La Devotio nella Religione Pagana
Il sessantasettesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
67) Fato conduce l'Essere E l'Essere diventa Pistore Pistore insegna all'Essere come per accumulare qualche cosa sia necessario cedere qualche cosa. Così l'Essere per accumulare Energia Vitale deve cedere Energia Vitale; per accumulare Potere Personale deve cedere Potere Personale; per accumulare Conoscenza deve cedere Conoscenza; per accumulare Potere del Fare attraverso le mani deve cedere lavoro del Fare delle proprie mani.
E come disse Pistore, se vuoi ciò che ritieni sia per te prezioso, come la vita, devi rinunciare a qualche cosa di prezioso per la vita stessa.
Il Pistore che emerge dentro di noi ci spinge a dilatarci nel mondo in cui viviamo. Questa dilatazione non può essere a discapito del mondo, deve sempre essere una mediazione fra noi e il mondo.
Il Pistore dentro di noi ci dice: "Hai gettato al tuo nemico il tuo lavoro, ne valeva la pena?". Hai gettato tempo di lavoro in cambio di denaro, è stato un cambio che ti è stato favorevole? Perché non hai pagato il tempo di lavoro col tempo di lavoro?
Pistore che emerge dentro di noi ci costringe a meditare su ciò che è prezioso per la nostra esistenza. Ci costringe a meditare su che cosa davvero vogliamo e su che cosa siamo disposti a rinunciare per volerlo.
Pistore che emerge dentro di noi ci indica quali scelte noi siamo disposti a fare e quali scelte noi non siamo disposti a fare. Si tratta di un potere che ci indica un possibile futuro che emerge dalle nostre scelte come la lucertola che è disposta a cedere la sua coda pur di continuare a vivere. E' doloroso, per la lucertola, cedere la sua coda, ma è più doloroso perdere la vita e la possibilità di trasformarsi.
Pistore ci indica la necessità di farsi Essere Lucertola in ogni istante della nostra vita perché in ogni istante della nostra vita prendiamo qualche cosa dal mondo e nel mondo cediamo sempre qualche cosa.
Marghera, 08 aprile 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.