La Devotio nella Religione Pagana
Il centoventisettesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
127) Fato conduce le Furie Furie prendono gli Esseri Umani per mano portandoli allo scontro finale onde soddisfare il bisogno di infinito. Dal fare, le Furie, danno e ricevono vigore.
Le Furie abitano dentro di noi. Sono un potere che ha la capacità di costruire vortici emotivi talmente violenti da disgregare la coscienza dell'individuo e portarlo ad agire inconsapevole delle conseguenze delle sue azioni e inconsapevole delle condizioni nelle quali l'individuo agisce.
Le Furie sono Dèi, nati all'origine della vita, che proteggono la vita, ogni singola vita, contro l'azione della vita, di ogni singola vita.
Spesso le Furie si presentano alla nostra coscienza generando in essa rabbia o indignazione per le condizioni che sono venute a presentarsi nella nostra vita e che rendono, in quel momento, la nostra vita faticosa.
Normalmente, noi evochiamo le Furie solo per azioni circoscritte o per condizioni precise e le riportiamo dentro di noi una volta che la situazione ha iniziato a trovare un equilibrio che non ci sia del tutto sfavorevole.
Ma la potenza delle Furie è una potenza assoluta.
Le Furie hanno la possibilità di fermare la ragione, distruggere, in un attimo, la sua descrizione del mondo. Annullarla, separando l'individuo da ogni possibile connessione col mondo e isolarlo mentre compie azioni che nessun individuo, senza evocare le Furie dentro di sé, potrebbe fare.
Le Furie sono sorelle di Venere, di Afrodite ad essere più precisi. Come Afrodite è il potere della vita, le Furie sono l'esigenza della vita di persistere anche quando incontra condizioni oggettive distruttive per la vita stessa.
Le Furie si nutrono delle nostre emozioni e loro alimentano le nostre emozioni affinché, esprimendosi nel mondo, si rafforzino e creino relazioni con le emozioni del mondo che sono abitate e alimentate dalle Furie che abitano in altri soggetti.
Le Furie le dobbiamo pensare come l'ultima risorsa che abbiamo per difendere la nostra vita e le nostre possibilità di trasformazione.
Marghera, 29 dicembre 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.