Nettuno

Teologia della Religione Pagana - quarantanovesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il quarantanovesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:

49) Fato conduce l'Essere
E l'Essere è alla presenza di Nettuno
L'Essere impone la sua volontà a Nettuno
Nettuno insegna all'Essere come l'Essere e il mare siano diversi ma non nella misura in cui l'Essere, solcando il mare, decide di esercitare la propria volontà fondendola con quella del mare.

Nettuno è il mare che si inerpica sulla terra mediante i fiumi che scorrono verso il mare per farsi alimentare dalle acque del mare.

Nettuno è il sentimento dell'uomo che aspira a solcare i mari, ad esplorare luoghi sconosciuti, a cercare la conoscenza sfidando pericoli che alimentano la sua conoscenza.

Nettuno è l'ignoto che abita in ogni uomo e ogni donna. Un ignoto che aspira ad essere esplorato e scoperto perché l'ignoto non consente a nessuno di essere usato per alimentare l'immaginazione. L'ignoto è un oggetto reale, ricade sotto i sensi e i sensi aspirano a svelarlo.

Uomini su fragili legni hanno viaggiato e viaggiano sul mare che spesso ruba loro la vita. Eppure, Nettuno spinge ogni uomo e ogni donna a provarci, ad affrontare uno sconosciuto che, una volta sperimentato, non sarà più così sconosciuto né così pauroso come vorrebbe l'immaginazione.

Nettuno è il mare che avvolge ogni terra del pianeta, ma Nettuno è anche il mare dell'ignoto delle nostre emozioni che si trasformano in ogni relazione perché anche le nostre emozioni sono un mare che si esprime alla nostra coscienza onda dopo onda e, qualche volta, sono tsunami di emozioni che travolgono la nostra stessa coscienza.

Per questo, quando Nettuno emerge dentro di noi, ci sussurra: "Che c'è oltre a questo? Coraggio, avanza, la meraviglia ti attende!"

Marghera, 28 febbraio 2021

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.