Giugno 2023 è il mese che conferma l'ideologia sovranista al governo dell'Italia. I sovranismi che si stanno diffondendo in Europa stanno portando l'Europa verso conflitti armati. L'Unione Europea da organo di unione delle nazioni d'Europa è diventata una tribuna per ogni nazionalismo che tende a minare i diritti dei cittadini in nome dell'assolutismo razzista.
Non più nazioni dove le persone sono cittadini, ma nazioni i cui sovranismi trasformano i cittadini in sudditi che devono obbedire.
Giugno 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
12 giugno 2023
Scarpa, nelle Religioni dei Misteri, riporta una citazione di Damascio a proposito delle credenze degli Orfici in relazione all'origine dell'Universo e degli Dèi.
Damascio è l'ultimo dei filosofi dell'Accademia di Atene. E' colui che fugge in Persia perché perseguitato dai cristiani ed è colui che ritorna in Grecia, con un salvacondotto, per morire e far cessare il pensiero neoplatonico.
La sua visione neoplatonica lo vede in difficoltà nel commentare la teologia orfica perché il neoplatonismo si è discostato talmente tanto dal mito da rendersi estraneo al Mito rendendo, il Mito stesso, incomprensibile nei simboli e nei meccanismi teologici.
In questa citazione osserviamo le difficoltà di Damascio nell'interpretare il pensiero orfico, ma, nello stesso tempo, Damascio ci dice che cosa pensavano gli orfici nella loro visione teologica della realtà.
Damascio, Sui primi principi 124
La teologia trasmessa da Eudemo il Peripatetico, per il quale essa era da attribuire a Orfeo, tace su tutto ciò che è intellegibile, ... (Questa teologia) fa discendere il principio da Notte, dalla quale comincia anche Omero, benché la genealogia non sia composta in forma continua. Non si deve, infatti, accettare l'affermazione di Eudemo, per il quale (Omero) inizia da Oceano e Tethys, in quanto è evidente che (Omero) sa anche che Notte è una divinità grandissima, tanto che pure Zeus la venera:
Aveva timore di far cosa sgradita alla rapida Notte.
Omero dunque comincia anch'egli da Notte. Invece mi pare che Esiodo narri che per primo vi fu Caos, chiamando Caos la natura inafferrabile e del tutto unificata dell'intellegibile e che da lì derivi Gaia, quale principio dell'intera stirpe degli dèi. A meno che Caos non sia il secondo dei due principi e Gaia, Tartaro ed Eros non siano la triade intellegibile, di cui Eros occupa il terzo posto, perché è la posizione osservata nella prospettiva del movimento di ritorno all'origine (il termine è usato anche da Orfeo nelle Rapsodie), ...
Tratto da: Paolo Scarpi, Le religioni dei misteri, Volume 1, Editore Lorenzo Valla, 2002, p.361.
Questa filosofia, riporta Damascio, tace su ciò che appartiene ad una condizione ontologica per definire la realtà dell'universo.
Gli orfici fanno discendere il principio, del venir in essere del mondo, da Notte. Questa condizione, per Damascio, è incomprensibile perché per lui Notte "sa anche che Notte è una divinità grandissima". Notte, per Damascio, non è una condizione dell'esistente dal quale si genera la vita, ma è una sorta di Essere grandissimo. La condizione è un Essere, ma se si separa l'essere, in quanto coscienza, dalla condizione che esprime l'Essere si fa la stessa operazione di separare i corpi fisici umani dalla loro coscienza: si separa il cadavere dalla coscienza per chiamare la coscienza "anima" e considerarla un oggetto diverso dal corpo che quella coscienza manifesta.
Notte è l'utero d'origine dell'universo. Il Genius Loci della vita che diventa consapevole di sé nel momento in cui il primo frammento di materia, al suo interno, diventa consapevole.
L'impostazione mentale di Damascio lo spinge a cercare la discendenza genealogica degli Esseri da Notte. Ma gli Esseri non vengono generati da Notte; gli Esseri si generano in Notte.
Omero mette l'accento su Oceano e Tethys. Dove Tethys va interpretato in entrambe le chiavi proposte da studiosi. Sia come "acque salate" sia come il "prendersi cura" che, assieme ad Oceano, sono pensate come "culla della vita". E' un concetto estraneo a Damascio, ma appare come uno dei fondamenti teologici degli orfici. Mettere l'accento su una condizione della vita o mettere l'accento su un altro, dipende dalla scelta soggettiva del teologo che non lo rende differente da chi fauna "diversa scelta" attribuendo l'origine della vita a un'altra condizione, ma differisce per una diversa qualità di scelta che Damascio non comprende per la qualità delle sue scelte teologiche.
L'universo nasce da Nera Notte e appena un frammento dell'universo diventa consapevole, anche Nera Notte diventa consapevole di sé. La vita sulla Terra nasce da Oceano e Tethys.
Si tratta di due tipi di inizi diversi ma non sono in contrasto l'uno con l'altro.
La differenza maggiore fra la concezione religiosa degli orfici e quella dei neoplatonici si ha nell'interpretazione del concetto di Caos.
Dove Caos, per i neoplatonici, è un oggetto in sé (che poi finiranno per pensarlo come l'Uno) e non una definizione dell'esistenza che la ragione umana non riesce a definire non solo in quanto oggetto in sé, ma soprattutto perché lei è compresa nell'immenso e non è in grado di comprendere un immenso in continua trasformazione e divenire in tutte le parti che in quell'immenso agiscono.
Caos è una condizione di una realtà dalla quale si distaccano oggetti che vengono identificati dal soggetto e diventano oggetti conosciuti dalla sua coscienza. Il soggetto separa elementi dal Caos in cui vive e con quegli elementi costruisce la condizione del suo conosciuto. Della realtà, che riesce a definire, nella quale vive.
Damascio non potrà mai mettersi nelle condizioni soggettive di esplorare l'immenso che lo circonda perché l'immenso, per lui, è una condizione ontologica che deve immaginare e definire mediante la fantasia.
Perso l'inizio del divenire del mondo orfico, Damascio si perde nella mitologia fatta da soggetti antropomorfici e, come i cristiani, interpreta in chiave antropomorfica tutte le figure del Mito che possono entrare nella sua filosofia solo come astrazioni private della loro volontà d'esistenza.
Sia chi trasforma le figure del Mito in astrazioni, sia chi trasforma le figure del Mito in soggetti antropomorfici, di fatto violenta il mito in chiave eleatica in contrapposizione alle interpretazioni del mito in chiave ionica.
Il mondo è fuoco che si trasforma, dicono gli ionici; il mondo è la manifestazione della volontà dell'Uno, del Tutto, del Demiurgo, dicono gli eleatici. Le due visioni del venir in essere del mondo e della vita sono inconciliabili. Inconciliabili in modo così profondo da diventare conflittuali. Uno dei due modi richiede "fede" mentre, l'altro, richiede ricerca scientifica ed emozione.
La fede nel creatore si oppone all'emozione della vita; la fede nel creatore si oppone alla scienza che definisce razionalmente i meccanismi della vita; la fede nel creatore priva di emozioni gli oggetti esistenti per farli diventare oggetti muti e impersonali; proprio perché sono impersonali, la fede nel creatore può costruire forni crematori e campi di sterminio in cui brucia loglio per legittimare il proprio dominio sul mondo.
La posta in gioco della filosofia metafisica è la vita nelle società civili non è un mero esercizio di fantasia.
12 giugno 2023
Il rito del Solstizio d'Estate sarà svolto in questo luogo, il Bosco Sacro di Jesolo.
12 giugno 2023
Ha portato l'Italia al fallimento. Mentre la crisi mordeva, lui vedeva i ristoranti che lui frequentava pieni e da quella visione negava la crisi che, senza interventi, ridusse in miseria decine di migliaia di persone costringendo Monti alla riforma Fornero per salvare l'Italia.
Fu prescritto per decine di reati infamanti per i quali un cittadino italiano senza i suoi soldi sarebbe andato in galera una decina di volte.
Come membro della P2 è responsabile dei delitti di dstabilizzazione della società democratica al di là del ruolo che nella P2 ricopriva.
Faceva leggi per favorire i suoi interessi personali e chiamava i capi di Stato Europei con nomignoli del tipo "la culona inchiavabile".
Ha trasformato l'Italia in una macchietta mettendo nelle liste elettorali le sue amanti: almeno Caligola elesse a senatore un cavallo.
Fu collaboratore della mafia, il criminale Mangano era un suo collaboratore.
L'inchiesta per gli attentati dei treni in Toscana lo vede come sospetto.
Ha alimentato il lavoro precario distruggendo l'Italia.
Capisco che i suoi complici lo piangano, ma l'unica condanna che ha ricevuto lo ha condannato a 4 anni di reclusione (più o meno).
E' stato responsabile di genocidio macellando in una guerra illegale gli Iracheni che, secondo lui, detenevano armi di distruzione di massa infangando l'onore dell'Italia.
Ricordiamo quando usò le sue televisioni per aggredire il magistrato di cassazione che lo aveva condannato tentando di sputtanarlo anche per il colore celeste dei calzini.
Si celebra un criminale puttaniere che i complici rimpiangeranno perché era ricco e speravano di beneficiare di quella ricchezza.
Come Mussolini aveva fatto anche lui delle cose buone: gli affari propri!
12 giugno 2023
Il mare di Jesolo il 12 giugno 2023. I turisti non sono molti e il mare è tranquillo.
Tutti i testi del mese di giugno 2023 in un'unica pagina
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!
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