Claudia Fontes
alla Biennale d'arte di Venezia 2017

El problema del caballo

Riflessioni di Claudio Simeoni

Biennale d'Arte di Venezia 2017

 

The horse problem

 

Alla 57esima Biennale d'Arte di Venezia, per l'Argentina espone Claudia Fontes. La sua opera si intitola "El problema del caballo".

Un'opera molto bella nelle sue forme ed emotivamente coinvolgente con la bambina che accarezza il cavallo. Non sono riuscito a resistere dal farmi fotografare a fianco del viso del cavallo.

Claudia Fontes rappresenta il cavallo in sé.

Non rappresenta il cavallo sotto ad un generale o ad un uomo. Ma il cavallo in sé stesso. E' il cavallo il soggetto vivente che agisce in un mondo che Claudia Fontes rappresenta pieno di sassi delle proteste sociali.

Il cavallo come soggetto in sé stesso. La bambina, davanti al cavallo, che si relaziona col cavallo in sé stesso e non in una forma d'uso.

Il cavallo di Claudia Fontes non è solo un "animale bello", ma appare come una sorta di "spirito simbolico", una forma definita dell'esistenza all'interno di una "sassaiola" di un'ipotetica manifestazione sociale di protesta. Il cavallo è la forma che emerge dalla non forma e con la quale la bambina, il futuro di una società che fatica nel suo presente, costruisce una relazione allungando la mano.

Le proteste, le manifestazioni sociali, che spesso sfociano in disordini, sono manifestazioni proprie dell'ideologia cristiana. Le manifestazioni e le proteste sociali presuppongono che dall'altra parte ci sia qualcuno che ascolti le ragioni della protesta, che afferri la veemenza della protesta e l'urgenza dei problemi e che possa agire di conseguenza. Una sorta di dio padrone che ascolti le proteste delle pecore del suo gregge che si rivolgono a lui.

Ma il dio padrone è sprezzante. I sassi volano, come rappresenta Claudia Fontes, ma nessuno risponde. Il padrone deride chi protesta. Il padrone deride gli schiavi che presentano i loro bisogni.

Da quel volare di sassi, emerge il cavallo. Lo spirito di ogni protesta. Lo spirito di ogni urgenza sociale. Queste urgenze sociali prendono forma, diventano progetto, diventano: un cavallo in cammino verso un futuro a cui la bambina tende la mano.

Il problema del cavallo di Claudia Fontes è il problema del futuro di ogni società in cui gli uomini stanno vivendo. L'emergere della forza della trasformazione quando tutto sembra chiudersi su sé stesso.

Non c'è un cavaliere sulla groppa del cavallo di Claudia Fontes.

 

 

C'è solo un cavallo. Un cavallo bianco, enorme, che emerge dai sassi lanciati da una folla invisibile e che si muove verso un futuro possibile al quale piccole mani tendono.

Il problema del cavallo è il problema degli uomini in ogni società civile. Se non sapranno far emergere dentro di loro il cavallo, non avranno nulla a cui tendere le loro mani.

In fondo, il cavallo è la volontà con cui il presente si tende verso una trasformazione che può essere solo vissuta, ma non descritta.

Il cavallo di Claudia Fontes è esposto all'Arsenale di Venezia nella 57esima Biennale d'Arte.

Marghera, 07 giugno 2017

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Biennale d'Arte di Venezia

Quando gli Esseri della Natura iniziarono il loro cammino, oltre tre miliardi di anni or sono, Zeus con Mnemosine partorì i "Canali della Percezione" seguendo i quali gli Esseri della Natura possono trasformarsi in Dèi. Questi canali funzionano anche all'interno dell'oscurantismo cristiano e noi, Esseri Umani che seguiamo la Religione Pagana li conosciamo col nome di MUSE. E' attraverso le Muse che noi spezziamo i legami di sottomissione che i cristiani impongono agli Esseri Umani.