Il vangelo di Tommaso Didimo
vita e verità

Neoplatonismo, messianesimo e volontà d'esistenza - decima parte

di Claudio Simeoni

Indice Vangelo Tommaso Didimo

Scrive Giuda Tommaso Didimo nel settimo paragrafo:

Gesù disse: "Beato il leone mangiato da un uomo: diventerà uomo; maledetto l'uomo mangiato da un leone: l'uomo diventerà leone".

Nei vangeli ufficiali dei cristiani una certa corrispondenza ce l'ha la frase:

"Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!"

Vangelo di Matteo 15, 11

Ciò che entra nella bocca dell'uomo viene reso puro dall'uomo, l'uomo che entra nelle bocca del leone viene reso impuro dal leone. Il leone rende impuro l'uomo che si mangia mentre l'uomo rende puro il leone che si mangia.

Solo che nel Vangelo di Matteo c'è la relazione fra la cacca, prodotta dal cibo, e le intenzioni degli uomini che farebbero arrabbiare Dio danneggiando l'uomo, mentre in Tommaso Didimo uomo e leone sono due modelli in relazione.

Nel Vangelo di Filippo, sempre trovato a Nag Hammadi, c'è qualche cosa di simile che dice:

Questo mondo è un divoratore di cadaveri: tutto ciò che vi si mangia muore di nuovo. La verità è una divoratrice di vita: quanti si nutrono di essa non moriranno.

Da: Luigi Moraldi, I vangeli gnostici, Vangelo di Filippo, Editore Adelphi, 1989 (quarta edizione) p. 66

Che nel Vangelo di Giovanni diventa:

"Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".

Vangelo di Giovanni 6, 48 - 51

Osserviamo che nei passaggi vengono espressi dei modelli diversi. In Tommaso Didimo è l'uomo che mangiando il leone lo beatifica. Nel vangelo di Filippo è il mondo che divora cadaveri come il leone divora l'uomo, ma la "verità" divora la vita e beatifica l'uomo che si nutre della verità. Questo porta Gesù a dire nel Vangelo di Giovanni:

Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Vangelo di Giovanni 14, 6

Il passaggio nelle dinamiche del controllo degli uomini da parte dei vangeli, appare chiaro. Mentre Tommaso Didimo non ha nessun interesse a controllare le persone e mette la verità nell'uomo. Nel vangelo di Filippo la relazione è fra la materia e lo spirito. Il mondo divoratore di cadaveri e la verità che divora la vita (l'uomo che mangia il leone e lo beatifica) rendendo immortale la vita stessa.

Nel Vangelo di Giovanni c'è la necessità del controllo delle persone. Per questo la verità non è un oggetto astratto, la verità è Gesù stesso che deve essere mangiato dagli uomini per non morire. Gesù è il "pane vivo" disceso dal cielo e chi ne mangia vivrà in eterno.

Da qui nasce la spermatofagia praticata in molte comunità cristiane come venerazione del "maestro".

D'altro canto, i vangeli cristiani sono molto materialisti perché hanno come fine il controllo e il possesso dell'uomo, del suo corpo e della sua materia. Se i vangeli gnostici hanno molti aspetti del linguaggio simbolico, i vangeli dei cristiani sono letterali e usano il simbolismo solo per nascondere la letteralità del senso.

 

NOTA:

Il lavoro di analisi del vangelo di Tomaso Didimo fu terminato nella pubblicazione fotocopiata nel dicembre del 1998.
Il testo pubblicato nel sito federazionepagana.it, vengono qui ripubblicate una volta riviste.
Marghera 25 novembre 2021

 

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Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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