Il concetto di Fato come destino
nella teologia della Religione Pagana
Seconda riflessione generale

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

La Devotio nella Religione Pagana

Un altro concetto a fondamento della Religione Pagana è il concetto di Fato. Comunemente il concetto di Fato viene identificato col "destino", ma nella Religione Pagana Fato sta ad indicare le condizioni nelle quali e per le quali viviamo dalle quali non possiamo prescindere.

Fato sono le condizioni del venir in essere della nostra coscienza. Noi siamo Esseri Umani, questo è parte del nostro Fato. Noi non possiamo prescindere dal fatto di essere Esseri Umani. Come Esseri Umani noi costruiamo il nostro "destino"; il nostro Fato personale. Il Fato personale sono gli adattamenti soggettivi che mettiamo in atto per adattarci alle condizioni di vita e. quegli stessi adattamenti, costituiscono condizioni alle quali altri Esseri si adattano costruendo, a loro volta, il loro Fato, quando inteso come il loro "destino".

Le condizioni ineluttabili vanno dalla nascita del corpo fisico alla morte del corpo fisico. "Siamo destinati a morire". Non possiamo prescindere dalla morte. Tuttavia sta a noi scegliere come vivere il momento della nostra morte al di là delle condizioni che causano la nostra morte del corpo fisico. La morte si vive con le scelte fatte nel corso dell'esistenza.

Nel Sentiero d'oro, dunque, potremmo dire che le condizioni oggettive determinano il Fato della coscienza venuta in essere e in quelle condizioni quella coscienza costruisce il suo divenire, le sue trasformazioni che diventeranno, alla fine del suo cammino, il suo destino.

Noi siamo destinati a diventare ciò che noi stessi costruiamo nelle condizioni imprescindibili nelle quali siamo venuti in essere.

Fato conduce gli Dèi perché gli Dèi non possono prescindere dalle condizioni nelle quali sono venuti in essere. Fato conduce gli Esseri Umani perché gli Esseri Umani non possono prescindere dalle condizioni nelle quali e per le quali sono venuti in essere.

Perché il sentiero è l'Anticristo?

Perché il Cristo dei cristiani è la verità alla quale l'uomo giunge, ma non può andare oltre. Nel cristianesimo l'uomo può solo rendere omaggio alla verità trovata, sottomettersi ad essa, e riprodurre quella verità come condizione assoluta della propria esistenza. In quella verità non esiste trasformazione, non esiste divenire, esiste solo accettazione e rinuncia della volontà soggettiva, la volontà d'esistenza, per esaltare quella verità.

L'Anticristo è il sentiero, è la trasformazione continua del soggetto nel mondo in cui vive. L'Anticristo è il Fato delle condizioni oggettive dalle quali l'uomo non può prescindere per costruire il proprio futuro che si riassume nell'energia emotiva che plasma nel corso della sua vita.

O la verità che sottomette come fine delle trasformazioni soggettive; fine dei desideri; fine dei piaceri; fine dell'uso della volontà soggettiva nei problemi del mondo; oppure, un sentiero di trasformazione nelle condizioni di un mondo fatto da soggetti in perenne trasformazione.

Queste sono le condizioni oggettive nelle quali la Religione Pagana esprime i propri principi e le proprie idee sugli Dèi e sul mondo.

Marghera, 14 aprile 2021

 

Indice degli argomenti del sito

 

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona.
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona.

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.
Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

 

 

Devotio

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.

 

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

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