Il concetto di "sentiero"
nella teologia della Religione Pagana
Prima riflessione generale

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

La Devotio nella Religione Pagana

Questo "Sentiero d'oro" ha alla base un concetto di filosofia metafisica dal quale la Religione Pagana non può prescindere: la vita va dalla nascita del corpo fisico alla morte del corpo fisico.

Fra un limite e l'altro c'è un processo di trasformazione che va dal primo momento in cui la materia, di cui siamo, diventa cosciente di sé stessa e, alla Necessità che l'ha indotta a diventare consapevole, somma la propria volontà per vivere ed esistere nelle condizioni in cui è venuta in essere.

La volontà, messa in atto dalla coscienza venuta in essere, provoca una continua trasformazione del soggetto. Una trasformazione che è un continuo adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate che inducono il soggetto in continue trasformazioni.

Da osservatori razionali esterni della nostra stessa specie, osserviamo che esiste un periodo dell'esistenza in cui il soggetto, una volta nato e vivente nel grembo materno, si adatta subendo passivamente; esiste un tempo in cui si adatta in base a necessità, bisogni e desideri che emergono dentro di lui. Osserviamo ancora, da osservatori razionali esterni, che in un dato momento della crescita soggettiva l'individuo manifesta, nel mondo in cui è venuto in essere, la propria volontà modificando le condizioni del mondo che ne determinano i suoi adattamenti.

Questo soggetto, manifestando la propria volontà in funzione dei propri bisogni e delle proprie necessità, diventa "propositivo" rispetto al mondo in cui vive. Questa sua azione non modifica solo il mondo che egli intende modificare, ma modifica anche e soprattutto sé stesso. Da un lato il corpo, la mente e la psiche si adattano e si strutturano per favorire quel tipo di azione nel mondo e, dall'altro lato, il soggetto stesso si adatta alle sue stesse modificazioni che ha introdotto nel mondo adattando sé stesso attraverso lo sviluppo di una migliore capacità nell'esprimere quelle azioni.

Trasformazione e mutamento è il senso del "Sentiero d'oro" perché la meta del sentiero non è un luogo, ma una condizione psico-emotiva indotta dalle necessità del soggetto di adattarsi alle sue stesse scelte nel mondo che plasma la sua energia emotiva, la sua energia vitale, costruendo il suo corpo luminoso col quale affronterà la morte del corpo fisico.

Le scelte che facciamo; l'espressione della nostra volontà; la qualità del nostro sentire; le relazioni che noi costruiamo; i nostri stessi desideri e i nostri stessi bisogni, altro non sono che espressione del crogiolo di Dèi che noi siamo. Noi siamo un crogiolo di Dèi che governiamo mediante la nostra volontà e che esprimiamo nei vari momenti della nostra esistenza.

Di volta in volta, noi diventiamo quel Dio. Quel Dio emerge dentro di noi, si affaccia, in vari modi, alla nostra coscienza e sollecita le nostre azioni o le frena.

Tanto più forte diventa il corpo luminoso che noi plasmiamo dentro di noi e maggiore sarà sia l'affacciarsi di ogni Dio alla nostra coscienza, sia la nostra capacità di "trasformarci" in quel Dio ogni volta che scegliamo, decidiamo, agiamo, nel mondo in cui viviamo e che di quel Dio necessitiamo.

Alla Necessità che ha indotto all'inizio la materia, che noi siamo, a diventare consapevole di sé stessa, il soggetto somma la propria "volontà d'esistenza" che altro non è che la "falce dentata" che il mutamento impugna per governare l'emozione che ha trasformato la materia inconsapevole in materia consapevole.

Il Sentiero è questo. E' il cammino che va dalla nascita del corpo fisico alla morte dello stesso. In questo cammino c'è una continua relazione del soggetto col mondo in cui vive e un continuo affacciarsi di Dèi alla sua coscienza che gli consentono di modificare continuamente sé stesso in funzione di sé stesso.

Questo è il senso della Religione Pagana. Una continua trasformazione soggettiva in un mondo che si trasforma sia come oggettività che si presenta al soggetto che come ogni singola soggettività che, abitando quel mondo, modifica il mondo e sé stessa.

Nella Religione Pagana non c'è una verità da affermare, ma un cammino da percorrere. Comunque, ognuno di noi, che riconosca o non riconosca gli Dèi dentro sé stesso nel loro continuo emergere, arriverà alla morte del corpo fisico e affronterà la morte del corpo fisico con la quantità di energia emotiva che ha plasmato nel corso delle scelte della sua esistenza.

Questo è il significato di "Sentiero" nella Religione Pagana.

Marghera, 14 aprile 2021

 

Indice degli argomenti del sito

 

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona.
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona.

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.
Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

 

 

Devotio

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.

 

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

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