Questo mese si apre con la guerra fra Ucraina e Russia usata per mettere in crisi gli scambi commerciali internazionali e giustificazione per l'aggressione alla stabilità dei lavoratori nei paesi occidentali.
Immigrati e conflitti sono i contenuti di una propaganda che aggredisce i livelli di vita dei cittadini.
Maggio 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali cronaca quotidiana.

Maggio 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Argomenti del sito Religione Pagana

 

31 maggio 2023

Baccante

Baccante con Fauno e pantera.

Presso Palazzo vecchio - Firenze

Per uscire dalla coercizione sessuale imposta dal cristianesimo, i ricchi dovettero ricorrere alle immagini degli Antichi Dèi gli unici soggetti che potevano dare un po' di felicità.

A Dioniso, dice Nonno di Panopoli, Zeus dette il dono della felicità e della vite. Se gli uomini vogliono la felicità, sia personale che sociale, devono ricorrere agli antichi Dèi perché i cristiani li ritengono solo dei peccatori che devono pentirsi di essere nati e cospargersi la testa di cenere.

 

31 maggio 2023

Orfici e astrologia

Esistono molte citazioni di pratiche astrologiche fatte da indovini che attribuivano la loro arte ad Orfeo.

In ogni caso, nell'elenco dei frammenti astrologici attribuiti all'orfismo, Kern premette:

[1] -Tzetzes Chiliad. XII 399 vs. 140 p. 444 Kiessl.

Sembra testimoniare che è esistito un corpus di opere astrologiche attribuito a Orfeo, che nelle Argonautiche vs. 207 dice "E venne Anceo Pleuronio, che insegnò i sentieri celesti degli astri e le orbite planetarie"

(cf. Maaf Tagesgoetter p. 269 n. 23) (cf. dopo Gisek Rhein. Mus. VIII 1853, 102 e Abel nella prefazione dei Litici (edit. a. 1881) p. 2 Heeg Die angebl. orphischen "Epyo xci' . Huépca Diss. Wuerzburg 1907,35):

L'Atlante dei Greci, l'astrologo libio dal quale il greco Eracle apprese l'arte, non erano cronologicamente più antichi di Metone?
Non scrissero anche costoro di astrologia?
Anche se convenissimo che essi non scrissero su questi argomenti, Orfeo il grande, che visse all'epoca di Eracle, e che scrisse Efemeridi e Dodecaeteridi, e in modo accurato intorno ad altri argomenti, li accusa di menzogna.

Tratto da: Kern, Orfismo, Editore Bompiani, p. 567

E' indubbio che nel V e IV secolo dell'era moderna quando qualcuno voleva dare autorità alle previsioni astrologiche attribuiva la sua arte ad Orfeo, ma che i partecipanti della religione orfica praticassero l'astrologia appare in contrasto con tutto il pensiero orfico.

Gli orfici, a quanto ho compreso, non avevano il disegno divino predeterminato anche se, probabilmente, attribuivano una qualche influenza al moto dei pianeti.

 

31 maggio 2023

Ercole

Il tempio ad Ercole Vincitore a Roma.

Siamo tutti, uomini e donne, Ercole Vincitore nella misura in cui riversiamo le nostre emozioni nelle condizioni della nostra vita. Tutti i giorni abbiamo da affrontare un Leone di Nemea o un'Idra dalle sette teste.

 

31 maggio 2023

Paganesimo e romanticismo

Fino a 40 anni fa i "pagani" erano solo i cultori della superiorità della razza, una riedizione del "popolo eletto di Dio".

I tedeschi evocavano le glorie degli antichi sassoni e nei loro riti evocavano la superiorità del popolo tedesco.

I francei si inventarono il celtismo per evocare la superiorità della razza.

Gli Inglesi e gli irlandesi si inventarono i druidi. Così i Lituani, i lettoni, i finnici, i danesi e gli italiani con la rievocazione dell'impero romano. Era un effetto del romanticismo che attraversava vari paesi.

Per contro, gli esoteristi evocarono il magismo, il neoplatonismo, come una sorta di alternativa al cristianesimo del quale riroducevano modelli e meccanismi.

Il paganesimo era una sorta di foglia di fico che serviva a nascondere il soranismo che, privo di un'ideologia, cercava giustificazioni ideologiche nei tempi antichi di un nazionalismo sovranista esasperato.

Poi si iniziò a definire il pensiero religioso Pagano e il Paganesimo apparve come un'altra cosa. Una cosa troppo complessa per i sovranisti nazionalistici che preferirono scappare "come topi di fogna" a qualunque confronto pur di difendere l'esasperazione sovranista nazionalistica che il loro essere pagani, nascondeva.

La Religione Pagana non ha nulla di nazionalistico. Non definisce un "popolo eletto" e non può essere usata come uno strumento di dominio.

E così questi "pagani" sovranisti dimostrarono ciò che erano in realtà: cristiani che, affezionati all'idea del popolo eletto, riproducevano l'idea del popolo eletto mascherandola con ritrovamenti archeologici o con manie di grandezza che attribuivano ad una sorta di "età dell'oro", un passato che evocavano con nostalgia.

 

31 maggio 2023

Demetra nel Papiro di Berlino

Dice Demetra nel Papiro di Berlino rivolta a Deianira (e a tutti gli uomini e le donne):

Uomini ignari, incapaci di prevedere il destino, sia quello del bene che sopraggiunge sia quello del male: anche tu, infatti, per la tua incoscienza sei stato irrimediabilmente sconvolto. Mi sia infatti testimone ciò su cui giurano gli dei, l'acqua implacabile dello Stige: immortale, certo, e sempre immune da vecchiaia ho reso tuo figlio e gli ho concesso un privilegio imperituro. Ma adesso non si può sfuggire alla morte e al destino.

Da: Orfismo di Kern, editore Bompiani, p. 282-283

L'abitudine di limitarsi al momento presente e l'incapacità di valutare le conseguenze delle scelte è la malattia del nostro tempo.

Imposta educazionalmente, impedisce alle persone di valutare vataggi e svantaggi al di là dell'attimo presente disarmandole davanti ad un futuro che hanno costruito facendosi Moira in un'inconsapevolezza che offende ed ingiuria l'insieme degli uomini portandoli a rimpiangere quello che avrebbe potuto essere e che loro, con le loro scelte e le loro non selte, hanno impedito.

 

31 maggio 2023

Fascismo e razza superiore

Siamo educati a pensare al fascismo come ad un "regime politico". Solo chi si interessa di filosofia metafisica è in grado di pensare al fascismo come ad un insieme ideologico di preposizioni che condizionano nell'assolutismo il pensiero umano.

Normalmente, le riflessioni sul fascismo, tendono a finire là se non fosse che nella dimensione individuale, che poi l'insieme degli individui portano a comportamenti collettivi e di massa, il fascismo indica una precisa veicolazione emotiva delle tensioni soggettive nell'oggettività.

In sostanza il fascismo individuale non riconosce i diritti soggettivi dell'altro. L'altro viene piegato a sé stesso in vari modi che vanno dalla diffamazione, alla calunnia, all'aggressione, all'accoltellamento, alla violenza privata.

Il fascismo è violenza perché il fascista non è in grado di descrivere nessun rapporto con l'altro che non sia un rapporto di forza.

Chi non è in grado di avere un rapporto con l'altro che non sia un rapporto di forza, al di là della sua forza soggettiva con cui vorrebbe o potrebbe imporsi sull'altro, viene definito fascista.

Come chiunque fa violenza all'altro per promuovere sé stesso come dominatore è soggettivamente un vigliacco. Vigliacco nel senso che si sottomette a chi ritiene un'autorità, deferente e umile, pronto a favorirne gli atti di violenza nei confronti del più debole.

In quest'ottica, la costruzione dei campi di sterminio è solo il punto d'arrivo finale di una violenza che individui, divenuti massa che veicolano le loro emozioni in un'ottica suprematista, fanno alla società civile, alle intelligenze della società e ad ogni individuo che non si sottomette al loro volere assoluto.

Fascismo è una condizione emotiva individuale la cui pulsione è alimentata nell'individuo fin dalla primissima infanzia.

L'individuo è educato ad essere fascista ed esprime il suo essere fascista mediante il bullismo e la prepotenza tentando di far violenza alle persone che incarnano una qualche forma di autorità quando quelle persone si rivelano disponibili e non praticano la violenza nei suoi confronti.

Quando il fascista si ritiene debole, diventa una vittima e pratica il vittimismo come metodo per dissimulare la violenza che mette in atto nelle relazioni con l'altro.

Fa leva sulle emozioni delle persone aperte alla società nell'attesa di poterle ghermire e trasformare nelle sue vittime.

Esiste una "simpatia" o, se vogliamo, un'assonanza emotiva, che permette a chi veicola la struttura emotiva con intenti di violenza di riconoscere nell'altro la stessa pulsione nella stessa necessità di veicolazione.

Il fascista che si separa da un contesto sociale che frustra le sue aspirazioni si aggrega ad altri come lui che, di volta in volta, superando la specificità individuale, cercano obbiettivi sociali più vasti da aggredire a mano a mano che quell'aggregazione cresce.

Si tratta di un cancro sovranista che tende a coinvolgere l'intera società abbassando sistematicamente i livelli sociali e culturali per ridurli alla dimensione del "qui comando io e tu fai quello che voglio io!".

Una società che non si è difesa da questo cancro, ne esce solo col "grande massacro". Come la seconda guerra mondiale, o la distruzione di paesi, nazioni o rivolgimenti così profondi da spazzare via il dominio sovranista.

E' il prezzo da pagare per non essere intervenuti prima quando chi poteva intervenire pensava di trarre un qualche vantaggio dalla situazione di disfacimento della cultura sociale.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

30 maggio 2023

Troppo spesso, alcune persone che chiamano sé stesse Pagane partecipano a rievocazioni storiche dando alla rievocazione un significato religioso pagano. Una rievocazione storica è una rievocazione storica. Un festival di qualche cosa è un festival di quella cosa. Anche se contengno delle rappresentazioni teatrali, sono solo rappresentazioni teatrali, scene, che non hanno nulla di religioso. E' come dire che l'attore del film che interpreta Zeus creda davvero in Zeus. Spesso però molte di queste rievocazioni nascondono intenti razzisti facendo della rievocazione storica una manifestazione di supremazia razziale. Questo costituisce offesa per il Paganesimo perché il Paganesimo non è suprematismo, ma arte di vivere e includere.

I riti religiosi Pagani sono riti religiosi Pagani e non evocano "un passato glorioso", ma un presente in cui vivere.

 

30 maggio 2023

Da quest'anno tutta l'area del Bosco Sacro di Jesolo, sia il Bosco vecchio che il Bosco nuovo che comprendono l'Altare Pagano sono aree sottratte all'attività venatoria per decreto della Regione Veneto.

Il risultato è stato ottenuto con molti sacrifici da parte dei Pagani della Federazione Pagana.

 

30 maggio 2023

Canto n. 6 delle Dionisiache dove Zeus con Persefone partorisce Zagreo, Dioniso, che viene smembrato dai Titani e, per vendicare Zagreo Zeus fa il "diluvio universale". Trasposizione dell'assolutismo cristiano in un contesto mitico preso dall'orfismo.

Nota: I flmati li linkerò quando li avrò caricati su YouTube.

 

30 maggio 2023

Oggi, dopo pranzo, cercherò di fare un discorso su Dioniso prendendo spunto da come Nonno di Panopoli ha trattato una sorta di "primo Dioniso, un Dioniso, Zagreo, che precede il diluvio universale e la cui morte costiturebbe il motivo per cui Zeus devasta la terra.

Nonno di Panopoli con questa invenzione letteraria cerca di dare sostanza all'abberrazione del racconto del diluvio universale come presentato dalla bibbia critiana.

Più leggo le Dionisiache e più comprendo come Nonno di Panopoli interseca i testi cristiani con il mito, spesso travolgendo ll mito stesso e inventando nuove situazioni che attribuisce al mito come lquesta situazione.

La situazione descritta da Nonno di Panopoli è parte dell'orfismo, ma lui la trasforma in una sorte di situazione "cristica" dove il "verbo dimora presso il padre" e il verbo non è Gesù, ma Dioniso, che, nato dalla vergine Persefone, muore e risorge rinato da Semele per opera di Zeus.

 

30 maggio 2023

La banalità si fa verità agli occhi di chi non analizza la realtà e preferisce fermarsi all'apparenza.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

29 maggio 2023

Dionisiache

Continuo a leggere le Dionisiache di Nonno di Panopoli. E' una miniera di miti che se avrò tempo e vita dovrò analizzare uno ad uno. Nelle Dionisiache Nonno di Panopoli ci dà la dimensionee della conoscenza dei Miti pagani che ne hanno cristiani. In questo modo, quando i cristiani scrivono la "Mitologia nordica" non faranno altro che mescolare percorsi della mitologia classica descritta da Nonno (o anche da Nonno) con principi assolutisti cristiani coprendo il tutto con nomi con cui le popolazioni nordiche chiamavano i loro Dèi. Sono le tecniche del missionarismo cristiano messe a punto proprio in questi secoli.

 

29 maggio 2023

Rito del Solstizio d'Estate

Il rito del Solstizio d'Estate

Il rito del Solstizio d'Estate che da 20 si celebra presso il Bosco Sacro in Jesolo non è altro che il canto con cui la vita si presenta davanti all'universo.

Celebrare la conoscenza significa celebrare tutti gli sforzi che gli uomini hanno compiuto per costruirsi e rappresentare sé stessi.

In questa pagina ci sono spiegazioni del rito e un po' di storia del rito presso il Bosco Sacro in Jesolo.

 

29 maggio 2023

Idee e decisioni

Le idee, intese come decisioni con cui gli individui scelgono ed agiscono nella loro quotidianità hanno poco o nulla di razionale. Le scelte nascono dal profondo emotivo di ogni singolo individuo in relazione a come lui percepisce la realtà in cui vive e della quale possiede un numero limitato di informazioni.

La somma delle scelte individuali si riversano in un insieme sociale che viene studiato dai sociologi ritenendo che gli uomini siano un gregge che, creato da Dio, rispondono tutti alle medesime sollecitazioni facendo le medesime scete.

Se si leggono alcune scelte di massa dall'esterno, cioè che non si stanno vivendo, queste possono essere descritte razionalmente, ma non possono essere definite razionalmente le cause che hanno prodotto quele scelte e nemmeno gli obbiettivi che quelle scelte si propongono per il semplice fatto che cause ed obbiettivi sono razionalmente sconosciuti a quella massa stessa e chi le analizza dall'esterno proietta su di esse cio che lui aprioristicamente pensa che siano cause ed obbiettivi.

 

29 maggio 2023

Nonno di Panopoli

Nonno di Panopoli usa molte categorie di pensiero proprie del cristianesimo o, comunque, che sono state usate per definire il cristianesimo sia negli intenti, nelle cause e nelle motivazioni degli eventi che descrive.

Tuttavia mantiene la traccia di un Mito che, per la gloria del cristianesimo, avrebbe dovuto essere cancellato perché molti degli aspetti di Dioniso sono aspetti, sia pur formali, che troviamo nei vangeli. In particolare in quello di Giovanni.

Interessante è il ruolo delle Menadi in cui le done vivono il duplice aspetto, più marcato che non gli uomini, di donne e di baccanti-guerriere che combattono come donne-amazzoni e vivono un'indipendenza di scelte che non dipendono da regole morali, ma da loro personali scelte.

Inoltre, anche se in termini di racconto, c'è una continua manifestazione della presenza degli Dèi non solo nelle azioni degli uomini che li evocano, ma negli Dèi stessi che evocano questo o quel Dio a seconda delle loro necessità d'azione.

Inoltre le Dionisiache sono piene di aspetti gerarchici che si modificano continuamente sovvertiti dalla funzione dove la funzione, il ruolo, è gerarchia e non esiste una gerarchia al di fuori del ruolo o della funzione messa in atto dai singoli soggetti per le loro capacità d'azione. Non esiste una gerarchia predeterminata, ma una continua conquista della gerarchia mediante l'azione che impegna il soggetto ad agire per alimentare d'onore la funzione che occupa. E' come se noi avessimo un Presidente del consiglio che lavora per onorare la sua carica di cittadino in funzione della patria anziché una persona che usa la sua carica istituzionale per fare i suoi affari o coltivare i propri interessi allontanando l'attezione dei cittadini mediante una continua propaganda fatta di sofismi e di retorica.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

28 maggio 2023

Nonno di Panopoli, Dionisiache, seconda parte del primo canto

La seconda parte del canto 1 delle Dionisiache di Nonno di Panopoli dove Zeus soddisfa il suo desiderio d'amore per Europa e dove Cadmo inganna Tifone per consentire a Zeus di recuperare tendini e folgori. Dove Era manifesta la sua rabbia nei confronti di Zeus per la relazione con Europa.

NOTA: Linkerò i video quando riuscirò a caricarli su YouTube.

 

28 maggio 2023

Chi induce il bullismo?

Il bullo è tale quando non "sente" o non "percepisce" l'azione delle emozioni del mondo e pertanto, mette sé stesso al centro di un mondo silenzioso perché sente i suoi impulsi emotivi, ma non riconosce quelli del mondo in cui vive.

Il bullo è insensibile al mondo che reputa un insieme di soggetti senza sentimenti o passioni. E' un oggetto che deve dominare pensandosi il "super-uomo" a cui tutti si devono piegare.

Il bullo, crescendo, perde la dimensione tempo: per lui tutto è uguale e tutto immutabile. Il suo presente è sempre stato e sempre sarà.

Come il bullo aggredisce il compagno di banco che reputa estraneo e inferiore, così il bullo crescendo è pronto per gestire campi di sterminio e ammazzare chiunque reputa inferiore ed estraneo.

La condizione di bullo è una condizione che i genitori impongono ai ragazzi attraverso il proprio bullismo nei loro confronti. Una volta che questa condizione è fissata nella psicologia del bullo non è più possibile rimuoverla. Il bullo deve cercare di veicolare le propria pulsione che può avvenire solo attraverso atti di terrorismo che sono più o meno grandi a seconda dell'impunità che il bullo ritiene di avere.

 

28 maggio 2023

Annuncio

Oggi farò la diretta della seconda parte del primo canto delle Dionisiache con una diretta. Ma non so a che ora la posso fare, ma poi la lascio sia sul mio profilo che sulle pagine e si può vedere in ogni momento. Il video di ieri è stato visto 59 volte.

 

28 maggio 2023

Bullismo è terrorismo

Il bullismo è un atto di terrorismo attraverso il quale gli o l'ignorante usa la forza fisica per vessare chi ha una comprensione della realtà per lui inconoscibile. L'inconoscibilità del reale porta il bullo a massificare, nel suo ambiente sociale, la ribellione all'inconoscibilità muovendo azioni di violenza fisica contro chi perpepisce che ha trasformato l'inconoscibile in sconosciuto e lo sta abitando.

 

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27 maggio 2023

Dionisiache, Nonno di Panopoli, prima parte del primo canto

Lettura delle Dionisiache di Nonno di Panopoli. Prima parte del Primo Canto. Mentre Zeus rapisce Europa, Tifeo (Tifone) ruba le folgori e dà l'assalto all'Olimpo.

Inizio della lettura delle Dionisiache di Nonno di Panopoli che permettono una serie di discorsi sulla Religione Pagana

NOTA: Linkerò i video quando riuscirò a caricarli su YouTube.

 

27 maggio 2023

Panorami

Panorami che rilassano lo sguardo

 

27 maggio 2023

Riflessioe su Nonno di Panopoli

Leggendo le Donisiache di Nonno di Panopoli (essenzialmente sto leggendo della follia che Era induce in Dioniso, come descritta e le conseguenze nei canti XXXII, XXXIII e XXXIV) traccia un'immagine delle Baccanti e dei Satiri molto diversa da quella che mi attendevo. Le Baccanti sono più delle amazzoni che attendono all'ordine sociale divino sottraendosi dalle imposizioni dell'ordine sociale umano. Un ordine sociale divino che induce ad una tale liberazione della persona fino a portarla all'estasi e al delirio, ma mai all'obbedienza e alla sottomissione.

Il poema potrebbe coincidere con il sogno e desiderio di Nonno di Panopoli, ma i meccanismi del racconto, per quanto ho letto, sono molto distanti dai modelli cristiani. Potrei dire che le Baccanti sono il modello di femminismo che si libera dal possesso maschile rivendicando un rapporto paritario che viene imposto mediante un atto di volontà d'esistenza.

 

27 maggio 2023

Gli sciocchi

Hanno sognato di cavalcare col re. Fare le guerre come nobili cavalieri, ma poi la realtà spiegò loro che hanno scelto di essere solo pulitori di liquame nelle stalle del loro padrone.

 

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26 maggio 2023

Essere attenti al mondo

Essere attenti al mondo significa osservare anche le piccole cose. Se siamo attenti alle piccole cose, siamo attenti anche agli uomini e ai loro bisogni esistenziali.

 

26 maggio 2023

Creazionismo

23. HIPPOL. ref. I 11 p. 16,9 [Dox. 564]. (1)

E infatti anche Parmenide pone il tutto uno eterno ingenerato e sferico senza riuscire neppure lui a liberarsi dall'opinione dei molti in quanto dice princìpi del tutto il fuoco e la terra, la terra come materia, il fuoco come causa e principio formativo. Disse che il cosmo è soggetto a distruzione: in qual modo però non spiega. Nello stesso tempo sostenne che il tutto è eterno, non generato, sferico, omogeneo e, in quanto non ha spazio in sé, anche mmobile e limitato.

Diels-Kranz

La polemica fatta dai cristiani con i filosofi antichi ha conservato frammenti di un insieme che è stato distrutto dai cristiani stessi. Questo è ciò che Ippolito dice che Parmenide affermava, ma noi abbiamo solo riscontri indiretti. I riscontri ci dicono che Parmenide aveva idee assolutiste che, con altri, sembrano appartenere alla preistoria del pensiero cristiano.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

25 maggio 2023

Discorso sulla trasformazione

Il discorso sulla trasformazione. Tutto muta, tutto si trasforma. Per questo è necessario porre l'attenzione sulle cause oggettive che inducono al mutamento anziché fissare e pensare l'uomo in un presente creato da un Dio pazzo e cretino.

NOTA: Linkerò i video quando riuscirò a caricarli su YouTube.

 

25 maggio 2023

Osservare un mondo che ci osserva.

 

25 maggio 2023

Dioniso: cosa esser tu?

Di Dioniso ne parla Euripide nella tragedia "Le Baccanti". Una tragedia molto famosa, ma in questo momento sono interessato alla relazione fra Zeus e Semele con la "gelosia" di Era.

Bella è la rappresentazione teatrale, un modo per raccontare una storia. Solo che la teatralità è razionalità. E' il racconto di forme che si muovono in una logica che può essere descritta e comunicata.

Però esiste la realtà teologica e i processi di trasformazione della realtà che rientrano nella filosofia metafisica.

Scrive Euripide:

Euripide, Le Baccanti 87-1-4

... Bromio [Dioniso],
che un giorno, fra gli sforzi,
doglie del parto,
quando attraversò l'aria il fragore del fulmine di Zeus,
la madre ancora immaturo
diede alla luce e la vita lasciò
colpita dalla folgore;
ma subito, nella cavità pronta per un nuovo parto,
lo accolse Zeus figlio di Crono,
nella coscia lo celò
e con spille d'oro lo serrò
per proteggerlo da Era.
Lo partorì, quando le Moire portarono
al suo termine il tempo previsto, un dio dalle corna di toro,
e lo cinse con corone
di serpi: è da qui che le menadi
intrecciano alle loro chiome
covate di serpi durante la loro caccia selvaggia.

---fine citazione dalle Baccanti---tratta da "Le religioni dei misteri", Scarpa, editore Lorenzo Valla.

"Cosa esser tu?" E' la domanda da fare ad Era.

Sei una donna moglie di Zeus o sei i viventi della Natura?

"Di che cosa vivi e attraverso cosa ti trasformi?" questa è la domanda che il Pagano fa ad Era.

Un Dio vive di azioni che alimentano e trasformano la sua coscienza e la sua consapevolezza e dal momento che Era è l'insieme dei viventi della Natura si nutre della consapevolezza che i viventi della Natura costruiscono attraverso il loro agire quotidiano. La conoscenza di Era è la conoscenza dei viventi della Natura.

"Cosa esser tu?" E' la domanda da fare al figlio di Semele.

Sei un uomo che partorito prematuramente viene messo nell'incubatrice Zeus o sei piuttosto la nascita simbolica attraverso la quale gli Esseri della Natura si possono trasformare in Dèi?

Se i nati nella Natura si possono trasformare in Dèi, che cosa sottraggono ad Era? Quando i nati nella Natura si trasformano in Dèi, anziché morire facendo coincidere la morte del corpo fisico con la morte del corpo di energia, sottraggono ad Era la consapevolezza che loro hanno costruito nel corso della loro vita fisica.

Non si tratta della "gelosia" di Era, ma della guerra di Era per non essere in qualche modo danneggiata nelle sue trasformazioni.

La nascita di Dioniso rappresenta le tappe che i nati nella Natura attraversano per diventare Dèi. Questo è il progetto di Zeus, comunque lo si voglia rappresentare o raccontare e, per portarlo a termine ricorre ad "una mortale", Semele perché sono i mortali che si devono trasformare in immortali e questo rende furiosa Era che è sostanza divina dei mortali, ma non può impedire che i mortali si possano, a loro volta, trasformare in Dèi.

Zeus è l'atmosfera che avvolge ogni nato nella Natura e dalla quale ogni nato nella Natura non può prescindere. Farsi Dioniso o meno è una scelta dei nati nella Natura. Per scegliere era necessario "creare l'alternativa" alla morte dei corpi fisici e l'alternativa si chiama Dioniso.

 

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24 maggio 2023

Quante volte è nato Dioniso?

Con Dioniso il primo problema da affrontare è che, secondo alcuni studiosi, il nome "Dioniso" starebbe ad indicare "nato due volte". Ma il vero problema è che Dioniso nasce tre volte. La prima volta dalla vagina di Semele; la seconda volta dalla coscia di Zeus (uomo che vive respirando aria); la terza volta rinasce come un Dio dopo che i Titani lo hanno smembrato. Il fatto è sottolineato da Kerenyi in "Dioniso". Però nessun studioso pensa che questa situaione sia in realtà una questione sia teologica (la nascita degli Dèi) sia una questione di filosofia metafisica.

Se iniziamo ad affrontare il problema teologico di "Dioniso" da questo punto di vista, allora tutta la questione religiosa che ha coinvolto Dioniso assume un aspetto diverso da quella che è stata comunemente tramandata.

Mi sto ripetendo nel ribadire la questione delle nascite di Dioniso, ma ritengo che sia la questione centrale per capire non solo la diffusione del culto di Dioniso, ma perché il culto di Dioniso venne assimilato dall'orfismo e gli stessi neoplatonici mal distinguevano l'orfismo dal dionisismo.

 

24 maggio 2023

Una meraviglia.

 

23 maggio 2023

Un luogo diverso dalla quotidianità

Sono arrivato a meditare.

 

24 maggio 2023

Riflessione su Caos

Caos non è una figura relegata nel mito. Caos è l'insieme in cui noi viviamo. In questo insieme un infinito numero di coscienze progettano. Dal mio vicino di casa alla nutria che nuota nel canale, dal virus al battere, dal Capo di Stato all'ultimo senzatetto, dal gatto di casa alla farfalla che batte le sue ali.

Si tratta di vivere in un immenso che nessuna ragione e nessuna intelligenza può comprendere perché ogni intelligenza è parte di Caos e nessuno è fuori da Caos.

Nel Caos ci si ritaglia un'isola di sopravvivenza. Un'isola di conoscenza comprensibile. Ma questo ci illude di vivere in uno stato di sicurezza. Quando felici abbiamo costruito la nostra casa, Posidone lo scuotitore è pronto a creare problemi.

Caos non si può descrivere: si può solo abitare.

 

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23 maggio 2023

Il rito del Solstizio d'Estate presso il Bosco Sacro in Jesolo. Anche quest'anno celebreremo la conoscenza come attività di trasformazione dell'uomo.

Per la religione pagana l'uomo non è creato da un Dio, ma diviene come trasformazione continua e, tutte le fasi della trasformazione, si chiamano conoscenza. La conoscenza che noi acquisiamo e con la quale ci presentiamo al mondo.

Il Rito del Solstizio d'Estate viene celebrato presso l'Altare Pagano del Bosco Sacro in Jesolo sabato 24 giugno 2023 dalle ore 18.00. Il Bosco Sacro è situato in Via Ca' Gamba, Settima traversa 3B a Jesolo - Venezia. Questo è il XIX rito del Solstizio d'Estate celebrato presso il Bosco Sacro.

Il Solstizio d'Estate è il rito che celebra la Conoscenza, lo sviluppo del conoscere che l'Essere Umano pratica nel corso della sua vita.

Il conoscere e la conoscenza concorrono a trasformarci, sia fisicamente che emotivamente, e plasmano la nostra struttura psico-emotiva portandoci a costruire il nostro Corpo Luminoso.

Noi siamo ciò che costruiamo mediante le nostre scelte e con ciò che costruiamo, nel corso della nostra vita, affrontiamo la morte del corpo fisico. La partecipazione al rito è gratuita e non comporta nessun impegno.

 

23 maggio 2023

Riflessione sulla Stregoneria

La Stregoneria è arte del vivere senza pensare; senza trasformare la vita in un dialogo che continuamente descrive il vivere, la realtà, le condizioni.

Ma nel momento stesso in cui si descrivere una condizione nella quale non si vuole pensare, di fatto si sta pensando e si descrive una situazione di pensiero che pensa il non pensare.

Vivere al di fuori del pensiero descrittivo è una condizione che si costruisce lentamente e che il pensiero, che pensa mediante parole, ignora. Il pensiero, un po' alla volta si distacca dal mondo, un po' cortocircuita su sé stesso e libera degli spazi nella coscienza dove l'insorgenza emotiva tende a togliere al pensiero descrittivo parte dei giudizi aprioristici che il pensiero descrittivo premette ogni volta che la ragione pensa di avere soluzioni rivelatrici di quanto osserva.

L'insorgenza emotiva è ignorata dalla ragione che si limita a registrare solo le sensazioni attivate dalle emozioni (paura, rabbia, amore, desiderio, ansia, ecc.) ignorando l'insieme della comunicazione emotiva che le persone spesso scoprono quando si affezionano ad una persona, ad un gatto o ad un cane. Nella relazione amorosa o affettiva le parole sono un corollario e non l'elemento centrale della relazione.

 

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22 maggio 2023

Riflessione su ragione ed emozione

Produrre macchine è un atto della ragione. Un atto matematico e geometrico. "A mio avviso" l'intelligenza della natura non è razionale, ma è emotiva. Noi tendiamo a razionalizzare e descrivere, la natura percepisce, si relaziona, comunica attraverso la struttura emotiva dei viventi. Nella storia dell'uomo c'è stato il passaggio fra la comunicazione emotiva e la razionalità attraverso la verbalizzazione e la descrizione del mondo. Questo passaggio non è avvenuto immediatamente e non è avvenuto per tutti gli uomini. Di questo passaggio, a noi è rimasta traccia nel Mito che non è razionale, ma trasforma in parole un vivere emotivo che le parole non possono descrivere. Per questo parla per simboli e schemi la cui interpretazione è solo emotiva.

I Pitagorici prima e Platone poi, hanno rotto con il mito perché con il Mito non si possono dominare gli uomini e si sono spostati a definire il mondo attraverso i numeri e la forma muovendo guerra ai poeti che traducevano in parole le emozioni. Io sto analizzando il passaggi che ci furono in questo periodo.

Quello che io voglio dire è che la questione, anche se le parole andrebbero messe a posto, è entrare nel "lato animale", farsi inghiottire dalle pulsioni e riprendere il linguaggio della vita. Questo non significa rompere con la razionalità; significa mettere la razionalità, e l'intelligenza che la supporta, nel suo giusto ruolo nella nostra vita: sono degli strumenti del vivere sociale che vanno usati nel vivere sociale, ma devono rimanere nell'ambito del vivere sociale perché quando io parlo con gli alberi o con gli animali, parlo loro con una parte cerebrale talmente antica che percepisce e trasmette solo emozioni perché l'emozione (al di là di come viene veicolata) in realtà è una sola e rappresenta il minimo comune denominatore fra tutti gli esseri della Natura.

Questo è ciò cerco, se posso, di trasmettere.

 

22 maggio 2023

Il mito di Dioniso

Per parlare del mito di Dioniso, la questione è piuttosto complessa. Il nome Dioniso risulta, da alcune scoperte, più antico dell'orfismo, ma nello stesso tempo, in quell'epoca sembra che il dionisismo non fosse un movimento o una scuola filosofica.

La questione che Dioniso pone, a prima vista, sembra molto simile al Gesù dei cristiani: la vita di Dioniso è la summa ideologica del pensiero dionisiaco. La pratica di vita dionisiaca è l'ideologia dionisiaca che si rivela nelle azioni.

L'identificazione dell'ideologia dionisiaca diventa estremamente complessa perché gli studi, prodotti fino ad oggi, hanno il solo scopo di definire la figura di Dioniso come una sorta di Gesù ante litteram che viene interpretato all'interno dell'ideologia cristiana.

E' difficile dire se l'orfismo ha preceduto il dionisismo o se l'orfismo ha dato al dionisismo la sua struttura ideologica.

Sta di fatto che Dioniso, come Dio, è nato tre volte: prima dalla vagina della madre; poi dalla coscia di Zeus e, infine, ricomposto dopo che i Titani lo hanno squarciato.

In sostanza, il succo ideologico consiste nella trasformazione mediante morte-rinascita in un processo di ampliamento della coscienza. In sostanza: muore il feto e nasce il bambino; muore il bambino e nasce l'individuo adulto; muore l'individuo adulto e nasce il Dio.

Dopo di che, per comprendere l'insieme di Dioniso a parte gli studi di Kerenyi, di Jeanmaire, Scarpa, non ci resta che affidarci alle Dionisiache di Nonno di Panopoli. Nonno di Panopoli considerato l'ultimo poeta di letteratura ellenistica e vissuto nel V secolo dopo c. Nonno di Panopoli, visto il periodo in cui viveva, scrisse anche una "Parafrasi del vangelo di Giovanni" e questo ha indotto gli studiosi a chiedersi se fosse un Pagano che si è convertito al cristianesimo o un cristiano che si è convertito al paganesimo.

 

22 maggio 2023

Scuole filosofiche greche

Un aspetto dell'Antica Religione Greca che si oppone al pitagorismo e alle ragioni filosofiche di dominio delle città e degli uomini sembra essere il dionisismo.

E' un po' ambigua la distinzione fra "scuole filosofiche" e scuole religiose. Entrambe indicano una realtà altra, diversa dalla realtà vissuta. Basti pensare ad un Platone che inventa il Demiurgo o Atlantide e si oppone ferocemente ai poeti che indicano la realtà Orfica o la realtà del Mito in antagonismo alla fantasia del dominio dittatoriale sull'uomo di Pitagora, Archita di Taranto o Platone.

Tutte queste scuole indicano sistemi di vita come la tripartizione di Platone che indica i filosofi come padroni degli uomini.

Questa storia filosofica diventa realtà o con la legiferazione nelle città della Magna Grecia, oppure con la dittatura dei trenta tiranni e le lotte dei democratici contro le oligarchie.

Tutti hanno bisogno di uomini che agiscano per loro conto. Che si sacrificano per il loro potere. Portano uomini alla guerra, distruggono città, trasformano popolazioni in sudditi sottomessi, tendono ad appropriarsi del controllo dei commerci.

Il mio esercito è più potente del tuo e io ti ammazzo.

Conquisto la città e mi approprio di uomini, donne e bambini.

In quest'ottica appare un movimento di massa, il dionisismo, che sembra essere la risposta filosofica alle ideologie del dominio e del potere. Quando è nato; come è sorto; come si è trasformato; sono tutte domande che ci si deve fare. Soprattutto, i concetti che danno sostanza al Mito, come sono nati e si sono sedimentati nelle pratiche rituali fino a diventare talmente naturali e acquisiti da scomparire dall'orizzonte ideologico del mito stesso?

Dioniso e le baccanti si separano dalla società e decidono di vivere per sé stessi. Voi combattete, stabilite il dominio dell'uomo sull'uomo, ma noi ci inebriamo, facciamo riti orgiastici, ci godiamo l'attimo presente e voi ammazzate e fatevi ammazzare e, se proprio ci tenete, ammazzate pure noi.

Donne e uomini che hanno cessato di collaborare con il potere dello Stato e che lo Stato non può usare per il proprio beneficio. Possono solo essere odiati dalle Istituzioni producendo due tipi di narrazione: la narrazione dei partecipanti alle baccanti e ai riti orgiastici e la narrazione dello Stato che condanna la sottrazione di cittadini al proprio controllo.

Anche questo fenomeno è da analizzare perché anche questo fenomeno ha forti analogie con quanto sta accadendo oggi nel mondo.

 

22 maggio 2023

Alluvione, prestiti e aumento dei tassi d'interesse

Un agricoltore alluvionato dell'Emilia Romagna deve andare in banca per farsi dare un prestito per rifare l'impianto andato distrutto dall'alluvione. Il costo del denaro è il costo più alto da 10 anni a questa parte e, la banca, ci deve pur guadagnare.

Quando si verifica una situazione catastrofica, gli effetti si moltiplicano in maniera esponenziale se le condizioni in cui si è verificata sono, a loro volta, catastrofici. Come per l'inflazione: la distruzione del sistema produttivo dell'Emilia Romagna farà aumentare i prezzi sia di prodotti agricoli che dei prodotti industriali. Si può prevedere un'inflazione che rimane alta. almeno per i prossimi 12 mesi.

Se costruisci una situazione ambientale disastrosa, ogni disastro, in quella situazione, sarà moltiplicato. Nessun provvedimento negli ultimi anni, o per una condizione o per un'altra, ha provveduto a fare riserve finanziarie per provvedere ad eventuali catastrofi. Risultato: non ci sono soldi per soccorrere l'Emilia Romagna. Si può solo fare altro debito, ma le agenzie di raiting come Fitch Investors Service, Moody's e Standard & Poor's non hanno declassato i titoli italiani a livello di spazzatura solo perché, altrimenti, metterebbero in crisi il mercato finanziario occidentale nel momento in cui l'occidente sta dichiarando guerra (di vario tipo) alla Cina.

 

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21 maggio 2023

Intelligenza artificiale e pitagorismo

Forse la differenza fra l'Antica religione greca dell'orfismo e il pitagorismo può essere definita allo stesso modo della differenza fra l'Essere Umano e l'intelligenza artificiale.

Il passo è di un filosofo vivente che sto leggendo da qualche giorno. Per ora non vi dico chi è.

Dice:

L'essere umano in quanto "esser-ci" viene sempre gettato in un mondo pre-disposto. L'esistenza, ovvero l'essere disposti, predispone la coscienza. Nella sua iniziale, profonda commozione il pensiero è per così dire fuori di sé. Lo stato d'animo fondamentale lo sposta in unfuori. L'intelligenza artificiale non pensa, poiché non è fuori di sé. Spirito significa in origine essere fuori di sé, in uno stato di profonda commozione. L'intelligenza artificiale sa calcolare in fretta, ma le manca lo spirito. Ai fini del calcolo, la profonda commozione sarebbe solo un disturbo. (p. 44)

--fine citazione--

Il pitagorismo, legato alla quantità (numeri) e alla forma (geometria) rappresenta l'intelligenza artificiale che si sostituisce alle emozioni dell'uomo (la musica di Orfeo o le emozioni elevate ad immagini del mito).

 

21 maggio 2023

La guerra che l'occidente ha perso tradendo i suoi principi costitutivi

Gli USA e l'occidente hanno perso la guerra contro i Talebani dell'Afganistan.

Gli USA e l'occidente hanno armato l'Isis perché la sua ideologia era affine all'integralismo cattolico per combattere i regimi laici non cristiani. Gli USA e l'occidente sono riusciti a distruggere i paesi laici di religione islamica al fine di ripristinare l'integralismo.

Gli USA hanno aggredito l'Europa in nome della ricostruzione ideologica del sovranismo cattolico che, in politica, assume il nome di fascismo.

Il Regno Unito per legittimare il sovranismo monarchico si è dissociato dall'Unione Europea preferendo riattivare la memoria del suprematismo colonialista.

L'occidente ha perso la guerra contro le trasformazioni della storia sacrificando i propri cittadini all'ignoranza e alla disperazione esistenziale.

 

21 maggio 2023

Scelte e azioni

Le azioni portano conseguenze.

Le non azioni portano conseguenze.

Fra le azioni o le non-azioni sta la scelta di chi fa le azioni che lo rende responsabile delle conseguenze sia che le conseguenze siano l'effetto delle sue azioni e delle sue non-azioni, sia che le conseguenze siano l'effetto di concause di cui le sue azioni o le sue non-azioni siano parte.

Le scelte di agire o di non-agire sono la manifestazione dell'intelligenza soggettiva che si rivela nelle conseguenze.

 

21 maggio 2023

Riflessione sull'alluvione

Alluvione 1951 nel Polesine, alluvione del 1966 nel Veneto e nel nord-Italia che travolsero Venezia e Firenze.

Eventi che appaiono lontani, come appare lontana l'alluvione nell'Emilia Romagna e nelle Marche di oggi. Lontane nel tempo e in una vicinanza fastidiosa al punto tale che il Primo Ministro Italiano non ritiene di dover rientrare in Italia perché impegnato in Giappone nel gabinetto di guerra contro la Cina. Il Primo Ministro Italiano mostra orgoglioso, col suo telefonino, le immagini del disastro dell'Emilia Romagna dove i comunisti rossi sono immersi nel fango. Qualcuno gli fa notare che l'etichetta del "buon governo" impone, comunque, al Primo Ministro di farsi propaganda facendo visita agli sfollati e il primo ministro, dopo tante azioni con cui ha dimostrato disprezzo per i cittadini e rispetto per gli evasori fiscali, mette in scena una "coscienza" che gli imporrebbe di tornare in Italia per fare il lavoro per il quale è pagato (Draghi lavorava gratis).

Fare guerra alla Cina permette di esporre i propri carri armati, ma per ovviare alla guerra dell'invasione dell'acqua si fa come nel 1951 e nel 1966 mettendo i cittadini in campi di sfollati e dicendo loro di trovarsi un lavoro da un'altra parte, magari sui gommoni oggi, come ieri partivano per il Belgio a estrarre carbone. Oppure, come è accaduto ad Amatrice o all'Aquila dove il tessuto sociale è stato disgregato e molti sono partiti per cercare fortuna altrove.

Ora le televisioni mandano immagini consolatorie di volontari che scavano nel fango. Immagini consolatorie, ma sempre attente a non fare propaganda alle opposizioni che potrebbero trarre benefici in termini elettorali. Le lacrime di chi ha perso ogni cosa riempiono il teleschermo e le persone che guardano si congratulano perché non è capitato a loro. Il Primo Ministro deve trovare un po' di denaro in casse dello Stato svuotate per aiutare i ricchi a non pagare il superbollo o a non pagare tasse progressive perché come ai ricchi fanno "schifo" i poveri così ai poveri, che ammirano i ricchi, fanno schifo gli sfollati che Dio ha punito con la sua ira per i loro Peccati.

Viviamo in una realtà sociale dove l'imperativo è arrangiarsi. Una realtà sociale nella quale le disgrazie servono per arricchire qualcuno che fa delle disgrazie un modo per arricchirsi perché ricorda che quando "sei nella merda" hai ancora qualche cosa che ti si può togliere e questo Governo sta già pensando come sfruttare quest'occasione per trarne beneficio.

 

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20 maggio 2023

Inserire i possibili disastri ambientali nelle previsioni economiche

In questi mesi ho seguito le previsioni economiche sullo sviluppo dell'economia italiana. Decine di economisti si sono dati il cambio per parlare della solidità dell'economia italiana mentre il Governo è impegnato a premiare gli evasori fiscali e a promuovere la ricchezza come ideale.

Nessun economista ha mai voluto prendere in considerazione delle variabili possibili. Variabili ambientali talmente vaste da cambiare i parametri di sviluppo e di lavoro in Italia. A questo ha ovviato la natura con l'allagamento e il disastro in Emilia Romagna.

La domanda è: quanto incide la catastrofe dell'Emilia Romagna sul PIL nazionale? Quanto incide la rinuncia alle sovvenzioni europee per incapacità di spendere adeguatamente il denaro? Quanto incide sull'inflazione il disastro agricolo che si prospetta in Emilia Romagna?

Verrebbe da dire: "Sono eventi imprevedibili!" Indubbiamente la vastità del fenomeno in Emilia Romagna era imprevedibile, ma che in Italia si verificano spesso fenomeni catastrofici è un dato di fatto. Se il vulcano che esplode è l'Etna dispone di un campo ragionevole in cui sfogare la lava, ma se ad esplodere è il Vesuvio, l'incidenza di quel disastro sull'economia italiana è notevole. Che un vulcano all'anno erutti in Italia è un dato di fatto. Si spera che sia Vulcano e che tutto sia limitato all'isola, ma se anziché essere Vulcano fosse il Monte Baldo a Verona?

L'alluvione viene a Sarno e ha un peso economico oltre che vite umane, ma se arriva la tempesta Vaia e abbatte 41000 ettari di boschi oltre a provocare disastri come nel 2018, l'impatto economico è diverso.

Se il Governo non prevede, come non ha previsto, un accantonamento finanziario per i disastri naturali, tutte le previsioni economiche saltano. O pensate che non ci sia un ulteriore aumento dei prezzi degli alimentari alla produzione se l'Emilia Romagna dovesse faticare a ripristinare le sue filiere produttive?

Nessuna previsione economica non ha mai tenuto conto di questi possibili danni eppure, è noto che il cambiamento climatico aumenterà la frequenza di situazioni disastrose che inevitabilmente incideranno sullo sviluppo economico del paese.

 

20 maggio 2023

Aerei

E mentre osservo una laguna che sta attendendo timorosa una pioggia che non venne, aerei di ogni nazione ci passano sulla testa perché sopra il ponte di Venezia c'è la rotta di avvicinamento e atterraggio dei velivoli commerciali per l'aeroporto.

 

20 maggio 2023

Verso Venezia

Poi, ci si gira indietro e quella strisciolina verde all'orizzonte a sinistra della linea del ponte è da dove si è partiti. La strada che si è percorso a piedi. Da qui il detto che "Avanti e indietro la strada è ugualmente lunga e ugualmente stretta.

 

20 maggio 2023

Verso Venezia

Mi sono fatto a piedi i chilometri del Ponte di Venezia. Siamo a metà ponte e quello che vedete all'orizzonte è la città di Venezia, la strada che ancora ci manca da fare.

 

20 maggio 2023

Fenicotteri

Non è stata una gran caccia fotografica. Il tempo che minacciava pioggia e rendeva tutto grigio dove il cielo grigio si confondeva con il grigio dell'acqua.

Sono riuscito a prendere gli uccelli ad una notevole distanza. Una poiana, un airone cenerino che è scappato come sono arrivato a portata di macchina fotografica, qualche cormorano, una garzetta, un airone guarda buoi e, soprattutto i fenicotteri. Quella trentina di fenicotteri divisi in due gruppi che stavano setacciando il fango.

 

20 maggio 2023

Rosa canina

Fiori di rosa canina.

 

20 maggio 2023

Pensarsi schiavi e padroni

L'idea secondo cui le persone devono essere schiavi e devono essere libere di considerarsi ed agire come schiavi è l'idea centrale nella società e nell'economia sia nazionale che internazionale. Ciò che avrebbe dovuto essere un diritto dell'uomo è stato trasformato, secondo l'ideologia liberale, nel diritto di libertà del proprietario di uomini.

Le persone vengono educate a non distinguere la collocazione ideologica delle azioni che subiscono o di cui sono artefici e finiscono per partecipare al ruolo di aguzzini o di vittime senza essere in grado di spezzare una riproduzione generazionale del ruolo schiavo/padrone perché, condizioni sociali e forze Istituzionali provvedono a riaffermalo.

Quando questo ruolo si presenta agli occhi delle persone, le persone si congratulano con sé stesse per non essere dalla parte della vittima e spesso, in un esercizio di filosofia estetica, si immedesimano nell'onnipotenza che sta esercitando l'aguzzino nei confronti della persona indifesa. Salvo cadere in preda alla disperazione quando sono costretti a vivere il ruolo di vittime.

Non ci sono diritti sociali che abbiano una loro sacralità anche se, qualche volta, qualche magistrato riafferma il diritto del cittadino. Il fatto che un magistrato lo riaffermi, questo diritto viene ignorato dalle Istituzioni che hanno rapporti immediati con i cittadini e il cittadino si trova smarrito e impotente a manifestare le proprie ragioni in quanto, le medesime Istituzioni minacciano il cittadino col loro ruolo di "pubblico ufficiale".

La riaffermazione del diritto alla schiavitù è quanto ha distrutto il tessuto sociale italiano ed è il motivo per il quale gli italiani hanno deciso di non fare figli. Non si tratta di una decisione collettiva o organizzata, si tratta di una decisione che appartiene alla logica conseguenza delle condizioni nelle quali gli italiani vengono costretti a vivere che li porta a rifiutare maternità e paternità in quanto non si sentono padroni dei loro corpi e della loro vita.

 

20 maggio 2023

La situazione meteo in Italia

Oggi tenterò una sorta di caccia fotografica. Non so se il tempo meteorologico me lo consentirà, ma per ora sembra che il tempo possa reggere per qualche ora anche se la situazione è questa.

 

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19 maggio 2023

Il G7 e il vertice Paesi Asia centrale e Cina tenuto a Xi'an

Mentre il G7 in Giappone tiene un gabinetto di guerra contro la Cina e i paesi emergenti, la Cina si riunisce con i paesi dell'Asia centrale per programmare la costruzione di infrastrutture. Dice il giornale cinese:

"Si prevede l'adozione di misure efficaci per aumentare il livello di cooperazione commerciale, economica e di investimento tra i sei Stati, rafforzare la cooperazione nelle aree doganali e di quarantena, facilitare le procedure commerciali, in particolare la formazione di una rete multimodale e integrata che colleghi strada, ferrovia e aria posti di blocco del traffico e delle frontiere, creando le condizioni più favorevoli per i flussi di passeggeri e merci, ampliando la cooperazione in settori quali l'agricoltura, le nuove fonti energetiche, il commercio elettronico, l'economia verde e digitale, le alte tecnologie e altri. Naturalmente, sarà prestata particolare attenzione anche allo sviluppo della cooperazione culturale e umanitaria, all'ulteriore intensificazione della cooperazione e degli scambi nei settori dell'istruzione, della scienza e della tecnologia, della cultura, del turismo, della sanità, dei media e del cinema, ecc."

In sostanza, se costruisci e vendi missili, solo con i missili costruisci reazioni internazionali; se commerci e costruisci infrastrutture, con il commercio e con le infrastrutture costruisci le relazioni internazionali

 

19 maggio 2023

Situazione meteorologica di oggi

Questa è la situazione sul mediterraneo. Un ampio ciclone sta investendo l'Italia del sud. Secondo l'allerta meteo il ciclone investirà il sud Italia spostandosi verso nord e percorrendo l'intera penisola italiana aggiungendo disastri là dove già ci sono stati disastri.

 

19 maggio 2023

La situazione meteorologica in Veneto in questo momento (ore 19.00). Le correnti si spostano da Sud-Ovest, casa mia l'ha mancata per poco.

 

19 maggio 2023

 

19 maggio 2023

I campi di sterminio di oggi

Ormai, solo nei sottopassi nascosti alla vista dei borghesi, il rantolo di una palestina diventata mattatoio per il divertimento degli ebrei echeggia per ricordarci una strage sempre in atto come altre stragi che piaccioni all'occidente perché i predestinati ai forni crematori non si devono ribellare né devono chiedere una qualche forma di giustizia.

E' l'occidente che sta morendo in sé stesso. Nei suoi principi, nelle sue carte dei diritti che vengono ignorate perché il diritto del più forte sul più debole deve prevalere in nome di Dio.

 

19 maggio 2023

Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino

Il cambiamento climatico non si manifesta con cataclismi di portata planetaria, ma con catastrofi locali, più o meno vaste che si ripeteranno in maniera sempre più frequente. I cittadini coinvolti nella catastrofe saranno invitati ad arrangiarsi perché se gli Stati possono, qualche volta, socorrere i loro cittadini, gli Stati hanno finito i soldi spendendoli per foraggiare industriali falliti, banchieri sanguisughe e armi per la guerra per garantirsi maggior potere.

 

19 maggio 2023

Le colpe dell'alluvione

Io non condanno quei cristani che affermano che "l'alluvione dell'Emilia Romagna è una punizione di Dio per i peccati dei romagnoli e degli emiliani". Io condanno quei cristiani che, davanti al cambiamento climatico, hanno preferito, non solo nascondere la testa sotto la sabbia, ma si sono dimostrati attivi nella repressione di tutti coloro che denunciavano i pericoli dei cambiamenti climatici.

 

19 maggio 2023

Melisso di Samo

La filosofia eleatica, di cui Parmenide è considerato la maggior figura, ha la caratteristica di essere una struttura filosofica assolutista che si innesta in un contesto di filosofia metafisica e teologico Orfico.

In sostanza, c’è il trasferimento del senso della filosofia dalla descrizione del mondo, e delle relazioni fra l’uomo e il mondo, alla filosofia come strumento di dominio dell’uomo sull’uomo.

L’operazione di trasferimento dell’uso della filosofia metafisica e della teologia è condotto dai Pitagorici e dagli eleatici. Da questi, la necessità del dominio dell’uomo sull’uomo, come parte centrale del discorso filosofico, viene sviluppata da Platone e da Aristotele ed è indifferente, per il filosofo, sapere che le idee di Platone derivano dagli eleatici, da Filolao o da Archita di Taranto sta di fatto che il passaggio delle idee sull’uso della filosofia sembra abbastanza delineato.

Vale come esempio la vicenda di Melisso di Samo per come i frammenti la riportano. L’idea di Melisso di Samo è abbastanza chiara: combattere la democrazia.

Riporto da I Presocratici di Diels-Kranz:

3. PLUTARCH. Pericl. 26-27. (26)

Dopo che egli [Pericle] fu salpato, Melisso, figlio di Itagene, filosofo, allora a capo delle forze di Samo, spregiando o l'esiguo numero delle navi o l'imperizia dei capi, convinse i cittadini ad attaccare gli Ateniesi. Impegnatasi la lotta i Samii riportarono la vittoria e fecero molti prigionieri e distrussero molte navi, cosicché furono padroni del mare e poterono procurarsi il necessario alla guerra che prima non avevano. Aristotele dice [fr. 577 Rose; dalla Costituzione dei Samii] che Pericle stesso era stato in precedenza sopraffatto da Melisso. I Samii impressero sulla fronte dei prigionieri Ateniesi l'impronta della civetta, ricambiando oltraggio con oltraggio; infatti gli Ateniesi avevano impresso sulla fronte dei Samii una samena ... Si dice che a tali impronte alludano le parole di Aristofane: « E’ il popolo dei Samii. Quanto letterato!» [AR1STOT. ivi, fr. 575 Rose].
Pericle dunque, venuto a conoscenza della sciagura dell'armata, portò immediatamente aiuto, e, sopraffatto Melisso che gli si era contrapposto e messi in fuga i nemici, subito circondò di un muro la città, perché preferiva vincere e prenderla con tempo e con spesa piuttosto che con ferite e con pericolo dei concittadini ... Nel nono mese [estate del 440] i Samii si arresero e Pericle distrusse le mura, catturò le navi e inflisse una grave multa, di cui una parte fu dai Samii pagata subito e l'altra pattuirono, dietro cessione di ostaggi, di pagarla entro un tempo determinato. Duride di Samo [F. Gr.Hist. 76 F 67 II 154] esagera molto nel raccontare queste cose accusando Pericle e gli Ateniesi di grande crudeltà, della quale non è parola né in Tucidide né in Eforo [F.Gr.Hist. 70 F 195 II 98] né in Aristotele [fr. 578 Rose]. Cfr. PLUTARCH. Themist. 2. Eppure Stesimbroto [F. Gr. Hist. 107 FIlI 516] dice che Temistocle ascoltò Anassagora e fu assiduo presso Melisso il fisico, commettendo un errore di cronologia. Infatti fu contro Pericle - che era molto più giovane di Temistocle - che all'assedio di Samo Melisso fu stratego, e fu con Pericle che Anassagora ebbe dimestichezza.

Diels-Kranz, I Presocratici-testimonianze e frammenti, Editore Laterza, 1990, p. 306

Appare evidente come l’attività di Melisso di Samo sia un’attività volta al dominio politico dove la conquista del presente appare l’unica soluzione alternativa all’idea che il presente si trasforma.

In sostanza, l’assolutismo volge la propria attività nella conquista o nella repressione delle persone perché ritiene che nulla si modifichi al contrario della filosofia della trasformazione e del divenire che volge la sua attività sulle cause e le condizioni che producono i cambiamenti per adattamento dei soggetti coinvolti.

Come si dice nel frammento di Simplicio riportato dal Diels-Kranz:

1. SIMPLIC. phys. 162,24. Anche Melisso adoperò questo ben noto argomento per dimostrare che l'essere è ingenerato. Egli scrive:
Sempre era ciò che era e sempre sarà. Infatti se fosse nato è necessario che prima di nascere non fosse nulla. Ora, se non 'era nulla, in nessun modo nulla avrebbe potuto nascere dal nulla.

Diels-Kranz, I Presocratici-testimonianze e frammenti, Editore Laterza, 1990, p. 316

Per Melisso di Samo, il padrone è ingenerato e sempre uguale a sé stesso; domina la vita degli Esseri Umani perché da sempre è. Esattamente come si pensa il dittatore che è sempre stato così e sempre è nel suo diritto di dominare l’uomo.

Si tratta dell’intuizione pitagorica ed eleatica sull’uso della filosofia per fare guerre, imporre un regime di dominio e giustificare quel regime di dominio mediante argomentazioni di natura sofistica che legittimano il dominatore come manifestazione in terra del demiurgo, del creatore, dell’Essere assoluto, dell’Uno che domina l’universo.

In quell’ottica, i molti Dèi dell’Orfismo vanno ridotti a coprotagonisti in secondo piano fino a farli sparire davanti all’Uno immenso che fa del dittatore la sua ragione di essere.

Ritengo che questo sia il nocciolo inespresso dell’intera filosofia metafisica. Il suo “peccato originale” del quale nessuno vuole parlare perché, in fondo, il dominio dell’uomo sull’uomo porta ricchezza mentre, la libertà dell’uomo dal dominio di un altro uomo, anche se libera le forze psichiche dell’uomo, conduce l’uomo su sentieri in cui la meta appare sconosciuta.

 

19 maggio 2023

Sentimento

Trovata su un muro a Mestre.

L'arte urbana è una sorta di Facebook dove i messaggi vengono messi sui muri.

Per leggerli bisogna trovare i muri nascosti, là dove non ci sono telecamere o dove qualcuno decide di far abbellire ciò che ritiene brutto.

 

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17 maggio 2023

Interpretazione del Mito fra paganesimo e neoplatonismo

In tutta l'area mediterranea il Mito greco, con tutte le specifiche varianti che le singole città mettevano in evidenza considerandole gli Dèi protettori della città stessa, prima dell'avvento della filosofia, era il sostrato religioso di tutta l'area. Indubbiamente lo stesso Mito greco era portatore di molte varianti orientali dagli Hittiti ai Sumeri, dai Fenici ai Siriani, dai Traci agli Egiziani.

Il Mito indicava la trasformazione, il divenire, di un presente da un altro presente per trasformazione.

Anche quando il Mito parla di uccisioni di Dèi, non si riferisce mai all'annientamento, ma solo alla trasformazione di un presente che quel Dio abitava.

Quando i filosofi, come Platone e come i neoplatonici dovettero distruggere il Mito, non dissero che "il Mito è falso", ma giocarono sulle interpretazioni delle figure mitiche per svuotarle del valore religioso e della loro capacità di indurre gli uomini a trasformare il loro presente.

L'esempio che faccio lo traggo da Proclo espresso nel suo commento al Timeo di Platone.

Scrive Proclo:

[104. [1] - (72) Procl. in Plat. Tim. E prooem. III 169, 15 Diehl]

Dunque, alcuni affermano che ci abbia lasciato cercare quelli che corrispondono ai due re nel cielo, dico Fanes e la Notte: infatti, bisogna fissare quelli che si trovano nell'ordine più alto e sono fra gli intramondani, poiché anche prima del mondo comandano gli Dèi intellettivi, eternamente stabiliti nell'impenetrabile recesso dello stesso Fanes, come dice Orfeo, chiamando impenetrabile recesso il loro ordine nascosto e non rivelato. Se dunque, per analogia con quelli, si volesse stabilire la rivoluzione dello stesso e dell'altro come principio maschile e femminile, come principio paterno e generante, non si devierebbe dalla verità. E se si volesse considerare il sole e la luna che si oppongono nei corpi celesti in movimento, allora il sole manterrà la somiglianza con Fanes, mentre la luna quella con la Notte. Se invece questo è vero, come mi sembra, avendo considerato il demiurgo unico dell'universo analogo al padre Fanes intellettivo ... anch'esso - e, infatti, ... di questa è dei mondi ... fare il teologo, come questo del Cielo e della Terra -; invece, il cratere zoogonico sarà analogo alla Notte che fa uscire dagli invisibili tutta la vita con Fanes, poiché anche il cratere genera ogni anima negli esseri del mondo; infatti, è meglio considerarli entrambi prima del mondo e mettere da un lato lo stesso demiurgo in corrispondenza con Fanes, poiché si dice anche che assomiglia a quello quanto alla creazione dell'universo, dall'altro la potenza generatrice dell'universo con la Notte, che fa uscire in modo invisibile tutte le cose dal padre; poi, dopo questi, presentare gli altri regni diversamente ordinati in corrispondenza con quelli intellettivi. E se anche questo ci chiedessimo, per quale motivo non consìderò i due regni, come sono esplicitamente detti, corrispondenti, la cosa più semplice è affermare che pure quelli aveva la dottrina di Orfeo, la più familiare ai Greci, ... nell'opera in cui celebra come primo il regno di Urano e Gea, come anche quello dice nel Cratilo...

Tratto da: Otto Kern, Orfici- testimonianze e frammenti, Bompiani, 2011, p. 367 e 369

Fanes e Notte vengono considerati da Proclo "re nel cielo" e immagina che "gli Dèi intellettivi" abitano all'interno di Fanes. Dice Proclo: " gli Dèi intellettivi, eternamente stabiliti nell'impenetrabile recesso dello stesso Fanes, come dice Orfeo, chiamando impenetrabile recesso il loro ordine nascosto e non rivelato".

La necessità di Proclo di stabilire una gerarchia di dominio è snaturare due principi dell'antica religione. Primo: il concetto che gli Dèi nascono. Gli Dèi vengono in essere in un determinato momento della trasformazione del mondo e da quando vengono in essere iniziano a partecipare alla trasformazione del mondo. Il secondo principio è che Fanes non racchiude assolutamente niente. Fanes è la qualità divina della materia che ha la capacità di trasformare in coscienza ciò che non è consapevole di sé.

Si potrebbe dire che Fanes rivela le potenzialità della materia, ma non tiene nulla in sé stesso. Solo Crono racchiude i suoi figli dentro di sé. Crono divora i suoi figli per preservarli da condizioni che non permettono loro di trasformarsi nell'attesa che Zeus modifichi le condizioni della Terra permettendo di trarre i suoi fratelli dall'oblio del tempo e renderli partecipi alle trasformazioni del presente.

La necessità di Proclo, di cercare un demiurgo unico alla base dell'universo, lo rende cieco davanti ad un universo in perenne modificazione e trasformazione.

I filosofi come Platone e i neoplatonici come Proclo devono fermare il mondo in trasformazione e renderlo statico in nome dell'attività di un creatore che determina le condizioni del mondo.

Nell'interpretazione di Proclo, Notte "genera le anime" e il demiurgo di Platone, secondo Proclo, assomiglia a Fanes come creatore dell'universo.

E Proclo trova la soluzione al perché, secondo lui, non venne celebrata la coppia di Dèi Fanes e Notte come "demiurgo originale". Questo perché Orfeo celebra come coppia originale della discendenza degli Dèi Urano e Gea.

Il problema per Proclo è che Urano è l'emozione che attraversa l'universo e Gea è la materia-energia inconscia dell'universo. Questa materia-energia inconscia dell'universo ha, quale caratteristica, in Fanes una sorta di qualità o, se preferite, di caratteristica. Quando una frazione di materia-energia (l'uno e l'altro o l'uno o l'altro) incontrano condizioni favorevoli, il Fanes dentro quella frazione di materia trasforma quella materia-energia da inconsapevole a consapevole. Quella frazione di materia-energia diventa consapevole di sé. Quella frazione di materia-energia si emoziona, rende vivo l'Urano stellato dentro di sé. Quella materia-energia altro non è che Gaia, Gea, che diventa consapevole emozionandosi (Urano) e, rivendica la propria specificità all'universo attraverso la sua volontà.

Tutto questo avviene all'interno di Nera Notte che diventa consapevole di sé come Genio Loci dell'Universo. Consapevole per la presenza di consapevolezze e divinità e da quel momento, esercitando la sua volontà, Nera Notte mantiene un equilibrio nell'universo per favorire sé stessa.

La religione Pagana si basa sull'interpretazione del Mito. A seconda di come noi interpretiamo il Mito sviluppiamo una "logica mitica" che influisce sulle nostre scelte quotidiane e determina la qualità dell'essere pagani.

 

17 maggio 2023

Creazionista ed evoluzionista: atteggiamenti a confronto

Non è che un individuo è creazionista e, dunque, ragiona in un certo modo; ma è perché un individuo ragiona in quel modo che viene definito creazionista.

L'opposizione fra il modo di ragionare del creazionista e il modo di ragionare evoluzionistico nella società costituisce un perenne conflitto ideologico.

Provo a fare un esempio estremizzando.

Se un uomo ha un comportamento criminale, per il creazionista "lui è un criminale", per l'evoluzionista "le cause esistenziali lo hanno fatto diventare un criminale".

Questo non significa che l'uomo che commette un crimine non vada fermato, ma la differenza sta nel come si ferma colui che commette un crimine.

Per il creazionista quell'uomo è "malvagio in sé", così lo ha creato Dio, tolto quell'uomo dalla società, si elimina la mela marcia che infetta la società.

Per l'evoluzionista non basta fermare chi commette un crimine, ma è necessario fermare le cause esistenziali che hanno indotto a diventare un criminale. In altre parole, la persecuzione del crimine non si ferma alla persona che ha commesso il delitto, ma vanno perseguite le cause che hanno indotto quegli adattamenti soggettivi che hanno costretto la persona a commettere quei delitti.

Senza la persecuzione delle cause o, se preferite, senza la modificazione delle cause, una volta che chi ha commesso il delitto viene perseguito, quelle cause esistenziali continuano a produrre altri delinquenti che finiscono per alimentare l'attività di delinquere nella società.

O si pensa l'uomo creato da Dio e, in quanto tale, esiste come Dio ha voluto che esista; oppure si pensa all'uomo some un soggetto che si adatta alle condizioni che ha incontrato nascendo nelle infinite possibilità di adattamento anche in presenza di "macro-cause" che, di fatto, ingenerano micro-cause che spesso hanno un maggior effetto sulla struttura emotiva del singolo individuo.

E' indubbio che agire nella società dal punto di vista evoluzionistico è più complesso che agire dal punto di vista creazionista in cui un "buon colpo di pistola" risolve il problema immediato, ma è altrettanto vero che la società dominata da chi ritiene che tutto vada risolto "con un buon colpo di pistola" è intollerante ad altri discorsi, i discorsi evoluzionisti, finendo per fermarli "con un buon colpo di pistola" in modo che nessuno possa mettere in discussione la verità della creazione di Dio.

 

17 maggio 2023

Le "disgrazie"

Le "disgrazie" siano esse alluvioni, terremoti o quant'altro portano con sé altre disgrazie rappresentate da coloro che portano aiuti e che chiedono riconoscenza per gli aiuti portati.

E' la tecnica del "Buon Samaritano" che approfitta dei banditi per trarre beneficio di riconoscenza e poter danneggiare a propria volta il malcapitato,

Il Buon Samaritano vive in luoghi sicuri, non toccati dal terremoto o dall'alluvione mentre, terremotati e alluvionati, possono diventare i "nuovi pezzenti", carne a disposizione del Buon Samaritano che può applicare il principio cristologico: "I poveri li dovete avere sempre con voi per farne quello che volete!". Anche stuprarli!

Ovviamente, coloro che si assumono il ruolo del Buon Samaritano si sono guardati bene dal mettere in sicurezza il territorio o di far costruire case antisismiche. Come subito dopo il terremoto dell'Aquila quando gli imprenditori si felicitavano del terremoto nella prospettiva di immediati guadagni.

 

17 maggio 2023

Il mondo vive attraverso i problemi

Una parte dell'Italia è allagata come nel Myanmar dove il ciclone Mocha devasta, si temono centinaia di morti. E ancora: Il potente ciclone 'Mocha' si è abbattuto oggi tra Birmania e Bangladesh dopo aver deviato in direzione del territorio birmano nelle ultime ore, e dopo due giorni di preparativi di emergenza in entrambi i paesi per evitare una catastrofe. Il ciclone ha toccato terra alle 13 ora locale sulla costa dello stato birmano di Rajine, con venti equivalenti a un uragano atlantico di categoria 5, in un'area dove sei milioni di persone, molte appartenenti all'etnia Rohingya, si trovano in uno stato di necessità.

Tutto il mondo è connesso. Il cambiamento climatico è un'emergenza e ce ne rendiamo conto solo quando coinvolge noi.

A chi interessa se in California fa un caldo intenso?

Periodi siccitosi si alterneranno a piogge torrenziali con estate e inverni anomali. Ora in Italia ci disperiamo per l'Emilia Romagna, per le Marche, per Matera. Ma solo perché ci appaiono vicini mentre non ci preoccupavamo quando in Groenlandia c'erano 15 o 20 gradi.

 

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15 maggio 2023

Tanti problemi per il David di Michelangelo, ma penso che chiunque abbia visitato Firenze ne ha fatto almeno una foto da portarsi nella propria fototeca.

Tutti vogliono contendersi l'immagine, chi per censurarla e chi per guadagnarci o con la proprietà del bene o con l'uso soggettivo del bene per promuovere cose diverse.

 

15 maggio 2023

Il leone di Nemea e Beppi di (o da) Lusiana

Oggi sono riuscito a formattare e caricare 5 fatiche di Beppi di (o da) Lusiana.

Quella che condivido è quella di quando Beppi affrontò il suo Leone di Nemea. La prima fatica di Beppi.

La sesta fatica è quasi pronta solo che è estremamente vasta in quanto nella sesta fatica Beppi affronta tutta la bibbia e per sistemare la pagina mi serve un'altra giornata.

Per ora ho caricato queste fatiche di Beppi di (o da) Lusiana:

1 - Uccisione del leone di Nemea.

2 - Uccisione dell'idra di Lerna.

3 - Cattura della cerva di Cerinea.

4 - Cattura del cinghiale del monte Erimanto.

5 - Pulizia delle stalle di Augia

Ovviamente le condividerò i link diretti un po' alla volta, ma se a qualcuno dovessero interessare può raggiungere quelle pagine seguendo i link.

Ritengo che non sia semplice definire il significato metafisico e simbolico delle fatiche di Ercole come modello di vita dell'uomo. Però, nella vita di tutti i giorni noi incontriamo tante situazioni che possono essere associate alle varie fatiche di Ercole. A volte si tratta solo di osservare la nostra vita.

 

15 maggio 2023

La violenza per la violenza chiama violenza per la violenza e non si rendono conto che la gentilezza apre ogni porta e che è facile offendere una persona gentile facendola diventare un nemco inferocito.

 

15 maggio 2023

I pioppi sentono la primavera e stanno imbiancando le strade prima dell'arrivo di una nuova pioggia. <7p>

 

15 maggio 2023

Poche persone in questi anni hanno seguito la Partita Mondiale di Calcio della Filosofia che mi ha impegnato negli ultimi 6 anni nonostante io abbia condiviso alcune centinaia di pagine relative a tale evento.

Il confronto di 60 filosofi divisi in quattro squadre e i quattro arbitri hanno messo in atto un dibattito di filosofia metafisica dove la Religione Pagana ha affermato i propri principi religiosi in contrapposizione all'assolutismo.

Se mi è stato facile arruolare i primi tre arbitri della partita di calcio nelle figure di Allah, Yahweh e Fanes in quanto soggetti riconosciuti Dèi assoluti o primigeni, diventa complesso, ma fondamentale per la Religione Pagana, raccontare del quarto Dio assoluto: Beppi di (o da) Lusiana. Raccontare come Beppi si sia trasformato in Dio assoluto come modello di uomo che si trasforma in un Dio. E' facile parlare delle 12 fatiche di Ercole che lo hanno portato a trasformarsi in un Dio. Nessuno di noi può pensare di essere Ercole. Molti di noi possono pensare di essere Beppi e raccontare come Beppi ha affrontato le sue 12 fatiche è una riflessione per noi, di oggi, non degli antichi per oggi.

Da domani inizierò a mettere in web le prime 6 fatiche di Beppi.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

14 maggio 2023

Da: Come fu che Beppi di (o da) Lusiana divenne un Dio

Dalle 12 fatiche di Beppi da Lusiana. Mentre affronta gli uccelli del lago Stinfalo [estratto]

Disse Beppi: "Io conosco tutto questo. Conosco verità e menzogna di Dio. Giobbe tremava di paura per la violenza con cui Dio assertiva. Ma Dio mente.

Dio fa lo sborone (termine volgare del dialetto Veneto per dire "gradasso") con Giobbe e a Dio risponde Beppi. Le citazioni bibliche di Dio sono prese da Giobbe 38.

Dio disse a Giobbe:

Dov'eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza.

Rispose Beppi:

Io ero la terra e le sue fondamenta. La terra esiste nella mia idea perché io ero la terra come tu, Dio, esisti perché quelli come me hanno forgiato l'idea della tua esistenza, altrimenti non esisteresti. E' la terra che ha generato la tua esistenza, non tu la terra.

Dio disse a Giobbe:

Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di essa la corda per misurarla?

Rispose Beppi:

La Terra ha stabilito le proprie dimensioni adattando sé stessa alle condizioni che ha incontrato. Dio disse a Giobbe:

Dove sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare, quando le stelle del mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di Dio mandavano grida di gioia?

Rispose Beppi:

La Terra non ha fondamenta se non nell'infinito in cui naviga; non ha pietre angolari che ne fermino il moto e non c'era mattino quando le stelle iniziarono a brillare perché la Terra ancora non era nata.

Dio disse a Giobbe:

Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno, quando gli diedi le nubi per vestito e per fasce l'oscurità? Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte, e dissi: "Tu arriverai fin qui, ma non oltre; qui si arresteranno le tue onde superbe!"

Rispose Beppi:

Cosa sarebbe la terra senza il mare? Il mare è la terra, la sua vita. Le acque del mare sono la Terra e solo le condizioni obbligano le acque del mare. Sono le condizioni che trasformano il mare in nubi che rendono fertile la terra. Per sé stessa è vissuta e si è trasformata la Terra e i viventi sulla Terra sono, essi stessi, la Terra.

Dio disse a Giobbe:

Da quando vivi hai mai comandato al mattino o insegnato all'aurora il suo posto, perché essa afferri le estremità della terra e ne scuota via i malvagi Si trasforma come creta sotto il sigillo, e spicca come un vestito. Ai malvagi è negata la loro luce, e il braccio alzato è spezzato.

Rispose Beppi:

Io non so di quali "malvagi" tu parli. Se tu ordini di togliere la luce agli uomini ammazzandoli, tu sei malvagio. Se tu fai spezzare le braccia agli uomini, tu sei malvagio. Da quando viso osservo le aurore che si susseguono e tu non comandi l'alba anche quando gli uomini sperano che il nuovo giorno sia migliore del giorno precedente. Tu, Dio, non comandi Aurora. Aurora è nelle condizioni d'esistenza della Terra che tu non hai determinato perché privo della conoscenza della realtà dell'esistenza.

Dio disse a Giobbe:

Sei forse giunto fino alle sorgenti del mare o sei mai andato in cerca delle profondità dell'abisso?

Rispose Beppi:

Non esistono "sorgenti del mare" e gli uomini giungeranno negli abissi perché è proprio dell'uomo cercare la realtà delle cose sedimentando conoscenza a conoscenza.

Dio disse a Giobbe:

Ti sono state mostrate le porte della morte, o hai forse visto le porte dell'ombra di morte? Hai tu fatto caso all'ampiezza della terra? Dillo, se sai tutto questo! Dov'è la via che guida alla dimora della luce? E le tenebre, dov'è il loro luogo perché tu le possa condurre al loro posto, e possa conoscere i sentieri che portano alla loro casa? Tu lo sai, perché allora eri già nato, e il numero dei tuoi giorni è grande.

Rispose Beppi:

La vita mi ha mostrato le porte dell'infinito che tu chiami "morte". La via che guida l'uomo e la donna ad aprire le porte dell'infinito è la vita dell'uomo e della donna nella natura in cui sono nati. Il luogo delle tenebre è il luogo in cui l'uomo e la donna si sottomettono alla volontà di Dio. Il segreto che porta nel luogo delle tenebre si chiama "disperazione" espressa dalle persone che supplicano Dio.

Dio disse a Giobbe:

Sei mai entrato nei depositi della neve, o hai forse visto i depositi della grandine che io tengo in serbo per i tempi di calamità, per il giorno della battaglia e della guerra?

Rispose Beppi:

Il mare è il deposito della neve. Il mare è il deposito della grandine perché è dal mare che si generano. Non c'è guerra con la grandine o con la neve, ci sono condizioni che gli uomini affrontano come hanno affrontato le condizioni della loro nascita.

Dio disse a Giobbe:

Per quali vie si diffonde la luce o propaga il vento orientale sulla terra? Chi ha aperto un canale per le straripanti acque e la via al tuono dei fulmini. per far piovere su una terra disabitata, su un deserto, dove non c'è alcun uomo, per dissetare le solitudini desolate, e far germogliare e crescere l'erba?

Rispose Beppi:

La Terra beneficia sé stessa di acque, tuoni e fulmini. Che ci sia l'uomo o che l'uomo non ci sia. In alcuni dove di più, in altri dove di meno o in modo diverso.

Dio disse a Giobbe:

La pioggia ha forse un padre? O chi genera le gocce della rugiada? Dal grembo di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la dà alla luce? Le acque si induriscono come pietra e la superficie dell'abisso si congela. Puoi tu unire assieme i legami delle Pleiadi, o sciogliere le catene di Orione?

Rispose Beppi:

La pioggia ha un padre che si chiama mare e la rugiada ha un padre che si chiama "condensa". Il ghiaccio è l'acqua che si adatta alle condizioni e quando le superfici si ghiacciano significa che le condizioni del mondo hanno indotto l'acqua ad adattarsi. Né tu, Dio, né io uomo, possiamo interferire sulle Pleiadi o su Orione. Possiamo solo osservarne il movimento e stabilire il tempo.

Dio disse a Giobbe:

Fai tu apparire le costellazioni a suo tempo, o guidare l'Orsa maggiore con i suoi piccoli? Conosci tu le leggi del cielo, o puoi tu stabilire il loro dominio sulla terra?

Rispose Beppi:

E' la terra che col suo andare fa apparire e scomparire le costellazioni ed è la terra che fa apparire o scomparire, oltre l'orizzonte, l'Orsa maggiore. Tu Dio, non conosci le leggi del cielo, ma io, come uomo, con la mia conoscenza affronto la vita e sommo conoscenza dopo conoscenza, generazione dopo generazione e gli uomini e le donne sapranno ciò che tu non sai, ma che millanti nella tua ignoranza del reale nel quale gli uomini vivono.

Dio disse a Giobbe:

Puoi tu far giungere la tua voce fino alle nubi affinché abbondanza di pioggia ti ricopra? Sei tu forse che scagli i fulmini dove devono andare, dicendoti: "Eccoci"?

Rispose Beppi:

Né tu Dio, né io uomo possiamo comandare alle condizioni dell'atmosfera. Felice è il cuore dell'uomo quando la pioggia ristora le terra; triste è il cuore dell'uomo quando la pioggia travolge ogni cosa. Noi uomini non comandiamo, ci adattiamo alle condizioni coltivando la speranza che la nostra scelta sia stata opportuna e non avventata. Il cielo scaglia i fulmini e né tu Dio, né io uomo scagliamo i fulmini anche se verrà il giorno in cui gli uomini produrranno i fulmini.

Dio disse a Giobbe:

Chi ha messo nella mente la sapienza o chi ha dato intendimento al cuore? Chi conta le nubi per mezzo della sapienza, e chi versa gli otri del cielo quando la polvere si fonde in una massa e le zolle si attaccano insieme?

Rispose Beppi:

L'intendimento del cuore è ciò che rende l'uomo vivo. Non fu Dio a metterlo, ma l'uomo lo mise a sé stesso quando rese viva la materia che è. La sapienza dell'uomo è stata costruita, giorno dopo giorno sedimentando generazione dopo generazione. Quella che oggi è, non è quella che era ieri e domani sarà diversa. L'uomo vive usando il proprio intelletto e la propria sapienza, non usa la sapienza per contare le nubi ed è consapevole che le nubi, cariche d'acqua danno ristoro alla terra essicata.

Rispose Beppi:

Puoi tu cacciare la preda per la leonessa o saziare la fame dei leoncelli quando si accovacciano nelle loro tane o stanno in agguato nei loro nascondigli?

Rispose Beppi:

Per sé stessa caccia la preda la leonessa; per sé stessa la gazzella fugge dalla leonessa. La leonessa e la gazzella nutrono i loro figli come l'uomo nutre i suoi figli. Tutti i figli della natura stanno in agguato. A volte predano e a volte sono predati, ma questo è il ritmo della vita, non certo la volontà di Dio.

Dio disse a Giobbe:

Chi provvede al corvo il suo cibo, quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno errando senza cibo?

Rispose Beppi:

Il corvo provvede a sé stesso perché il corvo, come ogni altro essere della natura vive, si adatta e si trasforma nelle condizioni che ha trovato nascendo. I piccoli del corvo non sono senza cibo se non quando il corvo è stato predato.

Giobbe 38

Si tratta di un breve estratto dell'azione con cui Beppi di Lusiana affronta gli uccelli del lago Stinfalo. Appena terminerò questo discorso, prenderò le prime sei fatiche di Beppi e le posterò in web

 

14 maggio 2023

Triste "festa" della mamma

La festa della mamma è come la festa degli schiavi: si riduce una donna ad un ruolo dimenticando che è una persona, una donna, con tutte le pulsioni di donna a cui gli si chiede di sacrificarle in funzione dei figli. Alla fine finisce per sacrificare i figli per ripagarsi dalle pulsioni frustrate.

Fino a qualche anno fa, le madri che pretendevano di essere donne, venivano definite: puttane!

Celebriamo uomini e donne al di fuori di ruoli imposti ed evitiamo di imprigionare le persone in ruoli predefiniti altrimenti diventa: classismo, etnia, discriminazione, razzismo.

So che molte persone amano la loro madre: ma di lei, che cosa amate? La serva dei vostri bisogni o la donna appassionata che vi ha mostrato i possibili errori dell'esistenza?

Non amo la "festa della mamma", alle mie orecchie suona come "festa della vacca che fa figli per la patria".

In Italia fu istituita e celebrata il 24 dicembre 1933 la Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, nel quadro della politica della famiglia del governo fascista.

Nell'occasione vennero premiate le madri più prolifiche d'Italia.

 

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13 maggio 2023

Il gioco delle interpretazioni dell'orfismo:
Da Siriano (tardi neoplatonici) al cristiano Attanasio

I neoplatonici unirono al pensiero di Platone il pensiero orfico. Per la precisione, continuarono nell'opera di Platone nel costringere il pensiero orfico ad aderire alla propria visione religiosa.

Il Discorso sacro in ventiquattro rapsodie, non si sa quando è stato composto. Si ipotizza poco prima della nascita del movimento neoplatonico. E, comunque, questo discorso sacro iniziò ad essere interpretato da Siriano (V sec. d.c.). Il commento dei neoplatonici ci consente di mantenere una traccia del pensiero orfico che viene dai neoplatonici interpretata per piegarla alle idee del platonismo e del neoplatonismo.

Cosa significa: piegare l'orfismo (e con esso Omero ed Esiodo nella Teogonia) al neoplatonismo?

Significa togliere le prerogative divine dell'esistente e attribuirle ad un soggetto altro di cui quelle prerogative diventano attributi di quel soggetto.

In questo frammento che posto, tratto dai frammenti che parlano degli orfici nell'opera di Otto Kern, appare chiara la deformazione del pensiero orfico in chiave creazionista.

Riporta Otto Kern:

Ciò che Orfeo ha detto è questo: che all'inizio apparve a Tempo Etere, creato dal Dio, e di lì e in seguito a Etere era Caos, e Notte oscura conteneva tutte le cose e nascondeva ciò che si trovava sotto Etere; intendeva che Notte è divinità primigenia, dicendo nella sua esposizione che esisteva un essere inintelligibile e al di sopra di ogni cosa, il più antico, artefice di tutto, dello stesso Etere, di Notte e di tutta la creazione che era sotto Etere e nascosta. Disse che Gea era invisibile per l'oscurità; affermò che la luce, squarciato Etere, illuminò Gea e tutta la creazione, asserendo che la luce che aveva squarciato Etere era quell'essere più alto di tutti, menzionato prima: lo stesso Orfeo ne sentì il nome dall'oracolo (v. fr. 62) e disse che era Metis, Fanes, Erichepeo; e ciò, nella lingua comune, significa consiglio, luce, datore di vita; disse nella sua esposizione che quelle stesse tre divine potenze dei nomi costituivano la potenza e la forza unica di un solo Dio che nessuno vede, della cui potenza nessuno riesce a conoscere la specie o la natura, e che da questa potenza sono nate tutte le cose: i principi incorporei, il sole, la luna, le potestà, tutti gli astri, la terra, il mare e tutte le cose in essi visibili e invisibili.

Otto Kern, Orfici – testimonianze e frammenti, editore Bompiani, 2011, p. 326-327

In questa interpretazione c'è un Dio che crea. Un Dio antico, che nessuno vede e che dalla sua potenza sono nate tutte le cose.

Questa interpretazione della cosmogonia orfica è del V secolo d.c. E' presente in Otto Kern che raccoglie i frammenti che parlano degli orfici nel 1922.

Aristofane (446-386 a.c.) della cosmogonia orfica scriveva nella sua commedia "Gli uccelli":

In principio c'erano il Caos e la Notte e il buio Erebo e il vasto Tartaro;
non esisteva la terra, né l'aria, né il cielo. Nel seno sconfinato di Erebo
la Notte dalle ali di tenebra generò dapprima un uovo pieno di vento.
Col volgere delle stagioni, da questo sbocciò Eros, fiore del desiderio:
sul dorso gli splendevano ali d'oro ed era simile al rapido turbine dei venti.
Congiunto di notte al Caos alato nella vastità del Tartaro,
egli covò la nostra stirpe, e questa fu la prima che condusse alla luce.
Neppure la stirpe degli immortali esisteva prima che Eros mescolasse insieme ogni cosa.
Quando l'uno con l'altro si accoppiarono, nacquero il cielo e l'oceano

Scarpa, Le religioni dei misteri, Lorenzo Valla, 2002, p. 357

Bene o male, Aristofane vive nel periodo classico dell'orfismo e, nella cosmologia che presenta non esiste nessun Dio creatore al di fuori di Caos, Nera Notte, Erebo e il vasto Tartaro. In questo si genera l'uovo luminoso che il veggente attribuisce a Nera Notte. Lo attribuisce per attribuirlo a "qualcuno" perché il veggente assiste solo alla nascita dell'uovo nell'oscurità di Nera Notte.

L'interpretazione dei neoplatonici, fatta in epoca di Siriano, circa 1000 anni dopo Aristofane, è chiaramente strumentale.

Le qualità divine sono proprie di Nera Notte, di Caos, di Etere, di Erebo, non sono qualità divine di un Dio nascosto e sconosciuto.

Probabilmente i neoplatonici intendevano usare questa interpretazione nel conflitto con i cristiani che stavano procedendo a distruggere l'antico mondo e, spesso, massacrando gli uomini.

Atenagora (133-190 d.c.), commentando l'orfismo, dice:

Atenagora, "In difesa dei cristiani" 18,3-6

Gli Dèi, come essi (i Greci) dicono, non esistevano fin dall'inizio, ma ognuno di essi nacque così come nasciamo noi. E tutti convengono su questo, perché Omero dice "Oceano, padre di tutti gli Dèi, e la madre Tethys", e pure Orfeo, il quale per primo escogitò i nomi degli Dèi, espose dettagliatamente la loro nascita, raccontò tutto ciò che ciascuno di essi aveva compiuto ... seguito per lo più da Omero, in particolare per ciò che concerne gli Dèi, quando anch'egli assume che la prima generazione degli Dèi deriva dall'acqua: "Oceano, dal quale tutti discendono". Secondo lui, infatti, l'acqua era il principio di tutte le cose, dall'acqua poi sedimentò il fango e da entrambi fu generato un essere vivente, un serpente il quale aveva una testa di leone e una di toro saldate insieme e in mezzo a queste il volto di un Dio, di nome Eracle e Tempo. Questo Eracle generò un uovo grandissimo il quale, essendo del tutto colmo, fu spezzato in due dalla violenza di colui che lo aveva generato per sfregamento. Allora la sua parte superiore finì per essere Urano e la parte discesa in basso Gaia; scaturì però anche un Dio con un doppio corpo. Urano si unì a Gaia e generò, come femmine, Cloto, Lachesi, Atropo, come maschi gli Ecatonchiri Cotto, Gige, Briareo e i Ciclopi Bronte Sterope e Arge; questi egli li incatenò e li precipitò nel Tartaro, poiché aveva appreso che i figli lo avrebbero spodestato. Per questo Gaia si adirò e generò i Titani:

Gaia, la signora, generò i figli maschi di Urano,
quelli che portano anche il nome di Titani,
perché la fecero pagare al grande Urano stellato.

Scarpa, Le religioni dei misteri, Editore Lorenzo Valla, 2002, p. 365-367

E questo è quello che Atenagora (133-190 d.c.) capisce e trasmette degli Dèi dell'orfismo.

Quando i neoplatonici devono far fronte al cristianesimo, non resta loro che interpretare l'orfismo a modo loro. Tuttavia, sia Atenagora che i neoplatonici fanno di Platone un precursore non solo dei neoplatonici, ma anche dei cristiani. Atenagora affermava che Platone ha anticipato il cristianesimo: e non ha sbagliato.

Per questo motivo i pagani di oggi devono imparare ad interpretare a loro volta gli antichi testi in funzione della realtà che stanno vivendo. Dal passato non arrivano né miracoli, né rivelazioni, ma solo supporto per alimentare la cultura con la quale si affronta la quotidianità.

 

13 maggio 2023

Giovanni Tzetze

Il sacco di Costantinopoli messo in atto dai crociati della IV crociata nel 1204 portò alla distruzione della biblioteca (o biblioteche) di Costantinopoli che conteneva un immenso patrimonio di letteratura classica e filosofia del mondo antico che in occidente era stata distrutta.

Di tutto questo patrimonio distrutto n rimane traccia nelle opere di Giovanni Tzetze che come funzionario bizzantino ebbe accesso a quelle opere e scrisse decine di opere di commenti ai classici greci facendo citazioni di un gran numero di testi bruciati nel sacco di Costantinopoli.

Non so quanto Tzetze possa essere attendibile nell'attribuire ad Orfeo una serie di citazioni dal momento che, comunque, Giovanni Tzetze nasce nel 1110 e muore nel 1190 circa e che, citando Orfeo, sta citando una filosofia e una pratica vecchia di 2000 anni. Eppure, dagli stuDiosi è considerata una fonte.

 

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12 maggio 2023

Teagene di Reggio

Il filosofo Teagene di Reggio, filologo, VI secolo a.c., e analista letterario che interpretava Omero al di là della forma con cui gli Dèi erano rappresentati nell'Iliade.

Sono talmente poche le citazioni di Teagene che risulta difficile farsi un'idea della sua attività e del suo indirizzo filosofico.

Una cosa è certa: amava Omero. Non era ferocemente nemico di Omero come i Pitagorici e sembra che fu l'iniziatore dell'interpretazione degli Dèi in chiave simbolica e allegorica.

Il Diels-Kranz riporta una citazione di Porfirio che parla di Teagene.

SCHOL. HOM. B ad Il. xx 67 [PORPHYR. quaest. Hom. 1240, 14].

Su quanto vi è di dannoso ed anche di sconveniente riguardo agli Dèi vien fatto un discorso generale: dice infatti che non sono convenienti i miti che si narrano intorno agli Dèi. Per confutare una tale accusa, alcuni si liberano dall'espressione letterale, ritenendo che tutto sia detto allegoricamente sugli elementi, come si trattasse di contrarietà tra gli Dèi. Dicono infatti che il secco combatte con l'umido, il caldo col freddo, il leggero con il pesante; e inoltre che l'acqua è tale da spegnere il fuoco e il fuoco è tale da essiccare l'acqua. Similmente in tutti gli elementi, dai quali è costituito l'universo, è insita la contrarietà e che talvolta può bensì darsi una parziale distruzione, ma l'universo dura eternamente. Ed egli stabilisce battaglie, dando al fuoco i nomi di Apollo, Elios ed Efesto, all'acqua i nomi di Posidone e Scamandro e inoltre alla luna il nome di Artemide, all'aria il nome di Era, e così via. Similmente anche alle disposizioni mette talvolta il nome degli Dèi, alla saggezza quello di Atena, all'insensatezza quello di Ares, al desiderio amoroso quello di Afrodite, alla loquacità quello di Ermes, appropriati a questi casi. Questo metodo di difesa, antico e derivante da Teagene di Reggio, che per primo scrisse intorno ad Omero, è tale perché prende avvio dall'espressione letterale.

Tratto da: Diels-Kranz, I presocratici, testimonianze e frammenti, Universale Laterza, 1990, p. 60-61

——fine citazione—

Va sottolineato che il metodo di Teagene è quello di "interpretare il mito" mediante il linguaggio simbolici e allegorico.

Non costruisce allegorie funzionali ad un proprio progetto, almeno di questo non abbiamo notizia.

Tuttavia sembra che Teagene costruisca il metodo di interpretazione di un Mito, originato dalla struttura emotiva, al mito di cui si può parlare nell'ambito della ragione senza passare per la superstizione che interpreta gli Dèi come figure antropomorfiche.

Il metodo sarà utilizzato, in maniera impropria, anche da Filone d'Alessandria per interpretare la bibbia di ebrei e di cristiani. Un metodo improprio perché la bibbia non è una visione emotiva della realtà che si presenta mediante immagini, ma è la parola immutabile del suo Dio. La bibbia è parola. Non è Mito. Solo che Filone d'Alessandria trova conveniente applicare il metodo dell'allegoria all'interpretazione della bibbia perché la bibbia è un testo assolutamente immorale e funzionale a manipolare la struttura emotiva dell'infanzia in quanto testo letterale. Se all'infanzia si può venderlo letteralmente, agli adulti serve un'altro metodo per costringerli ad accettare l'immoralità criminale della bibbia e dei suoi protagonisti.

La osservate nelle azioni Atena quando progetta delle azioni che devono raggiungere un fine? La vedete Atena espressa dagli uomini e dalle donne che quel fine intendono raggiungere? E' la Dea che emerge nell'uomo e nella donna per rispondere ad Atena che dal mondo chiama l'uomo e la donna ad agire.

 

12 maggio 2023

Aumento dell'inflazione

Il Governo non ha nessuna intenzione di fermare l'aumento dei prezzi della pasta.

I pastifici sembra siano elettori dei partiti del governo mentre i cittadini devono, in qualche modo, essere impoveriti. Il governo ritiene facile far diventare i poveri ancora più poveri.

 

12 maggio 2023

Fascismo, "razza italica" e superiorità della razza

OK ora il governo protegge la "razza italica". Già idealizzava la "razza Piave". Gli manca il "fare figli per la patria" e poi "sterminare le altre razze" per ricostruire l'impero col presidenzialismo e il premierato.

Benvenuti nell'ideologia fascista.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

11 maggio 2023

Dati ISTAT sulle nascite

Alla luce dei primi risultati provvisori, la popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2023 è di 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull'anno precedente, per una riduzione pari al 3‰. Prosegue, dunque, la tendenza alla diminuzione della popolazione, ma con un'intensità minore rispetto sia al 2021 (-3,5‰), sia soprattutto al 2020 (-6,7‰), anni durante i quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014.

Mi sembra chiaro che chi parla di "razza italica" i figli se li deve fare per la grandezza della razza che ha nel suo cervello bacato da delirio di superiorità. Ci sono persone in questo governo che pensano che dando 10 euro in più al mese per ogni figlio il popolo, come lo chiamano, si mette a fare figli.

 

11 maggio 2023

Ferecide di Samo

Un posto particolare devo riservare a Ferecide di Samo: è lui che ha inventato l'immortalità dell'anima come precostituita alla nascita dei corpi come volontà di Dio?

Si dice che sia stato maestro di Pitagora. Se l'anima è precostituita ai corpi ed è immortale, diventa logico formulare, come conseguenza, la teoria della reincarnazione delle anime in diversi corpi.

Nel tentativo di commentare le idee teologiche di Ferecide di Siro mi trovo in una situazione abbastanza particolare perché le sue idee sono riferite da Cicerone le cui opere sono un'esaltazione delle dottrine stoiche per come le ha interpretate e tale Apponio, un apologeta cristiano, che cita Ferecide e le sue idee, per come le comprende, in un commento al Cantico dei Cantici.

In Tusculanae disputationes di Marco Tullio Cicerone, scritto all'incirca nel 45 a.c. Cicerone scrive:

E quindi io credo che anche altri in tanti secoli, ma, per quanto risulta dai documenti scritti, per la prima volta Ferecide di Siro sostenne che le anime degli uomini sono immortali. E certamente egli è antico; visse infatti quando regnava il mio lontano parente [Servio Tullio, 578-35;]

[ Crcer. Tusc. disp. I 16,38. ]

Più o meno le stesse idee attribuite a Ferecide sono scritte da Apponio nel suo commento al Cantico dei cantici.

Apponio scrive una Expositio in Canticum Canticorum, sembra a Roma tra il 405 e il 415. Si ritiene che Apponio fosse di cittadinanza romana, ma di origine orientale. Qualcuno dice che sia un irlandese del VII secolo, ma dal momento che cita gli eretici del IV secolo d.c. gli studiosi tendono per la prima ipotesi.

L'edizione citata da Kern è di Bottino e Martini (1843), sembra di difficile reperimento.

L'opera di Apponio sul Cantico dei Cantici era conosciuta nel medioevo e diffusa in omelie attribuite e Girolamo.

Scrive Apponio:

[Apon. in Canticum Canticorum [ed. Bottino e Martini, Roma 1843] v p. 95 sg. in Canto 3, 5. ]

Nel primo scongiuro delle figlie di Gerusalemme "per le capre e per i cervi" noi dicemmo essere impersonate le filosofie di Talete e di Ferecide ... dei quali colui che ebbe il nome Talete affermò nella sua dottrina che l'acqua è il principio di tutte le cose e quindi che tutte le cose che sono state fatte sussistono per un fattore invisibile e grande; afferma poi che causa del moto dell'acqua è uno spirito che vi è insito e contemporaneamente per primo scoprì con acuto intendimento l'arte geometrica, mediante la quale intravide che uno solo è il creatore di tutte le cose. Di Ferecide poi si tramanda che per primo insegnò a tutti i suoi ascoltatori che l'anima dell'uomo è immortale, che essa è la vita del corpo e che uno spirito viene a noi dal cielo mentre un altro è formato di semi terreni. Prima di chiunque altro descrisse la natura e l'origine degli dèi: la quale opera è provato che molto giova alla nostra religione, perché ha fatto sapere che sono nati turpemente e ancora più turpemente sono vissuti e ancora più sconvenientemente sono morti coloro che il cultore dell'idolatria afferma essere dèi."

Le citazioni sono tratte da:

Diels-Kranz, I presocratici – testimonianze e frammenti, Universale Laterza, 1990, p. 53

Il problema è notevole per chi si chiede come è nata l'idea del Dio unico.Ferecide di Siro (Siro è un'isola delle Cicladi) è del VI secolo e.a. Si dice che sia nato fra il 600 e il 584 e morto verso la fine del VI secolo e sepolto a Delo da Pitagora (esistono altre versioni, ma teniamo buona questa).

Nello stesso secolo nasce l'ebraismo. Nel 586 a.C. il re babilonese Nabucodonosor occupò e distrusse Gerusalemme e portò una minoranza di palestinesi a Babilonia. Nell'esilio, quei palestinesi si fecero ebrei. I loro capi li fecero circoncidere affinché non si mescolassero con la popolazione ed elaborarono l'idea del Dio unico di cui gli ebrei erano il suo "popolo eletto". Nel 538 a.c. Ciro conquistò Babilonia e furono autorizzati a tornare nei luoghi d'origine iniziando guerre di religione con i palestinesi che erano rimasti e ancora legati agli antichi culti.

Ora, Ferecide di Siro aveva davvero le idee che gli sono state attribuite?

Davvero è di Ferecide l'idea dell'immortalità dell'anima intesa come precreazione dell'anima rispetto al corpo?

Se quelle idee giustificano le idee del pitagorismo, certamente sono una rottura completa con l'orfismo e le idee derivate dalle genealogie degli Dèi.

 

11 maggio 2023

La fortuna nel perdere

Mia moglie mi ha appena ricordato la fortuna che abbiamo avuto a non trovare posto per il viaggio in Sicilia nel mese di maggio. Fra miei problemi medici e un tempo decisamente sfavorevole, il viaggio sarebbe, comunque saltato.

La fortuna, a volte, non consiste nell'ottenere qualche cosa, ma anche nel perdere qualche cosa.

 

11 maggio 2023

La civetta al Bosco Sacro

La civetta ha imparato che il Bosco Sacro di Jesolo è un luogo sicuro.

La civetta è il simbolo di Atena, l'intelligenza progettuale che ghermisca la conoscenza là dove si trova.

Il mondo è pieno di simboli, sta a noi riconoscerli.

 

11 maggio 2023

Attività nel Bosco Sacro

Qualcuno bruca. Al Bosco Sacro per il caprone, le foglie di carpino sono una ghiottoneria.

 

11 maggio 2023

Il Bosco Sacro in maggio

Il Bosco Sacro cresce. In primavera avanzata il Bosco Sacro splende di foglie tenere e il suo verde assume un fascino particolare.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

10 maggio 2023

Il Dio unico

L’idea dell’Essere Assoluto, Dio, al di là che sia inteso come esterno al mondo o che sia rappresentato da quanto esiste, è un’idea politica che cerca di ottenere legittimazione attraverso la filosofia.

Parmenide lancia quest’idea (al di là che ne sia il pensatore originale o meno) in quanto egli, coinvolto nella politica, intende legittimare il ruolo politico che lui e la scuola filosofica di Elea hanno nella città.

Questa idea religiosa espressa da Parmenide entra in conflitto con l’idea religiosa orfica al di là che l’idea religiosa orfica sia interpretata nel contesto originale di trasformazione dell’uomo e del presente, sia che funga da legittimazione all’idea degli Dèi in forma antropomorfica.

Parmenide deve combattere l’idea che il mondo sia pieno di Dèi e allo stesso tempo deve combattere l’idea che gli oggetti del mondo siano corpi di Dèi. L’uomo compreso.

Riporto dal Diels-Kranz:

Parmenide l'eleata, che ebbe familiarità con Senofane, non solo fece sue le dottrine di costui, ma nello stesso tempo assunse un atteggiamento opposto. Dichiara infatti che secondo la verità delle cose il tutto è eterno e immobile: infatti esso è “tutt'intero, unico, immobile e ingenerato”; che il divenire invece è delle cose che sembrano esistere da un falso punto di vista. Le sensazioni le scaccia dall'ambito della verità. Dice che se vi è qualcosa oltre l'essere, questo non è essere: ma il non essere assolutamente non esiste. In questo modo viene a porre l'essere come ingenerato. Dice inoltre che la terra si è formata per precipitazione dell'elemento denso.

I Presocratici, testimonianze e frammenti, Diels-Kranz, Editore Universale Laterza, 1990, p.255

La nascita dell’idea del Dio unico, al di là di come le varie culture lo hanno declinato o descritto, è un’idea politica imposta agli uomini per costringere gli uomini a sottomettersi a qualche cosa che non era loro.

Sia Parmenide che i Pitagorici e Platone sono pieni di interessi politici rispetto al controllo delle città. Tutti si ritengono “legislatori” e tutti sono legati alle oligarchie di dominio dell’uomo sull’uomo.

Io continuo in questa ricerca perché l’elaborazione del concetto di Dio unico, padrone degli uomini, è un concetto che, come un fiume, è venuto formandosi alimentato da mille rivoli e mille interessi di dominio dell’uomo sull’uomo.

 

10 maggio 2023

Problemi di filosofia metafisica

Analizzando i testi relativi ai presocratici del Diels-Kranz ho letto anche alcune note dove gli autori sottolineano tutta una serie di incongruenze relative ad alcuni autori e al loro pensiero rispetto a come tale pensiero è stato riportato da autori antichi fra il II secolo a.c. e il VI secolo d.c. specialmente per quanto riguarda autori neoplatonici e cristiani.

Esistono due tipi di problemi diversi. Uno è il problema storico sulla collocazione degli autori e del loro pensiero. Questo problema implica anche il problema su come alcune idee filosofiche sono nate e su come queste idee si sono trasferite da un autore ad un altro.

Il secondo problema è un problema di natura filosofica. Al filosofo, in quanto tale, non interessa se un autore antico ha riportato correttamente un'idea attribuita ad un autore ancora più antico. Al filosofo interessa che l'autore che riporta l'idea di un autore più antico credeva che quell'idea fosse effettivamente dell'autore più antico.

Ad esempio. Galeno dice "Né dico, come Anassimene, che l'uomo è completamente aria" (Diels-Kranz, Anassimene). Io non posso sapere se Anassimene ha detto una sciocchezza del genere o in che contesto l'ha detta. So per certo che Galeno credeva che per Anassimene "l'uomo è completamente aria".

Questo vale soprattutto quando entriamo in campo teologico. Storicamente sappiamo che il Gesù descritto nei vangeli non è mai esistito, ma i cristiani lo spacciano come figura esistente e alla descrizione dei loro vangeli aggiungono "voli pindarici" delle loro fantasie che attribuiscono a Gesù adattandolo a quello che loro vogliono che sia.

Uno storico delle idee può risalire alla genesi del pensiero espresso nei vangeli cristiani o in Paolo di Tarso, ma il filosofo metafisico e il teologo devono partire dal presupposto che i vangeli cristiani delineano la "realtà Gesù" o la realtà "Paolo di Tarso" distinguendo fra i "voli pindarici dei desideri dei cristiani e i contenuti dei testi sacri dei cristiani.

Io ebbi modo di analizzare l'enciclida Spe Salvi di Ratzinger ed ebbi modo di verificare come Ratzinger manipolava soggettivamente le citazione dei suoi stessi vangeli per produrre un'immagine soggettiva di Gesù. A Ratzinger serviva una diversa descrizione di Gesù e, per farlo stuprava i suoi stessi vangeli.

Chi praica filosofia metafisica e teologia deve risolvere problemi specifici che non sono i problemi degli storici.

 

10 maggio 2023

Venezia

Il giorno che devo andare all'ospedale di Venezia, piove.

Alcune città sono molto belle, ma io mi muovo poco anche solo per andare a Venezia che dista solo 20 minuti di autobus da casa mia.

 

10 maggio 2023

Il Governo Meloni e il PNRR

L'obbiettivo del Governo Meloni è quello di far fallire il PNRR per fini di controllo sociale. Devastare le Istituzioni e consegnare alla mafia, mediante il disarmo delle Istituzioni, parte dei miliardi che l'Europa ha dato o dovrebbe dare all'Italia.

Non siamo davanti ad una semplice "incapacità Istituzionale", siamo davanti ad una vera e propria attività criminale che agisce in maniera strisciane, poco appariscente e coperta da una grande propaganda mediante l'occupazione dell'informazione e l'attività di terrorismo minaccioso messo in atto nei confronti del dissenso dei cittadini.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il piano approvato nel 2021 dall'Italia per rilanciarne l'economia dopo la pandemia di COVID-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese.

Il PNRR lanciato dall'Unione Europea per rimodernare i singoli paesi è un fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa economica dell'Europa. All'Italia sono stati assegnati 191,5 miliardi di cui 70 miliardi - il 36,5% - in sovvenzioni a fondo perduto e 121 miliardi - il 63,5% - in prestiti.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

09 maggio 2023

Senofane di Colofone

Nel raccogliere i dati sulle scuole filosofiche ioniche e eleatiche ho incontrato il problema di Senofane di Colofone.

Appare abbastanza strana la figura di Senofane di Colofone indicato in maniera diversa nella sua relazione con la scuola eleatica. Si dice che ne sia il fondatore e si dice che, al contrario, sia allievo di Parmenide. Il Diels Kranz pur riportando i frammenti e le citazioni di Senofane di Colofone cerca di smontare ogni apparente originalità del suo pensiero. Quà e là gli si attribuisce l'invenzione del Dio unico, ma diventa incerto se lo ha inventato o glielo hanno attribuito i cristiani in epoca tarda. Secondo alcuni, l'idea del Dio unico seguirebbe l'idea di Parmenide a proposito dell'Uno. Una cosa diventa certa, il Dio creatore, diventato l'idea dell'Uno, del Tutto, del Demiurgo per quanto riguarda la formulazione poi intervenuta nella filosofia, nasce ad Elea in ambienti filosofici che trasferiscono la filosofia come mezzo per intervenire nella politica.

 

09 maggio 2023

Eraclito

Assomigliano a sordi coloro che, anche dopo aver ascoltato, non comprendono; di loro il proverbio testimonia: "Presenti, essi sono assenti".

Eraclito

 

09 maggio 2023

Il conoscere è un cammino

Un cammino che inizia come un "turbamento emotivo". Una necessità dell'esistere.

La consapevolezza si mette in moto e, nel momento stesso in cui la consapevolezza si mette in moto realizza la propria inadeguatezza rispetto alla realtà del mondo.

La consapevolezza ha delle opinioni sul mondo anche quando è inadeguata ad affrontare il mondo e viene derisa dal mondo per le sue opinioni assolutamente inadeguate.

La consapevolezza, quando sorretta dalla volontà d'esistenza, si mette a scavare una galleria nella montagna infinita della conoscenza possibile.

La sua galleria per la sua conoscenza che estrae come una manciata di terra una dopo l'altra dalla montagna della conoscenza.

L'inizio è un momento di strani, fragili ed incerti equilibri fra ciò che la consapevolezza immaginava di trovare e ciò che la consapevolezza effettivamente trova.

L'incerto equilibrio fra ciò che è trovato e come il trovato viene soggettivamente interpretato.

Quando l'interpretazione soggettiva della consapevolezza viene fermata dall'oggetto della conoscenza estratto e questo si presenta alla coscienza mediante elementi estranei alla coscienza stessa, la coscienza muore, la consapevolezza fagocita la nuova realtà dell'oggetto di conoscenza e la coscienza rinasce mediando fra la realtà del nuovo oggetto di conoscenza e la conoscenza acquisita e costruendo un nuovo livello di consapevolezza.

Il cammino è infinito e dura tutta l'umana esistenza.

Succede spesso che davanti ad un nuovo oggetto della conoscenza la consapevolezza lo rifiuti. Si rinchiuda nelle proprie opinioni e riduca l'oggetto della conoscenza alle proprie opinioni proiettando su quell'oggetto della conoscenza interpretazioni che giustificano le proprie opinioni. Si chiama sconfitta sulla via alla conoscenza. Una sconfitta che spesso gli uomini subiscono in quanto devono mediare fra la necessità di vivere che li spinge ad adattarsi a opinioni precostituite.

 

09 maggio 2023

Anassagora

Nella ricerca relativa alla scuola di Mileto, Anassagora fu il maestro di Pericle, quello del discorso sulla democrazia in Tucidide.

Inoltre, Anassagora fu perseguitato perché affermava che il sole era una palla di materia infuocata e quest'idea metteva in discussione le idee di allora.

Le idee filosofiche di Anassagora girarono clandestinamente per molti anni e il suo amore per la conoscenza lo portò a trascurare i suoi affari e la cura dei suoi possedimenti.

Divenne ricco di conoscenza, ma povero di sostanze e questo gli fu rinfacciato da molti.

Ho quasi terminato la raccolta dei dati sulla scuola di Mileto e poi passo a raccogliere i dati sulla scuola di Elea.

Mi sto facendo l'idea che qui non siamo davanti a due modi di pensare la realtà, ma siamo davanti ad un vero e proprio scontro fra scuole filosofiche dove, sullo sfondo generale, rimane l'orfismo come atteggiamento religioso.

Ho visto che ci sono un infinito numero di aspetti della filosofia antica che gli studenti non leggono e, nemmeno, sanno della loro esistenza come non sanno del contesto in cui i filosofi hanno operato.

Non si può fare Religione Pagana ignorando da dove la nostra religione proviene e quali contraddizioni ha dovuto affrontare.

 

09 maggio 2023

Siccità

Quando scarseggia l'acqua non dicono alle industrie di pompare meno acqua o di evitare di sprecare acqua per scopi ludici, ma dicono ai cittadini di non lavarsi usando la vasca da bagno. Di fare meno docce e di non lavare i piatti.

Anziché aggredire lo spreco criminalizzano i cittadini nei loro comportamenti quotidiani.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

08 maggio 2023

Filosofia metafisica della materia

Più lavoro, più scopro meccanismi in filosofia che non mi aspettavo. Io sono convinto che centinaia, forse migliaia di persone hanno letto pagine come questa durante le lezioni di filosofia, ma, certamente, non ne hanno colto il senso religioso della questione.

Nella contrapposizione che c’era fra la scuola di Mileto e la scuola di Elea è riflessa tutta la guerra filosofica in corso da 2600 anni fra chi attribuisce la realtà ad un demiurgo, a Dio, e chi attribuisce la realtà alla trasformazione della realtà in cui viviamo.

Le persone si stupiscono delle idee proprie della scuola di Mileto che, nella differenza dei mezzi che disponiamo oggi, avevano un valore importante nella descrizione della realtà in cui le persone vivevano.

Riporto questo passo su Anassimandro di Ippolito, cristiano del II sec. d.c. Che odiava i filosofi greci. Il passo è tratto da "Presocratici - testimonianze e frammenti" di Diels Kranz, Editore Laterza, 1990, p. 111

11. HIPPOL. ref. 16,1-7 p. 10 sg. [Dox. 559]. (1)

Dunque Anassimandro è discepolo di Talete. Anassimandro, figlio di Prassiade, di Mileto. Costui diceva che principio delle cose era una certa natura dell'infinito, dalla quale si producono i cieli e l'ordinamento che v'è in essi. Essa è eterna e insenescente e abbraccia tutti i mondi. E chiama tempo ciò che ne determina la generazione, l'esistenza e la distruzione. Costui dice che principio ed elemento delle cose è l'infinito, avendo per primo indicato il nome del principio: che inoltre il movimento è eterno e per esso di conseguenza si formano i cieli. Secondo lui la terra è librata in alto, non è sostenuta da niente e rimane sospesa perché ha uguale distanza da ogni cosa [che la circonda]. Ha la forma ricurva, sferica, simile a una colonna di pietra: delle sue superfici l'una è quella sulla quale noi ci muoviamo, l'altra sta dalla parte op- posta. Le stelle sono sfere di fuoco staccatesi dal fuoco del cosmo, avvolte dall'aria: hanno degli sfiatatoi, una sorta di tubi a forma di aula, da cui appaiono le stelle. Di conseguenza, quando tali sfiatatoi sono otturati, si hanno le eclissi. Così la luna talvolta appare piena, talvolta scema, in rapporto alla chiusura o apertura di tali tubi. La sfera del sole è 27 volte < quella della terra, 19 volte quella della luna. Nella zona più alta è il sole, in quella più bassa le sfere delle stelle fisse. Gli esseri viventi provengono dall'umido fatto evaporare dal sole. All'inizio l'uomo era simile a un animale diverso [da lui] e cioè al pesce. I venti sono prodotti dai soffi leggerissimi che si staccano dall'aria e, raccoltisi, si mettono in movimento: le piogge dal vapore che sotto l'azione del sole si innalza dalla terra: i fulmini poi quando il vento, piombando sulle nuvole, le squarcia. Costui era nato nel terzo anno della 42.a olimpiade.

——fine citazione—-

Dal punto di vista religioso, io lo trovo straordinario: tutto diviene nella materia e la materia esprime tutto.

Il fatto che oggi distinguiamo nel linguaggio comune materia ed energia non inficia le osservazioni degli antichi e i giudizi di necessità che elaborarono per spiegare una realtà senza ricorrere a deliri soprannaturali.

Per me è una scoperta continua e sono stupito che chi ha studiato filosofia non sia in grado di cogliere le implicazioni sociali e religiose, oltreché filosofiche, di un concetto anche se è un frammento residuale di un sistema di pensiero più ampio andato perduto.

 

08 maggio 2023

L'atmosfera è Zeus

Pensavo che la mia visione che indicava Zeus nell'atmosfera fosse originale. Invece, altri, migliaia di anni fa, ebbero la mia stessa visione.

Questa citazione è presa da "presocratici - testimonianze e frammenti" di Diels Kranz, Editore Laterza, 1990, p. 111 che cita il "De natura Dei" di Cicerone.

lO. CICER. de nato d. I lO, 26.

Dopo, Anassimene stabilì che l'aria è Dio, che è generata, immensa e infinita e sempre in movimento, quasi che o l'aria senza alcuna forma possa essere Dio - il quale invece deve avere non dico una qualche forma, ma la più bella - o che non sia destinato alla morte tutto ciò che è nato.

E' divertente il fatto che Cicerone concepisca il Dio a sua immagine e somiglianza all'interno di un concetto di bello che altro non è che un atto di arroganza soggettiva. Siamo circondati dagli Dèi, ma per Cicerone o hanno forma umana o non sono Dèi.

 

08 maggio 2023

BTP Valore

E' stato annunciato dal Tesoro il primo BTP dell'era sovranista. Si chiamerà Valore ed è rivolto a tutti i piccoli risparmiatori con un taglio minimo di 1000 euro. Già perché le grandi banche non acquisterebbero mai una cosa del genere,

Chissà se gli elettori di Fdl o Lega daranno i loro risparmi per la gloria della Patria (una volta la Lega urlava "Roma ladrona").

Buon investimento a tutti i fascisti e a tutti i leghisti!

 

Pagina specifica del giorno

 

 

07 maggio 2023

Inno Orfico a Teti

Inno Orfico a Teti

Inno Orfico a Teti

Invoco la sposa di Oceano, Tethys dagli occhi glauchi,
sovrana dal peplo scuro, che fluttua scorrevolmente,
spinta attorno alla terra da brezze profumate.
Con coste e scogli frange gli alti flutti,
serena con quiete corse delicate,
superba delle navi, nutrice di bestie, dagli umidi sentieri,
madre di Cipride, madre delle Nubi scure
e di ogni sorgente ricca di fonti di Ninfe:
ascoltami, o augusta, e soccorri benevola,
mandando, beata, un vento favorevole alle navi che corrono veloci.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Questo è l'Inno a TETI nutrice!

Era e Teti, come compagna di Oceano, sono un binomio inscindibile nella percezione delle antiche religioni. Teti è compagna di Oceano e “Madre” di tutti gli Esseri di un mare generatore. Non esiste un ordine gerarchico o parentale preciso nelle Antiche religioni. Ogni nome si adatta alla percezione della vita che ne hanno i singoli veggenti delle Antiche Religioni.

Nelle tradizioni che ci sono giunte non abbiamo una compagna di Nettuno in cui si identifica la fecondità del mare. Ci è giunta la tradizione di Era come Essere Natura compagna di Zeus, l'Atmosfera, e ci è giunta Persefone come compagna di Ade. Era come Essere Natura e Persefone che rende fecondo l'utero, il seme e l'uomo. Ma qual è il principio femminile della vita del Mare? Poseidone è il mare fecondo, ma la capacità di generare del Mare è indefinita, mentre Teti, il titano compagna di Oceano, è associata ad Era che cullò bambina fra le sue braccia. Ed è l'immagine dell'Essere Natura cullata fra le braccia del Mare genitrice. Il Mare genitrice che culla la vita e al quale la Natura è sempre grata.

---continua al link----

 

07 maggio 2023

Riflessione sul linguaggio

Tutto il mondo in cui viviamo vive ed agisce attraverso linguaggi non verbali. I linguaggi non verbali sono espressi dai bisogni dei soggetti che li usano e manifestano il mondo e le dinamiche del mondo di quei soggetti che usano quel linguaggio.

Non è possibile tradurre un linguaggio non verbale nel linguaggio verbale perché, chi usa il linguaggio verbale, manca delle categorie, dei bisogni e delle necessità dei soggetti che usano il linguaggio non verbale.

La ricerca scientifica cerca di individuare nei soggetti che usano linguaggi non verbale, dei segnali comprensibili e descrivibili dal linguaggio verbale, ma quanto alla verbalizzazione dei linguaggi non verbali ciò appare impossibile come appare impossibile comprendere civiltà umane scomparse dalle poche tracce, anche di scrittura, che hanno lasciato.

L'adattamento dei soggetti alle loro condizioni di vita produce il loro linguaggio non verbale che viene letto e interpretato attraverso la qualità del divenuto del soggetto stesso. La gamma di odori, capace di formare un linguaggio più completo di quanto l'uomo possa immaginare, è interpretabile soltanto dagli Essei che lo usano. Quegli Esseri hanno costruito il loro divenuto mediante trasformazioni e adattamenti e il linguaggio che hanno elaborato è stato elaborato partendo da ciò che sono. Se il cane, tanto per fare un esempio, non avesse la capacità di usare l'olfatto e di leggere tutte le lettere alfabetiche che i timbri degli odori suscitano in lui, non avrebbe sviluppato quel tipo di linguaggio.

Poi succede che il cane vive con l'uomo che non ha nessuna conoscenza del linguaggio non verbale proprio del cane, ma si mette a far rumore muovendo la bocca e articolando suoni che spesso associa a cose o ad azioni. Il cane cerca di associare quegli oggetti e quelle azioni al suo linguaggio non verbale e, nel medesimo tempo, in grado di emettere dei suoni, cerca di articolarli per far comprendere all'uomo qualche cosa che l'uomo, legato alla verbalizzazione delle situazioni, non è in grado di comprendere.

Alla fine si rivela che il cane riesce a capire gran parte del linguaggio verbale dell'uomo, ma l'uomo continua a non conoscere il linguaggio non verbale del cane anche se, un po' alla volta, impara a riconoscere dei segnali del proprio cane.

Va da sé che, al di là delle specificità esistenziali, la capacità di comprensione del mondo del cane è superiore a quella dell'uomo. Si può dire che il cane comprende il linguaggio umano, ma l'uomo non comprende il linguaggio del cane. Per contro, il cane usa il linguaggio nell'ambito delle proprie necessità nelle condizioni che l'uomo gli ha imposto. Quelle condizioni impongono al cane di rinunciare a molte delle sue specificità linguistiche. Isolato dal suo ambiente della Natura, il cane si adatta alla relazione umana che pretende deferenza e obbedienza.

Tuttavia il mondo continua ad organizzarsi attorno al linguaggio non verbale. Qualunque sia la natura di quel linguaggio.

Il linguaggio è uno strumento della vita, non è come la vita si esprime. E' come l'uomo ha voluto organizzarsi per esprimersi. Ma la verbalizzazione della comunicazione necessita di una separazione dell'uomo dalla Natura che non verbalizzando, è pensata altro e diversa da sé.

La natura diventa l'oggetto altro che l'uomo deve sottomettere alla verbalizzazione usando la scienza nel tentativo di dominare la natura che, non ritenendo l'uomo altro diverso da sé, è comunque costretta a riformulare continuamente nuovi equilibri e nuovi adattamenti per le condizioni imposte dall'uomo.

Cosa sta alla base di ogni linguaggio?

Sta l'emozione che è la costante della vita. La vita si esprime in tutte le forme degli Esseri della Natura. Ogni Essere della Natura è emozione realizzata nella materia. Ogni Essere della Natura manifesta emozioni come necessità e bisogni fisici come necessità di manifestare emozioni.

L'emozione ha un linguaggio a sé; l'emozione crea legami con le emozioni. L'emozione supera ogni linguaggio perché l'emozione non si misura col potere di possesso, ma solo con le necessità della vita.

L'emozione è il legame che congiunge ogni vivente al di là del linguaggio che il vivente esprime nelle sue relazioni fisiche in quanto Essere della Natura.

 

07 maggio 2023

Economia e persone

L'economia è fatta dalle persone, con le persone e per le persone.

L'economia rappresenta il terreno di guerra delle e nelle società civili dove il conflitto è la relazione fra le esigenze della singola persona, le sue possibilità di soddisfare quelle esigenze e le condizioni che la società civile, come rapporti i froza fra le persone, impone alle singole esigenze.

Spostare l'attenzione dalle "persone come insieme" alle "esigenze come insieme" ci consente di porre la domanda: di che cosa hanno bisogno le persone? Qual è il grado di necessità che le persone esprimono capace di mobilitare le persone? In che direzione le persone si mobilitano data la necessità che singolarmente esprimono?

C'era un tempo in cui le esigenze di dipendenti venivano riassunte in "classi": gli operai, gli impiegati, gli statali, i ferrovieri, i manovali, i contadini, ecc.

Le classi, queste classificazioni, erano e sono un sottoprodotto del razzismo.

Gli individui non sono dei soggetti che fanno un lavoro, ma il lavoro che fanno qualifica gli individui che vengono conchiusi nelle loro esigenze in quanto soggetti "appartenenti" ad una classificazione.

L'individuo era considerato un "individuo facente parte di una massa" e nella definizione di quella massa l'individuo perdeva la sua individualità sociale.

La rottura di questo schema costituì la rottura del rapporto fra società e cristianesimo. Le persone hanno iniziato, sempre più, a imporre il concetto di individui rispetto al concetto di massa a cui erano costretti. Hanno liberato la loro volontà sia nei rapporti individuali sia nella ricerca di relazioni con altri individui che ponevano alla società problemi collettivi. I problemi collettivi posti, anche se erano presentati da un insieme di individui, non potevano più essere considerati "massa" in quanto i problemi presentati erano circoscritti al problema e non erano i problemi ad organizzare la vita degli individui.

Sette miliardi di individui fanno la massa umana che esprime sette miliardi di soggettività con sette miliardi di espressioni di volontà d'esistenza che si sommano come forze generando delle risultanti sia di natura sociale che di natura economica.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

06 maggio 2023

I fiori sono Afrodite e Venere

Stasera si aprono cinque fiori di cactus. Ora in fase di apertura. I fiori sono la più evidente manifestazione di Afrodite o, se preferite, della Venere di Roma Antica. La caratteristica dei fiori è quella di farsi Venere e venerare le condizioni che consentono l'impollinazione. Dare e ricevere attraverso la bellezza dell'offerta è l'opposto dello stuprare, dell'appropriarsi mediante violenza.

Vivendo in un appartamento io non ho molte piante e queste sono le uniche piante che sopravvivono sulla mia terrazza sopportando il sole diretto in estate e il freddo d'inverno.

Sulla mia terrazza, per il tipo di esposizione, quasi tutte le piante sono in sofferenza.

 

06 maggio 2023

Pensare la ricchezza

Una persona ricca pensa alla ricchezza come un insieme di beni, immobiliari, finanziari, produttivi, in grado di misurare il suo "potere" di scambio nella società in cui vive.

La sua ricchezza, nella società, è il potere che la persona ricca ha nella società. La persona ricca non dà valore al denaro, ma al potere sociale che il denaro conferisce perché il potere sociale permette alla persona ricca di accumulare altro denaro e altro potere sociale.

La persona povera pensa alla ricchezza come la possibilità di soddisfare i propri bisogni, di appropriarsi del proprio tempo liberandosi dalla necessità del lavoro (specie se quel lavoro è mal pagato e faticosamente sopportato) e non dover sottostare a ricatti di natura economica.

Il ricco pensa il denaro come potere di dominio; il povero pensa al denaro come una possibilità di modificare le proprie condizioni di vita appropriandosi del proprio tempo di vita.

Sono due idee di ricchezza diverse dove il ricco ha bisogno di tanti poveri su cui dominare mentre i poveri proiettano i loro desideri che soddisfacerebbero con la ricchezza sulla ricchezza del ricco che, a loro dispetto, usa la sua ricchezza per mantenerli poveri e poterli dominare.

 

06 maggio 2023

I poveri e il gatto

Oggi, camminando per strada, in una via secondaria di Marghera, ho colto, occasionalmente, un discorso che una donna anziana faceva ad un'altra donna anziana. Questa disse: "Ieri sono stata così male che se non avessi dovuto preoccuparmi del gatto avrei chiamato la guardia medica e l'ambulanza!"

 

06 maggio 2023

I poveri e la fame

E' buffo vedere ancora come il concetto di povertà si misuri da una tavola povera o vuota e non dalla mancanza di un smartphone, di un'auto di media cilindrata o dalla proprietà dell'appartamento o della casa in cui si abita. La povertà di oggi è misurata in parametri diversi da quelli di 100 anni fa. E' importante capire questo perché, in questi parametri delle necessità la cui mancanza determina la percezione soggettiva di povertà, si inquadrano le strategie dei singoli individui talmente diffuse da apparire, all'osservatore di ideologia cristiana, comportamenti massificati.

 

06 maggio 2023

Sambuco in fiore

 

06 maggio 2023

Da: Come fu che Beppi di (o da) Lusiana divenne un Dio

Dal lavoro che sto facendo sul come Beppi di (o da) Lusiana divenne un Dio:

E il rappresentante del ministero della pubblica Istruzione iniziò in questo modo a chiamare per nome gli uccelli del lago Stinfalo:

Si racconta che il celebre poeta Alfredo de Musset non potesse trattener le lagrime, nel leggere gli Evangeli, e che un giorno esclamasse: " No, un uomo non ha potuto fare questo libro: esso è 1'opera di Dio ".

E l'uccello del lago Stinfalo Alfredo de Musset lasciato il cerchio degli altri uccelli nel cielo, si lanciò sui ragazzi per ghermire le loro emozioni.

Beppi li guardò arrivare con gli artigli tesi.

Dopo il primo assalto la paura in Beppi si era acquietata e l'emozione sorgeva ora in lui fluida dicendo;

"Quando le "sacre scritture" dicono:

Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: "Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze.Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari;altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni;  andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti".

Vangelo di Matteo 22, 1-14

Disse Beppi: "Chi è colui che si siede al banchetto di chi lo può torturare per divertimento solo perché non ha l'abito che lui desidera? Che dignità ha un ospite, Dio o Gesù, che costringe le persone a partecipare al banchetto che lui ha organizzato per poterle torturare? E lo prende in giro. Lo chiama "amico" . Infatti, le persone che avevano conoscenza della crudeltà di Dio o di Gesù, se ne guardarono bene dall'accettare l'invito e Dio o Gesù, consumati dalla rabbia e dall'odio dopo aver subito la rivolta di chi non voleva proprio andare al loro banchetto, il re uccise tutti coloro che avevano rifiutato il suo invito. Poi se la prese con i poveracci che, obbligati a partecipare al suo banchetto, non erano vestiti come avrebbero dovuto essere vestiti secondo i desideri di Dio o di Gesù. E' in questo modo che le "sacre scritture" hanno incitato sistematicamente all'omicidio di chi non voleva avvicinarsi al banchetto di morte imbandito dai cristiani. Alfredo de Musset non era in grado di trattenere le lacrime davanti ai crimini di Dio e di Gesù, oppure Alfredo de Musset non era in grado di trattenere le lacrime per la gioia nel vedere Dio o Gesù macellare coloro che non volevano avvicinarsi al banchetto di Dio. Nessun libro incita tanto all'odio nei confronti degli uomini come le "sacre scritture". Proprio perché incita all'odio chiama all'odio tutti coloro che fanno dell'odio un modo per rapportarsi con gli uomini."

 

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05 maggio 2023

Riflessione notturna

Per dire di essere pagani è necessario dire di essere dei cittadini. Uomini fra uomini che progettano la loro esistenza. Nel mondo in cui viviamo oggi, questo appare piuttosto complesso, specialmente per i giovani che sono privi di guide e di riferimenti.

Quando io ero giovane, vivevo in mezzo a tante persone che sognavano a loro volta. Spesso i nostri sogni cozzavano l'uno contro l'altro, ma erano sogni in un futuro che noi stavamo costruendo. Oggi le persone sembra, solo in apparenza, che abbiano cessato di sognare. Devono sopravvivere e quando si sopravvive essere spietati è una forma di sopravvivenza.

E' difficile pensarsi cittadini in un mondo che desidera trasformare le persone in sudditi e fa di tutto affinché si accetti il lavoro costituzionalmente illegale.

Eppure la sfida è proprio questa: continuare ad essere cittadini quando le condizioni costringono le persone a pensarsi sudditi. Gli Dèi emergono nelle azioni degli uomini che pensano sé stessi come cittadini fra cittadini e fintanto che ci saranno persone che si pensano cittadini gli Dèi continueranno ad operare in una società che a volte appare soffocante.

A volte, succede, che ci si ricordi delle condizioni dell'essere cittadini quando si viene ridotti ad una condizione di servaggio e, allora, si pensa come sarebbe stato se...

 

05 maggio 2023

Inno Orfico a Terra

  Dea Terra, madre dei beati e degli uomini mortali,
che tutto nutri, tutto doni, che porti a maturazione, tutto distruggi,
che favorisci la vegetazione, porti frutti, ricca di belle stagioni,
sostegno del cosmo immortale, fanciulla variopinta,
che con le doglie del parto partorisci il frutto di molte specie,
demone che ti allieti delle erbe profumate ricche di fiori,
che ti rallegri della pioggia; intorno a te il cosmo elaborato degli astri
si volge per natura eterna e terribili correnti.
Ma, dea beata, fa' crescere frutti che danno molta gioia
con cuore benevolo nelle stagioni felici.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Quanto è pseudo-cristiano questo Inno; quanto poco ha della visione del Mito; pur in una visione struggente, trasmettendo una sorta di ricordo nostalgico delle coscienze divine che ci circondano, è privo di trasporto verso un futuro possibile.

I neoplatonici non hanno mai associato Rea alla Terra. La Terra come volontà d'azione è un concetto estraneo al neoplatonismo. E' un concetto che appartiene al Mito, all’orfismo.

La Terra diventa una sorta di "utero" della Natura.

Non siamo davanti a Rea, la terra intesa come Dio e come volontà che progetta sé stessa, madre di Hera. Siamo davanti alla Terra come soggetto passivo, sia pur generante, proprio della visione religiosa neoplatonica.

L'Essere Terra, inteso come madre, è legato al pensiero che della terra ne ha la nostra specie. E nemmeno all'idea della specie in sé stessa, ma all'idea culturale che ne ha OGGI la nostra specie, che facendo proprio il pensiero neoplatonico, lo ha veicolato nell'ideologia cristiana.

La Terra è la dimora delle specie della Natura che conosciamo. Non si tratta di una dimora passiva, si tratta di un Dio che progetta sé stesso e il proprio divenire nell'eternità dei mutamenti.

Tutta la storia degli ultimi duemila anni è storia di dipendenza dei figli dai genitori. Una dipendenza che veniva manifestata dal figlio, nei confronti del genitore, nella rinuncia del figlio a costruire sé stesso per mettersi a disposizione del genitore. Dove, il genitore, esentato dai doveri nei confronti del figlio, era fruitore dei doveri del figlio nei suoi confronti. Lasciamo perdere le contraddizioni sociali che si sono sviluppate negli ultimi vent'anni in seguito all'approvazione del nuovo statuto di famiglia e le sue implicazioni. Questa è storia recente e non ancora soggettivata. Dovrà attraversare numerose crisi sociali prima di realizzarsi fra gli Esseri Umani, prima che il suo senso venga interiorizzato. Pertanto, non vedo il motivo perché un Essere Umano possa pensare all'Essere Terra come madre dalla quale far dipendere nelle sue scelte quotidiane.

Qualcuno pensa che questo sia un discorso "cinico"? Provate a pensare una relazione in cui la madre è vostra! Vostra madre vi imporrà la sua morale, ma voi richiederete a vostra madre di rientrare negli schemi comportamentali che tale morale comporta.

La relazione di dipendenza madre-figlio, come culturalmente intesa in ambito ebreo e cristiano, parte dal presupposto che entrambi i soggetti obbediscano a delle regole e svolgano dei ruoli, non solo l'uno nei confronti dell'altro, ma anche nei confronti dell'esterno a cui la coppia si presenta.

Il figlio ama sua madre!

La madre ama il figlio!

In realtà non è così!

La madre ama il ruolo che la funzione di figlio comporta!

Il figlio ama il ruolo che la madre occupa!

Il legame di dipendenza comporta sacrificare la persona al ruolo socialmente imposto. Tanto più uno dei soggetti si allontana dal ruolo sociale e tanto minore si presenta l’amore di madre-figlio.

Pensate a quante madri avrebbero voluto fare all'amore anche in tarda età, ma non lo potevano fare perché altrimenti, i figli e il vicinato, le avrebbero chiamate "puttane".

Pensate a quanti figli avrebbero voluto mandare a quel paese la madre, ma non sono in grado nemmeno di farsi un bucato! L'amore di madre e figlio è un'imposizione sociale che coinvolge le emozioni e in questo secolo non prevede che madre e figlio siano due persone (torno a ripetere, non considerate cosa sta avvenendo in questi ultimissimi anni).

Per conservare la relazione madre-figlio madre-figlia padre-figlio padre-figlia è necessario che quegli Esseri si spoglino del loro essere persone, non devono avere i loro desideri, la loro sessualità, i loro progetti, le loro passioni e le loro emozioni. Tutti i comportamenti e tutti i desideri devono coincidere col modello socialmente predeterminato, tutto ciò che travolge deve essere emarginato, rinchiuso entro ghetti, annullato per aderire alle necessità della relazione dipendente come socialmente imposta.

I due soggetti non possono fare progetti assieme in quanto la relazione di dipendenza deve consentire ad un solo soggetto di progettare e l’altro di obbedire. La madre progetta per il figlio che da lei dipende.

Quando la madre è vecchia, il figlio progetta il suo provvedere. I due soggetti non agiscono all'unisono, ma agiscono obbedendo ai modelli imposti dalla situazione di dipendenza che il sistema sociale ha voluto imporre.

Non esiste l’idea secondo cui il padre e la madre hanno costruito le condizioni affinché un altro soggetto si generi (figlio), ma “hanno generato un figlio” rendendosi, in questo modo, padroni del figlio al quale chiedono di dipendere da loro.

Ciò che viene sacrificato in questa relazione è la MAGIA. Un figlio non si genera. Il padre e la madre non ritengono di avere il dovere di attrezzarlo per affrontare il futuro.

Il padre e la madre ritengono di essere gli artefici di un figlio al quale impongono di essere loro grato, dipendente e riconoscente!

Per questi motivi non sono in grado, come Apprendista Stregone, di vedere l'Essere Terra come madre!

Io la preferisco nella forma di REA:

  "Venerabile figlia del multiforme Protogono, che metti il carro dalle sacre ruote sugli uccisori di tori, accompagnata dai timpani, che ami il delirio, fanciulla risonante di bronzi, madre di Zeus Egiogo signore dell'Olimpo, da tutti onorata, dalle forme splendenti..."

Preferisco vedere l'Essere Terra come Essere in sé stesso che costruendo le condizioni a Lei/Lui (sia che tu sia un Dio o che tu sia una Dea) più favorevoli hanno permesso la germinazione dell'Essere Natura nel suo insieme.

In questa visione non c'è dipendenza. Pertanto, non chiedo all'Essere Terra di comportarsi come io voglio che si comporti, né tollero dogmi che indichino come io mi devo comportare. Non c'è gratitudine dogmaticamente determinata; in queste condizioni si può costruire solo AMICIZIA. Si può camminare assieme. Si può progettare il futuro dove l'esistenza di tutti noi, con tutte le nostre tensioni, passioni ed emozioni, sono il risultato non solo degli sforzi della nostra specie assieme a tutte la specie della Natura, ma dei progetti dell'Essere Terra per costruire sé stessa.

Così l'Essere Terra, che precedette la formazione dell'Essere Natura prima e della specie cui appartengo, non è madre dalla quale dipendo, ma è il mio amico/amica con cui costruisco le strategie nelle trasformazioni conscio che i tempi e le soggettività sono diverse.

Parlerò ancora in termini di padre, madre, fratelli, per costruire l'immagine delle relazioni, ma voglio mettere in chiaro che si tratta di un modo letterario di attribuire delle relazioni e non di condizioni di relazione per costringere gli Esseri a condizioni predeterminate.

Solo se riconosco l'Essere Terra come una persona che progetta sé stessa posso riconoscere me stesso come una persona che progetta sé stessa. Soltanto se riconosco di essere una persona che progetta me stesso posso vedere nell'Essere Terra, non la padrona che chiede asservimento, ma l'amico con cui costruire il futuro. Solo in quelle condizioni posso riconoscere gli Dèi. Solo in quelle condizioni posso affrontare il futuro delle trasformazioni divine.

Da quest'ottica posso ammirare il geminare dell'Essere Terra e posso comprendere le distruzioni che avvengono sull'Essere Terra come momenti di trasformazione nei quali nuovi futuri emergono.

Proprio per questo motivo, come nell'antichità Romana Giove era invitato a pranzo riservandogli il posto dell'ospite per il piacere della sua presenza, all'Essere Terra possiamo parlare come ad un amico/amica dicendogli:

  Ma, dea beata, fa' crescere frutti che danno molta gioiacon cuore benevolo nelle stagioni felici.

 

05 maggio 2023

Muore Napoleone

Ei fu, siccome immobile, dato mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro.

Oggi moriva Napoleone Bonaparte. Un guerrafondaio pieno di arrogante onnipotenza fra infiniti uomini pieni di arrogante onnipotenza. Fu l'uomo che, per compensare i suoi finanziatori, ripristinò la schiavitù ad Haiti. Quella schiavitù che i Giacobini avevano abolito.

Fu l'uomo che istituì il Codice Civile con la possibilità dei cittadini di far causa allo Stato. Fu l'uomo, come qualcuno mi ha ricordato, che rese i morti uguali, nelle stesse anonime tombe.

 

05 maggio 2023

Banche e tassi di interesse

E' una situazione finanziaria che sta bruciando in sordina salvo far apparire, di tanto in tanto, una qualche fiamma all'esterno.

In palio ci sono le condizioni di vita delle persone che devono essere distrutte facendo apparire che le persone desiderano che le loro condizioni di vita siano distrutte.

Nello stesso tempo in cui le banche iniziano ad essere in difficoltà, le persone vengono costrette a vendere il proprio tempo per paghe da fame cercando di mettere in difficoltà i commercianti per poter sopravvivere.

L'aumento dei tassi di interesse equivale a rendere difficoltoso il finanziamento ai consumi. Equivale a costringere le persone a distruggere i propri risparmi per poter accettare condizioni di vita sfavorevoli. Il che significa che le persone non faranno figli per "la patria" e che cercheranno continuamente nuovi e diversi lavori cecando di mettere in difficoltà il presente economico in cui vive togliendogli le prospettive di futuro. Le banche pagano la difficoltà sociale che hanno costruito perché l'unica ricchezza sociale sono le persone e la cultura con cui le persone vivono. Poi arrivano gli sciacalli che arraffano ricchezza sociale e diventano il modello da imitare nella società. In questo modo la società diventa la preda da saccheggiare e non l'ambiente in cui vivere.

 

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04 maggio 2023

La contingenza e l'inflazione

Una volta, per proteggere le paghe dei dipendenti c'era uno strumento chiamato "contingenza" il cui scopo era adeguare, almeno in parte, le paghe dei dipendenti all'inflazione.

Alcuni, i partiti di destra, accusarono il meccanismo della "contingenza" di essere il promotore dell'inflazione e idearono la cancellazione della contingenza che fu approvato grazie alla CISL che lavorò in funzione della confindustria.

Questa operazione generò decenni di stagnazione economica in cui i dipendenti furono costretti a ricorrere a strategie di sopravvivenza perché il rinnovo dei contratti non era sufficiente a ripagare i dipendenti dall'inflazione.

Per molti anni l'inflazione rimase sostanzialmente contenuta, oggi che è esplosa in tutto il mondo occidentale, i dipendenti non hanno strumenti con cui difendersi dall'aumento dei prezzi.

I dipendenti non soccomberanno, cercheranno altre vie per sopravvivere e non è detto che le vie scelte dalla massa dei dipendenti possa piacere alla confindustria, alla confcommercio o alla confartigianato.

 

04 maggio 2023

Il commercio mondiale e il dollaro

Per la "crisi finanziaria" mondiale in atto è bene ricordare che non si tratta di produzione o distribuzione delle merci, si tratta di una crisi di pura politica finanziaria di impronta imperialista. Cosa significa? Significa che il mondo viene controllato, al di là degli eserciti, mediante il controllo del commercio mondiale attraverso l'uso del dollaro come moneta di riferimento dei commerci internazionali. Questo controllo è stato possibile perché l'inflazione USA, essendo stabile, garantiva nel tempo il valore dei dollari usati per comperare prodotti. Chi aveva avuto un milione di dollari, dopo un anno aveva ancora un milione di dollari. Oscillava il valore delle merci (come il petrolio), ma il valore commerciale del dollaro rimaneva costante.

Se ora l'inflazione negli USA è al 7 per cento. Un milione di dollari oggi mi vale 930 mila dollari dopo un anno. Le modificazioni delle quotazioni non sono più determinate dal valore della merce, ma iniziano ad essere determinare dall'oscillazione del dollaro determinato dall'inflazione.

A quel punto sono tenuto a rinunciare all'uso del dollaro per iniziare ad usare la mia moneta e le monete, a quel punto, diventano le monete di scambio sul mercato internazionale e il tetto del debito americano non è più in grado di essere coperto mediante la stampa di altra carta moneta.

I risparmiatori USA stanno levando soldi dai depositi bancari per comperare, al posto della moneta, beni tangibili (azioni o altro) svuotando le banche dei conti depositi.

Questo è uno degli aspetti che concorre a formare l'attuale crisi che può essere fermata solo alzando i tassi di interesse da parte delle banche centrali. Però le Banche Centrali sono timorose perché rialzi troppo grandi dei tassi hanno impatti sull'economia reale, ma non rialzi portano al fallimento finanziario.

 

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03 maggio 2023

Olimpiodoro e le idee orfiche del V secolo d.c.

Olimpiodoro il Giovane della scuola di Alessandria VI secolo d.c. scrive dei commentari su Platone e Proclo. Successore di Ammonio di Ermia l’accademia di Alessandra fu annientata dai cristiani.

Quando questo Olimpiodoro scrive il suo commentario, gli aspetti religiosi sono di origine Orfica.

Interessante questa citazione nella quale tratta i quattro elementi come fiumi nel Tartaro dove Oceano non è Oceano come immaginato dal mito esiodeo, ma è uno dei fiumi del Tartaro:

125. - (156) Olympiodor. in Plat. Phaed. D pue p. 241, 5 Norv,

Dice che i quattro fiumi sono i quattro elementi nel Tartaro: Oceano, dice, l'acqua, Cocito, invero il fiume Stige, la terra, Piriflegetonte il fuoco, Acheronte l'aria. Dice che al Piriflegetonte si oppone il fiume Stige, come il caldo al freddo, all'Oceano l'Acheronte, come l'umido all'aereo. Perciò, anche Orfeo chiama aerea la palude Acherusia.

Orfeo- Testimonianze e frammenti di Otto Kern, Bompiani, 2011, p. 395

Mentre platonici e neoplatonici cercavano un luogo fisico in cui individuare gli oggetti descritti, si tratta di luoghi emotivi che vivono nel confine fra la vita del corpo fisico e la morte del corpo fisico con la necessità del corpo luminoso di entrare in quel terreno che per il corpo fisico è inconoscibile e, per questo, solo immaginato.

 

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02 maggio 2023

Le dinamiche inflattive

Era solo una sensazione, ma il calo dell'inflazione dei mesi di febbraio e marzo era un calo inflattivo che mi appariva drogato.

L'inflazione era schizzata dopo l'aumento del prezzo del gas e dell'elettricità. Tutti i comparti economici aumentavano i prezzi per far fronte agli aumenti del gas e dell'elettricità. Poi, il gas e l'elettricità hanno drasticamente diminuito il prezzo finendo per abbattere il tetto dell'inflazione che, però, depennando gas ed elettricità era rimasto alto. Si era verificato il fenomeno secondo cui chi aveva aumentato i prezzi per far fronte agli aumenti del gas e dell'elettricità, non li ha abbassati sperando di incamerare un profitto extra. Così facendo commercianti e piccole e medie imprese, assieme ai professionisti hanno finito per stimolare un aumento del gas e dell'elettricità giustificando gli alti prezzi del carrello della spesa per le fasce basse della popolazione. Pertanto, non è pensabile abbassare l'inflazione che risponde solo in minima parte alla dinamica costi di produzione e prezzi, ma obbedisce alla necessità di accumulare profitto sia da parte del produttore che da parte del commerciante.

Alla BCE non resta altro che una politica aggressiva sull'aumento dei tassi di interesse con gli effetti di rendere più gravosi il pagamento di debiti e di mutui.

Come ricordava Marx, tutti i capitalisti vogliono che "GLI ALTRI" capitalisti abbassino i costi del prodotto o aumentino i salari dei loro dipendenti per poter vendere di più, ma si guardano bene dall'abbassare il costo dei propri prodotti o da alzare i salari dei propri dipendenti.

Non siamo davanti alla dinamica della domanda e dell'offerta in relazione alle merci e ai prodotti, siamo davanti alla dinamica dello sciacallaggio sociale in cui si arraffa tutto quello che si può arraffare per garantirsi una ricchezza anche se l'arraffare porta al fallimento sociale. In questa dinamica della distruzione salariale si è inserito il governo Meloni che, propagandando una "diminuzione di tasse" ha garantito agli imprenditori la possibilità di precarizzare maggiormente il lavoro dipendente senza tener conto delle dinamiche che il lavoro dipendente ha preso per difendere sé stesso dallo sfruttamento.

 

02 maggio 2023

Il Mito e il tardo neoplatonismo

Quando Proclo scrive l'interpretazione di aspetti del Mito che presento, siamo nel quindo secolo d.c.. Proclo interpreta il mito seguendo le interpretazioni di Platone che priva il Mito della sua realtà oggettiva per trasformarlo in astrazioni simboliche di cui, fra l'altro, distorce il significato per legittimare l'idea del demiurgo di cui Platone si fa paladino.

Le diadi sono coppie di Dèi dalle quali procedono generazioni di figli e nipoti di quei Dèi, Dèi a loro volta.

Ciò che Proclo ignora è che quegli Dèi altro non sono che la realtà oggettiva dalla quale e nella quale promana la vita. Non sono "altro" rispetto alla realtà.

Si tratta della distruzione del Mito iniziata con i Pitagorici e gli eleatici di Parmenide che Platone ha fatta propria in funzione del demiurgo che ha mutuato dall'Uno di Parmenide.

Se l'errore di Proclo può giustificare, sia pur con molto beneficio d'inventario, le idee su Oceano e Teti, molto più orfica è la diade cielo-terra a differenza del Mito esiodeo.

In Esiodo Rea, la titanessa, costruisce una diade con Crono: la Terra e il Tempo generano il presente. I figli della terra cresceranno accumulando sé stessi attraverso una successione di mutamenti, nel tempo. Nell'orfismo, Rea continua ad essere la Terra, ma costruisce una diade con Zeus, il Cielo. Da questa diade, secondo il mito orfico, nascono i figli della natura che procedendo nei mutamenti si possono trasformare in Dèi.

Va da sé che entrambe le diadi sono realmente corrette perché, correttamente, definiscono lo sviluppo e la trasformazione divina della realtà nella quale viviamo. E' sufficiente spostare l'attenzione dal soggetto della natura, sulla Terra, che si trasforma nel Tempo, alla relazione fra la Terra e il Cielo, Zeus, che permette la nascita dei soggetti della Natura, che si ottiene l'uguaglianza nella diversità. L'uomo che si trasforma nel Tempo; l'uomo che esiste solo per la concomitante presenza di Terra e Cielo.

Scrive Proclo:

Da questi emana la seconda diade, Oceano e Teti, senza che questa generazione avvenga in seguito a un'unione generatrice, o a un'aggregazione di elementi separati, o per divisione, o per separazione - a tutte queste cose alcuni credono in verità, discostandosi dall'idea di divinità -, ma in virtù di una sola unione e di un congiungimento indivisibile di forze che i teologi sono anche soliti chiamare matrimonio: infatti, pure il matrimonio è proprio di questo ordinamento, secondo quanto sostiene il teologo: infatti, egli chiama prima fanciulla la Terra e primissimo matrimonio l'unione di questa con il Cielo; infatti, non sussiste matrimonio per coloro che sono assolutamente uniti, perciò non esiste matrimonio tra Fanes e la Notte; perché essi sono uniti l'uno con l'altra, ma tra esseri che, attraverso l'unione, mostrano anche la distinzione delle forze e delle energie. E per questo motivo pare che il matrimonio si addica a questo Cielo e a questa Terra, in quanto rappresentano quel cielo e quella terra. Sapendo ciò, anche gli Ateniesi stabilivano nella loro istituzione di consacrare con una cerimonia preliminare i matrimoni a Urano e Terra ... ,

Tratto da: Discorsi sacri in 24 rapsodie, in Orfici - testimonianze e frammenti, Otto Kern, editore Bompiani, 2011, p. 385-387

Proclo nega la diade Fanes-Notte perché ritiene che entrambi siamo uniti "l'uno con l'altra, ma tra esseri che, attraverso l'unione, mostrano anche la distinzione delle forze e delle energie".

La diade, in questo caso, non esiste. Perché non sono due esseri uniti. Nera Notte è il Genio Loci dell'universo, il suo contenitore, l'oggettività entro la quale ogni aspetto dell'universo procede trasformandosi. Fanes è l'intento come qualità della materia-energia. L'Eros primordiale che spinge la materia-energia a passare dallo stato di inconsapevolezza allo stato di consapevolezza.

Esiste relazione fra Gaia, il fondamento dell'energia-materia dell'universo e Fanes che, come sua qualità, la spinge, quando trova le condizioni adatte, a diventare cosciente, ma non esiste una relazione divina diretta fra Fanes e Nera Notte anche se Nera Notte inizia a diventare cosciente dal momento in cui una frazione di materia-energia nell'universo diventa consapevole di sé e mette in atto la sua volontà d'esistenza. Da quel momento, Nera Notte inizia a progettare mantenendo gli equilibri al suo interno; Fanes, Eros primordiale, non progetta. Fanes si fa necessità nella materia e nell'energia, ma non progetta, chi, dove, quando e come, una frazione di energia o di materia può diventare cosciente di sé.

 

02 maggio 2023

Riflessione meteorologica

Forse non si riuscirà a compensare la siccità dei primi tre mesi del 2023, ma le piogge dell'ultimo mese hanno permesso di recuperare un po'. Aprile non sarà l'aprile più caldo degli ultimi 200 anni e nemmeno il più siccitoso.

 

02 maggio 2023

La rivoluzione sociale del Coronavirus

Forse un giorno si parlerà della rivoluzione sociale avvenuta fra il gennaio del 2020 e il dicembre del 2022 (tanto per dare due date come limite) in cui gli uomini delle società non mossero un dito per rivendicare qualche cosa per sé, ma furono costretti ad adattarsi da un virus che dagli uomini chiedeva qualche cosa per sé.

Fu un tipo di rivoluzione che non rientra nei manuali di storia e che, forse, per i suoi effetti sociali si può paragonare agli effetti di trasformazione sociale prodotti dalla peste del 1300 anche se, rispetto ad allora, le società umane erano maggiormente attrezzate per reagire. A differenza del 1300 i cristiani si sono vergognati a proclamare le "madonne della salute" o a mettere in atto le "processioni dei penitenti", in compenso i laboratori hanno lavorato per cercare soluzioni fra vaccini e nuovi medicinali.

Nel frattempo la società guardava impotente gli oltre sette milioni di morti fra timori di essere contagiati e negazione di un'evidenza che finiva per favorire il contagio.

La condizione più eversiva fu il distacco degli individui dalla loro quotidianità perché costretti a lunghi periodi di isolamento più o meno forzato dovendo spesso rinunciare alle normali attività lavorative.

Gli uomini scoprirono che il lavoro non era un fine, ma un mezzo.

Uomini nelle Istituzioni scoprirono che "rubare era conveniente" e che i miserabili non si sarebbero mai ribellati alla loro attività.

La fantasia del delirio di onnipotenza prese il potere nella testa degli uomini.

Mentre il covid-19 marciava trionfante e assicurandosi un posto a tavola per poter pasteggiare del genere umano, gli uomini non erano più gli stessi.

Smarriti fra proclami propagandistici, deliri di suprematismo, incapaci di pensare ad un progetto sociale, decisero di eleggere a loro guida il miglior "ladro sociale", il "miglior bandito" che potesse promettere loro qualche briciola del suo bottino ottenuto devastando una società smarrita.

E così, in quella rivoluzione, ci fu un solo grido: "Il coronavirus è forte e vincerà!"

Gennaio 2020 dicembre 2022 il triennio della rivoluzione.

 

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01 maggio 2023

Da: Come fu che Beppi di (o da) Lusiana divenne un Dio

Dal lavoro che sto facendo sul come Beppi di (o da) Lusiana divenne un Dio:

E il rappresentante del ministero della pubblica Istruzione iniziò in questo modo a chiamare per nome gli uccelli del lago Stinfalo:

E. Heine: "E' semplice e vecchio libro, sobrio come la stessa natura: un libro utile come il sole ed il pane",

E l'uccello del lago Stinfalo E. Heine, lasciato il cerchio degli altri uccelli nel cielo, si lanciò sui ragazzi per ghermire le loro emozioni.

Beppi lo guardò arrivare con gli artigli tesi.

Dopo il primo assalto la paura in Beppi si era acquietata e l'emozione sorgeva ora in lui fluida dicendo;

"Quando le "sacre scritture" dicono:

Di lì Eliseo andò a Betel. Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: "Vieni su, pelato; vieni su, calvo!". Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli. Di là egli andò al monte Carmelo e quindi tornò a Samaria.

(Secondo libro dei Re 2, 23-25)

Disse Beppi: "La soluzione delle "sacre scritture", alle condizioni degli uomini, è una condizione semplice: Dio ha creato l'uomo che non fa ciò che desidera Dio e, allora, Dio lo ammazza. L'autorità investita da Dio non ottiene obbedienza dagli uomini, e, allora, l'autorità ammazza gli uomini che non obbediscono. E' il terrore di un libro "semplice" che non affronta i problemi delle'esistenza umana, ma solo i desideri di onnipotenza di colui che si identifica con Dio. Un libro che per l'autorità che terrorizza gli uomini nella società civile è necessario come il pane per poter riaffermare la sua autorità contro i bisogni degli uomini e le loro necessità."

 

01 maggio 2023

I giornali si affannano a fare pubblicità a truffatori di professione. Truffatori in missione per conto di Dio. E' in questo modo che si distrugge la società civile quando la Polizia di Stato, fingendo di non vedere i reati, di fatto si fa complice di truffa alimentando l'idea di una miracolistica che di fatto disarma le persone davanti alla vita.

Se non ci fosse una precisa volontà di truffa, si tratterebbe di malattia mentale che grazie alla superficialità e alla noncuranza delle Istituzioni, viene spacciata come un dato di realtà che chiede alle persone di sottomettersi e rinunciare alla propria vita.

Vendono escrementi ideologici in cambio di pezzi di vita reale delle persone.

Che squallore!

 

01 maggio 2023

Cristiani e pagani

Quando un cristiano o un islamico parla di Dio, parla di un oggetto diverso da sé al di là di come intende la relazione fra sé e quel Dio.

Quando un Pagano parla degli Dèi, parla di soggetti espressi dalle sue stesse azioni nelle relazioni che intrattiene con il mondo in cui vive.

I due diversi modi di intendere il divino che si esprime, non può essere mediato.

Il cristiano, l'islamico, l'ebreo e il buddista, negano all'uomo, come ad ogni Essere della Natura, la sua parte divina (anima) e la sua azione divina nel mondo rendendo l'azione dell'uomo quella di un puro produttore di spazzatura che si umilia davanti al suo Dio e che non ha nessun'altra possibilità che produrre immondizia e, con essa, miseria umana.

Il Pagano, ritenendo le proprie azioni manifestazioni degli Dèi che esprime sia da sé stesso che nelle relazioni nel mondo, è attento alla sacralità di esse producendo "soluzioni a problemi manifestati". Sia quando queste soluzioni sono reali che quando queste soluzioni sono ipotetiche perché le emozioni espresse sono veicolazioni di desideri.

E' il modo di pensarsi nel mondo che determina la qualità del nostro pensiero religioso.

Dal nostro modo di pensarci nel mondo, il mondo risponde con altrettante relazioni.

Chi si pensa parte di un gregge obbediente, dal mondo riceverò ordini ai quali risponderà producendo spazzatura in risposta a tali ordini.

Chi si pensa parte del mondo in trasformazione, dal mondo riceverà stimoli per cercare soluzioni anche a problemi che ancora non si sono presentati ma che, come un terremoto improvviso, potrebbero distruggere la propria esistenza.

 

01 maggio 2023

Primavera

Primo maggio, sbocciato il mio primo fiore in una primavera che ancora non è esplosa.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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