Diana

Teologia della Religione Pagana - quarantasettesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il quarantasettesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:

47) Fato conduce l'Essere
E l'Essere è alla presenza di Diana
L'Essere impone la sua volontà a Diana
Diana insegna all'Essere come la sua parte femminile sia predominante nell'esistente. Insegna come Necessità spezzi le catene ed ogni forma di limitazioni e costrizioni del lato femminile della vita.

La Diana che emerge dentro di noi è un femminile molto particolare, se riferito all'idea del femminile che ne hanno gli Esseri Umani.

Diana è una bambina che gioca. Gioca con i boschi e gioca con gli animali. Quando Diana emerge negli Esseri Umani li spinge a cercare il bambino e la bambina che erano, prima della maturità sessuale, quando tutto il mondo era meraviglia.

Diana è la Luna come è la bambina appena nata.

La Diana che emerge dentro di noi non ha ragione, ha solo pulsione di vita. Una pulsione che avvolge l'individuo come un bozzolo in attesa di ogni sua trasformazione. Proprio perché non ha ragione, parla lo stesso linguaggio di piante ed animali.

La verginità di Diana non è il prodotto di un voto o di un impegno morale. Diana è l'eterna bambina che aiuta le donne nel dolore del parto e che fugge dai banchetti e dalle feste preferendo la compagnia di animali e piante il cui scopo è stare assieme a lei senza volerla possedere.

La Diana dentro di noi è l'eterno bambino che siamo stati e dalla cui sostanza abbiamo maturato ciò che oggi siamo. Ma qualche volta, succede che dobbiamo tornare indietro. Quando l'adulto che siamo diventati non è ciò che avremmo voluto essere non ci resta che tornare al bambino che eravamo per modificare la sostanza dell'adulto che siamo.

In questo modo la Luna può continuare a dire al viaggiatore della vita: "Coraggio, io illumino qualunque cammino tu intenda intraprendere!"

Marghera, 14 dicembre 2020

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.