Gesù ordina di distruggere le società degli uomini, i cristiani eseguono
Quando si eleva la povertà a modello religioso, quella religione manifesta la volontà di diffondere la povertà come intento sociale.
Uno degli obbiettivi fondamentali del cristianesimo è la distruzione delle società degli uomini e la costruzione della miseria sociale.
Con l'imposizione della miseria sociale il cristianesimo mette in atto le strategie per impossessarsi della società e imporre alla società i suoi principi etici e morali.
Mediante l'imposizione della miseria il cristianesimo controlla le società.
E' dei vangeli la direttiva ideologica della "parabola" del "giovane ricco".
Riprendo dalla bibbia, il libro sacro dei cristiani che definisce la parola del loro dio e del loro Gesù:
Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?". Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze. Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Sì, ve lo ripeto, è più facile che un cammello entri per la cruna di un ago, che un ricco nel regno di Dio". Udito ciò i discepoli sbigottirono e dicevano: "Chi dunque, potrà salvarsi?". E Gesù guardandoli disse loro: "Questo è impossibile per gli uomini; ma a Dio tutto è possibile".
Vangelo di Matteo 19, 16-27
Il "giovane ricco" è la società da rendere povera e i seguaci di Gesù che accumulano ricchezze hanno paura di non avere la vita eterna, ma siccome le ricchezze le rubano alle persone in nome e per conto del loro dio padrone, Gesù li rassicura che il loro dio padrone è in grado di aprir loro le porte del "regno" anche se hanno accumulato ricchezze.
Noi che siamo ricchi, dicono gli apostoli a Gesù, come ci possiamo salvare? Io che sono ricco, dice padre Pio, come faccio a diventare santo? Io che sono ricca, dice madre Teresa di Calcutta, come faccio a diventare santa?
Gesù risponde che avere la certezza di "salvarsi" è impossibile per gli uomini, ma non impossibile per il suo dio. E la condizione che rende possibile tale "salvezza" del ricco è quando il ricco non si è limitato a essere ricco (una società non si è limitata ad essere benestante), ma quando ha agito per costruire la miseria in nome di dio.
Questa è la logica con cui la chiesa cattolica rapina la società civile. E' per far del bene ai poveri che i cristiani rendono povere le persone a cui affermano voler far del bene. La costruzione della mafia, delle organizzazioni criminali, della monarchia assoluta, la distruzione della dignità dell'uomo da parte dei cristiani viene legittimata da questa ideologia.
I cristiani si separano dalla società civile e la società civile diventa la loro preda e tanto più la popolazione è in miseria, culturalmente debole e bisognosa di aiuto e tanto più i cristiani sono potenti e dominano quella società.
Quando il cristianesimo fu legittimato come religione a Roma si attivò per chiudere le terme affinché le persone non si lavassero. Chiuse le scuole affinché le persone fossero prive di cultura. Impedì l'esercizio e lo sviluppo della medicina per consentire al suo dio di inviare malattie e benessere.
Il cristianesimo violentò l'uomo per esaltare il suo dio padrone.
Ma in base a quale principio ideologico il cristianesimo giustificò queste scelte?
In base al fatto che la fine del mondo era vicina e, secondo i cristiani, Gesù sarebbe vento di lì a poco con grande potenza sulle nubi mentre le stelle cadevano sulla terra e, con la resurrezione dei corpi, avrebbe giudicato gli uomini.
Per il cristiano, costruire la miseria sociale, derubare gli uomini, era ed è un dovere religioso che esaltava la potenza del suo dio che poteva esercitare il suo libero arbitrio trasformando gli Esseri Umani nei suoi giocattoli.
Per i cristiani gli Esseri Umani non sono individui che esercitano i loro diritti, ma sono pecore di un gregge che il "buon pastore" porta al macello della vita in nome e per conto di Gesù e del macellaio di Sodoma e Gomorra.
Per questo motivo i santi della chiesa cattolica sono fra i peggiori criminali della storia dell'umanità. I loro crimini, come dice Paolo di Tarso, sono per lo spirito, non per la carna. Non lo fanno i crimini per arricchirsi, ma per divertirsi ad imporre la chiesa come padrona degli uomini in nome del suo dio padrone e del suo Gesù.
Il santo cristiano è un criminale sociale, ma un benefattore per la gloria del suo dio.
Nei vangeli è Gesù che indica come e perché si deve distruggere la società civile.
L'episodio del "Giovane Ricco" dove il "giovane ricco" rappresenta la società civile, è un vero e proprio atto di guerra dichiarato da Gesù alla società civile. Costringere la società civile a dilapidare le sue ricchezze, sia economiche che culturali, per trasformare i cittadini in miserabili.
Marghera, 25 febbraio 2017
Pagina tradotta in lingua Portoghese:
Tradução para o português Jesus quer destruir as sociedades dos homenes, os cristãos executam tal ordem
Il libro si può ordinare all'editore Youcanprint
Oppure, fra gli altri anche su:
Cod. ISBN 9788893322034
Per approfondimenti vedi Gesù di Nazareth: l'infamia umana
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it