La Devotio nella Religione Pagana
Il centoundicesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
111) Fato conduce Bona Dea Bona Dea prende gli Esseri Umani per mano portandoli al principio femminile come costruttore e continuatore dell'esistente. Dal fare, Bona Dea, dà e riceve vigore.
La Bona Dea che cresce dentro di noi è la forza che ci rende esseri sociali, i soccorritori nella nostra stessa società per tutti i problemi che possono sorgere in essa.
Bona Dea è la guardiana del benessere sociale. La forza che dentro di noi provvede per il futuro e che conserva la ricchezza del presente. E' la guardiana che sorge in noi e che ci impedisce di peggiorare le condizioni di vita nelle quali stiamo vivendo.
Bona Dea, sorgendo in noi, si nutre delle nostre azioni attraverso le quali non solo conserviamo la conoscenza e la consapevolezza nel nostro presente, ma tendiamo ad arricchirla, ampliarla e modificarla per costruire nuova conoscenza e nuova consapevolezza.
Nelle antiche società era compito del lato femminile della vita conservare la ricchezza. Conservare la casa, conservare le provviste accumulate. Manipolarle per trasformarle in cibo, in abbondanza. Si trattava di una divisione dei ruoli sociali, ma Bona Dea è dentro di noi e ci spinge a conservare il nostro presente rendendolo sempre più forte davanti ai problemi e alle condizioni che la vita ci riserva.
La difesa delle condizioni economico-sociali del presente ci consente di guardare verso un futuro possibile. Ma se nel presente si accumulano problemi o criticità non siamo più in grado di progettare un futuro perché la priorità consiste nella soluzione dei problemi e delle criticità immediate.
Se vivi un presente di miseria, la miseria condizionerà ogni tua scelta e la miseria sarà padrona e signora di ogni tua azione. Ma se hai conservato il presente e hai accumulato ricchezza, la ricchezza, l'abbondanza, ti libera dai problemi immediati e apre la tua percezione verso un futuro possibile che possa essere migliore, comunque, del presente in cui stai vivendo.
Questo è il potere di Bona Dea dentro di noi. Un potere che sorge, si esprime e pretende di essere ascoltato quando noi viviamo in una situazione che ci appare confortevole, quando tendiamo a fermarci e ad accettare il presente senza avvertire la necessità di aggiungere qualche cosa di nuovo.
Bona Dea è benessere in essere e per percepirla dobbiamo trarre soddisfazione nel presente e, nello stesso tempo, tensione verso una condizione migliore nella quale stiamo vivendo. Allora, solo allora, apriamo le nostre sensazioni e la nostra coscienza affinché Bona Dea sia guardiana delle nostre azioni e si esprima nei nostri sentimenti.
Marghera, 25 agosto 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.