La Devotio nella Religione Pagana
Il centoquarantacinquesimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:
145) Fato conduce Onore
Onore prende gli Esseri Umani per mano portandoli ad essere fedeli soltanto a sé stessi e ai propri principii.
Dal fare, Onore, dà e riceve vigore.
Onore è un Dio che abita dentro di noi e che ci spinge ad essere sempre noi stessi in ogni frangente della nostra esistenza.
L'uomo che esprime Onore è colui che pronuncia le "parole alate". Parole piene di emozioni. Parole piene della sua volontà. Parole piene di intento. Parole piene di con-partecipazione sociale. Parole di con-prensione dei bisogni e delle esigenze degli uomini con cui entra in relazione.
Onore spinge l'Essere ad essere sempre uguale a sé stesso. A presentarsi al mondo sempre con tutto sé stesso presentando le sue intenzioni, la sua volontà e il suo proposito.
Onore costringe l'uomo in cui si esprime a percepire come ingannare è fare male a sé stessi e ai soggetti che si vuole ingannare. Il sentimento nasce prepotente dentro all'uomo che sente come negare Onore, nelle sue scelte e nelle sue azioni, gli sia doloroso.
L'uomo che manifesta Onore riconosce Onore nelle azioni degli uomini e delle donne con cui viene in relazione. E anche quando alcuni uomini o donne gli presentano un onore che non hanno (inganno), Onore dentro di noi ci dice di camminare, comunque, sul sentiero dell'onore come se camminassimo fra due fuochi dell'inganno. Fintanto che noi camminiamo sul sentiero di Onore, noi non ci bruciamo e, anche se dovessimo sbagliare per aver valutato in maniera errata le condizioni nelle quali agiamo, non abbiamo nulla da rimproverarci perché abbiamo agito con Onore.
Onore è un Dio che si nutre della soddisfazione provocata dall'agire con onore nella nostra quotidianità. E' un Dio pronto a ritirarsi dalla nostra coscienza qualora un altro Dio, Inganno, dovesse prenderne il possesso o il controllo.
Manifestare Onore o manifestare Inganno, comporta sempre una trasformazione di noi stessi perché, entrambi gli Dèi, si nutrono dell'energia emotiva che noi veicoliamo nelle scelte. Solo che Onore ci restituisce energia emotiva alimentando le nostre pulsioni, Inganno, al contrario, prende e non dà. Inganno ci lascia vuoti perché con Inganno possiamo avere oggetti, ma non relazioni con le emozioni di altri uomini e donne della società in cui viviamo.
Marghera, 21 marzo 2022
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La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona.
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona.
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.
Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.
I Romani erano costruttori di Ponti
Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi
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