Bellona

Teologia della Religione Pagana - sedicesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il sedicesimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:

16 ) Fato conduce l'Essere
E l'Essere diventa Bellona
Bellona insegna all'Essere come il suo scatenarsi sia l'ultima possibilità per l'Essere prima che il nemico pasteggi con le sue spoglie e il suo coraggio.

Bellona è una furia che accompagna Marte nella guerra.

Nei residui del mito spesso è indicata come moglie di Marte.

Mentre Marte è la contraddizione che solo in casi estremi si risolve con la guerra; Bellona è la furia che deve emergere nell'uomo e nelle donne quando stanno combattendo. Stanno combattendo quale battaglia? Ogni battaglia nell'esistenza umana perché potrebbe essere l'ultima battaglia della loro vita.

La furia del combattimento, l'impegno nelle contraddizioni della vita. Ogni uomo deve farsi Bellona quando Marte lo ha portato a vivere le contraddizioni della sua esistenza. Non c'è uscita dalla contraddizione se non risolvendo la contraddizione stessa. Per risolvere la contraddizione serve uno spirito deciso e un'intelligenza strategica capace di programmare ogni cosa in funzione del miglior esito finale.

Se nelle raffigurazioni Bellona corre sul campo ad incitare gli uomini alla lotta, quando Bellona emerge dentro all'Essere Umano l'adrenalina sale, il dolore dimenticato e l'attenzione si dilata.

Marte che emerge nell'uomo mostra la contraddizione da affrontare, Bellona che emerge nell'uomo alimenta la furia dell'uomo nell'affrontare la contraddizione.

Se nella soluzione della contraddizione non evoco Bellona dentro di me e la faccio abitare nella mia coscienza, sarà il mio nemico, l'altra parte che vive la contraddizione ad evocare Bellona dentro di lui.

Se nella vita si presenta una contraddizione, la contraddizione va risolta ed essere pervasi dalla furia di Bellona aumenta le possibilità di volgere la soluzione della contraddizione a nostro favore.

Marghera, 03 agosto 2020

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.