E' morto Ratzinger, un uomo che ha fatto dell'odio sociale un sistema di vita. Amava tanto Dio da stuprare gli uomini per la gloria di Dio.
Gennaio 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.
Tutti i giorni di gennaio 2023
14 gennaio 2023
4.2 Pio IX torna a difendere la schiavitù
Un radicale passo indietro la Chiesa sembrò fare poi con Pio IX, proprio il papa che sancì il dogma dell'infallibilità. Infatti una Istruzione (C133) del Santo Ufficio scritta il 20 giugno 1866, l'anno dopo l'abolizione della schiavitù negli Stati uniti, affermava:
(4.2a) La schiavitù in quanto tale, considerata nella sua natura fondamentale, non è del tutto contraria alla legge naturale e divina. Possono esserci molti giusti diritti alla schiavitù e sia i teologi che i commentatori dei canoni sacri vi hanno fatto riferimento ... Non è contrario alla legge naturale e divina che uno schiavo possa essere venduto, acquistato, scambiato o regalato.
4.3 Leone XIII fa il punto
Un bilancio della posizione cattolica verso la schiavitù fece infine Leone XIII nell'enciclica del 1888 In plurimis (A9), occasionata da una decisione del governo brasiliano. Ecco ampi stralci del testo, che abbiamo ritenuto utile citare estesamente:
(4.3a) in omaggio a questo faustissimo evento [il cinquantenario di sacerdozio del papa] sono stati restituiti a libertà [in Brasile] molti di coloro che nei vastissimi territori di codesto impero gemono sotto il giogo della schiavitù ... Ora, fra tante miserie, è da deplorare duramente la schiavitù a cui da molti secoli è sottoposta una parte non esigua della famiglia umana, riversa nello squallore e nella lordura, contrariamente a quanto in principio era stato stabilito da Dio e dalla natura ...
La schiavitù frutto del peccato
Secondo Sant'Agostino ... "la condizione servile s'intenda giustamente imposta al peccatore. Infatti in nessun luogo delle Scritture leggiamo la parola servo, prima che con essa il giusto Noè punisse il peccato del figlio. Pertanto la colpa e non la natura meritò tal nome" (Gen 1,25). Dal contagio del primo peccato derivarono tutti gli altri mali e codesta mostruosa perversità ...
Come un luttuoso spettacolo, la memoria di quei tempi si svolge fino all'epoca di Gesù Salvatore, quando la vergogna della schiavitù era estesa a tutti i popoli, ed era così esiguo il numero dei liberi che il poeta mise in bocca a Cesare queste atroci parole: "TI genere umano vive in pochi". La Chiesa non libera gli schiavi ma li educa a rispettare i padroni ... la Chiesa come buona madre si è adoperata per mitigare in parte le tribolazioni e l'ignominia della vita servile; per tale motivo definì ed energicamente raccomandò i diritti e i doveri necessari tra servi e padroni, così come sono definiti nelle lettere degli Apostoli ...
Chi voglia paragonare entrambi i modi di trattare gli schiavi, il pagano e il cristiano, facilmente dovrà riconoscere che il primo era crudele e vergognoso, l'altro assai mite e pieno di rispetto, né mai si renderà colpevole di sottrarre merito alla Chiesa, ministra di tanta indulgenza .... essa non volle affrettarsi nel provvedere alla manomissione e alla liberazione degli schiavi poiché ciò non poteva sicuramente avvenire se non in modo tumultuoso, con danno proprio di essi e a detrimento della società; ma con sommo giudizio fece in modo che gli animi degli schiavi, sotto la sua guida, fossero educati alla verità cristiana e con il battesimo adottassero costumi conformi. Perciò, se nella moltitudine degli schiavi che la Chiesa annoverava tra i suoi figli, taluno, allettato da qualche speranza di libertà, avesse ordito una violenta sedizione, sempre la Chiesa riprovò e represse quei peccaminosi desideri e per mezzo dei suoi ministri adottò i rimedi della pazienza. Si persuadessero dunque gli schiavi di superare di molto in dignità i padroni pagani, mercé il lume della santa fede e l'insigne retaggio di Cristo, e di sentirsi obbligati più devotamente dallo stesso Autore e Padre della fede a non consentire a se stessi azione alcuna contro i padroni né di allontanarsi minimamente dalla riverenza e dalla obbedienza dovuta ad essi ...
Placati i dissidi e sopraggiunti tempi tranquilli per la Chiesa, i santi Padri con mirabile sapienza esposero gl'insegnamenti apostolici circa la fraterna solidarietà tra cristiani, e con altrettanta carità li applicarono a vantaggio degli schiavi, cercando di convincerli che i padroni avevano dei diritti legittimi sul lavoro degli schiavi e tuttavia non erano loro concessi un imperioso potere sulla vita e l'uso di crudeli sevizie.
Aumentava la sollecitudine della Chiesa nella tutela degli schiavi e, senza tralasciare alcuna occasione, tendeva cautamente a restituirli finalmente a libertà: ciò avrebbe assai giovato anche alla loro eterna salute. Gli antichi sacri annali recano testimonianze dell'esito favorevole di quell'impegno ... Cita i papi contrari alla schiavitù, omettendo gli altri ...
Tratto da: Walter Peruzzi, Il Cattolicesimo reale, 2008, p. 27-28
Il cristianesimo è portatore di schivitù dell'uomo perché il cristianesimo è portatore di assolutismo in nome e per conto del suo Dio.
Esaltare il Dio padrone, implica che tutta la popolazione è composta da schiavi sia pur con vari livelli di coercizione, ma sempre e solo schiavi.
L'ideologia ella schiavitù dell'uomo è l'elemento centrale dell'ideologia di Paolo di Tarso che, esaltando la schiavitù, esalta sé stesso come "legittimo" padrone di schiavi.
14 gennaio 2023
Io non ho mai visto un cartello del genere per la ricerca di camerieri. Forse questo è il motivo per cui molti non trovano personale.
14 gennaio 2023
Sto lavorando per sistemare le pagine di presentazione dei libri che ho pubblicato e che erano un po' abbandonate visto il mio scarso interesse alla vendita di libri (preferisco metterli gratis in internet).
Sono riuscito a recuperare un paio di pagine perdute e sto procedendo dal libro più vecchio (che dovrò ripubblicare) al più recente. Sono riuscito a fare tre pagine e da domani inizierò a condividere le pagine modificate.
14 gennaio 2023
Presentazione della teologia della Religione Pagana
E ho pubblicato anche la premessa al libro sulla Teologia della Religione Pagana.
14 gennaio 2023
Il concetto di "demiurgo", di "Dio creatore" di "motore immoto", ecc. è nato per contrapporsi al concetto di Caos. Se vogliamo capire il concetto di Caos e la sua realtà oggettiva è necessario contrapporlo all'idea di "demiurgo", di "Dio creatore", di "motore immoto", ecc.
Non si può permettere ad una teologia o a una filosofia metafisica di cancellare concetti dall'orizzonte della cultura.
14 gennaio 2023
Le religioni rivelate, ebrea, cristiana, islamica e buddista, sono religioni della parola.
La parola è "imperio". "Il re ha detto". "Per decreto del re!".
"Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu." (Gen. 1,3).
"Lo Stato ordina". "Tu hai detto..."
La parola crea la responsabilità soggettiva anche di decisioni mai prese (intenzioni) o azioni mai fatte (volevi).
Con la parola "bestemmi Dio!"; e le parole sussurrate?
Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
Vangelo di Luca 12, 3
Con questa imposizione sull'infanzia si genera l'idea che "esistono parole magiche" che, pronunciate, possono cambiare le condizioni oggettive della propria vita come:
"Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina". E sull’istante quell’uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare."
Vangelo di Giovanni 5, 8-9
Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va' a casa tua"
Vangelo di Matteo 9, 5-6
Tutto si conchiude nella parola perché, secondo ebrei e cristiani, la parola è l'atto di creazione dell'uomo che distingue, secondo loro, l'uomo dagli altri Esseri Animali o Esseri Vegetali rendendo l'uomo un prodotto prediletto del loro Dio.
Secondo l'ideologia delle religioni ebrea, cristiana, musulmana, la parola crea il mondo e il mondo, in quanto creato dalla parola, risolve la sua realtà nella parola.
A questo si oppone il concetto di Caos che è il mondo privo della parola.
Il Caos è un oggetto in trasformazione in sé:
Dunque, per primo fu il Chaos,
Per primo fu ciò del quale la ragione non può descrivere perché la vita non era e la vita non aveva partorito la ragione.
Quest'immenso non nasce dalla parola, quest'immenso Caos è. E' l'oggetto inconoscibile e sconosciuto dal quale noi possiamo partire per parlare perché è l'oggetto dal quale la vita emerge.
Caos è un'esistenza, la fonte delle esistenze. Non ha parola perché l'esistenza non è definibile mediante le parole.
Solo che ogni esistenza, cosciente di sé stessa, manipola l'esistente Caos in cui vive per dilatare sé stessa nel mondo. L'azione di ogni coscienza di Sé è azione, non parola.
L'azione modifica il presente di ogni Sé, sia come presente oggettivo, sia come presente soggettivo di trasformazione nell'oggettività.
Ogni Coscienza di Sé che si trasforma manipola una porzione di Caos rendendo diverso il Caos stesso, ma non è padrona del Caos perché detiene strumenti per manipolare sé stessa nel mondo, ma non è al di fuori del mondo, del Caos, che continua a contenerla e a ricostruire continuamente condizioni in risposta a continue modificazioni che ogni Coscienza di Sé, con la sua volontà d'esistenza, introduce nel Caos.
Nelle religioni come l'ebrea, la cristiana e l'islamica, Caos non esiste perché l'idea di Caos mette in discussione la "razionalità" di Dio. Caos mette in discussione l'onnipotenza e l'onniscienza del loro Dio. Per questo i monoteisti pregano il loro Dio pensando che, alla ragione di Dio, il caos che vivono abbia una qualche forma di razionalità "il disegno o destino di Dio".
Caos è ciò che noi siamo e che la nostra ragione non comprende perché noi siamo "vita" prima che "parola".
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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