Il vangelo di Tommaso Didimo
da Adone a Gesù

Neoplatonismo, messianesimo e volontà d'esistenza - Prima parte

di Claudio Simeoni

Indice Vangelo Tommaso Didimo

Ho già accennato al fatto che il Gesù dei cristiani come descritto dai vangeli ufficiali non è mai esistito, ma è esistita la divinità Pagana dalla quale i cristiani hanno, depravandone gli insegnamenti nella direzione della sottomissione, tratto l'immagine del loro Gesù: è il fenicio ADONE seguito con sicurezza sia a Tiro, a Byblos, a Gerusalemme e a Betlemme.

Il termine Adon in fenicio significa "Signore". La connessione col termine ebraico "adonai" che significa "mio signore" appare evidente.

Adone era una divinità della rinascita.

Adone risorgeva ad ogni stagione: vi dice nulla?

Adone era l'identificazione del principio maschile all'interno della Natura che si relazionava con gli Esseri attraverso Afrodite.

Adone era destinato da Zeus (nella tradizione greca) a stare un terzo della vita da solo; un terzo con Persefone (l'oscuro che cresce) e un terzo con Afrodite.

Il che significa: la vita fetale Adone la passa con Persefone; la vita prepuberale la passa da solo con sé stesso la costruzione del fanciullo che cresce in funzione della propria maturità sessuale, l'ultimo terzo della vita la passa con Afrodite (la maturità sessuale e la pratica della stessa) per preparare la morte del corpo fisico e risorgere a nuova vita.

Tutto questo passaggio è ben evidenziato nei vangeli gnostici relativi alla figura di Gesù.

Il termine "Gesù" sta per guaritore o "colui che guarisce" ed è legato al termine greco "Giasone" e, comunque si voglia intendere quel significato, sembra che sia stato un attributo o un nome molto comune a quei tempi.

Adone, colui che rinasce; colui che porta a nuova vita risorgendo dalla morte. Colui che guarisce?

I vangeli ufficiali della chiesa cattolica e dei cristiani, invece, descrivono il lato nero della figura: il padrone che pretende sottomissione acritica degli Esseri Umani.

Ricordo che per festeggiare Adone, nei riti misterici greci si celebravano le Adonaidi feste con rituali propri che avevano luogo in primavera. Durante le feste si solennizzava la morte di Adone con canti lamenti e cori. Poi si passava a festeggiare la gloria del ritorno e la rinascita. La stessa cosa avveniva a Roma con le feste in onore di Attis e di Cibele dal 15 al 28 marzo dove Attis risorgeva dopo tre giorni dalla morte. Queste celebrazioni a Roma durarono fino al 389 d. c. quando vennero proibite da Teodosio.

Ad Atene si usava piantare in recipienti dei semi che crescevano molto in fretta e molto in fretta appassivano. Questi simbolismi stavano ad indicare la fugacità e la temporalità della vita terrena e l'importanza della nascita e della morte per preparare la rinascita.

La rinascita era la nascita del corpo luminoso che la vita fisica costruiva.

Vi ho già parlato degli Hurriti e dei vari popoli che passavano in quelle terre e che condizionarono la mitologia di Babilonia alla quale gli ebrei attinsero.

Scrive John Allegro ne "Il fungo sacro e la croce":

"Sia le parole semitiche che quelle greche per "Cristo", l'"Unto, il macchiato", derivano dai termini sumerici per sperma o linfa resinosa, MASh SHEM. Usati come titoli descrittivi in questa lingua, apparivano come un "uomo-MASh", esorcista, cioè il sacerdote che scaccia i demoni, e come un "uomo-ShEM", colui che fa i profumi, l'equivalente del miscelatore di oli santi nel Nuovo Testamento.

I semiti combinavano inoltre le due parole sumeriche in una nuova radice sh-m-sh, "servire" (tavole, come cameriere; il tempio, come sacerdote; il trono celeste, come angelo; i genitali, come pene e vulva). Così la parola significa cameriere, sacerdote, angelo o prostituta. Una forma indipendentemente derivata, venne usata in tempi remoti per il più grande "copulatore" di tutti, il sole, in eraico shemesh il cui glande infuocato ogni sera si immerge fiammeggiante nella vulva aperta della terra e ne riemerge la mattina "come uno sposo che esce dal suo talamo" (Salmi 18:6)."

John Allegro ne "Il fungo sacro e la croce"

Il culto misterico di Adone è rappresentato dai vangeli gnostici. Quei vangeli che la chiesa cattolica ha rifiutato perché non sono funzionali a mettere in ginocchio gli Esseri Umani e che hanno al loro centro lo sviluppo della scintilla divina data da Sophia.

Nel Vangelo di Tommaso Didimo leggiamo:

"Gesù disse: "Se coloro che vi guidano vi dicono: Ecco il Regno (di Dio) è in cielo! Allora gli uccelli del cielo vi precederanno. Se vi dicono: è nel mare! Allora i pesci del mare vi precederanno. Il regno è invece dentro di voi e fuori di voi. Quando vi conoscerete, allora sarete conosciuti e saprete che voi sarete i figli del Padre che vive, ma se non vi conoscerete, allora dimorerete nella povertà, e sarete la povertà".

Questo è legato ai culti misterici di Adone, all'Essere Umano che costruisce la propria rinascita, mentre i Vangeli Ufficiali continuano la tradizione del terrore del Dio degli ebrei dove l'arbitrio di Dio è insindacabile.

Fra il I e il III secolo a. c. è in atto un movimento di sincretismo religioso che mescola elementi neoplatonici con elementi della magia ebraica e la ricerca di un messianesimo che garantisca la nascita di un mondo nuovo. E' un'epoca in cui Gerusalemme è stata distrutta e gli ebrei si sono sparsi nel mondo, l'Accademia di Atene, anche se nella sua veste di tardo scetticismo, è stata distrutta e chiusa da Silla. Il centro della filosofia si è spostato da Atene ad Alessandria d'Egitto e la ricerca del magico capace di distruggere il presente appare come un'ossessione da parte di alcuni settori di "massa" alla ricerca di un leader o di un'ideologia che garantisca loro la conquista del mondo e l'uscita dalle condizioni di vita.

Veniamo ad un altro particolare che ci permette di conoscere il legame fra Adone e il Gesù dei cristiani.

A Betlemme nel 330 Costantino per soddisfare i pruriti della madre Elena fece costruire una basilica cristiana su una grotta ritenuta quella della natività. Ebbene, per far questo distrussero sia il bosco sacro di Adone che il tempietto (ben più modesto della basilica che edificarono) dedicato a questo Dio.

Anche se la gnosi ha molti riferimenti con le dottrine ebraiche e con le dottrine neoplatoniche, il nocciolo del pensiero religioso è diverso dall'ebraismo e dal platonismo. L'ideologia religiosa gnostica mette l'accento su quello che a Roma era chiamato Genio o Juno e in Grecia il Daimon prima che Platone lo trasformasse in un demone esterno all'uomo.

Spesso, a volte, si tratta di significare un termine che per alcuni ha un significato, mentre altri attribuiscono a quel termine un diverso contenuto. Se io uso il termine "rinascita", cosa intendo? Intendo la reincarnazione o la nascita in un diverso modo di vivere? A seconda che io intenda l'uno o l'altro, do il via a due sistemi logico-religiosi diversi. Contrapposti l'uno all'altro e che non ammettono mediazioni.

Il passaggio dal concetto secondo cui il soggetto salva sé stesso attraverso un percorso di Conoscenza e Consapevolezza a quello di un soggetto che viene salvato dall'oggetto a cui si è assoggettato, rappresenta il pericolo per la distruzione del divenire umano. I culti misterici rappresentano una contrazione del pensiero religioso Pagano. Mentre nel Paganesimo il sentire Pagano si esercita attraverso ogni azione della giornata; nei culti misterici esistono delle scadenze da rispettare, ma non viene ritenuto necessario trasferire la ritualità nell'esistenza quotidiana. La via alla Conoscenza e alla Consapevolezza viene separata dalla quotidianità.

Si dice che il cristianesimo abbia introdotto nella storia umana il concetto di individuo in sé. Un individuo separato dal mondo che lo ha manifestato e che pretende di essere creato ad immagine e somiglianza del suo Dio pazzo, cretino e assassino. Un individuo che si separa dalla Natura, affermandone di esserne il padrone. Un individuo che si separa dalla società civile dalla quale pretende sottomissione e deferenza in quanto egli, seguace dei dettami del suo Dio, si ritiene esentato dal rispetto delle leggi civili. Anzi, pretende che le leggi civili impongano la sua morale, la sua sottomissione. Il cristiano non è un individuo parte di un insieme, ma è il padrone che pretende che l'insieme, in cui vive, si sottometta a lui.

Questa caratteristica è il fondamento dei vangeli ufficiali dei cristiani e della chiesa cattolica in particolare. Questa caratteristica distingue i vangeli ufficiali dei cristiani da altri vangeli o altre apocalissi che sono considerate "gnostiche".

Lo stesso vangelo di Tommaso Didimo scomparve dall'orizzonte del cristianesimo e riapparve nel 1946 a testimone dell'esistenza di un periodo di transizione ideologico-religiosa in cui l'assolutismo cristiano del dominio dell'uomo sull'uomo ancora non si era fissato in tutta la sua drammaticità.

Adone viene assimilato a molte divinità. E' come se la sostanza divina che un "popolo" chiama Adone, un altro "popolo" la chiama Osiride, o Tammuz, Baal Hadad. Oppure, ancora, si individua il principio religioso in divinità come Atunnis degli etruschi, Sandan di Tarso o Attis. In Siria e in Palestina si chiamava Adone.

In questa situazione quando leggiamo "Il Signore disse...", dovremmo tradurre con "Adone disse..."

Da queste considerazioni nasce la riflessione sul vangelo di Tommaso Didimo dove la contraddizione si muove fra la necessità di sottomettere gli uomini alla "nuova" definizione di divino e l'esigenza degli uomini di sottrarsi dalla sottomissione.

 

NOTA:

Il lavoro di analisi del vangelo di Tomaso Didimo fu terminato nella pubblicazione fotocopiata nel dicembre del 1998.
Il testo pubblicato nel sito federazionepagana.it, vengono qui ripubblicate una volta riviste.
Marghera 21 novembre 2021

 

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Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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