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Agosto 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

04 agosto 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di agosto 2023

 

04 agosto 2023

La magia simpatica

La "magia" simpatica è una forma di "magia" definita in antropologia e rintracciata, a quanto dicono gli antropologi, nelle popolazioni che definivano "primitive".

In realtà, la forma definita come "magia simpatica" è una forma di superstizione piuttosto antica ed è un sottoprodotto delle forme divinatorie delle antiche religioni.

Questa forma di magia superstiziosa, dal momento che coinvolge la parte più povera e indigente della popolazione, fu fatta propria dal cristianesimo per poter appropriarsi della parte più povera della popolazione e usarla per destabilizzare le società civili per la gloria del loro Dio.

La forma di "magia simpatica" è la pratica magica e superstiziosa alla base del cristianesimo.

In cosa consiste la "magia simpatica"? Se io prego Dio, Dio esaudisce i miei desideri. Se Dio non esaudisce i miei desideri, dopo che l'ho pregato, significa che la quantità di preghiere non era un pagamento sufficiente per Dio e io avrei dovuto pregare di più.

Gli antropologi trovano la "magia simpatica" nei comportamenti di alcune popolazioni che ritengono "primitive" e convinte che, gettando acqua sulla terra, chiamano la pioggia. E azioni di questo genere dove si identifica il micro-cosmo con il macro-cosmo.

E' "magia simpatica" quando l'individuo, assistendo ad una catastrofe, pensa che ci sia la fine del mondo (Gesù, vangeli).

Oppure:

Se durante il cammino del sole insieme alla vergine, c'è un terremoto di sera, allora pestilenza per tutti i popoli ci sarà, se si manifesta di giorno, danneggerà i frutti.

Questo tipo di pensiero, preso da "Sui terremoti di Ermete Trimegisto" a volte attribuito ad Orfeo, è un esempio di magia simpatica con cui si interpreta le relazioni delle trasformazioni del mondo quando non si ha conoscenza delle dinamiche dei fenomeni.

Oppure: "Se un gatto nero mi attraversa la strada..."; "Se si passa sotto una scala...."

Magia simpatica attiva è la "la bambolina vudu" dove, infilando aghi si procura la malattia.

Magia simpatica sono le maledizioni ebraiche.

Gli antropologi non sono mai stati chiari, nei riguardi delle popolazioni che chiamavano "primitive", sulla reale origine delle loro "credenze".

Gli antropologi arrivavano a studiare i popoli che consideravano "primitivi" o "selvaggi" più di trecento anni dopo che questi avevano subito la colonizzazione ad opera dei cristiani e non è chiaro se loro usavano forme di "magia simpatica" o se a quelle popolazioni, la superstizione mediante la magia simpatica, è stata imposta dai cristiani.

Più facile che siano stati i cristiani ad imporla per poterli macellare con più facilità.

 

04 agosto 2023

Riflessione sulle Astrologiche Orfiche

C’è ancora fra i contadini la credenza (non indago certo se ha dei fondamenti o meno) secondo cui le piante devono essere piantate con una certa luna (calante o crescente ora non ricordo) oppure, come mi dicono in montagna, la legna va tagliata in una stagione precisa perché altrimenti la fiamma non scalda.

Mi sono un po’ stupito nel constatare che alcune di queste credenze hanno il loro fondamento in quella che veniva spacciata come “astrologia orfica”.

In particolare le citazioni a cui voglio riferirmi sono riportate da Giovanni Tzetze, un erudita che ebbe l’occasione di frequentare la biblioteca di Costantinopoli prima che le orde barbariche dei crociati cristiani la distruggessero nel “sacco di Costantinopoli”. Di quell’enorme patrimonio ci rimangono le citazioni di Giovanni Tzetze che vengono riportate da Otto Kern in Orfici - testimonianze e frammenti:

Riporta Otto Kern:

282. [1] - (12) Tzetz. Chiliad. IV 128 vs. 172 p. 126 Kiessl. (cf. Schol. in Crameri Anedoct. Oxon. III 357)

La ricorda nell' Agricoltura anche Orfeo, che scrive:
La costellazione della vergine Astrea è ottima per tutti i semi, e adatta alle piante, a gettare nelle buche tutti i germogli, e quelle che sono dette cime di quercia, a evitare invece le viti, poiché odia immensamente i tini e le crudeli viti la vergine figlia di Icario, ricordando quante sciagure per volere di Dioniso gli Ateniesi, vinti dalla terribile ubriachezza, tramarono contro Icario, e lo uccisero con duri bastoni, vacillanti per i doni di Bacco invasato dal furore della danza.

E ancora:

282. [2] - Tzetz. ad Op. et Dies 568 (Gaisf. II 335, 17)

Orfeo raccomanda di fare tutto secondo l'influsso degli astri: quando la Luna corre intorno alla Vergine è possibile piantare tutto con l'unica eccezione delle viti: infatti, la Vergine odia la vite a causa del padre Icario.

E ancora:

283. - (13) Tzetz. ad Hesiodi Op. et Dies 778 (Gaisf. II 429, lO ss.)

Il famoso Orfeo Tracio nel poema sull'Agricoltura non si limita semplicemente a definire un tal giorno della Luna adatto o inadatto, ma esamina quando essa entri in congiunzione con tali corpi e transiti nei segni zodiacali e vicino agli astri.

Otto Kern, Orfici-testimonianze e frammenti, ed. Bompiani, 2011, p.597

Come si può notare, questa parte delle Astrologiche Orfiche sembra una sorta di “calendario” o appunti che servivano per sapere quando si devono fare delle azioni agricole o quando non si devono fare.

E’ una forma di astrologia che mescola la necessità di sapere quando è più opportuno fare una certa operazione nei campi col movimento dei pianeti che attraversano le costellazioni.

Questa, oggi come oggi, più che chiamarla astrologia la chiameremmo astronomia per regolare la vita nei campi senza essere in possesso di un calendario.

All’interno di quelle che Otto Kern Astrologiche Orfiche ci sono anche frammenti molto tardi che appartengono al mondo magistico attribuito ad Ermete Trimegisto. Queste hanno poco a che vedere con l’orfismo, ma molto con la magia simpatica che è alla base dell’astrologia come superstizione.

Secondo Giovanni Tzetze così iniziano le opere sull’agricoltura di Orfeo:

280. - (11) Tzetz. Prol. ad Hesiodum 17 cf indietro p. 279 s.

Se poi il desiderio della coltivazione della terra benevola verso i mortali ti prende
e ti prepari ai lavori dell'età dell'oro,
conducendo contro la terra feconda l'aratro ricurvo,
o desideri piantare nelle buche un tralcio di Metimna
e brami scegliere il dolce alimento della stagione
e con la zappa scavare la terra divina,
subito ti dirò tutta la verità,
affinché la divina Selene sia persuasa
a far crescere per te abbondanti doni di Demetra
e di Bacco che solleva l'animo, e a concedere perenne felicità.
Così è l'inizio delle Opere di Orfeo.

Otto Kern, Orfici-testimonianze e frammenti, ed. Bompiani, 2011, p. 593

Se poi desideri dedicarti all’agricoltura, dice questo Orfeo, scegli, zappa e conduci l’aratro ricurvo contro la terra.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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