La Devotio nella Religione Pagana
Il centoquattresimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:
104) Fato conduce Mani Mani prende gli Esseri Umani per mano portandoli a trasformarsi di generazione in generazione. Dal fare, Mani, dà e riceve vigore.
I Mani sono le forze che ci hanno preceduto e che hanno costruito le condizioni nelle quali noi viviamo.
Noi siamo, nel momento in cui siamo, tutto quello per cui i nostri antenati hanno vissuto e lavorato. Noi, per ciò che facciamo, siamo il loro successo o il loro fallimento a seconda se noi siamo in grado di lasciare, a nostra volta, un lascito ai nostri figli.
I Mani che emergono in noi sono la forza di tutto ciò che ci ha preceduto fin da quando siamo usciti da quell'ipotetico brodo primordiale e la vita ha iniziato a svilupparsi affrontando le condizioni e le contraddizioni della sua esistenza.
Mani è la linea personale che spinge il singolo Essere della Natura ad agire in modo tale per cui plasma la propria energia vitale per trasformare la morte del corpo fisico in nascita del suo corpo luminoso.
Possiamo dire che i Mani sono le forze del nostro passato, nate dalla costruzione del loro corpo luminoso, che spingono il Genio che noi siamo a plasmare la nostra energia vitale in tutte le sfide della nostra vita.
Generazioni di uomini e donne hanno calpestato la terra affinché io potessi nascere. Generazioni di uomini e donne hanno serrato i denti e stretto i loro pugni affinché io potessi, a mia volta, serrare i denti e i pugni affrontando le contraddizioni della mia esistenza e gettare la mia moneta, dare il mio contributo, consentendo ai figli di affrontare la loro vita.
Questa forza che sta dentro di noi, forgiata dalle generazioni che ci hanno preceduto, si nutre dei nostri sforzi per plasmare la nostra energia vitale, l'energia emotiva e, nello stesso tempo, alimenta la nostra volontà affinché veicoli nel mondo la nostra energia emotiva plasmandola sfida dopo sfida.
Cosa resta dei nostri "antenati"? Rimane quella qualità di corpi luminosi, forgiati durante la vita, non troppo potenti per staccarsi dalla Natura, ma sufficientemente potenti per continuare le loro trasformazioni come corpi luminosi che abitano la Natura. Dei nostri antenati rimaniamo noi stessi mentre guardiamo un universo di possibilità che sta davanti a noi.
Marghera, 10 agosto 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.