Vulcano

Teologia della Religione Pagana - quarantacinquesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il quarantacinquesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:

45) Fato conduce l'Essere
E l'Essere è alla presenza di Vulcano
L'Essere impone la sua volontà a Vulcano
Vulcano insegna all'Essere come il fuoco dentro all'Essere può scatenare le Furie o le può fermare qualora si gettino contro l'Essere.

Quando Vulcano emerge dentro all'Essere Umano la sua coscienza si trasforma in un fuoco che tutto travolge perché diventa uno strumento della necessità in cui bisogno e desiderio si sono trasformati per consentire la sopravvivenza dell'individuo.

L'uomo desidera e attraverso il desiderio modifica sé stesso. L'uomo ha dei bisogni e attraverso la soddisfazione dei bisogni l'uomo modifica sé stesso.

Ma quando il modificare sé stessi non è più la priorità dell'esistenza dell'uomo perché la sopravvivenza stessa dell'uomo è messa in pericolo, allora bisogno e desiderio si ritraggono dalla coscienza umana. La stessa coscienza umana si ritrae dalla ragione e Necessità esplode nell'Essere Umano concentrando in sé stessa tutto il fuoco che l'Essere Umano ha alimentato in tutta la sua esistenza.

E' Vulcano che esplode dentro all'Essere Umano. Un Vulcano forgiatore di armi e di strumenti attraverso un fuoco che tutto consuma e tutto travolge senza chiedersi cosa succederà dopo. Perché quando Vulcano sorge dentro all'Essere Umano non c'è più un dopo, c'è un presente distruttivo al quale l'Essere Umano si deve sottrarre.

Dobbiamo tener presente l'immagine di Vulcano che batte il ferro e forgia le armi. Armi che potrebbero mai essere usate. Armi di potenza e di rabbia che una volta forgiate vengono immagazzinate dentro all'Essere Umano. Ci sono Esseri Umani che non useranno mai quelle armi e ci sono Esseri Umani che useranno quelle armi come ultimo gesto di disperazione prima che le condizioni esistenziali possano travolgerli.

Marghera, 14 dicembre 2020

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.