La Devotio nella Religione Pagana
Il centoventitreesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
123) Fato conduce Feronia Feronia, la Ninfa, prende gli Esseri Umani per mano portandoli a disprezzare ogni catena, ogni assoggettamento. Dal fare, Feronia, dà e riceve vigore.
Feronia era una Ninfa, una potenza, che fuori di noi chiama la Feronia dentro di noi affinché agisca e si nutra dell'energia di quella specifica azione che la Feronia dentro di noi ci stimola a mettere in atto.
Un atto, un solo atto, da compiere ogni giorno, ogni volta che individuiamo quella circostanza nella quale stiamo vivendo.
L'atto è lo "spezzare di catene", è la rimozione di obblighi senza necessità soggettive che ci costringono ad accettare quegli obblighi. Noi, quando non siamo costretti, scegliamo che cosa accettare e che cosa è inaccettabile.
Feronia sta fra l'accettabile e l'inaccettabile in cui la nostra scelta esprime quella qualità di energia di cui Feronia si nutre. Feronia stimola le nostre scelte affinché noi possiamo disperdere nell'ambiente quella qualità di energia.
Se noi ignoriamo la Feronia dentro di noi, noi ci priviamo del diritto di scegliere. Altri scelgono per noi e non sempre quello che scelgono è a nostro vantaggio.
"Scegli" dice Feronia alla nostra percezione "Scegli e non sii schiavo di scelte fatte da altri!".
Ogni uomo e ogni donna sia padrone di sé stesso e di sé stessa. Dei propri corpi, del proprio spirito, delle proprie orme con cui segna il suo cammino nella vita.
Nel tempio di Feronia a Terracina si affrancavano gli schiavi perché nella Religione di Roma gli Dèi aborrivano la coercizione del lavoro chiamata "schiavitù" come praticata nella società civile.
Solo con l'arrivo del cristianesimo la schiavitù divenne l'ideale della condizione dell'uomo, voluta e auspicata da Dio per compiacersi degli uomini ridotti in catene e in miseria.
Marghera, 30 novembre 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.