Robigo
Teologia della Religione Pagana
centocinquantasettesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

La Devotio nella Religione Pagana

Il centocinquantasettesio paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:

157) Fato conduce Robigo
Robigo prende gli Esseri Umani per mano portandoli a farsi Venere per indurre l'oggettività a non saccheggiare.
Dal fare, Robigo, dà e riceve vigore.

La guerra fra noi e il nemico si risolve facendo affluire il Marte dentro di noi alla nostra coscienza.

La guerra fra noi si risolve facendo affluire Minerva alla nostra coscienza.

La guerra fra noi e la natura si risolve facendo affluire Robigo alla nostra coscienza.

Robigo è un insieme della nostra conoscenza soggettiva che entra in relazione con le contraddizioni che nascono nella natura e l'azione dell'individuo, in questa relazione, viene alimentata mediante l'intento con cui l'individuo opera nel mondo della Natura.

Vivere nel mondo della Natura comporta un continuo combattimento, una continua esposizione di sé stessi e del sé stessi che agisce.

Robigo è un Dio rappresentato da questo insieme. Sorge nella coscienza e si fa azione con cui modificare l'ambiente della natura e agisce proteggendo l'ambiente della Natura affinché sia favorevole all'uomo che agisce in esso. Ma la Natura ha anche i nemici dell'uomo e, in particolare, la ruggine del grano che poteva distruggere i raccolti era un nemico molto presente nella civiltà di Roma antica.

L'attenzione era lo strumento con cui si combatteva la ruggine e le robigalie, le processioni nei pressi dei campi di grano, servivano per attivare l'attenzione affinché questo fungo non distruggesse eccessivamente i campi di grano.

Che una persona percepisca Robigo come maschile o lo percepisca come femminile, ogni volta che si affronta la Natura è bene armarsi del Robigo dentro di noi perché nella Natura c'è sempre qualcosa in agguato contro di noi. Ci sono piante, funghi, batteri, virus, insetti e animali che vogliono sopravvivere anche a nostre spese. Noi siamo parte di un insieme, non siamo i padroni dell'insieme e il Robigo dentro di noi stimola la nostra attenzione in ogni azione, in ogni gesto che facciamo all'interno della Natura.

Marghera, 6 aprile 2022

 

Indice degli argomenti del sito

 

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona.
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona.

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.
Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

 

 

Devotio

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.

 

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

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