La Devotio nella Religione Pagana
Il centoquindicesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
115) Fato conduce Conso Conso prende gli Esseri Umani per mano portandoli a nascondere la noumenia onde generare il divenire. Dal fare, Conso, dà e riceve vigore.
Il Dio nascosto che alberga dentro di noi: guarda l'oscuro che ti circonda e vedrai i suoi occhi che ti osservano.
Quante cose nascoste stanno dentro l'animo dell'uomo e delle donne che abitano il mondo in cui vivono. Quanti desideri e quanti propositi mai detti e mai svelati. Cose private, vissute con pudore o con atteggiamento guardingo affinché nessuno le possa usare contro di loro.
C'è un potere che si cela dentro un oscuro in noi. Non sempre nasconde qualche cosa di "malvagio", più spesso è elaborazione delle possibilità d'azione che possiamo mettere in atto nel mondo.
Le cose nascoste in noi sono come altrettanti feti che maturano e crescono, si modificano e si perfezionano, pronti a venire al mondo, ad essere rappresentati, quando servono. Noi siamo uomini e donne che generano un futuro, ma il futuro che partoriamo mediante le nostre azioni matura dentro di noi, matura in Conso che sotto la terra del nostro cuore si muove furioso e ansioso nell'attesa del suo momento.
Domare il Conso dentro di noi è il primo atto divino degli uomini e delle donne al momento della loro nascita perché Conso è una potenza che cresce, ma è l'intelligenza e la volontà di uomini e donne che dà a Conso la direzione nella quale esprimersi.
Facciamoci prendere per mano da Conso e prendiamo per mano Conso. Insieme possiamo agire nel mondo, separati siamo smarriti perché intelligenza e volontà hanno necessità dell'Intento per il quale esprimersi ed agire. E Conso riassume molti degli intenti per i quali noi stiamo vivendo.
Conso si nutre dell'energia che noi impegniamo per perseguire i nostri intenti quando liberiamo le tensioni che abbiamo accumulato dentro di noi.
Marghera 24 novembre 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.