Questo mese si apre con la guerra fra Ucraina e Russia usata per mettere in crisi gli scambi commerciali internazionali e giustificazione per l'aggressione alla stabilità dei lavoratori nei paesi occidentali.
Immigrati e conflitti sono i contenuti di una propaganda che aggredisce i livelli di vita dei cittadini.
Maggio 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali cronaca quotidiana.
14 maggio 2023
Dalle 12 fatiche di Beppi da Lusiana. Mentre affronta gli uccelli del lago Stinfalo [estratto]
Disse Beppi: "Io conosco tutto questo. Conosco verità e menzogna di Dio. Giobbe tremava di paura per la violenza con cui Dio assertiva. Ma Dio mente.
Dio fa lo sborone (termine volgare del dialetto Veneto per dire "gradasso") con Giobbe e a Dio risponde Beppi. Le citazioni bibliche di Dio sono prese da Giobbe 38.
Dio disse a Giobbe:
Dov'eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza.
Rispose Beppi:
Io ero la terra e le sue fondamenta. La terra esiste nella mia idea perché io ero la terra come tu, Dio, esisti perché quelli come me hanno forgiato l'idea della tua esistenza, altrimenti non esisteresti. E' la terra che ha generato la tua esistenza, non tu la terra.
Dio disse a Giobbe:
Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di essa la corda per misurarla?
Rispose Beppi:
La Terra ha stabilito le proprie dimensioni adattando sé stessa alle condizioni che ha incontrato. Dio disse a Giobbe:
Dove sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare, quando le stelle del mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di Dio mandavano grida di gioia?
Rispose Beppi:
La Terra non ha fondamenta se non nell'infinito in cui naviga; non ha pietre angolari che ne fermino il moto e non c'era mattino quando le stelle iniziarono a brillare perché la Terra ancora non era nata.
Dio disse a Giobbe:
Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno, quando gli diedi le nubi per vestito e per fasce l'oscurità? Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte, e dissi: "Tu arriverai fin qui, ma non oltre; qui si arresteranno le tue onde superbe!"
Rispose Beppi:
Cosa sarebbe la terra senza il mare? Il mare è la terra, la sua vita. Le acque del mare sono la Terra e solo le condizioni obbligano le acque del mare. Sono le condizioni che trasformano il mare in nubi che rendono fertile la terra. Per sé stessa è vissuta e si è trasformata la Terra e i viventi sulla Terra sono, essi stessi, la Terra.
Dio disse a Giobbe:
Da quando vivi hai mai comandato al mattino o insegnato all'aurora il suo posto, perché essa afferri le estremità della terra e ne scuota via i malvagi Si trasforma come creta sotto il sigillo, e spicca come un vestito. Ai malvagi è negata la loro luce, e il braccio alzato è spezzato.
Rispose Beppi:
Io non so di quali "malvagi" tu parli. Se tu ordini di togliere la luce agli uomini ammazzandoli, tu sei malvagio. Se tu fai spezzare le braccia agli uomini, tu sei malvagio. Da quando viso osservo le aurore che si susseguono e tu non comandi l'alba anche quando gli uomini sperano che il nuovo giorno sia migliore del giorno precedente. Tu, Dio, non comandi Aurora. Aurora è nelle condizioni d'esistenza della Terra che tu non hai determinato perché privo della conoscenza della realtà dell'esistenza.
Dio disse a Giobbe:
Sei forse giunto fino alle sorgenti del mare o sei mai andato in cerca delle profondità dell'abisso?
Rispose Beppi:
Non esistono "sorgenti del mare" e gli uomini giungeranno negli abissi perché è proprio dell'uomo cercare la realtà delle cose sedimentando conoscenza a conoscenza.
Dio disse a Giobbe:
Ti sono state mostrate le porte della morte, o hai forse visto le porte dell'ombra di morte? Hai tu fatto caso all'ampiezza della terra? Dillo, se sai tutto questo! Dov'è la via che guida alla dimora della luce? E le tenebre, dov'è il loro luogo perché tu le possa condurre al loro posto, e possa conoscere i sentieri che portano alla loro casa? Tu lo sai, perché allora eri già nato, e il numero dei tuoi giorni è grande.
Rispose Beppi:
La vita mi ha mostrato le porte dell'infinito che tu chiami "morte". La via che guida l'uomo e la donna ad aprire le porte dell'infinito è la vita dell'uomo e della donna nella natura in cui sono nati. Il luogo delle tenebre è il luogo in cui l'uomo e la donna si sottomettono alla volontà di Dio. Il segreto che porta nel luogo delle tenebre si chiama "disperazione" espressa dalle persone che supplicano Dio.
Dio disse a Giobbe:
Sei mai entrato nei depositi della neve, o hai forse visto i depositi della grandine che io tengo in serbo per i tempi di calamità, per il giorno della battaglia e della guerra?
Rispose Beppi:
Il mare è il deposito della neve. Il mare è il deposito della grandine perché è dal mare che si generano. Non c'è guerra con la grandine o con la neve, ci sono condizioni che gli uomini affrontano come hanno affrontato le condizioni della loro nascita.
Dio disse a Giobbe:
Per quali vie si diffonde la luce o propaga il vento orientale sulla terra? Chi ha aperto un canale per le straripanti acque e la via al tuono dei fulmini. per far piovere su una terra disabitata, su un deserto, dove non c'è alcun uomo, per dissetare le solitudini desolate, e far germogliare e crescere l'erba?
Rispose Beppi:
La Terra beneficia sé stessa di acque, tuoni e fulmini. Che ci sia l'uomo o che l'uomo non ci sia. In alcuni dove di più, in altri dove di meno o in modo diverso.
Dio disse a Giobbe:
La pioggia ha forse un padre? O chi genera le gocce della rugiada? Dal grembo di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la dà alla luce? Le acque si induriscono come pietra e la superficie dell'abisso si congela. Puoi tu unire assieme i legami delle Pleiadi, o sciogliere le catene di Orione?
Rispose Beppi:
La pioggia ha un padre che si chiama mare e la rugiada ha un padre che si chiama "condensa". Il ghiaccio è l'acqua che si adatta alle condizioni e quando le superfici si ghiacciano significa che le condizioni del mondo hanno indotto l'acqua ad adattarsi. Né tu, Dio, né io uomo, possiamo interferire sulle Pleiadi o su Orione. Possiamo solo osservarne il movimento e stabilire il tempo.
Dio disse a Giobbe:
Fai tu apparire le costellazioni a suo tempo, o guidare l'Orsa maggiore con i suoi piccoli? Conosci tu le leggi del cielo, o puoi tu stabilire il loro dominio sulla terra?
Rispose Beppi:
E' la terra che col suo andare fa apparire e scomparire le costellazioni ed è la terra che fa apparire o scomparire, oltre l'orizzonte, l'Orsa maggiore. Tu Dio, non conosci le leggi del cielo, ma io, come uomo, con la mia conoscenza affronto la vita e sommo conoscenza dopo conoscenza, generazione dopo generazione e gli uomini e le donne sapranno ciò che tu non sai, ma che millanti nella tua ignoranza del reale nel quale gli uomini vivono.
Dio disse a Giobbe:
Puoi tu far giungere la tua voce fino alle nubi affinché abbondanza di pioggia ti ricopra? Sei tu forse che scagli i fulmini dove devono andare, dicendoti: "Eccoci"?
Rispose Beppi:
Né tu Dio, né io uomo possiamo comandare alle condizioni dell'atmosfera. Felice è il cuore dell'uomo quando la pioggia ristora le terra; triste è il cuore dell'uomo quando la pioggia travolge ogni cosa. Noi uomini non comandiamo, ci adattiamo alle condizioni coltivando la speranza che la nostra scelta sia stata opportuna e non avventata. Il cielo scaglia i fulmini e né tu Dio, né io uomo scagliamo i fulmini anche se verrà il giorno in cui gli uomini produrranno i fulmini.
Dio disse a Giobbe:
Chi ha messo nella mente la sapienza o chi ha dato intendimento al cuore? Chi conta le nubi per mezzo della sapienza, e chi versa gli otri del cielo quando la polvere si fonde in una massa e le zolle si attaccano insieme?
Rispose Beppi:
L'intendimento del cuore è ciò che rende l'uomo vivo. Non fu Dio a metterlo, ma l'uomo lo mise a sé stesso quando rese viva la materia che è. La sapienza dell'uomo è stata costruita, giorno dopo giorno sedimentando generazione dopo generazione. Quella che oggi è, non è quella che era ieri e domani sarà diversa. L'uomo vive usando il proprio intelletto e la propria sapienza, non usa la sapienza per contare le nubi ed è consapevole che le nubi, cariche d'acqua danno ristoro alla terra essicata.
Rispose Beppi:
Puoi tu cacciare la preda per la leonessa o saziare la fame dei leoncelli quando si accovacciano nelle loro tane o stanno in agguato nei loro nascondigli?
Rispose Beppi:
Per sé stessa caccia la preda la leonessa; per sé stessa la gazzella fugge dalla leonessa. La leonessa e la gazzella nutrono i loro figli come l'uomo nutre i suoi figli. Tutti i figli della natura stanno in agguato. A volte predano e a volte sono predati, ma questo è il ritmo della vita, non certo la volontà di Dio.
Dio disse a Giobbe:
Chi provvede al corvo il suo cibo, quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno errando senza cibo?
Rispose Beppi:
Il corvo provvede a sé stesso perché il corvo, come ogni altro essere della natura vive, si adatta e si trasforma nelle condizioni che ha trovato nascendo. I piccoli del corvo non sono senza cibo se non quando il corvo è stato predato.
Giobbe 38
Si tratta di un breve estratto dell'azione con cui Beppi di Lusiana affronta gli uccelli del lago Stinfalo. Appena terminerò questo discorso, prenderò le prime sei fatiche di Beppi e le posterò in web
14 maggio 2023
La festa della mamma è come la festa degli schiavi: si riduce una donna ad un ruolo dimenticando che è una persona, una donna, con tutte le pulsioni di donna a cui gli si chiede di sacrificarle in funzione dei figli. Alla fine finisce per sacrificare i figli per ripagarsi dalle pulsioni frustrate.
Fino a qualche anno fa, le madri che pretendevano di essere donne, venivano definite: puttane!
Celebriamo uomini e donne al di fuori di ruoli imposti ed evitiamo di imprigionare le persone in ruoli predefiniti altrimenti diventa: classismo, etnia, discriminazione, razzismo.
So che molte persone amano la loro madre: ma di lei, che cosa amate? La serva dei vostri bisogni o la donna appassionata che vi ha mostrato i possibili errori dell'esistenza?
Non amo la "festa della mamma", alle mie orecchie suona come "festa della vacca che fa figli per la patria".
In Italia fu istituita e celebrata il 24 dicembre 1933 la Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, nel quadro della politica della famiglia del governo fascista.
Nell'occasione vennero premiate le madri più prolifiche d'Italia.
Tutti i testi del mese di Maggio 2023 in un'unica pagina
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
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Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!
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