La partita di calcio fra filosofi, azione n.39
Fondamentalisti contro Dialettici n. 8

Capitolo 70

La partita di calcio mondiale fra i filosofi

Claudio Simeoni

 

Sei capace di giocare a calcio?

 

Fondamentalisti e Dialettici n. 8

 

Continua dal precedente...

 

Labriola guarda la disposizione in campo dei suoi compagni, ma esegue un tiro corto in direzione di Feuerbach.

"L'uomo ringrazia Dio per i benefici che l'altro uomo, anche con sacrifici, gli porge. Il ringraziamento che esprime al suo benefattore è soltanto apparente, non vale per lui, ma per Dio. E' riconoscente verso Dio, ma ingrato verso l'uomo. Così nella religione si rovina il sentimento etico! Così l'uomo sacrifica a Dio l'uomo! I sacrifici umani cruenti sono in effetti solo rozza espressioni sensibili dei segreti della religione. Laddove si offrono a Dio sacrifici umani, questi sacrifici valgono per la cosa suprema e la vita sensibile per il bene sommo. Perciò si sacrifica a Dio la vita, e questo in casi straordinari; si crede in tal modo di prestargli il massimo onore. Se il cristianesimo non offre più al suo Dio, almeno al nostro tempo, sacrifici cruenti, ciò deriva solo dal fatto che la vita sensibile non vale più per il bene sommo."

Feuerbach, L'essenza del cristianesimo, Laterza, 2003, p. 283

Feuerbach, stoppa la palla e passa a Freud che tenta di spostarsi nell'area avversaria.

"Ci sono completamente ignote l'origine e la natura della tensione sessuale che nasce insieme con il piacere quando sono appagate le zone erogene. La spiegazione più ovvia, che questa tensione sorga in qualche modo dal piacere stesso, non solo è estremamente improbabile in sé, ma diventa addirittura insostenibile quando consideriamo che, all'atto del massimo dei piaceri, ossia quello che accompagna l'emissione dei prodotti sessuali, non si produce alcuna tensione, ma anzi ogni tensione è rimossa. E pertanto il piacere e la tensione sessuale possono collegarsi solo per via indiretta."

Freud, Psicoanalisi e sessualità, Newton, 1970, p. 157 – 158

Freud dopo una breve corsa passa la palla a Democrito che se ne appropria nonostante un tentativo di Giamblico.

"E' assurdo, poi, anche che della sensazione [visiva] partecipino, secondo Democrito, non solo gli occhi, ma anche le altre parti del corpo. L'aria… la sua propagazione, mentre è uguale in tutto il corpo, è maggiore soprattutto attraverso le orecchie. E' assurdo e arbitrario quel suo originale sostenere che il suono penetra in tutto il corpo e che, quando vi entra attraverso (l'organo) uditivo, si diffonde in tutto il corpo tramite le orecchie, come se la sensazione non appartenesse alla facoltà uditiva, ma all'intero corpo."

Democrito, Raccolta dei frammenti, interpretazione e commentario di Salomon Luria, Bompiani, 2007, p. 557

Scartato Giamblico, Democrito passa la palla a Hegel, ma, intervenuto prontamente, Socrate che se ne impossessa.

"Io, o cittadini ateniesi, non ho esercitato nessun altro ufficio pubblico tranne quando feci parte del Consiglio. E alla nostra tribù antiochide toccò il pubblico ufficio di tenere la presidenza proprio nel momento in cui voi volevate giudicare in massa quei dieci strateghi che non avevano raccolto quelli che erano rimasti dopo la battaglia navale, mettendovi contro la legge, come più tardi tutti voi avete ammesso. Allora io solo dei pritani mi opposi a voi, cercando che non faceste nulla contro la legge, e votai contro. E proprio quando gli oratori si mostrarono pronti a denunciarmi e ad arrestarmi e voi li esortavate e gridavate, io ritenni di dover mettere in pericolo la mia vita, pur di restare fedele alla legge della giustizia, invece che rimanere con voi che volevate cose ingiuste, perché preso dalla paura del carcere o della morte."

Platone, Tutti gli scritti, Apologia di Socrate, Bompiani, 2014, p. 37

Socrate serve immediatamente Gesù detto "figlio di Yahweh".

"In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città."

Vangelo di Matteo 10, 11 - 15

Su Gesù detto "figlio di Yahweh" in possesso di palla, si avventa Hegel che facilmente gli toglie la palla.

"Così la vita è essenzialmente il vivente, e, per la sua immediatezza, questo individuale vivente. In questa sfera la finità ha la determinazione, che, a cagione dell'immediatezza dell'idea, anima e corpo sono separabili: ciò costituisce la mortalità del vivente. Ma, solo in quanto il vivente è morto, quei due lati dell'idea sono suoi elementi costitutivi diversi."

Hegel, Enciclopedia delle scienze filosofiche, Laterza, 1989, p. 202

Hegel si vede attaccato non solo da Gesù, ma anche da Maometto, per questo si affretta a passare in avanti la palla a Mao Tse Tung.

"Il proseguire della pratica sociale porta a numerose ripetizioni delle cose che suscitano negli uomini percezioni e impressioni, e allora si produce nella mente umana un subitaneo cambiamento (un salto) nel processo della conoscenza e nasce il concetto. Il concetto non riflette più l'aspetto fenomenico, gli aspetti singoli e i nessi esterni delle cose, ma coglie l'essenza delle cose, il loro insieme e il loro nesso interno. La differenza fra concetto e percezione non è soltanto quantitativa ma anche qualitativa. Procedendo in questa direzione e servendosi dei metodi del giudizio e della deduzione, si può arrivare conclusioni logiche. Quando, come in San Kuo Yen Yi, si dice: "Aggrotta le sopracciglia e ti verrà in mente uno stratagemma", o quando più comunemente si dice: "Lasciatemi riflettere", ci si riferisce al momento in cui l'uomo opera con la sua mente, servendosi dei concetti, per formare giudizi e trarre deduzioni. Questa è la seconda fase della conoscenza."

Mao Tse Tung, Opere scelte vol. 1, Trattato sulla pratica, Casa Editrice in lingue Estere, Pechino, 1969, p. 316

In possesso della palla, Mao Tse Tung si appresta ad attaccare la porta avversaria…

 

Continua...

 

Marghera, 28 giugno 2018

 

Gli Dèi riflettono su questa relazione:

Aurora e i filosofi Fondamentalisti contro Dialettici n. 8 azione 39

 

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português: Capítulo 70 - A partida de futebol entre filósofos, ação n.39 Fundamentalistas contra Dialéticos n. 8

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

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