Il vangelo di Tommaso Didimo
Gesù dice che dove sono tre Dèi sono tre Dèi

Neoplatonismo, messianesimo e volontà d'esistenza - Trentatreesima parte

di Claudio Simeoni

Indice Vangelo Tommaso Didimo

Scrive Giuda Tommaso Didimo nel trentesimo paragrafo:

Gesù disse: "Dove si trovano tre Dèi, sono tre Dèi; dove sono due o uno io sono con lui".

La frase appare un po' ambigua messa in bocca a Gesù da Tommaso Didimo.

Probabilmente c'era un significato dell'uomo che si fa Dio in una qualche tradizione che ha preceduto il cristianesimo o parallela a quei gruppi che diventeranno cristiani. Forse una frase del paganesimo cananeo oppure gnostica ripresa da Tommaso Didimo.

Che circolasse un concetto del genere, non ci sono molti dubbi. Lo stesso concetto doveva avere una particolare importanza perché il modello viene ripreso nel Vangelo di Matteo per significare tutt'altra cosa del significato che appare nel Vangelo di Tommaso Didimo.

Scrive il Vangelo di Matteo:

In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro".

Vangelo di Matteo 18, 19-20

Mentre nel Vangelo di Tommaso Didimo si parla di "tre Dèi o di due Dèi", nel vangelo di Matteo si parla di "tre o due". Usare il termine Dèi significa attribuire a quelle persone riunite un valore di volontà e di rappresentazione di sé stessi nella propria vita. Parlare genericamente di tre o due, significa parlare di persone che sono "inferiori", "subordinate" a Gesù e che Gesù, nella sua benevolenza, accorre alle loro preghiere e alle loro invocazioni.

In Tommaso Didimo è esposta un'uguaglianza fra il Gesù, considerato un Dio, e le persone che si trovano e che sono considerati Dèi: uguali a Gesù. Nel Vangelo di Matteo le persone sono radunate in una condizione "in nome di Gesù" e sono subordinate a Gesù dipendendo dalla sua benevolenza.

Nel Vangelo di Tommaso Didimo le persone sono Dèi; nel vangelo di Matteo le persone sono subordinate alla volontà di Gesù. Si tratta di un modo completamente diverso di porsi davanti alle persone: il Vangelo di Tommaso Didimo esprime il rispetto delle persone da parte di Gesù; il Vangelo di Matteo esprime il disprezzo delle persone da parte di Gesù.

Marghera 28 marzo 2022

 

NOTA:

Il lavoro di analisi del vangelo di Tomaso Didimo fu terminato nella pubblicazione fotocopiata nel dicembre del 1998.
Il testo pubblicato nel sito federazionepagana.it, viene riscritto assumendo un diverso punto di vista in relazione ai vangeli cristiani.
Marghera 30 novembre 2021

 

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Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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