Sembra che la pandemia da covid-19 stia scemando velocemente. I servizi sanitari mondiali non sono più in affanno. I vaccini vengono prodotti con più calma e ponderazione. L'economia mondiale si sta rimettendo in moto. La domanda da porsi ora è: che ne è stato delle società civili prima del covid-19? Cosa è cambiato?
Marzo 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.
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02 marzo 2023
Tommaso Didimo, i discepoli domandarono a Gesù: "La circoncisione giova oppure no?"
Tommaso Didimo, i discepoli domandarono a Gesù: "La circoncisione giova oppure no?"
Scrive Giuda Tommaso Didimo nel cinquantatreesimo paragrafo:
I suoi discepoli gli domandarono: "La circoncisione giova oppure no?". Egli rispose loro: "Se giovasse, il loro padre li genererebbe circoncisi dalla madre loro, ma la vera circoncisione nello Spirito ha trovato piena utilità".
Questo paragrafo del vangelo di Tommaso Didimo tratta dell'uso del pene. Il pene è l'elemento centrale del contendere del nascente cristianesimo e di tutta la predicazione di Gesù. Il controllo del pene, per estensione della vagina e dei rapporti sessuali, è l'oggetto sacro di tutta la predicazione degli evangelisti come sviluppo dell'idea razzista e separatista degli ebrei. Gli ebrei a Babilonia imposero a sé stessi la circoncisione come segno distintivo di razza per separarsi dall'insieme sociale. Le nascenti associazioni che facevano capo a sétte messianiche elevarono il controllo del pene a comportamento religioso.
Il controllo del pene significa il controllo della sessualità e di tutte le relazioni sociali.
La domanda che gli adepti di Gesù fanno nel vangelo di Tommaso Didimo va interpretata in questo modo: "Giova l'astinenza sessuale?". La risposta di Gesù in Tommaso Didimo è: "Se giovasse Dio vi avrebbe costruiti asessuati fin dalla madre, ma la vera asessualità dello spirito trova piena utilità". Al di là di che cosa voleva significare Tommaso Didimo.
Nell'uso del controllo della sessualità sono più chiari i vangeli cristiani, come il vangelo di Matteo.
Scrive il vangelo di Matteo:
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02 marzo 2023
Ho trovato strano che delle persone, un po' impegnate nel sociale abbiano riflettuto sul fatto che Bergoglio è l'unico che parla dei poveri e che nelle manifestazioni per la pace ci siano i boys scout cattolici.
Allora:
Bergoglio è l'esponente della monarchia assoluta i cui principi sociali sono l'opposto ai principi democratici. Come monarchia assoluta usa i poveri, in tandem con poteri assolutistici italiani per impedire ai cittadini di fruire dei diritti democratici che, fra l'altro, i cittadini italiani ignorano. Lo scopo di Bergoglio di mantenere la povertà in Italia è uno scopo eversivo che lede i diritti dei cittadini. Semmai si devono censurare i poteri assolutistici nazionali che criminalizzando la povertà, consentono a Bergoglio l'uso di questo strumento.
I Boys scout fanno le marce della pace solo per quello che a loro conviene. La guerra fra Russia e Ucraina è una guerra fra cattolici contro ortodossi dove sia Russia che Ucraina sono ideologicamente naziste: i Boys scout si schierano con l'ideologia nazista ucraina. Non ho mai visto Boys scout fare le manifestazioni per la pace in Iraq o contro gli ebrei che macellano i palestinesi.
Infine, ricordiamo chi è Bergoglio. Appartiene a quell'organizzazione che col cardinale Pio Laghi gettava gli oppositori politici ai dittatori argentini dagli aerei. Bergoglio ha bisogno di rifarsi l'immagine.
Chi dimentica il passato è destinato ad assistere al ripetersi e non è detto che la seconda volta sia una farsa.
02 marzo 2023
La povertà, i poveri, non sono una realtà ineluttabile della società. I poveri, la condizione di indigenza economica, sociale e culturale, si costruisce. E' costruita da un apparato ideologico complesso che agisce fisicamente mediante attori sociali che si ritengono in diritto di distruggere il divenire di ogni singolo uomo per tutelare interessi di controllo sociale.
Quando si guarda alla povertà sociale esistono due ordini di necessità.
Il più immediato, il più evidente, è un aiuto alle condizioni di indigenza e di emarginazione sociale.
E' il problema che colpisce le persone sensibili quando osservano le condizioni di miseria dell'altro. Si chiama con-passione, soggettivare le condizioni dell'altro e vivere lo stesso sentimento di sofferenza. Questo sentimento porta le persone "sensibili", quelle "aperte al mondo", a soccorrere le persone in difficoltà nella loro immediata difficoltà.
Quest'azione ha un duplice aspetto.
Possiamo dire: uno positivo ed uno negativo.
Quello positivo è offrire quell'aiuto immediato che è legato alla solidarietà sociale: il mio "di più" può essere utile.
Quello negativo è quello espresso dall'ideologia del "Buon Samaritano" dove, il "buon Samaritano", della tua emarginazione, ne fa un patrimonio di riconoscenza e di potere da spendere nella società per il proprio tornaconto personale.
Il secondo ordine di necessità è dato dalle cause che producono la povertà, l'emarginazione e l'indigenza.
Le cause possono essere affrontate solo mediante l'attività politica (intesa come gestione della cosa pubblica) e religiosa (intesa come azione sulla manipolazione della struttura psico-emotiva del singolo individuo).
L'intervento politico nella gestione della cosa pubblica ha la funzione di spostare delle risorse per favorire la limitazione dell'emarginazione. Quest'azione è nell'interesse del capitale sia industriale che finanziario. Maggiore è la massa di persone che possono spendere e maggiore è la circolazione della ricchezza che favoriscono l'accumulo di capitale.
Quest'azione viene contrastata da chi, usando i poveri e gli emarginati (il Buon Samaritano) come strumento di potere sociale deve mantenere un alto grado di povertà sociale per legittimare il proprio potere sociale.
Quest'ultimo potere, articolato in molte rappresentazioni, sono poteri che hanno la loro base nell'ideologia religiosa.
Nel grande capitale mondiale, la chiesa cattolica, le chiese evangeliche, le chiese ortodosse, musulmani, buddisti, ebrei, hanno un ruolo economico fondamentale nell'accumulo e nella distribuzione della ricchezza e, nel farlo, determinano la quantità e la qualità dell'emarginazione sociale. Spesso decidono quali paesi vanno favoriti e quali distruggere.
E' fondamentale che gli uomini "credano in Dio" ed è fondamentale che gli uomini siano convinti che "credere in Dio" sia spiritualità e non bieco materialismo meccanicista.
Questa forma di convinzione, nell'ultimo secolo, ha generato quella forma politica che va sotto il nome di nazional-socialismo o, più semplicemente, nazismo!
Perché nazional-socialismo?
Perché, come dice Gesù: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi." (Giov. 15,12) E lo dice in seguito a cosa? Agli uomini, diversi dai loro, che come tralci di vite si seccano e loro "lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano" (Giov. 15,6). In sostanza, socialismo, mutuo soccorso fra noi, e bruciamo gli altri che, non essendo noi, sono tralci di vite che si seccano. Che sia razzismo, che sia donna, che sia nero, che sia emarginato, che sia portatore di malattia o quant'altro per il nazional-socialismo c'è una separazione fra sé e l'altro dove l'altro deve riconoscere il suo stato di inferiorità o essere infilato nel forno crematorio della vita (o circoscritto in un qualche ghetto).
Gesù ha bisogno dei poveri per esercitare il suo potere: "I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete" (Mc 14,7) Far loro “del bene quando volete” significa soprattutto “bruciarli quando volete per salvare le loro anime” facendogli del bene. Avere i poveri (poveri come oggetti di possesso) significa avere potere di dominio sociale ed è quello che Gesù incita: dovete essere poveri, la società deve essere povera perché in questo modo si conquista il regno dei cieli.
Ma Gesù non è povero, è un ricco che non lavora e si pone nella società come il "superuomo" nazista che "figlio del Dio padrone" ha diritto di vita e di morte sulle persone. Gesù manifesta il principio ideologico secondo cui “o fai quello che voglio io o io ti ammazzo”, perché sono il re figlio di Dio. Da qui deriva il concetto di “popolo eletto”, “razza ariana”, “razza Piave”, ecc. Tutte categorie sociali per legittimare la superiorità, con diritto di vessare, di un gruppo sociale su un altro. Deriva al punto tale da essere interiorizzato dagli individui nella struttura emotiva e non può essere rimosso da scelte razionali o di convenienza sociale.
Secondo l'ideologia propagandata dai cristiani, i poveri, gli indigenti, gli emarginati sono poveri, indigenti ed emarginati non perché i cristiani li hanno costruiti tali, ma per volontà di Dio che a ciascuno ha assegnato la propria condizione sociale (vedi Paolo di Tarso). La stessa cosa era sostenuta da Platone.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
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