Nixe
Teologia della Religione Pagana
centoquarantaduesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

Il centoquarantaduesimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:

142) Fato conduce Nixe
Nixe prende gli Esseri Umani per mano portandoli a ricordare la fatica e il dolore attraverso cui costruiscono il divenire della propria Specie.
Dal fare, Nixe, dà e riceve vigore.

Le Nixe sono le forze che costringono la società a riconoscere gli sforzi che fanno le donne quando devono partorire. Sono potenze che crescono dentro di noi e che ci costringono a guardare in volto la realtà sulla quale si articola il nostro vissuto.

Spesso il parto è doloroso. Spesso si moriva di parto. Spesso il partorito moriva. E tu uomo, tu donna che assisti, che cosa vedi di quel dolore, di quella fatica, di quella sofferenza?

Da quella fatica si esprime una nuova vita, una nuova coscienza, che tenderà a dilatare sé stessa nel mondo in cui è venuta in essere. Ma nulla di questo è gratis. Qualcuno ha pagato un prezzo più di altri. Qualcuno è stato costretto a rinunciare a qualche cosa e dovrà dedicare la sua vita a far crescere un soggetto diverso da sé.

Nel dolore del parto si esprime il futuro della società e la società deve riconoscere la fatica delle donne per dare un futuro alla società.

Le Nixe sorgono dentro di noi e dicono, osserva il mondo, sii attento al mondo, non disprezzare nulla e tendi una mano a tutto e a tutti perché tu stesso vivi in quel mondo.

Partorire significa favorire lo sviluppo sociale, ma non sempre le condizioni erano favorevoli al parto, eppure le fatiche delle donne che partorivano era la maggior ricchezza della società di allora e, in molti casi, anche della società di oggi.

Le Nixe si nutrono dell'attenzione che noi mettiamo nel considerare gli sforzi che le donne fanno nel costruire il futuro sociale e noi ci nutriamo del potere delle Nixe ogni volta che mettiamo attenzione alle persone che stanno partorendo.

Marghera, 21 febbraio 2022

Indice degli argomenti del sito

 

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona.
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona.

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.
Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

 

 

Devotio

Marghera, 14 marzo 2017

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.

 

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

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