Le Filippine sono presenti alla 57esima biennale d'arte di Venezia con due artisti.
Sono artisti presenti in un padiglione dell'Arsenale di Venezia. Si tratta di Lanì Maestro e di Manuel Ocampo che titolano la loro presentazione artistica "The Spectre of Comparison".
Lo spettro o il demonio della "comparazione" che in altre parole altro non è che il demone dei preconcetti che vengono proiettati sull'altro e che ci porta a pensare l'altro non come una persona che esprime sé stesso, ma come una categoria, un modello, portatore di perversione e malvagità.
La mostra delle Filippine prende l'avvio da una favola dal titolo "Noli Me Tangere" (Non mi toccare) che è l'atteggiamento che molti europei, italiani in particolare che si riconoscono nei movimenti politici della Lega, nel movimento Cinque Stelle e in Forza Italia, hanno nei confronti degli extracomunitari.
Non sono persone, ma bestiame, non-uomini che giungono per invadere l'occidente e toccare il loro benessere ignorando che sono proprio gli extracomunitari che costruiscono la ricchezza di questo paese.
Oggi, al mercato di Marghera, ho acquistato delle ottime ciliegie a 2 euro al kilo. Visti i passaggi del trasporto e del ricarico delle merci nei passaggi fra il coltivatore, il distributore, il grossista, il mercato generale e, infine, il commerciante che le vende a me: chi ha effettuato la raccolta delle ciliegie a pochi centesimi al kilo? Non certo gli italiani!
Eppure, Manuel Ocampo cerca di rappresentare l'idea che gli europei hanno degli extracomunitari e le condizioni di odio sociale e di razzismo che gli extracomunitari incontrano venendo in Europa.
Manuel Ocampo non parla dell'Italia, ma se noi guardiamo le sue rappresentazioni, i suoi quadri, al di fuori della nostra realtà, allora non comprendiamo che in tutto il mondo, dal colonialismo fino ad oggi, il problema del "Noli Me Tangere" (Non mi toccare) è sempre lo stesso.
Il demone del razzismo che porta a far confronti, a paragonare le persone dividendole di fatto per razza, sesso, credo e quant'altro, è il demone che si muove nella società Italiana. Il pericolo di aggressioni fatto di paure che vengono alimentate senza nessuna ragione reale.
Quando noi guardiamo la televisione, gli sbarchi di immigrati, la nostra attenzione viene ristretta, rimpicciolita, concentrata su quel singolo evento che nella nostra testa assume la dimensione di un tutto, di un assoluto, che impregnando la nostra attenzione ci fa credere che tutto l'universo, i suoi problemi, si riducono a quello.
Come scrive la curatrice nella mostra, Joselina Cruz "…la duplice visione di sperimentare eventi vicini e da lontano non più in grado di vedere le Filippine senza vedere l'Europa né guardare l'Europa senza vedere le Filippine". Lo stesso vale per l'immigrazione in Europa e in Italia in particolare. Troppi italiani non sono più in grado di vedere sé stessi in quanto sé stessi, ma devono compararsi con gli extracomunitari ai quali attribuiscono le più disparate intenzioni malefiche.
Intenzioni malefiche che appaiono nei dipinti di Manuel Ocampo in tutti i punti di vista.
Come gli occidentali pensano le intenzioni degli extracomunitari e come gli extracomunitari sono trattati, costretti a subire, dagli occidentali che Ocampo, in un dipinto, rappresenta come uno scarafaggio gigante che si fa forza di simboli religiosi e ideologici da imporre agli individui più deboli.
Noi che osserviamo la mostra, osserviamo quei dipinti e non possiamo far a meno di riconoscere simbolicamente la situazione nella quale viviamo.
Marghera 04 giugno 2017
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Quando gli Esseri della Natura iniziarono il loro cammino, oltre tre miliardi di anni or sono, Zeus con Mnemosine partorì i "Canali della Percezione" seguendo i quali gli Esseri della Natura possono trasformarsi in Dèi. Questi canali funzionano anche all'interno dell'oscurantismo cristiano e noi, Esseri Umani che seguiamo la Religione Pagana li conosciamo col nome di MUSE. E' attraverso le Muse che noi spezziamo i legami di sottomissione che i cristiani impongono agli Esseri Umani.