La ragione osserva il mondo di Ecate e lo trova “oscuro” perché, per la ragione, le luci emotive non brillano e la ragione vive le emozioni come fossero la sua oscurità, la sua follia.
Febbraio 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni quotidiane.
02 febbraio 2023
Io ho già parlato di Ecate.
Ecate attende gli Esseri della Natura che alla morte del corpo fisico partoriscono il loro corpo luminoso, si trasformano in Dèi.
Le due gradi magie assolute, la nascita del corpo fisico e la morte del corpo fisico, sono i limiti della nostra possibilità di eternità e gli altri Inni, che descrivono gli Dèi, sono i passaggi magici che ci portano dalla magia della nascita del corpo fisico alla magia della nascita del corpo luminoso nel momento della morte del corpo fisico.
La ragione osserva il mondo di Ecate e lo trova “oscuro” perché, per la ragione, le luci emotive non brillano e la ragione vive le emozioni come fossero la sua oscurità, la sua follia.
In Ecate la formazione della conoscenza è una strada; le sfide della vita e le scelte, sono i crocicchi di cielo, di mare e di terra.
Quando Ecate festeggia con i corpi luminosi, “anime”, (baccheggiante) trasformati in Dèi, la ragione si disfà nel sepolcro in cui è racchiuso il corpo fisico.
Gli orfici recitano Ecate che viene posta all'inizio della serie degli Inni Orfici perché la nascita degli Dèi è la prima manifestazione di vita dell'universo
Leggiamolo l'Inno Orfico ad Ecate come prima evocazione divina.
Inno a Ecate
Ecate protettrice delle strade celebro, trivia, amabile,
celeste e terrestre e marina, dal manto color croco,
sepolcrale, baccheggiante, con le anime dei morti,
figlia di Perse, amante della solitudine, superba dei cervi,
notturna, protettrice dei cani, regina invincibile,
annunciata dal ruggito delle belve, senza cintura, d'aspetto imbattibile,
domatrice di tori, signora che custodisce tutto il cosmo,
guida, ninfa, nutrice dei giovani, frequentatrice dei monti,
supplicando la fanciulla di assistere alle pie celebrazioni
benevola verso il bovaro sempre con animo gioioso
Da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
Nell'Inno è descritta la strada della vita che porta ad incontrare Ecate. E' la strada che percorre l'uomo religioso che manifesta gli Dèi nel corso della sua vita. Riconosce gli Dèi come consapevolezze degli oggetti che incontra nella vita e li manifesta nelle sue azioni, nel suo impegno e nelle sue passioni.
Gli Esseri della Natura nascono, si trasformano giorno dopo giorno. Percorrono strade e attraversano i crocicchi della vita con le loro scelte. Ecate che custodisce tutto il cosmo nelle sue scelte, guida i giovani nelle loro scelte frequenta i monti, protegge chi protegge (i cani) ed è benevola con il bovaro.
02 febbraio 2023
Mi hanno consegnato il nuovo computer e la prima cosa che ha fatto è stato litigare con Facebook.
Speriamo che ora il problema sia risolto.
02 febbraio 2023
Ho impiegato anni per far comprendere alle persone il senso del rito religioso portando le persone sull'Altipiano di Asiago in un ambiente che potesse ispirare i loro sentimenti e la loro sensibilità.
I riti religiosi, la loro qualità, qualificano un'associazione religiosa.
Ci fu un tempo in cui i riti religiosi erano concepiti solo come atti di sottomissione e di prostrazione nei confronti di un'autorità divina.
Poi, ci fu un'importante sentenza della Corte di Cassazione che definì religiosi ogni tipo di rito con cui l'uomo riconosceva ogni qualità di divino nel mondo.
Così anche le Istituzioni dovettero riconoscere che i riti religiosi non consistevano "solo" nella sottomissione ad una divinità riconosciuta, ma al riconoscimento di una qualità divina al di là del tipo di relazione che con quel divino l'individuo intratteneva.
Però, quando io iniziai oltre 20 anni fa a fare i riti, mi fu difficile insegnare alle persone che era inutile pregare, era necessario evocare, chiamare gli Dèi, riconoscerli, viverli.
In gran parte non ci sono riuscito.
Le persone cercavano un'autorità a cui sottomettersi e io non ero disposto ad accettare compromessi. Molti arrivarono, molti se ne andarono, molti mi odiarono.
Dal momento che non accettavo di sottomettere le persone che venivano ai riti, mi sono tirato addosso molto odio da parte di persone che cercavano un diverso altare davanti al quale prostrarsi.
Il cristianesimo le aveva educate così. Quando venivano cercavano un surrogato o per sottomettersi o per poter sottomettere.
I Pagani non possono giocare ad un gioco del genere.
Per questo motivo ho fatto fatica a far comprendere alle persone i riti Pagani. Ma i riti qualificano il tipo di relazione che si intrattiene col divino che si riconosce.
Senza la qualità e i contenuti dei riti, non esiste religione. Senza la sistematicità dei riti, non esiste religione.
I riti sono la manifestazione della Religione: dalla qualità del rito riconoscete la qualità della religione.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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