Giove

Teologia della Religione Pagana - quarantaseiesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il quarantaseiesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:

46) Fato conduce l'Essere
E l'Essere è alla presenza di Giove
L'Essere impone la sua volontà a Giove.
Giove insegna come il cielo sia più antico, padre e figlio, di ogni Essere; come precedette la Natura e come della Natura sia il Guardiano.

Ogni Essere della Natura è un Giove che abita un mondo nel quale manifesta continuamente sé stesso.

Il mondo stesso è fatto da un numero infinito di Giove che continuano a riaffermare sé stessi davanti ad un continuo mutare del mondo, di sé stessi e delle condizioni della vita. Tutti questi Giove, ogni giorno combattono nel tempo, trasformazione dopo trasformazione, ma questi Giove hanno un minimo comune denominatore che chiamiamo Giove: l'atmosfera che respiriamo.

Giove è l'atmosfera. Il grande Dio che avvolgendo la Terra le consentì di geminare la vita e la vita è altrettanti Giove che si nutrono di Giove, respirando, e che, respirando, trasformano Giove stesso e la sua coscienza.

Il Giove che ognuno di noi è, è davanti al Giove che è. Il Giove che è, è padre di ogni Essere perché le condizioni che ha costruito hanno permesso il venir in essere di ogni Essere della Natura. Il Giove che è, è figlio di ogni Essere germinato nella Natura che vive in Giove perché Giove stesso si è alimentato alla coscienza di ogni Essere della Natura che lo ha respirato.

Essere Giove significa usare la propria volontà per forgiare il proprio destino anche se non saremo mai in grado di modificare le condizioni entro le quali, per ciò che siamo divenuti, dovremmo comunque agire.

Marghera, 14 dicembre 2020

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.