Vesta

Teologia della Religione Pagana - novantunesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il novantunesimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:

91) Fato conduce Vesta
Vesta prende gli Esseri Umani per mano immergendoli nel fuoco che genera.
Dal fare, Vesta, dà e riceve vigore.

Vesta è il fuoco perenne che brucia dentro ognuno di noi. Un fuoco che arde alimentando la nostra coscienza e la nostra consapevolezza. E' un fuoco che ognuno di noi alimenta con le proprie azioni, le proprie scelte, i propri desideri che vengono veicolati nel mondo e che richiedono di essere soddisfatti.

Vesta è il fuoco della vita. Guardiana di ogni vivente. Di ogni luogo abitato, di ogni casa, di ogni città, di ogni nazione.

Il fuoco di Vesta è la verità della vita, guardiana del divenuto e attenta affinché il divenuto non regredisca, non peggiori nella situazione in cui sta vivendo.

Vesta non emerge dentro di noi; Vesta è ognuno di noi. Ognuno dei viventi nella e della Natura che percorre il proprio sentiero d'esistenza. Ogni azione che viene fatta dai viventi nella e della Natura altro non è che portare legna alla propria Vesta affinché il fuoco dentro ognuno di noi possa continuare ad ardere e, qualche volta, a divampare.

Il sussurro di Vesta è il sussurro di chi dice all'individuo "fai delle azioni, alimenta e arricchisci la tua esperienza, porta legna buona nel focolare della tua Vesta e Vesta, col fuoco, alimenterà il coraggio della e nella tua vita!"

Quando un individuo, un ambiente o una società umana regrediscono è solo perché non hanno alimentato il fuoco di Vesta. Si sono dimenticati di portare legna, attraverso le loro azioni e le loro scelte, al fuoco che alimentava il loro abitare il mondo.

Quando a Roma fu spento il fuoco di Vesta, fu spenta anche la civiltà che, nata da Numa, aveva visto trionfare il "contratto fra le parti" come metodo di relazione fra gli uomini e fra gli uomini e gli Dèi.

Vesta è il fuoco perenne di ogni vita. Un fuoco che si accende con la nascita di ogni soggetto della e nella Natura. Un fuoco che viene alimentato dagli Esseri mediante le loro azioni e che si spegne al momento della morte del corpo fisico.

E' il fuoco di Vesta che bruciando dentro di noi plasma il corpo luminoso, quel corpo fatto di energia emotiva che è l'unica ricchezza con cui ognuno di noi affronta l'infinito dopo la morte del corpo fisico.

Vesta ci dice: "Per vivere hai vissuto, la qualità con cui hai vissuto dipende dalle passioni che hai veicolato, attraverso le tue emozioni, nel mondo e nelle contraddizioni."

Marghera, 28 giugno 2021

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.