggetto serve solo per terrorizzare le persone e lo afferma consapevole che la Polizia di Stato non può arrestare un criminale per incitamento al terrorismo in quanto, comunque, è considerato un "capo di Stato". Un individuo che insulta gli italiani, ma lo fa da capo di Stato.

Affermare un oggetto, come causa della realtà, e non dimostrarlo, significa insultare le persone.

Bergoglio ribadisce quel concetto che sta alla base del nazismo secondo cui l'uomo è creato da un Dio pazzo, cretino e deficiente e, dal momento che l'uomo non si adegua al modello della creazione di Dio, come dice il Gesù di Bergoglio, va gettato nei forni crematori (uomini considerati loglio da bruciare).

Questo miserabile fa apologia di strage perché, secondo lui, le persone dovrebbero credere nel macellaio di Sodoma e Gomorra o nel criminale che si vanta di aver macellato l'umanità col diluvio universale. Incitare a identificarsi con uno stragista, in Italia, è un reato: come esaltare Hitler!

Dice ancora Bergoglio:

"il nostro mondo tecnologico e secolarizzato pullula di maghi, di occultismo, spiritismo, astrologi, venditori di fatture e di amuleti, e purtroppo di sette sataniche vere e proprie".

E lo dice proprio lui che ha avvallato la truffa di Medjugorje. Proprio lui che si vanta di trasformare il vino in sangue e fa della magia ciarlataneria con cui truffare coloro che sono in attesa del padrone che dovrebbe venire dalla nuvole con grande potenza mentre le stelle cadono in terra. La truffa di Medjugorje con cui i cristiani hanno distrutto la Jugoslavia. Una ciarlataneria nota e documentata che Bergoglio vuole usare, ora, per distruggere l'Europa.

Riporto dall'informazione che dice:

Medjugorje, dal Vaticano arriva l'ok al culto: "Esperienze spirituali"

Come se la truffa di Medjugorje non si nutrisse di quella violenza emotiva perpetrata dai cristiani sull'infanzia che porta i cristiani, una volta adulti, a cercare il superuomo nazista Gesù in astrologi, maghi, venditori di fatture esattamente come li cerca comperando indulgenze dalla chiesa cattolica. Certo, i preti cattolici, a forza di stuprare bambini e di chiedere l'impunità hanno indicato ai cristiani di cercarsi Dio da qualche altra parte.

Dal momento che non esiste un soggetto diavolo, se non forse nelle fantasie erotiche di Bergoglio, Quando Bergoglio dice:

"Se tu sei uno scemo e vai dal diavolo, 'come stai tu?', ti rovina".

Io non solo non ho mai visto il diavolo, ma non ho mai visto gente rovinata dal diavolo. Ho visto centinaia di milioni di persone che sono state rovinate dai cristiani, dai cattolici e dai loro eserciti sanguinari. Ho visto assassini cristiani bruciare vive le persone accusandole di traffici con un diavolo senza mani portare uno straccio di prova se non il loro desiderio di assassinare quelle persone. Qui non si tratta di rispondere a Bergoglio "sei uno scemo", ma si dice "sei un criminale", un criminale che incita a trafficare in bestiame umano quando dice:

"Vedo che ci sono alcuni bambini lì: è bello questo, in una cultura dove si privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini. Dobbiamo bastonare un po' l'Italia! Credetemi: vale la pena spendere la vita per cambiare in meglio il mondo".

Be, vedi di "bastonare i parenti tuoi", se hai coraggio. Incitare alla violenza per costringere le persone a fare figli per poi farli stuprare dai preti cattolici è un comportamento vile: degno del codardo Bergoglio. Se poi le persone cercano affetto in un cane o in un gatto, anziché nel pederasta in croce, è nel loro diritto e se un significato sociale vogliamo trovare in questa scelta, possiamo dire che un cane o un gatto danno più affetto che non il macellaio di Sodoma e Gomorra.

Detto questo, sinceramente, non dovrei essere io a censurare gli insulti di Bergoglio che fa agli Italiani, ma dovrebbero essere le Istituzioni a difendere gli italiani dall'incitamento all'odio che arriva da Bergoglio, ho l'impressione che la malattia gli abbia alterato la lucidità mentale. Di solito, e a voler essere comprensivi, la manipolazione mentale, subita nell'infanzia, nella vecchiaia si trasforma in allucinazioni e deliri.

Probabilmente, questo fattucchiere da quattro soldi, non riuscirà a commerciare le indulgenze al prossimo giubileo cattolico: forse ci risparmieremo l'ennesimo mago che vende truffe. Ma non contateci, ha una valanga di medici pronti a sorreggerlo, se alla chiesa cattolica conviene sfruttare la sua demenza.

 

28 settembre 2024

Tuscania

Il terremoto del 1971 distrusse la città che, dopo di allora, fu praticamente ricostruita.

Il suo passato etrusco, oggi, viene oscurato dalla messa in rilievo del suo ruolo medioevale. Pur avendo numerosissime testimonianze etrusche, queste vengono messe in secondo piano dalla presenza di chiese cattoliche nelle quali è stato investito molto denaro.

Numerose sono le aree archeologiche. Dalla Necropoli di Pian di Mola alla Necropoli Madonna dell’Olivo e Tomba della Regina. La Necropoli Ara del Tufo, la Necropoli delle Scalette, Necropoli di Peschiera, Necropoli di Guado Cinto e altre.

Non è difficile supporre che le chiese cristiane sono state costruite sui luoghi di culto etrusco-romani.

Oggi che la città è stata ricostruita dopo il terremoto, tantissimi sarcofagi etruschi in terracotta o in pietra scoperti durante gli scavi archeologici, appartenenti alle famiglie etrusche, sono visibili un po' ovunque, non solo quindi all'interno del bellissimo Museo Nazionale. Molti di questi sarcofaghi sono stati usati dai cattolici per ornare le loro chiese. Altri sarcofaghi e altri reperti etruschi sono stati usati per le strade e le piazze.

 

28 settembre 2024

Il Palazzo Farnese a Caprarola e l'ideologia del dominio del mondo

Il Palazzo Farnese a Caprarola in provincia di Viterbo è un palazzo fatto costruire dalla monarchia pontificia. Inizialmente come fortezza militare nel 1530 e poi, nel corso degli anni, trasformato in un suntuoso palazzo della nobiltà. Marsilio Ficino era morto da trent'anni quando si iniziò la costruzione del palazzo. Gli architetti pontifici erano fortemente influenzati dalla moda esoterica con la riscoperta degli autori greci e il magismo mediorientale.

Vincenzo Cartari pubblicherà "Le Imagini de i Dèi de gli Antichi" nel 1556 e fu, dopo quello del Boccaccio, il primo libro che parlava degli Dèi senza trasformarli in demoni. Nel libro del Cartari si parla della Stella a Cinque Punte e della sua apparizione ad un generale romano durante una guerra portata avanti dai Romani contro i Galli (Galati) in Grecia.

Lo sviluppo del pensiero religioso-filosofico in quei secoli si fa esoterismo come risposta all'assolutismo cristiano e il pentacolo viene assunto a simbolo in antagonismo ai simboli cristiani. I nobili iniziano a manifestare idee diverse dall'assolutismo, quando riguarda loro stessi, per liberarsi dall'oppressione dell'ideologia cristiana e usano l'ideologia cristiana per alimentare la sottomissione dei popolani.

Fra i nobili c'è il papato e la monarchia pontificia che pur mantenendo esteriormente le apparenze del clero cristiano, in privato inizia a dedicarsi a tutte le mode esoteriche che sorgono nel tempo.

Una doppia linea di operatività ideologica inizia ad emergere nel cristianesimo: feroce repressione di fondamentalismo religioso nei confronti della popolazione che deve essere sottomessa (inizieranno a bruciare le donne definite streghe) mentre fra la nobiltà sorge una insofferenza nei confronti dell'autorità cristiana che si esprime come una sorta di ribellione emotiva di ricerca di "poteri altri" le cui possibilità vengono individuate nelle pratiche esoteriche.

Il Palazzo Farnese a Caprarola è un esempio di queste pratiche esoteriche.

Il cardinale Alessandro Farnese (1468 - 1549), diventato poi Paolo III, commissiona ad Antonio da Sangallo la costruzione di una fortezza (forse per difendersi da possibili aggressioni provenienti dalla Toscana) che progettò una rocca pentagonale con bastioni angolari.

Il pentagono è assunto a simbolo architettonico anche se i lavori di costruzione si interrompono nel 1546.

Poi, in un secondo tempo, nel 1559 i lavori ripresero. Il progetto di una fortezza fu abbandonato e al posto della fortezza fu costruito un palazzo sontuoso sulla pianta pentagonale che rimane la base architettonica del palazzo.

Che piaccia o meno ai cristiani, la stella a cinque punte entrò prepotentemente nell'immaginario dei cristiani che tentavano di acquisire autonomia ideologica dall'ideologia cristiana.

Il palazzo fu fortemente caratterizzato dall'idea che degli Dèi greci e romani ne avevano nel rinascimento.

La forma pentagonale del palazzo influenzo la costruzione del Pentagono, sede militare USA. La costruzione USA iniziata nel 1941 fu terminata nel 1943. In parte gli USA vollero riprendere la simbologia massonica, alla base della "democrazia cristiano fondamentalista" della loro struttura sociale e trovarono nell'architettura del Palazzo Farnese a Caprarola il modello simbolico per la rappresentazione della simbologia ideologica. Una sorta di passaggio di testimone per il dominio del mondo che passava dal Vaticano, come controllore degli imperatori, agli USA come controllori dei governi nel mondo.

 

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27 settembre 2024

La città sacra di Tarquinia

Se c'è una città che ha impersonificato lo sviluppo della civiltà Etrusca, questa è Tarquinia.

Si dice che Tarquinia fu fondata da Tarconte arrivato dalla Misia, ma questo sembra legato ad un "mito di fondazione".

Tarquinia è la città sacra degli Etruschi. A parte la sua fondazione, è a Tarquinia che emerge Tagete colui che sistema la Religione Etrusca.

Due sono i soggetti alla base della Religione Etrusca, Tagete, raffigurato come un fanciullo che "emerge dalla terra" associato a Genio, alla Terra e a Giove, e Iasa Vegoia, rappresentata come una giovane donna alata con in mano una spiga di grano.

Tagete e Iasa Vegoia sono considerati i sistematori della religione etrusca

Le influenze sugli etruschi dei punici e dei greci erano molto antiche. A Cerveteri sono state trovate le laminette di Pyrgi scritte in lingua etrusca e in lingua punica che hanno consentito di iniziare a decifrare la lingua etrusca e vengono fatte risalire dal VI al V secolo.

Demarato di Corinto portò a Tarquinia degli operai greci nel 657 a.c. e il suo ruolo nell'educare i futuri re di Roma Tarquinio Prisco.

Fra le altre cose, Demarato di Corinto portò a Tarquinia la scrittura greca.

Tarquinia fu un centro etrusco molto influente in tutta l'Italia centrale finché non fu assimilata da Roma nel 295 a.c.

Tarquinia fu un grande centro dal IX secolo alla conquista di Roma e la necropoli di Tarquinia testimonia la grandezza della civiltà Etrusca.

Nella foto, presa dai siti turistici, sono gli affreschi della Tomba dei Leopardi che spero di fotografare personalmente anche se, andando con una visita organizzata, non so che cosa potrò davvero vedere e fotografare. In ogni caso, le mie fotografie non saranno così belle.

 

27 settembre 2024

Un piccolo frammento di discussione fra gli arbitri
[dalla Partita Mondiale di Calcio - azione 41]

Che cos'è la conoscenza?

Yahweh osservò Fanes e chiese: "Tu sai che cos'è la conoscenza?"

"Io sono uscito dall'uovo luminoso, dal Caos, all'inizio del tempo e dello spazio. Sono emerso come necessità della materia che si espandeva nell'universo e io stesso, con la materia, mi sono trasformato e a trasformarsi erano tutti i me stessi all'interno di ogni frazione di materia che si trasformava, si adattava, diventava cosciente di sé, modificava sé stessa modificando il presente in cui viveva. Io cambiavo, mutavo, accumulando sapere e conoscenza in virtù delle trasformazioni della materia. Poi, anch'io iniziai a diventare cosciente e consapevole e anch'io iniziai a sussurrare le possibilità alla materia di trasformarsi. Io so che cos'è la conoscenza perché c'è stato un tempo in cui io non avevo conoscenza, ma ero espressione di una necessità impellente che rese cosciente e consapevole la materia che iniziò ad accumulare conoscenza sulla realtà del mondo in cui viveva. Questa attività mi conferì coscienza di me stesso e delle mie possibilità. Solo che io non mi posso separare dalla materia e dall'energia dell'universo perché io sono espressione della materia e dell'energia e senza la materia e l'energia io non esisto. In questa situazione io sono destinato a trasformarmi, ad accumulare conoscenza, ma non posso separarmi dal corpo che mi manifesta perché io sono quel corpo in essere."

Beppi di (o da) Lusiana ascoltava e disse: "Il che significa che tu sei anche me mentre Yahweh, Allahu Akbar sono oggetti diversi da me. Tu sei nella vita mentre Yahweh, Allahu Akbar sono fuori della vita, del suo scorrere, del suo trasformarsi. Io accumulo conoscenza. La mia "specie della natura" accumula conoscenza perché vivono e si trasformano; Yahweh, Allahu Akbar non accumulano conoscenza perché non si trasformano. Rimane una domanda a cui non avete mai dato una risposta: perché voi avreste creato il mondo e l'uomo?"

Allahu Akbar sorrise: "Noi non abbiamo creato il mondo o l'uomo, è l'uomo che ci ha creato. Noi eravamo strumenti di un uomo che dominava altri uomini e siamo diventati sostanza che persiste. L'uomo che ci ha "creato" riteneva di avere una "verità", un'"interpretazione del mondo assoluta e immodificabile" e noi siamo diventati espressione di quella volontà, prodotti da coloro che a quella volontà hanno voluto credere e riversare in essa la propria energia vitale."

"Allora" chiese ancora Beppi di (o da) Lusiana "Che cos'è la conoscenza?"

[dalla Partita Mondiale di Calcio della Filosofia - Ceo, Coio e i filosofi fondamentalisti contro esistenzialisti - azione 41]

 

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26 settembre 2024

I Misteri di Eleusi: l'umiltà dell'Iniziato
Parte n. 17

Scrive l'Inno Omerico a Demetra:

A lei rispose a sua volta Demetra dalla bella corona:
"Anche a te salute, di tutto cuore, o donna; e gli dei ti concedono felicità.
Di tuo figlio volentieri mi prenderò cura, come tu mi chiedi;
lo alleverò, e in verità non credo che, per negligenza della nutrice,
mai lo abbatteranno il maleficio, o le erbe velenose:
conosco un rimedio molto più forte delle erbe nocive;
conosco, per il maleficio funesto, un valido scongiuro".
Così disse, e strinse il fanciullo al seno odoroso d'incenso,
tra le braccia immortali; si rallegrava nel cuore la madre.
Così ella lo splendido figlio del saggio Celeo,
Demofonte, che Metanira dalla bella cintura aveva generato,
allevava nel palazzo; ed egli cresceva simile ad un essere divino,
senza prendere cibo, senza poppare.

Dall'Inno Omerico a Demetra

L'Iniziato si rapporta col mondo con rispetto, con passione e con partecipazione.

Con-passione nell'eccezione di: vivere delle stesse passioni, delle stesse aspettative, degli stessi progetti!

E' un atteggiamento diverso della Pietas. Nella Pietas c'è attenzione per il mondo nel quale l'Iniziato vive. Attenzione e considerazione che portano l'Iniziato ad afferrare e mettere attenzione alla qualità dei fenomeni del mondo. Nella con-passione, l'Iniziato partecipa attivamente alle questioni del mondo e alle strategie d'esistenza degli Esseri che in quel mondo agiscono e modificano la realtà nella quale vive.

Demetra si rapporta con Metanira con lo stesso atteggiamento con cui si rapporterebbe (a parte la sua attuale rabbia) con Zeus. Lo stesso fece con le figlie di Metanira. Che forse la sua rabbia non è grande nei confronti di chi gli rapì la figlia? Perché, dunque, non dovrebbe vivere con passione le strategie e i desideri di chi, come lei, arranca sulla strada dell'esistenza? Lei è Demetra. La crescita che si esprime in ogni Essere dell'Universo!

Demetra riconosce immediatamente sé stessa negli atteggiamenti di Metanira. Suo figlio deve crescere. Metanira vuole che suo figlio abbia il meglio che esiste. Metanira si piega alle strategie degli Dèi e sa che la sua strategia si inserisce in un insieme nel quale i rapporti di forza non le sono favorevoli, ma ha colto l'occasione dell'arrivo di Demetra per chiederle, con tutto sé stessa, di accudire a suo figlio. E' questo che fa di Metanira una Dea davanti alla quale Demetra non esita a manifestare sé stessa. Non la sé stessa dell'apparenza, ma la sé stessa degli Intenti. La sé stessa nelle sue azioni.

Questa è l'umiltà dell'Iniziato. Le sue azioni non ingannano. Magari le parole non hanno lo stesso suono delle parole di chi vorrebbe ergersi a giudice, ma le sue azioni non ingannano, mai. Le azioni dell'Iniziato rivelano le sue intenzioni, la sua disponibilità davanti al mondo, la direzione nella quale procede.

Le parole di Demetra inducono all'inganno. Dice: "... mai lo abbatteranno il maleficio, o le erbe velenose: conosco un rimedio molto più forte delle erbe nocive; conosco, per il maleficio funesto, un valido scongiuro..." e cosa avrebbe potuto dire la Dea a Metanira? "Nessun'erba velenosa lo può danneggiare perché conosco le qualità della crescita di tutte le erbe dell'universo in quanto tutte le erbe dell'universo manifestano quanto io sono: la crescita?" o avrebbe dovuto dirle: "Chi manifesta la crescita, cioè me, non può essere toccato da nessun maleficio in quanto il maleficio colpisce soltanto chi vive in assoggettamento?" Povera Metanira! Lei che combatte con le unghie e con i denti (e quanto la Natura le ha fornito) per costruire il suo essere divino fra la specie umana, trovarsi difronte ad uno dei maggiori Potere di Essere dell'universo che si comporta in maniera diversa da come fa Demetra. Come avrebbe reagito?

Questa è l'umiltà dell'Iniziato!

Solo che Metanira è un individuo divino (anche se con tutti i limiti della specie cui appartiene) e di Demetra osserva le azioni. Non sono le parole di Demetra che la convincono, anche se sono "parole alate" ma li intenti che preludono alle azioni!

"Così disse, e strinse il fanciullo al seno odoroso d'incenso, fra le braccia immortali;..." Questa è l'azione, l'espressione comunicativa che Metanira recepisce! Ed è quello che rende felice Metanira!

Ho spesso parlato dell'umiltà dell'Iniziato, dello Psichista, dell'Apprendista Stregone, di colui che, vivendo sfida dopo sfida, alimenta il suo Potere di Essere. Se non è attento ad alimentare ulteriormente il proprio Potere di Essere nelle relazioni col mondo, rischia la sconfitta, fagocitato da Potere di Avere.

In questo esempio di relazione fra Demetra e Metanira troviamo l'esempio che ci permette di comprendere come Demetra non usa il suo Potere di Essere per prevaricare Metanira e, ad ogni lettore, apparirebbe assurdo che Demetra lo facesse. Cosa diversa nei comportamenti del macellaio di Sodoma e Gomorra che, millantando il suo Potere quale creatore dell'universo, se ne serve soltanto a tenere ferme le persone mentre Davide le uccide colpendole alle spalle!

L'Iniziato non si "umilia" davanti al più forte e sorregge il più "debole" sulla sua strada affinché diventi un Iniziato a sua volta. Questo, comunque è un altro discorso che può continuare: "Così ello lo splendido figlio del saggio Celeo, Demofonte, che Metanira dalla bella cintura aveva generato, allevava nel palazzo; ed egli cresceva simile ad un essere divino, senza prendere cibo e senza poppare......" Agendo opportunamente l'Iniziato alimenta altri Esseri Umani che possono, a loro volta, diventare Iniziati!

 

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25 settembre 2024

Il cammino attraverso il quale ho costruito la mia conoscenza
i miei errori, le mie inadeguatezze, le credenze aprioristiche da superare ecc.

Un individuo può scrivere un libro, una storia alla quale ha lavorato 20 anni e la presenta al pubblico. Una bella storia, ma il pubblico non sa quanto lavoro e attraverso quali traversie l'individuo è passato per scrivere quella storia.

Non conosce i suoi errori, i suoi dubbi, le certezze che, di volta in volta, venivano manifestate per essere successivamente rimosse. Certezze presentate con forza e con forza rimosse, per la scoperta di altre certezze che le sostituivano.

Da quali convinzioni, da quali passioni, quell'individuo è partito per scrivere quella storia? Quante convinzioni ha dovuto cambiare nello scriverla? Ora diceva: "Questo è!". Ma poi scopriva che quello non era e modificava il punto di vista dicendo, con le nuove riflessioni: "Questo è!" E poi doveva cambiare ancora e ancora.

Le persone hanno paura a raccontare il cammino. Preferiscono stare zitte e presentare un lavoro finito. Un lavoro che appare come un oggetto creato e, invece, avrebbero dovuto raccontare tutti gli errori fatti, tutte le loro inadeguatezze, tutte le loro false certezze che si modificano in altre nuove certezze.

Il potere della vita è raccontare i nostri errori affinché altri apprendano e non commettano i nostri errori e, magari possano fare molto meglio di come siamo in grado di fare noi.

Io sono piccolo, davanti all'universo, ma, tutto sommato, non così piccolo.

 

25 settembre 2024

Medusa commenta una citazione di Engels
[dalla Partita Mondiale di Calcio - azione 37]

"Io, Medusa, respiro." Riprende sommessa il suo discorso Medusa "Un'emozione si veicola nel mondo come un'idea che diventa azione. L'azione modifica il presente e la modificazione cresce, distrugge qualche cosa e costruisce qualcos'altro. Chi vive nella miseria, costruita dagli adoratori del Dio assoluto, cerca di sopravvivere e, nel sopravvivere, qualcuno offre loro una possibilità. La possibilità è sempre miseria, ma è una miseria che appare meno dolorosa. Così l'idea si espande e l'azione continua a modificare fintanto che quel "meno doloroso" diventa "troppo doloroso". Se dapprima molti imitano quell'idea, quell'idea da unica diventava multipla, quando quell'idea ha esaurito il proprio spazio di espansione viene travolta da chi, vivendo troppo dolorosamente, vuole modificare le proprie condizioni di vita. Allora, ciò che prima si espandeva ora si contrae mentre nuove e diverse "idee" modificano il presente in cui gli uomini vivono la loro esistenza. Si adattano al presente fintanto che diventa troppo doloroso per sopportare la staticità di quel presente. Le modificazioni della veicolazione di Medusa possono assumere tre direzioni. Una direzione orizzontale, nella quale i popoli si riversano in altri popoli, emigrano, viaggiano, si integrano o si disperdono. Una direzione verticale, in cui i singoli Stati che governano i popoli cambiano di regime e dominano i popoli in maniera diversa cambiando gli spazi in cui i governati possono agire. Una direzione emotiva, in cui cambiano le relazioni fra gli uomini e il modo di pensare e di essere nei confronti del mondo in cui vivono. Comunque sia, sempre il presente verrà distrutto. Sempre il presente si modificherà. In quale direzione? Questo sta agli uomini saperlo. Sta agli uomini analizzare il loro presente e mettere in atto scelte capaci di costruire un diverso presente. Ci fu un tempo in cui il proprietario terriero dominava gli Stati. Ci fu un tempo in cui l'industria manifatturiera dominava gli Stati. Ci fu un tempo in cui la finanza dominava gli Stati. Ci fu un tempo in cui gli Stati ebbero bisogno di controllare l'industria e la finanza. Ci fu un tempo in cui gli uomini presero nelle proprie mani il loro tempo d'esistenza. Eppure ogni tempo si sovrappone e si innesta su ogni altro tempo dove il proprietario terriero è sempre potente nella finanza e nel desiderio dell'uomo di appropriarsi del proprio tempo. La finanza è sempre potente anche quando è controllata dallo Stato e l'industria. Quando, cessando di essere padrona della società, diventa strumento della società. Nulla è mai più come prima, eppure il prima continua a vivere nell'oggi e continua ad agire per costruire un possibile domani. Io respiro,” continua Medusa, “ma sta agli uomini decidere quale aria io metto nei miei polmoni e quale aria emetto per alimentare le loro idee sul mondo e sulla vita. Domani il presente entrerà in crisi. Molte persone diventeranno misere, altre persone si arricchiranno in quella crisi. Nazioni forti potranno indebolirsi e nazioni deboli potranno migliorare la loro esistenza. Ieri non è uguale ad oggi e l'oggi non è il domani."

[dalla Partita Mondiale di Calcio - azione 37]

 

25 settembre 2024

Il Bosco "sacro" di Bomarzo

Il Sacro Bosco, denominato anche Parco dei mostri o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo.

Questo è un luogo che visiterò presto.

Nel parco ci sono una quarantina di statue scolpite nel XVI dopo che Ficino ebbe tradotto i testi greci e questi iniziarono a essere letti.

I neoplatonici non hanno mai conosciuto gli Dèi, per loro erano delle figure semi magiche che nascondevano segreti alchemici.

Ci sono statue di una quarantina di divinità, per questo è chiamato "Bosco Sacro".

Credo che noi a Jesolo siamo gli unici che possono vantare un "Bosco Sacro" che, per quanto poco, ha attirato l'attenzione delle autorità sociali.

Il Bosco di Bomarzo, costruito da nobili (e chi era che poteva dilettarsi di alchimia e magia a quei tempi senza essere bruciati) è di circa 4 ettari. E' un patrimonio tutelato. Il Bosco Sacro di Jesolo è di 2 ettari.

La foto raffigura Proserpina nel Bosco di Bomarzo ed è presa dal sito ufficiale, è indicata col n. 35. Sarà mia cura fotografare tutte le statue.

Gli altri Dèi della Villa delle Meraviglie

01 Sfinge e Giano

03 Proteo Glauco

05 Il Mausoleo

06 Ercole e Caco

07 Orca e Tartaruga

09 Cavallo Pegaso

10 Ninfeo

13 Venere

14 Teatro

15 Casa pendente

18 Panca Etrusca

19 Vaso cantaro

20 Orco

21 Drago

22 Elefante

23 Cerere

25 Nettuno

27 Ninfa

28 Giove Ammone

32 Echidna e Furia

35 La Proserpina

36 Cerbero

37 Tempio

38 Rotonda

La numerazione utilizzata è la stessa della guida offerta insieme al biglietto di ingresso

 

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24 settembre 2024

Ritorno dalla celebrazione presso il Bosco Sacro in Jesolo

Sono tornato dalla celebrazione dell'Equinozio d'Autunno. E' stato il rito di passaggio fra una pratica rituale e una diversa pratica rituale.

Era una splendida giornata di sole ed è stato davvero piacevole sia partecipare al rito che osservare i cambiamenti che possiamo apportare alla ritualità rendendone la partecipazione sempre più piacevole. I cambiamenti saranno costruiti un po' alla volta, non saranno improvvisi, necessitano di essere partecipati, vissuti e percepiti nella loro rappresentazione emotiva.

Così, il rito del Solstizio d'Inverno diventerà una via di mezzo fra il modo con cui fino ad oggi abbiamo celebrato i riti e il nuovo modo di celebrare i riti della Religione Pagana.

 

24 settembre 2024

Perché non si manifesta più

Qualcuno disse: "Perché non manifestate e non protestate?"

Qualcuno rispose: "Perché tu non manifesti e non protesti?"

E' bello beneficiare della protesta di altri senza pagare lo scotto del dover protestare.

E alla fine dovettero arrangiarsi perché nessuno protestò più per le loro condizioni di vita.

 

24 settembre 2024

Celebrazione dell'Equinozio d'Autunno presso il Bosco Sacro in Jesolo.

Buon Equinozio a tutti.

L'apertura dei mondi del silenzio è molto simbolico e richiama alla mente molte immagini di mondi silenziosi rispetto a mondi rumorosi che sono, a loro volta, silenziosi rispetto al rumore del silenzio.

La contemplazione, propria della Religione Pagana, è la pratica per arrivare a percepire il silenzio dei mondi che ci circondano e, nello stesso tempo, silenziare la ragione per percepire i loro rumori.

Si tratta di una pratica religiosa propria della celebrazione dell'Equinozio d'Autunno.

Dopo molti anni sono riuscito ad aggiungere alla celebrazione dell'Equinozio d'Autunno le Laminette Orfiche. Si tratta dell'unico insieme di testi antichi, che non sono passati attraverso l'elaborazione della filosofia, capaci di trasmettere l'idea del camminare, dell'andare, nei mondi del silenzio come io l'ho vissuto e abitato.

Trovo praticamente impossibile trasmettere la percezione soggettiva alle persone perché oggettivare la soggettività è sempre un errore e sembra, da quanto ho visto, che solo la poesia riempita di sentimento, è in grado di attivare idee che si muovono nel rumore di fondo della percezione umana che la ragione vuole negare perché non è in grado di spiegare,

 

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23 settembre 2024

Riflessione sul terrorismo

Dice l'Unione Europea:

L'Unione europea definisce ufficialmente i reati di terrorismo come atti commessi allo scopo di intimidire gravemente la popolazione o costringere indebitamente i poteri pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto, o destabilizzare gravemente o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche o sociali di un paese o un'organizzazione internazionale.

[fonte internet]

Qui siamo davanti a due soggetti che, secondo l'Unione Europea, possono subire atti di terrorismo: la popolazione "atti commessi allo scopo di intimidire gravemente la popolazione" e poteri pubblici o un'organizzazione internazionale "atti al fine di indurre a astenersi dal compiere un qualsiasi atto". Questi sono i due soggetti che, per la loro attività possono subire atti che vengono definiti "terrorismo".

Mancherebbe un aspetto: il rapporto fra la popolazione e i poteri pubblici o le organizzazioni internazionali; i poteri pubblici e le organizzazioni internazionali e la popolazione. Manca la definizione dell'attività di terrorismo messa in atto dai poteri pubblici e le organizzazioni internazionali contro la popolazione e la definizione di terrorismo ad opera della popolazione nei confronti dei poteri pubblici o delle organizzazioni internazionali.

In questo interviene quanto affermato nell'ultima parte affermando che sono terroristi gli atti che minano le condizioni "costituzionali, economiche o sociali di un paese o organizzazione internazionale".

Come si può notare, il ruolo del cittadino non è definito. Le Istituzioni possono mettere in atto azioni di terrorismo nei confronti del cittadino? Si potrebbe dire che minando i diritti Costituzionali del cittadino le Istituzioni possono fare atti di terrorismo nei confronti dei cittadini. Le organizzazioni economiche e sociali, possono fare atti di terrorismo nei confronti del cittadino? Il cittadino, commette atti di terrorismo, quando rivendica diritti Costituzionali che le Istituzioni negano o limitano? Il cittadino subisce atti di terrorismo quando la struttura economica agisce non ottemperando alle disposizioni Costituzionali o limitandole impedendo, di fatto al cittadino di fruire dei suoi diritti Costituzionali?

L'idea su che cosa sia terrorismo è un'idea che deriva dal reato di "lesa maestà", dove, ogni atto di violenza fatto a "sua maestà", l'istituzione monarchica per eccellenza, viene definito atto di terrorismo perché, sempre e comunque, tende a imporre alla volontà di "sua maestà" la volontà di persone, considerate suddite, che a "sua maestà" devono obbedire e non imporre la loro volontà per rivendicare presunti diritti che "sua maestà" nega loro. Per contro, ogni atto commesso con la violenza da parte di "sua maestà" contro i suoi sudditi, per quanto sia violento ed indiscriminato, non è considerato atto di terrorismo in quanto i sudditi non hanno diritti nei confronti di "sua maestà" o delle Istituzioni che agiscono in nome e per conto di "sua maestà".

Questa idea di terrorismo, deriva dal trasferimento in ambito giuridico dell'idea di "peccato mortale" cristiano che è: "un'offesa fatta a Dio con piena avvertenza e deliberato consenso".

Scrive il catechismo della chiesa cattolica:

859 Perché il peccato sia mortale deve anche essere commesso con piena consapevolezza e pieno consenso. Presuppone la conoscenza del carattere peccaminoso dell'atto, della sua opposizione alla Legge di Dio. Implica inoltre un consenso sufficientemente libero perché sia una scelta personale. L'ignoranza simulata e la durezza del cuore non diminuiscono il carattere volontario del peccato ma, anzi, lo accrescono.

Nel sistema religioso cristiano l'uomo non ha diritti nei confronti di Dio, nemmeno quello di chiedere giustizia per i delitti che Dio ha preteso di commettere, terrorizzando l'uomo. Il fatto che il Dio dei cristiani ha macellato l'umanità col diluvio universale o ha macellato gli abitanti di Sodoma e Gomorra al fine di indurli a "compiere o astenersi dal compiere" ciò non viene considerato un atto di terrorismo nei confronti delle persone.

Nel sistema religioso cristiano, per estensione nel sistema politico fascista e nazista, le persone non hanno diritti nei confronti di Dio. Dio non è sottoposto a doveri e, dunque, anche le Istituzioni che agiscono in campo Europeo non hanno doveri nei confronti dei cittadini al punto tale che atti che violano la fruizione dei diritti Costituzionali, atti indiscriminati, non vengono censurati come atti di terrorismo nei confronti dei cittadini.

Dire che le Istituzioni commettono atti di terrorismo, nei confronti dei cittadini, attraverso atti o non atti consapevoli, conoscendo (in quanto Istituzioni non possono non sapere) le conseguenze violente e distruttive degli atti che compiono. Questo non rientra nei diritti dei cittadini acquisiti contro il dominio assolutista di Dio.

Il rapporto è sempre fra cittadino e Istituzione: l'Istituzione è sottoposta a doveri nei confronti dei cittadini? Oppure l'Istituzione agisce come una monarchia priva di doveri nei confronti dei cittadini e i cittadini possono essere vessati dall'Istituzione?

Perché le Istituzioni possono fare atti di terrorismo nei confronti dei cittadini e i cittadini devono subire atti di guerra e devastazione messi in atto dalle Istituzioni contro di loro?

E' dovere delle Istituzioni mettere in sicurezza un territorio: un'alluvione che devasta un territorio e l'Istituzione che dice ai cittadini. "arrangiatevi" è un atto di terrorismo in una democrazia mentre, dire ai cittadini di arrangiarsi, è un diritto della monarchia e dei regimi fascisti e nazisti. Un'alluvione, non supportata da adeguati indennizzi, è sempre un atto di violento terrorismo indiscriminato perché era dovere delle Istituzioni mettere in sicurezza il territorio ed era loro conoscenza su che cosa avrebbe potuto accadere dal momento che non hanno messo in sicurezza il territorio. Dunque, non avendo messo in sicurezza il territorio, è come se le Istituzioni avessero piazzato una bomba in una città (diciamo oggi, Faenza) per colpire indiscriminatamente i cittadini. Dunque: "Atto di violenza indiscriminata contro le persone impedendo loro l'esercizio Costituzionale dei loro diritto e la partecipazione alle Istituzioni".

Le Istituzioni che non vengono processate e condannate per i delitti che commettono sono come il Dio dei cristiani. Al di fuori della legge, al di fuori di quel principio di uguaglianza che regola la vita civile: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge! Meno che quando quel "cittadino", agendo per conto dell'Istituzione, non ha messo in sicurezza quel territorio e centinaia di cittadini hanno subito l'atto di violenza indiscriminata di numerosi danneggiamenti che ne hanno inficiato la loro possibilità di fruire dei loro diritti Costituzionali.

In democrazia il concetto di terrorismo deve essere rivisto.

La centralità del diritto non è Dio come nella monarchia, nel fascismo e nel nazismo, ma è il cittadino e le leggi vanno fatte censurando l'attività delle Istituzioni che, mettendo in atto azioni di terrorismo nei confronti dei cittadini, rendono difficile la loro vita.

L'atto di terrorismo che fu messo in atto dalle Istituzioni contro i cittadini quando lo Stato, definito dalla Costituzione nel 1948, assunse il Codice Rocco, con le sue leggi fasciste, monarchiche e anticostituzionali, che decolpevolizzava le Istituzioni per i loro atti di terrorismo e censurava i cittadini come terroristi qualora avessero rivendicato i diritti Costituzionali nei confronti delle Istituzioni, fu un vero e proprio colpo di Stato contro la Costituzione e nulla vale come risarcimento il fatto che la Corte Costituzionale, negli anni, ha cancellato alcune leggi aberranti che, di fatto, hanno continuato a far violenza ai cittadini fino alla loro abrogazione.

Scrive Wikipedia:

La dottrina penalistica fascista, al contrario di quella di epoca liberale, proponeva un sostanziale spostamento dell'attenzione dal reato a colui che lo commette, andando a creare un modello di "uomo delinquente" (idea influenzata, in parte, dalle teorie di Cesare Lombroso). Ciò che andava punito non era più il reato, ma l'uomo stesso che veniva giudicato nelle sue componenti fisiche, psichiche, sociali e ambientali durante il processo. La pena, infine, andava commisurata alla pericolosità del delinquente, la quale avrebbe dovuto difendere e proteggere la società da quest'ultimo. Secondo Mario Sbriccoli il Codice penale si trasformava, così, in un'arma nelle mani dello Stato da usare contro i nemici della società che sarebbero, in realtà, i suoi stessi nemici. Questo era ritenuto il solo modo efficace per tutelare al contempo: lo Stato, la società e i cittadini. Fu fatto un attento lavoro di "torsione" dell'ordinamento penale «attraverso aggiustamenti, eccezioni, slittamenti, erosioni e svuotamenti» che hanno finito per sostituire quel "garantismo indulgenziale" del periodo liberale con quel «perseguimento repressivo» proprio del regime fascista.

Gli aggiustamenti al codice fascista sono stati assolutamente superficiali e non hanno riguardato la protezione dei diritti dei cittadini, ma la protezione delle Istituzioni nei loro atti di violenza nei confronti dei cittadini. Hanno riguardato la protezione della violenza di Dio nei confronti dei cittadini.

E' sufficiente ricordare con quanto ritardo le Istituzioni hanno introdotto il reato di tortura pur di permettere a Polizia e Carabinieri di torturare i cittadini e con quanto ritardo è stato introdotto il reato contro la persona negli episodi di violenza sessuale pur di proteggere i violenti contro i cittadini in nome della violenza di Dio. Con quanto ritardo è stato introdotto l'istituto del divorzio, l'istituto del diritto di famiglia, le norme sulla parità uomo e donna, e l'istituto sull'aborto che ancora, anziché essere usato per liberare le donne, viene usato per far violenza alle donne in nome di Dio.

I cittadini subiscono atti di terrorismo da parte delle Istituzioni perché le Istituzioni si identificano col Dio cristiano in diritto di macellare l'umanità col diluvio universale o di macellare gli abitanti di Sodoma e Gomorra. Un diritto che è vietato ai cittadini censurare che, con la violenza, si costringono i cittadini a chiamare "buono" quel macellaio e assassino. E poi ci si stupisce se alcuni delinquenti esaltano Hitler: che delitto è quello dei campi di sterminio hitleriani in confronto al campo di sterminio del Dio degli ebrei e dei cristiani che si vanta di aver macellato l'intera umanità?.

Si macellano le persone e i macellai devono essere chiamati buoni in nome di Dio.

Che cos'è, dunque, il terrorismo? Le persone sono sudditi o cittadini?

Ovviamente la riflessione potrebbe e dovrebbe continuare, ma per ora mi fermo qui.

 

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22 settembre 2024

Riflessione sul concetto di anima in Aristotele.

Introduzione al concetto di anima nella filosofia metafisica

Corpi viventi o anime che abitano i cadaveri animandoli?

Normalmente le persone pensano di sapere che cosa si intende per "anima", questo oggetto che i cristiani attribuiscono al loro Dio, come proprietà del loro Dio attraverso la quale il loro Dio controlla e domina l'uomo.

Il concetto di anima, separato dal corpo, non lo hanno inventato i cristiani, i cristiani si sono appropriati del concetto elaborato ben prima dell'arrivo del cristianesimo. Non è nemmeno un concetto ebraico. E' un concetto greco, nato come definizione per distinguere ciò che è animato da ciò che è inanimato, ha finito per definire un oggetto in sé, l'anima, distinto dal corpo e indipendente dal corpo stesso.

Che cosa fa l'anima rispetto al corpo?

In tutti il dibattito non c'è mai una netta distinzione fra l'antico concetto di "anima", qualità del corpo vivo, animato, e il concetto di anima come oggetto in sé distinto dal corpo.

Si tratta di un'ambiguità, voluta, pensata e programmata.

Da un lato i corpi viventi che manifestano vita e che vengono definiti "animati", come portatori di anima. E' evidente, dicono, che hanno un anima in quanto hanno i sé la vita. Dall'altro lato, separano il corpo dall'anima facendo dell'anima un oggetto in sé distinto dal corpo come se potesse esistere un'anima distinta da un corpo.

Il corpo vivente, animato, è un oggetto reale; un'anima in sé è un prodotto dell'immaginazione prodotta dal desiderio di dominio.

Il trucco usato dai platonici, Aristotele e i neoplatonici, è quello di dimostrare con l'oggetto reale, il corpo vivente, animato, il prodotto dell'immaginazione ontologica di un'anima distinta dal corpo.

Scrive Aristotele nel De anima:

E tuttavia proprio dell'anima è il conoscere, il sentire, lo opinare e ancora il bramare, il volere e, in generale, i desideri: è grazie all'anima che gli animali si muovono localmente e lo stesso vale per la crescita, la maturità e la decrescita: dev'essere allora attribuito all'anima intera ciascuno di questi stati? e cioè con tutta l'anima pensiamo, sentiamo, ci muoviamo, facciamo e subiamo ogni altra cosa ovvero con parti differenti realizziamo cose differenti ? E la vita, poi, risiede in una di queste parti, e in una sola, o in più o in tutte, ovvero ha un'altra causa? Affermano taluni che l'anima è divisa in parti e che una pensa, l'altra desidera. Ma allora che cosa la tiene unita, se è per natura divisa? Non certo il corpo: pare al contrario che l'anima tenga unito il corpo, giacché, uscita l'anima, il corpo si dissipa e imputridisce. Se dunque un'altra cosa produce l'unità dell'anima, sarà questa in senso proprio l'anima. A sua volta, intorno a questa, si dovrà indagare se è una o multipla. Se è una, perché non attribuire subito l'unità all'anima stessa? Ma se è divisa in parti, il ragionamento dovrà ancora cercare che cosa la tiene unita e così si procederà all'infinito. Si potrebbe dubitare anche riguardo alle parte della anima, qual è la funzione di ciascuna nel corpo. Perché se l'anima intera dà a tutto il corpo l'unità, bisogna che ciascuna delle sue parti dia l'unità a una parte del corpo. Ma questo è impossibile: a quale parte darà unità l'intelletto ? e in che modo ? è difficile anche immaginarlo.

Si può pure osservare che le piante, anche divise, continuano a vivere e, tra gli animali, alcuni insetti, e ciò implica che i segmenti abbiano la stessa anima specificamente, non numericamente, poiché l'un segmento e l'altro conservano la sensazione e il movimento locale per un certo tempo. Se poi non continuano, niente di strano, dal momento che non hanno organi necessari a mantenere la loro natura. Nondimeno in ciascuno dei due segmenti tutte si trovano le parti dell'anima e sono specificamente identiche tra loro e all'anima intera e ciò implica che tali parti della anima non siano separabili le une dalle altre e che l'anima intera sia al contrario divisibile. Anche il principio vitale che è nelle piante sembra sia una sorta d'anima: e, infatti, di esso solo partecipano animali e piante. E mentre esso può essere separato dal principio sensitivo, nessuna creatura, mancandone, può avere la sensazione.

Aristotele, Dell'anima, in Aristotele Opere, vol. 4, Editore Laterza, 1994, pag. 125-126

Ogni potere che intende dominare l'uomo, deve privare l'uomo delle sue specificità e attribuirle a Dio, per quanto e per quello che interessa al potere attribuire a Dio, per privarne l'uomo che domina.

Tuttavia, che piaccia o meno, è proprio di un corpo vivente conoscere. E' proprio di un corpo vivente sentire. E' proprio di un corpo vivente riprodursi. E' proprio di un corpo vivente avere delle opinioni, E' proprio di un corpo vivente bramare e desiderare. E' proprio di un corpo vivente volere.

E' grazie al corpo che uomini e animali si muovono e lo stesso vale per la crescita, la maturità e la decrescita: tutto deve essere attribuito al corpo perché solo le azioni del corpo ricadono sotto i nostri sensi.

Va attribuito al corpo la capacità di pensare, di sentire, di movimento e di realizzare qualunque cosa facciamo con parti diverse del corpo a seconda di ciò che facciamo.

La vita risiede nei corpi, nella materia (o dell'energia che è la stessa cosa organizzata in modo diverso). Una vita che si esprime in maniera diversa a seconda del divenuto dei corpi. Perché la vita esiste e si veicola mediante i corpi e non esiste senza i corpi.

Diventa offensivo sviluppare un "discorso logico" su un oggetto di fantasia pretendendo di far uscire l'oggetto dalla fantasia per costringere le persone a trattarlo come un oggetto reale.

Un corpo vivente è divisibile? Oggi sappiamo che un infinito numero di esseri si riproducono per scissione.

Aristotele non vede in un corpo che muore e imputridisce, la mancanza delle manifestazioni che lui riferisce all'anima. E' il corpo che muore, non l'anima che ha lasciato il corpo. Col corpo che muore, muoiono le prerogative, gli strumenti del corpo, che Aristotele, stupidamente, attribuisce ad un ente che chiama "anima".

Ma se avesse guardato con maggior rispetto alle persone, avrebbe visto che la donna, quando partorisce, si scinde e come il ramo di un albero può attecchire e diventare a sua volta un albero, così il bambino attecchisce e diventa, a sua volta, un adulto.

E questo è quello che Aristotele osserva:

"Si può pure osservare che le piante, anche divise, continuano a vivere e, tra gli animali, alcuni insetti, e ciò implica che i segmenti abbiano la stessa anima specificamente, non numericamente, poiché l'un segmento e l'altro conservano la sensazione e il movimento locale per un certo tempo."

In ogni segmento di ogni corpo c'è la vita e la vita nei corpi tende ad espandersi. Il corpo si espande. Ogni specie ha le proprie strategie di espansione che trasmette ai suoi individui, ma si tratta sempre di corpi viventi che si espandono. Corpi animati, ma non esistono anime che entrano nei corpi.

Se ciò fosse, basterebbe che l'oggetto, che Aristotele chiama "anima", entrasse in un cadavere e questo tornerebbe in vita. O un'anima entrasse in un legno bruciato e questo iniziasse a riprendere vita. Questo desiderio popola le fantasie di chi, separando i corpi dalle anime, controlla i corpi, il loro lavoro e la loro vita, attribuendosi il diritto di controllare quella che loro chiamano l'anima in nome del loro Dio.

Oggi, attraverso la ricerca biologica, sappiamo che tutti i viventi della Natura sono, comunque, legati fra loro, specie diversificate sia in tempi antichissimi sia in tempi relativamente più recenti e, pertanto, ogni Essere, qualunque sia la specie, è portatore della medesima struttura emotiva che, quelli come Aristotele, chiamano "anima".

Corpi che vivono. Corpi che i cristiani bruciavano per "salvare le loro anime". Penso che questo sia la più atroce giustificazione attraverso la quale i cristiani hanno macellato milioni di persone accusandole di peccare "sporcare la loro anima", o di salvarle dal peccato attraverso l'annientamento di milioni di uomini, donne e bambini.

Difficile dire che Aristotele, col concetto di anima, non mirasse a questo. Certo non a bruciare vive le persone per salvare la loro anima, ma quando non si condanna Platone che affermava che la donna è un essere immondo perché è l'anima reincarnata di un uomo malvagio, è chiaro l'uso dell'anima per controllare i corpi delle persone.

I corpi delle persone sono l'oggetto che il potere di avere si contende perché solo controllando i corpi delle persone, privandole del controllo degli strumenti emotivi con i quali abitano il mondo. può riaffermare continuamente il proprio dominio dell'uomo sull'uomo.

Marghera, 19 settembre 2024

 

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21 settembre 2024

Niente manifestazioni, niente proteste.

Qualcuno che manganellava si sente un po' annoiato.

La società si è talmente malata che non ha nemmeno più la forza per un dibattito politico fra le persone. La politica è stata svuotata di prospettive per diventare un contendersi di poltrone giocando sulle illusioni di persone disilluse: "Tanto, fanno quello che vogliono per coloro che sono ricchi e prepotenti!".

La società si è ammalata di tumore. Un tumore maligno che si può leggere solo dalle statistiche mentre la cronaca ci offre spazi di disperazione e di deliri.

Una propaganda di giornali e televisioni incitano le persone a tifare per questo o quel politico o per una parte in guerra contro un'altra. Le persone sono sterminate nell'indifferenza di chi vede ridursi ulteriormente gli stipendi e il lavoro che continua a mancare perché le persone non hanno stipendi per alimentare il lavoro stesso.

Ma che importa?

Affari loro! Questo è l'atteggiamento generale. Un atteggiamento che nella disperazione chiedeva solidarietà, ma non dava solidarietà ad altre parti sociali quando erano gli altri nella disperazione. L'abbandono scolastico è arrivato a percentuali a due cifre. Artigiani chiedono sovvenzioni alle loro imprese che hanno diminuito gli ordinativi perché le persone non hanno più denaro per far fare lavori.

Imprenditori che non trovano più personale specializzato perché, per specializzare le persone serve denaro per farlo e denaro per pagarle e gli imprenditori preferiscono spesso mettere i soldi alle Cayman che non investirli.

Poi arriva un'alluvione e spazza via quel poco di benessere che era stato costruito e gli alluvionati, abbandonati a sé stessi (una pacca sulla spalla non si rifiuta a nessuno) vengono ridotti al livello economico degli immigrati costretti ad accettare lavoro nero e sottopagato.

La malattia sta divorando il tessuto emotivo della società. Un cancro che avanza di necessità e disillusione. Avete voluto riempire la società civile di crocifissi per dire ai cittadini "Voi dovete soffrire!" e i cittadini, ignari del vostro messaggio, finalmente possono imitare il crocifisso e soffrire mentre la politica pasteggia sulle sofferenze dei cittadini.

Rimangono due sole professioni che funzionano in questa società: il lavoro offerto dalla mafia e il lavoro di spaccio di droga. Questo perché ai disperati si può ancora togliere qualche cosa.

Triste, ma è così!

 

21 settembre 2024

Sfollati come in guerra

Finalmente il governo Meloni potrà dimostrare la maggiore efficienza nel portare aiuti e nel distribuire sovvenzioni agli alluvionati di un governo ideologicamente fascista contro, i catto-comunisti che si sono limitati a farsi alluvionare senza fare niente.

La mia non vuole essere ironia, è scoramento nel vedere l'indifferenza per i disastri in India, Pakistan e altre zone del mondo con una situazione climatica in cambiamento, con fenomeni climatici estremi (2024 è stato l'anno più caldo di sempre, in Italia si è passati da 32 gradi a 22 in una settimana) e l'assoluta indifferenza di una politica che sembra divertirsi con i disastri ambientali.

A chi toccherà la prossima volta?

Migliaia di sfollati in Emilia-Romagna, ora attendiamo disastri in altre parti d'Italia. Non è il territorio fragile, è una politica menefreghista. Quella politica propria del regime fascista che proclamava "Me ne frego!" davanti ai problemi che le persone vivevano.

 

21 settembre 2024

Incarcerare chi protesta per il cambiamento climatico

E' bello sapere che il governo Meloni agli alluvionati darà sovvenzioni.

D'altro canto, le cose sono due, o si prende atto che c'è un cambiamento climatico in corso, oppure si assume il modello di pensiero cristiano che dice che Dio ha punito i peccatori.

C' sempre un disastro che arriva. La domanda è: a quale frequenza di disastri siamo in grado di far fronte? Uno all'anno? 3 all'anno? 5 all'anno?

Si sapeva che i disastri meteorologici sarebbero arrivati. Magari non dove, ma un'estate così bollente era preludio a grandi perturbazioni atmosferiche.

Il Governo aveva un solo problema: reprimere le manifestazioni degli ambientalisti che mettevano in guardia dal cambiamento climatico.

E' come se il Governo Meloni avesse voluto trarre beneficio dai disastri meteorologici. Sono le azioni che rivelano le intenzioni, non le dichiarazioni di una vuota propaganda.

 

21 settembre 2024

Gli usurai come Istituzione?

Era una vecchia pratica che oggi è andata in disuso. Non prendono in considerazione nemmeno le denunce firmate se il reato è grave, figuriamoci le denunce anonime quando l'usurato e il vessato vuole proteggersi con un po' di anonimato.

Proteggere le persone dagli usurai è un nobile intento, oggi non solo è stato dimenticato, ma la protezione dall'usura è diventato argomento di propaganda politica svuotato da ogni intenzione e contenuti.

Oggi come oggi, gli usurai vanno protetti in quanto sembra abbiano anch'essi una funzione sociale e Istituzionale. Sicuramente mi sbaglio, ma dubito che si perseguano gli usurai in una società tesa a costruire miseria fra i suoi cittadini.

La foto è stata scattata a Verona.

 

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20 settembre 2024

La coscienza del nuovo nato nasce dalla scissione della coscienza della madre

Sono oltre 40 anni che la Stregoneria sostiene che la formazione della coscienza del neonato avviene per scissione della coscienza della madre.

La coscienza non è la conoscenza, ma è la capacità soggettiva di manifestare e veicolare le emozioni.

La coscienza è ciò che separa la non-vita (quella che noi consideriamo non-vita) dalla vita (quella che noi consideriamo vita).

I viventi nella natura hanno elaborato numerose strategie, nel corso dell'evoluzione, per espandere sé stessi riproducendosi e moltiplicandosi come esseri fisici, ma la coscienza si trasmette, nei nuovi nati, per scissione della coscienza della madre.

Che cosa sia la coscienza, la scienza non lo sa perché si limita ad osservare i fenomeni dall'esterno e il fatto stesso che la trasformazione del cervello della madre appare trasformato come il cervello dell'adolescente, non è una regressione del cervello della madre, ma la madre sta vivendo una scissione della propria coscienza a cui la parte fisica del cervello si predispone per ricostruire la coscienza della madre ripartendo dalla condizione adolescenziale della madre.

D'altronde, fin dal Libro dell'Anticristo che scrissi fra il 1985 e il 1990 affermai che l'adolescenza umana è una forma di nascita: muore il bambino e la bambina e nasce l'individuo che inizia un cammino verso la maturità sessuale.

Stando dunque a questa ricerca scientifica, il cervello della madre in gravidanza ritorna ad attivare la struttura adolescenziale preparandosi ad un nuovo cammino di maturità sessuale dopo aver ceduto parte della coscienza al nuovo nato.

Ovviamente, questa è l'ipotesi della Stregoneria che, dal momento che non è suffragata da "dottorati scientifici" lascia il tempo che trova, d'altro canto, in una società in cui si è convinti che l'uomo sia creato da Dio, tesi avvallata da numerosi dottorati scientifici, le ipotesi della Stregoneria vengono emarginate come vengono emarginate le donne nella società civile in quanto strumento nelle mani di Dio.

Pensare una cosa o un'altra, non è la stessa cosa. Si costruisce una diversa società e relazioni umane diverse.

L'articolo di Elena Dusi lo potete leggere su La Repubblica.

 

20 settembre 2024

Teia commenta il comportamento vigliacco ed infame di Socrate
[dalla Partita Mondiale di Calcio - azione 31]

"Come nella vita sociale." Continua Teia "Io ho la conoscenza di un oggetto e confronto la conoscenza dell'oggetto con la conoscenza che di quel medesimo oggetto ne ha una diversa persona. A confronto ci sono due modi di rappresentare il medesimo oggetto e si presume che entrambi siano in grado o di definire l'oggetto o di impiegare l'oggetto in modi che si possono giustificare. Quando l'oggetto della discussione è un'azione, che si reputa debba avvenire nella società, c'è indubbiamente chi agisce e c'è chi non agisce, ma si erge a giudice dell'azione. Chi agisce ha degli intenti da perseguire con l'azione che mette in atto; chi giudica l'azione ha come intento il controllo (o l'appropriazione) del soggetto che agisce. Chi si erge a giudice di un agire non ha lo stesso obbiettivo di chi agisce, ma ha come obbiettivo il soggetto che agisce. Il problema fra la posizione di chi agisce nella società e chi giudica l'agire senza agire a sua volta, non nasce da un diverso punto di vista, ma nasce da un diverso intento e da un diverso scopo. Non è importante se l'azione che prendiamo in considerazione danneggia o alimenta lo sviluppo sociale. Chi mette in atto l'azione ha come scopo la modificazione del presente in funzione di un presente che, immagina, migliore del presente per il quale egli necessita mettere in atto l'azione. Chi giudica l'azione è disinteressato alle modificazioni che l'azione potrebbe produrre, ma è interessato al soggetto che ha la capacità d'agire. L'elemento del contendere, fra le due diverse posizioni, è la capacità d'agire del soggetto che agisce. La capacità d'agire deve essere espropriata al soggetto che agisce perché chi ha la capacità d'agire è il soggetto che ha la capacità di modificare il suo presente. Ed è questo che fa Socrate con la sua indagine, deve espropriare la capacità d'azione dei soggetti sociali che interroga per convincerli che sono individui inadeguati davanti alla sua "sapienza" che non è altro che retorica aggressiva rispetto a cittadini che, comunque, agiscono nel mondo in cui vivono. La retorica aggressiva, propria di individui impotenti davanti ai problemi della vita, viene esercitata per controllare le persone che agiscono. Il Dio non ha detto che Socrate è un uomo sapientissimo perché sapientemente lavora la terra, pascola il bestiame, costruisce palazzi, statue o templi. Il Dio dice che Socrate è sapientissimo perché sa che la sua sapienza non vale nulla. La sapienza di Socrate non vale nulla perché non ha un fine per il quale Socrate potrebbe esercitare la sua sapienza. Per contro, Socrate aggredisce ogni uomo che agisce nella società, interrogandolo, per poter dimostrare la sua "superiorità retorica", il "dominio della sua retorica" sull'uomo dal momento che l'uomo, pur agendo e modificando il suo presente, non è in grado di giustificare la sua azione con altrettanta retorica. Socrate deve distruggere l'affezione con la quale i suoi concittadini modificano sé stessi e il mondo perché la retorica dimostra che Socrate è affezionato solo a sé stesso. La necessità di privare gli uomini dell'orgoglio per la loro "capacità d'azione" capace di modificare il presente, sarà portata agli estremi dal cristianesimo che anziché ringraziare l'uomo che con la sua intelligenza ha risolto dei problemi, ringrazierà Dio che ha consentito di risolvere i problemi. E' il buio della coscienza, piegata e chiusa su sé stessa, che fugge dalla luce del cambiamento e della trasformazione rifugiandosi in una perenne denigrazione di sé stessa e della propria volontà d'esistenza per salvaguardare la verità, quell'essere sapientissimo, che la imprigiona in un perenne immobilismo."

[dalla Partita Mondiale di Calcio - azione 31]

 

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19 settembre 2024

I caratteri del sapiente in Aristotele
Le incongruenze della logica aristotelica

Aristotele definisce chi può essere chiamato sapiente in contrapposizione a chi non può essere definito sapiente.

La prima affermazione che notiamo in Aristotele è:

"In primo luogo noi riteniamo che il sapiente conosca tutte le cose nei limiti del possibile, senza che, però, egli abbia conoscenza di tali cose nella loro particolarità"

Conoscere tutte le cose equivale a comprendere tutte le cose. Ora, che piaccia ad Aristotele o meno, un uomo, qualsiasi uomo, è compreso nell'universo (e anche in ambiti ben più piccoli dell'universo) e non comprende che un'infima parte dell'universo in cui vive, circoscritta a sé stesso.

Aristotele si riferiva, molto probabilmente, ad una comprensione intellettuale. Ma la comprensione intellettuale non differisce molto da quanto sopra in quanto, la comprensione intellettuale è il prodotto dell'esperienza di un corpo circoscritto che, al massimo, può avere la capacità di astrazione della propria esperienza, generalizzandone la conoscenza acquisita e riproducendone la conoscenza acquisita in un diverso ambito.

E' non conoscenza, presupporre l'esistenza di una conoscenza che non derivi dall'esperienza, ma che sia il prodotto di un "sapere intellettuale" alienato dal vissuto dell'individuo. Tale sapere alienato è la rappresentazione intellettuale di un desiderio emotivo impossibilitato a veicolarsi. L'impossibilità della veicolazione del desiderio emotivo produce fantasie, deliri, allucinazioni, finendo per invadere e controllare la coscienza dell'individuo che tratta quell'invasione come conoscenza.

Questo tipo di conoscenza, è generato da desideri emotivi insoddisfatti che, al giorno d'oggi, sono trattati in psichiatria e, quando non vengono trattati in psichiatria, sono, quanto meno, manifestazione di disturbi psichiatrici non debilitanti per il paziente che li vive.

La caratteristica del disturbo psichiatrico è quello della generalità dell'elemento di conoscenza manifestato. Non entra nella particolarità e nei meccanismi dell'elemento di conoscenza manifestato perché, entrare nei meccanismi particolari, costringe il paziente a sostanziarlo razionalmente e a rimuoverlo qualora la sostanza dell'elemento manifestato entra in conflitto con l'analisi delle sue particolarità.

Darwin partì alla ricerca delle prove per dimostrare al nonno che Dio aveva creato il mondo (generalità dell'elemento di conoscenza); la ricerca ha dimostrato che il mondo è divenuto e le specie sono divenute per trasformazione, sedimentazione e diversificazione in quanto legate l'una all'altra (l'elemento manifestato è entrato in conflitto con l'analisi).

Continua Aristotele:

in secondo luogo reputiamo sapiente chi è in grado di comprendere le cose difficili e non agevolmente accessibili all'umana conoscenza: provare una sensazione è, in realtà, una cosa comune a tutti, e perciò è una cosa facile e non è indizio di sapienza; inoltre, riteniamo più sapiente chi, in ogni ramo della scienza, conosce le cause con maggiore esattezza e sa meglio insegnarle;

Per Aristotele, viene ritenuto sapiente chi è in grado di comprendere le cose difficili. Per chi comprende "cose ritenute difficili" nel momento che le comprende diventano, per lui, cose facili, facilmente accessibili all'umana conoscenza.

Archimede comprese il principio di galleggiamento. Nel momento in cui esclamò "eureka", alla sua conoscenza il principio di galleggiamento divenne "agevolmente comprensibile". Tutto ciò che l'uomo comprende è difficile, prima della comprensione, diventa facile dopo averlo compreso.

Inoltre, dice Aristotele, si ritiene più sapiente chi conosce le cause con maggiore esattezza e sa meglio insegnarle.

Qui si inserisce il discorso sulla "quantità e la qualità delle cause" che si possono conoscere e individuare rispetto ad oggetti della realtà pensata; o le cause, come numero dato e finito che qualificano una "verità in sé".

Questo problema si pone all'interno della fisica aristotelica che non ammette nessuna trasformazione del presente e non ammette cause o necessità per le quali il presente si trasforma facendo nascere un diverso presente.

Per esempio, scrive Aristotele:

Ma la cosa è meno chiara per quanto concerne altri filosofi, e così, ad esempio, non risulta affatto con chiarezza il modo in cui, secondo Empedocle, verranno a verificarsi corruzione e alterazione. Per gli Atomisti, infatti, i corpi originari sono indivisibili e differiscono tra loro soltanto per ‘figura', e da essi le cose sono originariamente composte e in essi vanno per ultimo a dissolversi. Per Empedocle, invece, è evidente che tutte le altre cose hanno la loro generazione e la loro corruzione finché non arrivino agli "elementi", ma non risulta con chiarezza il modo in cui sia generata e sia distrutta la massa ammucchiata di questi stessi elementi, né gli è possibile dare spiegazioni in merito, dal momento che egli non dice che il fuoco, e allo stesso modo anche tutti gli altri "elementi", hanno a loro volta un elemento che li costituisce, come Platone ha appunto notato nel Timeo.

Aristotele, Della generazione e della corruzione, in Aristotele Opere, vol. 4, Editore Laterza, 1994, pag. 46

Per gli atomisti, gli atomi sono indivisibili e tutte le cose sono composte da aggregazione di atomi. La disgregazione delle cose non comporta la disgregazione degli atomi, ma solo scissione della cosa mentre gli atomi concorrono a formare cose diverse. Lo stesso fuoco, la stessa acqua è formata da trasformazione di stato, da atomi che variano la propria aggregazione.

Dunque, stando alle premesse di Aristotele, noi possiamo dire, nell'ambito di questo esempio, che Empedocle e Democrito sono "sapienti" mentre, Aristotele, è un individuo comune che vuole far passare una propria sensazione per conoscenza.

Questa apparirebbe una normale disputa accademica se Aristotele non la mettesse in relazione alla legittimazione di una gerarchia sociale.

Scrive Aristotele:

"... è più autenticamente scienza rispetto a quella che ci interessa per i suoi risultati pratici, e quella che maggiormente comanda è più autenticamente sapienza rispetto a quella che esegue gli ordini, giacché è indispensabile che il sapiente non riceva ordini, ma sia lui a darli, e che non sia egli ad obbedire ad un altro, ma il meno sapiente ad obbedire a lui."

Il problema è chi comanda e chi deve essere comandato. Chi ordina e chi deve obbedire.

"Quelli che comandano, sono sapienti" (quella che maggiormente comanda è più autenticamente sapienza). La metafisica aristotelica si riduce a questo: legittimità di comandare attraverso la dichiarazione di essere sapienti perché si comanda.

E' un elemento acquisito a livello sociale. Interiorizzato. Si dice: "Lui ha un ruolo Istituzionale e, dunque, lui sa e tu devi stare zitto perché lui comanda e comanda perché sa!"

Per Aristotele è solo una questione di potere, di dominio dell'uomo sull'uomo.

Diciamocela tutta. Se un individuo afferma che è la terra che gira attorno al sole, ma chi comanda dice che è il sole che gira attorno alla terra, o lui ammette che ha ragione chi comanda, o fa la fine di Vannini: bruciato con la lingua strappata.

Tu non puoi sapere se ha ragione Galilei o la chiesa cattolica nel condannarlo perché non hai gli strumenti d'analisi di Galilei e, pur di condannarlo, chiunque, per molto tempo, si rifiutò di mettere i propri occhi dentro un cannocchiale.

Dunque, per Aristotele i sapienti erano i preti cattolici perché la sapienza comanda e i non sapienti obbediscono.

Ottima la logica aristotelica.

Le citazioni di Aristotele, quando non segnate direttamente, sono prese da: Aristotele, Metafisica, Hachete editore, 2016, pag. 11

 

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Museo Archeologico di Napoli - Sala dei filosofi, poeti e tagici greci

18 settembre 2024

In cosa credeva Talete?

Sto cercando di trovare una soluzione a proposito di Talete.

Di Talete, Diogene Laerzio, 200 dopo cristo, mi dice che cosa pensava Talete e, cose che appaiono diverse, me le dice Aristotele (circa 350 a.c.). Quale dei due è più attendibile?

Di ciò che Talete credeva, dice Diogene Laerzio:

Di lui si tramandano pure queste sentenze: dio è l'essere più antico; è infatti increato. La cosa più bella è l'universo, che è opera di dio. La cosa più grande è lo spazio, ché il tutto abbraccia. La cosa più veloce è la mente, ché per il tutto corre. La cosa più forte è la necessità, ché domina su tutto. La cosa più saggia è il tempo, ché tutto rinviene.

p. 14

E ancora Diogene Laerzio dice che Talete:

Principio dell'universo egli disse l'acqua, concepì il mondo animato e pieno di demoni.

p.11

Io so che Aristotele aveva i suoi interessi e la stessa cosa vale per Diogene Laerzio. E se fossero entrambi inattendibili? Ma se non ci è rimasto nulla se non poche citazioni, su che cosa si può ipotizzare?

Di Talete dice Aristotele:

Non tutti, però, sono d'accordo sul numero e sulla natura specifica di tale principio, ma Talete, iniziatore di tale tipo di indagine filosofica, sostiene che esso è l'acqua (perciò egli asseriva che anche la terra galleggia sull'acqua37), e forse questa sua opinione gli fu suggerita dall'osservazione che è umido ciò di cui ogni cosa si alimenta e che anche il caldo nasce dall'umidità e sopravvive per mezzo di essa (del resto è principio di tutte le cose ciò da cui queste traggono l'origine), né soltanto in base a ciò egli ha concepito una tale teoria, ma anche in base al fatto che hanno natura umida i semi di tutte le cose, e l'acqua è appunto il principio naturale delle cose umide38.

p. 16-17

Mentre, come origine delle cose da "Dio", Aristotele dice:

A nessuno, intanto, di quelli che sostengono che tutte le cose si identificano con l'Uno è accaduto di avere una siffatta concezione della causa tranne che, forse, a Parmenide, e anche a lui solo in quanto egli pone non un'unica causa, ma, in un certo senso, ne pone due ...

p. 19

Ovviamente ci sono significati e interpretazioni diverse, ma è difficile leggere in Talete l'idea che "dio è l'essere più antico; è infatti increato", dal momento che non è riportato, dai frammenti che abbiamo, uno sviluppo di tale assunto. Attribuire a Talete il concetto secondo cui la causa prima è l'acqua, appare estremamente più logico.

Appare più verosimile che Talete abbia affermato che "concepì il mondo animato e pieno di demoni" dove "demoni" sta per "daimon" le intelligenze divine manifestate dagli oggetti del mondo.

E appare verosimile l'affermazione di Aristotele secondo cui l'idea dell'Uno, di Dio, come causa del mondo, appartiene a Parmenide e agli Eleatici.

Ovviamente, ci devo riflettere ancora perché esistono delle implicazioni sullo sviluppo del pensiero.

Le citazioni di Diogene Laerzio da Vite dei Filosofi, Mondadori, 2009, Le citazioni di Aristotele, Metafisica, edizioni Hachete, 2016, le pagine si riferiscono a queste edizioni.

 

18 settembre 2024

Forma ed oggetto in sé

Un discorso di Gaia in relazione ad un'affermazione di Marsilio Ficino nella "Teologia Platonica":

Marsilio Ficino, Teologia Platonica, Bompiani, 2011, p. 349

"La forma è la forma, indipendentemente dall'oggetto che quella forma rappresenta." Inizia il suo discorso Gaia "Puoi costruire degli insiemi degli oggetti partendo dalla forma degli oggetti, ma puoi costruire degli insieme partendo dalla coscienza o dalle azioni degli oggetti. E' una tua scelta soggettiva. La rotondità non è un oggetto in sé, è piuttosto come l'oggetto appare agli occhi di Ficino che dell'albero non sa cogliere che le forme arrotondate del suo legno. La materia, di cui io sono, una volta che diventa cosciente si adatta, nel proprio divenire, alle condizioni che incontra modificando, nel tempo, forma e organizzazione pur di preservare la coscienza e il suo divenire. Si adatta alle condizioni, non riceve la rotondità da un soggetto altro che Ficino indica come "l'artefice" dell'albero o del legno. Che il cerchio si manifesti circolare è un dato di fatto, come il fuoco si manifesta come calore, l'acqua come "umidità" e il Sole come calore e luce. Ogni oggetto si manifesta ai nostri sensi e noi lo interpretiamo come forma che descriviamo mediante la ragione. Ma qual è l'oggetto in sé stesso? E' il fuoco che manifesta calore o è il calore che manifesta il fuoco? E' la luce che manifesta il Sole o è il Sole che manifesta la luce? E' l'acqua che manifesta umidità o è l'umidità che manifesta l'acqua? Nessun uomo distingue l'oggetto dalle sue manifestazioni che a loro volta sono l'oggetto per come un soggetto lo percepisce. Solo che, nella tua percezione, a seconda dei caratteri che metti a fondamento nel costruire l'insieme degli oggetti del mondo, determini delle idee sulla realtà del mondo anziché altre idee. La forma è l'ultimo dei caratteri capace di rivelare insiemi coerenti di oggetti. Dividere gli oggetti, o gli uomini, per la loro forma ha portato a grandi disastri nella storia dell'umanità. Quando Ficino dice " Non diversamente anche l'essere spetta alla forma per se stessa, infatti ciascun individuo di una specie, è ciò che è in virtù di una forma, che gli conferisce l'appartenenza a quella specie." non fa altro che alimentare il razzismo. Sono neri e, dunque, data la razza, sono senza anima. Sono bestie da commerciare e vendere perché la forma costruisce l'insieme del nero. In questo modo i cattolici, come Innocenzo XI, trafficavano in schiavi perché i neri non avevano anima in quanto neri. Si osserva la forma esteriore e non l'uomo."

[Tratto da: Partita Mondiale di Calcio della Filosofia, Gaia e i filosofi fondamentalisti contro rinascimentali, azione 28]

 

18 settembre 2024

Sparare a Trump?

Possibile, sia un caso, tutti quelli che vogliono sparare a Trump hanno votato Trump?

Io non sono un complottista (o forse lo sono? o forse negli USA c'è una malattia sociale diffusa?) e quando guardo i complottisti che per farsi votare dichiarano che "gli immigrati mangiano i gatti", comprendo immediatamente come, per farsi votare, si inventano complotti che, per renderli credibili, organizzano contro sé stessi.

Dal momento che non hai idee sociali che possono far compartecipi le persone, devi suscitare emozione per attirare voti. Cosa c'è di meglio che farsi passare per vittima? Per il Gesù perseguitato e indicare nei "farisei" il nemico da distruggere?

E' la tecnica elettorale dei fascisti e dei nazisti che spesso usano la magistratura per criminalizzare un nemico politico e nascondere i propri crimini (vedi Salvini col sindaco di Riace).

 

18 settembre 2024

Sulla separazione dell'uomo dal mondo

Scrive Aristotele all'inizio della sua Metafisica:

Nella vita degli altri animali, però, sono presenti soltanto immagini e ricordi, mentre l'esperienza vi ha solo una limitatissima parte; nella vita del genere umano, invece, sono presenti attività artistiche e razionali. E negli uomini l'esperienza trae origine dalla memoria, giacché la molteplicità dei ricordi di un medesimo oggetto offre la possibilità di compiere un unica esperienza.

Metafisica - Aristotele

Ovviamente, il passo si commenta da solo se qualcuno riesce a capirne il senso.

Mi si drizzano i capelli quando qualcuno mi dice che cosa c'è nell'altro "però, sono presenti soltanto immagini e ricordi,".

Fa alla pari di chi mi dice che cosa pensa Dio. Non ha analizzato la situazione e ha tratto delle conclusioni, ha "pontificato" in nome della superiorità.

Talete, riportato da Diogene Laerzio, sembra che abbia detto:

Si tramanda che era solito dire di essere grato alla Sorte per questi tre motivi: "Primo perché nacqui uomo e non bestia; secondo perché uomo e non donna; terzo perché greco e non barbaro".

Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi, Talete, Mondadori, 2009, p. 13

L'idea di superiorità della razza non è ben chiaro se fosse di Talete o se è stata attribuita a Talete specialmente con notizie secondo cui Talete era fenicio come scrive Diogene Laerzio:

Erodoto, Duride e Democrito affermano che Talete ebbe come padre Essamias, come madre Cleobulina, della famiglia dei Telidi che sono Fenici ed i più nobili discendenti di Cadmo ed Agenore. (Fu uno dei sette sapienti) come attesta anche Platone.

Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi, Talete, Mondadori, 2009, p.9

Poi, ovviamente, c'è da vedere come venivano considerati anche gli abitanti della fenicia in relazione ai Greci e come si considerava come abitante di Mileto.

 

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17 settembre 2024

Terrorismo nazi-fascista

Vorrei farvi notare che la Procura della Repubblica ha chiesto 6 anni di reclusione per Salvini, imputato di reati di omicidio per mancato soccorso, in giro per l'Italia c'è l'esaltazione dell'attività stragista con cui l'Italia ha contribuito a massacrare e distruggere l'Africa in quella "missione mondiale" della supremazia di razza condannata dalla nostra Costituzione.

Questa targa esalta quelle guerre di conquista e di genocidio in aperta offesa ed ingiuria della nostra Patria e al sangue di coloro che l'hanno costruita con principi Costituzionali precisi.

 

17 settembre 2024

Pensare il mondo come Pagani

Non si è mai voluto comprendere che cosa significa guardare e pensare il mondo come Pagani. Ogni cosa che si è scritta e che si è postata si è sempre interpretata all'interno dell'ideologia cristiana, come se i Pagani pensassero a Dèi uguali al macellaio di Sodoma e Gomorra, ma chiamati con altri nomi.

Non si è mai voluto comprendere come ogni genocidio nel mondo è avvenuto in nome dei Dio dei cristiani con la cui onnipotenza e superiorità di razza i cristiani si identificano e si identificavano.

Non comprendere questo significa voler reiterare il genocidio come pratica e, per conseguenza, la distruzione di ogni sistema sociale attraverso la prepotenza e la violenza che si esprime al suo interno.

Intere città sono state riempite di droga, specialmente nei quartieri poveri abitati da emarginati. Un personale umano che è stato gettato nella discarica sociale, ma questa emarginazione, sia pur un po' alla volta, invade tutto il tessuto sociale e finisce per gettare nella discarica l'intera società civile. Più si usa la violenza contro l'emarginazione e più l'emarginazione sociale si diffonde.

E' in cristianesimo nell'età moderna che riprende il controllo sociale dopo un periodo di laicismo distruggendo l'economia e la società in nome della supremazia di razza e di religione: proprio ciò da cui la nostra Costituzione voleva difenderci.

Tanto, questo post sarà o censurato o emarginato, a nessuno interessa una possibilità di una diversa società da costruire in 20 o 30 anni quando chi dovrebbe costruirla sarà morto.

E allora: buona distruzione sociale a tutti. A chi tocca, tocca, ma non aspettatevi solidarietà!

 

17 settembre 2024

Spacciare droga agli emarginati

Pensavate che spacciare agli emarginati e nelle periferie fosse una cosa furba.

E' da almeno 30 anni che è stato infettato ogni ambiente e ora, se gli emarginati si autoannientano, per fortuna questa pratica si diffonde anche fra i benestanti che vivono solo di ideologia fascista.

Si tratta del vuoto. Il vuoto ideologico. Il vuoto esistenziale che non trova nel futuro una prospettiva per lavorare nel presente.

Morta ogni prospettiva di futuro, non resta altro che vivere in un presente dove il divertimento annienta sé stessi.

 

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16 settembre 2024

Usare le Istituzioni per derubare i cittadini

Rubare o alimentare la mafia, sono attività proprie dei cristiani. E' una condizione religiosa.

Se Toti non fosse stato un fondamentalista cristiano non avrebbe rubato. Si sente come Gesù, il pederasta "tradito sul Golgota". Sarebbe interessate sapere chi è che lo ha baciato.

 

16 settembre 2024

Museo Archeologico di Napoli

Nel guardare le foto che ho scattato al Museo Archeologico di Napoli, ho avuto la debolezza di farmi fotografare vicino a questa meravigliosa Atena nel gesto di lanciare la lancia.

Poi mi sono guardato e, allora, pesavo più di trenta chili rispetto ad ora.

E così ho deciso di togliermi dalla foto, ma la parte bianca che vedete a destra della foto è la mia altezza ed io non sono proprio basso.

 

16 settembre 2024

Il Leone di Venezia e l'arte cinese

Il Leone di Venezia che svetta in Piazza San Marco non ha nulla a che vedere con Venezia e non ha nulla a che vedere con i leoni.

Secondo le indagini dell'Università di Padova, quella scultura di bronzo, dal peso di 3 tonnellate e lunga 4 metri, appartiene al mito folcloristico della Cina, presumibilmente nella zona di Shangai. L'opera è datata fra l'ottavo e il nono secolo.

La figura rappresenterebbe un guardiano dell'oltretomba cinese e non un leone. Una sorta di "drago".

Il "drago" che guarda la laguna girando le spalle a Piazza S. Marco, direi che è un ottimo simbolo del guardiano di un mondo destinato a morire perché ha rinunciato al futuro.

Com'è giunta la statua a Venezia?

Probabilmente ha fatto da zavorra a qualche nave proveniente dalla Cina. Mi è difficile pensare ad un viaggio via terra con un carico di tre tonnellate.

Un frammento di Cina che Venezia ha preso per simboleggiare sé stessa.

 

16 settembre 2024

La Villa dei Papiri di Ercolano e Epicuro

Cosa è stato trovato nella Villa dei Papiri di Ercolano sotto la cenere del Vesuvio? Ercolano, con Pompei è stata sommersa dalla lava. Eppure, questo tesoro è unico al mondo. Riporto dal Museo Archeologico di Napoli:

Villa dei Papiri di Ercolano

La villa deve il suo nome al rinvenimento - nella c.d. biblioteca - di più di 1000 testi scritti su rotoli di papiro, costituenti, di fatto, l'unica biblioteca organica pervenutaci dal mondo classico.

Sepolti sotto una coltre di materiale lavico e sottoposti ad una temperatura elevatissima, i papiri hanno subito un processo di combustione che ne ha consentito la conservazione, seppure in una condizione di estrema fragilità.

Riportati alla luce fra l'ottobre del 1752 e l'agosto del 1754, furono sottoposti a primi infelici tentativi di svolgimento ad opera, tra gli altri, del principe di san Severo e di Camillo Paderni direttore del museo ercolanese e primo curatore dei papiri all'indomani della scoperta.

Infine fu ideata da padre Antonio Piaggio, già restauratore di materiale antico presso la Biblioteca Vaticana, la macchina - o mobile di trazione - che porta il suo nome e che è stata utilizzata fino agli inizi del Novecento.

Per srotolare i Papiri il Piaggio progettò (e costruì) una macchina che si basava sul movimento orizzontale di una vite per imprimere un movimento verticale al rotolo di papiro che si andava man mano staccando, rinforzato con una sottile pellicola ricavata dalla vescica di maiale o di pecora, era tenuto in trazione con fili di seta legati ai ganci posti nella struttura superiore della macchina stessa.

I rotoli aperti hanno restituito testi greci altrimenti non conosciuti: in primo luogo l'opera cardine di Epicuro "Sulla natura", il corpus delle opere di Filodemo di Gadara, in cui è verosimilmente da riconoscere l'organizzatore della stessa biblioteca, di altri filosofi epicurei come Demetrio Lacone, Polistrato, Carneisco, Colote e Metrodoro entrambi di Lamsaco, e dello stoico Crisippo. Poche sono le opere in lingua latina, di natura più varia per la presenza di commedie, opere storiografiche, testi politici e giuridici.

Di che cosa parla il testo di Epicuro "Sulla Natura"?

Per capire l'importanza del testo scoperto nella Villa dei Papiri, riporto un breve passo del testo di Epicuro e il commento degli studiosi.

Scrive Epicuro

(Il giusto procedere nel ragionamento sembra invece proprio?) o di colui che compie collegamenti logici concordanti e conseguenti, ed estraneo invece a colui che mescola con dottrine non appropriate un principio che in certo modo è giusto, ma indovinato da lui per puro caso. L'eclettico non è colui che congiunge insieme elementi sparsi di dottrina con altri estranei alla dottrina propria, ma è colui che mette insieme elementi di dottrine che non vanno d'accordo tra loro, si tratti di dottrine pr(oprie) o altrui: per esempio nel caso che uno affermi con ragionevolezza una dottrina ch'è di Empedocle, ma senza (ragione) congiunga poi a caso a questa un'altra convinzione.

Secondo il commento degli studiosi questo passo viene ipotizzato in una nota:

1. Arrighetti, Ej) ic.2, p. 609, vede in ciò confermata la sua supposizione che di Empedocle si parlasse sopra, 14, I. Ma la cosa sembra qui diversa: qui si parla di un eclettico scarsamente conseguente che ha mischiato insieme con le sue teorie empedoclee. Ed è facile pensare ancora a Platone, a quel Platone che nel Timeo ha effettivamente accolto la dottrina empedoclea degli elementi combinandola con tanti altri, diversi apporti. Dopo una breve digressione, Epicuro potrebbe esser tornato alla sua Polemica contro il Timeo prendendolo di mira sotto un altro aspetto, Quello dell'accoglimento di teorie fra loro incompatibili, ad esempio la teoria qualitativa empedoclea degli elementi e l'atomismo geometrico. a fine dell'argomentazione è mutila, si segue qui la ricostruzione del Voguano piuttosto che quella, più ampia ma più incerta, del Philippson.

Tratto da Epicuro, Mondadori, 2008, p. 239

E' importante, per la storia della filosofia, l'aver scoperto un testo che ha la capacità di mettere in discussione, sia pur in quel tempo, Platone e il suo Timeo che tanti danni hanno fatto nel corso della storia.

 

16 settembre 2024

Vicentini "Magna gatti"?

Ricordo il detto Veneto che recita: "Veneziani gran signori; Padovani gran dottori; Vicentini magna gatti; Veronesi tutti matti;"

Forse la consigliera di Trump, Laura Loomer si riferiva agli immigrati vicentini negli USA, ma nessuno gli ha spiegato che sono pochi gli immigrati vicentini negli USA e, tutto sommato, oggi come oggi, i vicentini preferiscono il coniglio al gatto.

Ma vaglielo a spiegare agli americani dell'America profonda che si nutrono esclusivamente di bibbia e sono fermi a ragionare come 2000 anni fa.

[fonte: La Repubblica]

 

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15 settembre 2024

Gli inventori "stranieri" della filosofia
secondo le dicerie riportate da Diogene Laerzio

Scrive Diogene Laerzio:

... i Caldei presso i Babilonesi e gli Assiri, e i Gimnosofisti presso gl'indiani, i cosiddetti Druidi e Semnotei presso i Celti ed i Galli. E che inoltre nella Fenicia nacque Oco, nella Tracia Zamolsi e nella Libia Atlante. Gli Egizi dal canto loro sostengono che sia stato Efesto, figlio di Nilo, a dare inizio alla filosofia, che fu in modo preminente coltivata dai sacerdoti e dai profeti; che da questo fino ad Alessandro il Macedone trascorsero quarantottomilaottocentosessantatre anni, nel quale periodo si verificarono trecentosettantatré eclissi di sole, ottocentotrentadue eclissi di luna.

Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi, Proemio, Mondadori, 2009, p. 3

Il si dice che abbia inventato la filosofia, dopo aver parlato dei Magi, Diogene Laerzio fa un piccolo elenco delle credenze del suo tempo su chi ha inventato la filosofia.

Anche al tempo di Diogene Laerzio c'erano le "leggende metropolitane", non tanto per la realtà degli oggetti affermati, ma per come gli oggetti affermati potevano incidere sulla sviluppo della filosofia.

Oggi come oggi, nessuno mette in discussione che Babilonesi (nelle varie epoche e nelle varie dominazioni) e gli Assiri non avessero delle loro idee filosofiche e religiose. Se è plausibile che con i Magi, nella relazione fra oriente e occidente vissuta da Mileto, ci possono essere state delle relazioni che hanno sollecitato la nascita di una direzione del pensiero, più difficile è pensarlo nella relazione fra Assiri nel loro insieme che i Babilonesi, precedenti l'arrivo dei persiani, abbiano avuto influenze sulla direzione di sviluppo del pensiero greco.

I Gimnosofisti entrarono nel pensiero greco solo dopo l'arrivo in India di Alessandro Magno, 330 d.c., circa. Il pensiero greco era rappresentato da varie "scuole" anche al seguito di Alessandro Magno.

E' indubbio che i Celti e i Galli avessero un loro pensiero religioso, ma questo pensiero religioso, a quanto ne so, non arrivò mai in Grecia e spesso, le uniche informazioni sulla religione dei Galli le abbiamo da Giulio Cesare più interessato a diffamare i Galli che non a capirli.

L'Oco della Fenicia, forse si tratta di Artaserse III Oco, o anche Ocho, (425 a.c. circa – 338 a.c.) fu re dell'Impero achemenide dal 358 a.c. finché morì.

Il Zamolsi (Zalmoxis) della Tracia, citato da Diogene Laerzio, è una figura mitica di difficile collocazione e, secondo alcune fonti, di volta in volta elevata al rango di Dio, di riformatore sociale e religioso, di profeta che precede Pitagora e a volte ne si nega l'esistenza relegandola ad una fantasia mitica. Di lui non si sa nulla, ma provenendo dalla stessa zona (la Tracia) da cui proviene Orfeo, la faccenda merita un po' di approfondimento anche se le fonti sono tutte dubbie. Messe in dubbio anche dagli stessi Antichi che fungono da fonte.

La filosofia egiziana ha una sua particolare rappresentazione. La credenza di che cosa fosse la filosofia Egiziana di quei tempi, ce la fornisce Giamblico, ma la moderna archeologia ci ha dimostrato che ai tempi di Diogene Laerzio non si conosceva la filosofia egiziana antica, ma solo quella sopravvissuta in epoca tolomaica.

Fino a qui siamo nelle ipotesi dell'origine straniera (rispetto ai Greci) della filosofia.

Un'origine straniera, e vedremo come, contestata da Diogene Laerzio in funzione della supremazia greca della filosofia.

 

15 settembre 2024

Riflessione di Beppi di (o da) Lusiana sul Dio assoluto

Da: Hermes e i filosofi esistenzialisti contro rinascimentali - azione 20
[Partita Mondiale di Calcio della Filosofia]

Poi prese a parla Beppi agli altri arbitri:

Io sono l'unico Dio assoluto che l'uomo possa elevare agli altari, perché io sono l'uomo stesso. Io sono colui che prese coscienza in un antico brodo primordiale e che dette vita alla Natura. Sono "colui che è". Io ho generato e la mia generazione è cresciuta. Io sono ogni diversificazione di specie, io sono il topo, il rettile, il passero, la zanzara, lo scarafaggio, il filo d'erba e l'albero, io sono il fungo, le muffe, il battere e il virus. Io sono l'uomo che descrive il mondo a propria immagine e somiglianza. Io sono materia che attraverso il desiderio è diventata coscienza e io ho agito affinché altra materia diventasse coscienza in un'infinita trasformazione del presente perché io trasformo il presente in continuazione. Nel trasformare il presente immagino una realtà virtuale popolata di forme e desideri irreali e fra quelle forme e desideri irreali io, Beppi da Lusiana, ho creato anche Yahweh, Allahu Akbar. Che io esista o non esista, Fanete continuerà ad esistere perché la materia non può fare a meno di desiderare, ma se io non esisto, né Yahweh né Allahu Akbar possono esistere. Non esistono citazioni che descrivono la mia esistenza perché io sono l'uomo, io sono i soggetti della Natura, io sono colui che fece nascere la natura e il mondo che calpestiamo e respiriamo è la mia opera; l'opera della volontà d'esistenza dell'uomo quando ancora non aveva la forma dell'uomo.

 

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14 settembre 2024

Celebrazione dell'Equinozio d'Autunno
21 settembre 2024 al Bosco Sacro in Jesolo

Ho modificato le torce per la chiamata nei quattro canti del mondo.

Alle torce storiche, che abbiamo sempre usato, ho sostituito con qualche cosa di più piccolo, facilmente trasportabile e che non richiede molto posto di immagazzinamento, conservazione.

Dal momento che io faccio fatica a tirare il carretto con la legna e la schiena inizia a farsi sentire per la preparazione, sto cercando di semplificare, per quanto posso, il rito in modo che non comporti fatica eccessiva nella sua preparazione.

Nelle foto il nuovo tipo di torcia che ho provato oggi.

La lunghezza totale è di circa 50 cm e la parte interna è una candela intercambiabile.

 

14 settembre 2024

Pedofilia come atto religioso nell'ideologia cristiana

E Bergoglio è ancora a piede libero grazie alle complicità politiche e Istituzionali.

Tanto, i bambini sono solo bestiame sacrificabile.

Se si fosse "incuulaato" Aldo Moro le Istituzioni si sarebbero mobilitate per punire l'azione e impedire che si ripeta.

Ma visto che ha violentato bambini disabili, mica quei bambini hanno diritti in quanto persone: "I poveri li avrete sempre con voi e potrete far loro del bene (leggi violentarli!) ogni volta che vorrete." Dice il Gesù dei cristiani!

Le Istituzioni usano il "principio di uguaglianza" della Costituzione solo per prendere in giro i cittadini!

 

14 settembre 2024

Un discorso di Prometeo (sull'arte del governare)
[dalla: Partita Mondiale di Calcio della Filosofia]

"Chiamarono sé stessi "astrologi" e anche in altri modi" continuò Prometeo "coloro che rubarono la conoscenza agli uomini affermando di leggere la volontà e la conoscenza di un Dio che dominava le loro vite e la loro esistenza. E' arte della conoscenza propria del Dio che cresce dentro ogni uomo, leggere i segnali del mondo in cui si viveva e rispondere, mediante l'azione, a quei segnali prima che i problemi si presentassero alla vita dell'uomo. Questa capacità divina degli Esseri della Natura venne rubata e stuprata da chi si fece detentore della volontà del Dio padrone della vita dell'uomo. Io ho rubato la capacità di conoscere la realtà al Dio che pretende di essere il padrone degli uomini e l'ho nascosta nel cuore degli uomini. Sta ora a loro il dovere di alimentare quel fuoco in una costante analisi critica della realtà in cui vivono alimentando la conoscenza e la consapevolezza del loro essere nel mondo."

"C'è una stanza, una stanza chiusa ed un tavolo. A due lati del tavolo stanno seduti due uomini. Un uomo dice all'altro: "Dimmi, dimmi il destino che Dio ha preparato per me!". Nel farlo quest'uomo "racconta Prometeo "prende le sue emozioni e le pone sul tavolo offrendole in pagamento per il responso. L'altro uomo, prende quelle emozioni, se ne appropria, le manipola e risponde: "Dio ti offre un grande destino, sii fedele alla sua parola!". Poi, l'uomo che dette il responso e che ha preso le emozioni dell'uomo che ha chiesto, separa il sentire dalla volontà, brucia la volontà d'esistenza col suo volere di possesso, e restituisce le emozioni prive di volontà all'uomo che chiese il responso. Ed ecco, costui attendere la realizzazione del suo "glorioso destino", mentre è diventato cieco alle occasioni che il mondo gli presenta giorno dopo giorno. Privato della volontà d'esistenza, può solo attendere la propria morte perché non c'era nessun destino come non c'era nessun Dio padrone da servire se non il suo padrone: l'uomo che dette il responso. Ingrandite la stanza, fatela per mille persone, piazzate un crocifisso per costringere le persone ad identificare in esso il loro dolore e le avrete private della volontà d'esistenza rendendole supplici nell'attesa di una provvidenza che, non realizzandosi, li porta vuoti alla fine della loro vita. Questa è l'arte del governare persone ridotte a "pecore di un gregge" private della conoscenza."

[Da: Partita Mondiale di Calcio della Filosofia]

 

14 settembre 2024

Siamo vecchi

Siamo vecchi.

Portiamo le cicatrici di un infinito numero di sogni infranti.

Si era convinti di fare delle battaglie per liberare le nostre emozioni prigioniere.

Molti di noi sono riusciti a spezzare le proprie "catene".

E ora?

E ora vecchi offriamo la nostra esperienza a persone che, in fondo, vogliono solo fare quelli che loro chiamano "i nostri errori".

Ma noi non abbiamo sbagliato.

Non eravamo pazzi.

Davvero quei mulini a vento erano mostri che avvelenavano la società nella quale siamo vissuti.

Un veleno che aveva effetti mortali anche se aveva il sapore del miele,

Non eravamo pazzi.

Quel nero veleno si è diffuso fra gli uomini.

Noi siamo vecchi.

Ronzinante è stanco.

Camminate da soli su quel sentiero e auguratevi di giungere alla pazzia e di scorgere quel veleno prima che giunga a fermare il vostro cuore di uomini.

 

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13 settembre 2024

Gli inventori della filosofia furono i Magi presso i persiani?

Scrive Diogene Laerzio:

"Ed infatti Aristotele nel libro Magico e Sozione nel libro ventitreesimo della Successione dei filosofi dicono che gli iniziatori furono i Magi presso i Persiani"

Vale la pena di ragionare su questo.

I Magi persiani iniziano ad avere una certa influenza nel VI secolo. Le scritte di Bisotun, ai tempi di Dario, hanno permesso di decifrare la lingua cuneiforme e nello stesso tempo, attestano la presenza di magi come sacerdoti e consiglieri reali. La divinità principale fu Ahura Mazda. Finirono per accettare lo zoroastrismo nel V secolo a.c.

Interessante la figura di Zoroastro nell'ambiente filosofico e religioso.

Non si sa quando sia vissuto. Le date sono approssimative ed incerte. Una volta si pensava che Zoroastro fosse un personaggio del VII secolo a.c. ma la cosa è controversa e oggi, alcuni studiosi tendono a collocarlo nell'età del bronzo, addirittura fra il XVIII e il XV secolo a.c..

Nel periodo di Dario è abbastanza noto che la città di Mileto, in Lidia, l'odierna parte occidentale della Turchia. Non è difficile pensare che la nascita della filosofia greca, attribuita a Talete, Anassimandro e Ecateo fosse una nascita in risposta al pensiero orientale di origine iraniana di cui lo Zoroastrismo era espressione.

Mileto era una città di traffici commerciali, un ponte fra occidente ed oriente. Era sì, in quel tempo, una città greca, ma era collocata così ad oriente, in terra "turca", da essere ambita dai persiani che la occuparono in epoca successiva.

Quando Diogene Laerzio inizia a parlare dei singoli filosofi, il primo filosofo di cui parla è Talete di Mileto indicando, nell'autorità di questo filosofo, una sorta di "padre della filosofia".

Talete non è l'iniziatore della filosofia, ma certamente è uno dei soggetti da cui la filosofia prende corpo.

Poi vedrò le altre affermazioni di Diogene Laerzio perché, alcune affermazioni fatte nel Proemio, forniscono degli ottimi punti di riflessione.

 

13 settembre 2024

Gli 800 miliardi di Draghi

Manca il complesso sociale, le persone, capaci di usare quel capitale in funzione dell'Europa.

Non trovi più operai, infermieri, camerieri e pensi che mettendo miliardi le imprese riescano a reperire il personale sufficiente per diventare concorrenti su un mercato in contrazione?

Non riesci ad assicurare alle persone una paga dignitosa.

Puoi mettere soldi e molti squali si getteranno a dividerseli. Ma non li possono usare per far ripartire l'economia europea perché l'economia europea ha distrutto la società civile in funzione della mafia.

Avete voluto stuprare gli uomini per fare a pezzi l'Europa e ora gli interessi specifici se la stanno divorando.

800 miliardi suonano come un investimento, ma finirebbero quasi esclusivamente per finanziare il traffico di droga, favorire la mafia e impoverire ulteriormente i cittadini europei.

Bella l'automazione, ma se non paghi gli stipendi, a chi vendi?

 

13 settembre 2024

La famiglia cristiana e gli omicidi in famiglia

Le belle famiglie cristiane dove la sofferenza è un dono a Dio.

C'è una sola causa per questi fatti: l'educazione cristiana. La violenza con cui il cristianesimo impone obblighi e morali alle persone.

E' quel "Dio, patria e famiglia" dove la patria Costituzionalmente definita si trasforma in dittatura di Dio e la famiglia in un lager per costringere le persone alla sottomissione e all'obbedienza. Qualche volta, qualcuno non regge il ruolo famigliare di schiavo-padrone che l'ideologia cristiana impone alle persone.

E poi, ci sarà qualcuno che dice: "Chissà che cosa sarà successo, dobbiamo aspettare le indagini..." che, allontanando nel tempo la spiegazione del fatto, di fatto, mettono le basi affinché questi fatti si ripetano.

Tanto, nessuno si indigna per questi fatti perché si finge che non ci sia un colpevole.

 

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12 settembre 2024

Gli Inni Orfici

Con l'87esimo Inno Orfico dedicato a Morte, oggi 10 settembre 1924, ho terminato di scrivere il commento Pagano degli Inni Orfici.

Con questo ho concluso il ciclo. So che ci sono molte cose da dire, ma per ora ho finito e questo libro sarà pubblicato anche in cartaceo.

In fondo, ho impiegato 25 anni per arrivare a questo momento.

Inno Orfico a Morte - 87esimo Inno

Riflessione nella presentazione degli Inni Orfici

L'oscurantismo assolutista stava dilagando in tutta Europa e nell'Asia. L'idea di un assoluto che creava il mondo e a cui gli uomini si dovevano sottomettere stava diventando l'idea dominante che imprigionava i sentimenti religiosi degli uomini.

Le antiche religioni erano ancora vive, ma sempre più erano inquinate da pulsioni assolutiste che tendevano a sottomettere l'uomo separandolo dal divino in cui viveva.

E' in questo ambiente religioso che un gruppo di Iniziati ebbe l'idea di ricapitolare la loro visione degli Dèi, che avevano in quel momento, per fissarla in Inni che sarebbero stati tramandati come testamento Pagano davanti all'avanzare dell'oscurantismo.

Probabilmente sapevano che non sarebbero riusciti a fermare l'assolutismo oscurantista, qualunque forma questo avrebbe assunto fra gli uomini. L'oscurantismo assolutista prometteva agli uomini l'arrivo dell'età dell'oro con un Gesù che arrivava sulle nubi con grande potenza mentre il mondo sarebbe finito.

Dopo la distruzione delle società, prodotta dall'assolutismo del platonismo, dello stoicismo, dell'ebraismo e del cristianesimo, agli uomini non rimaneva che la speranza nella fine del mondo per uscire dalla miseria religiosa in cui l'assolutismo li aveva imprigionati.

Il testamento religioso di quei pagani fu gli "Inni Orfici".

Scritti in forma di evocazioni, difendono e rendono vivo il Mito nella loro epoca.

Gli Dèi sono quelli di Omero e di Esiodo che combattono l'epica lotta nel tempo presente in cui gli Iniziati degli Inni Orfici stanno combattendo la loro epica lotta contro l'avanzare dell'assolutismo.

Negli Inni Orfici non c'è traccia di nozioni religiose che spesso vengono attribuite agli antichi. Non si parla di anima; non si parla di reincarnazione; non si parla di Dèi che ordinano una morale agli uomini; non c'è traccia di concetti discriminanti nei confronti di altri uomini.

Gli Inni Orfici vanno ascritti esclusivamente alla Religione Pagana e non sono riconducibili a forme religiose definite in quel tempo dalla filosofia.

Per questo, gli Inni Orfici possono essere interpretati esclusivamente in termini religiosi riferiti al Mito e non possono essere interpretati, come alcuni vorrebbero, attraverso forme filosofiche come il platonismo, il neoplatonismo o il magismo orientale.

 

12 settembre 2024

Grazie al sovranismo fascista, in pensione mai

Continua lo studio per la sistemazioni delle pensioni volute dal governo Meloni.

Pensione a 70 anni per i lavoratori del settore pubblico. Ovviamente questo non vale per la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza.

 

12 settembre 2024

L'ideologia della pedofilia e la pedofilia come ideologia in Bergoglio

Al pedofilo gli hanno dato anche il premio Nobel ed è scappato in Portogallo.

La buffoneria di Bergoglio non ha limiti: ogni cristiano è un pedofilo per l'attività di pederasta di Gesù e fintanto che il Gesù dei cristiani non sarà condannato, la pedofilia sarà sempre reiterata dai cristiani: quotidianamente. I cittadini dovranno aspettare che i magistrati facciano il loro dovere anziché girarsi dall'altra parte come spesso accade.

La monarchia assoluta di Bergoglio ha bisogno di poter esercitare continuamente la violenza sui minori perché è parte della strategia militare di disarticolazione delle democrazie.

Se Bergoglio avesse detto: "Prevenire l'abuso sulle vacche e sulle galline."

Gli animalisti avrebbero applaudito.

Dicendo "prevenire l'abuso sui bambini" ha legittimato il diritto storico dei cristiani di abusare dei bambini ai quali, per beneficio della società civile, vuole indicare un po' di prudenza nell'abusare.

E' solo un terrorista criminale che attenta ai fondamenti della società civile per interessi mafiosi. Ma si sa, i bambini non votano e gli adulti sono resi ciechi dalla fede che è stata imposta loro attraverso la pratica degli abusi dei cristiani.

 

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11 settembre 2024

Uno dei discorsi di Tifone
Nella Partita Mondiale di Calcio della Filosofia - volume II

"Io sono Tifone e distruggo un presente che ha rinunciato al cambiamento perché l'inganno si è appropriato del presente stesso e questi ha cessato la costruzione di un futuro possibile."

"Se democrazia significa essenzialmente soppressione del dominio di classe, perché un ministro socialista non dovrebbe affascinare tutto il mondo borghese con discorsi sulla collaborazione di classe? Perché non dovrebbe restare nel ministero anche quando gli eccidi di operai compiuti dai gendarmi hanno dimostrato, per la centesima e per l'ennesima volta, il vero carattere della collaborazione democratica delle classi? Perché non dovrebbe prendere parte personalmente al ricevimento di uno zar che i socialisti francesi oggi non chiamano altrimenti che eroe del knut, della forca e della deportazione."

Lenin, Opere scelte, Che fare, Editori riuniti, Edizioni Progress, 1972, p. 251

"Le parole alate" disse Tifone "sono parole rare fra gli uomini e spesso gli uomini perdono il senso delle parole alate perché usano l'immaginazione. Che cosa significa "la soppressione del dominio di classe"? Significa sopprimere quelle leggi che garantiscono privilegi per alcuni gruppi di uomini e impongono obblighi per altri gruppi di uomini. Ma una volta fatto questo, cosa rimane da fare? Togliere l'idea di classe dalla testa degli uomini. Le classi sono abolite, ma chi fa l'operaio si sente di una classe diversa dal commerciante o dall'artigiano o dall'imprenditore. Le classi, eliminate giuridicamente, continuano a vivere nella testa degli uomini. E quando un mondo cessa di reggersi sulle classi, si regge sulla finanza. Si regge sul diritto di comperare tempo di lavoro pagando quel tempo di lavoro come conviene al detentore del potere finanziario. Il lavoro diventa merce di scambio schiavista in cui si commercia il tempo di vita degli uomini dando un valore monetario al tempo della loro vita. Quando non si controllano gli uomini per ceto, li si controllano per moneta. Ma gli uomini, anziché pensare al loro mondo diviso per il valore che viene dato alla loro vita, preferiscono pensarsi ancora divisi in classi finendo per svalutare ulteriormente la loro capacità di contrattazione sociale. Per questo non si pensa più all'Inghilterra come ad una monarchia in cui i cittadini sono divisi per ceto sociale perché l'Inghilterra si è trasformata in un potere finanziario che specula sui resti del suo colonialismo. La regina viene presentata come un "modello sociale", non come colei che nega l'uguaglianza dei cittadini Inglesi. Come la monarchia assoluta del Vaticano che viene omaggiata dalla democrazia dei vari paesi e non indicata come un potere discriminante e uno dei più grandi poteri finanziari che comprano e vendono uomini. In questo modo - continua ancora Tifone - persiste la disuguaglianza di classe perché persiste la disuguaglianza finanziaria fra chi vive del proprio lavoro, chi dispone di risorse per comperare il lavoro di altri e chi è costretto a fare da riserva per eventuali necessità della finanza e vivere nell'indigenza."

[Tratto da: Partita Mondiale di Calcio della Filosofia, volume II]

 

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Riflessioni varie attorno alla filosofia metafisica

10 settembre 2024

Riflessione su la "verità" in filosofia

Ci fu un tempo in cui le idee religiose e filosofiche erano funzionali alla vita degli uomini, Poi arrivò la filosofia ed impose le "idee di verità" che pretesero di essere sempre uguali ed eterne piegando ad esse la vita degli uomini.

La caratteristica della "verità" è quella di non mutare, di essere sempre uguale a sé stessa, e gli uomini che proclamano una "verità" hanno il solo scopo di sottomettere altri uomini a quella "verità". Una "verità" non ammette altre diverse "verità". In filosofia una verità non può convivere in presenza di un'altra verità. Se ciò fosse, questa "verità" riconoscerebbe di non essere una "verità", ma solo una menzogna che si spaccia per "verità".

Per questo motivo una "verità" deve armare i suoi adepti affinché uccidano tutti gli adepti di una "diversa verità" e riaffermino sé stessa come l'unica "verità" a cui ogni ginocchio si deve piegare.

 

10 settembre 2024

Riflessioni sulle trasformazioni della filosofia metafisica

La filosofia metafisica, come noi oggi la conosciamo, nasce in polemica con la filosofia metafisica manifestata dal Mito.

La filosofia del Mito venne cancellata da una continua polemica messa in atto dagli eleatici di Parmenide, dei pitagorici e della prima accademia di Platone che pose le basi ideologiche per la riduzione degli uomini in schiavi.

La trasformazione degli uomini in schiavi e l'esaltazione della tirannide, ha in Platone il suo ideologo e l'Essere, l'uno, di Parmenide e dei Pitagorici, innestato sul Demiurgo di Platone, costituiscono la base ideologica che poi diventerà quella di stoici, neoplatonici, cristiani e islamici.

La polemica della filosofia metafisica corrente, contro la filosofia metafisica rappresentata dal Mito iniziò fra il VII e il VI secolo a,c, per concludersi, con la vittoria della filosofia metafisica corrente, attorno al VI, VII secolo d.c. Quando le società occidentali, spazzata via anche la filosofia di pitagorici, neoplatonici e stoici, portarono al centro del dibattito filosofico la contrapposizione fra cristianesimo e islamismo riducendo la filosofia metafisica ad un affare interno fra cristianesimo e islamismo.

Sia nelle società cristiane che nelle società islamiche inizia un processo di uscita dall'assolutismo che viene sistematicamente interrotto attraverso l'insorgenza di conflitti armati che impongono alla popolazioni di rinunciare ad ogni forma di "laicismo" per essere ricondotti nell'ambito del fondamentalismo col quale affrontare il nemico.

La filosofia metafisica viene trasformata in teologia e la teologia diventa la filosofia metafisica sotto il controllo assoluta di una banda armata, denominata "inquisizione", che si arroga il diritto di bruciare le persone qualora non si adeguano ai principi teologici imposti.

Questo terrore sarà lungo due millenni.

La filosofia metafisica, che comprende la teologia perché nessuno ha mai legittimato i cristiani a creare una cesura fra filosofia metafisica e teologia, cosa che gli antichi non hanno mai fatto, si è sviluppata e trasformata nel corso dei secoli, sempre uguale nei contenuti e sempre apparentemente diversa nella sua rappresentazione.

 

10 settembre 2024

Riflessioni sull'interpretazione del Mito e la filosofia

Se leggiamo la storia della filosofia metafisica, la sua origine viene ricondotta a due nomi, Orfeo e Museo.

Questi due personaggi spariscono nelle nebbie del pensiero filosofico. Diventano dei fantasmi che di tanto in tanto appaiono con contorni sfumati ed evanescenti.

Quando sono esistiti questi personaggi? Sempre che siano esistiti.

Da alcune fonti, la cui credibilità lascia, comunque, il tempo che trova, avrebbero preceduto i poeti Omero ed Esiodo.

Non si sa se questo è vero o meno, ma sicuramente il movimento religioso che si riferisce al Mito, precede la nascita della filosofia.

Un sostrato religioso diffuso, un coacervo di filosofia metafisica, che definisce la realtà nella quale l'uomo vive quando la filosofia metafisica ancora non era scritta o descritta, ma solo vissuta.

In questo coacervo di "mito vissuto" emergono i poeti che descrivono parte del "mito vissuto" costruendo la prima forma razionale di quel "mito vissuto" che giunge fino a noi.

Se non abbiamo praticamente nulla riconducibile al sistema di pensiero di Museo e di Orfeo, abbiamo i sistemi religiosi ordinati da Omero e da Esiodo che sono giunti fino a noi e che si sono formati nel sostrato religioso riconducibile a Museo e ad Orfeo.

La filosofia del VI secolo introduce due elementi fondamentali volti alla distruzione del Mito: introduce i numeri, e con questi la supremazia della forma e della quantità sull'emozione che regge il mito, e il numero Uno che diventa l'Essere, il suprematista assoluto, da cui procederebbe tutta la realtà.

Inizia lo sforzo per reinterpretare il mito in forma allegorica e simbolica in alternativa a tentativi superstiziosi di interpretare il mito in una dimensione antropomorfa.

Entrambe le interpretazioni hanno come scopo di separare l'uomo dal mito. Il mito diventa altro rispetto all'uomo. Sia nelle forme allegoriche, che diventano interpretazioni di volontà manifestate dal Logos, dall'Uno, dal Demiurgo, Sia nelle forme antropomorfiche dei super-uomini chiamati Dèi, potenti ed onnipotenti, ai quali si sottomette l'uomo costringendolo a pregarli.

 

10 settembre 2024

Le questioni taciute nella nascita dell'attuale filosofia metafisica

Non è salutare per le società civili ignorare i fondamenti da cui parte e si sviluppa la storia del pensiero filosofico.

Ci sono due storie che sono state, fino ad oggi, non dico ignorate, ma silenziate da chi ha trattato lo sviluppo del pensiero filosofico.

Tacere le vicende non aiuta la comprensione della storia umana, ma permette di imporre una direzione al pensiero dello studente che lo porta, a volte lo costringe, a cancellare, dal suo orizzonte ideale, aspetti della filosofia che come fantasmi aleggiano su di lui rendendo lo sviluppo del suo pensiero precario, incerto e slegato alla realtà dell'esistenza umana.

Due storie, due eventi, a fondamento della filosofia sottaciute da ogni filosofo che si impegna a contribuire alla comprensione della filosofia metafisica e ignorate da ogni filosofo che vuole relegare la filosofia metafisica nella discarica dell'immondizia del pensiero umano.

La prima di queste storie è la relazione fra pensiero religioso e pitagorismo, La contrapposizione fra mito e numeri. La contrapposizione fra percezione emotiva della realtà vissuta e percezione razionale della realtà stessa.

La realtà, intesa come forme, quantità e numeri, vuole imporsi sulla visione mitica con cui la realtà stessa viene descritta.

La filosofia metafisica nasce allo scopo di distruggere il Mito in funzione della descrizione razionale della realtà in cui l'uomo vive.

La seconda di queste storie è la costruzione di un mito delirante in grado di giustificare una filosofia che, dopo aver annientato il mito riempie il vuoto lasciato dal mito col delirio psicologico di filosofi malati da delirio di onnipotenza.

Questa è la contrapposizione fra Platone e Democrito. Di tutti i filosofi che Platone cita nei suoi scritti, chiamati "dialoghi", l'unico filosofo che non cita, per paura del suo pensiero filosofico, è Democrito. Platone non solo non parla mai di Democrito, ma le sue intenzioni sono quelle di bruciare i libri di Democrito. In questa attività non viene "dissuaso" da Archita di Taranto, come da qualche parte ho letto. Ma Archita di Taranto fa presente a Platone che la diffusione dei libri di Democrito è così ampia che è impossibile bruciarli tutti. Questo sta a dimostrare che anche ai Pitagorici non dispiaceva l'idea di bruciare i libri di Democrito.

 

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09 settembre 2024

La riflessione sugli "Spiriti e Dèi"

Spiriti e Dèi

Era il tempo in cui raccontavo che cos'erano gli spiriti e gli Dèi e mi scontravo con gli occultisti. Io trovavo spiriti e Dèi nel mondo in cui vivevo, loro si riempivano la testa di super poteri cabalistici, spiritistici e stupidaggini varie.

Da allora sono passati 25 anni. Dopo aver raccontato, ho smesso. Non perché ciò non sia ma perché sarebbe stata una ripetizione. Magari scritta meglio, ma avrei ripetuto le stesse cose.

Spiriti e Dèi

Ultimamente, con sempre maggior frequenza, si presentano persone che mi parlano con Esseri disincarnati in forma, conoscenza e descrizione diversa. Queste persone spesso mi parlano di vie alla Conoscenza o di concezioni filosofiche che partendo da questi Esseri si impongono come condizioni rivelate.

Questo è uno dei più antichi problemi degli Esseri Umani. Gli Esseri Umani hanno circoscritto la loro conoscenza del mondo all'interno della ragione e questa è stata limitata dalla descrizione che agli oggetti percepiti ne hanno dato.

Quanto l'Essere Umano ritiene che gli possa servire è compreso nella ragione, quanto ritiene che non gli è utile viene escluso dalla ragione. Quanto viene escluso dalla ragione non viene messo in un magazzino a cui attingere qualora ne avesse bisogno, ma è come se non esistesse. Chi ne parla è un pazzo! Per difendersi da quanto dall'esterno della descrizione può giungere all'individuo la ragione ha costruito un grande apparato di immagini più o meno fantastiche come proiezioni immediate dei propri bisogni di dominio e demanda a quelle fantasticherie il portentoso che gli si presenta, sia come fenomeni che come elaborazione dell'immaginario soggettivo.

La ragione ha costretto l'Essere Umano a considerare sé stesso il centro dell'universo e degli interessi dell'universo stesso. Quanto non riconosce all'interno della propria scala di valori della conoscenza, o agisce per annientarlo e sottometterlo o lo colloca come realtà di un trascendente a cui può accedere soltanto mediante il suo fantasticare o il filosofare. Questo a seconda del valore che assume il fantasticare all'interno del contesto sociale in cui si inserisce.

Perché è necessario parlare di Esseri di Energia?

Perché attorno ad essi, attraverso essi e per i loro bisogni si costruiscono e si piegano le determinazioni degli Esseri Umani. La confusione è tale per cui chiunque può dire qualunque cosa e per quante cose possiamo dire non riusciremo mai ad esaurire l'argomento. Dobbiamo però mettere in luce alcuni aspetti importanti perché solo in questo modo possiamo proteggere i Pagani Politeisti da condizione di sottomissione sia alle fantasticherie della ragione che da interventi all'interno della percezione alterata tendenti a sottomettere le determinazioni e il pensiero.

1) Gli Esseri di sola Energia Vitale che ci circondano.

2) Gli Esseri di energia malati di morte

3) Gli Esseri di Energia Vitale detti "alleati"

4) Il doppio degli Esseri Viventi della Natura

5) Il corpo luminoso degli Esseri della Natura dopo la morte del corpo fisico

6) Interazioni soggettive e interazioni sensitive con Coscienze di Sè, in percezione alterata, come l'Essere Sole, l'Essere Bosco, ecc.

7) Interazioni soggettive con i mondi degli Esseri di sola Energia Vitale

8) Interazione soggettive con Tensioni consapevoli di sé

9) Interazioni soggettive con le proprie proiezioni

10) GLI Dèi

11) Alcune considerazioni sugli sciamani

12) Per concludere: l'Essere umano e le sue esperienze di Essere Divino

E' importante stabilire che esiste una realtà oggettiva anche se non è compresa nella ragione ed esiste una realtà soggettiva sia come proiezione del soggetto che come lettura soggettivata da parte del soggetto della realtà percepita o intuita. Le combinazioni, fra soggettività ed oggettività, determinano quanto viene descritto dalla ragione e riportato nel contesto sociale la descrizione soggettiva in cui la relazione si è verificata.

----Continua al link---

 

09 settembre 2024

Hera parla di sé stessa.

Hera e i filosofi esistenzialisti contro rinascimentali, azione 5

"Che cos'è la libertà per un Dio?" chiese Hera rivolta sia agli arbitri che agli Dèi olimpi che l'avevano preceduta. Dopo un attimo proseguì "E' il nulla! Quando giacevo nel ventre di Cronos ero immobile ed ero libera perché nulla turbava la mia assoluta quiete. Nel ventre di Cronos io non ero. Non esistevo. Non pensavo né potevo agire. Nel mondo di Cronos non c'è trasformazione, non c'è sostanza, c'è solo la realtà priva di mutamento. Ed io giacevo immobile e libera. Non avevi bisogni, non avevo doveri, non avevo necessità. Poi, un frammento di materia, forse infinitamente piccolo, divenne consapevole di sé e iniziò ad usare la sua volontà per continuare ad esistere. Fu allora che Cronos mi vomitò e fuori dal tempo c'è il mutamento. Fuori dal tempo c'è la necessità d'esistenza. Fuori dal tempo ci sono i bisogni e le necessità. Quel piccolo frammento di materia voleva continuare ad esistere, voleva dilatarsi, voleva duplicare sé stesso, moltiplicarsi. Quel piccolo frammento ero io, vomitata da Cronos e gettata nel mondo della forma e della quantità con la precisa volontà di voler esistere".

"Questo punto di partenza è la libertà assoluta di Dio nella creazione del mondo. Era in suo potere, abbiamo detto, mantenere nell'occulto o sollevare a realtà effettiva quel principio che è in Lui pura possibilità ed è quindi nulla senza la sua volontà, questo principio che Egli scorge come pura possibilità nel più profondo del suo essere."

Schelling, Filosofia della Rivelazione, Rusconi, 1997, p. 519

"Il primo essere che prese consapevolezza di sé in una terra giovane fu il costruttore della vita della natura." Continuò Hera "Io sono la vita della natura e il primo essere che prese coscienza di sé in quell'antico brodo primordiale, che per lui fu la Nera Notte dell'inconsapevolezza, con il venir consapevole mi portò fuori dall'oblio in cui il tempo, padre Cronos, mi teneva relegata per proteggermi. Quella coscienza entrò nei mutamenti ed io entrai nei mutamenti, nel tempo della ragione. Quella coscienza manifestava la sua volontà d'esistenza ed io Hera divenni cosciente e iniziai a progettare il mutamento."

E ancora, disse Hera: "Che cos'è la libertà del Dio? Non certo quella di "creare dal nulla" perché ogni Dio che viene vissuto dagli Esseri della Natura è figlio degli Esseri della Natura. Ma gli Esseri della Natura e gli Dèi creano nel senso che continuamente modificano il loro presente facendo germinare un nuovo e diverso presente."

[tratto dal secondo tomo della Partita Mondiale di Calcio della Filosofia]

---continua al link---

 

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08 settembre 2024

"tirare il carretto"

La Teoria della Filosofia Aperta in 7 volumi (di cui il settimo doppio, in correzione, che sarà auto-pubblicato entro l'anno 2024) mi è costata oltre 25 anni di lavoro.

In questo si inserisce la Partita Mondiale di Calcio della Filosofia che sarà pubblicata entro quest'anno oltre ai tre volumi delle Biografie dei filosofi che partecipano (tre volumi già autopubblicati) che fanno in tutto 5 volumi e che mi sono costati oltre 6 anni di lavoro.

Il commento agli Inni Orfici, che sarà autopubblicato quest'anno e che è un proseguimento del commento alla Teogonia di Esiodo, "La stirpe dei Titani" che continua "La Religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna" (contiene "Il sentiero d'oro" che "Ciò che porta a diventare eterni nella Religione Romana") mi è costato 30 anni di lavoro.

I libri che parlano della trasformazione dell'uomo, di "Stregoneria" ho terminato di scriverli nel 2016 dopo 30 anni di elaborazione.

Ho raccontato un intero universo e ritengo di essermi guadagnato il diritto ad essere un po' stanco.

 

08 settembre 2024

Sovranismo

Nel grande progetto sovranista di distruzione dell'Italia, dopo gli aiuti agli evasori, scatta il progetto per il fallimento della rete territoriale delle piccole imprese.

La distruzione di chi non pratica lavoro nero e offre servizi la cui richiesta non viene più sostenuta dal pubblico.

Per quel che mi riguarda, personalmente, sono affari loro, ma anche dei cittadini che non possono più accedere a "sconti" per le loro necessità.

 

08 settembre 2024

Dalla Partita Mondiale di calcio della Filosofia

"Si" disse Allahu Akbar "Un'illusione che smuove le montagne e dice loro di gettarsi a mare. Questo perché gli uomini che si illudono vivono l'illusione come fosse la loro realtà quotidiana e nulla è vero se non l'illusione che stanno vivendo. Non è importante il vero, è importante ciò che l'uomo creda sia il vero e se quel vero è illusorio, l'illusione cancella la realtà che l'uomo sta vivendo e si sostituisce ad essa portando il desiderio dell'uomo a trionfare nel suo fallimento."

 

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07 settembre 2024

Matter is life

The Chaos in the universe became conscious when, in the Dark Night, the bright Egg came to life

So began our history

Everything transformed and new consciousnesses inhabited the universe.

Each consciousness of the stars thought itself as different from the world where it lived.

The matter gave birth to life. So began the life in the universe.

Eros opened her gold wings and flew in the matter. The matter became alive and conscious.

People live always in the Chaos father of life.

 

07 settembre 2024

Celebrazione dell'Equinozio d'Autunno

La celebrazione dell'Equinozio d'Autunno celebrata dalla Federazione Pagana è la celebrazione degli infiniti mondi silenziosi che ci circondano.

L'immenso al quale noi accediamo mediante le nostre emozioni e che è abitato dalle emozioni di ogni Essere che abita il mondo in cui viviamo.

E' il mondo dal quale emergiamo quando usciamo dalla vagina di nostra madre ed è il mondo che accoglie le nostre emozioni alla fine della nostra vita fisica.

E' un mondo ricco di intuizioni e portatore di conoscenza dal quale possiamo attingere in ogni istante della nostra vita.

Non so come quest'anno si svolgerà la celebrazione, forse in modo diverso da come è avvenuta negli altri anni, tuttavia non meno intensa e partecipata.

Appuntamento è alle 18.00 in Via Ca' Gamba 3B settima traversa a Jesolo il 21 settembre 2024 presso il Bosco Sacro.

Come tutte le celebrazioni, la partecipazione è assolutamente gratuita e non comporta nessun impegno.

 

07 settembre 2024

Controllare la società diffondendo droghe debilitanti

Quando riempirono di droga gli emarginati, alle Istituzioni apparve una cosa furba.

Le Istituzioni non vendevano direttamente droga, la fecero vendere a malavitosi fidati che si prestarono per l'occasione.

Allora era il 1968 e l'idea fu mutuata dagli USA dove l'FBI riempì di droga i ghetti neri per prevenire rivolte contro la discriminazione.

E' indubbio che gran parte degli emarginati continua a drogarsi e i drogati alimentano l'esercito degli emarginati, ma è altrettanto vero che la droga non è più consumata solo dagli emarginati ma il suo consumo è diventato uno status symbol della classe media. Fra loro, drogarsi, è diventato una "figata pazzesca".

E' facilmente comprensibile dove stia la radice del vuoto fascista che sembra fagocitare l'intera società civile.

 

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06 settembre 2024

Estratto dalla Partita Mondiale di calcio della filosofia.
I dogmi, le regole, a fondamento delle decisioni degli arbitri.

In questa sede gli arbitri presentarono i principi a cui loro si sarebbero attenuti nell'arbitraggio della partita di calcio mondiale di filosofia.

Il primo a parlare fu Yahweh:

Le regole di Yahweh

Io sono il tuo padrone, Yahweh tuo, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù!
Tu non avrai altro Yahweh fuori che me. Tu non ti fare nessuna scultura, né immagini di cose che splendono in cielo, o che sono sulla terra. Tu non adorar tali cose, né servir loro, perché io, il tuo padrone, Yahweh tuo, sono un padrone geloso!
Tu non nominare il nome di Yahweh, il tuo padrone, invano, poiché Yahweh non riterrà innocenti chi proferisce invano il suo nome.
Tu ricordati del giorno di riposo per santificarlo. Per sei giorni lavorerai e attenderai alle opere tue, ma il settimo giorno è di riposo per Yahweh, il tuo dio; non fare in quello alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia; né il tuo servo né la tua serva né il bestiame o il forestiero che è dentro alle tue porte, poiché in sei giorni il signore fece il cielo e la terra e il mare e tutto quello che essi contengono, ma il settimo giorno si riposò: per questo Yahweh benedisse il giorno del sabato e lo santificò.
Tu onora tuo padre e tua madre!
Tu non ammazzare!
Tu non commettere adulterio; non fornicare; non commettere atti impuri; non masturbarti; non eiaculare; non toccarti il clitoride; tu non aver rapporti fra uomini, non frequentare prostitute; non godere della pornografia; ecc.!
Tu non rubare.
Tu non dire falsa testimonianza.
Tu non desiderare la donna d'altri.
Tu non desiderare la roba d'altri.

Il secondo a parlare fu Fanes:

Le regole di Fanes

Nacqui dall'uovo cosmico e partecipai alla moltiplicazione delle coscienze in un mondo silenzioso.
Mia è la voce che chiede.
Mia è la volontà che costruisce.
Miei sono i bisogni di espansione.
Mia è la capacità di percepire il mondo in cui vivo
Io sono l'oggi, io sono lo ieri, di ogni coscienza che emerge dall'inconscio e che agisce per un domani.
Io sono il desiderio d'esistenza che viene alimentato da ogni coscienza quando agisce in sé e per sé.

Il terzo a parlare fu Allahu Akbar

Le regole di Allahu Akbar

I seguaci di Allah devono avere fede in Allah recitando le parole: -Non vi è altro dio che Allah e Maometto è il suo profeta.-
I seguaci di Allah devono pregare 5 volte al giorno rivolgendo il capo verso la Mecca, sdraiandosi su un tappetino. Il mezzogiorno del venerdì I seguaci di Allah devono ritrovarsi per fare una preghiera comune.
I seguaci di Allah devono fare l'elemosina per aiutare i più poveri seguaci di Allah
I seguaci di Allah devono digiunare durante il giorno, in tutto il mese di Ramadan.
I seguaci di Allah devono fare il pellegrinaggio alla Mecca, almeno una volta nella vita per tutti quelli che siano in grado di permetterselo economicamente e di affrontarlo fisicamente.

Il quarto a parlare fu Beppi da Lusiana

Le regole di Beppi da Lusiana

1) Si chiama lavoro l'attività mediante la quale la vita nasce e si trasforma. Si chiama lavoro ogni attività che trasformi l'oggetto per renderlo funzionale alle trasformazioni della vita. Il vivente è sovrano di sé stesso e in sé stesso.
2) La società deve riconoscere, difendere e ottemperare ai diritti inviolabili dell'uomo. E obbligo della società favorire le condizioni affinché ognuno disponga del proprio corpo, gestisca il proprio lavoro, costruisca il proprio futuro senza che qualcuno possa impadronirsi di lui e del suo tempo di vita.
3) Tutti gli Esseri dell'universo sono uguali davanti alla vita e le leggi sociali devono legittimare l'uguaglianza di tutti i soggetti senza l'introduzione di categorie sociali che separino i soggetti nella società. Se si individuano ostacoli alla partecipazione alla vita di una parte della società, l'impegno primario di quella società è rimuovere tali ostacoli.
4) Riconoscere il diritto alla vita, riconoscere il diritto di trasformare il presente in cui si vive, riconoscere il diritto di modificare sé stessi. Tali diritti non sono negoziabili. Ogni soggetto che viene in essere ha il dovere di modificarsi espandendo sé stesso nel mondo in cui è diventato consapevole contribuendo alla costruzione della coscienza universale.
5) La vita è un insieme di consapevolezze che agiscono in sé e per sé contribuendo allo sviluppo di tutta la vita.
6) La coscienza è manifestazione di un corpo e un corpo che manifesta coscienza non può essere costretto a comportamenti in contrasto con le sue necessità e i suoi bisogni.
7) L'emozione è espressione di un corpo e nessuno può controllare i corpi legando le loro emozioni.
8) I corpi devono essere stimolati per costruire la loro cultura e, nel caso di esseri umani, della loro descrizione del mondo in cui vivono. Un corpo che non cura l'ambiente in cui è venuto in essere non ha diritto al rispetto.
9) L'armonia fra l'uomo e il mondo si conforma all'armonia fra ogni soggetto e l'universo. Nella vita nessuno è straniero.
10) La violenza di annientamento, chiamata guerra, è manifestazione degli incapaci e l'ultima risorsa dei disperati.

Questi sono i dogmi che guidano gli arbitri nei loro giudizi.

E' come per l'imputato nei tribunali. Quando il giudice è prigioniero dei propri dogmi e delle proprie convinzioni, qualunque cosa dica l'imputato per attenuare la propria condizione o per confutare accuse deliranti, viene sempre deriso o schernito.

Fine dei dogmi, che guidano le decisioni arbitrali, nella Partita Mondiale di Calcio della Filosofia.

 

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05 settembre 2024

Festival della politica a Mestre
Festival delle idee nazi-fasciste di Mestre

Si apre a Mestre l'annuale kermesse delle idee nazi-fasciste che hanno fornito, nel corso degli anni, la base ideologica per l'affermazione sociale dell'ideologia nazi-fascista. Idee che implicano la superiorità della creazione di Dio sulle esigenze di libertà dalla morale imposta da Dio e Stato. Idee che negando all'uomo quel principio di uguaglianza, costituzionalmente sancito, alimentano la discriminazione sociale. Il principio di uguaglianza dell'uomo viene ideologicamente negato nascondendolo dietro "necessità di opportunità" che servono per la trasformazione dell'uomo in un oggetto di possesso. Un oggetto d'uso a cui degli idioti, che fingono di non distinguere l'ideologia della verità, per la quale l'uomo viene stuprato, dalle necessità dell'uomo di sopravvivere in un'oggettività in grado di trasformarsi per reprimerlo continuamente costringendolo ad adattamenti autodistruttivi, incitano alla distruzione dell'uomo che non vuole subire passivamente. Separano l'uomo dalle condizioni sociali e criminalizzano l'uomo perché non si adatta affermando che "l'uomo è malvagio in sé". Così raccontano delle condizioni dell'uomo in sé e non delle condizioni in cui l'uomo è costretto a crescere e divenire.

L'ideologia nazi-fascista è l'ideologia dell'"uomo che è". Derivata dall'"uomo è così perché creato da Dio". Dove l'uomo, per l'ideologia nazi-fascista, è un essere alienato dalle condizioni oggettive in cui vive e le sue azioni, rispetto all'oggettività vissuta, non sono determinate dall'oggettività, ma sono indipendenti dall'oggettività stessa. L'uomo è "malvagio in sé" o "buono in sé" e non perché adattato alle condizioni oggettive che ha incontrato nascendo. Il fascista, tratta dell'uomo e non delle condizioni che determinano la sua esistenza.

Un festival di "idee" per addomesticare l'uomo affinché si adatti a subire le condizioni oggettive della sua esistenza, di Dio, anziché riconoscere che l'uomo è un prodotto di tali condizioni e che le condizioni oggettive, Dio, sono responsabili delle azioni dell'uomo, dei suoi processi adattativi messi in atto come risposta alle variabili imposte dall'insieme sociale.

Da qui, l'ideologia dei campi di sterminio, da usare nel caso che l'addomesticamento dell'uomo, proposto da oratori di ideologia nazi-fascista, non vada a buon fine. Oratori che non si sono mai indignati per l'attività della chiesa cattolica nello stupro dell'infanzia in nome del pederasta in croce. Campi di sterminio di varia natura che stanno invadendo l'intera società civile in assoluto disprezzo di norme Costituzionali che vengono sistematicamente ignorate (vedi i campi di detenzione per gli immigrati, o l'organizzazione scolastica, o il sistema sanitario che stanno andando in questa direzione con la negazione di emergenze sanitarie come il covid-19).

Un festival di oratori che nel corso degli anni hanno saccheggiato sistematicamente la società civile spaccando le teste a manganellate a chi proponeva condizioni di libertà dell'uomo e, secondo l'ideologia di Pietro Calogero tanto cara a questi oratori, sono corresponsabili di terrorismo in quanto compartecipi di femminicidi, bullismo, emarginazione e discriminazione sociale. Loro hanno aiutato a buttare le persone dalle impalcature in disprezzo dell'articolo uno della Costituzione; loro hanno alimentato il bullismo sociale costringendo bambini a fagocitare il modello ideologico del macellaio di Sodoma e Gomorra; loro sono responsabili di femminicidio alimentando l'ideologia della famiglia cristiana; loro sono i responsabili dei centri di detenzione degli immigrati in nome della superiorità della razza italica; loro sono i responsabili dello stupro dei bambini ad opera della chiesa cattolica.

Questi miserabili alimentano l'idea che l'uomo debba sottomettersi a Dio e pensano a sé stessi come soggetti diversi e superiori alla società in cui vivono. Le loro affermazioni, nel corso degli anni, sono sempre risultate ingiuriose, offensive, piene di inganni e menzogne vendute a cittadini alla disperata ricerca di una lettura diversa della realtà nella quale vivere.

Questi personaggi hanno lavorato per costruire l'emarginazione sociale che, prima di essere emarginazione fisica, è stata emarginazione ideologica dove chi aveva idee legate alla Costituzione e alla Democrazia veniva emarginato per far spazio ad idee legate all'assolutismo monarchico e cristiano. Sostituivano con l'ideologia del "dovere di obbedienza" il "diritto di uguaglianza" dei cittadini rispetto a Dio e alle Istituzioni.

Se i cittadini vorranno assistere a questa sfilata di "prime donne", applaudiranno alla "prima donna" di turno, ma non troveranno nulla che sia utile a loro. Forse qualcuno, che vorrà fare carriera in circoli chiusi, potrà alimentare le proprie conoscenze per la propria promozione sociale.

E' quasi impossibile, perché non rientra nei loro interessi sociali ed ideologici, spiegare a questa teppaglia che l'uomo non è creato ad immagine e somiglianza di un Dio pazzo cretino e deficiente. L'uomo diviene adattandosi al mondo che incontra e quel mondo, il loro stesso mondo, è responsabili di tutti gli adattamenti soggettivi di ogni singolo uomo e il sangue dei delitti sociali gronda dalle loro mani!

Loro continueranno a vendere l'idea che l'uomo è creato ad immagine e somiglianza di un Dio pazzo, cretino e deficiente perché questo rientra nei loro interessi.

 

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04 settembre 2024

Tifosi anziché cittadini d'Europa

Mi è stato detto oggi che stanno buttando via l'Europa come fosse acqua sporca.

Buttano via "l'acqua sporca con il bambino dei diritti Costituzionali dei cittadini" per impedire ai diritti Costituzionali dei cittadini di crescere.

Sembra impossibile buttare via l'acqua sporca proteggendo il bambino. Troppi interessi legati a strutture mafiose e di interesse privato.

Troppa gente che preferisce fare il gioco di mafie favorevoli o contrarie a Puttin, Zelensky, Biden e Trump, piuttosto del gioco a favore dei cittadini d'Europa contro un uso distorto delle Istituzioni.

Io non tifo né per Puttin, Zelensky, Biden e Trump, ma guardo sgomento la volontà di armare l'uno contro l'altro.

Io non sono aprioristicamente contro l'uso delle armi, io sono aprioristicamente contro il gregge schierato che rinuncia a guardare ai propri bisogni e alle proprie necessità alimentando emotivamente la contesa di uno contro l'altro.

Questo tifo mi ricorda l'Inghilterra della Brexit, un paese ridotto allo sfascio perché dei mafiosi vollero staccarlo dall'Europa in vista dei propri personali affari.

 

04 settembre 2024

Riflessione sulla religione e la filosofia
[Nella partita mondiale di calcio della filosofia]

Dioniso e i filosofi fondamentalisti - azione 1

Dioniso iniziò il suo racconto riportando alla memoria la prima azione della squadra dei Fondamentalisti.

"Ricordate come tutto ebbe inizio?" disse Dioniso. "Gli Dèi dell'Olimpo percorrevano la Terra e da tempo gli Dèi Titani forgiavano la vita in tutte le loro forme. Non ci fu mai un tempo dell'oro, ma c'era la vita che come un fiume nato dalle montagne si adattava alle alture e alle valli per arrivare al mare. Non c'era un ordine" proseguì Dioniso "ma non c'era nemmeno il Caos. La vita si adattava e trasformava ogni soggetto che partecipava alla vita. La vita non era né facile né difficile e l'armonia non consisteva nell'assenza del dolore ma nella possibilità di superare il dolore".

"Questo è il tempo in cui ebbe inizio la filosofia. La filosofia ruppe l'armonia del mondo quando pretese di trasformare la condizione sociale dell'uomo sottomettendolo al dovere di sottomettere gli uomini per costringerli al "bene"."

"Fu Maometto detto "profeta di Allahu Akbar" che iniziò la partita di calcio della filosofia proclamando":

"Percorrete la terra in quattro mesi, fate liberamente, ma sappiate che mai sarete capaci di indebolire il Dio. Il Dio ricopre di vergogna gli infedeli."

Corano, Tawabat versetto 2, Oscar Mondadori, 1980, p. 271

"E il male riempì la Terra. Dove può l'uomo trovare rifugio ed essere sé stesso se i cani di Dio lo inseguono affinché pieghi il ginocchio davanti al suo padrone?"

"Il terrore doveva calarsi nel cuore degli uomini e, infatti, Maometto detto "profeta di Allahu Akbar", passò immediatamente la palla a Gesù, detto "figlio di Yahweh", che si preoccupò di imporre il terrore agli uomini".

"Ma in quei giorni, dopo questa tribolazione, il sole si oscurerà, la Luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le forze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle nubi, con grande potenza e gloria."

Vangelo di Marco 13, 24-25

"La filosofia ruppe l'armonia nelle emozioni degli uomini. Gli uomini vennero addestrati ad aver paura. Si disse loro che a parlare non era un uomo, ma Dio stesso e che loro, gli uomini, non avrebbero avuto nessun diritto di rispondere o di manifestare i loro pensieri contrari alla volontà di Dio".

"Solo che queste parole non furono pronunciate da un Dio, ma furono pronunciate da uomini che costrinsero altri uomini ad ascoltarle e farle proprie".

"Parole che uomini ripetevano di bocca in bocca" disse Dioniso "di generazione in generazione e ogni voce contraria era annientata col ferro e col fuoco".

"Poi fu la volta di Paolo di Tarso a toccare la palla e, nel farlo, non solo continuò a diffondere dolore, ma il dolore si trasformò in angoscia nel cuore degli uomini che fremeva di timore. Avrò compiaciuto a sufficienza Dio o sarò prelevato e ucciso dai cani a guardia della parola divina? Solo io, dice Paolo di Tarso, sono nelle grazie dell'Onnipotente per legittimare il suo spargere odio nel mondo".

"Ecco, io vi svelo un mistero: noi non morremo tutti, ma tutti saremo trasformati, in un attimo, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Squillerà, infatti la tromba e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. Perché è necessario che questo corpo corruttibile si rivesta d'incorruzione e che il nostro corpo mortale si rivesta di immortalità."

Paolo di Tarso, 1Corinti 15, 53-55

"La filosofia si fece carico di diffondere la paura. Una paura che penetrava nell'uomo attraverso la sua infanzia e che costringeva l'uomo a pensare quella paura come fosse una parte naturale della propria vita".

---continua al link----

 

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03 settembre 2024

Uno dei discorsi sulle donne fatto da Ade a Beppi di (o da) Lusiana

"Non esisteva nessuna conoscenza medica del corpo delle donne" riprende Ade "Tutto è sconosciuto, tutto è preconcettuato, tutto vive nella fantasia e nel desiderio di dominio di un'autorità che si fa maschia nei confronti dei subordinati e si fa femmina rispetto al superiore fino a farsi femmina davanti a Dio. E' questo il contesto medico che insulta Ippolita. Solo le donne hanno un po' di conoscenza del loro corpo e quando le donne, agendo rispetto agli squilibri del proprio corpo, riescono a ripristinare un equilibrio, vengono subito aggredite, tacciate come eretiche o streghe. Ippolita emerge nelle donne e molte donne aiutano le donne finendo, spesso, ad alimentare roghi per aver sfidato il libero arbitrio di Dio. Ma, soprattutto, a dominare è il concetto di Paolo di Tarso secondo cui lo schiavo, la schiava, deve amare il proprio padrone e il matrimonio, che viene istituito durante il cristianesimo, altro non è che un contratto di acquisto e di vendita delle donne che passano da una schiavitù maschile ad un'altra schiavitù maschile. Le donne non manifestano una sessualità, manifestano una lussuria che deve essere perseguita in nome e per conto di Dio. Il Dio cristiano, il padrone, si impossessa della sessualità delle donne, la controlla, la stupra, come fece con Maria, al fine di controllare l'uomo, come stupratore delle donne e, con esso, l'intera società. E' una strategia che ha funzionato per millesettecento anni e che ancora oggi sta funzionando perché nessuno intende rinunciare a quelli che considera essere i suoi privilegi. Ippolita si agita nel cuore e nella mente delle donne, ma spesso la sua azione le procura tristezza e sconforto per una sorta di impotenza nella quale quella donna deve vivere incapace e impossibilitata a modificare la condizione nella quale vive. Tu pensi "continua Ade rivolto a Beppi "che io abbia costretto Persefone, ma Persefone ha scelto l'Ade. Lo ha scelto mangiando il chicco d'uva consapevole che mangiare nell'Ade avrebbe comportato la permanenza nell'Ade. Mangiando il chicco d'uva, Persefone si è definitivamente separata dalla madre. Io non ho intristito Persefone, è Persefone, figlia di Zeus, che ha trasformato l'Ade in un generatore di vita. Anche quando la vita delle donne viene imprigionata."

[Tratto da: la Partita Mondiale di calcio della filosofia]

 

03 settembre 2024

Lo spegnersi della vita

Da: Le giumente di Diomede

"Il buio scende quando le prospettive hanno chiuso le porte e uomini e donne cannibalizzano loro stessi nel vago tentativo di sopravvivere ad un buio che li travolge. Il nulla in cui un'esistenza è diventata. Nata fra progetti e tensioni, ha visto, a poco a poco, spegnersi ogni desiderio, ogni progetto, ogni tensione. Avvolti nella noia di un presente che esorcizzano, risata dopo risata, camminano stanchi stillando frammenti di luce da ricordi di esperienze vissute ma dimenticate. Ci fu un tempo in cui quei cuori pulsavano di vita, ma ora sono spenti attraversati da venti freddi nella notte della vita che non vedrà mai più albe. Cosa produsse lo spegnersi della vita? Lo spegnersi di quella vita? In quante battaglie fu trascinata, da quando da cucciola tentava di gattonare nel mondo? Le battaglie affrontate da uomini e donne rubano loro un frammento di esistenza e ad ogni battaglia lasciano sul terreno un frammento della loro disperazione. Pochi sono coloro che splendono nella luce dopo tante battaglie. La vita consuma la luce della nascita. Uccide i progetti e lascia le persone vuote in un'esistenza che si spegne costringendole a supplicare di essere sottratte a quel dolore a cui non possono fuggire." Ancora una volta, l'uomo velato tacque mentre la quarta cavalla soffiò dalle narici direttamente nel naso di Beppi che iniziava a capire in quanto, quel buio, non gli era così estraneo.

[Tratto da: la Partita Mondiale di calcio della filosofia]

 

03 settembre 2024

Bisogna cacciare i milanesi dall'Italia

Questa è la logica applicata da Salvini.

Dopo il fatto:

"Mamma, papà e figlio ammazzati, confessa il primogenito 17enne: “Li ho uccisi”."

E' successo a Paderno Dugnano nella notte tra sabato e domenica 1° settembre. Ha confessato il figlio 17enne della coppia

Si rende necessario cacciare i longobardi e rispedirli in Scandinavia da dove provengono?

Questo criminale di razza lombarda ha ammazzato sua madre, suo padre e suo fratello come se fossero dei cani e, certamente, per motivi abietti.

Stando alla logica con cui Salvini affronta le questioni simili, appare chiaro, sempre secondo la logica di Salvini, che i lombardi sono una razza di pericolosi bastardi che vanno allontanati dal paese per il bene dell'Italia.

Scrivono i quotidiani:

"Avrebbe impugnato un coltello da cucina, poi si sarebbe scagliato contro il fratellino di 12 anni (Lorenzo), successivamente contro padre (Fabio C.) e madre (Daniela A.) e uccidendoli tutti."

Ma che razza di delinquenti sono questi lombardi?

Altro che i musulmani e la loro disperazione costruita da chi sventola il crocifisso.

Questi lombardi sono dei criminali dai quali è necessario proteggerci.

Dimenticavo, ma di che razza è Salvini? Non mi sembrava "marocchino".

Diceva Salvini per alimentare il suo razzismo: "Omicidio Verzeni, Salvini: “Sangare ha origini africane e cittadinanza italiana”. " ma non mi sembra che abbia detto dell'omicida di Paderno che è di sangue lombardo.

Ovviamente il mio post vuole essere provocatorio per dimostrare quanto squallida è la logica salviniana.

Ogni persona è responsabile dei reati che commette, ma quando i reati vengono usati per incitare all'odio e all'aggressione contro strati di popolazione deboli, allora siamo davanti ad un'attività di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico.

 

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02 settembre 2024

Elon Musk e la volontà criminale

Il Brasile ordina la chiusura del Social X fintanto che il Social X non si decide a rispettare la legge.

Il Dio Elon Musk, che pretende di essere al di sopra e al di fuori delle leggi, si è "arrabbiato" perché la magistratura brasiliana, dopo avergli chiesto di nominare un responsabile legale del suo Social, è costretta a chiudere il Social per costringere il Dio padrone Elon Musk a rispettare le leggi.

Il giudice Alexandre de Morales, della Corte suprema Federale Brasiliana, ha ordinato la sospensione del Social X fintantoché il Social non ottempererà agli obblighi di legge.

Come tutti gli imbecilli Dio onnipotenti, Musk accusa il Brasile di opprimere la libertà di parola. Non si tratta di reprimere la libertà di parola, ma dell'uso delinquenziale della parola. Dagli insulti alla denigrazione, dalla costruzione di bufale all'inganno, dall'incitamento all'odio contro transgender e omosessuali o i diversi, ecc. Tutti reati che possono essere perseguiti, se commessi attraverso il Social X, solo se in presenza di un responsabile nazionale.

Appare del tutto evidente come l'aggressione del Dio Elon Musk al giudice è oltre il livello del demenziale: il giudice della Corte Suprema è stato eletto e designato dagli organi competenti per difendere la giustizia in Brasile. Una giustizia che il Dio Elon Musk vuole ignorare, sicuramente per fini diversi dalla giustizia. E' ipotizzabile che il giudice brasiliano, con la sua azione, sta impedendo ad Elon Musk di delinquere a danno dei cittadini brasiliani

Probabilmente, il concetto secondo cui "la legge è uguale per tutti" è un concetto ignorato dall'ideologia di Musk e, ignorare tale concetto aggredendo verbalmente il giudice, è già un atto che dimostra una volontà criminale.

Cosa succede quando qualcuno non deve rispondere alle leggi?

 

02 settembre 2024

Riflessione notturna sugli Dèi

Gli Dèi non si possono pregare. Gli Dèi non ti soccorrono nelle disgrazie.

Mi sembrano concetti abbastanza semplici da capire.

Gli Dèi sono l'oggettività del mondo in cui viviamo e sono, contemporaneamente, ciò che noi stessi siamo.

Anche questo mi sembra un concetto semplice da capire.

Chi è educato come cristiano si chiede: "Ma allora, a che cosa servono gli Dèi?"

Il Pagano dice al cristiano: "Quando mai il tuo Dio ti ha servito? Sei tu che ti metti al servizio del volere del tuo Dio e nemmeno ti chiedi se, nel metterti al servizio del tuo Dio, possa portarti un qualche vantaggio tranne il sollievo immaginario della promessa di un paradiso la cui realtà non sei nemmeno in grado di verificare."

Il problema per il Pagano è: "Come usare gli Dèi!"

Gli Dèi non si usano, si esprimono nelle azioni. Per esprimere gli Dèi nelle azioni è necessario conoscere la specificità degli Dèi.

Tuttavia, uomini e donne che agiscono o che sono impegnati nel mondo esprimono, nelle loro azioni, sempre gli Dèi; sia per sviluppare sé stessi ed essere più efficaci nelle azioni, sia nel distruggere sé stessi e fondare i loro fallimenti.

Gli Dèi pensano ed agiscono e, nel farlo, ci coinvolgono nel pensare, nel percepire e ci invitano ad agire con loro.

Questo perché gli Dèi non sono estranei né a noi stessi né al mondo. Vivono mutando continuamente la loro coscienza, la loro conoscenza e la loro natura fisica.

Che un individuo riconosca gli Dèi e impari ad evocarli nelle sue necessità o non conosca gli Dèi, ma agisce rispondendo alle sue necessità, anziché a morali e necessità di altri che non siano in relazione con lui, sta sempre esprimendo gli Dèi e sta sempre rispondendo alle sollecitazioni degli Dèi.

Gli Dèi sono il mondo in cui viviamo e sono noi stessi che abitiamo il mondo.

Noi non possiamo prescindere né dal mondo che abitiamo, né da noi stessi.

La domanda non è "Come usare gli Dèi", ma come usare il noi stessi nella nostra vita: questo è Paganesimo.

 

02 settembre 2024

La Corte Europea per i diritti dell'Uomo condanna i medici no-vax

Il comportamento del Governo, durante la pandemia covid-19, è stato corretto nelle condizioni oggettive in cui si svolgeva l'evento.

Quelli erano i provvedimenti da fare nel tentativo di salvare più persone possibile.

In tutto il mondo i Governi si sono comportati allo stesso modo e dove le restrizioni furono minori, maggiore fu il numero di morti. Come la strage avvenuta negli USA grazie alla stupidità di Trump.

I medici no-vax ritenendosi discriminati, sono ricorsi prima alla Corte Costituzionale Italiana che ha bocciato le loro pretese negazioniste ed ora anche la Corte Europea per i diritti dell'uomo ha bocciato il loro ricorso.

I medici no-vax si sono comportati da squadristi nazisti: mentre le persone erano in sofferenza loro agivano per aumentare la sofferenza.

La Corte Europea per i diritti dell'uomo, con una sentenza del 29 agosto che segue una analoga sentenza della Corte Costituzionale italiana, boccia i sanitari novax che nel 2021 rifiutarono il vaccino anti-Covid facendo ricorso alla stessa Corte, la quale ha ora stabilito che non vi fu violazione dei diritti ritenendo "manifestamente infondata" l'accusa di discriminazione.

 

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01 settembre 2024

Grecia - Artemide

Piccola riflessione di logica

Se eleggete alla guida politica di un governo una persona che ha negato la realtà del covid-19 perché siete stati infastiditi dal non poter uscire di casa e non vi è fregato niente delle centinaia di migliaia di morti in Italia e dei milioni di morti nel mondo, è inevitabile che costui, che confida sicuramente nella provvidenza di Dio, negherà l'esistenza di eventi climatici catastrofici e renderà inutili e superflui i rimborsi per i danni che subiti.

Se avete eletto un negazionista, perché vi stupite se nega anche l'esistenza dei vostri problemi? Un non negazionista, magari usa soluzioni ai problemi che non vi piacciono e, contro di lui potete fare una "battaglia politica", ma un negazionista nega, semplicemente, il vostro diritto alla vita negando l'esistenza dei problemi che state vivendo.

Ne riparleremo alle prossime catastrofi naturali. Questo clima rovente non cesserà senza grandi turbamenti atmosferici e l'autunno, anche se tarda ad arrivare, non è così lontano.

 

01 settembre 2024

Soffocare per il caldo

Il caldo soffoca e uccide. Una sensazione che i polmoni non vogliono riempirsi d'aria. L'individuo che boccheggia, ansima, allontana con violenza ogni cosa che gli procura fastidio.

Tutto il corpo è organizzato per la sopravvivenza.

La struttura psichica che si modifica e l'emozione che porta alla coscienza ogni frammento di possibilità, data la situazione, di sopravvivenza.

Se la temperatura ambientale in Ucraina è ancora passabile, sono terrorizzato per la situazione che stanno vivendo i palestinesi e hanno tutta la mia solidarietà le popolazioni dell'India, del Bangladesh, del Pakistan e, più in generale dell'Asia per la situazione climatica che stanno vivendo.

Si sopravvive al caldo prolungato se si è ricchi e si può disporre di mezzi con cui costruire benessere. Si sopravvive al caldo se si è fisicamente sani. E per sani non intendo i palestrati, i frequentatori di palestre, ma coloro che hanno organi interni sani. Spesso quasi esclusivamente i giovani. E la percentuale di popolazione non è altissima. La maggior parte della popolazione si arrangia come può nell'indifferenza, se non dell'ostilità, di una politica che negando la realtà di un clima che cambia si fa complice di omicidio. Dopo quest'estate conteremo i morti.

 

01 settembre 2024

Sei povero perché hai scelto di essere povero: cosa pretendi ora?

Secondo alcuni:

Non è un diritto essere poveri!

Essere poveri non darebbe nessun diritto di particolari attenzioni perché ciò costituirebbe una disordinazione nei confronti dei ricchi.

Essere poveri è una scelta. Essere ricchi è una scelta.

Se tu hai scelto di essere povero, questo non ti da diritto di chiedere attenzione per le tue condizioni di vita.

Questo modo di pensare è una traduzione, una diversa modulazione, all'interno dell'ideologia liberale dell'idea cristiana secondo cui:

"Doveri verso l'autorità – Ognuno sia soggetto alle autorità superiori; poiché non c'è un'autorità che non venga da dio, e quelle che esistono sono costituite da dio. Perciò chi si oppone all'autorità resiste all'ordine stabilito da dio; e coloro che resistono attirano la condanna sopra sé stessi. I magistrati non son di timore per le buone azioni, ma per le cattive. Vuoi tu non aver paura dell'autorità? Diportati bene e riceverai la sua approvazione. Essa è infatti ministra di Dio per il tuo bene. Se invece agisci male, temi; non per nulla essa porta la spada: è infatti ministra di dio, esecutrice di giustizia contro chi fa il male. E' necessario, quindi, che siate soggetti, non solo per paura della punizione, ma anche per motivo di coscienza. Per questo dovete anche pagare le imposte: perché sono pubblici funzionari di dio, addetti interamente a tale ufficio. Rendete a tutti quanto è dovuto: a chi l'imposta, l'imposta; a chi la gabella, la gabella; a chi la riverenza, la riverenza; a chi l'onore, l'onore."

Paolo di tarso, lettera ai Romani 13, 1-7

"Schiavi, obbedite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne, non solo quando vi vedono, come per piacere agli uomini, ma con sincerità di cuore, per timore del signore. tutto quello che fate, fatelo di cuore, come per il signore e non per gli uomini, sapendo che riceverete in ricompensa l'eredità dalle mani stesse di dio. E' a cristo signore che voi servite. Chiunque, invece, commette ingiustizia, commetterà secondo l'ingiustizia commessa: non vi sarà accettazione di persone."

Paolo di Tarso, lettera ai Colossesi 3, 22-25

"Servi siate sottomessi con ogni rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli che sono buoni o ragionevoli, ma anche a quelli di carattere intrattabile. poiché piace a Dio che si sopportino afflizioni per riguardo verso di lui, quando si soffre ingiustamente. infatti che gloria vi è nel sopportare di essere battuti, quando si ha mancato? Ma se voi, pur avendo agito rettamente, sopportate sofferenze, questo è gradito davanti a dio. Anzi è appunto a questo che voi siete stati chiamati, perché Cristo pure ha sofferto per voi [e chi glielo ha chiesto? pago i servizi che richiedo, non quelli imposti con la violenza! Nota del redattore], lasciandovi un esempio affinché ne seguiate le orme."

Lettera I Pietro 2, 18-21

La schiavitù, voluta dal cristianesimo come fattore ideologico fondante la società civile, viene reinterpretato e veicolato sotto una diversa forma dai liberali e dai positivisti che vedono, in questo ordine del Dio dei cristiani, sia la legittimità del razzismo sia la legittimità della vessazione nei confronti dei poveri.

Questa idea sociale cristiana è stata contrastata dalla necessità sociale della circolazione del denaro e dalle scelte sociali sulla formazione della ricchezza individuale.

L'uguaglianza dei cittadini, al di là della razza e del ceto sociale, è in contrasto con l'idea sociale di schiavitù.

Tuttavia, l'idea cristiana della schiavitù permane nel sistema sociale umano e viene, tutt'oggi, veicolata attraverso le associazioni imprenditoriali, che hanno la necessità di non pagare i propri dipendenti (lavoro nero, lavoro sottopagato, lavoro precario, ecc.) e dalla mafia, che necessita di lavoro criminale.

Dal punto di vista politico, l'idea di schiavitù viene veicolata dalla destra fascista, indipendentista e razzista. L'idea cristiana di schiavitù permette di legittimare, attraverso il crocifisso, ogni provvedimento amministrativo volto a discriminare le persone, ghettizzarle, impoverirle e reprimere, con la violenza, le loro istanze sociali.

Da qui l'idea che ho avanzato all'inizio, per quanto possa apparire assurdo, è l'idea che il fascismo sta veicolando attraverso il governo italiano. I poveri sono poveri perché hanno scelto di essere poveri, non come i ricchi che, al contrario, hanno scelto di essere ricchi. Cha fa da specchio all'idea cristiana secondo cui Dio ha determinato chi deve essere ricco e chi deve essere povero e i poveri devono sottomettersi e amare i ricchi perché questa è la volontà di Dio.

 

Pagina specifica dell'argomento

 

Ho modificato la mia pagina di presentazione personale introducendo vari filmati che parlano della mia attivitù di costruttore della Religione Pagana.

 

 

Questa pagina sarà alimentata giorno dopo giorno in base alle possibilità.

Verranno postati tutti i messaggi, tutte le proposte di discussione, nel mese di settembre 2024.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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