E' morto Ratzinger, un uomo che ha fatto dell'odio sociale un sistema di vita. Amava tanto Dio da stuprare gli uomini per la gloria di Dio.
Gennaio 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.

Gennaio 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Argomenti del sito Religione Pagana

 

31 gennaio 2023

Il Bosco Sacro ora è sottratto all'attività di caccia.

Molti problemi aveva creato l'esercizio del Culto Pagano esercitato presso l'Altare Pagano nel Bosco Sacro in Jesolo.

Dopo 20 anni di richieste e di conflitti anche giudiziari, la Regione Veneto ha deciso di fermare la conflittualità accogliendo la domanda di sottrazione del fondo all'attività venatoria per "disturbo ad attività di rilevante interesse sociale o ambientale".

La delibera della Giunta Regionale è la n. 76 del 26 gennaio 2023.

L'intera area, oltre due ettari di terra curata come Bosco, unico Bosco in un'area agricola di Jesolo, viene sottratta alla caccia togliendo, di fatto a "cacciatori" ogni pretesto per provocare e aggredire.

Ricordo che parte dell'area, l'Altare Pagano, è accatastato come edificio di culto della Religione Pagana.

Le immagini che presento sono quelle del Bosco Sacro di giugno 2022.

 

31 gennaio 2023

Inni Orfici
Riflessione sull'introduzione

L'introduzione degli Inni Orfici è una sorta di discorso che Orfeo fa a Museo presentando gli Dèi.

Gli Inni Orfici vengono scritti, probabilmente, fra il II e III secolo d. c., questa è l'ipotesi più accreditata, e il territorio comprende l'Asia Minore e Pergamo.

La serie degli Inni Orfici appare come un tentativo di "serrare le fila" di gruppi religiosi misterici all'arrivo dei cristiani. Una sorta di "mettiamo per iscritto il ricordo degli Dèi" in funzione di una contrapposizione al cristianesimo e a come questo si stava presentando. Questo si può dedurre dal tipo di devozione che gli Inni Orfici esprimono.

Non siamo davanti a persone religiose che evocano gli Dèi come fuoco che manifestano dentro di loro. Questa condizione non è trascurata negli Inni Orfici, ma siamo piuttosto davanti ad atti di devozione, quasi di "supplice smarrimento" come se gli Dèi si stessero allontanando dall'uomo e l'uomo non avesse più mezzi per trattenerli.

Il fuoco dentro all'uomo sembra che stia per spegnersi e l'uomo supplica gli Dèi di continuare ad alimentare il suo fuoco perché lui non sa più come fare.

La supplica non viene rivolta agli Dèi, ma viene presentata come un discorso che Orfeo fa a Museo:

INVOCAZIONE PER GLI INNI ORFICI

Apprendi, Museo, il rito venerando,
l’invocazione migliore di tutte.
Zeus re e Terra e sante fiamme celesti
del Sole, e sacro splendore di mene e Astri tutti;
e tu, Posidone che sostieni la terra, dalla chioma turchina,
e Persefone santa e Demetra dagli splendidi frutti
e Artemide saettatrice, fanciulla, e Febo invocato con grida,
che abiti il sacro suolo di Delfi; e tu che grandissime
prerogative hai fra i beati, Dioniso danzante;
e Ares dall’animo fiero e santa forza di Efesto
e dea nata dalla spuma, cui sono toccati doni gloriosi;
e tu, re di sottoterra, demone affatto straordinario,
e Giovinezza e Ilitia e nobile forza di Eracle;
e il grande vantaggio di Rettitudine e di Pietà
invoco e le Ninfe illustri e Pan grandissimo
e Era, sposa fiorente di Zeus che tiene l’egida,
e Memoria amabile e le sante nove Muse
chiamo, e le Grazie e le Stagioni e l’Anno
e Leto dalla bella chioma, Tea e Dione venerabile
e i Cureti in armi e i Coribanti e i Cabiri
e insieme i grandi Salvatori, immortali figli di Zeus,
e gli Dèi dell’Ida e il messaggero dei Celesti.
Ermes araldo, e Temi, vaticinatrice per gli uomini,
e Notte antichissima chiamo e Giorno apportatore di luce,
e Lealtà e Giustizia e l’irreprensibile Legislatrice,
e Rea e Crono e Thetys dal peplo scuro
e il grande Oceano, e insieme le figlie di Oceano
e la forza molto soverchiante di Atlante e di Aion
e tempo che sempre scorre e l’acqua splendente di Stige
e gli Dèi Miti, e tra loro la buona Provvidenza
e il Demone santo e il Demone rovinoso per i mortali,
i Démoni del cielo, dell’aria e dell’acqua
e della terra e di sotto terra che abitano il fuoco,
e Semele e tutti i partecipanti alle feste di Bacco,
e Ino Leucotea e Palemone che rende felici
e Vittoria dal dolce suono e Adrasteia signora
e il grande re Asclepio che dà lenimenti
e Pallade fanciulla che suscita la battaglia, e tutti i Venti
e i tuoni e le parti dei condotti del cosmo dalle quattro colonne;
e la Madre degli immortali, Attis e Men invoco
e la Dea Urania, e insieme all’immortale santo Adonis
e Principio e Fine – infatti per tutti è il più grande –
perché vengano benevoli con cuore lieto
a questo sacro rito e alla libagione santa.

Tratto da: Inni Orfici di Gabriella Ricciardelli, Lorenzo Valla Editore, 2000

Questa supplica che Orfeo rivolge a Museo vorrebbe ricordare a Museo l'immenso divino in cui gli uomini vivono. Un mondo di Dèi che si esprimono fuori e dentro all'uomo.

E' una supplica affinché Museo e chi ascolta ricordi almeno i nomi degli Dèi anche se la sostanza divina ha abbandonato l'uomo.

"Ricorda Museo" dice Orfeo "Ricorda il nome degli Dèi e il loro abitare il mondo mentre stanno abbandonando la società degli uomini".

Non è un caso che gli Inni Orfici erano molto amati da Damascio, l'ultimo capo dell'ultima Accademia di Atene. Il fuoco di Ecate si stava spegnendo e la sottomissione prendeva possesso del cuore degli uomini.

Quando leggeremo gli Inni Orfici dobbiamo tener presente l'idea che gli Dèi stanno per essere allontanati dall'uomo e questo ci permette di accettare e di comprendere molti atteggiamenti religiosi che di norma rifiuteremmo perché gli Dèi non si supplicano, si abitano.

 

La pagina di questa giornata

 

 

30 gennaio 2023

Eros

Invoco il grande, santo,amabile, dolce Eros
possente per l'arco, alato, dalla corsa di fuoco,veloce nello slancio,
che gioca con gli dèi e con gli uomini mortali,
industrioso, dalla duplice natura, che ha le chiavi di tutto,
dell'etere celeste, del mare, della terra, e quanti soffi generatori di tutto
per i mortali nutre la dea che produce frutti verdeggianti,
e quante cose ha l'ampio Tartaro e il mare sonoro;
tu solo, infatti, governi il timone di tutte queste cose.
Ma, beato, unisciti con pensieri puri agli iniziati,
e allontana da questi gli slanci vili e strani.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

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In questa esaltazione di Eros c'è tutto lo slancio fisico dell'amore sessuale. C'è il ricordo di EROS come INTENTO "governi il timone di tutte le cose". Nello stesso tempo EROS viene invocato come la guida di tutti gli Iniziati. Non esiste, infatti, un Apprendista Stregone che percorra un sentiero della Conoscenza e della Consapevolezza senza esprimere l'INTENTO di quanto fa. Per esprimere l'INTENTO intendo manifestare sé stesso nel mondo in cui vive. Non esiste un Apprendista Stregone che non semini giustizia. Un Apprendista Stregone che non sappia (o almeno ci provi) a chiamare le cose col loro vero nome. Perché solo in questo modo l'Iniziato può: "... quanti soffi generatori di tutto per i mortali nutre la dea che produce frutti verdeggianti, e quante cose ha l'ampio Tartaro e il mare sonoro!" Chi non chiama le cose col loro vero nome, non può farsi attraversare dal soffio dell'ingenerato EROS e diventare parte degli DEI del mondo. Chi non ha il Potere di Chiamare gli DEI non può esimersi dal rappresentarli nella vita quotidiana. Chi chiama gli DEI ed invoca EROS affermando "... unisciti con pensieri puri agli Iniziati, e allontana da questi gli slanci vili e strani!" non può far altro che invocare GIUSTIZIA! Per invocare GIUSTIZIA l'Iniziato DEVE indicare la fonte da dove il male trae origine. La fonte diventa la manifestazione del male.

Gli uomini hanno il diritto di indicare i singoli fatti! Gli uomini hanno il diritto di lamentarsi per i torti subiti. Gli uomini hanno il diritto di piangere perché qualcuno ha travolto i loro pensieri, le loro passioni, le loro aspettative. Un INIZIATO no! Un Apprendista Stregone no! Un Pagano Politeista no! Loro non possono indicare la singola ingiustizia, ma devono puntare il loro dito, la loro rabbia divina, contro la fonte che genera l'ingiustizia. Così, quando gli uomini vedono violati i loro diritti, si lamentano e piangono per la rabbia dei torti subiti e "...invocano il grande santo, amabile, dolce EROS possente per l'arco, alato, dalla corsa di fuoco, veloce per lo slancio che gioca con gli DEI e con gli uomini mortali." L'Apprendista Stregone, l'Iniziato, il Pagano Politeista indicano la fonte del male e dell'orrore PRIMA che questo colpisca gli uomini; prima che questo sia manifesto! Perché essi sono entrati nell'ampio Tartaro, hanno ascoltato le voci dei mari possenti dell'infinito e il loro pe nsiero puro li ha portati a comprendere la duplice natura dell'esistente!

Quando l'Iniziato invoca l'allontanamento degli slanci vili e strani non lo invoca per sé stesso, ma invoca il possente EROS affinché tali slanci siano allontanati dalla società degli uomini. Ma l'Iniziato sa che perché ciò avvenga deve essere allontanato il Macellaio di Sodoma e Gomorra ed il pazzo di Nazareth dalla società degli uomini. Finché costoro continueranno ad inquinare la società degli Esseri Umani, EROS non potrà unirsi con pensieri puri agli iniziati!

 

30 gennaio 2023

Ci sono stati dei problemi con le caselle di posta di Virgilio e di Libero.
Ora le stanno ripristinando, ma fate attenzione.
Stanno arrivando e-mail truffa per impossessarsi delle caselle di posta. Non cliccate sui messaggi in arrivo e, soprattutto, non date dati personali.
I truffatori sono già pronti per approfittare della situazione.

 

30 gennaio 2023

I libri

Leggere libri è come guidare un'automobile sulla strada della cultura in pieno centro cittadino nell'ora di maggior traffico.

Ci sono persone che rispettano ogni segnale stradale. Accelerano e decelerano a seconda di cosa dicono i libri che leggono. Si fermano allo stop, danno la precedenza in rotonda, seguono perfettamente le corsie.

I libri sono i loro segnali stradali e loro li rispettano perché la carta scritta è la "parola altra" e chi li ha scritti, sicuramente sa che cosa scriveva.

Ci sono persone che non rispettano nessuna regola e se non sei accorto, escono dallo stop e ti vengono addosso.

Il libro ha detto questo e, dunque, ora io so e tu sei ignorante. Il libro, quel libro è assunto a parola divina, ad autorità assoluta.

Queste persone citano libri come se fossero delle autorità indiscutibili. Verità da proclamare. In milioni di libri hanno scelto i loro.

Ci sono persone che i libri li collezionano e guidano, anziché guardare la strada e il cammino culturale, osservano i vari libri che si presentano sulla strada. Conoscono titoli e autore, ma non affrontano i contenuti di un libro.

Ci sono persone che trasformano i libri, in generale, in feticci. Il libro era l'unico oggetto che veniva rubato nelle librerie per il solo piacere di possederlo.

Ci sono persone che fanno del contenuto dei libri i loro nemici. Guidano sulla strada in una posizione di perenne attacco accelerando e decelerando a seconda dei libri che leggono o che consultano.

Quel libro è il nemico: "Dimmi cosa dici, perché lo dici, come lo dici, in che contesto lo dici, qual è il significato delle parole che usi, ecc. "

Il libro è una sfida alla cultura soggettiva che si modifica continuamente. Un tirar di scherma fra il libro e il lettore.

Questo lettore non salta lo stop e si ferma davanti alle strisce pedonali, ma bestemmia perché il pedone, che ha accelerato per arrivare sulle strisce, ora, mentre è fermo, decelera e sembra quasi fermarsi.

Ci sono vari modi per usare i libri, ma non tutte le persone si sono preoccupate di farsi una patente di guida e, spesso, non sono in grado di guidare nella cultura.

Per questo spesso la cronaca ci dice: "Giovani vanno a sbattere con la macchina e muoiono in quel sabato sera dopo lo sballo!"

E' vero, la cultura ti fa sballare, ma, almeno, non trovi i platani che ti attraversano la strada anche se molte persone si fanno platani per bullizzare chi fa dei libri un mezzo per guidare sulle strade della cultura.

 

30 gennaio 2023

Fra sette o otto giorni dovrò passare a lavorare da un computer con windows 7 a un computer con windows 11 spero di non fare troppi errori. Penso di essere una delle poche persone rimaste con un po' di memoria sulla riparazione di macchine per scrivere M40 Olivetti, Diaspron, Tekne 4 o Divisumma 24 (e altro). Preistoria informatica di oltre 50 anni fa.

 

La pagina di questa giornata

 

 

29 gennaio 2023

Psicologia del cristiano

E' difficile descrivere il comportamento del cristiano e i suoi atteggiamenti nella vita quotidiana.

E' necessario ricorrere alla psichiatria. Non alla psichiatria di oggi fatta di farmaci e psicofarmaci. Una psichiatria un po' più datata, quella che pensava che i comportamenti deviati non avessero attinenza con problemi fisici (anche fisico-mentali), ma fosse solo una questione di psiche, di "anima", che andava curata.

Eppure, in questo quadro è facile leggere il comportamento malato dei cristiani che è riconducibile alla violenza dell'educazione che ha trasformato l'uomo in un devoto vuoto di nulla.

"La mia ossessione è di restare come sono ora, di annoiare tutti con i miei lagni. Questo è del tutto contrario alla mia natura. Prima della malattia, ero il "moderatore" a casa; tutti da noi avevano la tendenza a farsi venire la bile per niente; io ero piuttosto noncurante e calmavo gli altri. (Esatto, confermato dai parenti del malato). Mi secca adesso costringere i miei a farsi cattivo sangue per me. Mi secca di occuparmi di cose di cui prima mi infischiavo. E tuttavia non sono un ipocondriaco. Non è per questo che mi occupo di tutte queste cose. Vorrei non dare tanta importanza alle mie evacuazioni, ma non sono che mangiatoria e defecazione. Quello che mi ammazza, è che non ho nessun bisogno. Non sono che una specie di funzione animale e che per di più si compie male. Ho la sensazione di non essere che una vita di trippe. Non ho né sensazioni né idee precise. Ho la sensazione di non essere che funzioni vegetative, di non essere che una massa".

Tratto da Minkowski, Il tempo vissuto, Einaudi, 1971

Vorrebbero i cristiani, ma sono diventati vegetali sociali a cui interessa solo il potere sociale per sottomettere gli uomini mentre vivono la sensazione di essere solo "funzioni vegetative, di non essere che una massa.

 

29 gennaio 2023

Giuda Tommaso Didimo

Tommaso Didimo, Gesù disse: da Adamo a Giovanni Battista nessun nato da donna fu più grande di Giovanni Battista

Continuo l'analisi del Vangelo di Tommaso Didimo in relazione ai vangeli cristiani anche se dopo 50 pagine web sto andando un po' a rilento.

Scrive Giuda Tommaso Didimo nel quarantaseiesimo paragrafo:

Gesù disse: "Da Adamo a Giovanni Battista nessun nato da donna fu più grande di Giovanni Battista, sì che (davanti a lui) egli debba abbassare gli occhi. Tuttavia vi dissi: tra di voi chiunque sarà piccolo conoscerà il Regno e sarà più grande di Giovanni".

Si tratta della necessità di definire una gerarchia di potere e, nello stesso tempo, paventare ai seguaci di poter essere al vertice di quella gerarchia di potere attraverso l'obbedienza che essi debbono alla gerarchia di potere stessa.

--continua al link---

 

29 gennaio 2023

La felicità

Il controllo degli uomini e delle donne è il fine di ogni mezzo usato in economia, politica (con eventuale apparato militare e di polizia) e religione (intese come religioni rivelate).

L'uomo sottomesso è l'obbiettivo del capitale industriale, del capitale finanziario, dei partiti politici che governano la società, delle Istituzioni di una nazione, delle religioni che veicolano le pulsioni emotive delle persone (religioni con un Dio padrone).

Il controllo dell'uomo passa attraverso varie condizioni che vanno dallo schiavismo assoluto, come forza lavoro, alla condizione di "funzione sociale" che amplia i margini di manovra dell'uomo consentendo all'uomo di scalare alcune condizioni gerarchiche affacciandosi a ruoli di controllo economico, politico, Istituzionale o religioso.

L'uomo e la donna sono la merce che la società trasforma in prodotti atti a soddisfare le necessità sociali in funzione del mantenimento e della riproduzione della società e delle condizioni sociali.

A queste condizioni l'uomo e la donna rispondono mediante la propria "struttura desiderante", le proprie "emozioni".

La capacità dei soggetti umani di veicolare le proprie emozioni varia a seconda di come la struttura della percezione soggettiva è venuta ad articolarsi nel corso della crescita del singolo individuo.

Percepire il mondo non significa solo capire le sollecitazioni del mondo, ma selezionarle mediante i propri desideri che intervengono nell'oggettività per assicurarsi una soddisfazione dei bisogni che si traduce in una continua ricerca di felicità.

Questa ricerca di felicità è in opposizione alle necessità del capitale industriale, del capitale finanziario, dei partiti politici e delle Istituzioni, intese come insieme anche se quasi sempre trova nelle possibilità offerte dal capitale industriale, finanziario, politico e Istituzionale, delle possibilità di veicolare le proprie emozioni.

L'uomo viene trasformato dal capitale industriale in consumatore; dal capitale finanziario in debitore; dal partito politico in militante; dalle religioni (religioni che possiedono l'uomo) in adepti umili e obbedienti.

In queste condizioni per l'uomo e la donna non esiste scelta se non la "non massificazione".

Ogni volta che uomini e donne cercheranno di costruire gruppi o comunità definite in opposizione ai progetti del capitale industriale, del capitale finanziario, dei partiti politici o delle religioni rivelate, costruiranno degli insiemi individuabili e aggredibili che vengono emarginati e ricondotti, con vari mezzi, all'ordine sociale.

Un sistema sociale riproduce sé stesso trasformando uomini in prodotti e, tuttavia, il sistema sociale non può prescindere dagli uomini, dalle donne e dalla loro necessità di ricerca della felicità.

Il capitale industriale, il capitale finanziario, i partiti politici e le religioni rivelate, sono mezzi di controllo dell'uomo che non possono prescindere dall'uomo e dalle sue esigenze sociali.

Una società trasformerà sempre l'uomo e la donna in prodotti sociali adattandoli alle sue esigenze, ma questa società dovrà sempre fare i conti con gli uomini e le donne che presentano i loro bisogni e le loro necessità perché l'apparato desiderante dell'uomo è la vita stessa senza la quale nessuna società può esistere.

Quando la felicità sociale degli uomini e delle donne diventa troppo fastidiosa per la società, arriveranno i bombardieri che avranno la forma di distruzione dell'ambiente ad opera del capitale industriale, crollo della finanza ad opera del capitale finanziario, lotta per il controllo dello Stato ad opera di ideologie politiche, fascistizzazione delle Istituzioni per l'emarginazione di cittadini o guerre di religione (tipo, cristiani contro musulmani; evangelici contro cattolici; cattolici contro ortodossi; ecc.) per indurre gli adepti a serrare i ranghi in nome di Dio.

Tutto per ricondurre gli uomini e le donne all'idea di un bisogno di felicità inferiore e sottomesso più gestibile e controllabile dalla società che così può meglio e più facilmente trasformare l'uomo in merce sociale. Più l'uomo è costretto a vivere nella miseria e tanto più misera è la sua idea di felicità.

L'idea di costruire miseria sociale è l'idea costante che guida ogni società occidentale che emargina questo o quel gruppo di uomini a seconda delle sue necessità perché nessuna società può prescindere dagli uomini e dalle donne, ma non può permettere che gli uomini e le donne siano felici perché la felicità dei singoli che non governano la società è il nemico di chi pensa di possedere la società stessa.

 

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28 gennaio 2023

Gesù e i suoi deliri

A cosa serve la fede secondo Gesù?

La fede, secondo Gesù, è uno strumento per affermare il proprio "potere di distruzione".

L'uomo che ha fede in Gesù, è un uomo "umile e sottomesso" nei confronti di Gesù.

In cambio, con l'uso della fede, può distruggere il mondo spostando montagne e distruggendo alberi.

Si tratta della legittimazione del delirio di onnipotenza. Farneticazioni: avete mai visto l'uomo che ha fede spostare le montagne? Stuprare bambini, sì, ma spostare le montagne mai.

E non venite a raccontare la barzelletta secondo cui l'affermazione è allegorica perché "Il verbo, la parola, è presso Dio!" e per 2000 anni hanno spacciato il delirio della fede che sposta le montagne.

Scrivono i vangeli cristiani:

Marco 11,23

In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato.

Matteo 17,20

Ed egli rispose: "Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.

Matteo 21,21

Rispose Gesù: "In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà.

Luca 17,6

"Aumenta la nostra fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.

Il delirio del cristianesimo è un delirio armato, un delirio militare, con cui viene legittimata ogni farneticazione a cui le persone sono costrette a credere.

 

28 gennaio 2023

Fra una settimana avrò un computer nuovo e uno schermo normale anziché lo schermo quadrato, vecchio di oltre 15 anni che uso ora e che tende a cancellarmi la visione periferica a meno che non rimpicciolisca fino a quasi non leggere.

Fino ad ora ho lavorato con questo schermo con molte difficoltà e con molti dati persi.

 

28 gennaio 2023

Trappole nel cibo

Se non vivete come "barboni" e avete una casa, imparate a cucinarvi il cibo. Dedicate un po' di tempo alla cucina.

Ci sono molte trappole che si nascondono negli alimenti confezionati.

Dai coloranti ai conservanti e altro. Non sono "veleni", ma affaticano il corpo con un lavorio lento. Una cucina attiva che parte dagli ingredienti base ne elimina parecchi.

Non tutto è possibile, ma un po' di attenzione non guasta.

 

28 gennaio 2023

Dèi e statue

Ma davvero alcuni possono pensare che i Pagani pensano ai loro Dèi come sono raffigurati con le statue?

E' vero che i cristiani adorano le statue (per loro, il loro Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza ed è normale adorare Dio in forma umana), ma pensare che anche i Pagani facevano lo stesso dimostra solo mancanza di cultura esistenziale.

Per togliere gli Dèi dalla percezione quotidiana, Platone trasformò gli Dèi in persone, re padroni, che dominavano gli uomini come Posidone e Atena costruendo l'idea del Dio persone (nascondendo il problema fisiologico di una persone, come Atena, che nasce dal cervello di un'altra persona come Zeus; o il problema di Dioniso cucito da Hermes nella gamba di Zeus), padroni di Atlantide e Atene; poi, ha preso Dèi che non era in grado di definire e li ha trasformati in astrazioni.

Tutto pur di allontanare gli Dèi dalla percezione quotidiana degli uomini.

In sostanza, è quello che fa dire a Epicuro che (vado a memoria): "Blasfemo non è non credere negli Dèi come raffigurati dai più!". In sostanza, se mi spacci gli Dèi in forma umana è blasfemo nei confronti della realtà divina.

 

28 gennaio 2023

Tanto per ricordare in breve il significato sociale di alcuni termini quando indicano una struttura di pensiero.. Vale il contrario nel senso che ciò che definisce una parola, per esempio "fascismo" sta ad indicare tutti quei comportamenti che antepongono "diritti" dello Stato ai diritti dei cittadini. Ecc.

 

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27 gennaio 2023

Gli Dèi dei Pagani

La visione della realtà dell'idea della Religione Pagana secondo cui gli Dèi sono ciò che siamo e, gli stessi Dèi e altri, sono l'oggettività in cui siamo nati, viviamo e ci trasformiamo, è un'idea unica nell'intero panorama religioso.

Quando si pensa alla religione pagana, si pensa agli Dèi in forma di statua. Ma la statua non è la forma degli Dèi o di quel Dio, è la forma ideale che io do a quel Dio quando lo evoco dentro di me e pervade la mia coscienza nelle relazioni che vivo nel mondo.

In sostanza: ogni uomo e donna è un crogiolo di Dèi che il signolo individuo governa con la sua volontà, il suo intento seguendo i suoi desideri nel mondo in cui vive.

Quel crogiolo di Dèi è l'Olimpo o l'Ade o, ancora, il Tartaro dentro di noi nel quale gli Dèi, che formano noi stessi, abitano.

A seconda delle condizioni della nostra esistenza, alcuni Dèi si possono affacciare alla coscienza in modo più prepotente di altri e guidare la nostra coscienza in quelle condizioni di vita.

E' la volontà dell'uomo e della donna che governa gli Dèi che appaiono alla coscienza mantenendo l'equilibrio nel mondo divino dentro sé stesso.

Quando la necessità della vita chiama quel Dio alla coscienza, quel Dio non è solo quel Dio dentro di noi, ma fa appello a "il sé stesso" fuori di noi.

Per fare degli esempi; è come se Apollo abitasse in ogni uomo e donna e Artemide abitasse in ogni uomo e donna. Come se ogni donna e ogni uomo avesse un frammento, una cellula, di Apollo e di Artemide.

Quando l'uomo o la donna chiama Apollo alla sua coscienza, quell'Apollo fa appello all'Apollo che, abitando in ogni uomo e donna, ha la sua coscienza nell'oggettività che viviamo.

Chiamiamo gli Dèi ad affiancare i nostri progetti quando evochiamo quegli Dèi dentro di noi e li facciamo affluire, mediante le nostre emozioni, alla nostra coscienza.

La relazione è dialettica.

Quegli Dèi fuori di noi, mediante le emozioni, fanno appello a loro stessi dentro di noi per sollecitare la nostra azione nel mondo.

Quando un Pagano con una statua rappresenta un Dio, rappresenta la forma del Dio che il Pagano è o vorrebbe essere. Non rappresenta quel Dio.

La realtà che viviamo è il crogiolo di Dèi e ogni Essere della Natura è un crogiolo di Dèi e i legami sono legami emotivi.

Energia emotiva o energia vitale che lega ogni Essere che consideriamo "vivente" e ogni Essere che consideriamo "non-vivente" perché quei legami hanno in sé la coscienza degli Dèi al di là di come noi la percepiamo o la rappresentiamo.

 

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26 gennaio 2023

La volontà di potenza

Come ho già scritto, in filosofia non esiste il concetto di volontà intesa come "volontà d'esistenza" manifestata dall'individuo nel mondo

Per i filosofi l'uomo non ha volontà, solo Dio ha la volontà.

Infatti, noi in filosofia incontriamo due concetti di volontà.

Il concetto di Nietzsche che concepisce la volontà come volontà di potenza che alimenta il dominio sugli uomini.

Il concetto di volontà di Nietzsche altro non è che il concetto di volontà che il Dio degli ebrei manifesta nella bibbia macellando tutta l'umanità.

L'altro concetto di volontà che incontriamo è quello di Schopenhauer. La volontà di Schopenhauer è la volontà del buddista che usa la volontà per annientare il desiderio, cioè la parte vitale dell'uomo.

La volontà di Schopenhauer è la volontà che l'uomo applica a sé stesso per annientare la propria volontà di vivere che si esprime nel desiderio di vivere.

Il pessimismo caratterizza la filosofia Schopenhauer perché l'autoannientamento è il fine dell'esistenza.

In filosofia non esiste il concetto di "volontà d'esistenza" perché questo concetto entrerebbe in contraddizione con la "volontà di potenza" di Dio.

Se all'uomo è riconosciuta la "volontà d'esistenza" come volontà di determinare le proprie scelte nella propria vita (nella relazione fra ciò che è e il mondo in cui vive), significa che la "volontà di potenza" di Dio è limitata e condizionata dalla "volontà d'esistenza" dell'uomo che nella sua vita sceglie indipendentemente dalla volontà di Dio.

Solo la Religione Pagana introduce nella filosofia metafisica la "volontà d'esistenza" come pratica dell'uomo perché la Religione Pagana non riconosce il diritto di un Dio "che si ritiene padrone" di esercitare la "volontà di potenza" e di dominio nei confronti dell'uomo.

 

26 gennaio 2023

Claudio Simeoni era in diretta

Si tratta di pensare e di vivere il mondo come mutamento. Quel perenne mutare di noi stessi e del mondo che ci porta a rinascere sempre nuovi ogni giorno.

 

26 gennaio 2023

Un ricordo di 2 anni fa.

Tanto per precisare che le idee si possono combattere, ma nessuno si deve permettere di ammazzare gli uomini in nome del suprematismo come sembra che anche oggi vada tanto di moda.

 

26 gennaio 2023

In filosofia, spesso, le "belle frasi ad effetto" mascherano cattive intenzioni per cattivissime azioni.

 

26 gennaio 2023

Situazione covid oggi

Questa è la situazione dello sviluppo della pandemia da covid-19 ad oggi, 26 gennaio 2023 alle ore 07.00.

Come si può notare dai numeri e dai grafici ci sono 129000 morti negli ultimi 28 giorni. Il dato è viziato dall'immissione nel conteggio dei 60000 morti registrati in Cina negli ultimi mesi del 2022 e, a questi, dovranno essere aggiunti i morti nel mese di gennaio.

La Cina ha fermato le variabili pandemiche più mortali con la politica del covid-zero, ma, davanti a questa variabile che si diffonde con una rapidità eccezionale e mortale quasi esclusivamente fra le persone non vaccinate e molto malate anche il suo programma di covid-zero è saltato.

Ora la Cina teme gli effetti della diffusione in aree rurali della pandemia portata dalle grandi migrazioni delle vacanze del capodanno cinese.

Questa variabile di covid-19 è molto aggressiva nei paesi orientali. Il Giappone ha superato i 10000 morti in un mese, gli USA i 15000 morti al mese, Taiwan e il Sud-Corea hanno il maggior numero di contagi e la Nord-Corea ha dovuto chiudere la capitale in isolamento.

Per ora in Europa il Covid sembra in calo. Si controllano le nuove variabili e si teme una recrudescenza in marzo. In ogni caso, in Italia, si fanno ancora 2500 morti al mese.

C'è da dire che, in relazione alla popolazione, se la Cina avesse fatto la stessa percentuale di morti per covid che ha fatto il Veneto, avrebbe avuto oltre 6000000 di morti.

La proporzione dà la differenza degli effetti sociali fra l'ideologia di Zaia e l'ideologia di Xi.

Quando si dice che l'ideologia di Zaia fa i campi di sterminio, non significa necessariamente che costruisce forni crematori o recinti di filo spinato, ma che alimenta le condizioni affinché i cittadini siano impotenti e indifesi davanti ad una realtà che li travolge.

 

26 gennaio 2023

Leggere Il Crogiolo dello Stregone

Se qualcuno legge "Il crogiolo dello Stregone" deve essenzialmente usare un metodo per leggerlo.

La prima cosa da fare è: "leggere l'indice".

L'indice riassume la visione d'insieme del Crogiolo dello Stregone che non si può leggere come un romanzo, non ha un inizio o una fine anche se io ho tentato di dargli un "ordine di priorità".

L'"l'ordine di priorità" degli elementi del Crogiolo dello Stregone è il mio, soggettivo, ordine delle priorità, non è l'ordine assoluto delle priorità. Ogni persona ha le proprie priorità che deve soddisfare e modificare solo quando si presentano altre priorità che coinvolgono maggiormente la persona.

La seconda operazione da fare, quando si leggono i vari capitoli e i vari argomenti, è operare una distinzione a più livelli.

Una cosa è l'elemento del crogiolo. Ad esempio "Ascoltare il mondo attorno a noi".

Questo elemento, così definito, si applica ad un grande numero di esigenze diverse a seconda del vivere delle persone.

La tecnica si applica in un numero infinito di ambiti, ma quando io la illustro, la illustro partendo dalla mia esperienza e dall'uso che io ne ho fatto e faccio.

Dunque, una cosa è la tecnica e un'altra cosa è l'ambito in cui quella tecnica viene applicata.

Uno è oggettivo, anche se generico, l'altro è soggettivo e specifico.

Chi legge prende atto della tecnica e la applica nella sua soggettività; nel suo ambito di vita.

Inoltre, quando illustro una tecnica uso degli esempi tratti dalla cultura.

Questa è una mia scelta in base alle mie conoscenze che ad alcuni possono servire e altri possono trovare inadeguate perché hanno un altro tipo di preparazione culturale.

La lettura, o meglio l'uso, del Crogiolo dello Stregone necessità di una lettura attiva capace di intervenire nella vita quotidiana delle persone.

Non si può usare Il Crogiolo dello Stregone come se fosse il "manuale delle giovani marmotte". Inoltre, Il Crogiolo dello Stregone tende a trasformare in tecnica e pensiero astratto, filosofia metafisica, ciò che è stata, ed è, la mia pratica di Stregoneria in oltre quaranta anni. Pertanto, è molto carico della mia soggettività e della specificità dell'oggettività per come io l'ho vissuta.

Questo è ciò che fanno gli Stregoni. Vivono e offrono la propria esperienza affinché altri la possano usare e fare meglio di loro.

In Stregoneria, i segreti non consistono in "cose nascoste", ma nelle difficoltà delle persone di superare l'arroganza che impedisce loro di prendere coscienza dell'immenso sconosciuto che le circonda e di modificare loro stessi per affrontare ed esplorare quello sconosciuto.

 

La pagina di questa giornata

 

 

25 gennaio 2023

Individuo, Stregoneria e società

Praticare Stregoneria implica aver la consapevolezza di essere all'interno di un ambiente sociale, una società, sia come insieme di persone sia come insieme culturale.

La trasformazione soggettiva passa attraverso la risposta che noi diamo ai fenomeni provenienti dal mondo. Ma la qualità dei fenomeni che provengono dal mondo noi la selezioniamo mediante le nostre predilezioni che, di fatto, guidano le nostre scelte future e, con esse, la direzione delle nostre trasformazioni intime.

Nulla di ciò che abbiamo fatto è cancellato, tutto contribuisce a trasformarci.

Le trasformazioni si sedimentano e le sedimentazioni emotive diventano oggetto in sé privato dell'evento che ha prodotto o indotto quella trasformazione.

Se osservate le persone e quello che fanno nelle loro scelte intime, potete comprendere anche la qualità delle azioni che hanno messo in atto nel passato.

Questo perché le scelte di oggi hanno una relazione diretta con la struttura emotiva costruita con le azioni passate.

Chi pratica Stregoneria deve vivere fra la gente perché le tecniche, applicate a sé stessi, inizialmente alimentano la sensazione di "potere", ma, se questo potere non si veicola nelle relazioni con le altre persone della società e con i loro problemi, finisce per divorare la persona stessa consumandola in condizioni di malattia mentale.

Io posso forzare me stesso per praticare meditazione (come descritta nel Crogiolo dello Stregone), ma, una volta appresa la tecnica e la pratica, questa meditazione la devo esprimere nelle relazioni con le persone: che senso ha, imparare ad ascoltare il mondo se non ci immergiamo nelle voci del mondo?

Chi pratica Stregoneria è un individuo sociale. Un individuo che vive i problemi della società, non un individuo che desidera che la società risponda ai suoi desideri e alle sue speranze.

 

25 gennaio 2023

Io ho ricevuto l'intervento al cuore in questo reparto all'ospedale civile di Mestre.

Questo è un articolo del giornale "La nuova Venezia" su questo reparto.

Ovviamente se si incontrano medici competenti aumenta la fiducia nei medici, se si incontrassero, e io non li ho mai incontrati, medici incompetenti cala anche la fiducia nella medicina. Ovviamente, non tutto è curabile ripristinando la perfetta funzionalità.

 

25 gennaio 2023

La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti volume 3

La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti volume 3

Il terzo volume de:

La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti volume 3

Attraversa l'epoca storica che va da Marx ai giorni nostri oltre quello spartiacque del pensiero umano che fu il 1968.

In rilievo la filosofia che tende a liberare l'uomo dalle costrizioni morali e i due grandi rami del rinnovamento della costrizione che sono il materialismo positivista col suo bagaglio di razzismo suprematista e lo spiritualismo, l'idealismo, che, sfociando nell'esistenzialismo coniutato col suprematismo positivista, rinnova il terrore cristiano e la sua necessità di dominare l'uomo.

Le chiese cristiane perdonoil controllo di Dio che diventa un soggetto diffuso. Ogni uomo che delira di onnipotenza si fa Dio. Dice alle persone che cosa Dio vuole e si fa paladino della volontà di Dio.

Per contro la Democrazia fatica a farsi strada fra gli onnipotenti che pretendono di usare la Democrazia per ripristinare l'assolutismo e i democratici che hanno perso il senso d'uso della democrazia.

Oggi come oggi vediamo sorgere dei "potentati sociali" che rinnovano il dominio di Dio per promuovere sé stessi.

 

25 gennaio 2023

La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti volume 2

La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti volume 2

Il secondo volume de:

La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti volume 2

tocca l'epoca storica che va da Tommaso d'Aquino a Bakunin. Cioè dal XIII al XIX secolo, più o meno.

E' l'epoca storica in cui l'uomo soggiace all'assolutismo. L'epoca dei roghi agli eretici, l'epoca in cui la superiorità della razza in nome di Dio diventa centrale nell'idea assolutista.

E' l'epoca in cui gli assolutisti pensano ad un diverso assolutismo e le lotte fra assolutisti soffocano la vita degli uomini.

E' l'epoca della peste che dà il via al rinascimento italiano e gli Dèi iniziano, sia pur nei modelli imposti dal cristianesimo, a presentarsi nella vita degli uomini.

E' l'epoca del Boccaccio e il piacere di vivere esce dall'ambito del peccato e inizia a presentarsi come necessità degli uomini.

Quest'epoca inizia col piacere di Tommaso d'Aquino di assassinare le persone per la gloria di Dio e cessa, simbolicamente, con la Rivoluzione Francese che taglia la testa a Dio incarnato nel re di Francia.

In quest'epoca il desiderio dell'uomo insorge nella morale imposta da Dio all'uomo e inizia ad elaborare l'ideologia del desiderio in opposizione all'ideologia del possesso dell'uomo da parte di Dio.

 

25 gennaio 2023

Filosofia e vita del filosofo

La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti volume 1

Il tentativo di queste biografie è stato quello di spostare l'attenzione dal filosofo come persona all'idea generata dal filosofo che, come persona, abita il mondo.

Le biografie dei filosofi sono scritte tutte come se il filosofo fosse un "Gesù", senza passato né futuro e senza condizioni oggettive che ne determinano il pensiero.

In questo sistema il pensiero scaturisce dal filosofo indipendentemente dall'uso che il filosofo intende fare del suo pensiero in base ai propri desideri soggettivi.

E' il desiderio soggettivo che si esprime nell'oggettività vissuta che qualifica il ensiero del filosofo ed è questo desiderio soggettivo nell'oggettività che qualifica la qualità del filosofo, le sue idee e gli effetti che hanno le sue idee nella storia quando le sue idee vengono oggettivate da settori sociali.

Il primo volume de:

La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti volume 1

Si caratterizza nell'epoca storica in cui nasce l'ideologia dell'assolutismo dove la filosofia si trasforma da attività con cui cercare la conoscenza ad elaborazione dell'ideologia assolutista con cui dominare e legittimare lo stupro dell'uomo.

L'epoca storica va da Socrate, l'agente di morte dei 30 tiranni, a Maometto. Cioè dal V secolo a. c. al VI secolo d. c.

E' l'epoca in cui gli uomini perdono il controllo della loro società e Dio diventa il padrone indiscusso degli uomini.

Tre volumi e questo è il primo.

 

La pagina di questa giornata

 

 

24 gennaio 2023

Riflessione sulle interconnessioni di gruppi sociali

Se la società in cui noi viviamo si scolla e gli individui cessano di considerarsi come parte di gruppi di interessi culturali la società si sfascia perché gli individui sono alla ricerca di soluzioni individuali per sopravvivere alla presenza di problemi che sono collettivi.

Il potere ha sempre lavorato per distruggere aggregazioni di persone che riteneva "pericolose" o "ingovernabili". Solo che nella sua azione il "potere" non si è mai chiesto quali erano le interconnessioni fra le aggregazioni che lui riteneva pericolose e le aggregazioni che, al contrario, il "potere" ritiene che lo supportino.

Può dar fastidio una colonna che regge la casa, ma se abbatti quella colonna, abbatti la tua casa. Questo vale anche per alcune aggregazioni sociali nella società. Se si distrugge la qualità della vita di un'aggregazione sociale che si ritiene pericolosa, rischi di far saltare la struttura sociale e, con essa, il "potere" che dovrebbe governarla.

 

24 gennaio 2023

Ebrei e olocausto

La notizia è questa:

24 GENNAIO 2023 EVENTI E MOSTRE
L’amarezza di Liliana Segre in occasione della Giornata della Memoria: "La gente è stufa di sentir parlare degli ebrei"
C'è molto pessimismo nelle parole della senatrice mentre a Palazzo Marino, a Milano, presenta insieme al sindaco Beppe Sala le iniziative per ricordare la tragedia dell’Olocausto

Noi, che siamo Pagani a differenza degli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra, ci poniamo il quesito del "perché delle cose".

La Segre fa un'affermazione prendendo atto di una situazione, ma non si chiede perché ciò sta accadendo o è accaduto.

Non si chiede quali siano le sue personali responsabilità.

L'olocausto degli ebrei fu una tragedia, come l'olocausto degli zingari, degli omosessuali o dei comunisti internati nei campi di concentramento nazisti.

Fu una tragedia che appartiene all'umanità e che l'umanità aveva diritto di ricordare contro tutti coloro che avrebbero voluto ripetere genocidio di popoli o di settori sociali in nome di un delirio suprematista.

Gli ebrei ci hanno rubato questa dignità!

Come i nazisti in nome della tazza ariana sterminarono gli ebrei e gli slavi, così gli ebrei, in nome del loro sentirsi "popolo eletto", si ritengono in diritto di sterminare i palestinesi, costringerli all'esilio, rubano loro le terre, distruggono le loro case, li rinchiudono nei campi di concentramento gestendo uno sterminio lento che non deve apparire agli occhi di un'opinione pubblica accecata dall'olocausto degli ebrei nei campi di sterminio nazisti.

E' questo che offende gli uomini. Il fatto che gli ebrei hanno fatto dell'olocausto il diritto di macellare altri uomini.

Prima di questo, gli ebrei si dividevano in due tronconi come percepiti dalle nazioni.

Il primo troncone era quello Russo dove gli ebrei parteciparono, in prima persona e con grande sacrificio, alla Rivoluzione bolscevica.

Il secondo troncone fu quello degli ebrei tedeschi che, per vari motivi, favorirono l'ascesa del nazismo (Arenth con Heidegger è una di questi) in nome del "popolo eletto".

L'ideologia ebraica, con l'ideologia cristiana, è il fondamento dell'ideologia nazista. Se pretendi di essere un suprematista nei confronti di altri "popoli", devi aspettarti che altri popoli siano suprematisti nei tuoi confronti.

Se i bolscevichi usarono il suprematismo ebraico per liberarsi dall'assolutismo zarista, i nazisti usarono il suprematismo ebraico per liberarsi degli ebrei che identificava con i bolscevichi.

Poi, successe che, dopo la morte di Lenin, Torzky usò le comunità ebraiche per fare l'insurrezione contro Stalin e Stalin pensò bene, dopo la seconda guerra mondiale, di dire agli ebrei di trovarsi un altro luogo.

Gli ebrei trasformarono questo in terrorismo e genocidio nei confronti degli arabi per imporre il loro fondamentalismo in nome di un olocausto che li aveva trasformati come martiri e in diritto di martorizzare altri popoli.

E' questo diritto di martorizzare altri popoli che è intollerabile.

E' questa pretesa del diritto di martorizzare altri popoli il sangue che gronda dalle mani di Liliana Segre: domani, chi pretenderà di uccidere in nome dell'olocausto?

L'Italia dovrebbe essere una nazione di uomini con diversi modi di pensare, ma quei diversi modi di pensare non possono legittimare un genocidio che ricade come infamia su tutti gli italiani.

Verrà dimenticato l'olocausto degli ebrei, come Lei ha dimenticato l'olocausto di zingari, omosessuali, comunisti e palestinesi?

Nella vita l'uguaglianza e la libertà vale per tutti gli uomini e non è un diritto di qualcuno di trasformare altri uomini in bestiame: alla faccia degli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra.

L'odio della Segre contro tutti i cittadini italiani è lo stesso odio che ha il "popolo eletto" contro chi ritiene che non sia il popolo eletto: cioè, gli italiani.

 

24 gennaio 2023

Fra poco il mio computer si romperà. Lo sto usando da oltre 8 anni e i programmi sono un po' obsoleti. Io ho salvato tutto il salvabile, ma non so ancora per quanto tempo riuscirò a resistere. Un computer che uso 12 ore al giorno da oltre 8 anni, è stato veramente un computer eccezionale,

 

24 gennaio 2023

Giorno Pagano Europeo della Memoria

Oggi ho presentato l'evento del Giorno Pagano Europeo della Memoria.

Qui non si tratta della memoria di angherie subite per rivendicare il diritto di fare angherie.

I Pagani non fanno i martiri per legittimare il martirio di altri.

I Pagani rivendicano il diritto di non subire angherie non solo come Pagani, ma come uomini in qualunque parte del mondo essi vivano, abitano o nascano.

I Pagani ricordano come la lotta contro l'assolutismo e la dittatura del Dio di ebrei e cristiani ha prodotto molto dolore fra gli uomini e se noi non ricordiamo questo dolore, l'assolutismo è pronto per costruire altro dolore pur di legittimare l'assolutismo.

 

La pagina di questa giornata

 

 

23 gennaio 2023

Gli esoteristi, la Società Teosofica e Krishnamurti

Il problema dell'esoterismo è che l'esoterismo è sempre un'emanazione cristiana. Un modo per spacciare i superpoteri di Gesù dando un diverso nome al detentore di quei poteri.

L'esoterismo ha sempre interessi di denaro. Sia quando come "massoneria" favorisce la mafia o la grande industria o alcuni apparati della finanza internazionale come quella che fa capo al Vaticano o agli evangelici o agli ortodossi

Interessi di denaro e controllo sessuale delle persone. L'esoterismo serve a questo e, in effetti, in 500 anni di esoterismo è rimasto solo il crimine come attività sociale.

Un caso particolare è quello di Krishnamurti e della Società Teosofica. La patica della pederastia di Leadbeater e l'indifferenza della Società Teosofica per lo sviluppo dell'uomo. E in effetti, agli esoteristi non frega nulla dell'uomo che sono solo "masse ignoranti" rispetto ad una loro presunta conoscenza che, in realtà non esiste.

Il mafioso è un esoterico. Giura sulle immagini sacre di servire il capo. Provenzano si leggeva la Bibbia e Reina era circondato da foto dei santi.

Riporto dalle riflessioni sull'esoterismo di F. Ponzetta:

Charles Webster Leadbeater, un ex pastore anglicano braccio destro di Annie Besant, si "accorse" un giorno di Krishnamurti, figlio quattordicenne di un impiegato statale ad Adyar. Leadbeater riferì di aver notato nell'aura del ragazzo (non bisogna dimenticare che Leadbeater era l'autore del libro [ chacra, primo trattato occidentale sull'argomento, tuttora tradotto e pubblicato in tutto il mondo] qualcosa di straordinario, e altrettante indagini straordinarie, ovvero non ordinarie e suscettibili quindi di pregiudizi metafisici, portarono lui e la Besant a dichiarare che il ragazzo era "il prescelto" per diventare il messaggero dei maestri ovvero dei mahatma teosofici di cui sopra abbiamo già scritto.

A dire il vero, Leadbeater aveva già individuato in un ragazzino di Chicago il "nuovo messia", ma la cosa non dovette creare problemi all'interno della Società, almeno non quanti ne creò al giovane americano che da un giorno all'altro si ritrovò spodestato da tale carica universale. Questa "attrazione" di Leadbeater per i ragazzini fu sempre sospetta, anche all'interno della Società Teosofica, che addirittura lo allontanò, per un certo periodo, in quanto protagonista di uno scandalo pedofilo (due ragazzi americani di cui era educatore avevano testimoniato di essere stati incitati a masturbarsi davanti a lui). Tuttavia, nonostante l'ombra di questo scandalo, all'interno dei vertici teosofici gli venne dato credito quando cominciò a passare il suo tempo col quattordicenne Jiddu Krishnamurti e col suo quasi coetaneo fratello Nitya. La Società Teosofica investì in Krishnamurti, che fra l'altro non sembrava neanche il più brillante rispetto al fratello, molte energie fino a creare un apposito ordine interno alla Società, La Stella d'Oriente, che avrebbe dovuto spianare la strada al messia. Tale devozione al messia annunciato da Leadbeater generò però la polemica del ramo tedesco della Società Teosofica, che sotto la guida di Rudolf Steiner (vedi capitolo successivo) diede vita alla Società Antroposofica.

Nonostante alcuni imbarazzanti fatti, come il processo che il padre di Krishnamurti intentò contro Leadbeater per avergli "sottratto i figli per scopi innaturali", e la circolazione di voci, mai smentite, a riguardo di una rigida "preparazione" del ragazzo fatta di digiuni e isolamenti forzati, l'Ordine della Stella d'Oriente arrivò a contare decine di migliaia di aderenti, con molte donazioni che garantivano a questo nuovo messia una vita da sovrano: sarti di fiducia per ottimi abiti da gentiluomo anglo-indiano, viaggi di rappresentanza in tutto il mondo ed ospitalità presso famiglie aristocratiche, artisti di fama internazionale e noti intellettuali. La stampa cominciò a trattarlo di conseguenza seguendolo come un divo del cinema, attribuendo gli amori e nomignoli come "Il messia in abito sportivo". In Costarica scoppiò addirittura una rivolta a causa sua, in quanto il Presidente della repubblica, affascinato dal suo pensiero (il libro Ai piedi del maestro attribuito a lui pare che fu scritto da Leadbeater), annunciò che ne avrebbe fatto una sorta di religione laica di stato, provocando così le ire dei cattolici, che si precipitarono a incendiare la sede locale della Società Teosofica. L'Ordine della Stella d'Oriente, intanto, prosperava e il fratello di Krishnamurti, Nitya, morì nel 1925 mettendo a dura prova la fede e l'autostima del messia dei teosofi nonché la sua fiducia nei confronti di Leadbeater, che intanto si scontrava nei tribunali inglesi e indiani contro suo padre. Nel 1929, durante un raduno mondiale in Olanda, ad Ommen, Krishnamurti divenne il Krishnamurti che conosciamo (per intenderei: quello cui Van Morrison dedicò la canzone No guru, no method, no teacher) con un discorso inaspettato, che sciolse di fatto l'organizzazione creata dai teosofi.

F. Ponzetta, Esoterismo nella cultura di destra e nella cultura di sinistra, 2005, pag. 29-30

Ricordo che Krishnamurti fu spinto alle allucinazioni nell'età della crescita identificandosi con Maitreya, il Budda del futuro. Budda come Gesù che torna dalle nubi con grande potenza mentre le stelle cadono sulla terra. Non è un caso che Leadbeater abbia scritto il libro "Ai piedi del maestro" riattivando l'immagine di Gesù con Marta e Maria. Riattualizzazione del messianesimo con cui agganciare gli ingenui che attendono la venuta di qualcuno che risolva loro i problemi della vita.

Manipolare la struttura mentale dell'infanzia, come fanno i Gesuiti, i cattolici o gli evangelici, ottieni una deformazione della struttura emotiva della persona che non può più vivere se non facendo quello.

Infatti, Krishnamurti era prigioniero della violenza sessuale subita. Anche se si ribellò alla Società Teosofica rimase prigioniero del personaggio in cui la Società Teosofica, mediante la violenza, lo aveva plasmato.

 

23 gennaio 2023

Il covid oggi

Questa è la situazione della diffusione del covid-19 ad oggi 23 gennaio 2023 alle ore 13.00 in tutto il mondo.

La diffusione del covid-19 sembra, a prima vista, essersi placata. Nell'ultimo mese si è diffuso alla velocità di 418mila contagi al giorno (media).

Il fenomeno che preoccupa gli Stati è che questo covid-19 si presenta generalmente in forma leggera salvo nelle persone debilitate o fragili.

Spesso, in presenza di sintomi leggeri le persone non controllano se hanno o meno il covid-19 e lo diffondono.

E' il timore della Cina come è il timore di ogni Stato occidentale.

In questo momento il covid-19 sta facendo circa 2000 morti al giorno fra persone fragili e gravemente malate.

La sensazione che vuole dare l'informazione è che l'allerta covid sta per terminare.

Io ho sempre lanciato l'allarme per i morti da covid-19 e dovrei continuare a farlo perché 2000 morti al giorno non sono pochi anche se la maggioranza di questi è negli USA e in Giappone mentre la Cina teme un'ondata di morti in seguito alle migrazioni del capodanno cinese.

Il covid-19 è stato protagonista di una grande rivoluzione sociale nella coscienza delle persone disarticolando di fatto il rapporto fra individuo e lavoro specialmente in quella parte in cui il lavoro era uno strumento di controllo sociale.

Penso che sia arrivato il momento per fare qualche riflessione sulla riflessione sugli effetti del covid-19 specialmente se si considera che in questi tre anni l'aumento dei depositi sui conti correnti cinesi è stata di migliaia di miliardi di dollari.

Nello stesso tempo, nel Regno Unito non si trova manodopera e anche in Italia gli imprenditori non trovano manodopera specializzata: una volta le imprese la costruivano, ora la vogliono trovare fatta.

Su questo dovremo ragionare.

 

23 gennaio 2023

Riflessione su me stesso

A 70 anni inizio a capire che le scelte che ho fatto non sono facilmente digeribili dalla maggior parte delle persone anche se queste hanno delle simpatie per quello che faccio, propongo e scrivo.

La scelta di dare "l'assalto al cielo" non è una scelta facilmente condivisibile dalle persone che dal cielo, dai loro eroi, traggono ispirazione.

Provare, provare non dire, che Gesù è un mafioso infame contro gli uomini significa disarticolare tutte le convinzioni su Gesù che si sono sedimentate nella società per centinaia di anni in centinaia di società.

Nella storia si è provato a dire "forse non è mai esistito", "forse era un personaggio diverso", "un uomo eccezionale, non il figlio di Dio", "un ribelle sociale", dubbi che venivano seminati qua e là dove si disse che non fosse ebreo, ma figlio di romani.

Ma che fosse un infame criminale, non tanto se è o non è esistito, ma per le idee espresse nei vangeli, questo non lo aveva mai analizzato nessuno.

Come nessuno aveva analizzato l'attività criminale e dittatoriale di Platone. Di Platone si parla di "filosofia", ma la sua filosofia è direttamente funzionale alla dittatura. Un criminale!

Lo stesso vale per Heidegger, il nazista che piace tanto agli esistenzialisti italiani.

Oppure Hegel che copia il Parmenide di Platone nella sua idea che "l'Essere è il nulla". Oppure, ancora Schopenhauer che fa della costruzione della disperazione un atto di volontà con cui annientare l'uomo.

Oppure Freud e Jung fondamentalisti cristiani che riconducono l'uomo e i suoi desideri al modello creato da Dio.

Oppure ancora, la miseria di Maometto e del Buddha.

Ho lavorato per abbatterli dal piedistallo dell'arroganza con un atto di forza culturale che può apparire arroganza esso stesso se non fosse che l'oggetto da liberare non fosse l'uomo.

La liberazione da una morale che giustifica la manipolazione dell'infanzia ricevuta e che lo costringe ad elevare questo o quel "grand'uomo" a modello della propria esistenza.

Culturalmente mi sono inimicato il mondo culturale e religioso. Un mondo che non capisce dove voglio andare a parare.

Un mondo che, quando mi legge, mi guarda un po' smarrito nell'attesa che io metta sul piedistallo un altro "eroe", un altro modello da seguire.

Ma io non metto eroi sul piedistallo perché non esiste un piedistallo capace di reggere l'umanità nel suo insieme e tanto meno la Natura come oggettività del nostro esistere.

E poi ho il difetto di non dire alle persone quale morale seguire, non do' ordini, non costituisco gruppi separati dalla società.

Mi limito ad indicare criticità dopo criticità dove il nemico dell'uomo è il Dio dei cristiani (in qualunque religione lo vogliate coniugare) che fa dell'uomo il suo schiavo umile e sottomesso.

Inizio a capire che non mi sono scelto un bel ruolo, facilmente comprensibile dalle persone.

Ma è indubbio che nel marzo 1980 ho imboccato un sentiero che, pur non sapendo dove portava, mi ha portato fino ad oggi.

Io non mi sostituisco a nessun filosofo che critico, o a Gesù, Budda o Maometto, ma a tutti loro va sostituita l'umanità in trasformazione e in divenire perché gli Dèi non stanno su un piedistallo, ma nella vita di tutti i giorni.

Se non si abbatteranno i piedistalli, gli altari, non si incontreranno gli Dèi, ma, soprattutto, l'uomo non incontrerà sé stesso.

Lo so, la mia scelta è culturalmente irritante, ma io argomento e mi aspetto che anche chi non mi tollera argomenti a sua volta.

Ma, come diceva qualcuno: "la fede smuove le montagne e blocca i cervelli!".

 

La pagina di questa giornata

 

 

22 gennaio 2023

Riflessione sugli effetti della genetica in una persona

Cito da un testo di "morale e neurobiologia":

Le relazioni tra geni e comportamento, come osserva il genetista Ralph Greenspan, non sono uno-a-uno, e neanche uno-a-molti; sono molti-a-molti. Il significato di tutto ciò, oggi generalmente riconosciuto dai genetisti, sta nell' aver eroso l'idea che un gene possa avere un vasto effetto per questo o per quello specifico comportamento, come l'aggressività o la cooperazione. Cominciamo con le prove di una corrispondenza uno-a- molti. La pleiotropia - quando un gene svolge un ruolo in molti aspetti diversi, e funzionalmente distinti, del fenotipo (i tratti che possiede l'organismo) - non è più l'eccezione, bensì la regola. Inoltre, quando un gene gioca un ruolo sia nelle operazioni vitali del corpo di un organismo sia nel comportamento, attraverso la circuiteria cerebrale, allora è soggetto a stretti vincoli di selezione. Ovvero, i mutanti comportamentali devono essere possibili e relativamente normali. Se capita che una mutazione produca un vantaggio comportamentale, essa non deve scombinare altre funzioni corporee al punto di metterne in pericolo la vitalità. Così se sono nata genio, ma la mutazione che rende possibile la mia genialità dà luogo a una disfunzione al fegato, allora il mio genio finirà nel nulla. Solo molto raramente la mutazione di un gene fornisce risultati che sono sufficientemente positivi affinché il corpo e il cervello dell' organismo siano avvantaggiati nella lotta per la vita e per la riproduzione.

Le prove sperimentali indicano che la maggior parte dei prodotti dei geni (di solito proteine, ma ci può essere anche RNA, acido ribonucleico) svolge molteplici ruoli, nel corpo e nel cervello. Ovvero, la proteina che un gene codifica può avere un ruolo in funzioni diverse come la costruzione del fegato, il mantenimento della membrana interna dell'esofago, l'eliminazione dei neurotrasmettitori in eccesso in un sito sinaptico, la modificazione della membrana di un neurone durante l'apprendimento. La serotonina, per esempio, compare nella regolazione cardiovascolare, nella respirazione, nel ritmo circadiano, nel ciclo sonno-veglia, nell'appetito, nell' aggressività, nel comportamento sessuale, nella reattività senso-motoria, nella sensibilità al dolore e nell'apprendimento della ricompensa. La depressione è stata associata a un piccolo allele (variante di un gene) della proteina per il trasporto della serotonina, e i dati sono stati a volte interpretati come se il possesso del gene causasse la depressione. In realtà, gli effetti sono piuttosto limitati, benché statisticamente significanti, e la presenza dell'allele rende conto solo del 3-4 % della variazione della misura della depressione nella popolazione generale e del 7-9% della variante ereditata del tratto. Ciò significa che molti altri fattori hanno un ruolo importante nell'insorgenza della depressione. Non è una sorpresa. Si consideri che il tratto fisico dell'altezza negli esseri umani è associato a 54 alleli noti ma, nell'insieme, essi rendono conto solo del 5 % dell'ereditabilità dell'altezza. Il resto è un mistero.

Fine citazione.

Spero che si possa riflettere su queste condizioni.

Se tutto dipendesse dalla genetica, qualcuno potrebbe dire che l'uomo dipende dalla genetica creata da Dio. Anche la sua morale, il suo comportamento, avrebbe delle relazioni con l'idea creazionista.

In realtà l'uomo nasce con un patrimonio genetico che adatta alle sollecitazioni del mondo in cui è nato e vive.

E' il mondo che determina la qualità dell'uomo, non la sua struttura genetica che può, al limite, favorire o sfavorire alcuni processi adattativi.

Tutta la ricerca scientifica di un certo livello conferma le tesi della Religione Pagana. Purtroppo, abbiamo creazionisti ed esoteristi che inducendo aspettative e credenze disarmano l'uomo davanti alla vita nell'attesa della provvidenza divina.

La citazione è tratta da: "Neurobiologia della morale" di Patricia S. Churchland, Raffaello Cortina Editore, 2012, pag.119 - 120.

 

22 gennaio 2023

Filosofia metafisica di Roma antica

La religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna, di Claudio Simeoni

Continuo ad attualizzare le pagine che presentano i libri che ho pubblicato in cartaceo.

Questo libro nasce dall'unione di due libri che distribuivo in fotocopie 25 anni or sono. Erano "Il Sentiero d'Oro" e "Ciò che porta a diventare eterni nella Religione di Roma".

E' uno dei libri che ha lo scopo di definire i modelli della religione pagana.

Il libro "La religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna" non vuole essere una ricerca sull'Antica Religione di Roma, ma dalla riflessione sulla religione di Roma Repubblicana si generano le idee proprie della Religione Pagana moderna.

Per terminare il ciclo di lavoro devo sistemare ancora tre pagine web relative alla nascita delle idee in filosofia in relazione alle biografie dei filosofi.

 

22 gennaio 2023

Esoterismo

Quanto fa ribrezzo l'esoterismo. Non è altro che cristianesimo che evoca realtà immaginarie, come i "morti che parlano", un'anima oltre la morte, il potere assoluto di un Dio padrone.

E tutto per rendere le persone schive e dipendenti da idee preconcette che ne imprigionano la vita.

Gli episodi di cronaca sono episodi estremi, ma la vita di chi fa proprie le idee cristiane è una vita di sofferenza che si sviluppa attraverso drammi quotidiani che a volte si fanno cronaca.

L'esoterismo è l'immondizia sociale con la quale il cristianesimo legittima sé stesso e il suo dominio sull'uomo.

 

22 gennaio 2023

Religione e famiglia

L'idea che la religione è una struttura di potere che crea dipendenza emotiva nasce come proiezione dell'idea che l'ambiente familiare è una struttura di potere che crea dipendenza emotiva. Nella definizione razionale tale dipendenza assume i connotati di "religione", al di là dei contenuti con i quali le varie religioni veicolano le emozioni esistenziali dei soggetti che ad esse si riferiscono, perché solo la religione definisce le relazioni emotive fra l'uomo e il mondo. L'uomo con sé stesso è emozione. Il mondo comunica all'uomo mediante emozioni. La ragione dell'uomo attribuisce le emozioni ad una ragione altra, rispetto all'uomo, una "super-ragione" che chiama Dio proiettando sé stessa in una dimensione onniconoscente e onnisciente.

 

La pagina di questa giornata

 

 

21 gennaio 2023

Sul denaro e la società

Ciò ch'è mio mediante il denaro, ciò che io posso, cioè può il denaro, comprare, ciò sono io, il possessore del denaro stesso. Tanto grande la mia forza quanto grande la forza del denaro. Le proprietà del denaro son mie, di me suo possessore: le sue proprietà e forze essenziali. Ciò ch'io sono e posso non è, dunque affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi le più belle donne. Dunque non sono brutto, ché l'effetto della bruttezza, il suo potere scoraggiante, è annullato dal denaro. Io sono, come Individuo, storpio, ma il denaro mi dà 24 gambe: non sono dunque storpio. Io sono un uomo malvagio, infame, senza coscienza, senza ingegno, ma il denaro è onorato, dunque lo è anche il suo possessore. Il denaro è il più grande dei beni, dunque il suo possessore è buono; il denaro mi dispensa dalla pena di essere disonesto, io sono, dunque, presunto onesto; io sono senza spirito, ma il denaro è lo spirito reale di ogni cosa: come dovrebbe essere senza spirito il suo possessore? Inoltre questi può comprarsi la gente ricca di spirito, e chi ha potere sulla gente ricca di spirito non è egli più ricco di spirito dell'uomo ricco di spirito? lo, che mediante il denaro posso tutto ciò che un cuore umano desidera, non possiedo io tutti i poteri umani? Il mio denaro non tramuta tutte le impotenze nel loro contrario?
Se il denaro è il legame che mi unisce alla vita umana, alla società, alla natura e agli uomini, non è esso il legame dei legami? Non può esso sciogliere e stringere tutti i legami? E non è perciò anche il generale mezzo di separazione? Esso è la vera moneta divisionale, come anche il vero legamento, la forza gaIvano-chimica della società.

---fine citazione---

Ho trovato questa. K. Marx, in Opere filosofiche giovanili, Savelli 1973. Vale la pena di rifletterci un po'. La riflessione si oppone all'idea che non si può servire Dio o il denaro (la ricchezza, mammona) propria di Gesù.

Mentre Gesù incita gli uomini ad essere in miseria per guadagnarsi il paradiso, Marx ragiona sugli effetti che ha il denaro nelle relazioni fra gli uomini.

E' un prologo all'idea che il denaro diventa il feticcio, il Dio, col quale gli uomini rimediano alla mancanza del loro "Potere di essere" ricercando la soddisfazione dei loro bisogni mediante il "Potere di avere", cioè il possesso di altri uomini capaci di soddisfare i loro bisogni.

 

21 gennaio 2023

La Teoria della Filosofia Aperta

La Teoria della Filosofia Aperta - volume cinque, di Claudio Simeoni

Con il quinto volume della Teoria della Filosofia Aperta ha inizio un cambio di strategia in cui cesso di seguire un ordine cronologico, ma inizio ad inseguire i concetti.
La ricerca consiste nell'individuare l'aspetto criminale del concetto filosofico.
Il percorso della Teoria della Filosofia Aperta continua in questo volume ma si inizia ad esplorare nuove strade di pensiero su cui riflettere.

 

21 gennaio 2023

Le parole e la loro importanza

Le parole sarebbero importanti se avessero uno e un solo significato al di là dell'ambito e del contesto per il quale vengono usate.

Solo l'ignoranza attribuisce un solo significato alla singola parola.

La singola parola non significa nulla se non è accompagnata da spiegazioni che renda possibile un minimo di specificazione della parola stessa.

"tavolo" è una parola. La parola in sé non dice nulla. "Il tavolo su cui poggio gli oggetti per lavorare è tondo". In questo modo, la parola "tavolo" inizia a creare un'immagine più precisa nella testa dell'ascoltatore. E così via a seconda di quanti aggettivi e di quante precisazioni associo al termine "tavolo".

Questo vale anche per le parole astratte. Se il termine "bello" non lo riempio di contenuti per far comprendere il mio concetto di "bello" a chi mi ascolta, il termine "bello" non gli dice nulla salvo attivare la sua immaginazione con cui riempie di significato un termine che io trasmetto vuoto e privo di significazione.

Va da sé che trasmettere un termine vuoto e privo di significazione è il preambolo per ogni comunicazione ingannevole.

Le parole non sono importanti in sé stesse, ma sono importanti quando definiscono un insieme e condizioni che qualificano le parole stesse.

In questo caso, però, usciamo dal concetto di significato della parole (come lo determina la bibbia di ebrei e cristiani) e entriamo nell'uso strumentale della parola per definire oggetti e situazioni. Passiamo dal concetto di parola come verità "In verità, in verità, io ti dico...." al concetto di parola come strumento di comunicazione.

Il primo uso della parola è un imperativo "Dio dice.... parola di verità" e non ammette discussione; il secondo uso della parola richiede lavoro, conoscenza e argomentazione.

Le parole non sono importanti; importante è il lavoro che noi facciamo per usare le parole.

 

21 gennaio 2023

Ho sistemato le pagine di presentazione di una decina di libri che ho pubblicato. Per finire il ciclo devo sistemarne un'altra decina. Non sono molti i libri che ho pubblicato in cartaceo, altri sono quasi pronti, ma è quel quasi che ne impedisce la pubblicazione anche se i testi sono presenti in internet.

 

21 gennaio 2023

Il Libro dell'Anticristo

Il Libro dell'Anticristo, di Claudio Simeoni

Il Libro dell'Anticristo

Non aspettatevi dal Libro dell'Anticristo
un'opera letteraria, un disegno, un ricamo.
Il cambiamento del modo di guardare il mondo
è un'insurrezione emotiva, una violenza,
con cui l'attenzione dell'individuo modifica
la sua descrizione del mondo.
Tale cambiamento non avviene nell'uomo
con atteggiamenti eleganti, con dolcezza,
gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità.
Avviene perché l'individuo si impone il cambiamento come una propria necessità.
Il Libro dell'Anticristo fornisce gli strumenti
che consentono all'uomo di guardare al futuro,
anche quando questi strumenti possono risultare mal esposti!

Scritto fra il 1985 e il 1990 il Libero dell'Anticristo rappresenta la sintesi di riflessioni della trasformazione del modo di guardare il mondo in antitesi al cristianesimo.

L'Anticristo. Un termine che colpisce la fantasia delirante dei cristiani.

I cristiani non concepiscono che Gesù è uno schiavista, un criminale. La sua ideologia è l'ideologia dell'amore che si sottomette a Dio, facendosi femmina (come i cristiani lo intendono) costringendo gli uomini a farsi stuprare per la gloria di Dio e di chiunque si fa Dio nei loro confronti.

Il Gesù dei cristiani è lo schiavista che dice all'uomo: "Io sono la verità! Oltre a me non c'è verità perché io sono Dio!"

L'Anticristo è la libertà dell'uomo. E' il processo di continua modificazione dell'uomo in un mondo in perenne modificazione dove gli ostacoli all'esistenza si modificano continuamente.

Gesù chiede all'uomo di sottomettersi e pregare la sua benevolenza. L'Anticristo è l'uomo che affronta i problemi della vita prendendosi nelle proprie mani la responsabilità della sua esistenza.

Gesù dice all'uomo: "Non preoccupatevi per il domani, Dio vede e provvede!"; l'Anticristo dice: "Se non provvedi ora per domani, domani sarà troppo tardi e ti dovrai arrangiare con quanto hai!".

Dal libro dell'Anticristo procede la filosofia della Religione Pagana; dal Libro dell'Anticristo procedono le strategie della Stregoneria come modificazione della realtà d'esistenza.

 

La pagina di questa giornata

 

 

20 gennaio 2023

Complessità del mondo

Il mondo in cui viviamo è oggettivamente complesso. Noi tendiamo a semplificare la complessità e in questo sta uno degli errori comportamentali imposti dall'educazione cristiana.

Dalla complessità del mondo noi dovremmo imparare a estrarre tutti quei fenomeni e quelle condizioni che entrano in relazione con la nostra vita evitando di proiettare sul resto illusioni e aspettative.

Dovremmo imparare a costruirci la nostra isola di razionalità consapevoli che stiamo vivendo in un caos in cui la nostra ragione si smarrirebbe.

Se agiamo semplificando ciò che è complesso, la semplificazione non riguarda la realtà, ma come noi immaginiamo la realtà finendo per proiettare sulla realtà i nostri desideri.

Per evitare la semplificazione di ciò che è complesso serve lavoro, lavoro, lavoro e ancora lavoro.

Non arriverà l'illuminazione dal cielo. L'illuminazione, come esplosione dell'intuizione nella coscienza, c'è solo quando investiamo le nostre emozioni nelle contraddizioni della vita cercando di risolverle.

Appunto, lavoro!

 

20 gennaio 2023

Ergastolo per truffa ai guaritori

E' una vita che sto dicendo che questi guaritori da cloaca che imitano i miracoli di Gesù vanno condannati per truffa.

Truffatori che spacciano rimedi omeopatici, reiki, erbe, cristalli, come se fossero rimedi magici capaci di intervenire là dove la medicina, sia pur con tutte le sue difficoltà, non è in grado di intervenire.

Gente che fa un corso di fisioterapia e si spaccia per "grande mago" o per sciamano.

Tanti piccoli Gesù in erba che vogliono imitare, sognando, il loro idolo entrando nelle grazie del loro Dio onnipotente.

Guadagnano sulla sofferenza delle perone e seminano altrettanta sofferenza per poter guadagnare e sentirsi onnipotenti.

Spero che questa sentenza della magistratura faccia scuola e sia di monito ai truffatori.

La Stregoneria è una cosa seria, non riguarda cristiani che vogliono sentirsi onnipotenti in nome del loro Dio.

Riporto la notizia:

"Tumori curati con gli ultrasuoni, dottoressa condannata all'ergastolo
Tre i pazienti morti. La procura aveva chiesto 24 anni di carcere, ma la Corte d'assise di Cagliari si è pronunciata per la massima pena"

 

La pagina di questa giornata

 

 

19 gennaio 2023

Religione e verbi

Coniugare i verbi significa dire la stessa cosa in tempi diversi o attribuendola a soggetti diversi.

Coniugare una spiritualità che rende l'uomo schiavo e sottomesso ad un'entità "superiore" significa riprodurre i modelli cristiani in forme e con parole diverse.

La spiritualità schiavista cristiana si coniuga come un verbo: Io cristiano, tu islamico, egli buddista, noi ebrei, voi evangelici, essi induisti, loro scintoisti.

Lo coniugate al presente o lo coniugate al passato, non cambia la qualità della schiavitù dell'uomo definita dal cristianesimo coniugato con nomi diversi.

Se volete farlo al passato: Io platonico, tu sofista, egli cinico, noi stoici, voi neoplatonici, essi zoroastriani.

Il paradigma è sempre la necessità di giustificare la schiavitù.

Cambiare il paradigma religioso in un individuo è un atto di violenza che un individuo fa a sé stesso provocando a sé stesso molto dolore emotivo.

Normalmente le persone preferiscono passare dal cristianesimo all'islam, dal cristianesimo a forme diverse di cristianesimo (vedi i testimoni di Geova), dal cristianesimo al buddismo o a forme di induismo. Ovviamente, anche viceversa.

Passano dall'una all'altra forma perché, essendo uguali i paradigmi religiosi, non creano conflitto doloroso alla loro struttura emotiva: schiavista uno, schiavista l'altro, ma si presentano in modo diverso e alimentano l'illusione nell'individuo di modificare, migliorandolo, il suo stato di schiavo.

Passare da una religione che giustifica lo schiavismo ad una religione che fa dello schiavismo il male assoluto dell'esistenza umana, per chi è educato nel cristianesimo è quasi impossibbile.

"Non si può servire Dio e la libertà dell'uomo da Dio. O si serve l'uno o si serve l'altro." Dice Gesù; peccato che Gesù affermi questa vigliaccata ignorando che l'uomo viene stuprato nell'infanzia affinché si faccia servo sottomesso di Dio anziché padrone della propria vita.

Quando dovete ragionare di religione, cercate sempre il "minimo comune denominatore" capace di qualificare quella religione superando la rappresentazione formale e chiedendovi "a che cosa mi serve quella religione?".

 

19 gennaio 2023

Il vecchio non è colui che ha molti anni, ma colui che pensa di non aver più futuro.

 

19 gennaio 2023

Volontà d'esistenza e manipolazione dell'infanzia

La manipolazione della struttura emotiva dell'individuo, come già ho scritto, avviene nella primissima infanzia attraverso le relazioni parentali.

La manipolazione agisce sul desiderio.

Il desiderio è il terreno in cui fluiscono le emozioni del neonato come forza della sua volontà d'esistenza. Il nuovo nato ha un solo desiderio: esistere ed espandersi. Le sue emozioni sono concentrate nel desiderio d'esistenza e di espansione ed è pronto a qualsiasi adattamento, nei confronti delle sollecitazioni del mondo, pur di continuare a vivere e ad espandersi.

La scoperta dei "neuroni specchio" non ha fatto altro che confermare quest'attività soggettiva che, messa in atto dal neonato, adatta non solo la veicolazione delle sue emozioni, ma plasma la fisicità della sua struttura cerebrale, e per conseguenza la sua capacità di percepire il mondo selezionando la quantità e la qualità dei fenomeni percepiti, costruendo la propria struttura cerebrale (fisica, tipologia dei collegamenti neuronali) che arriva a definire la sua personalità.

Noi siamo ciò che ci costruiamo adattandoci alle condizioni che incontriamo nascendo e la responsabilità di ciò che noi siamo è delle condizioni che ci hanno costretto a scegliere i nostri specifici adattamenti.

Da qui il discorso sociale: l'uomo, ogni singolo individuo, è un prodotto del sistema sociale in cui è nato.

Ovviamente, questa riflessione apre a considerazioni sociali diverse. Per ora basti riflettere che anche se voi chiedete ad un "credente" di dimostrarvi "Dio", il credente non ha argomenti perché la dimensione dell'esistenza di "Dio" o di "Gesù" è un prodotto del suo desiderio manipolato nell'infanzia e lui ha bisogno di credere, veicolando in quella credenza le sue emozioni, perché senza quella credenza è privo della sua "volontà d'esistenza" che fin dal momento della nascita ha condotto le scelte della sua vita.

 

La pagina di questa giornata

 

 

18 gennaio 2023

La Religione Pagana e le guerre di religione che ha combattuto e combatterà

Esistono due modi diversi per confrontarsi con le altre religioni o, se preferite, dal momento che il confronto religioso è sempre uno scontro di idee che obbedisce alle leggi della guerra sia pur contenute nel campo della teologia e della filosofia metafisica, scontrarsi con le altre religioni.

Uno di questi è quello che osserviamo sotto gli occhi ogni giorno: spararsi addosso partendo dal presupposto che il loro Dio ce l'abbia più lungo del Dio dell'altro.

E' una cosa che vediamo giornalmente negli scontri fra cristiani e musulmani, fra musulmani e buddisti, fra musulmani sciti e musulmani sunniti, fra cristiani cattolici e cristiani ortodossi, fra cristiani cattolici e cristiani evangelici, fra ebrei e musulmani, fra cristiani ed ebrei ecc.

Tutti costoro, anziché combattersi opponendo idee diverse alle idee dell'altro, ammazzano gli altri per imporre sé stessi.

In altre parole, non assistiamo ad uno scontro di idee, ma uno scontro fra persone per la supremazia.

Questo è un modo criminale di confrontarsi.

Un modo criminale il cui unico scopo è la distruzione di ogni società civile in funzione dell'imposizione di fondamentalismo che diventa necessario quando l'aggressione fisica è tanto grande da mettere in pericolo l'esistenza delle società.

Nel pericolo le persone si compattano. Ogni anelito di libertà dalle condizioni assolutiste vissute, viene annichilito. L'ideologia assolutista diventa il collante contro il nemico che appare compatto nella sua ideologia assolutista.

Proviamo a fare un esempio:

Anas figlio di Màlik narrò che il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - aveva detto:
Nessuno trova la dolcezza della fede finché non ama l'uomo soltanto in Dio e finché non preferisce essere precipitato nell'inferno anziché tornare alla miscredenza dopo che Iddio l'ha salvato, e finché Iddio e il Suo Inviato non gli sono più cari di ogni altro.
Al Bukari, Detti e fatti del profeta dell'islam, editore UTET, 2003, pag. 587 (il testo è uno dei libri più sacri dei musulmani sunniti)

E questa non è diversa da:

Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".

Vangelo di Matteo 10, 34-42

Separare gli uomini dagli uomini in nome del proprio Dio per farli seguaci pronti ad uccidere per la gloria di Dio.

Le persone sono costrette ad identificarsi con Dio e perdono di vista la loro società che diventa, in questa condizione, il loro nemico che deve essere costretta a sottomettersi a Dio.

Esiste un altro modo, un modo civile, per fare guerra di religione senza ammazzare le persone o far loro violenza. Si tratta della guerra di idee, la guerra teologica, la guerra propria della filosofia metafisica che è la guerra che le religioni assolutiste temono di più.

Viene messo in discussione la legittimità del loro Dio, dei loro profeti, dei loro principi fondamentalisti.

Solo che la guerra fatta nell'ambito della filosofia metafisica o della teologia implica ragionamenti di teologia e di filosofia metafisica rigorosi e puntuali. Non solo per esprimere concetti diversi, ma perché di altra religione, ma viene giudicato per le sue idee religiose e gli effetti che queste idee hanno nella società.

Quali principi si oppongono a quanto detto da Al-Bukari:

Narrò 'Irnràn figlio di Husayn che il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - aveva detto: Il pudore si manifesta soltanto a fin di bene.
Disse Busayr figlio di Ka'b: E' scritto nella Sapienza che fanno parte del pudore la dignità e quella pace che viene da Dio.
Imràm gli rispose: lo ti ho riferito le parole dell'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, e tu mi citi questa tua pagina.
Per approfondire la fede, non vergognarsi della verità.
Narrò Anas - sia soddisfatto Iddio di lui :
Una donna venne dal Profeta - Iddio lo benedica e gli dia
eterna salute - e si offrì a lui dicendo: " Posso esserti utile? ".
La figlia di Anas disse: "Che mancanza di pudore!", ma il
padre le rispose: " Essa è migliore di te; si è offerta all'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -".
Al Bukari, Detti e fatti del profeta dell'islam, editore UTET, 2003, pag. 588-589 (il testo è uno dei libri più sacri dei musulmani sunniti)

E da Gesù nel vangelo di Luca:

Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: "Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". Ma il Signore le rispose: "Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".

Luca 10, 38-49

Sono principi che sanciscono una persona come oggetto di possesso e che "diventa migliore" non quando riafferma sé stessa, ma quando si offre a colui che viene considerato "autorità" alla quale sottomettersi.

Il problema teologico e di filosofia metafisica è questo:

Esistono principi religiosi diversi ad opposti a questo?

Offrendosi all'autorità, la donna condanna sé stessa alla distruzione della propria vita: chi si fa "autorità" esercitando il possesso condanna alla distruzione la propria vita.

Come nel Vangelo di Luca che Maria, dopo essere stata violentata dall'autorità (Dio) proclama la propria felicità nell'aver subito la violenza:

E Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché grandi cose mi ha fatte il Potente.

Vangelo di Luca 1, 46-49

Eppure, per le religioni rivelate, è più facile dire "mettiti in ginocchio davanti al Dio padrone onorandolo con tutto il tuo cuore" piuttosto che dire agli uomini e alle donne "Siate voi stessi e cercate la vostra felicità."

Questa guerra, teologica e di filosofia metafisica, è l'unica guerra di religione accettabile per le società civili.

Se non avete idee da opporre alle idee assolutiste capaci di liberare l'uomo dal dogmatismo in modo che il dogmatismo assolutista non abbia legittimità nella società civile, allora avete perso ogni altra guerra perché il vostro atteggiamento sarà compassionevole con gli assassini e intollerante rispetto a chi vuole spezzare le catene del fondamentalismo.

Avete mai condannato il Dio dei cristiani per strage e genocidio? Avete cercato di interpretare "simbolicamente" l'odio espresso nella bibbia da ebrei e cristiani. Nel farlo siete stati tolleranti nei confronti di un assassino e siete stati violenti ed intolleranti di chi ha subito la violenza.

Se i cristiani e i musulmani si ammazzano fra di loro (come tutti gli altri), lasciateli fare, e alle loro visioni del mondo e della vita opponete un diverso modo di vedere il mondo e la vita.

 

18 gennaio 2023

Riflessione sulla mafia nella società

E' dai tempi d'oro della Democrazia Cristiana che in Italia si è imposta l'ideologia dello Stato Mafia.

Un'ideologia voluta ed imposta dagli USA dopo l'ultima guerra mondiale che impedì ogni processo ideologico contro il terrorismo del regime fascista che macellò centinaia di migliaia di persone in nome della supremazia della razza italica.

Lo Stato Mafia era ed è il contropotere alla Democrazia Costituzionale che solo a fatica e cogliendo momenti particolari è riuscita ad imporre i doveri Costituzionali a Istituzioni che si identificavano con l'assolutismo del crocifisso.

L'organizzazione dell'Ordine dei Giornalisiti e dell'informazione in generale hanno sempre combattuto la Costituzione della Repubblica in nome di un assolutismo liberale che voleva garantire i diritti di Dio di far violenza ai cittadini senza rispondere per i delitti commessi.

Il risultato dell'odio dell'Ordine dei Giornalisti e dell'informazione ufficiale fu l'impedimento ai cittadini di acquisire la consapevolezza di essere dei cittadini portatori di diritto Costituzionale per costringerli ad essere servi obbedienti di potentati, grandi o piccoli, che si identificano con l'assolutismo del crocifisso.

Troppa politica dipende dalla compravendita di voti; troppo pochi politici offrono prospettive e ideali preferendo mettere la loro faccia sorridente sui muri costringendoi cittadini a votarli come tanti Dio padrone o Gesù portatori di prospettive provvidenziali.

Le indagini di Polizia possono individuare questo o quel reato, ma le prassi sociali indicano come la Mafia (con la M maiuscola) abbia, di fatto, il controllo del paese: Mangano e Berlusconi, Andreotti e Craxi, Rumor e Bisaglia, sembrano solo ricordi sbiaditi.

In questa condizione, tutto vive e si muove sempre su precari equilibri dove ad aperture verso i diritti dei cittadini, seguono restrizioni di diritti per riaffermare il dominio del fondamentalismo.

 

La pagina di questa giornata

 

 

17 gennaio 2023

Beppi di (o da) Lusiana affronta l'Idra.

Beppi iniziò a muovere i primi passi. Incerti. Dietro la curva del sentiero udì un rumore di zoccoli. Ricordò che spesso quei sentieri sono percorsi da cavalli e da asini che portano mercanzie, ma davanti ai suoi occhi si parò un cavaliere in armatura seguito da un altro uomo che montava un asino.

Beppi lo guardò e questi rispose alla muta domanda di Beppi dicendo: "Io sono un cavaliere errante."

"Bello e facile il tuo mestiere." sbuffò Beppi che non sapeva se oltrepassare quel cavaliere a destra o a sinistra tanto stretto era il sentiero che stavano percorrendo.

"Davvero?" rispose infastidito il cavaliere e proseguì dicendo:

"E' una disciplina che racchiude in sé tutte o quasi tutte le altre discipline del mondo, perché colui che la professa deve essere giurisperito e sapere le leggi della giustizia distributiva ed equitativa per dare a ciascuno il suo e ciò che giustamente gli spetta; dev'essere teologo, per sapere dar ragione, in modo chiaro e perspicace, della cristiana fede ch'egli professa, dovunque gliene sia domandato; dev'esser medico, e specialmente semplicista, per riconoscere, in mezzo a luoghi disabitati e deserti, le erbe che hanno la virtù di guarire le ferite, giacché non deve andare il cavaliere errante ogni poco a cercare chi gliele curi; dev'essere astrologo, per conoscere dalle stelle quante ore son passate della notte e in qual parte o sotto quale clima della terra si trovi; deve sapere le matematiche, perché ad ogni passo gli avverrà di averne bisogno. E lasciando stare che dev'essere adorno di tutte le virtù teologali e cardinali, per discendere ad altri minori particolari dico ch'egli deve saper nuotare come si dice che nuotasse l'uomo-pesce o Pesce Cola, deve saper ferrare un cavallo e racconciare la sella e il freno. Ma per tornare alle cose più elevate, egli deve serbar fede a Dio e alla sua dama; dev'essere casto nei pensieri, onesto nelle parole, generoso nelle opere, valoroso nelle imprese, paziente nelle fatiche, caritatevole con i bisognosi e, infine, sostenitore della verità, anche che il difenderla gli costi la vita. Tutte queste doti, grandi e piccole, fanno il perfetto cavaliere errante: dal che può vedere vossignoria, signor [Beppi], se è una disciplina da ragazzi ciò che impara il cavaliere che vi attende e la professa e se è possibile paragonarla alle più alte che s'insegnano nei ginnasi e nelle scuole."

[Da Don Chisciotte di Cervantes, II vol., editore BUR, 1992, pag. 153]

Poi il cavaliere continuò dicendo:

"La vita conduce gli uomini sempre su strani e sconosciuti nuovi sentieri. Sia che questi sentieri portino in strane e diverse città, passando per campi e paesi, sia che questi sentieri attraversino luoghi emotivi che affascinano o che terrificano i viandanti. Accumulare conoscenza, sapere e presentarsi al mondo sempre uguali a sé stessi, comporta studio, determinazione e disciplina dalla quale non puoi retrocedere."

E il cavaliere in quel momento iniziò a trasformarsi mentre teste di serpente gli uscivano dal corpo e queste iniziarono a sibilare minacciando Beppi. In quel momento, Echidna e Tifone apparvero al fianco di Beppi.

"Sette teste che non puoi tagliare!" disse Echidna "Una testa si chiama "paura di vivere", la seconda testa si chiama "timore reverenziale", la terza testa si chiama "terrore e tremore". La quarta testa si chiama "arroganza", la quinta testa si chiama "verità", la sesta testa si chiama "vecchiaia rovinosa" e la settima testa si chiama "morte del sottomesso".

"Non passare a lato dell'Idra" disse Tifone a Beppi "raccogli il coraggio e passa attraverso il suo fuoco. Unisci il tuo fuoco al suo e continua il tuo sentiero." Poi sparirono Echidna e Tifone lasciando solo il bimbetto, Beppi, che serrò gli occhi, strinse i pugni e si lanciò di corsa contro l'Idra.

Per un attimo il fuoco emotivo dell'Idra avvolse il suo fuoco emotivo. Per un attimo Beppi ebbe la sensazione di diventare l'Idra, ma dopo qualche passo l'Idra svanì e Beppi sapeva che un altro Beppi era emerso dall'Idra.

 

17 gennaio 2023

L'aritmetica e Dio

La scuola insegna ai ragazzi che:

1 + 1 = 2

Insegna che:

Se hai un Euro e spendi un Euro, hai l'oggetto che hai comperato ma non hai più l'Euro.

L'istruzione cristiana insegna che:

Se Dio vuole e provvede:

1 + 1 = 3 o 7 o 100 (moltiplica i pani e i pesci)

Perché Dio vede e provvede.

Insegna che, se hai un Euro e spendi un Euro non è detto che tu debba spendere un Euro per l'oggetto perché tu puoi sempre bastonare il venditore in nome di Dio. In nome di Dio puoi tenerti l'Euro e anche l'oggetto (vedi l'amministratore in Gesù).

Cosa succederà ai ragazzi crescendo?

Ci sarà il ragazzo che su 10 Euro ne spenderà 9 per proteggersi.

Ci sarà il ragazzo che su 10 Euro ne spenderà 20 perché qualcuno provvederà.

Dal momento che Dio non provvede si preoccuperà di aggredire e di far violenza al ragazzo che ne ha spesi 9 per rapinarlo dell'Euro che non ha speso.

E' il meccanismo del bullismo alla base del meccanismo della criminalità spiccia.

In fondo, se Dio non volesse che lui rapini colui che ha speso solo 9 Euro o gli avrebbe fatto spendere 10 Euro o, a lui, gli avrebbe impedito di rapinarlo con la sua superpotenza.

Dunque, il bullismo e la violenza è voluta da Dio affinché nessuno si vanti di proteggere sé stesso dalla provvidenza divina.

 

17 gennaio 2023

Aiutare la mafia

Appare del tutto evidente, alla luce dei fatti, come l'idea di Nordio di fermare le intercettazioni telefoniche fosse finalizzata ad aiutare la mafia. E la stessa mafia viene usata da Nordio per destabilizzare la riforma Cartabia prima che la riforma Cartabia venga a stabilizzarsi nei comportamenti dei magistrati.

Alcuni giocano con le Istituzioni, a noi toccheranno le macerie dei loro giochi.

 

La pagina di questa giornata

 

 

16 gennaio 2023

Don Chisciotte

E' follia o lettura simbolica di una realtà che tutti noi stiamo vivendo?

E' il problema di chi legge Cervantes perché Cervantes nasconde il reale dietro il simbolismo e spaccia il simbolismo nascondendolo sotto la "follia" di Don Chisciotte che non è follia, ma un diverso modo di interpretare il reale vissuto.

Scrive Cervantes:

- E' tutto artificio e macchinazione - rispose don Chisciotte - dei maligni stregoni che mi perseguitano; i quali, prevedendo che io dovevo rimanere vincitore nella contesa, avevano disposto già che il cavaliere vinto sembrasse avere il viso del mio amico baccelliere, perché l'amicizia che ho per lui si frapponesse tra il filo della mia spada e la rigorosità del mio braccio, e moderasse la giusta ira dell'animo mio, cosicché restasse in vita colui che con sotterfugi e con falsità cercava toglierla a me. A prova di ciò, tu già sai, o Sancio, per certa esperienza che non ti può mentire né trarre in inganno, quanto sia facile agli incantatori cambiare dei visi in altri visi, facendo una cosa brutta di ciò che è bello, e una bella di ciò che è brutto, poiché non son due giorni che tu vedesti proprio con i tuoi occhi la bellezza e la leggiadria della incomparabile Dulcinea, in tutta la sua perfezione e naturale armonia, mentre io la vidi in tutta la bruttezza e la volgarità di una zotica contadina con gli occhi malati e la bocca che le sitava. Inoltre, che il malvagio incantatore il quale ardì operare così tristo cambiamento, abbia operato quello di Sansone Carrasco e del tuo compare per togliermi dalle mani la gloria della vittoria, non fa maraviglia. Tuttavia però mi consolo, perché, insomma, io sono rimasto vincitore del mio nemico qualunque fosse la figura che egli aveva preso.

Tratto da: Cervantes, Don Chisciotte, vol, II, Editore BUR, 1992, pag. 129

Questo è il problema nel leggere il Don Chisciotte.

Tutto è simbolico e il simbolismo è occultato da una forma apparente di pazzia che serve per nascondere la realtà al lettore più ottuso.

 

16 gennaio 2023

Riflessione sul fascismo

E' indubbio che io faccio molta fatica a far comprendere ai creazionisti che il fascismo non è un regime, ma è un'ideologia, un modo di pensare il mondo che ha al suo centro il suprematismo dell'uomo sull'uomo.

L'ideologia fascista e l'ideologia democratica, sono antagoniste. All'ideologia fascista seguono strumenti sociali di dominio e di suprematismo (Dio ordina all'uomo di....); all'ideologia democratica "dovrebbero" strumenti democratici del tipo "queste sono le condizioni..." per tutti gli uomini.

Ma se si innestano elementi di suprematismo e di prevaricazione in una società democratica cercando di legittimare la prevaricazione e il suprematismo con le libertà sancite dalla democrazia, si rigenera l'ideologia fascista e si distrugge la democrazia in funzione dell'assolutismo fascista.

Che poi il fascismo sia sinonimo di cristianesimo questo va a condanna di tutti i laici che hanno preteso di distruggere la democrazia in nome di un pederasta in croce del quale non hanno saputo condannare i delitti in nome di una democrazia che loro stessi condannano per esaltare l'assolutismo.

 

16 gennaio 2023

Teologia pagana

La formazione della percezione e la qualità dei fenomeni percepiti, di Claudio Simeoni

Questo libro (o questa serie di pagine web se preferite) hanno lo scopo di definire come viene a formarsi la percezione umana e indicare le possibilità delle trasformazioni della percezione umana stessa.

La Stregoneria è mutamento. Un continuo mutamento del soggetto nel mondo che muta continuamente e che continuamente deve essere percepito sia nel mutare di ciò che conosciamo, sia nel mutare di ciò che non conosciamo e che appare, all'improvviso, alla nostra coscienza.

Come non posso parlare di Religione Pagana se non parlo della "natura degli Dèi", così non posso parlare di Stregoneria se non individuo alcuni meccanismi attraverso i quali procede il mutamento.

Quando comprendo i meccanismi del mutare che mi hanno portato ad essere ciò che sono, posso usare quei meccanismi per mutare nella direzione per ciò che voglio o desidero diventare.

Questa è arte della Stregoneria.

 

16 gennaio 2023

Riflessione mattutina sul fondamentalismo cristiano

Si ascoltano le notizie in maniera superficiale mentre i giornalisti, specialisti della propaganda neonazista, ne mascherano i contenuti ideologici.

Come dire: i bolsonaristi in Brasile sono cristiani che aggrediscono la società civile in nome del loro Dio cretino che promette paradisi in terra dopo aver distrutto la società. Questo è utile a chi saccheggia la società per trarre profitto lasciando nella società solo macerie.

Quale giornalista ha detto che si tratta di ideologia cristiana, fondamentalismo religioso, contro la Costituzione? Alla fine ne è uscita una guerra fra cattolici ed evangelici dove ad essere distrutta è la società civile.

La stessa cosa negli USA fra il cattolico Biden e il fondamentalista Trump. Guerra al diritto d'aborto, guerra ai diritti delle minoranze, diritto di sparare nella schiena ai più deboli e diritto di alimentare fondamentalismi assolutisti di altre religioni per giustificare il proprio fondamentalismo.

Che ne è della propaganda dei giornalisti per il "diritto delle donne" in Afghanistan se dopo averle macellate con elicotteri e bombardieri ora i talebani, armati dai cristiani USA, ora hanno vinto?

Che ne è della società laica irachena dopo il massacro dei crociati fondamentalisti Berlusconi, Bush e Blair che hanno alimentato il fondamentalismo dell'Isis?

Sud-America distrutto in nome del fondamentalismo cristiano, Africa in seria difficoltà dopo l'attività militare dell'occidente con i missionari cristiani per distruggere ogni tentativo di ricostruzione sociale e, infine, l'Europa accerchiata dove cristiani ortodossi si macellano con cristiani cattolici e altri ortodossi per la supremazia.

E questo: "bastona la nuora per intimidire la suocera (e viceversa)".

A pagare è l'Europa.

Se da un lato, alcune strutture europee tengono dritta la barra dei diritti sociali, dall'altro lato, l'attacco interno contro l'Europa vede ancora una volta i fondamentalisti cristiani attentare ai diritti civili.

Un esempio è la riforma Cartabia che il fondamentalista Nordio vuole distruggere in nome di principi ideologici nazisti. In questo momento la riforma Cartabia della giustizia presenta delle criticità, ma solo perché né la Polizia, né ampi settori della magistratura sono adeguati ad essa, ma se la rimuovi ora, non si produrranno nemmeno i cambiamenti sociali che tale riforma impone.

E' come per i primi tempi della legge sul divorzio, quando i giornalisti presentavano casi singoli per attentare all'impianto della legge. Fatta una riforma sociale profonda nascono delle criticità che necessitano di un adeguamento sociale molto grande e i giornalisti vorrebbero gettare la riforma per tornare all'idea dello Stato padrone.

E nella società si scatena il fondamentalismo cattolico che cerca di legittimare l'ignoranza chiamandola "semplicità" e imponendo ai cittadini di riconoscere la legittimità sociale dell'ignoranza delle norme al fine di consentire ai principi ideologici della monarchia assoluta di sovrapporsi ai diritti della democrazia.

Vi ricordate la battaglia anticostituzionale della destra di Meloni per far tornare in Italia i "reali" che la Costituzione aveva cacciato con infamia dall'Italia?

Fu una battaglia in nome di Dio e del "re" che voleva trasformare gli italiani da cittadini in sudditi e gli italiani hanno subito. Hanno subito l'aggressione ai principi Costituzionali in nome dei principi della monarchia rappresentati dal crocifisso.

Tutto questo, per non dire nulla!

Perché?

Perché la soluzione alle barbarie cristiana è "non fare nulla". O meglio, non farsi coinvolgere e sopravvivere individualmente seguendo le proprie necessità tenendo presente che i barbari cristiani hanno come scopo quello di saccheggiare le nostre condizioni di vita.

Ognuno si organizzi per difendersi dal saccheggio, sia economico che sociale.

Il mondo in cui viviamo si trasforma, non tutte le trasformazioni ci sono favorevoli e spesso dobbiamo trasformare le nostre scelte per adeguarci e adattarci. In questo processo è necessario essere attivi, non subire passivamente come inevitabile, ma scegliere e cambiare.

Cambiare perché il bullismo e il mobbing diventeranno i delitti più diffusi nella nuova società. La violenza cristiana sul singolo individuo diventerà norma e prassi. Colpire il singolo per costringere altri ad adeguarsi.

E per ora, con questa riflessione mattutina, mi fermo qui.

 

La pagina di questa giornata

 

 

15 gennaio 2023

La ferocia della chiesa cattolica contro i matrimoni civili

Il caso di Prato

In questa cittadina toscana, nel 1956, due suoi abitanti decisero di sposarsi solo civilmente. Essendo due "cattolici", o almeno "battezzati" (il che interessatamente la Chiesa ritiene la stessa cosa, perché le consente di vantare un gregge maggioritario con tutti i vantaggi pecuniari e di immagine che ne derivano), si ebbero non solo ovvii provvedimenti di carattere religioso nei loro confronti, ma la reclamizzazione di tali provvedimenti con la seguente Lettera al parroco don Danilo Nazzi (C205) del vescovo di Prato monsignor Pietro Fiordelli:

(3.1j) Oggi, 12 agosto, due suoi parrocchiani celebrano le nozze in Comune rifiutando il matrimonio religioso. Questo gesto di aperto, sprezzante ripudio della religione è motivo di immenso dolore per i sacerdoti e per i fedeli. Il matrimonio cosiddetto civile per due battezzati assolutamente non è matrimonio, ma soltanto l'inizio di uno scandaloso concubinato ... Pertanto lei, signor Proposto, alla luce della morale cristiana e delle leggi della Chiesa, classificherà i due tra i pubblici concubini e, a norma dei canoni 855 e 2357 del Codice di Diritto Canonico, considererà a tutti gli effetti il signor Bellandi Mauro come pubblico peccatore e la signorina Nunziati Loriana come pubblica peccatrice. Saranno loro negati i sacramenti, non sarà benedetta la loro casa, sarà loro negato il funerale religioso ... Infine, poiché risulta all'autorità ecclesiastica che i genitori hanno gravemente mancato ai propri doveri di genitori cristiani, permettendo questo passo immensamente peccaminoso e scandaloso, la Signoria Vostra, in occasione della Pasqua, negherà l'acqua santa alla famiglia Bellandi e ai genitori della Nunziati Loriana. La presente sia letta ai fedeli.

Il rendere di pubblica ragione i "provvedimenti" e soprattutto l'uso di una terminologia ecclesiastica (concubini, pubblici peccatori), che avrebbe fatto ridere del vescovo in ambiente più aperto, ma che in una comunità tradizionalmente cattolica aveva sapore di insulto, rispondeva a un evidente intento diffamatorio, intimidatorio e di ritorsione anche verso i famigliari. Ne seguì un processo intentato dai due "peccatori" al vescovo e perso in primo grado da quest'ultimo con conseguente suono di campane a lutto in varie città italiane per denunciare l'aggressione alla Chiesa e alla sua libertà ... Ancora più aspramente continuò la campagna contro il divorzio e contro la legge che finalmente lo riconosceva nel 1970. Alla Chiesa non bastò: con l'appoggio dei fascisti promosse e perse nel 1974 un referendum abrogativo che segnò una svolta importante per l'Italia laica.

Tratto da: Cattolicesimo reale, di Walter Peruzzi, Odradek edizioni, 2008, pag. 415-416

Mi sembra superfluo dire come ogni libertà civile conquistata in questo paese ha avuto come nemico feroce la Chiesa Cattolica e il suo desiderio di possedere le persone in nome e per conto di un Dio criminale e assassino che si ciba del dolore che provoca agli uomini.

 

15 gennaio 2023

La Stregoneria raccontata dagli Stregoni
senza essere torturati dai cristiani

La Stregoneria raccontata dagli Stregoni

Le persone, idealmente, sono interessate a parlare di Stregoneria. Solo che la Stregoneria è un insieme vasto che riguarda la collocazione dell'uomo, della donna, di tutti noi nel mondo.

Riguarda la vita!

Non riguarda la parola che al massimo può descrivere questo o quell'aspetto dell'esistenza.

Dal 2000 al 2004 io tenni decine di conferenze pubbliche per illustrare vari aspetti propri dell'essere Stregone.

Trasformarsi vivendo un mondo che si trasforma è una condizione poco pensata nell'esistenza sociale perché siamo educati a pensarci come modello umano che descrive un modello sociale per ciò che è e non per come possiamo o può trasformarsi.

Non è semplice il passaggio da una condizione mentale ad un'altra. Razionalmente sembra facile, ma coinvolge le emozioni profonde e l'educazione alla veicolazione emotiva subita nell'infanzia.

Poi esiste la difficoltà di afferrare i concetti nell'insieme.

Un libro di Stregoneria non si legge dalla prima all'ultima pagina.

Un libro di Stregoneria si legge partendo dall'indice.

Dall'indice si cerca l'argomento che interessa a noi e se lo sviluppo del'argomento ci interessa, allora si amplia la lettura.

Un libro di Stregoneria non è un romanzo, è una visione d'insieme dell'esistenza dalla quale chiunque può attingere a proprio uso e consumo.

Questo libro è il risultato della preparazione di decine di conferenze che feci allora e che ora non sarei più in grado di fare. Come tutti i miei libri non è scritto bene perché il suo scopo è quello di promuovere le condizioni che portano a praticare Stregoneria, non quella di confrontarsi con la letteratura.

Attraverso questa pagina (ce ne sono altre due simili in giro per internet) potete raggiungere ogni argomento trttato nel libro.

 

La pagina di questa giornata

 

 

14 gennaio 2023

Il cattolicesimo e la schiavitù

4.2 Pio IX torna a difendere la schiavitù

Un radicale passo indietro la Chiesa sembrò fare poi con Pio IX, proprio il papa che sancì il dogma dell'infallibilità. Infatti una Istruzione (C133) del Santo Ufficio scritta il 20 giugno 1866, l'anno dopo l'abolizione della schiavitù negli Stati uniti, affermava:
(4.2a) La schiavitù in quanto tale, considerata nella sua natura fondamentale, non è del tutto contraria alla legge naturale e divina. Possono esserci molti giusti diritti alla schiavitù e sia i teologi che i commentatori dei canoni sacri vi hanno fatto riferimento ... Non è contrario alla legge naturale e divina che uno schiavo possa essere venduto, acquistato, scambiato o regalato.

4.3 Leone XIII fa il punto

Un bilancio della posizione cattolica verso la schiavitù fece infine Leone XIII nell'enciclica del 1888 In plurimis (A9), occasionata da una decisione del governo brasiliano. Ecco ampi stralci del testo, che abbiamo ritenuto utile citare estesamente:

(4.3a) in omaggio a questo faustissimo evento [il cinquantenario di sacerdozio del papa] sono stati restituiti a libertà [in Brasile] molti di coloro che nei vastissimi territori di codesto impero gemono sotto il giogo della schiavitù ... Ora, fra tante miserie, è da deplorare duramente la schiavitù a cui da molti secoli è sottoposta una parte non esigua della famiglia umana, riversa nello squallore e nella lordura, contrariamente a quanto in principio era stato stabilito da Dio e dalla natura ...

La schiavitù frutto del peccato

Secondo Sant'Agostino ... "la condizione servile s'intenda giustamente imposta al peccatore. Infatti in nessun luogo delle Scritture leggiamo la parola servo, prima che con essa il giusto Noè punisse il peccato del figlio. Pertanto la colpa e non la natura meritò tal nome" (Gen 1,25). Dal contagio del primo peccato derivarono tutti gli altri mali e codesta mostruosa perversità ...
Come un luttuoso spettacolo, la memoria di quei tempi si svolge fino all'epoca di Gesù Salvatore, quando la vergogna della schiavitù era estesa a tutti i popoli, ed era così esiguo il numero dei liberi che il poeta mise in bocca a Cesare queste atroci parole: "TI genere umano vive in pochi". La Chiesa non libera gli schiavi ma li educa a rispettare i padroni ... la Chiesa come buona madre si è adoperata per mitigare in parte le tribolazioni e l'ignominia della vita servile; per tale motivo definì ed energicamente raccomandò i diritti e i doveri necessari tra servi e padroni, così come sono definiti nelle lettere degli Apostoli ...
Chi voglia paragonare entrambi i modi di trattare gli schiavi, il pagano e il cristiano, facilmente dovrà riconoscere che il primo era crudele e vergognoso, l'altro assai mite e pieno di rispetto, né mai si renderà colpevole di sottrarre merito alla Chiesa, ministra di tanta indulgenza .... essa non volle affrettarsi nel provvedere alla manomissione e alla liberazione degli schiavi poiché ciò non poteva sicuramente avvenire se non in modo tumultuoso, con danno proprio di essi e a detrimento della società; ma con sommo giudizio fece in modo che gli animi degli schiavi, sotto la sua guida, fossero educati alla verità cristiana e con il battesimo adottassero costumi conformi. Perciò, se nella moltitudine degli schiavi che la Chiesa annoverava tra i suoi figli, taluno, allettato da qualche speranza di libertà, avesse ordito una violenta sedizione, sempre la Chiesa riprovò e represse quei peccaminosi desideri e per mezzo dei suoi ministri adottò i rimedi della pazienza. Si persuadessero dunque gli schiavi di superare di molto in dignità i padroni pagani, mercé il lume della santa fede e l'insigne retaggio di Cristo, e di sentirsi obbligati più devotamente dallo stesso Autore e Padre della fede a non consentire a se stessi azione alcuna contro i padroni né di allontanarsi minimamente dalla riverenza e dalla obbedienza dovuta ad essi ...
Placati i dissidi e sopraggiunti tempi tranquilli per la Chiesa, i santi Padri con mirabile sapienza esposero gl'insegnamenti apostolici circa la fraterna solidarietà tra cristiani, e con altrettanta carità li applicarono a vantaggio degli schiavi, cercando di convincerli che i padroni avevano dei diritti legittimi sul lavoro degli schiavi e tuttavia non erano loro concessi un imperioso potere sulla vita e l'uso di crudeli sevizie.
Aumentava la sollecitudine della Chiesa nella tutela degli schiavi e, senza tralasciare alcuna occasione, tendeva cautamente a restituirli finalmente a libertà: ciò avrebbe assai giovato anche alla loro eterna salute. Gli antichi sacri annali recano testimonianze dell'esito favorevole di quell'impegno ... Cita i papi contrari alla schiavitù, omettendo gli altri ...

Tratto da: Walter Peruzzi, Il Cattolicesimo reale, 2008, p. 27-28

Il cristianesimo è portatore di schivitù ell'uomo perché il cristianesimo è portatore di assolutismo in nome e per conto del suo Dio.

Esaltare il Dio padrone, implica che tutta la popolazione è composta da schiavi sia pur con vari livelli di coercizione, ma sempre e solo schiavi.

L'ideologia ella schiavitù dell'uomo è l'elemento centrale dell'ideologia di Paolo di Tarso che, esaltando la schiavitù, esalta sé stesso come "legittimo" padrone di schiavi.

 

14 gennaio 2023

Io non ho mai visto un cartello del genere per la ricerca di camerieri. Forse questo è il motivo per cui molti non trovano personale.

 

14 gennaio 2023

Sto lavorando per sistemare le pagine di presentazione dei libri che ho pubblicato e che erano un po' abbandonate visto il mio scarso interesse alla vendita di libri (preferisco metterli gratis in internet).

Sono riuscito a recuperare un paio di pagine perdute e sto procedendo dal libro più vecchio (che dovrò ripubblicare) al più recente. Sono riuscito a fare tre pagine e da domani inizierò a condividere le pagine modificate.

 

14 gennaio 2023

Presentazione della teologia della Religione Pagana

E ho pubblicato anche la premessa al libro sulla Teologia della Religione Pagana.

 

14 gennaio 2023

Il concetto di "demiurgo", di "Dio creatore" di "motore immoto", ecc. è nato per contrapporsi al concetto di Caos. Se vogliamo capire il concetto di Caos e la sua realtà oggettiva è necessario contrapporlo all'idea di "demiurgo", di "Dio creatore", di "motore immoto", ecc.

Non si può permettere ad una teologia o a una filosofia metafisica di cancellare concetti dall'orizzonte della cultura.

 

14 gennaio 2023

L'idea di Caos è idea antitetica all'idea dell'"Uno" o del "Tutto"
Seconda riflessione

Le religioni rivelate, ebrea, cristiana, islamica e buddista, sono religioni della parola.

La parola è "imperio". "Il re ha detto". "Per decreto del re!".

"Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu." (Gen. 1,3).

"Lo Stato ordina". "Tu hai detto..."

La parola crea la responsabilità soggettiva anche di decisioni mai prese (intenzioni) o azioni mai fatte (volevi).

Con la parola "bestemmi Dio!"; e le parole sussurrate?

Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.

Vangelo di Luca 12, 3

Con questa imposizione sull'infanzia si genera l'idea che "esistono parole magiche" che, pronunciate, possono cambiare le condizioni oggettive della propria vita come:

"Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina". E sull’istante quell’uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare."

Vangelo di Giovanni 5, 8-9

Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va' a casa tua"

Vangelo di Matteo 9, 5-6

Tutto si conchiude nella parola perché, secondo ebrei e cristiani, la parola è l'atto di creazione dell'uomo che distingue, secondo loro, l'uomo dagli altri Esseri Animali o Esseri Vegetali rendendo l'uomo un prodotto prediletto del loro Dio.

Secondo l'ideologia delle religioni ebrea, cristiana, musulmana, la parola crea il mondo e il mondo, in quanto creato dalla parola, risolve la sua realtà nella parola.

A questo si oppone il concetto di Caos che è il mondo privo della parola.

Il Caos è un oggetto in trasformazione in sé:

Dunque, per primo fu il Chaos,

Per primo fu ciò del quale la ragione non può descrivere perché la vita non era e la vita non aveva partorito la ragione.

Quest'immenso non nasce dalla parola, quest'immenso Caos è. E' l'oggetto inconoscibile e sconosciuto dal quale noi possiamo partire per parlare perché è l'oggetto dal quale la vita emerge.

Caos è un'esistenza, la fonte delle esistenze. Non ha parola perché l'esistenza non è definibile mediante le parole.

Solo che ogni esistenza, cosciente di sé stessa, manipola l'esistente Caos in cui vive per dilatare sé stessa nel mondo. L'azione di ogni coscienza di Sé è azione, non parola.

L'azione modifica il presente di ogni Sé, sia come presente oggettivo, sia come presente soggettivo di trasformazione nell'oggettività.

Ogni Coscienza di Sé che si trasforma manipola una porzione di Caos rendendo diverso il Caos stesso, ma non è padrona del Caos perché detiene strumenti per manipolare sé stessa nel mondo, ma non è al di fuori del mondo, del Caos, che continua a contenerla e a ricostruire continuamente condizioni in risposta a continue modificazioni che ogni Coscienza di Sé, con la sua volontà d'esistenza, introduce nel Caos.

Nelle religioni come l'ebrea, la cristiana e l'islamica, Caos non esiste perché l'idea di Caos mette in discussione la "razionalità" di Dio. Caos mette in discussione l'onnipotenza e l'onniscienza del loro Dio. Per questo i monoteisti pregano il loro Dio pensando che, alla ragione di Dio, il caos che vivono abbia una qualche forma di razionalità "il disegno o destino di Dio".

Caos è ciò che noi siamo e che la nostra ragione non comprende perché noi siamo "vita" prima che "parola".

 

La pagina di questa giornata

 

 

13 gennaio 2023

L'idea di Caos è idea antitetica all'idea dell'"Uno" o del "Tutto"

Caos è un concetto capace di racchiudere l'intera esistenza dell'universo.

Il concetto di Caos, nelle Antiche religioni prefilosofiche, raccoglie l'opposto del concetto di "Uno" o del "tutto".

L'Uno e il Tutto sono ordini razionali che, pur non compresi dalla ragione umana, la ragione umana immagina una ragione capace di comprendere l'Uno e il Tutto di cui lei intravvede, secondo la sua immaginazione, pochi bagliori.

Caos è un concetto analogo, ma opposto.

Caos è un tutto che avvolge il soggetto di cui il soggetto percepisce l'immensità della sua presenza, ma non è in grado di definirlo.

Ogni volta che un soggetto definisce un aspetto di Caos, questo cessa di essere un elemento indistinto di Caos e il soggetto lo separa dal Caos che lo circonda.

Ne segue che il soggetto, quando è consapevole di esistere nel Caos, si trasforma in una sorta di "esploratore" o "conoscitore" del Caos. Naviga nel Caos e mette in ordine frammenti di Caos che finiscono per fissare il suo mondo razionale.

Il tutto in cui noi viviamo è Caos.

Caos è formato da un infinito numero di coscienze e da un infinito numero di non coscienze; un infinito numero di oggetti materiali e di un infinito numero di oggetti di energia; di un infinito numero di materie e di un infinito numero di energie.

Infinito è il termine con cui la ragione descrive una quantità che non riesce a definire quando si sottrae dall'illusione di poter comprendere la realtà in cui vive.

Ognuno di noi è partorito dal Caos; ognuno di noi, nascendo, emerge dal Caos e vive manipolando il Caos che lo circonda.

 

13 gennaio 2023

La Stregoneria e il concetto filosofico di verità

In cosa consiste l'oggetto che viene chiamato "verità"?

"Verità" è quanto Dio crea e che l'uomo deve riconoscere in quanto tale perché all'uomo non è permesso mettere in discussione tale "verità".

Questo concetto di "verità", che è il concetto chiave della filosofia da Platone fino ad Heidegger, viene occultato agli occhi dei critici col concetto di "verità della percezione soggettiva" che il soggetto modifica continuamente in una continua ricerca del "vero".

La "ricerca del vero" viene indirizzata, dalla filosofia assolutista, in una "ricerca della verità di Dio". Al contrario, le filosofie anti assolutiste, filosofie contingenti perché legate alle specifiche condizioni storiche, indirizzano la "ricerca del vero" nella modifica delle condizioni storiche vissute dall'uomo.

"Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Vangelo di Giovanni 14,6)

"Qualunque stupidaggine io dico" dice Gesù "è la Verità perché questa viene da Dio per mezzo di me!"

Questo concetto di "verità" è nemico dell'uomo. Uccide la capacità di critica e di analisi dell'uomo in funzione della sottomissione obbediente alla verità di Dio.

E' il concetto di "verità" che ha insanguinato la storia con quel "Dio è con noi" che portava gli adepti a macellare altri adepti di credi o religioni diverse.

Caratteristica della "verità" è quella di uccidere ogni altra "verità" per affermare il proprio dominio sull'uomo.

E' la "verità" dello Stato sovranista che non ammette discussione critica da parte dei cittadini che devono obbedire alla "verità" imposta da quella dimensione Stato.

Un'idea di Stato assolutista che viene imposta nell'infanzia alle emozioni dell'individuo che si erge a Stato, a padrone, a "verità" alla quale tutto si deve sottomettere perché non esiste altra "verità" se non quella di sé stesso che si fa Dio, Stato, nei confronti di altri uomini.

A questo si oppone la visione della realtà propria della Stregoneria.

La Stregoneria vive una realtà in continua modificazione sia nella percezione soggettiva delle persone sia nella rappresentazione oggettiva della realtà stessa.

Questo implica la necessità di spostare l'attenzione dell'uomo dall'idea di una "verità" oggettivamente data, agli strumenti con cui modificare continuamente la percezione della realtà vissuta.

E non è una rivoluzione da poco.

 

La pagina di questa giornata

 

 

12 gennaio 2023

Le origini dell'idea biblica della donna nata dalla costola

Perché nella bibbia il Dio di ebrei e cristiani affermano che la donna nasce da una costola di Adamo?

Com'è potuto succedere che questa stupidaggine fosse fatta propria da ebrei e cristiani e diventasse così importante da elevarla a verità propria del loro Dio?

Come ho sempre sostenuto da trent'anni a questa parte, la bibbia non ha nulla di antico, Fu scritta dagli ebrei a babilonia dove impararono a leggere e a scrivere, ma, allora come oggi, non sono mai stati in grado di identificare i significati simbolici al punto tale che il loro Dio crea con la parola e la parola, il verbo, è la manifestazione del loro Dio.

Scrive S. N. Kramer in "I sumeri alle radici della storia":

Essa fornisce la spiegazione di uno dei più sconcertanti enigmi della leggenda biblica del paradiso: quello posto dal passo in cui si vede Dio formare la prima donna, la madre di tutti i viventi, da una costola di Adamo (Genesi, II, 2). Perché una costola? Se si ammette l'ipotesi di un influsso della letteratura sumerica - di questo poema di Dilmun e di altri simili - sulla Bibbia, le cose si fanno chiare. Nel nostro poema una delle parti malate del corpo di Enki è per l'appunto una «costola». Ora, in sumerico costola si dice: ti. La dea creata per guarire la costola di Enki è chiamata Ninti, «La Signora della costola». Ma la parola sumerica ti significa pure «far vivere». Gli scrittori sumeri, giocando sulle parole, giunsero a identificare «La Signora della costola» con la «Signora che fa vivere». Questo calembour letterario, uno dei primi in ordine di tempo, passò nella Bibbia, dove perdette naturalmente il suo valore, poiché in ebraico i termini che significano «costola» e «vita» non hanno nulla in comune.

Questa spiegazione fu da me scoperta nel 1945. Più tardi venni a conoscere che l'ipotesi cui ero giunto per conto mio era stata suggerita trent'anni prima da un grande assiriologo francese, il padre Vincent Scheil, come ebbe a segnalarmi l'orientalista americano William Albright,. che pubblicò il mio lavoro.

S. N. Kramer, "I sumeri alle radici della storia", Newton comton editori, 1975, pag. 150

E' il problema di quando si legge la bibbia. La bibbia non nasce come "libro del mito", nasce come "parola immutabile di Dio". Le parole della bibbia hanno uno e un solo significato, un significato letterale perché il Dio di ebrei e cristiani non ammette fraintendimenti.

L'introduzione del metodo di interpretazione simbolico del mito nella lettura della bibbia, fu introdotto da Filone di Alessandria nel I secolo d. c.

Quando nella Bibbia si leggono stupidaggini o incitamento a commettere crimini, non si tratta di affermazioni simboliche, ma è proprio quello chiede il Dio di ebrei e cristiani ed è esattamente quello che ebrei e cristiani applicano perché quella è la volontà del loro Dio.

 

12 gennaio 2023

La scelta della Religione Pagana

Le tecniche di controllo sociale messe in atto nella società in cui viviamo passano attraverso l'aggregazione di simili che si ergono a gruppo separato dalla società.

Questo modo di agire nasce in Grecia, per quanto riesco a risalire, con le scuole filosofiche degli stoici, dei sofisti, dell'accademia e di altri che pensano a come dovrebbe essere la loro società ideale in contrapposizione a tutti gli altri nella società.

Questo modo di organizzare il sociale si è via, via trasformato radicalizzandosi dove, il gruppo separato dall'insieme, si erge, ideologicamente, al di sopra dell'insieme prospettando un futuro migliore per sé stesso rispetto all'insieme.

In sostanza, noi assistiamo alla società divisa in "comunità", "paesi", "gruppi", "classi", "categorie" ecc. definiti in modelli che presentano specificità che vengono riaffermate rispetto all'insieme sociale.

In campo ideologico è lo stesso. L'ideologia cristiana e l'ideologia musulmana costituiscono due comunità nella medesima società. Le due ideologie separano i propri seguaci dalla società stessa dividendo la società in cristiani e musulmani.

Ognuno dei due gruppi rivendica per sé stesso privilegi in nome della sua ideologia, del suo modello di Dio, rispetto all'altro gruppo che, avendo un diverso Dio, deve avere meno privilegi.

Questo modo di agire lo abbiamo vissuto anche nella società italiana, con i "vecchi" partiti politici del XX secolo che si sono socialmente squagliati a mano a mano che i cittadini cessavano di identificarsi con le specificità del partito politico per diventare cittadini dell'insieme sociale italiano.

In questo "sfascio" del vecchio modo di vivere la società, la maggior parte delle persone sono diventate cittadini, una parte delle persone hanno cercato nuove forme comunitarie e identitarie nelle quali riversare sé stessi come detentori di privilegi specifici da rivendicare rispetto a tutti gli altri cittadini.

Chi rivendica privilegi è una minoranza che, identificandosi con Dio, la provvidenza, il sangue, l'etnia, la razza, agisce con violenza per ripristinare privilegi che attribuisce ad un'ipotetica età dell'oro che sta solo nella propria immaginazione delirante.

In questo insieme si colloca l'attività della Religione Pagana che si rifiuta di partecipare a questo gioco. La Religione Pagana non separa gli individui dalla società perché le idee religiose della Religione Pagana non determinano privilegi di individui rispetto ad altri individui della società e, nello stesso tempo, non permettono ad altri individui, gruppi, comunità, ecc. di considerarsi portatori di privilegi rispetto all'insieme sociale.

La Religione Pagana si caratterizza non solo per le specificità religiose del singolo individuo, ma si caratterizza soprattutto per le specificità religiose della società che, diventando oggettività alle quali l'individuo si adatta e attraverso le quali si trasforma, formano gli individui sociali il cui insieme è la società stessa.

La Religione Pagana afferma che le condizioni dell'esistenza oggettive plasmano e costruiscono l'individuo sociale. Questo a differenza delle religioni rivelate che affermano che l'individuo sociale non è un prodotto della società ma è un prodotto immodificabile di Dio.

Mettere attenzione sulle condizioni di vita sociale significa mettere attenzione sullo sviluppo dell'uomo futuro.

Se vogliamo fare un esempio possiamo dire che, a differenza di quanto sostengono le religioni come la cristiana, musulmana, ebrea o buddista, l'uomo, il singolo uomo o donna, non è così perché così lo ha creato Dio, ma è così perché si è adattato soggettivamente alle condizioni sociali che ha incontrato nascendo.

Sono le condizioni di vita nella società che plasmano l'uomo e costruiscono una società in cui gli uomini si plasmano generazione dopo generazione.

Per questo motivo la Religione Pagana mette attenzione sul singolo uomo per fornirgli gli strumenti per osservare, vivere e scegliere nella società come i principi di Stregoneria, al di là di come il singolo individuo ritiene soggettivamente di usare, nello stesso tempo delinea le condizioni sociali che si possono modificare affinché il divenire dell'uomo, i suoi processi adattativi, siano liberati dagli ostacoli che, anziché sviluppare sé stesso per sé stesso nella società, tendono a trasformarlo in un tifoso che sventola bandiere al servizio di altri uomini.

La Religione Pagana vede la società nell'insieme dei suoi processi di trasformazione e non separa gli individui dall'insieme sociale pur sottraendoli dalle "tifoserie" con cui, nella società, alcuni vogliono trasformarli in greggi o in bande.

Questo rende, apparentemente, la Religione Pagana più debole rispetto alla ferocia distruttiva delle religioni rivelate, ma le greggi delle religioni rivelate diventano sempre più piccoli e vivono sempre maggiori conflitti autodistruttivi.

Il futuro non appartiene a chi distrugge, ma a chi modifica il presente in funzione delle necessità degli uomini.

Questa è la scelta della Religione Pagana.

Questa scelta fa apparire la Religione Pagana come una "religione difficile perché culturalmente complessa".

Per alcuni sarebbe più facile parlare della "Via degli Dèi" da contrapporre a musulmani e cristiani in nome di una "discendenza di sangue", ma non si rendono conto che, in questo modo, altro non farebbero che riprodurre i modelli religiosi cristiani, ebrei, musulmani o buddisti.

L'immagine di Giove è la stessa immagine che i cristiani cattolici usano per presentare il loro Dio.

La faccia del filosofo Plotino è usata dai cristiani per presentare Paolo di Tarso del quale non esistono immagini.

E' doloroso pensare all'immagine di Iside usata per legittimare la sottomissione della madonna dei cristiani e la sua rivendicazione del "diritto di essere stuprata" che i cristiani hanno esteso alle donne. Ed è doloroso pensare che una "destra politica" elabori il concetto di "Dea creatrice" chiamandola "Dea" per imporre il modello religioso cristiano della madonna. In questo modo è facile aggregare "fedeli" perché questi "fedeli" si sono adattati ai modelli religiosi cristiani e per loro un Dio vale l'altro purché promuova loro stessi come privilegiati.

 

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11 gennaio 2023

Con chi schierarsi nella guerra fra Russia e Ucraina?

Noi, come cittadini, non possiamo decidere come schierarci nella guerra fra Russia e Ucraina.

Qualunque opinione, che ognuno di noi ha, rimane un'opinione priva completamente di senso pratico perché a decidere lo schierarsi fra Ucraina e Russia sono potenze nazionali delle quali i cittadini non hanno nessun controllo.

L'informazione tende a costringere le persone a tifare per l'una o l'altra squadra e il tifo cancella i contenuti della contrapposizione ideologica in corso.

Putin sta esprimendo azioni all'interno dell'ideologia cristiano ortodossa in merito ad un sovranismo russo che, al di là che vinca o sia sconfitto, dice alle persone "io sono er mejo".

E' indubbio che Putin ha le sue ragioni nei confronti dell'Ucraina, ma tutte le ragioni che ha Putin sono confinate alla Russia e al suo suprematismo.

Un suprematismo che si scontra con il suprematismo Ucraino dove indubbiamente l'Ucraina ha le sue ragioni, ma le ragioni dell'Ucraina sono confinate nel sovranismo assolutista ucraino che dice alle persone "Io sono er mejo", rispondendo ai criteri ideologici cristiano cattolici.

Alla fin fine, lo scontro è fra cristiano cattolici e cristiano ortodossi. Dove alcuni cristiani ortodossi sono passati con i cattolici in Ucraina e il governo ucraino ha privato della cittadinanza preti ortodossi che non hanno rinnegato i rapporti con la chiesa ortodossa russa.

Quando gli schiavisti si fanno la guerra, perché gli schiavi dovrebbero tifare per gli schiavisti?

Viviamo una condizione in cui la NATO e l'Europa potrebbe vivere condizioni di guerra e noi, vivendo in Europa, dovremmo comunque schierarci con l'Europa soprattutto perché, non ci sono forme di libertà o di diritti che possono giungere il Europa da uno dei due contendenti.

Rimane il problema degli armamenti.

Come potrà l'Ucraina pagarsi tutti gli armamenti che gli sono stati inviati dai paesi occidentali e dagli USA?

O pensate che i governi, che pagano le fabbriche d'armi, lo facciano gratis?

Quelle armi dovranno essere pagate e gli ucraini, anche se la guerra gli dovesse andar bene, si troveranno coperti di debiti e in balia del capitale finanziario internazionale.

Già l'Europa sta insistendo per aumentare la produzione e la vendita di armi prevedendo che questo prodotto sia la merce che crea ricchezza futura.

In altre parole, sembra che non ci sia più una condizione di sviluppo economico futuro, ma che tutto si decida con bombe e missili.

Questa è una triste prospettiva sia per l'Ucraina, la Russia e l'Europa.

Certi giochi non dovrebbero essere nemmeno giocati e le persone si dovrebbero guardare dal tifare ed evitare di farsi coinvolgere.

 

11 gennaio 2023

Riflessione filosofica sulla riforma Cartabia

Ho letto alcuni aspetti della Riforma penale fatta dall'ex ministro Cartabia.

Lungi da me il desiderio di entrare nelle questioni tecnico-giuridiche, mi limito all'aspetto filosofico-metafisico che la riforma presenta.

Il diritto-dovere di querela e il dovere di costituirsi parte civile in un procedimento penale in cui si è subito un danno è un diritto che fino ad oggi è stato negato spesso in danno del denunciato che, una volta stabilita la sua innocenza, non ha potuto rivalersi sulla parte denunciante perché questa, dopo averlo denunciato, non si è costituita parte civile.

E' un sistema di terrore escogitato dall'ideologia fascista per cui la legge non è usata per tutelare i cittadini, come in uno Stato Democratico, ma è usata dallo Stato per violentare e ricattare i cittadini con denunce e procedimenti penali infiniti dove il vessatore non è tenuto a rispondere del reato commesso attraverso l'uso della struttura giudiziaria.

La riforma Cartabia rimuove un aspetto dell'ideologia fascista nell'esercizio dell'azione penale.

Il cittadino diventa il protagonista dell'azione giudiziaria e la struttura giudiziaria deve essere al servizio del cittadino e non un organo di repressione dello Stato nei confronti del cittadino.

Questo implica una rivoluzione negli uffici giudiziari e provocherà un po' di smarrimento in tutto il periodo di transizione.

Questa riforma è un altro tassello che porta l'Italia fuori dall'ideologia nazi-fascista anche se sarà osteggiata dall'attuale Ministro Nordio che nella sua azione giudiziaria non ha mai rinnegato l'ideologia nazista come atto di dominio dello Stato sull'uomo con il diritto dello Stato di vessare l'uomo in nome di un concetto di giustizia che altro non era che violenza e prevaricazione dello Stato sull'uomo che chiedeva giustizia. La vicenda di "una-bomber" e la vicenda del PCI nonché il diritto di tortura al terzo distretto di polizia di Mestre indicano in Nordio questa volontà di dominio dello Stato sui cittadini.

Solo chi ha subito vessazioni di questo tipo, come la denuncia della giornalista de Il Gazzettino, Lauredana Marsiglia nei miei confronti, può capire quanto sia importante la riforma Cartabia. Ha denunciato, ha sfruttato conoscenze in magistratura, non si è costituita parte civile scappando, nel modo più vigliacco ed infame, lei che col suo articolo giustificava la violenza delle suore cattoliche sui bambini dell'asilo.

 

11 gennaio 2023

Essere complici dell'arroganza e della discriminazione

Mi chiedo spesso che senso abbia raccontare degli Dèi e la loro azione nel mondo alle persone quando le persone vivono in un mondo in cui ci si preoccupa di organizzare la supremazia dell'uomo sull'uomo negando all'altro uomo i più elementari diritti esistenziali per poterlo discriminare e violentare.

Oltre a violentare l'uomo come fosse un diritto di nascita, si pretende di poterlo offendere, deridere e denigrarlo indicandolo come il malvagio che deve subire violenza e che subisce violenza proprio perché è malvagio.

In questo contesto, indicare l'amore e l'affetto per il mondo, si rischia di rendere le persone, sensibili alle voci del mondo, prede di una società di sciacalli che fanno della menzogna, dell'arroganza e della discriminazione il loro modo di essere nel mondo.

Non basta sentire Zeus che ti attraversa mentre respiri e compenetrarne la coscienza se non si percepisce anche Zeus come fulmini che squarcia una realtà distruttiva e infame costruita da chi fa dell'odio sociale il metodo di dominio dell'uomo sull'uomo.

Non è sufficiente essere abili a modificare la materia come fa Vulcano se la modifica della materia non si trasforma come un'arma con cui modificare il presente.

Non è sufficiente farsi Venere nell'aprirsi al mondo se non si hanno i suoi occhi da Erinna pronti a fulminare chiunque tenti di appropriarsi di Venere.

Non è sufficiente farsi Minerva se non si disprezza l'ignoranza alla base dell'arroganza e della discriminazione dell'uomo nei confronti dell'uomo.

Questo non riesco a far comprendere agli uomini.

Gli Dèi sono le contraddizioni in sé che devono forgiare armi con cui corazzare la sensibilità degli uomini e armarli nelle loro azioni nel mondo.

Nel mondo di ferocia costruita dai cristiani, serve l'orgoglio di Nemesi, serve il furore delle Erinni guidate dall'intelligenza progettuale di Minerva affinché l'azione sia efficace non solo nel momento presente, ma in ogni futuro che da quel momento presente può scaturire.

I Pagani non possono essere "buoni" fra gente che vive nell'arroganza e nella discriminazione; i Pagani devono essere "feroci" contro l'arroganza e la descrizione che devono essere considerate i primi nemici degli Dèi perché chiudono la sensibilità al mondo e relegano l'uomo nell'oblio della vita.

I Pagani non possono essere buoni in un mondo di mafiosi che si appropriano della vita di altre persone.

In questo caso non solo negherebbero gli Dèi, ma si presterebbero a supporto dell'arroganza e della descrizione; complici di chi pratica la descrizione nell'impedire ai discriminati di uscire dalla loro situazione.

Essere complici della discriminazione e dell'arroganza uccide la sensibilità dentro all'uomo trasformandolo nel "nemico arrogante" che vorrebbe, formalmente, criticare.

 

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10 gennaio 2023

Le fatiche di Beppi di (o da) Lusiana

Per parlare di Beppi di (o da) Lusiana è necessario parlare attraverso cosa Beppi è divenuto, si è trasformato, diventando uno degli arbitri della Partita Mondiale di Calcio della Filosofia scelto dall'operaio fra un infinito numero di possibilità.

Diventa complesso parlare dell'uomo che si incammina per diventare un Dio e che le sue fatiche hanno già sedimentato il Dio dentro di lui.

L'esempio che noi abbiamo dalla letteratura è quello di Ercole e delle fatiche che lo hanno portato a diventare un Dio.

1 - Uccisione del leone di Nemea.
2 - Uccisione dell'idra di Lerna.
3 - Cattura della cerva di Cerinea.
4 - Cattura del cinghiale del monte Erimanto.
5 - Pulizia delle stalle di Augia, re dell'Elide (nel Peloponneso)
6 - Uccisione degli uccelli del lago Stinfalo.
7 - Cattura del toro di Creta.
8 - Cattura delle giumente di Diomede
9 - Conquista della cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni
10 - Cattura dei buoi di Gerione
11 - Conquista dei pomi d’oro del giardino delle ninfe Esperidi
12- Cattura del cane Cerbero

Nella vita quotidiana gli uomini spesso incontrano dei leoni di Nemea, dei Cerberi o delle Idre di Lerna. Spesso devono pulire stalle, catturare giumente o conquistare pomi d'oro della conoscenza trovando un modo per entrare nel giardino delle Esperidi.

Nella vita dell'uomo, molte di queste fatiche si presentano. L'uomo coraggioso trova il modo per superarle; l'uomo codardo si ritira, magari mostrando la medaglia puntata al petto per qualche atto coraggioso millantato.

Ma il coraggio modella l'uomo e le donne che "può presentarsi all'Olimpo a cui Hera offre Ebe".

 

10 gennaio 2023

Riflessione sulla crisi inflattiva

La crisi dell'economia familiare delle famiglie a basso e medio reddito è sempre più dolorosa.

Viviamo in una società che non si può permettere i redditi delle persone sotto un certo livello, ma allo stesso tempo viviamo in un sistema di speculazione dove troppe persone si arrangiano a danno di altri.

La crisi economica obbedisce a delle pseudo-leggi economiche che sfuggono ad ogni tipo di analisi quando comportamenti soggettivi massificati decidono di usare individualmente la propria volontà per infilarsi nelle pieghe di un sistema fra il legale e l'illegale.

Lo stesso spaccio di droga è un elemento perfettamente funzionale all'economia e alla finanza mondiale perché ha lo scopo di rastrellare denaro privando di quella capacità finanziaria i settori più deboli della popolazione.

Quando alcuni partiti politici dicono di voler combattere lo spaccio di droga, in realtà spostano l'attenzione degli elettori su un tipo di spaccio, magari il più povero della scala sociale, per favorire il grosso spaccio di droga.

All'azione di immiserimento delle condizioni di vita con lo sviluppo del precariato del lavoro, le persone hanno risposto distruggendo i sistemi sociali di controllo più vicini a loro.

La società nel suo insieme è diventata il nemico.

Un nemico per il quale non si fanno figli, non si costruiscono legami e si cercano le pieghe della società per sopravvivere.

Se l'inflazione attacca i salari, si cambiano negozi, si cambiano tipologia di merci, si cambiano le abitudini e ci si adatta.

In questo processo di adattamento, muore una parte della struttura di controllo sociale.

Le persone entrano in sofferenza, ma questa sofferenza si ritorce contro la struttura finanziaria e l'economia territoriale.

La teoria di alcuni ambienti autonomi degli anni '80 del secolo scorso che teorizzava il "rifiuto del lavoro" sembra oggi un'ipotesi praticabile da molte persone grazie ai patrimoni economici accumulati dai padri.

Certi lavori, a condizioni schiaviste, non li vuol fare più nessuno.

L'operaio che prende uno stipendio ogni mese, ha la necessità della sicurezza mese dopo mese, anno dopo anno, per poter continuare a fare l'operaio.

Quando l'operaio vive la precarietà deve cercare di uscire dalla professione di operaio perché questa non gli garantisce le condizioni di vita sufficienti.

Questo è il problema per il quale spesso oggi non si trovano operai.

 

10 gennaio 2023

Gesù disse che gli ebrei amano l'albero, ma odiano il frutto, oppure amano il frutto e odiano l'albero

Scrive Tommaso Didimo nel quarantacinquesimo paragrafo:

Gesù disse: "Non colgono l'uva dalle spine, né colgono spine dai rovi; giacché essi non danno frutto. Una persona buona trae il buono dal proprio tesoro; una persona cattiva, dal proprio tesoro cattivo, che è in cuor suo trae il male e dice (parole) cattive: giacché è dall'abbondanza del suo cuore che produce cose cattive".

Il paragrafo 45 è in continuazione col paragrafo 43 e in continuazione col paragrafo 43 è trattato nei vangeli cristiani.

Scrive il Vangelo di Luca:

43 Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. 44 Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. 45 L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.

Luca 6, 43-45

In Luca la relazione albero-frutto è usata per legittimare la discriminazione e la violenza razzista.

L'albero diventa il soggetto. Il soggetto che è! Si identificano un gruppo sociale, lo si identifica come buono e, qualunque cosa faccia quel gruppo sociale deve essere necessariamente buono. Da qui il concetto diffuso fra i razzisti USA per cui il fine dei "neri" è quello di violentare le donne bianche e, pertanto, vanno aggrediti, bastonati e uccisi perché da loro può provenire solo il male. Albero cattivo che produce frutti cattivi.

I frutti qualificano l'albero, da quell'albero è coerente aspettarsi quei e solo quei frutti. Un albero di fichi non ha le spine; un albero di prugnole o di biancospino ha le spine. I frutti sono entrambi commestibili e si mangiano.

Continua nella pagina:

Gesù disse che gli ebrei amano l'albero, ma odiano il frutto, oppure amano il frutto e odiano l'albero

 

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09 gennaio 2023

Il Crogiolo della vita

Noi viviamo contemporaneamente in tre mondi e spesso, anche se il mondo razionale è preminente sugli altri mondi, il mondo del tempo e il mondo emotivo agiscono sulla nostra coscienza imponendo percezioni di una realtà che la ragione tenta di interpretare e di descrivere attraverso elementi conosciuti dando loro una forma e una quantità. Cerca di definirli.

E' come se "tutta la storia dell'umanità" fosse presente in noi. Nel mondo del tempo, essere presente, non significa che la ricordiamo, significa che la stiamo rivivendo con tutti i sensi estraniati dalle condizioni del reale e invasi da una sorta di "esperienza" di un vissuto che diventa attuale. Dal momento che la ragione pone resistenza a questa insorgenza, si creano delle mediazioni fra la qualità dell'esperienza vissuta e l'interpretazione imposta dalla ragione che si è adattata alla realtà.

Su questo si innesta anche il nostro desiderio soggettivo. Un desiderio che l'emozione proietta in forma di speranza sia nella realtà vissuta attualmente sia nella forma di desiderio nostalgico quando rivive il passato.

L'incapacità di vivere il presente razionale distinguendo quanto appartiene al mondo del tempo, al desiderio e alle emozioni crea nelle persone quella situazione di irreale che le costringe a sognare di un "tempo passato", le costringe a desiderare "ciò che non possono o non sanno costruire col lavoro", ad eccitarsi nell'attesa dell'evento "salvifico", a farneticare di realtà altre che vengono loro negate.

Siamo esseri complessi, ma facciamo di tutto perché questa complessità ci travolga anziché mettere la complessità al servizio dei nostri progetti.

 

09 gennaio 2023

Com'è bello parlare di medioevo per chi si identifica in re e principi.
Bello, fare il re.
Le persone che hanno sudato per costruire il futuro, non sono ricordate nei libri di storia.
Appaiono come masse informi. Solo la propaganda del re e di chi anela ai privilegi del re con la sua immaginazione, si illude che tutti gli uomini fossero come il re, esattamente come tutti i cristiani si illudono di essere come il Dio che immaginano.
E' ora che io vada.

 

09 gennaio 2023

In tribunale ennesimo rinvio dell'udienza.

 

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08 gennaio 2023

Il concetto di uguaglianza

Il concetto di uguaglianza fra gli uomini è uno dei concetti più difficili in filosofia.

Apparentemente tutti sono d'accordo che tutti gli uomini siano uguali.

In realtà la discriminazione è l'unica forma educazionale con cui gli uomini vengono educati nella vita e nella società e l'educazione alla discriminazione passa attraverso l'imposizione del concetto di uguaglianza che tende a privare il soggetto educato della propria forza di determinazione nell'oggettività al fine di imporgli l'uguaglianza non nei confronti dell'educatore o degli educatori, ma nei confronti di altri educati all'uguaglianza.

La discriminazione fra l'educatore e gli educati nl concetto di uguaglianza è l'azione che fa interiorizzare il concetto di discriminazione nell'educato che davanti alla prospettiva di "essere sottomesso all'educatore" o di essere "l'educatore che sottomette imponendo il concetto di uguaglianza" sceglie il secondo facendo violenza discriminatoria nei confronti dei primi.

L'educazione alla discriminazione, al bullismo, al razzismo, all'emarginazione, alla superiorità, all'arroganza intesa come persona psicologica che domina altri sia psicologicamente che fisicamente, nella nostra società passa attraverso l'imposizione dell'uguaglianza che, negando le specificità del soggetto, modifica la struttura pulsionale veicolandola in rivendicazioni discriminatorie rispetto alle altre persone.

E' come dire: "Dio dice agli uomini che devono essere uguali fra di loro!". Fra Dio che domina gli uomini che devono essere uguali, ogni singolo uomo vuole essere Dio che dice ad altri uomini che devono essere uguali. Ne segue che ogni uomo deve discriminare gli altri per essere uguali a Dio e impedire agli altri di elevarsi a Dio come ha fatto lui.

L'uguaglianza fra gli uomini si ottiene soltanto se gli uomini possono sviluppare le loro specifiche e individuali specificità e per farlo è necessario uccidere il Dio degli ebrei e dei cristiani processandolo per delitto.

Se non si fa questo, la discriminazione, il razzismo, la prevaricazione, le dittature sia nella forma di bullismo o nella forma di violenza militare, sono una costante sociale che blocca lo sviluppo dell'umanità in nome della supremazia di Dio che fa della discriminazione fra sé e il mondo umano il più feroce ed infame delitto che si possa compiere.

 

08 gennaio 2023

Riflessione su Holbach e gli illuministi

Quando Voltaire critica le posizioni contrarie al cristianesimo di Holbach scritte in "Il buon senso" arriva a dire:

"In quel libro vi sono verità ben esposte; ma sono guastate da un grosso difetto. L'autore vuole continuamente distruggere il Dio di Scoto, di Alberto, di Bonaventura, il Dio ridicolo degli scolastici e dei monaci. Ma notate che egli non osa dire una sola parola contro il Dio di Socrate, di Platone, di Epitteto, di Marco Aurelio, contro il Dio di Newton e di Locke, oso dire anche contro il mio. Perde il tempo a declamare contro superstizioni assurde e abominevoli di cui tutte le persone oneste, oggi, sentono la ridicolaggine e l'orrore .... Colui che ha scritto il libro del Buon senso crede di aver attaccato Dio e in ciò egli è completamente privo di buon senso; egli non ha fatto altro che scrivere contro certi preti antichi e moderni. Crede forse di aver annientato il Signore perché ha detto, ancora una volta, che il Signore ha avuto spesso dei servitori birbanti?".

E l'autore della prefazione a "Il buon senso" di Holbach continua dicendo:

In realtà, queste poche righe contengono due menzogne: quella di cui si è già detto, e, in più, l'asserzione che la polemica antioscurantista o antiteologica è ormai superflua, un "perditempo". Vien da chiedersi se questo sia il Voltaire che aveva lanciato (e non mai rinnegato) il grido di battaglia "écrasez l'infame!" e aveva attaccato le stesse superstizioni che Holbach attacca. E' anche falso che Holbach, soprattutto nel Buon senso, si attardi a polemizzare contro la scolastica e, in generale, contro la teologia medievale; la sua polemica anticristiana si rivolge o contro le sacre scritture (spesso contro le epistole di S. Paolo o a lui attribuite), o contro teologi e pensatori cristiani del Sei-Settecento: è dunque una polemica "aggiornata".

Prima di decidersi a menzionare il Buon senso in questa infelice aggiunta, Voltaire aveva svolto contro l'operetta di Holbach una polemica tacita (forse per mostrare che non si degnava di citare quel libercolo, o per non fargli una involontaria réclame) nei capp. 8-9 dell'Histoire de Jenni, sotto forma di una discussione tra Freind e un avversario di comodo, Birton, che ha il compito di enunciare obiezioni holbachiane e di riconoscersi sconfitto da repliche inconsistenti, tra gli applausi di coloro che assistono a questa schermaglia. Per tale discussione, Voltaire non ha, si può dire, utilizzato quasi affatto le sue postille al Buon senso, tranne gli accenni alla speranza nell'immortalità dell'anima. Il Dio che Freind difende non è il Dio spinoziano, non è la Mens che agitat molem, ma è di nuovo un Dio artefice del mondo, trascendente, garante della morale, e quindi "remuneratore e punitore". A Voltaire è evidentemente sembrato di aver concesso pur sempre troppo al suo avversario nelle postille. La discussione verte soprattutto sul male fisico (non su tutto l'attacco che Holbach aveva mosso alla teodicea), e le risposte di Freind, accolte con plauso dagli ascoltatori, sono più deboli di quelle che avrebbe saputo tirar fuori un abile teologo cattolico. Dio è un artefice eccellente, ma anche al miglior artefice può capitare che la macchina da lui fabbricata subisca, "dopo tanti secoli", qualche guasto. Le malattie "derivano quasi tutte da errori nostri o dei nostri padri, i quali hanno abusato del proprio corpo: non da colpa del Grande Fabbricatore": se il figlio di un alcolizzato nasce con delle tare, dovrà rifarsela con suo padre: Dio che colpa ne ha? Birton azzarda l'obiezione: Dio è o impotente o malvagio; Freind di nuovo cerca di scaricare il male fisico sugli uomini, con una risposta imbarazzatissima.

Tratto dalla prefazione a Holbach, Il buon senso, editore Garzanti, 1985 pag. LXXI

Tutto questo per far comprendere come l'illuminismo volteriano fosse un illuminismo cristiano e difendesse Dio e il diritto di Dio di dominare gli uomini.

Holbach fu indubbiamente il maggior filosofo "ateo" del 1700 e il suo ateismo, a differenza degli illuministi che attaccavano la chiesa come struttura, aggrediva l'idea stessa dell'ideologia cristiana partendo dalle incongruenze e dagli elementi che disponeva in quei secoli.

Il suo ateismo mandava in bestia Voltaire che vedeva chiusa la porta del paradiso a cui egli aspirava.

 

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07 gennaio 2023

Scodinzolare

Ho notato come la maggior parte delle persone siano educate a scodinzolare davanti a qualcuno (che pensano come autorità) nell'attesa di un biscottino e di una pacca sulla testa.

Dal momento che non hanno la coda per scodinzolare, lo fanno emettendo aria dalla bocca mediante una lingua che lecca la propria e l'altrui arroganza.

 

07 gennaio 2023

Gesù aveva un idolo ed era il denaro, la ricchezza.

Una ricchezza che accumulava invitando le persone a rinunciare alla loro ricchezza, a dare a lui i beni che poi li avrebbe distribuiti ai poveri.

In tutti i vangeli sappiamo che Gesù non ha mai lavorato e non ha mai distribuito nulla, del suo lavoro, ai poveri.

Che Gesù accumulasse ricchezza allo stesso modo delle chiese cristiane di oggi, non c'è dubbio.

L'episodio chiarificatore è quello del "giovane ricco" che riprendo dal vangelo di Matteo.

Nell'episodio Gesù si rattrista perché quel giovane non vuole privarsi delle ricchezze, diventare povero e seguire Gesù.

E così Gesù se ne verrebbe fuori con la famosa frase: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli" e po "Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli".

Questo spaventa gli apostoli che stanno accumulando ricchezze e dicono a Gesù: "Chi si potrà dunque salvare?".

In sostanza dicono: "Noi che accumuliamo ricchezze inducendo le persone a diventare povere e a darci i loro beni, come ci possiamo entrare nel regno dei cieli?"

E Gesù, in sostanza, risponde: "Voi continuate ad accumulare ricchezze perché: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".

Cioè Dio può farvi entrare nel regno dei cieli anche se voi accumulate ricchezze senza darle ai poveri.

Riporto dal Vangelo di Matteo:

16 Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". 17 Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". 18 Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, 19 onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso". 20 Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?". 21 Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". 22 Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze. 23 Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 24 Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli". 25 A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque salvare?". 26 E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".

Vangelo di Matteo 19, 16-26

I vangeli descrivono l'arte dell'inganno e, in effetti, abbiamo un Bergoglio, a capo della maggiore finanza mondiale che dice alle persone di non desiderare il denaro e il benessere che il denaro concede loro.

 

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06 gennaio 2023

Consapevolezza

Me ne stavo in ospedale, appena uscito da un intervento di defibrillazione, quando in camera, ero una sorta di "uomo fortunato" avevo una camera da solo, arrivò un anziano prete cattolico.

Chiunque mi legge conosce le mie idee in proposito.

Ho evitato ogni atteggiamento di conflittualità e di contrapposizione.

Così, appena lo vidi, gli chiesi: "Figliolo, quanto tempo è che non ti confessi? Lo sai che il peccato di arroganza è l'unico peccato che gli Dèi non perdonano? E non riconoscere l'arroganza di identificazione con un Dio assoluto impedisce alla morte del corpo fisico di aprire le porte dell'infinito."

Il prete mi ha guardato un po' sconvolto e mi ha detto "Abbiamo idee diverse!" ed è sparito dalla circolazione.

 

06 gennaio 2023

Questa è la situazione del covid-19 in Italia nell'ultima settimana. Il governo rilascia i dati una sola volta la settimana "per non creare allarme".

La media dei contagi, questa settimana, è stata di 20000 contagi al giorno e ha prodotto 775 morti che significa 110 morti al giorno.

La Cina sta facendo circa 20000 contagi al giorno nella zona di Pechino e di Shànghai.

Abituati alla politica del covid zero, davanti all'ondata provocata dalla nuova variabile, sono corsi in ospedale intasando gli ospedali, come è successo in Europa e negli USA.

Non è una variabile più mortale delle altre, ma si da da fare. Pechino, in questo momento, denuncia 1000 morti in un mese, un terzo dei morti mensili in Italia, anche se è prevedibile un certo aumento.

La variabile che circola negli USA stafacendo 11000 morti al mese mentre le stesse variabili, in Giappone fanno oltre 4milioni di contagi e oltre 7000 morti.

Tutte queste variabili sono già presenti in Europa si prevede che si diffonderanno come negli USA o in Cina, ma non si è ancora in grado di definire i tempi e gli effetti della diffusione.

Per ora sappiamo che il covid in Italia e in Europa è in crescita con tutto il suo carico di morti.

Le protezioni individuali sono l'unica difesa che noi abbiamo contro il covid e i vaccini sono l'unica protezione dagli effetti più deleteri del contagio.

 

La pagina di questa giornata

 

 

05 gennaio 2023

Aspettative giudiziarie

Il procedimento penale scaturito dall'aggressione del fondamentalista travestito da cacciatore che pretendeva di sparare in presenza di persone che si apprestavano a celebrare il rito dell'Equinozio d'Autunno, sta diventando una sorta di "Storia Fantastica" per l'intreccio di assurdità che sono state ingenerate da chi, sembra, avesse un certo potere sul territorio contro i Pagani.

Alla fine la scriverò questa storia.

Ho raccolto tutti i documenti, decisione processuale per decisione processuale, dichiarazione per dichiarazione.

Quando mi sono trovato circondato e impotente rispetto a comportamenti che non capivo e che mi richiamavano alla mente anni bui della Repubblica, ho messo in gioco la mia storia, una storia che ha preceduto il mio cammino di Stregone e che mi ha portato a diventare un Pagano.

Forse un po' di serietà è emersa fra i magistrati e questo tende il mio spirito verso un moderato ottimismo.

La vicenda, comunque prosegua negli anni (ogni udienza di tribunale è una tappa) ha sottolineato chi è un Amico, da chi non era un amico sfruttando il paganesimo, che stiamo costruendo, per scopi diversi. Qualcuno merita un affetto infinito, alcuni disprezzo infinito.

La vita costringe le persone ad affrontare i problemi, dal come le persone affrontano i problemi manifestano la qualità della loro esistenza.

Capire che la Stregoneria è trasformazione soggettiva significa capire che la trasformazione non è solo un miglioramento del proprio essere nel mondo, ma anche, un distruggere sé stessi nel mondo. Questo non dipende dall'evento che affrontiamo, ma da come noi decidiamo di affrontare l'evento e di quante emozioni carichiamo l'evento vissuto.

 

05 gennaio 2023

Onfray, le streghe e il "martello delle streghe"

Michel Onfray è un "filosofo" francese che vive una sorta di distruzione del presente con la sconfitta del cristianesimo che egli immagina e con l'avvento delle "barbarie islamiche". Sono testi che lasciano il tempo che trovano. L'espressione di un super-uomo che deride i piccoli uomini e utilizza i "piccoli uomini" per mandarli al massacro della sua crociata suprematista.

Fanno un po' ridere questa destra neonazista che fa i femministi per distruggere la cultura analizzando i conflitti di una situazione passata senza chiedersi dei meccanismi ideologici e teologici che hanno innescato quel conflitto come se oggi i medesimi meccanismi ideologici o teologici non stessero realizzando il medesimo conflitto in forme diverse.

Io non condivido i contenuti di Onfray, tuttavia le riflessioni storiche possono essere interessanti se ci si limita a lasciarle nel tempo in cui si sono espresse.

Questa riflessione è tratta da "Decadenza" di Michel Onfray

Jakob Sprenger è un domenicano formatosi alla facoltà di teologia di Colonia, dove ottiene un dottorato e diventa professore incaricato della cattedra di teologia; viene eletto decano dai colleghi e priore dai correligionari; è allievo di Alano della Rupe, un domenicano bretone che fonda le Confraternite del Rosario, di cui approfondisce la devozione assieme a quella verso la pietà mariana - si dice addirittura che la Vergine gli abbia reso l'onore di un' apparizione nel chiostro del suo convento, dove aveva portato le reliquie di un dito di sant'Anna. Nel febbraio del 1479, Sprenger, intellettuale formatosi a insegnamenti teologici di fascia alta, viene iniziato alla pratica inquisitoria. Muore all'età di sessant'anni, mentre si trova in visita presso le suore domenicane di Strasburgo.

Anche il suo compagno di scrittura, Heinrich Institoris, è domenicano, lettore, dottore in teologia e infine priore. Autoritario, ombroso e collerico, raccoglie fondi per la crociata contro i Turchi; fa bruciare libri e assiste a parecchi processi finiti con la condanna a morte sul rogo; scrive contro l'eresia e organizza dispute contro gli eretici; difende con ostinazione il diritto del papa a dirigere gli affari temporali. Ricordiamo che nel 1486, cioè nello stesso anno in cui viene pubblicato il Martello, papa Innocenza VIII ringrazia Lorenzo il Magnifico facendo sposare il proprio figlio (cioè, il figlio del papa ... ) con la figlia del mecenate; a questo aggiunge un regalo al figlio del Magnifico, anche lui chiamato Lorenzo, elevandolo alla dignità cardinalizia - il ragazzino, allora tredicenne, diventerà papa e sarà conosciuto con il nome di Leone X ... E' allo stesso Innocenzo VIII che dobbiamo la bolla Summis desiderantes affectibus [Desiderando con supremo ardore] che permette all'Inquisizione, il 5 dicembre del 1484, di operare in materia di stregoneria. Institoris muore attorno al 1505, all'età di settantacinque anni.

Sprenger e Institoris rappresentano per la teologia dell'Inquisizione ciò che Deleuze e Guattari hanno rappresentato per la filosofia degli anni Settanta - un must. Anche se il libro è firmato da entrambi, è però a Institoris che si deve quasi tutta l'opera. D'altra parte, l'odore di santità che aleggiava attorno a Sprenger, suo compagno d'inquisizione in giro per l'Europa, si rivelò, già quand'era in vita, e tanto più post-mortem, molto efficace nel trasformare, editorialmente, il libro in un best-seller, Cosa che, in effetti, fu, se è vero che tra il 1486 e il 1669 contiamo 34 edizioni in tutta Europa - Italia, Francia, Svizzera, impero germanico, Paesi Bassi, Spagna ... In tutti questi paesi, furono allora distribuite ben 30.000 copie di questo manuale degli inquisitori contro le streghe.

In effetti, ciò che contrappone l'inquisitore alla strega è semplice: il primo sta dalla parte dell'istituzione, ha l'università con sé, si rifà a letture autorizzate e ad autori canonici, è sostenuto dalla Chiesa cattolica e dal potere del Vaticano; pretende di spostarsi con il filo di Arianna nei contraddittori labirinti della Bibbia, maneggia alla perfezione le circonlocuzioni della Somma teologica di Tommaso d'Aquino, si destreggia con la ragione patristica e gioca con la retorica scolastica. E' una figura di autorità e di ordine e rappresenta la legge, fa la legge, racconta la legge. Il Libro sta ovviamente dalla parte dell'inquisitore, però l'inquisitore non sa leggere la natura. E un uomo, come san Paolo.

La strega, in compenso, si trova dalla parte della libertà e della natura: conosce i campi e le foreste, i torrenti e gli acquitrini, gli stagni e i fiumi; padroneggia l'arte delle erbe e delle piante e con quelle realizza pozioni e unguenti che curano e guariscono oppure che avvelenano e intossicano; conosce tutto dei movimenti della luna nascente e calante, crescente e decrescente ed è consapevole dei suoi effetti su tutto ciò che è vivo; passa la propria esistenza assieme ai rospi delle paludi e ai pipistrelli delle grotte, ai serpenti dei fossi e alle anguille dei fiumi; possiede un sapere empirico che viene trasmesso oralmente dalla notte dei tempi. La strega non sa leggere, però la natura sta dalla sua parte. E' una donna, come Eva. I due domenicani lo confessano. Discutendo del modo per togliere i malefici, scrivono: "Tale genere di superstizione non è praticato dalle persone colte o sui libri, ma del tutto da gente inesperta. C'è un solo fondamento e quello non è espresso o praticato: è impossibile che qualcuno si dedichi alle stregonerie come uno stregone". Nessun sapere libresco, quindi, piuttosto una conoscenza empirica detta e raccontata, offerta e trasmessa con il passaparola. Ci vuole esperienza e dimostrazione pratica: in altre parole, una sapienza popolare venuta da ... Eva!

Da: Michel Onfray, Decadenza, Ponte delle Grazie, 2017, Pag. 284 - 286

Uomini che vedono il mondo crollarsi attorno non dovrebbero fare filosofia.

 

La pagina di questa giornata

 

 

04 gennaio 2023

Ancora su Protogono, Fanes, Fanete, Eros.

Per parlare di Protogono, Phanes, Fanes, Eros, non possiamo ricorrere alla Grecia. Non perché la Grecia non conoscesse la sostanza divina di Protogono, ma perché la realtà divina di Protogono non poteva essere ricondotta all'interno della filosofia metafisica di Platone Né era interesse di Democrito affrontare la realtà in termini religiosi. Era Platone che faceva guerra a Democrito, non viceversa.

Per parlare di Protogono, Fanes, Fanete, Eros, dobbiamo entrare in una diversa dimensione del pensiero della filosofia metafisica che è emersa nella cultura saltando a piè pari oltre 2300 anni di filosofia cristiana.

E' in Egitto che noi possiamo incontrare logiche del venir in essere dell'universo in cui Protogono, Fanes, Fanete o Eros è identificabile sia pur con diverse sfaccettature e con nomi diversi.

Nell'Antico Egitto ci sono vari tipi di "creazioni", del venir in essere dell'universo. Abbiamo creazioni in cui gli Déi nascono da sé e creazioni in cui il presente viene in essere per opera di Dèi.

La questione è complessa perché la cultura religiosa dell'Antico Egitto non è un'unica cultura religiosa, ma viene riscritta più volte. Se noi pensiamo che immaginiamo un lungo periodo storico che va dal momento in cui i cristiani collocano la nascita di Gesù ad oggi, circa 2000 anni, dobbiamo pensare che oltre 3000 anni prima si è sviluppata e trasformata la civiltà religiosa egiziana che emergeva in forma diversa a seconda della preminenza, che nei vari periodi storici, assumevano le diverse città.

Questo personaggio, Protogono, Fanes, Fanete, Eros, è una potenza che emerge in un universo primordiale in cui è assente ogni coscienza e ogni intelligenza. Lui stesso non è coscienza o intelligenza. Appare come "pura necessità" che necessita della materia per trasformarsi in Intento.

Si tratta della materia che inizia ad animarsi.

Non c'è una volontà che anima la materia, è la necessità che anima la materia e questa materia, animata dalla necessità, acquisisce coscienza riconoscendo sé stessa diversa dal mondo che la circonda.

La creazione di Tebe

Ammone Demiurgo

Stanza novantesima

L'Enneade era ancora chiusa nelle tue membra,
[...] tutti gli Dèi erano ancora riuniti nel tuo corpo.
Tu uscisti per primo, per dare inizio alla Prima Volta,
o Ammone, il cui nome è nascosto davanti agli Dèi,
Tu Anziano che sei più vecchio di questi,
Ta-Tenen, che ha creato se stesso come Ptah.
[...]
Egli starnazzò, essendo il Grande Starnazzatore, nel luogo dov'era, solo:
egli cominciò a parlare in mezzo al silenzio;
aprì tutti gli occhi e fecero che vedessero,
egli cominciò a gridare, mentre la terra era inerte.
Il suo urlo si diffuse, quando non c'erano altri che lui.
Mise al mondo ciò che esiste e fece che vivesse,
fece che tutti gli uomini conoscessero una strada per camminare:
sicché vivono i loro cuori quando lo vedono [...]
Stanza quattrocentesima
Quattro furono le Dee della prima volta [...]
[...]
Facendo la vulva e creando il fallo
Egli inaugurò l'accoppiamento con le giovani donne
Si comportò da maschio
Con ciò che aveva preso nel pugno quando ancora non
Esisteva la vulva,
Lui che apparve come Ra fuori dal Nun e mise al mondo
Ciò che è e ciò che non è
Padre dei padri, madre delle madri,
toro di queste quattro giovani Dee.

Da "Mille canti in onore di Ammone e di Tebe" scritti su un papiro del museo di Leiden (n. 350).
Da Testi religiosi dell'Antico Egitto, Mondadori, 2001, pag. 30-31

Questo emergere dell'intento nella materia e il plasmare i corpi in quanto l'intento agisce nella materia, è il senso religioso di Protogono, Fanes, Fanete, Eros. Il senso sessuale della vita che si dispiega nell'universo in sé stessa e per sé stessa, trova in Eros la definizione esatta. La coscienza altro non è che la rappresentazione di una frazione di materia che si emoziona.

----continua----

 

04 gennaio 2023

Dare per scontato

La figura di Eros primordiale, Protogono, Fanes. Fanete, comunque chiamato, io l'ho sempre data per scontata perché la figura religiosa l'ho trattata oltre 20 anni fa ne "La stirpe dei Titani" che commentava la Teogonia di Esiodo.

Purtroppo, ciò che è chiaro per me, non sempre risulta chiaro alle persone, in particolare per la filosofia.

Fu Platone che stuprò Eros facendolo diventare non chi anima l'universo, ma un servo dell'anima a disposizione del demiurgo.

Ovviamente Platone assume il nome di Eros come amore, degli altri due nomi con cui gli orfici lo chiamavano, "Protogonos", primigenio, e Phanes, colui che manifesta,vengono ignorati come termini da Platone perché non rientrano nei suoi schemi.

Anche per questo, dunque, tutta la filosofia della Religione Pagana non ha nulla a che vedere col platonismo o col neoplatonismo.

So perfettamente che i cristiani chimano Patone e i Neoplatonici col nome di "pagani". Lo stesso vale per molte persone che si definiscono "Pagane" e che assumono il Platonismo, il neoplatonismo o lo stoicismo come modelli religiosi.

Ma Platone non chiamava sé stesso "Pagano" e nemmeno i neoplatonici chiamavano sé stessi "pagani" e neanche gli stoici.

Per chiamare sé stesso "pagano" è necessario uscire dalle categorie della filosofia insegnata nelle scuole ed assumere categorie di pensiero alternativo.

Appunto, costruire la Religione Pagana.

 

04 gennaio 2023

Covid-19 e Giappone

E il covid-19 ne ammazza un altro famoso. Ricordo che il Giappone in questo momento è il paese a maggior contagi al mondo.

E' morto a 74 anni il disegnatore giapponese Gosaku Ota. Disegnò i fumetti di Mazinga Z, Goldrake e Jeeg robot d’acciaio.

Era uno stretto collaboratore dello scrittore e fumettista Go Nagai. Gosaku Ota è morto dopo alcuni giorni di ricovero per una polmonite e le complicazioni del Covid.

La sua morte sarebbe avvenuta il 12 dicembre, ma la famiglia ha voluto divulgare la notizia della morte solo il 2 gennaio 2023.

Il cartone animato era osteggiato in occidente in quanto sviluppava principi scintoisti in contrapposizione ai principi cristiani.

 

04 gennaio 2023

I pagani e i procedimenti giudiziari

Lunedì sono al tribunale di Venezia dove, spero, si concluda, almeno questa fase, il procedimento penale contro l'aggressione subita da un cristiano "cacciatore"sull'Altare Pagano durante la preparazione del rito del 2016.

Per oltre cinque anni ho subito minacce nascoste sotto derisioni ogni volta che tentavo di chiarire.

Lunedì non è lontano.

Esistono due tipi di persone che chiamano sé stesse Pagane. Una che ama Dio e che non farebbe mai nulla di ciò che immagina Dio voglia pronto a rinunciare a chiedere giustizia per i delitti di Dio; e ci sono i Pagani che ritengono sé stessi con i medesimi diritti di Dio e pretendono che Dio sia condannato per i suoi delitti.

La sottomissione non è uguale al principio di uguaglianza sotto la medesima legge che è il principio della nostra democrazia.

Io che ho esperienza del tradimento subito da qualcuno che "furbescamente" chiamava sé stesso "pagano", ho continuato ad affrontare le condizioni e le contraddizioni perché è in questo modo che si costruisce la Religione Pagana.

 

La pagina di questa giornata

 

 

03 gennaio 2023

Riflessione di stregoneria 2023

Una parte della Stregoneria si sviluppa nell'individuo attraverso i concetti che l'individuo si forma rispetto al mondo.

Cosa significa?

Significa che se una persona ha delle idee preconcette sul mondo in cui vive, quelle idee preconcette fermano il suo sviluppo della conoscenza; fermano le sue trasformazioni; bloccano la sua capacità di penetrare la realtà.

Se io affermo che la Terra è al centro dell'universo posso costruire delle fantasie immaginarie sulla centralità della Terra, ma non mi permette di costruire quella conoscenza del reale che mi permette di uscire daiconfini della centralità della Terra e tentare di conoscere l'universo.

La Stregoneria è un processo di modificazione continua delle nostre idee sul mondo e la modificazione delle nostre idee sul mondo comporta un certo dolore perché abbandona ciò che pensiamo di conoscere per affrontare forme di conosciuto.

Se le persone dicono "Io sono Pagano" e si immaginano Zeus sul trono con i fulmini in mano, possono immaginarsi allo stesso modo Yahweh o Allah con i fulmini in mano, ma quell'immagine bloccherà ogni possibilità di conoscere il divino in cui vivono.

Se dico che "Zeus è l'aria che respiro" tolgo a quelle persone l'immagine immaginifica, quel delirio di potenza, e porto quelle persone nella magia perché considerare l'aria qualche cosa di divino significa far sorgere la coscienza che modificando l'aria si modificano le nostre condizioni di vita.

E questo è un primo passo per scorgere la realtà divina di quanto ci circonda.

Pensare una cosa o pensarne un'altra, non è la stessa cosa. Ci sono modi di pensare che aprono le porte dell'infinito e ci sono modi di pensare che sbarrano le porte della conoscenza.

 

03 gennaio 2023

Il rifiuto di polemiche su Facebook

Le persone non hanno ancora capito che io non ho nessuna voglia di "fare polemiche" o cercare persone che "seguano le mie idee".

Una polemica come questa in cui si afferma una credenza fideistica non supportata da dati o da ragionamenti serve solo per far polemica per la polemica:

RIPORTO:

V.S.xxxxxx
In un passaggio c'è scritto che la stregoneria è un mutamento continuo delle nostre idee eccetera eccetera Peccato che ci siano persone convinte che il covid esiste veramente e abbia ammazzato milioni di persone ma evito di commentare oltre dato che in tutta evidenza Ognuno è bravo a vedere e considerare solo ciò che vuole

Federazione Pagana
V.S.xxxxxx Stando ai servizi Sanitari di tutto il mondo, il covid-19 ha ucciso 6.692.000 persone ed è facile immaginare che il numero sia sottostimato (come del resto ha dichiarato il governatore dello stato di New York subentrato a Cuomo, ne proprio Stato per cercare di "contenere" l'allarme). Il covid ha contagiato ad oggi 661.000.000 di persone e anche questo dato, dei servizi sanitari nazionali, appare sottostimato. E morti e contagiati continuano. Fra le altre cose, sono morti anche dei miei vicini per covid. Vicini convinti che il covid non esisteva, anche se la variante di oggi è meno mortale. Infatti, anche in questo consiste la Stregoneria, prendere atto della realtà e proteggersi o agire nei suoi confronti. Ovviamente, se qualcuno "crede" che il covid non esiste, non si proteggerà da una possibile infezione e sarà esposto al contagio. Sarà più fortunato se vive in campagna lontano dalle persone. Meno fortunato se vive come me in città e magari, per lavoro, sarà costretto al contatto con le persone. Sarà fortunato se sarà abbastanza giovane che reagisce al covid, magari senza sintomi, sarà meno fortunato se avrà delle fragilità che vengono attivate dal covid portandolo a morire.Fino ad oggi in Italia sono morte 184.600 persone. Buona Giornata

V.S.xxxxxx Federazione Pagana Questa è una parte dell'informazione che talune persone vogliono vedere... informazione propinata dai media che scrivono solo ciò che interessa a loro...l'altra parte dell'informazione è stata occultata benissimo ed è davvero strano che nemmeno dei sedicenti pagani, che dovrebbero avere una mente che vede oltre ed essere più evoluti, se ne siano resi conto.

Autore
Federazione Pagana
V.S.xxxxxx I media stanno occultando una parte della realtà. Per esempio. I dati dicono che negli USA ci sono stati 1.092.000 morti, ma i media, come te, sembrano più interessati ad alimentare l'inconsapevolezza del pericolo che non ad attrezzare le persone a farvi fronte come fecero Trump, Bolsonaro e gli inglesi o Zaia). La miopia di chi nega la realtà è la stessa miopia di chi farnetica in complotti internazionali pensando che 10.000,000 di medici e infermieri stiano complottando contro l'umanità inventandosi una pandemia che non esiste. In un mondo in cui tre persone non riescono a mettersi d'accordo su che cosa mangiare a mezzogiorno, 10.000.000 di persone si sono messe d'accordo. Se questa è la tua convinzione, forse è meglio che ti cerchi qualche altra pagina da seguire, perché questa non fa per te.

V.S.xxxxxx
Federazione Pagana Comunque su una cosa ha perfettamente ragione smetterò di seguire questa pagina perché in tutta evidenza è gestita da persone totalmente inconsapevoli e fifone assolutamente in antitesi con uno spirito pagano vero siete Pagani solo a parole ma non nell'anima Tanti saluti e buon proseguimento con questo terrore che vi attanaglia ??????

Autore
Federazione Pagana
Sono contento che Lei lasci la pagina, certamente altre persone condividono il suo modo di vedere.

 

03 gennaio 2023

Le proposte della Religione Pagana su Facebook nel dicembre 2023

Anche questa pagina è fatta.

Tutte le proposte di discussione della Religione Pagana messe su Facebook nel mese di dicembre del 2023.

Un altro anno è terminato e ora il mese di dicembre è stato completato.

Per ora ci sono quasi 6 anni di proposte su Facebook, raggruppate per mese, per 71 pagine web molto grandi che, probabilmente nessun motore di ricerca linkerà.

 

03 gennaio 2023

Poi, mi devo rassegnare ad andare un po' avanti e indietro dall'ospedale per controlli e verifiche.

 

03 gennaio 2023

Le fasce deboli della società civile

La maggior parte degli italiani pensa che l'aumento dei prezzi che coinvolgerà le fasce più deboli della popolazione a loro non riguarda.

La ricchezza dovrebbe, secondo loro, riguardare i ricchi e, per questo, è stata fatta una manovra economica che aiuta i ricchi a discapito dei poveri che, siccome sono poveri, sono imbroglioni. Non come i ricchi che danno lavoro nero, mazzette ai politici e si comprano gli appalti.

Il covid continua a fare 600000 nuovi contagi al giorno specialmente negli USA e in Europa anche se la Cina sta, in questo momento, affrontando un'ondata che, se pensata grande rispetto alla tolleranza zero, è comunque minore che non in Italia

Dovrebbe essere la Cina a richiedere i tamponi per chi arriva dall'Europa ma ormai ha cambiato politica.

Ora impellente si sta facendo la questione dei prezzi. Il caro bollette era una questione che affrontava Draghi quattro mesi fa. Ora la questione è inflazione e aumento dei prezzi su tutta la gamma dei prodotti.

Non siete contenti? Avete un governo di destra che provvederà ai ricchi.

Mi siedo sulla riva del fiume e osservo.

 

La pagina di questa giornata

 

 

02 gennaio 2023

La propaganda come atto di guerra

E' iniziato il 2023 un anno che si preannuncia pieno di affanni. Tutti i problemi del 2023 li abbiamo portati nel nuovo anno. La novità più grossa è che le persone disposte ad affrontare i problemi si sono ritirate timorose e al loro posto sono subentrate persone che antepongono la propaganda personale ai problemi del paese.

La propaganda è sempre un atto di guerra contro qualcuno che risponde con atti di guerra simili che non si riversano sulle persone che hanno fatto propaganda, ma sull'intera nazione il cui governo fa della propaganda il suo modo di essere nel mondo.

E i cittadini?

Subiscono lo strapotere di chi fa della propaganda contro altri e subiscono le conseguenze delle azioni degli altri come ritorsione alla propaganda.

 

02 gennaio 2023

Niente brindisi

E' il primo anno che non ho

salutato all'arrivo.

Niente brindisi e solo affetto per gli amici. Il 2023 non è un anno gradito.

 

02 gennaio 2023

Buon 2023 a tutti

 

02 gennaio 2023

Libri scritti e pubblicati in cartaceo da Claudio Simeoni

Ho passato il tempo a sistemare questa pagina nella quale elenco e presento in una carellata i libri che sono riuscito a pubblicare in cartaceo.

Ogni tanto prendo un gruppo di pagine e le sistemo con una formattazione più attuale.

Sono lavori noiosi, ma che vanno fatti. Nel farlo modifico anche la presentazione dei libri rendendola più chiara.

Rimane sempre l'invito a non comperare i libri.

Seguendo i link si può accedere ai vari capitoli che sono tutti presenti in internet.

 

02 gennaio 2023

Ora posso muovermi, uscire, respirare un po' di nebbia. Io inizio in questo modo il 2023.

 

02 gennaio 2023

Fanes, Protogono, Eros

Dopo aver scritto l'incubo di Yahweh e il sogno di Allah come due arbitri della Partita mondiale di calcio della filosofia, mi appresto a raccontare del terzo arbitro. Il terzo arbitro è Fanes o Fanete. Chiamato anche Protogono o Eros. Eros da non confondere con l'Eros che accompagna Venere anche se dal punto di vista religioso e teologico ci sono delle connessioni.

Di questa potenza divina ci sono poche tracce nel Mito.

Lo stesso Mircea Eliade, incapace di collocare Protogonos nel sistema di pensiero greco, preferisce non scriverne e fare solo un piccolo accenno alla voce Eros nel dizionario degli Dèi del Mediterraneo e dell'Eurasia dove scrive:

"Esiodo inserisce la sua nascita tra quelle delle prime divinità e molti poeti di epoca successiva riprendono ancora questa tematica. Poiché infatti ritenevano che l'evoluzione del Cosmo scaturisse da una riproduzione per via sessuale da parte delle divinità, Eros doveva essere necessario fin dall'inizio per dare impulso al moto generativo. In una cosmogonia composta intorno al 500 a. c. e che in seguito è stata attribuita ad Orfeo, si dice che Eros (chiamato anche Protogonos "primogenito" e Phanes (Fanes o Fanete) "manifesto" ["colui che rende manifesto"] sia nato da un uovo splendente creato dal tempo; egli rese feconda la tenebra cosmica da cui furono generati Cielo e Terra."

Mircea Eliade, Dizionario degli Dèi mediterranei, eurasia ed estremo oriente, Editore Jaca Book, 2019, voce Eros, pag. 228

Mircea Eliade come cristiano deve piegare le Antiche religioni nelle categorie di pensiero cristiane e Fanes, Protogono, è per lui uno sconosciuto. Infatti, subito dopo, si rifugia nelle interpretazioni di Platone che comprende meglio applicando le categorie di pensiero cristiane.

L'Inno Ofico a Protogono, anche se molto tardo, ci permette di capire il senso di questo Dio.

Dice l'Inno Orfico a Protogono:

Invoco Protogono dalla doppia natura, errante nell'etere,
nato dall'uovo, superbo delle ali d'oro,
dalla voce di toro, origine dei beati e degli uomini mortali,
seme memorabile, onorato con molti riti, Erichepeo,
indicibile, sibilante occulto, germoglio tutto lucente,
che dissipasti la nube oscura dagli occhi
roteando da ogni parte convenientemente con i colpi delle ali
conducendo la splendida luce santa, da cui ti chiamo Fanes
e Priapo signore e Antauge dallo sguardo lucente.
Ma beato, molto scaltro, molto fecondo, vieni con gioia
alla sacra multiforme cerimonia fra coloro che iniziano ai misteri.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Di Protogono, Fanes, Eros, troviamo tracce significative anche nel Papiro di Derveni la funzione di questo Essere divino.

Dice il Papiro di Derveni:

Zeus poi, uditi dalla dea segreti vaticini,
accolse nelle sue mani la forza e inghiottì il demone glorioso,
degno di venerazione, che per primo balzò nell'etere.
E quello generò Gaia e il vasto Urano;

Dal Papiro di Derveni.

E' indubbio che questa divinità ha attraversato la storia del pensiero greco anche se non si sono eretti templi in suo nome perché in fondo, Eros, non ha una mente razionale. Non può nemmeno essere definito se non attraverso molti giri di parole. Eppure, senza Fanes, Protogono, la stessa Teogonia di Esiodo perde il senso.

Io dovrò scrivere la storia di questo Dio e collocarlo esattamente nel mondo perché egli si affianca ad Allah e Yahweh come arbitro nella partita mondiale di calcio e là agirà per ciò che egli è.

 

La pagina di questa giornata

 

Ratzinger: cialtrone o criminale?

 

01 gennaio 2023

La guerra civile in Italia di Ratzinger e Bergoglio

E' morto un cialtrone, un criminale che ha giustificato lo stupro degli uomini mediante una teologia con la quale minacciava di morte i cittadini se ne avessero accolto il ridicolo, le offese e le ingiurie dei suoi discorsi deliranti.

Un uomo che viene celebrato come "utile alla chiesa cattolica" perché in nome del potere della chiesa cattolica ha stuprato gli uomini mentre la cultura, che avrebbe essere a difesa della società civile si è messa al servizio di un assolutismo criminale il cui scopo era la destabilizzazione Costituzionale.

Una destabilizzazione Costituzionale che sta andando a buon fine proprio perché gli uomini sono stati privati del senso di essere dei cittadini e sono stati psicologicamente trasformati in sudditi supplici.

Ratzinger era un criminale ad un livello peggiore di Hitler, Mussolini, Gesù, Platone, Torchemada, Giovanni XXIII, Teresa di Calcutta o Cortez.

Macellai che, per la gloria di Dio, macellano popoli e uomini rubando loro il futuro.

So perfettamente di essere un ultra-emarginato, ma triste è una società in cui gli uomini di cultura si vendono come puttane al miglior offerente.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!

 

 

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