53esima Biennale di Venezia: La Religione Pagana come bisogno umano espresso nell'arte.
Argomenti di Religione Pagana.
Englis version: Woojung Chun at the 53rd Venice Biennale.
Nella presentazione dell'artista fatta nel sito della Biennale di Venezia è scritto:
"L'installazione dell'artista coreana Woojung Chun presenta una biblioteca immaginaria con scaffali, scrivanie e altre attrezzature di uso comune, identificabili come simboli di una conoscenza acquisita e organizzata. L'artista rivela l'immagine di una biblioteca come ambito di un'indagine che affronta questioni sfuggenti: teorie irrisolte, narrative inesplicate e dibattiti filosofici insoluti."
Il discorso dell'artista coreana è estremamente più complesso e tocca un concetto chiave della Stregoneria in relazione col mondo e con la vita.
L'Universo, con quanto contiene, circonda gli Esseri della Natura.
Così l'artista ha rappresentato due strutture fatte come degli antichi mappamondi in cui sono rappresentate due mappe diverse. Su un mappamondo è rappresentata la vita della Natura. Con tutti gli Esseri che si muovono sulla faccia della terra e, nell'altro "mappamondo" è rappresentato il labirinto della vita.
Ciò che la vita nel corso delle sue trasformazioni deve percorrere.
Questi due mappamondi, rappresentano la vita e i percorsi della vita, sono circondati da una serie di biblioteche. Queste biblioteche contengono il sapere. La conoscenza, ma non intesa come sapere umano o conoscenza umana, ma come sapere e conoscenze assolute, di ogni Essere, per ogni Essere, per ogni Coscienza, per ogni soggetto che nel mondo, nell'universo, dice al mondo e all'Universo: "Io sono"!
Questa scena che ci presenta Woojung Chun e che io non sono riuscito, per il tipo di luce, a fotografare nell'insieme espositivo, rappresenta una grande visione della vita e delle sue relazioni con il mondo.
Ma perché è un principio chiave della Stregoneria?
Woojung Chun sottolinea la separazione fra gli Esseri viventi e la Conoscenza.
Anche quando nelle librerie sono rappresentati corpi o coscienze questi e questa sono separate dai viventi.
La conoscenza non sta nei viventi, ma fuori dei viventi e sta fuori dal cammino labirintico della loro esistenza.
E' là che i viventi devono raggiungerla collegando le proprie tensioni ad ogni oggetto del conoscere che serve loro.
Partendo dai loro bisogni, dalle loro necessità e dalle sfide per la vita che la loro esistenza chiede loro ( o loro cercano).
La conoscenza non è "innata", né appartiene alla specie, a nessuna specie. Alla specie appartengono le tensioni e la volontà di vivere.
Fin da quando si nasce, ogni Essere vivente, lancia le sue tensioni nel mondo e queste, come dei sottili fili, creano i collegamenti con gli oggetti del mondo e formano la conoscenza del soggetto. Lo armano per affrontare con consapevolezza le condizioni e le contraddizioni della sua esistenza.
Gli permettono di percorrere il labirinto della sua vita partecipando alle relazione con ogni altro Essere sulla terra e nell'Universo.
L'arte della Stregoneria è l'arte di vivere. Nella rappresentazione di Woojung Chun l'arte della Stregoneria è l'arte per collegare le nostre necessità della conoscenza con ogni possibilità del conoscere contenuto nelle biblioteche dell'universo che ci circondano.
Il film sulla mostra di Woojung Chun:
Questo ho capito dell'esposizione "library" di Woojung Chun
Quando Padre Zeus combatté la Titanomachia, sconfisse i Titani relegandoli nelle profondità del Tartaro della vita, nel "cuore" degli Esseri della Natura. Padre Zeus sapeva che se gli Esseri della Natura avessero avuto accesso a tutte le biblioteche dell'universo, la loro percezione, il loro corpo, la loro stessa esistenza, sarebbe stata in pericolo. La conoscenza va costruita, attimo per attimo, in modo che l'individuo costruisca ed adatti sé stesso disciplinando la conoscenza acquisita alle proprie necessità del vivere nel mondo.
Solo che i Titani sono le forze che ogni Essere della Natura ha dentro sé stesso e lo spingono affinché agisca nel mondo, acquisisca conoscenza e superi i limiti che Zeus, con la ragione, gli ha imposto.
Nel percorrere il labirinto della vita di Woojung Chun ogni Essere della natura si collega, mediante le sue tensioni, alla conoscenza dell'universo.
Le armonie della vita: l'individuo che vive nel mondo e che si collega all'universo per vivere nel mondo.
Gli Esseri della Natura lo fanno quando crescono, ma gli Esseri Umani, una volta adulti, dimenticano di continuare a crescere legandosi all'universo in cui vivono, cessano di crescere. Così, cessano di costruire nuovi legami con le biblioteche della vita che li circondano.
Lo Stregone non cessa mai di costruire i legamenti emotivi fra sé e il mondo e, per questo, ha necessità di una sempre maggiore conoscenza che acquisisce legandosi alle biblioteche dell'universo che ci circondano.
Uno Stregone è come un bambino che non ha mai cessato di crescere in quanto consapevole che la sua crescita termina soltanto nel momento della morte del corpo fisico.
Nel momento della sua trasformazione.
Questo mi ha raccontato Woojung Chun con la sua esposizione alla biennale d'arte di Venezia. L'esposizione si trova alla fine di Via Garibaldi, (fondamenta s. Anna) Castello 994 ed è aperta fino al 22 novembre.
Vale la pena di andarla a vedere e di identificarsi nelle figure dipinte sul "mappamondo degli Esseri della Natura" e da quell'angolatura guardare l'immenso delle biblioteche della conoscenza che ci circondano. Woojung Chun ha rappresentato Mnemosine. La memoria di tutto quanto è contenuto nell'universo alla quale ogni Essere può accedere avendo come limite soltanto la sua "natura", il suo divenuto come essere di quella specie.
Marghera, 25 giugno 2009
Englis version: Woojung Chun at the 53rd Venice Biennale.
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |