La Devotio nella Religione Pagana
Il centotrentacinquesimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:
135) Fato conduce Mamurio
Mamurio prende gli Esseri Umani per mano portandoli ad usare le proprie mani per trasformare merci in prodotti.
Dal fare, Mamurio, dà e riceve vigore.
Il costruttore, l'artigiano, che è in noi è spinto continuamente ad emergere nella nostra coscienza e nella nostra consapevolezza perché si nutre dell'azione che le nostre mani mettono in atto per trasformare il mondo in cui viviamo
E' Mamurio che costruisce gli scudi. E' Mamurio che batte il ferro. E' Mamurio che trasforma la materia. Questa necessità, che sorge dentro all'uomo per poter meglio affrontare la sua quotidianità, è espressione del Mamurio che abita in noi.
Non è Minerva. Minerva progetta prima di agire. Mamurio costruisce e il progetto si svela a mano a mano che la costruzione procede. E' la volontà di trasformare che obbedisce a necessità di particolari momenti della propria esistenza. Un coacervo di necessità e volontà che non è progetto, ma dal quale scaturiscono soluzioni a problemi esistenziali.
Mamurio viene scacciato dalla coscienza dell'uomo. Si preferisce relegare il vecchio Mamurio fuori dalla coscienza. Il suo porto è preso da Minerva la quale prima concepisce la strategia e poi spinge la volontà dell'individuo ad agire attuandola.
Ma non sempre Minerva dispone di tutti i materiali attraverso i quali mettere a punto le sue strategie. E allora riemerge Mamurio dentro di noi che inizia a mettere in atto l'azione pur non disponendo di tutti i materiali che servirebbero. Mentre Mamurio si impossessa della nostra volontà per spingerci all'azione, Minerva è seduta ed attende di trovare tutti gli elementi che gli consentono di costruire una strategia produttiva.
Questo antico Dio abita dentro di noi e noi ci facciamo Mamurio ogni volta che agiamo nel mondo anche se siamo consapevoli che non siamo in grado di padroneggiare tutto lo sconosciuto nel quale viviamo.
Mamurio si nutre dell'energia espressa in questi atti di volontà ammantati di molto timore e di molto rispetto per un mondo che ancora non abbiamo esplorato a sufficienza.
Marghera, 7 febbraio 2022
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La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona.
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona.
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.
Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.
I Romani erano costruttori di Ponti
Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi
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