La Devotio nella Religione Pagana
Il ottantunesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
81) Fato conduce l'Essere E l'Essere individua le Strigi Strigi è una Coscienza che si alimenta di qualunque cosa o azione il cui fine è disarmare l'Essere davanti alle condizioni dell'esistente. Strigi è ogni Essere il cui scopo è costruire dipendenza in altri Esseri. Strigi è chiunque contribuisca a mettere Esseri della propria Specie in ginocchio per supplicare interventi a proprio favore ripagandoli alimentando le loro paure. Come si combattono le Strigi? Col bastone di biancospino di Carna, cioè prendendo nelle proprie mani il proprio divenire fondandolo in ogni attimo presente.
Le Strigi che emergono dentro di noi sussurrano ai nostri orecchi: "Distruggi, distruggi!"
Le Strigi che emergono dentro di noi alimentano i nostri timori. Li manipolano e li riempiono di paura. Di terrore. Una paura di abbandono che chiede di essere protetta mediante la distruzione della capacità di affrontare la vita di altre persone.
"Devi distruggerlo! Devi distruggerlo!" sussurrano le Strigi che emergono in noi. "Devi distruggerlo. Distruggilo ora, finché è debole, perché domani agirà per distruggere te!". "Diffamalo!", "Diffamalo ora!". "Calunnialo!". "Calunnialo, ora!".
"Distruggi, annienta, annienta!" sussurrano le Strigi che emergono dentro di noi creando in noi uno stato perenne di insicurezza, di dubbio, di perplessità. Sono le Strigi che emergono dentro il bullo che aggredisce chi è disciplinato e impegnato.
Nel dubbio e nelle perplessità che le Strigi costruiscono, ci sono persone che brandiscono con forza un bastone di biancospino e colpiscono la paura che emerge dentro di loro per costruire, comunque, un possibile futuro per sé e per i propri figli. Coloro che accolgono il sussurro delle Strigi lavorano per distruggere il futuro dei loro stessi figli perché solo in quel modo traggono sicurezza per la loro "vecchiaia rovinosa".
Ma se si ascoltano le Strigi che emergono dentro di noi quando nel mondo ci sentiamo un po' smarriti, diventiamo loro prigioniero e ogni volta che mettiamo in atto un'azione che distrugge un presente che avrebbe potuto costruire un futuro possibile, noi distruggiamo una parte di noi stessi perché noi non siamo solo i confini del nostro corpo, ma noi siamo vasti comprendendo tutte le relazioni che noi abbiamo nel mondo. Quanto maggiori sono le relazioni che noi abbiamo nel mondo e tanto maggiore è la vastità del nostro corpo.
Ma se noi distruggiamo il presente per sottometterlo a noi anziché per abitare assieme il mondo o per camminare a fianco e affrontare il futuro, noi uccidiamo una parte di noi stessi.
Sii amico del mondo e proteggi i tuoi amici come se fossero i tuoi stessi figli. Combatti la sottomissione con il bastone di biancospino affinché le paure e i timori non siano i padroni delle tue azioni.
Le Strigi erano rappresentate come uccelli mostruosi che assaltavano i neonati nelle culle. Stupravano le loro emozioni trasformandoli in soggetti paurosi e sottomessi.
Ci sono padri e madri che hanno sempre combattuto contro le Strigi affinché i loro figli non fossero sottomessi ma compagni del cammino della vita.
Ci sono padri e madri che hanno accolto l'invito delle Strigi che emergeva dentro di loro e hanno stuprato le emozioni dei loro figli per assicurarsi un po' di sopravvivenza nella vecchiaia.
Marghera, 05 maggio 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.