Giugno 2023 è il mese che conferma l'ideologia sovranista al governo dell'Italia. I sovranismi che si stanno diffondendo in Europa stanno portando l'Europa verso conflitti armati. L'Unione Europea da organo di unione delle nazioni d'Europa è diventata una tribuna per ogni nazionalismo che tende a minare i diritti dei cittadini in nome dell'assolutismo razzista.
Non più nazioni dove le persone sono cittadini, ma nazioni i cui sovranismi trasformano i cittadini in sudditi che devono obbedire.
Giugno 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

18 giugno 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di giugno 2023

 

18 giugno 2023

Nietzsche e il delirio bacchico

Nietzsche e il delirio bacchico

Nietzsche è profondamente influenzato dalla tragedia delle Baccanti di Euripide. Ne è coinvolto al punto tale che la tragedia non è un'opera da guardare con occhio culturale, ma è un'opera da vivere con le emozioni. Un'opera che alimenta le emozioni di Nietzsche che non esita ad identificarsi in Dioniso nella sua lotta contro Pènteo. Dioniso, il delirante, contro Pènteo, la sofferenza. Per il Nietzsche della "Nascita della tragedia" Dioniso è assimilato alla musica di Wagner nella Cavalcata delle Valchirie.

Il discorso sulla follia delle Baccanti è fatto da Euripide in modo da giustificare la reazione di Pènteo che intende riportare all'ordine le baccanti in nome di un Comando Sociale di cui egli è il signore e padrone.

La ribellione al Comando Sociale non è ammessa. Pènteo si ritiene in diritto di sterminare le baccanti per ripristinare l'ordine costituito.

In questa citazione, dalle Baccanti di Euripide, è descritto il senso della follia bacchica che tanto ha affascinato Nietzsche.

Nunzio [entrando]

Pènteo, sovrano di Tebe, ho lasciato il Citerone, dove fiacca sempre una candida neve, e sono qui.

Pènteo:

Qui con quale notizia tanto urgente?

Nunzio:

Ho visto le Baccanti auguste, che in preda a un estro hanno fiondato lungi di qui le bianche membra. Vengo a dire a te, signore, e alla città che cose tremende fanno, che vanno al di là d'ogni prodigio. Ma vorrei sapere se ciò che accade là posso svelarlo liberamente o devo attenuare il mio racconto: temo la veemenza, sire, del tuo carattere, la collera impetuosa, il tuo fare da tiranno.

[... - tagliato]

Euripide, Le Baccanti, da Tutte le Tragedie, Newton e Compton Editori, 1977, p. 306-309

Il senso della follia in Euripide nelle Baccanti è la ribellione al potere costituito. Il Comando Sociale è un potere estraneo ai cittadini che impone ad uomini e donne l'obbedienza.

Ma poi giunge la "follia" di Dioniso e, con essa, la ribellione all'oppressione che il Comando Sociale impone alle persone. La tirannia è il male e l'invasamento dionisiaco rimuove la paura da uomini e donne sottomessi. Li rende forti, potenti nelle loro decisioni. Il delirio dionisiaco non è un'infatuazione collettiva, ma è una modificazione della capacità soggettiva di percepire il mondo e la realtà. Il vino appare più come un "oggetto simbolo" che non il soggetto che, provocando l'ebrezza, alimenta il delirio che fa descrivere soggettivamente una realtà diversa.

Non è il vino o la droga che rende deliranti le baccanti, ma è l'insorgenza emotiva. Lo spettatore, in cui l'insorgenza emotiva non è in grado di occupare la sua coscienza, si sente estraneo alla consapevolezza del delirio. Questa alienazione soggettiva lo costringe a cercare le cause dei comportamenti deliranti, a cui assiste, in oggetti diversi dalle persone che delirano. Dice: "Il vino, la droga ha portato queste persone a delirare. Se io avessi assunto tanto vino o quella droga, anch'io potrei delirare come loro.". Lo spettatore che non delira dice: "Non sono io che non riesco a far sorgere l'emozione dentro di me, ma io non ho assunto vino o droga!"

E' il senso del dialogo fra Pènteo e il vecchio Cadmo e Tiresia. Pènteo è impossibilitato a percepire una realtà diversa da quella che controlla col suo potere di tiranno mentre Cadmo e Tiresia concepiscono descrizioni di realtà diverse alle quali possono accedere. Le stesse realtà che stanno vivendo le Baccanti che hanno fatto insorgere il Dioniso dentro di loro.

Nel delirio bacchico le fanciulle, che nella vita quotidiana sarebbero timide e remissive, si trasformano in amazzoni, in valchirie diventando consapevoli della loro forza di persone che con le loro azioni modificano o determinano il corso della vita. Le "deboli mani" bloccano i tori. Nel delirio bacchico c'è la trasformazione della personalità, cosa che non avviene nel delirio cristiano in cui l'individuo si eleva a Dio,

Nietzsche non riesce ad uscire dalla dimensione creazionista che gli è stata imposta nell'infanzia. La sua scala di valori è una gerarchia che va dall'uomo sottomesso, che guarda con disprezzo, all'assolutezza e all'onnipotenza di Dio che guarda come possibilità nella quale trarre la propria soddisfazione esistenziale.

Dio, per Nietzsche, nella sua assolutezza possiede l'uomo e Nietzsche ambisce a questo potere come "super-uomo", "oltre-uomo" al di fuori della legge e di ogni norma. Essere al di là della legge, come ha imparato da Paolo di Tarso.

In questo contesto, Nietzsche non comprende come la medesima realtà abbia molte chiavi di lettura a seconda di come si usa la propria percezione; a seconda della qualità dei propri desideri; a seconda di quali bisogni si ritiene di dover soddisfare; a seconda di quali emozioni possono invadere la propria coscienza.

In questo inizia a delinearsi l'oltre uomo di Nietzsche. Non è l'oltre-uomo o l'oltre-donna che sottraggono le loro azioni alla legge, ma è l'oltre-uomo e l'oltre donna, come coloro che si prendono in mano la propria vita in una follia che cancella i loro doveri sociali e portano la loro attenzione tutta dentro loro stessi. Sono coloro che si ribellano alla legge che opprime in favore della legge che libera; sia le emozioni dei singoli individui che il loro essere soggetti sociali.

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18 giugno 2023

Il ritorno di Grillo

Beppe Grillo sempre più fuori di testa. Non solo non fa ridere, ma dà il voltastomaco. A Roma ha affermato:

M5s in piazza, show di Grillo: 'Fate le brigate di cittadinanza, mettete il passamontagna' (Ansa)

C'è solo da dargli dell'imbecille e dirgli di metterselo lui il passamontagna e di farle lui le brigate per pulire le aiuola. Facile incitare le persone fragili e deboli.

Pensasse a suo figlio e si facesse un esame di come ha allevato un bullo diventato un criminale.

Questi nazisti che fanno i populisti sono in grado di creare illusioni ai creduloni e voltastomaco a chi lavora affinché la società non sia danneggiata.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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