La Devotio nella Religione Pagana
Il centotredicesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
113) Fato conduce Camene Camene, la Ninfa, prende gli Esseri Umani per mano portandoli a sgorgare alla luce dopo tortuoso percorso e dura disciplina. Dal fare, Camene, dà e riceve vigore.
Pensare a noi stessi come Ninfe che sgorgano alla luce del sole dopo un buio. Siamo sempre nel buio e tendiamo verso un qualche cosa che chiamiamo luce. Ma nello stesso tempo stiamo vivendo una luce che illumina il nostro presente di ciò che siamo in funzione di ciò che possiamo essere.
Ci si fa Camene quando si canta il presente, lo si descrive, lo si mette in ordine e in questo presente ci si organizza per un'azione capace di modificarlo in funzione di ciò che desideriamo.
Camene sta alla Religione di Roma come le Muse stanno al mito greco.
Le Camene, o il farsi camene, canta il presente. Che sia un canto scientifico, o un canto emotivo espresso nella lirica, nel canto o nella tragedia è sempre manifestazione di un presente svelato che viene rappresentato da chi apre le porte a nuove e diverse possibilità dell'esistenza umana.
Ci si fa Camene quando il nuovo si presenta alla coscienza e la ragione viene destrutturata per ristrutturarsi e comprendere il nuovo che modifica la sua visione della vita e dell'esistenza. E' il nuovo che porta alla comprensione di qualche cosa che prima non era compreso, che ha navigato nelle emozioni, nel buio nella nostra ragione finché, un giorno, è esploso alla luce della nostra coscienza. Il nuovo, sgorgando alla luce, distrugge la nostra coscienza e la ricostruisce affinché, il nuovo elemento, la nuova scoperta, venga compresa in quell'insieme che chiamiamo coscienza e che guida le nostre azioni.
E Camene si nutre del suo sgorgare alla luce nella nostra coscienza. Camene si nutre ogni volta che riesce a sfociare alla luce e a rappresentarsi nella nostra ragione. Camene si nutre degli sforzi che noi facciamo per comprendere il mondo.
Camene è il Dio che dentro di noi ci dice che non esiste una verità dell'esistenza, ma un vero che deve continuamente venire alla luce modificando continuamente noi stessi.
Marghera, 11 settembre 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.