La Devotio nella Religione Pagana
Il settantesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
70) Fato conduce l'Essere E l'Essere diventa Portunno Portunno insegna all'Essere come in ogni luogo si giunga allo scopo di partire. Ogni luogo si arricchisce dell'arrivo; ogni luogo si arricchisce della partenza. Ogni Essere si arricchisce nell'arrivare; ogni Essere si arricchisce nel partire.
Ogni individuo è un porto, il crocevia dell'esperienza e del conoscere. L'esperienza giunge in un porto e l'esperienza esce da quel porto mediante l'azione che ogni uomo, donna, Essere della Natura, mette in atto per soddisfare i propri bisogni e i propri desideri.
Ogni vita è un porto in cui trovano rifugio esperienze e uomini nel loro "navigare la vita".
Portunno è il Dio che emerge dentro di Noi e che dice "L'esperienza è conclusa, ora tira il fiato e preparati per ripartire. Fai rifornimento di quanto ti necessita e poi vedi di riprendere il largo.".
La nave che siamo naviga di porto in porto e il Portunno dentro di noi, durante le tempeste della nostra esistenza, cerca di indicarci un luogo sicuro a cui approdare. Domani la tempesta si placa. Domani possiamo riprendere la navigazione. Domani è un altro giorno, un'altra situazione.
Per gli Esseri della Natura non è mai stato facile affrontare la propria vita. Fin dalla nascita viviamo pericoli che mettono in discussione la nostra esistenza. Vi sono soggetti che, una volta nati, non hanno potuto nemmeno fare il primo respiro. Eppure, la calma dalle tempeste è il momento che ci predispone per ripartire. Per riprendere il viaggio della nostra vita e percorrere la rotta verso la morte del corpo fisico.
"Amico che piangi e ti disperi, ascolta il Portunno che si manifesta dentro di te. Poi, prendi il timone e dirigi la tua barca presso il porto più vicino che Portunno ti indica. Impara ad ascoltarti perché Portunno sussurra, ma non ordina. Portunno suggerisce, ma non dispone."
Poi, quando nella vita si è smarriti, basta alzare gli occhi verso la luce. C'è sempre un faro o una stella capace di indicarci la rotta nella tempesta anche quando si tratta di attendere il vento dopo la bonaccia.
Marghera, 08 aprile 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.