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Per contro, il governo nazionale italiano sembra agire per favorire la mafia e la criminalità diffusa.
Luglio 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
29 luglio 2023
Nelle 24 Rapsodie dei commenti all'Orfismo si riesce a comprendere anche il passaggio, ideologico religioso, dal pensiero orfico al pensiero assolutista operato in gran parte da Platone e dai neoplatonici.
Il divenuto del mondo e della vita andava piegato all'idea che il divenuto fosse prodotto o creato da qualcuno.
Il passaggio ideologico era dettato dalla necessità di controllare gli uomini privando gli uomini della consapevolezza delle forze che hanno concorso al loro divenuto, di cui essi sono espressione e manifestazione, all'idea che essi sono privi di tali forze perché quelle forze sono manifestazioni di entità che possedendole possiedono gli uomini e le usano a loro discrezione.
Questa citazione, sulla quale intendo ragionare, è pubblicata da Kern in "Orfici – testimonianze e frammenti" ed è tratta, se non ho capito male, dall'interpretazione dell'Orfismo che ne fa Proclo nel suo commento al Timeo di Platone.
Citazione Kern:
104. [1] - (72) Procl. in Plat. Tim. E prooem. III 169, 15 Diehl
Dunque, alcuni affermano che ci abbia lasciato cercare quelli che corrispondono ai due re nel cielo, dico Fanes e la Notte: infatti, bisogna fissare quelli che si trovano nell'ordine più alto e sono fra gli intramondani, poiché anche prima del mondo comandano gli dei intellettivi, eternamente stabiliti nell'impenetrabile recesso dello stesso Fanes, come dice Orfeo, chiamando impenetrabile recesso il loro ordine nascosto e non rivelato.
p. 367
Il primo aspetto che notiamo in Proclo è la gerarchizzazione della struttura religiosa Orfica. Proclo tratta Fanes e la Notte come due re del cielo. Due padroni di una realtà della quale, secondo gli Orfici, sono parte e attori viventi. Dal momento che gli Orfici considerano Fanes e Notte come la realtà nella quale si vive; come possono essere "re" quando il concetto di "re" è un concetto estraniato dalla realtà in quanto inteso come essere superiore ed esterno della realtà stessa che domina?
Proclo non riesce ad esimersi dal pensare un "ordine più alto" rispetto a qualche cosa che ritiene sottoposto e sottomesso.
Questo errore non viene fatto dagli Orfici, ma dalle interpretazioni di chi pensa sia il pensiero orfico per legittimare una propria visione del mondo e della realtà.
Come si fa a considerare come intramondani Fanes, Eros, e Nera Notte quando Eros si esprime attraverso ogni Essere Vivente consapevole di sé e Nera Notte è lo spazio che noi abitiamo e che ogni coscienza illumina sia nutrendola che rendendola consapevole di sé?
Cosa spinge Proclo a fare questa operazione ideologica se non la sua necessità di giustificare un ordine gerarchico che lui ha in testa cercando le analogie di tale ordine gerarchico negli Orfici che sono i veri oppositori ai tardo neoplatonici e ai cristiani?
Citazione Kern:
Se dunque, per analogia con quelli, si volesse stabilire la rivoluzione dello stesso e dell'altro come principio maschile e femminile, come principio paterno e generante, non si devierebbe dalla verità. E se si volesse considerare il sole e la luna che si oppongono nei corpi celesti in movimento, allora il sole manterrà la somiglianza con Fanes, mentre la luna quella con la Notte.
p. 367
Proclo continua con le similitudini nella ricerca di un maschile e di un femminile finendo per paragonare il Sole a Fanes e Nera Notte alla Luna.
Solo che gli Orfici sapevano che Sole e Luna abitano Nera Notte e che Fanes, Eros, è un Dio presente in ogni frammento di materia-energia che, quando si fa coscienza, agisce per spingerla a dilatarsi nel suo presente. Il significato della vita, per gli Orfici, è dato dalla nascita di Fanes che dispiega le sue ali nella materia-energia dell'universo, Senza la materia-energia, Gaia, Fanes non esisterebbe e, senza Gaia che abita Nera Notte, Nera Notte non diventerebbe consapevole di sé stessa. Il significato della vita, per gli Orfici, è dato anche dalla presenza di Urano Stellato in Gaia.
La necessità di imporre un ordine gerarchico costringe Proclo a gerarchizzare ciò che negli Orfici non ha una condizione gerarchica, ma solo un prima e un dopo in un ordine di trasformazione del presente capace di trasformarsi dalla primordiale concentrazione di materia-energia, al presente che oggi viviamo dopo miliardi di anni di trasformazioni. E tuttavia, dopo miliardi di anni di trasformazioni, Nera Notte, Fanes, Gaia, Urano Stellato persistono come Esseri, come coscienze, che progettano le loro trasformazioni in un universo di coscienze, grandi o piccole, che progettano le loro trasformazioni.
Il mistero degli Orfici consiste nel mettere l'accento sulle condizioni divine attraverso le quali il presente diviene e non nella costruzione di una gerarchia di dominio come proposto da ebrei, platonici, neoplatonici e cristiani.
Citazione Kern:
Se invece questo è vero, come mi sembra, avendo considerato il demiurgo unico dell'universo analogo al padre Fanes intellettivo ... anch'esso - e, infatti, ... di questa è dei mondi ... fare il teologo, come questo del Cielo e della Terra -; invece, il cratere zoogonico sarà analogo alla Notte che fa uscire dagli invisibili tutta la vita con Fanes, poiché anche il cratere genera ogni anima negli esseri del mondo; infatti, è meglio considerarli entrambi prima del mondo e mettere da un lato lo stesso demiurgo in corrispondenza con Fanes, poiché si dice anche che assomiglia a quello quanto alla creazione dell'universo, dall'altro la potenza generatrice dell'universo con la Notte, che fa uscire in modo invisibile tutte le cose dal padre; poi, dopo questi, presentare gli altri regni diversamente ordinati in corrispondenza con quelli intellettivi.
p. 369
Per gli Orfici, Fanes non è un "Demiurgo", è una forza della trasformazione che agisce nella materia-energia che esiste. La trasformazione del presente non è creazione; Fanes agisce e la sua azione costringe le coscienze ad agire e, agendo, si trasformano. Secondo Proclo, pertinente all'interpretazione dell'origine e formazione degli Esseri Viventi sarà compito di Nera Notte che fa uscire i viventi dall'invisibile perché, secondo Proclo, Nera Notte è il cratere che "genera ogni anima degli Esseri del mondo". Quest'idea non appartiene all'Orfismo, ma al neoplatonismo che, con Proclo, tenta di trovare conferme di sé stesso associando la propria idea del venir in essere dell'universo alla visione Orfica e finisce per riuscirci stuprando il senso Orfico della visione del mondo e della vita. Ciò che è divenire negli Orfici, viene interpretato come il creazionismo di cristiani e neoplatonici.
Pensare a Nera Notte come colei "che fa uscire in modo invisibile tutte le cose dal padre" rappresenta una necessità creazionista per giustificare un demiurgo che, come figura, è estraneo all'Orfismo ma comune al platonismo e al cristianesimo.
Citazione Kern:
E se anche questo ci chiedessimo, per quale motivo non considerò i due regni, come sono esplicitamente detti, corrispondenti, la cosa più semplice è affermare che pure quelli aveva la dottrina di Orfeo, la più familiare ai Greci, ... nell'opera in cui celebra come primo il regno di Urano e Gea, come anche quello dice nel Cratilo (396 c) ...
p. 369
Nera Notte e Fanes, per Proclo, diventano due regni e, secondo Proclo, gli Orfici prima di questi "due regni" celebravano i "regni" di Urano e Gaia.
Per gli Orfici, Urano e Gaia non erano due regni ma l'uno, Urano Stellato, è l'emozione che rende vivo, consapevole, ciò che non è vivo, non è cosciente, e Gaia è la materia-energia inconsapevole che occupa lo spazio e che Urano Stellato emoziona, quando e dove è possibile, rendendone parti consapevoli e la cui consapevolezza, abitata da Fanes, Eros, alimenta la coscienza soggettiva mediante la necessità di espansione (Fanes, Eros).
La necessità dei neoplatonici di imporre una concezione gerarchica là dove non esisteva una concezione gerarchica, ma un divenire e una trasformazione della realtà, ha finito per imporre un demiurgo come padrone dell'uomo privando l'uomo stesso di tutte le sue prerogative divine attraverso le quali modificare il proprio presente in funzione della costruzione del proprio futuro.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
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