La Devotio nella Religione Pagana
Il centocinquantaquattresimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:
154) Fato conduce Pomona
Pomona, la Ninfa, prende gli Esseri Umani per mano portandoli a farsi Venere nei confronti dell'oggettività per percorrere il proprio Sentiero e sviluppare la propria Coscienza di Sé
Dal fare, Pomona, dà e riceve vigore.
Pomona è il Dio o la Dea che emerge dentro di noi spingendoci a donare. Il farci Venere nei confronti del mondo donando al mondo non solo la nostra azione, ma il risultato dei nostri intenti e dei nostri progetti.
La forza del "camminare assieme"; dove il compagno o la compagna che percorre i tuoi stessi passi viva del tuo stesso benessere e riceva, nel camminare, la tua stessa soddisfazione.
E' l'insorgenza divina dentro di noi che osserviamo nell'attività delle piante da frutto che offrono al mondo i loro frutti in cambio della dispersione dei semi. Offrono a tutti coloro che vogliono cogliere quei frutti e che hanno il piacere di coglierli.
E' un divino che offre su un piano emotivo per ricevere su un diverso piano emotivo apparentemente slegato l'uno dall'altro, ma che hanno la loro unità, il loro minimo comune denominatore, nel soggetto che dona e nel soggetto che riceve.
Non è una relazione divina simbiotica. Non c'è una relazione esatta fra il donare e il ricevere. E' una manifestazione divina indescrivibile perché è indescrivibile il piacere che il mondo attorno a noi stia bene e viva nel piacere.
Noi dagli alberi riceviamo i frutti. Spesso gli uomini curano gli alberi per avere più frutti. Ma l'albero dà frutti indipendentemente dall'essere curato dagli uomini. Dona per sé stesso progettando, attraverso il donare, la propria esistenza.
C'è una strategia esistenziale del dono. Il donare come metodo con cui fondare la nostra vita e costruire le relazioni col mondo senza voler costruire le relazioni col mondo che pur costruiscono relazioni col mondo.
Questo apparente non-sense divino si presenta spesso dentro di noi e ci spinge a donare, spesso solo a chi è nell'indigenza, e il dono che facciamo è un lenitivo alla nostra con-passione che veniamo educati a soffocare in nome di una superiorità assolutista che uccide l'insorgenza di un Dio dentro di noi che non riusciamo a capire e interpretare.
Marghera, 01 aprile 2022
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La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona.
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona.
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.
Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.
I Romani erano costruttori di Ponti
Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi
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