La Devotio nella Religione Pagana
Il novantanovesimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:
99) Fato conduce Diana Diana prende gli Esseri Umani per mano portandoli alla fonte del principio femminile della vita; fonte che disseta senza opprimere. Dal fare, Diana, dà e riceve vigore.
Diana prende gli Esseri della Natura, gli Esseri Umani nel nostro caso, e alimenta dentro di loro il principio femminile della vita. Alimenta la loro attenzione affinché prendano coscienza delle loro forze intime attraverso le quali affrontano l'oggettività in cui vivono.
Diana è il principio femminile della vita che alberga in ogni Essere al di là di come ogni singolo Essere pensa e vive sé stesso.
Il principio femminile della vita è il battere che si aggrega e forma una vita in espansione. Quel comportamento è manifestazione della forza di Diana dentro gli Esseri della Natura.
Espandere e generare è la pulsione soggettiva che Diana esprime in ogni Essere quando emerge dentro di lui. Dalle azioni volte ad espandersi e a generare un futuro, Diana trae nutrimento con cui alimentare la propria esistenza.
Diana aiutava le donne a partorire senza dolore ed è nemica dei cristiani che leggevano, nel dolore subito dalle donne che partorivano, la punizione della donna da parte del loro Dio.
Diana era ritratta come una Dea "vergine" perché nessuno può possedere il principio femminile della vita. Non si tratta di una verginità carnale nemica della sessualità, si tratta di una verginità esistenziale che non tollera legami da parte di nessuno.
Diana era considerata la "signora dei boschi" perché il femminile che germina dai semi nei boschi è grande ed infinito e lo stesso partorire delle donne veniva tenuto nascosto agli occhi del "maschio" perché il "maschio" non doveva vedere che cosa aveva prodotto nella donna.
Partorire è un atto di volontà. E' il gesto di espansione della vita, di quella vita nel mondo. Partorire è un atto di germinazione in cui un frammento di materia diventa cosciente di sé e inizia ad espandersi.
La Diana che cresce dentro di noi ci spinge all'espansione attraverso l'attenzione del principio femminile della vita ricordando ad Apollo, agli uomini, che in fondo loro stessi sono delle donne mancate.
Il nome di Diana deriva dalla radice "Dio" "luminoso" e il suo nome avrebbe dovuto essere "Divina". Divino è tutto ciò che germina. Divino è tutto ciò che racchiuso viene alla luce. In quell'atto c'è Diana, la cacciatrice che, armata di arco e frecce, inizia ad affrontare la vita e le contraddizioni dell'esistenza.
Marghera, 27 luglio 2021
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
Devotio |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.