Il mese si apre con un Governo che toglie il Reddito di Cittadinanza ai poveri e garantisce facilitazioni e impunità agli evasori fiscali.
Agosto 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

Agosto 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Argomenti del sito Religione Pagana

 

31 agosto 2023

Riflessioni sulla dislessia

Noi viviamo in una società malata.

Questi dati sono stati presentati nel 2006 a proposito di un’indagine sulla dislessia.

Noi non abbiamo strutture né parentali, né scolastiche in grado di affrontare problemi di apprendimento manifestato da persone dislessiche.

I dislessici non sono “cretini”, spesso sono geni superdotati che afferrano la realtà da punti di vista diversi da quelli considerati dai non dislessici. Esistono vari gradi e forme di dislessia, ma tutte comportano, per il soggetto, una difficoltà dell’apprendimento e della rappresentazione di quanto appreso.

Dal momento che i dislessici percepiscono il mondo in maniera diversa dai non dislessici, i non dislessici definiscono con attributi offensivi la percezione del mondo dei dislessici finendo per emarginare i dislessici che solo con grande difficoltà, e solo in minima parte, riescono a farsi accettare, in particolare durante l’infanzia, dai non dislessici.

L’indagine sulla popolazione, presentata nell’ottobre del 2006, sottolinea la possibilità di possibile emarginazione del 10% della popolazione perché non riceve un’adeguata assistenza.

Scriveva il giornale La Repubblica del 16 ottobre 2006:

ROMA - Dieci bambini su 100 soffrono di dislessia, mostrano cioè serie difficoltà a imparare a leggere e scrivere perché non riescono a integrare ciò che apprendono in un discorso organizzato. Sono queste le stime emerse nell'indagine condotta dall'Istituto di ortofonologia di Roma, che sarà presentata in un convegno per il14 e 15 ottobre. I motivi? I bimbi vengono fatti crescere troppo in fretta, si chiede loro di sviluppare sempre più le capacità intellettive troppo spesso a scapito della maturazione affettiva.

Il dislessico necessita di tempi di apprendimento più lunghi nei quali deve esercitare un’attenzione quasi assoluta. In quell’attività deve modificare connessioni sinapsiche e collegamenti neuronali producendo, di fatto, una vera e propria trasformazione fisiologica per adattare sé stesso all’apprendimento.

Ne segue che una volta che il dislessico apprende non apprende solo la nozione affrontata, ma la interiorizza facendola diventare parte della propria coscienza con la quale osserva il mondo.

 

31 agosto 2023

Lavoro manuale

Finito il lavoro e ripristinato lo studio. Ora posso, un po' alla volta entrare nella normalità.

 

31 agosto 2023

Lavoro manuale

Ora pulizia e riordino.

 

31 agosto 2023

Lavoro manuale

La struttura è stata montata.

 

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30 agosto 2023

Lavoro manuale

Studio in ristrutturazione per far stare nuovi libri. Niente computer oggi è domani.

 

30 agosto 2023

Il Bene e il Male

Il Bene si sentiva solo in una società dove solo il Bene viveva giorno dopo giorno. Il Bene iniziò ad annoiarsi e pensò quanto fosse meno noioso allungare una gamba e fare lo sgambetto ad un anziano che passava di là. E il Bene rise guardandolo cadere.

Rotta per un attimo la noia, il Bene pensò quanto fosse divertente canzonare il bambino che, impacciato, muoveva i primi passi della sua vita. Il bambino divenne triste e il Bene rise di quella tristezza.

La noia si allontanava dal Bene che, finalmente, riuscì a trovare uno scopo nella propria esistenza nella società. Ogni volta che trovava qualcuno con una qualche difficoltà il Bene, per allontanare la noia, aumentava quelle difficoltà e rideva. Rideva delle difficoltà che le persone incontravano e che il Bene aumentava.

La società iniziò a vivere nel Bene che rideva delle difficoltà fino al giorno in cui nella società si presentò il Male.

Un giorno, il vecchio stava camminando lungo la strada e il Bene, per scacciare la noia, decise di fare lo sgambetto al vecchio. Quando il vecchio cadde, il Bene rise, ma il Male, avvicinandosi al vecchio, iniziò a strapparsi i capelli manifestando disperazione per la caduta del vecchio. Il Male disse al vecchio: "Questo non dovrebbe succedere a te che sei vecchio, devi chiamarmi in tuo soccorso!" Il vecchio triste promise al Male che lo avrebbe chiamato in caso di bisogno.

Un giorno, il Bene canzonò il bambino che, impacciato, muoveva i primi passi della sua vita. Il Bene rise. Il bambino pianse, ma il Male, avvicinatosi al bambino, lo prese fra le braccia e disse al bambino: "Su non piangere, questo non dovrebbe succedere ai bambini, quando succede devi chiamarmi in tuo soccorso!".

Fu così che in quella società si iniziò a supplicare il soccorso del Male ogni volta che il Bene si annoiava troppo e decideva di farsi qualche risata.

Giorno dopo giorno, generazione dopo generazione, la società si trovò tutta in ginocchio a pregare l'intervento del Male contro il Bene che si annoiava troppo. Giorno dopo giorno, il Male disse alla società che cosa doveva fare affinché il Bene non si annoiasse.

Giorno dopo giorno non ci fu più spazio per la noia del Bene perché il Male diceva ad ogni uomo e donna che cosa doveva fare per non incorrere nel terrore delle punizioni se la noia avesse costretto il Bene a divertirsi.

In questo modo la società fu governata dal Male che divertiva il Bene costringendo gli uomini all'obbedienza.

Fu in questo modo che gli uomini trasformarono la loro società nell'inferno dell'esistenza in cui il Bene e il Male si divertivano dominandoli.

 

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29 agosto 2023

Chilone di Sparta

Nato a Sparta nel 620 a.c. e morto a Pisa nel 520 a.c. delle date non c'è certezza assoluta.

Fu uno dei Sette Sapienti greci e ricopri cariche a Sparta.

I Sette Sapienti greci si possono considerare come coloro che hanno stabilito le regole del “buon vivere civile” in Grecia. Provengono da città diverse, ma tutti hanno il medesimo obbiettivo: dare regole di comportamento ai cittadini affinché si trovassero a vivere bene in società

Di Chilone spartano si riportano una serie di aforismi che riassumono il suo pensiero riportato dal Diels Kranz

1. Conosci te stesso.
2. Non cianciare a lungo bevendo: diresti sciocchezze.
3. Non minacciare uomini liberi: non è giusto.
4. Non dir male di chi ti è vicino: altrimenti ascolterai cose di cui ti addolorerai.
5. Ai banchetti degli amici vai lentamente, alle loro disgrazie rapidamente.
6. Fai nozze modeste.
7. Chiama beato il morto.
8. Venera colui che è più vecchio.
9. Odia chi si impiccia delle cose altrui.
10. Scegli il danno piuttosto che un guadagno turpe: per il primo ti addolorerai una sola volta, per il secondo tutta la vita.
11. Non irridere a chi è sventurato.
12. Pur essendo violento, mostrati tranquillo, affinché provino piuttosto rispetto che timore.
13. Governa la tua casa.
14. La tua lingua non corra avanti al pensiero.
15. Domina l'impulso.
16. Non desiderare l'impossibile.
17. Non affrettarti ad andare avanti per la strada.
18. Non agitare la mano: è gesto da pazzi.
19. Ubbidisci alle leggi.
20. Se hai subito ingiustizia, riconciliati, se hai subito insolenza, vendicati.

Da: I presocratici testimonianze e frammenti, Diels-Kranz, Editore Laterza, 1990, pag. 74 volume 1

Venti aforismi attribuiti a Chilone di Sparta.

Si tratta di definire una condotta sociale dignitosa per i cittadini. Un comportamento che porta alla convivenza civile nelle diverse città.

Sette sapienti, citati da Diogene Laerzio, di cui Chilone è uno dei più antichi. Sempre Diogene Laerzio attribuisce a Chilone di Sparta la frase:

"Nulla di troppo, tutto ciò che è bello è proprio di ciò che è opportuno."

In sostanza diceva che gli uomini necessitano di ciò che essi considerano bello e buono all'apparire alla percezione soggettiva. Quando la percezione soggettiva qualifica come bello o buono l'oggetto che appare è ciò che è opportuno per il soggetto.

In altre parole, noi chiamiamo bello e buono ciò di cui necessitiamo, Questo quando l'oggetto appare alla percezione. Poi la ragione costruisce degli schemi per analogia. Assume alcune caratteristiche di ciò che chiamiamo buono e finiamo per applicare quello schema all'oggetto che appare bloccando la percezione di quell'oggetto.

Frutti rossi sono buoni, non tutti i frutti rossi sono ciò che è opportuno.

 

29 agosto 2023

Prima tolsero...

Prima tolsero il reddito di cittadinanza;
a me non importava perché, tanto, io non usufruivo del reddito di cittadinanza.

Poi furono indifferenti all'aumento dell'inflazione;
a me non importava, ero a dieta e consumavo un terzo di prima.

Poi rifiutarono la proposta del salario minimo;
a me non importava perché non ero io a lavorare per compensi da fame.

Poi tolsero i fondi per le emergenze climatiche:
a me non importava perché io non abitavo nelle zone disastrate.

Poi tolsero gli adeguamenti delle pensioni ...

Cosa toglieranno dopo per favorire i trafficanti di lavoro nero, gli evasori fiscali e i corrotti, ancora non si sa perché ci stanno pensando ...

 

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28 agosto 2023

Il rito della Devotio completo

Celebrazione rito della Devotio 27 agosto 2023

Il rito della Devotio celebrato il 27 agosto 2023 presso il Bosco Sacro di Jesolo dalla Federazione Pagana che rinnova il patto fra gli uomini e gli Dèi nei loro cammini di trasformazione continua.

Il filmato del rito della Devotio non l'ho caricato su Facebook perché è troppo lungo e ho dovuto impiegare tutta la notte per caricarlo su YouTube.

E' la prima volta che viene caricato l'intero rito della Devotio. Tutti gli altri filmati degli oltre venti anni precedenti erano spezzoni e cronaca del rito, ma mai il rito della Devotio in sé. Si documentava la partecipazione delle persone, ma non la qualità della celebrazione.

 

28 agosto 2023

Cervello e selezione dei fenomeni percepiti

Come già si è detto sul “Crogiolo dello Stregone” il cervello seleziona i fenomeni percepiti in base alle predilezioni soggettive del singolo individuo.

Questo studio dimostra anche la sequenza temporale con cui il cervello fa giungere alla coscienza fenomeni presentati contemporaneamente.

Lo studio è stato presentato il 03 agosto 2005 e io l'ho preso dal giornale La Repubblica.

Uno studio su "Nature" spiega i meccanismi della percezione

Così il cervello seleziona le informazioni "importanti"

ROMA - E' proprio vero: quando una cosa ci sembra importante "non vediamo altro". Il cervello umano, infatti, sembra dare priorità agli eventi che considera importanti, illudendoci che essi avvengano prima di altri, semplicemente intensificandone la percezione. Ciò significa che, sul piano temporale, l'uomo tende a percepire prima gli eventi cui presta maggiore attenzione. E' la conclusione che emerge da uno studio internazionale condotto dall'Ircss Fondazione Santa Lucia di Roma in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell'Università della California, pubblicato sulla rivista “Nature Neuroscìence”. La ricerca ha analizzato un fenomeno percettivo-attenzionale dove due oggetti, presentati simultaneamente, vengono invece percepiti in sequenza poiché l'apparizione dell'oggetto cui si presta maggiore attenzione è anticipata rispetto a quello cui se ne presta meno.

—-fine articolo—-

Noi percepiamo tutta la realtà che viviamo, ma siamo organizzati per selezionare una parte di realtà e ne releghiamo, la gran parte, in una sorta di “rumore di fondo” del percepito.

Ogni tanto, da quel rumore di fondo di un percepito ignorato, emerge qualche cosa che si presenta alla nostra coscienza con una tale forza da non poter essere ignorato.

Gli Stregoni scavano in questo “ignorato” e portano volontariamente alla coscienza ciò che serve loro costringendo la loro coscienza ad adattarsi comprendendo i nuovi fenomeni.

 

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27 agosto 2023

Preparazione del filmato della Devotio

Abbiamo celebrato il rito della Devotio presso il Bosco Sacro di Jesolo.

E' il rito che mette in comunicazione gli uomini e le donne con gli Dèi che abitano il mondo.

A breve caricherò in rete il filmato del rito della Devotio 2003.

Non abbiamo scattato foto perché il rito religioso della Devotio è un rito religioso troppo intimo e le persone che hanno partecipato, in questa occasione, erano intimamente coinvolte.

Il filmato che carico ha lo scopo di presentare non solo la qualità del rito della Devotio, ma presentare anche come abbiamo strutturato il racconto della Devotio che riassume la condizione del patto fra gli uomoni e gli Dèi.

 

27 agosto 2023

Il fascino dell'esoterismo

Il fascino dell'esoterismo sta nel delirio di onnipotenza imposto all'infanzia. Questo delirio che cerca una qualche forma di veicolazione nonostante la vita chieda all'uomo impegno costante.

Non esiste un solo principio degli esoteristi che abbia avuto una qualche conferma reale (e non parlo dell'introduzione alla scienza come i deliri alchemici) eppure, nonostante questo, "masse" di individui eccitano la loro fantasia su "misteri" da tempo derisi dalla verifica razionale. Queste stupidaggini esoteriche le fece Jung Steiner, e tutta una massa di individui di destra che come tanti Gesù cercavano i loro superpoteri.

E' meglio rinchiudere gli uomini nell'attesa di un fantastico piuttosto che abbiano il coraggio di praticare la magia nella vita quotidiana capace di trasformarli nella comprensione delle dinamiche del mondo in cui vivono.

 

27 agosto 2023

Rito religioso della Devotio

Oggi celebrazione della Devotio il rito magico della Religione Pagana. L'idea è anche quella di fare un filmato in diretta prima della celebrazione per illustrare il significato religioso del rito. La diretta sarà sul profilo della Federazione Pagana e forse su altri profili. La diretta inizierà fra le 17 e le 17.30.

 

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26 agosto 2023

I pagani nel 2004

Era il 09 settembre del 2004 quando uscì questo articolo sulla rivista "Avvenimenti".Da alcuni anni una serie di "gruppi pseudoesoterici e wiccani" tentava, senza, tuttavia, costruire una forma di pensiero religioso e spesso con rappresentazioni teatrali, di forzare l'idea cristiana secondo cui la wicca era cosa diversa dal satanismo. Fu un'impresa difficile in quanto la wicca riproduceva l'ideologia morale cristiana e si collocava, ideologicamente, all'interno della continuità ideologica della più antica lotta fra cattolici e protestanti rivendicando la "vera interpretazione di Cristo".

Tutti questi "gruppi" che rivendicavano un diritto di alienazione di sé dal cattolicesimo (in Italia) erano cattolici nella sostanza, ma nella pratica rivendicavano un'indipendenza che li collocava all'interno della storia anticlericale obbedendo al principio cattolico "Critica i fanti, ma lascia stare i santi". Adoravano il Dio cristiano e Gesù, nella loro forma sostanziale, criticavano la chiesa cattolica, e si ergevano a difensori di Dio e di Gesù contro la cultura che analizzava i contenuti ideologico-religiosi della chiesa cattolica e dei cristiani più in generale.

Stava emergendo un destra politico-sociale che sganciatasi dalla forma della rappresentazione formale cristiana cercava una diversa rappresentazione in cui giustificare la propria ideologia assolutista. Questi gruppi di pseudo-druidi e wiccani non avevano e non hanno, nessuna idea su che cosa consista un pensiero religioso, in cosa consista e come si articola al di fuori di un vago sentimento religioso e di una fantasia eccitata da numerosi film fantasy che, in ultima analisi, riproducono tutti il modello del super-uomo Gesù che viene con potenza a salvare un mondo che appare loro in disfacimento.

Dal giornale Avvenimenti del 09 settembre 2004:

Religioni: una mescolanza di destra e esoterismo. A Roma il 18 settembre sbarcano i neo pagani, adoratori della terra

I nipotini di Asterix

Anche i nuovi druidi celebrano il loro Pride

di Piergiorgio De Angelis

Un vecchio dal volto bonario, un calderone ribollente in cui si rinnova la vita, un po' di vischio tagliato con un falcetto d'oro. E per i poveri legionari romani di stanza in Britannia erano guai. Le pozioni del druido Panoramix e i pugni del guerriero Asterix - magico quanto piccolo e tignoso - non sono, però, gli unici e più famosi lasciti, seppur fumettistici, dell'antica cultura celtica sopravvissuti al trascorrere dei secoli. Oggi, agli inizi del terzo millennio, molte persone vogliono, con grande energia, perpetuare tradizioni ancora più antiche di quelle celtiche, e non solo in radure inaccessibili o all'interno di cerchi di pietre ma anche - la moderna comunicazione lo impone - in luoghi pubblici e sotto gli occhi di tutti. Si svolgerà nei pressi del Casino Corsini, prossima sede della Casa del teatro di Villa Pamphili a Roma, l'Italian Pagan Day Pride. Ma non aspettatevi il diavolo che salta fuori da una nuvola di zolfo per concupire una vergine destinata al sacrificio o un sabba infernale con streghe e stregoni in circolo a salmodiare malefiche litanie. O meglio, ci saranno streghe e stregoni - e tanti - impegnati nella ricerca ininterrotta dell'armonia e della conoscenza assai poco esoterica, ma molto legata alla natura ed alle sue leggi immutabili. Così almeno dicono. La regola o "Wiccan Rede", che rappresenta la morale di queste pratiche che vengono definite, a tutti gli effetti, una vera e propria religione è: "An it harms none, do as thou will" ovvero "Se non fa male a nessuno, fa ciò che vuoi". Questa quarta edizione del Pagan Day si svolgerà il sabato più vicino al Mabon (il 21 settembre, il solstizio autunnale) che è la "Festa del secondo raccolto. Si celebrerà la madre Terra che offre gli ultimi frutti ed è ormai pronta all'arrivo dell'inverno ed alla rinascita del Dio del gelo. Un alternarsi di morte e rinascita, di stagioni che si succedono, di cambiamenti fisici e spirituali che si alternano "circolarmente", insieme alla pratica della magia, sono le basi principali su cui si fonda il Neopaganesimo, diffusosi, in una delle sue tantissime forme, attraverso la dottrina della Wicca: una moderna forma di stregoneria che, però, non viene insegnata presso il castello di Hogswort, sede di una rinomata scuola di magia. La Wicca tradizionale si basa sugli insegnamenti di Gerald Brosseau Gardner, l'autore di Witchcraft Today, ed è strutturata in congreghe o "Coven" che si incontrano per celebrare ricorrenze e riti.
La storia di Gardner non è come quella del simpatico Harry Potter. Il fondatore della Wicca, figlio di un mercante di legname, visse fin da bambino in Oriente dove lavorò come funzionario di una compagnia commerciale. Gardner, in possesso di una piccola fortuna raccolta grazie ai traffici coloniali, rientrò in patria a 52 anni ed entrò in contatto con la massoneria inglese, con circoli legati alla teosofia, divenne membro effettivo dell' Antico ordine druidico, forse lo stesso di Winston Churchill, mantenendo contatti con la Fratellanza di Crotona, un gruppo di origine e di ideali Rosacrociani, che ammiccava alle dottrine pitagoriche. E dal mago Aleister Crowley, (uno dei personaggi coinvolti nel "Nazismo magico" insieme a Rudolf Steiner) acquistò una sorta di know how per la magia cerimoniale. Gardner affermava, nella sua vendutissima opera, che gli antichi culti pagani, come quelli della fertilità, erano ancora praticati, soprattutto nell'Inghilterra rurale. In questo trovò il sostegno scientifico dell'antropologa Margaret Murray, la quale sosteneva che la stregoneria è la sopravvivenza di antichi culti pagani che hanno contribuito a fondare la nostra civiltà. Una stura alle molte teorie pseudoscientifiche, tra il nazionalismo e l'estremismo, propugnate da alcune organizzazioni di estrema destra che mettono insieme Julius . Evola e Ezra Pound, l'alfabetico runico, il tifo da stadio e Odino. Giusto per gradire. Un seguace della stregoneria, ormai alla ribalta dell'opinione pubblica, Cecil Williamson, fondò un museo nell'isola di Man detta anche del Drago, luogo caro non solo alla new age ma anche alle Ss di Himmler.
Questo museo venne affidato a Gardner che li cominciò la pratica magica e l'iniziazione di nuovi adepti. I riti erano e sono basati su danze rituali in circolo, canti ritmici e complessi cerimoniali che dovrebbero sviluppare un profondo legame con l'ambiente, la natura e una sorta di chiaroveggenza, la cosiddetta "Vista", insieme alla possibilità di evocare creature misteriose. Gardner muore, anzi, come vuole la dottrina, "rinasce" nel 1964. Il suo museo, a Castletown, viene affidato alla signora Monique Wilson, meglio conosciuta nelle congreghe stregonesche con il nome di Lady Olwen, la stessa che ancora oggi lo amministra, con grande profitto, insieme al piccolo villaggio di cottage dove vengono celebrati i riti e dove affluiscono adepti da tutto il mondo.
Una forma di Wicca, più pratica e fruibile rispetto a quella di antica tradizione, comincia a svilupparsi negli anni Settanta. Molti creano "tradizioni" o gruppi autonomi, con o senza un sistema a gradi, delineando un personalissimo sistema di credenze. Altrettanti sono coloro che, solitari, praticano il proprio credo e formulano i propri riti. AI centro vi è sempre il rispetto della Natura, la venerazione verso la dea e il dio, l'uso di antiche mitologie e la credenza nella magia. Vanth Spirit Walker, un modernissimo pagano, fra gli organizzatori del Pagan Day e coordinatore nazionale della comunità pagana, così racconta la sua esperienza: "Nelle religioni naturali l'uomo non è altro dalla natura, ma la natura è un tutto che si differenzia in tante parti equivalenti, delle quali l'uomo è una. La natura è il divino, non il divino che si manifesta. L'intuizione della fisica quantistica per cui tutto è composto da flussi di energia (come in Star Trek ndr) che si aggregano in maniera diversa dando ai nostri sensi l'illusione di oggetti e creature separate è di fatto già presente in questo tipo di spiritualità, in cui il divino è ovunque, e tutto è parte del divino. Questo fa sì - continua Spirit Walker - che ci sia un rapporto diverso con la natura, un rapporto basato sul riconoscimento della necessità di un costante equilibrio, necessario affinché tutto possa procedere. La natura viene riconosciuta nel suo costante divenire, nella danza a spirale delle morti e delle rinascite, ciascuna necessaria all'altra, perché senza morte non può esserci rinascita". A questo punto, non rimane altro da fare che prendere la gabbia con la civetta albina, salire, come Harry Potter, sul "binario nove e tre quarti" e andare a vedere di persona, almeno fino a quando non si sarà raggiunta la chiaroveggenza.

Fine articolo di Avvenimenti del 09 settembre 2004

Questa era la situazione nel 2004. Si stava formando un ambiente infantile di credenze che è stato percepito immediatamente come una possibile miniera di guadagno da commercianti e come un possibile ambiente capace di fornire voti per alcuni partiti politici della destra italiana.

I principi erano, e in questi ambienti ancora sono, gli stessi principi dei cristiani e rimane un ambiente fortemente integralista cristiano incapace di sviluppare un sistema di pensiero e portarlo alla discussione pubblica.

 

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23 agosto 2023

Grandissimo numero di stupri fisici alla diocesi di San Francisco

Leggo titoli di articolo come questo:

"Pedofilia, troppe cause per l'arcidiocesi di San Francisco: dichiara bancarotta"

[titolo di Mediaset]

Poi, se dici a questi giornalisti che sono complici, con la chiesa cattolica, di stupro sui minori, si offendono pure.

Perché non titolare:

"Eccezionale numero di minori stuprati nella diocesi cattolica di San Francisco: preferiscono il fallimento pur di coprire gli stupratori!"

Vogliono far apparire la chiesa cattolica come una vittima di "troppe cause", anziché un'organizzazione di criminali dediti allo stupro di minori in nome del crocifisso.

C'è una complicità, che è di natura ideologico-sociale, e anche se non viene sanzionata da un tribunale necessità di una censura sociale.

 

23 agosto 2023

Maschere

Ci sono maschere che rendono uguali le persone

Ci sono maschere che rendono impunibili i comportamenti

Ci sono maschere che liberano i bisogni nascondendo li sotto una forma

Ci sono maschere che occultano le azioni

Ci sono maschere con cui ci presentiamo

Ci sono maschere che guardiamo

Ci sono maschere con cui giudichiamo

Ci sono maschere che guardano le nostre azioni

La maschera è un messaggio

La maschera è un inganno

La maschera nasconde o manifesta

Ci sono maschere che dicono ciò che avremmo voluto essere ma non

fummo capaci di diventarlo

Ci sono maschere che dicono ciò che non avremmo voluto essere, ma non

siamo stati capaci di evitare

Quando comprendi che sei circondato da maschere

Allora osserva la tua maschera, osservala bene e chiediti:

E' questa la maschera che voglio presentare al mondo?

Sono queste le maschere che tollero nel mondo?

Quando risponderai a queste domande sei pronto per IL GRANDE GIOCO

Sei pronto per il GIOCO DELLA VITA.

Un gioco che ha come premio la MORTE DEL CORPO FISICO.

Quel premio è riservato solo ai valorosi che partecipano al GRANDE GIOCO

Gli altri aspettano che la loro vita si consumi fra furbizie, inganni e dolori.

Se sei pronto, scegli la tua maschera!

Votan e Arlecchino ti aspettano per fondare il prossimo futuro.

 

23 agosto 2023

I limiti della libertà del diritto di parola

La libertà di parola non include la libertà di denigrare, emarginare, calunniare o diffamare.

La libertà di parola non è la libertà di insultare o di indicare persone al disprezzo.

La libertà di parola è limitata dalla libertà delle persone di non essere denigrate, diffamate, emarginate, insultate o indicate al disprezzo che prelude a possibili linciaggi.

La libertà di parola è limitata dall'articolo 3 della Costituzione della Repubblica. Uguali davanti alla legge che impedisce ogni forma di discriminazione, e con essa ogni forma di aggressione sia verbale che fisica, la discriminazione per sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, o condizioni sociali.

Discriminare è un comportamento da vigliacchi che reca disonore alla Patria e alle Istituzioni.

Un militare che sputa così violentemente sulla nostra Patria dovrebbe dimettersi perché dimostra di essere un individuo senza onore né dignità morale. E' vero che non avrebbe aggredito le persone discriminate, ma le sue frasi sono incitamento all'odio e alla discriminazione in nome di un'italianità, appare come quella superiorità di razza, che portò l'Italia a partecipare all'invasione dell'Europa a fianco di Hitler in nome della superiorità della razza italica per macellare la razza slava.

In una società in cui la scienza biologica ha superato la forma, parlare di forma e di apparenza appare quanto meno squallido e idiota; un individuo che sembra riprodurre culturalmente le teorie lombrosiane sulla forma, sul colore della pelle e la forma dei tratti somatici.

Comprendo lo suallore di Salvini che, odiando la nostra Costituzione, preferisce comportarsi come il pederasta di Nazareth, quella zecca cristiana che ha fatto dello stupro dei bambini l'arte militare con cui diffondere la fede cristiana. E' di oggi la notizia che l'arcidiocesi cattolica di San Francisco, in California, ha presentato istanza di bancarotta, vista l'impossibilità di gestire gli oneri determinati dalle oltre 500 cause giudiziarie per abusi sessuali su minori. Fallire per non rivelare i nomi degli stupratori che hanno stuprato bambini ad imitazione di Cristo.

Quel pederasta di Nazareth che va in giro ad insultare le persone come fece Salvini facendo passare la libertà di insultare come libertà di parola.

La libertà di parola è stata conquistata per costruire la vita, non come libertà di insulto, denigrazione, discriminazione e aggressione verbale.

I reati commessi contro la Costituzione andrebbero censurati come reati di terrorismo perché questo sono. In una società Democratica, come quella definita dalla nostra Costituzione, il terrorismo è l'atto indiscriminato con cui si priva il cittadino della libertà sociale e psichica di godere delle garanzie esistenziali fornite dalla Costituzione.

La libertà che porta alla costruzione dei campi di sterminio inizia quando si pretende di legittimare la discriminazione giustificandola con una pretesa libertà di parola.

 

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22 agosto 2023

A proposito di destra e di sinistra

Nella società in cui viviamo non si è abituati a discutere di religione.

La religione è un tabù che deve essere lasciato ai teologi cattolici e le persone devono obbedire alle direttive cristiane e non mettere in discussione le direttive cristiane in quanto, in questo modo, mettono in discussione la parola di Dio. Discutere con Dio, per i cristiani, rappresenta quel peccato di "lesa maestà", che viene punito con la morte e che sfocia nel peccato-reato di "bestemmia" perché nessun cristiano può chiamare "porco" o "boia" il macellaio di "Sodoma e Gomorra" o l'assassino pederasta Gesù messo in croce,

I cristiani non conoscono il principio sociale di uguaglianza secondo cui "tutti gli uomini e tutti i soggetti giuridici sono uguali davanti alla legge". Dove gli uomini e Dio, commettendo il medesimo reato, sono ugualmente responsabili e definiti nel medesimo modo per il reato commesso. E' assassino l'uomo che uccide come è assassino Dio che uccide o ordina di uccidere.

Non potendo discutere dei contenuti ideologici della religione, le società hanno finito per costruire uomini che riversano le proprie tensioni religiose sulla "politica".La "politica sociale" cessa di essere la "politica della gestione della cosa pubblica" e diventa espressione di un'ideologia che pur esprimendo caratteri religiosi rimane sempre all'interno della religione dominante del paese.

Esprime un'ideologia, ma entra in conflitto solo con interpretazioni specifiche della religione dominante senza mettere in discussione l'intera struttura della religione dominante e i suoi effetti sulle persone.

Negli ultimi 200 anni, la politica sociale è stata questo: rappresentazioni ideologiche che veicolavano la religione dominante nei vari paesi senza mettere in discussione la struttura della religione che dominava il paese.

Basta considerare la relazione fra Gesù e i Farisei.

Gesù è il mafioso che tenta di trarre profitto aggredendo la società in cui vive senza portare nessun beneficio alla società, Gesù interpretava l'ebraismo in senso assoluto dichiarandosi "figlio di Dio" e pretendendo che le persone avessero il dovere di sottomettersi. I Farisei erano un sistema di pensiero che interpretavano la religione ebraica in senso nazionalistico e ritenevano che tutti i popoli dovessero sottomettersi al "popolo eletto" da Dio.

Le due visioni sono in conflitto. Politicamente oggi diremmo che Gesù è di destra mentre i Farisei erano di sinistra. Questo perché Gesù metteva al centro sé stesso come persona rispetto alla comunità, i Farisei mettevano la comunità al centro delle loro attenzioni e sé stessi come parte della comunità.

Ed è curioso il meccanismo della propaganda di Gesù che insulta e calunnia i Farisei senza mai indicare un'azione che giustifichi le sue calunnie.

Mi ricorda Nordio, il pubblico ministero fascista di Venezia che fece partire un'indagine sui finanziamenti esteri del Partito Comunista senza che ci fosse un'informazione di reato, ma solo con le calunnie propagandate dalla destra democristiana lautamente finanziata da lobby che, nella storia, produssero vari "scandali" fino a quello di "Mani pulite" che Nordio intendeva "bilanciare" a destra.

Ora, date le condizioni fra Gesù, padrone in quanto figlio del Dio padrone, e i Farisei, società civile, come può il dittatore legittimare il suo diritto alla dittatura rispetto alle persone della stessa società civile? Non vedo le persone dire: "Sì, sì, vogliamo essere i tuoi schiavi!".

La prima operazione che fa il dittatore è cancellare il dibattito ideologico. Deve impedire di entrare nel merito di Gesù mentre, l'unico dibattito consentito, è rivolto nei confronti dei Farisei. I Farisei sono uomini con le loro necessità; con le loro debolezze; con la loro morale sia come applicazione che come violazione della morale stessa; hanno i loro desideri che spesso si veicolano nelle piccole cose della quotidianità.

Se notate, nella storia non ci si è mai chiesto che diritto ha il re di essere re. Sappiamo che il dittatore è dittatore in virtù della violenza armata. Sono le armi che determinano il diritto del dittatore. Il re è re per volontà di Dio. Esattamente come chi detronizza il re sostituendosi al re, lo fa per volontà di Dio. Ma non si discute con quale diritto Dio pretende di essere considerato Dio e con quale diritto esercita la sua volontà, quella volontà, nei confronti degli uomini.

Dio si presenta in due modi all'uomo: il Dio dei testi sacri, il cui scopo è quello di riprodurre la forma e la sostanza di Dio, e il Dio che gli uomini immaginano riempito di loro stessi. Gli uomini, manipolati dalle scritture sacre del cristianesimo, si costruiscono una loro immagine di Dio nella quale riversano loro stessi. Gli uomini, manipolati dalle sacre scritture cristiane, si costruiscono un Dio a loro immagine e somiglianza che legittima il loro pensare e il loro agire perché quel Dio pensato è loro stessi.

Il diritto di Dio di essere Dio è il diritto di ogni singolo uomo, manipolato dal cristianesimo attraverso le scritture sacre, di essere sé stesso in una dimensione psichica di onnipotenza al di là della miseria sociale in cui veicola quell'onnipotenza psichica.

In questo modo si è cancellato ogni dibattito ideologico.

I Farisei cessano di essere soggetti della società civile con delle loro specificità di pensiero e, nel cristiano, vengono immaginati come tanti Gesù, ma senza essere il "figlio di Dio", che pretendono di avere il potere assoluto.

La contrapposizione non è più fra una pretesa ideologica di dittatura, Gesù, e la società civile che non vuole dittatori. La contrapposizione è fra Gesù che viene legittimato ad essere il dittatore in quanto figlio di Dio e i Farisei che detengono illegalmente una sorta di "dominio sociale" come fossero dei dittatori. Si trasforma tutto in una guerra fra dittatori. Pertanto, il dittatore dice; "Tutti vogliono essere dei dittatori, ma io sono più buono degli altri dittatori e "il mio giogo è più leggero". Devi voler me come dittatore, non lui.".

In questo modo si costruisce un insieme di persone, definite "popolo", che non può vivere senza un re, un Gesù, un Dio padrone. Persone convinte ad essere un "popolo privilegiato" e convinte che il re è re per volontà di un Dio la cui volontà e le cui decisioni non devono essere discusse perché nessuno deve permettersi di discutere la volontà di Dio o del re.

Ecco allora formarsi il partito di sinistra che si identifica con Gesù che, con la frusta, caccia i mercanti dal tempio.

Ecco allora formarsi il partito di destra che si identifica con Gesù che, con la frusta, caccia i mercanti dal tempio.

Una persona di destra si identifica con Dio, deve cacciare questa massa di gente, che pretende diritti di uguaglianza sociale, dal suo dominio. Una persona di sinistra si identifica con Dio e deve cacciare questi Farisei che dominano la società con la frusta di Gesù. Entrambi, destra e sinistra, ritengono Gesù in diritto di costruire forni crematori in quanto, ritenendo Gesù in diritto di giudicare (giuridicamente) e condannare uomini all'inferno di fuoco, ritengono del tutto normale il diritto di Gesù di giudicare gli uomini, dividerli in grano e loglio, e infilare gli uomini, che Gesù qualifica come loglio, nei forni crematori a bruciare vivi.

Quando il sistema in sé inizia a vacillare e la volontà di Dio inizia ad essere messa in discussione, non è Dio che va salvato, ma la "volontà di Dio".

C'è un ordine di Gesù nei vangeli che recita:

"Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro".

Vangelo di Matteo 12, 31-32

Lo spirito santo per i cristiani è la volontà di Dio che si cala fra gli uomini.

Dal momento che il re è re per volontà di Dio e il dittatore è dittatore per volontà delle armi (concessagli da Dio), come la volontà di Dio si può esprimere in un regime democratico che include la risultante della volontà di tutti gli uomini che compongono quell'insieme?

La volontà del "popolo di Dio" che ha manipolato ogni singolo individuo attraverso le sacre scritture, costringe ogni singolo individuo ad elaborare il proprio Dio a propria immagine e somiglianza manifestando un volere soggettivo, che diventa collettiva per tutelare interessi comuni, di superiorità di popolo e di razza in contrapposizione ad ogni altra razza e ad ogni altro popolo.

In tutto questo, che cos'è destra e sinistra quando entrambe le fazioni si identificano con la volontà di Dio?

Come si può sottomettersi ad padrone assoluto che, manipolando la struttura dell'infanzia manipola le scelte della collettività in qualunque forma di governo o di regime che quella collettività intende darsi?

Dal momento che Dio, sia nella forma delle sacre scritture che nell'immagine psicologica che ogni manipolato dal cristianesimo intende creare a sua immagine e somiglianza, è un fallito, necessariamente deve portare al fallimento l'intera società civile. Dove sta il problema?

Che con la volontà di Dio non esiste nessuna apertura ad un futuro reale, ma solo a futuri immaginati che svaniscono come bolle di sapone al sole ogni volta che l'immaginario della volontà di Dio si scontra con la realtà vissuta dagli uomini e dai loro bisogni. Falliscono quando le società devono affrontare i loro problemi reali.

Le illusioni, i voli pindarici, enfatizzano le emozioni e il desiderio delle persone. Le persone desiderano che arrivi Gesù con grande potenza dal cielo che risolva i loro problemi, ma ciò non succede e i problemi rimangono. Se avessero letto e compreso le loro sacre scritture avrebbero compreso che Gesù intendeva distruggere la loro vita distruggendo la terra, non risolvere i loro problemi.

La volontà espressa dal voto popolare fa una forma di democrazia, ma la volontà di Dio è, fin dall'infanzia di ogni individuo, padrona della volontà di ogni singolo individuo che usa il voto popolare per ripristinare quella dittatura monarchica tanto desiderata da Dio e da lui, come singolo individuo, che immagina sé stesso come quel Dio che ha creato, nella sua testa, a sua immagine.

E il nemico? Il nemico sono tutti gli altri che pretendono di essere uguali a lui sottomessi alla stessa legge; fruitori dei medesimi diritti e ottemperanti ai medesimi doveri.

Per questo hanno fallito destra e sinistra. Tuttavia rimangono i bisogni degli uomini.

Bisogni di prevaricare e sottomettere; bisogni di discriminare per garantirsi dei privilegi rispetto ad altri. In tutto questo emergono i bisogni di chi reagisce alla violenza con cui si pretende di prevaricarlo e sottometterlo; bisogni di reazione alla violenza della discriminazione.

Tutto questo permane, anche se spogliato di un'ideologia giustificativa perché, tutto questo, appartiene ai bisogni degli uomini e all'essenzialità della vita.

 

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21 agosto 2023

L'origine di 23 anni di violenze subite dalla Federazione Pagana

Come ora è noto, sto mettendo in ordine questo piano della mia libreria abbandonato da tempo e che fungeva un po' da magazzino di una storia passata.

Ho trovato il primo documento con cui l'organizzazione criminale chiesa cattolica mi ha dichiarato guerra.

Si tratta di un documento pubblicato dall'Università Pontificia a firma di Francesco Greco nel luglio del 2000 in cui trattava il tema dei "Bambini di Satana".

Non è un "attacco diretto" nei miei confronti e, nella forma, non è un attacco diretto ai "Bambini di Satana", ma è un programma operativo e devastante; una vera e propria dichiarazione di guerra ideologica alla società civile.

Per la cronaca, Marco Dimitri, per ringraziarmi della solidarietà che gli avevo dimostrato nella convinzione che le accuse mossagli dalla Procura di Bologna erano accuse farneticanti miranti a distruggere la libertà religiosa in Italia in nome e per conto del macellaio di Sodoma e Gomorra e del pazzo di Nazareth, nel 1999 aprì un piccolo sito web su un servizio gratuito in cui pubblicò parte dei miei lavori. Credo che fosse il giugno del 1999. Poi, il 17 settembre dello stesso anno, sul servizio Tripod, pubblicai io un sito web.

Preparai per Marco Dimitri un sunto dei miei lavori, dal Libro dell'Anticristo al Gesù di Nazareth: l'infamia umana.

Francesco Greco, nel suo documento, afferma che i Bambini di Satana non hanno una loro ideologia, ma ".. prendendo in prestito i concetti-base del "paganesimo politeista", una teoria filosofico religiosa che si sviluppa su una visione magicopanteista dell'universo".

Poi, Francesco Greco, procede citando alcuni miei concetti che legge, ovviamente, da cattolico.

La violenza dell'articolo di Francesco Greco non nasce da questo, ma dalle conclusioni del suo documento quando scrive:

"Il problema dal punto di vista pastorale, non si pone tanto come contrasto ideologico con ciò che i Bambini di satana dicono o professano, quanto come offerta di benessere che promettono. In una società più evangelizzata e più libera (nel senso autentico che dice Gesù) non ci sarebbe spazio per queste devianze religiose."

Si tratta di una dichiarazione di guerra al dibattito religioso della società civile. Un attentato sociale di stampo terrorista ed eversivo nei confronti dell'articolo 19 e 20 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Alla fine dell'articolo cita i testi in rete fra cui: Gesù di Nazareth: l'infamia umana, Il Libro dell'Anticristo e altri testi di Claudio Simeoni.

E da questo documento, pubblicato dalla Pontificia Università Salesiane, si comprende chi è la regia della macchina del fango e delle aggressioni che la Federazione Pagana ha subito in tutti questi anni.

Dice la Corte di Cassazione nella causa contro Faraon e Gomiero di San Donà:

"il fatto che un credo religioso e i relativi principi si basino su un atto di fede, per cui la loro spiegazione razionale può rivelarsi difficile al pari della confutazione di una diversa credenza e di diversi dettami, non autorizza semplicistiche verbali aggressioni prive di supporto e pertanto gratuite".

[Il Gazzettino del 04.12.1998]

Ha ragione Francesco Greco: i cattolici non sono in grado di discutere con i principi religiosi Pagani. Sanno che la loro religione è solo immondizia e se le persone non si mettono in ginocchio davanti a loro, i cattolici non hanno argomenti sufficienti. Nella storia hanno torturato e tutt'ora torturano per sottomettere le persone alla fede. Tutt'ora stuprano bambini per sottometterli alla fede cristiana.

Le aggressioni personali, dalla diffamazione alla calunnia, All'impedimento di manifestare il pensiero in conferenze pubbliche, all'aggressione subita da parte di Radio Gamma5, ecc. fino all'aggressione dei luoghi di culto Pagani e all'aggressione fisica, è il metodo dei cattolici di cui Francesco Greco è stato uno dei collaboratori ideologici.

Per quanto riguarda la ricerca del benessere, che i cattolici lo vadano a dire a Maurizio Antonello o alla Gatto Trocchi.

Io ho scaricato dall'web questo documento in data 23 maggio 2002. Quando poi, qualche anno dopo, andai a cercarlo, era sparito. Il documento, ma le aggressioni continuavano sempre più frequenti.

 

21 agosto 2023

Questa è la temperatura a Marghera alle ore 12.00.

 

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20 agosto 2023

Le falsificazioni di Platone ad opera dei cristiani

E' proprio perché sto facendo pulizia degli scaffali destinati ad ospitare altri libri che saltano fuori ricordi.

Questo appunto tratto dal giornale Il Gazzettino del 07 settembre 1996, lo avevo praticamente dimenticato nonostante in questi anni abbia lavorato molto su Platone.

Eppure è importante per capire quanto i cristiani hanno anche falsificato gli scritti antichi per legittimare sé stessi.

La falsificazione ha retto solo fintanto che non sono stati trovati papiri più antichi di quelli conservati e trascritti dai cristiani.

Questo ritaglio lo usai nella conferenza che tenni a Treviso nel 1998.

Gli scaffali che sto sistemando contenevano i documenti più vecchi dell'attività che portò alla nascita della Federazione Pagana prima e del progetto della Religione Pagana, poi.

 

20 agosto 2023

I cattolici aggrediscono le altre fedi religiose

Condividere notizie come questa che non è registrata nella storia del paganesimo attuale. Questo episodio, che diventa la fine di un dibattito, oggi viene ignorato eppure è capace di dare la dimensione di quanto odio noi Pagani fummo oggetto da parte dei cattolici incapaci di opporre delle idee funzionali alla società alle nostre idee di Pagani.

L'episodio risale al 07 febbraio 1998 ed era il tempo in cui le organizzazioni terroristiche cattoliche attentavano alla libertà religiosa delle persone che non volevano aver niente a che fare con i principi di morte del cristianesimo.

 

20 agosto 2023

L'Africa giunge in italia

Oggi troppo caldo per lavorare attorno alla Religione Pagana. Così ho lavorato nella sistemazione dello studio e, nel tentativo di recuperare spazio, ho digitalizzato una parte degli articoli dell'attività dei Pagani che va dal 1996 al 2006 meno quelli relativi al Bosco Sacro. D'altro canto, non lavoro più col cartaceo, lavoro in internet e avere gli articoli digitalizzati mi permette di condividere informazioni anche di 20 anni fa.

 

20 agosto 2023

Lavoro tecnico

Continuo oggi la sistemazione del mio studio che comincia a respirare. I libri respirano, la temperatura dello studio a 32 gradi impedisce ogni tipo di attività che non sia fisica.

 

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19 agosto 2023

Stupratore di Comunione e Liberazione arrestato

E' Comunione e liberazione, un'organizzazione di adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra e del pederasta che è stato inchiodato in croce: é l'imitazione di cristo.

Reggio Emilia, 19 agosto 2023 – Una sorta di “relazione”, ovviamente malata e aberrante, che andava avanti da mesi: è stato arrestato oggi A. D., l’educatore reggiano di 52 anni accusato violenza sessuale su una ragazzina di 14 anni. Lui è un educatore di Gioventù Studentesca, il movimento del cattolico ispirato dall'opera educativa di don Luigi Giussani da cui è poi nata Comunione e Liberazione. Lei è una ragazzina della provincia di Reggio Emilia che gli era stata affidata dai genitori. E sono stati proprio i genitori a lanciare l’allarme e a dare il via alle indagini che sono poi sfociati nell’arresto dell’uomo, che si trova ora nel carcere di Pordenone.

[da: Il resto del Carlino]

L'opera educativa di Luigi Giussani è l'attività di uno stupro continuo alla struttura emotiva dei ragazzi al fine di costringerli in ginocchio davanti al crocifisso. Uno stupro che li porta disarmati davanti alla vita convinti di essere degli "unti del signore" pronti a difendere lo stupro emotivo subito in una crociata contro la società civile e i principi Costituzionali.

Cito l'articolo:

Chi è l’educatore arrestato

A.D., 52 anni, è stato arrestato oggi a Caorle, in provincia di Venezia, dove era andato in visita ai genitori. E' anche membro dei Memores Domini, un'associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l'egida del movimento. Per anni è stato insegnante di religione in una scuola di Reggio.

[da: Il resto del Carlino]

Lui l'obbedienza l'ha imposta alla ragazzina quattordicenne affidatagli da genitori incoscienti del reale significato dell'essere cristiani: i cristiani imitano Dio pensando di essere padroni del mondo e in diritto di distruggerlo.

Ora i genitori chiederanno giustizia nei tribunali, ma avrebbero dovuto pensarci prima e avrebbero dovuto costruirsi una coscienza su ciò che è realmente il cristianesimo e non su ciò che loro desideravano e volevano che il cristianesimo fosse.

 

19 agosto 2023

Sistemare la libreria

Oggi sono riuscito a sgomberare 3 metri e mezzo di libreria nel mio studio. Quella parte della libreria nella quale metti le cose che non si consultano. Montagne di fotocopie e di vecchio materiale.

Sgomberare significa fare un vero e proprio viaggio nel proprio passato. Ho trovato materiali che avevo dimenticato di avere e montagne di carta che avevo preparato per incontri di oltre venti anni fa e che stavano là, dopo 20 anni, ad "ammuffire".

C'erano 200 floppy disc da 3,5 che, naturalmente non funzionavano più e c'erano ancora musicassette di oltre 20 anni fa.

Ora devo vedere che cosa conservare e che cosa buttare. Mi saranno necessari almeno tre giorni di lavoro pieno per recuperare le cose interessanti e buttare via ciò che è diventato immondizia.

Poi, modifico quel piano per ricavare altri 2 piani in modo da ricavare spazio per i libri che ho acquistato e per quelli che acquisterò.

 

19 agosto 2023

La temperatura oggi nel mio studio

Questa è la temperatura del mio studio alle ore 22.53.

Secondo voi è possibile che un settantunenne lavori a oltre 31 gradi?

Eppure, per la prima volta da molti anni, pur sentendo il caldo e desiderando il fresco, non sto andando fuori di testa.

Sono davanti al ventilatore in permanenza, ma gli altri anni con questa temperatura mi veniva voglia di strapparmi la pelle.

Probabilmente ero già malato di cuore. Quest'anno, mi hanno detto che sono guarito e penso che uno degli effetti sia quello di un miglior adattamento soggettivo al caldo.

 

19 agosto 2023

Religione pagana e mode pagano-esoteriche

Il Paganesimo è stato percepito e vissuto dalle persone come una moda. Un gioco ricordando giochi diversi vissuti nell'infanzia. Come un tempo si giocava agli indiani sull'onda di una cinematografia eroica del West ,così negli ultimi 40 anni adulti, finita la moda degli indiani, hanno iniziato a giocare a giochi di "magia medioevale", agli antichi romani, celti, vichinghi e a spacciare per cultura quanto la finzione cinematografica rappresentava.

Le mode passano, la cultura resta.

Di solito, chi segue la moda lo fa per divertirsi nell'attimo presente. Spesso cerca di dare un senso ad una vita che percepisce priva di senso. Quel senso di leggerezza e di superficialità che cerca nelle altre persone che lo induce ad allontanarsi da persone che, trattando cultura, lo fanno insicuro e inadeguato.

La moda Pagana passa. Le persone superficiali cercheranno altri eroi, altri riferimenti in una diversa proposta cinematografica.

Solo il sentimento religioso rivestito da cultura è in grado di permanere oltre le mode, oltre le persone che vivono in maniera superficiale. Non si può togliere la superficialità alle persone perché la superficialità è la loro possibilità nella quale veicolare le loro emozioni. Il sentimento religioso, rivestito da forme culturali, è l'unica condizione che può migliorare la società e la vita delle persone.

Deve finire la moda pagana affinché la Religione Pagana possa diventare un riferimento sociale importante.

 

19 agosto 2023

Mettere ordine alla riflessioni sulla filosofia metafisica antica

Ora dovrò pensare anche ad ordinare tutti i discorsi che ho fatto in questi tre mesi sulla filosofia metafisica in relazione alle antiche religioni e il passaggio che ci fu fra il pensiero delle Antiche religioni al cristianesimo anche se c'è ancora molto da analizzare in particolare sulla polemica dei cristiani contro i Pagani.

Come avete letto nei post, non sono interessato alle polemiche dei cristiani contro i neoplatonici o gli stoici in quanto ritengo neoplatonici e stoici una sorta di "preistoria" del cristianesimo. Quello che ha origine nella cultura greca e che polemizza con l'ebraismo.

Mi interessa ciò di cui, ufficialmente, non si parla, il pensiero religioso delle persone non legate a forme religiose assolutiste che riproducono forme del Mito anche se spesso tali forme vengono modificate, a seconda delle esigenze, nel corso dei secoli.

Questa ricerca, fatta con le mie poche forze, tende a dimostrare la violenza ideologica con la quale è stato distrutto il Mito e la base razionale su cui il Mito poggiava in funzione dell'imposizione della superstizione infantile del "Dio, padre, padrone del figlio che lo possiede e che viene ritenuto in diritto di stuprarlo per legittimare il suo possesso".

Il Mito ha contenuti ideologici opposti all'ideologia cristiana e questa opposizione è stata fatta dai cristiani mediante la violenza del dominio presentandosi ad ogni dittatore come i garanti del suo diritto ad essere un dittatore.

Comprendere i meccanismi significa recuperare i significati religiosi dell'esistenza e riprendere antichi discorsi religiosi oggi dimenticati ma essenziali per costruire il futuro della società nella quale viviamo.

 

19 agosto 2023

Offese della Lega agli immigrati e sentenza della Corte di Cassazione

Serve la Corte di Cassazione per ribadire un concetto di civiltà. Un concetto di civiltà che solo la barbarie della Lega e dei suoi alleati negano per combattere la Patria Italia in nome di un oscurantismo sociale il cui fine è saccheggiare l'Italia.

Effettivamente i fascisti, a qualunque partito oscurantista appartengano, non hanno mai fatto richiesta di asilo politico dal momento che sono solo persone che "rapinano" i cittadini ed al massimo portano i soldi all'estero. Per questo non conoscono la storia del dato di civiltà che ha portato il principio dell'Istituto del richiedere asilo ad essere un principio fondante le civiltà occidentali.

Anche i fascisti furono costretti, in certe situazioni, a scappare all'estero, ma non lo fecero mai come profughi o come clandestini salvo forse gli italiani dell'Istria che pensarono di fuggire per non essere condannati per la complicità nel genocidio degli slavi Jugoslavi.

[fonte La Repubblica]

 

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17 agosto 2023

Paganesimo, natura e civiltà

Spesso le persone identificano gli Dèi della religione pagana con la natura.

Non si rendono conto che le Antiche Religioni precristiane individuavano gli Dèi nelle città e coglievano il divino nei progetti di costruzione delle città e del loro futuro.

Gli Dèi delle religioni pagane erano Dèi sociali. Dèi che vivevano fra gli uomini, con gli uomini, e affiancavano gli uomini nelle loro attività,

Fu il cristianesimo che volle costringere gli uomini a pensare agli antichi Dèi come a soggetti esclusivi della natura per poter identificare la credenza negli Dèi con l'ignoranza dei contadini lontani dalla cultura delle città anche se di cultura, nelle città dominate dai cristiani, ce n'era assai poca.

La religione degli antichi come religione di uomini dei Pagus, della campagna, della natura.

Gli Dèi sono nelle città, nei centri urbani, nelle periferie più o meno degradate, nelle aule scolastiche, nei centri in cui si svolge la vita comunitaria. Gli Dèi sono nei luoghi in cui gli uomini e le donne desiderano; i luoghi in cui si costruisce un futuro perché quelli sono i luoghi in cui risuonano le urla e i suoni della "Guerra di Troia" perché ogni scontro è una soluzione di una contraddizione che modifica il presente in cui uomini, donne e Dèi vivono e attraverso il quale si trasformano e divengono.

 

17 agosto 2023

Il Bosco Sacro e il caldo agosto

Oggi sono stato al Bosco Sacro di Jesolo. Ho potuto vedere poco e non sono stato in grado di fare fotografie perché ho impiegato 2ore e 30 a 34 gradi per arrivare date le code di auto.

La prossima settimana iniziamo a preparare l'Altare Pagano per il rito della Devotio.

 

17 agosto 2023

Sorprese in economia e nella finanza

Tenete sotto controllo i macro-dati economici. Di solito, manovre speculative vengono organizzate in agosto quando le persone sono più distratte.

L'economia mondiale è in contrazione anche ogni tanto i media mettono in risalto qualche successo finanziario o lanciano allarmi per favorire interessi politici.

Il cambiamento climatico, con ripetute emergenze ambientali, alimenta una spirale inflattiva che erode il potere d'acquisto dei settori economici medi e bassi delle popolazioni con la conseguente necessità dei cittadini di trovare delle soluzioni per poter sopravvivere.

 

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16 agosto 2023

Epimenide di Creta

Per comprendere il dibattito religioso che sta alla base del pensiero filosofico vale la pena di usare citazioni attribuite ad Epimenide di Creta.

Epimenide di Creta è considerato uno dei filosofi più antichi e la sua esistenza viene datata fra l'VIII e il VII secolo a.c.

Della sua opera rimangono solo frammenti, citazioni, attribuitegli da altri filosofi molto posteriori come Filodemo di Gadara (110 a.c. – 35 a.c.) e come Damascio (458 d.c. - 550 d.c.).

Considerando che Epimenide è vissuto nel VII secolo a.c e che Damascio muore nel 550 d.c, comunque lo si voglia considerare, Epimenide è stato al centro dell'attenzione filosofica per circa 1300 anni nonostante le sue opere siano oggi andate perdute.

Con i suoi principi religiosi, Epimenide ha avuto la capacità di condizionare lo sviluppo filosofico sia nel trovare consenso, sia nell'alimentare conflitto e opposizione rispetto alle idee religiose alla base del suo pensiero filosofico.

Due citazioni ci permettono di conoscere il pensiero religioso, come inizio della realtà esposte da Epimenide. Le citazioni sono prese da Diels-Kranz, i Presocratici:

Dice Damascio di Epimenide di Creta:

5 [1 K]. DAMAsc. de princ. 124; I 320,17 [Eudemo, fr. 117 Spengel].

Epimenide pose due princìpi primi, l'Aere e la Notte ... , dai quali fu generato il Tartaro, terzo principio, a mio avviso, e come un misto composto da entrambi; da questi si generarono i due Titani (chiamò così la mediazione intellegibile, perché "si distende" su entrambi, il culmine e il termine), dalla cui mescolanza reciproca si generò l'uovo ... e da questo poi iniziò un'altra generazione.

—fine citazione—

Damascio (458 d.c. - 550 d.c.) scrive "Aporie e soluzioni sui primi principî". La quantità di citazioni contenute è una delle principali fonti del pensiero antico.

Dice Filodemo di Gadara di Epimenide di Creta:

PHILOD. de piet. 47 a 2 p. 19.

Nei [versi attribuiti] ad Epimenide dall' Aere e dalla Notte si sono formate tutte le cose (allo stesso modo che anche) Omero fa vedere) come Oceano genera da Teti gli dèi (dicendo): "Oceano genera gli dèi e loro madre è Teti" [Il. XIV 201]; un (altro) pone alloro posto Crono e Rea, altri ancora invece ritengono che (Zeus e) Era siano padre e madre degli dèi.

—fine citazioni—

Citazioni tratte da: Diels-Kranz, i Presocratici – testimonianze e frammenti, Editore Universale Laterza, 1990, p. 40

Filodemo di Gadara (110 a.c. – 35 a.c.) scrive "Sugli Dèi e sulla pietà". Filodemo di Gadara era ufficialmente un epicureo e fu maestro di Sirone che fu, a sua volta, maestro di Virgilio e Orazio.

La base della filosofia è il venir in essere del mondo partendo da condizioni che si immaginano presenti al momento del venir in essere del mondo.

Non esisteva un concetto di creazione; esisteva un concetto di generazione di un presente da un presente che lo ha preceduto. Questo modo di pensare la realtà come trasformazione continua per riproduzione, modificazione e generazione è un modo di pensare il venir in essere della realtà che viene cancellato da platonici, ebrei e cristiani. Nelle loro citazioni, platonici e cristiani, osservano con stupore le idee religiose degli antichi e cercano metodi sofisti per poter piegare quelle idee ad una dimensione creazionista.

Non esiste fra gli antichi nessun concetto creazionista anche se, a volte, quando viene usato il termine "creazione", per indicare l'attività di un qualche Dio, non va riferito al creare, ma alla modificazione delle condizioni dell'oggettività affinché qualcosa di nuovo germini.

Ciò che manca nella filosofia è l'analisi e la ricerca di cause e azioni che favoriscono la trasformazione del presente sia inteso come oggettività, sia inteso come rappresentazione dell'individuo sempre diverso in ogni presente che segue un presente che l'ha preceduto.

 

16 agosto 2023

Complotti e complottisti

Effettivamente fa molto caldo.

Sono contento che i complottisti affermano che non esiste un cambiamento climatico; molti anziani stanno morendo per il caldo, ma tanto, secondo i complottisti, sarebbero morti lo stesso.

E poi dicono che i complottisti non complottano con l'INPS.

Ah! Questi complottisti che complottano giocando ad affermare e a negare complotti. Il grande capitale internazionale non complotta inquinando il pianeta mentre complottano i "medici" che affermano che questo caldo eccezionale uccide gli anziani.

In fondo, dicono i complottisti, chi si lamenta per il caldo sono solo i "gretini". Buon sudore a tutti!

 

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15 agosto 2023

Delirio e complottismo

Il delirio che porta al complottismo è una forma di malattia mentale diffusa che, pur non rendendo completamente le persone incapaci di vivere nella società, ne conchiudono la consapevolezza e la conoscenza in una dimensione che riduce la realtà ad una forma immaginaria.

Le persone si sentono obbligate a spiegare: perché questo succede!

Il delirio, come risposta all'angoscia soggettiva, è una condizione normale nella società. L'angoscia, indotta dall'educazione cristiana che costringe il bambino a spiegare fatti dei quali il bambino non ha conoscenza né delle dinamiche né degli effetti, insorge nell'individuo come atteggiamento davanti alla complessità del mondo.

La mancanza della conoscenza delle dinamiche sociali, costringe l'individuo ad uscire dallo stato d'angoscia immaginando cause ed effetti mediante ricostruzioni fantastiche che non spiegano le dinamiche della realtà, ma soddisfano la dimensione psichica di sofferenza prodotta dall'impotenza soggettiva davanti alle condizioni del mondo. Il delirio diventa risposta allo stato d'angoscia esistenziale educazionalmente imposto dal cristianesimo. Costringere un bambino a dare risposte sulla realtà, anche solo per gioco o per divertimento, tanto per conoscere le buffe risposte, ha come conseguenza l'induzione dello stato d'angoscia che porta il bambino a pensare sé stesso inadeguato. Al bambino gli si chiede di comportarsi come Dio che sa tutto e il bambino, vivendo questa incompletezza, finisce per essere angosciato. Il delirio, come uscita dallo stato d'angoscia è la soluzione più immediata. Una soluzione semplice ed elementare che viene offerta da una società che non si preoccupa delle persone, ma solo del valore d'uso delle persone.

Per spiegare le forme deliranti del complottismo privo di realtà, Galimberti, nell'Enciclopedia di Psicologia, alla voce Delirio, spiega in questo modo il complottismo delirante citando Jervis (1933-2009):

Su questo tema ritorna Jervis per il quale "il delirio come interpretazione del mondo nasce nel momento in cui il soggetto cerca dei messaggi, dei simboli, una chiave che gli spieghino chi è lui stesso e che cosa è il mondo, che cosa sta realmente succedendo, come può entrare in questo mondo che lo domina, ma da cui è escluso e sul quale non ha potere. Il soggetto cerca di ricostruire una realtà che gli si è parzialmente disgregata davanti e lo invade in una serie di frammenti di esperienza, separati fra loro e non più pienamente significativi. Il mondo gli appare insopportabilmente estraneo, ostile, minaccioso, falso e destrutturato. La ristrutturazione della realtà parte da un'interpretazione di significato intorno alla quale tutto il mondo si riorganizza e, per così dire, ricomincia a funzionare. La spiegazione (delirante) rimette in moto un'esistenza che si era bloccata nell'angoscia, nella passività, nella perdita di senso delle cose. Improvvisamente il soggetto intuisce: egli è invaso da forze estranee, succede qualcosa, c'è un complotto, o una mascheratura; qualcosa gli viene nascosto ma egli comincia a capire, vede significati nuovi e cifrati. E il delirio. Il delirio ha qui delle importanti affinità psicologiche con la conversione religiosa, con l'illuminazione poetica, e anche con la mutata percezione indotta talora da certe sostanze dette impropriamente allucinogeni" (1975, p. 245-246).

Le forme deliranti non sono solo quelle estreme curate in psichiatria come manifestazioni collaterali di inadeguatezza esistenziale, ma sono una costante dell'esistenza delle persone quando le persone si sentono smarrite in un mondo che sentono ostile perché incapaci, o impossibilitate, di poter gestire le informazioni del mondo nella qualità del loro vivere.

Il complottismo, come manifestazione dei deliri soggettivi, viene usato per coprire i complotti veri. Quelli che non appaiono o non hanno l'onore di diventare fatti di cronaca se non quando gli effetti diventano disastri sociali. Appaiono solo quando distruggono permettendo all'informazione di fare archeologia suscitando apprensione per complotti che si sono rivelati nei disastri sociali permettendo all'informazione stessa di paventare altri complotti privi di riscontri oggettivi.

Per fermare i deliri e i complottismi serve fermare la violenza con cui l'educazione cristiana manipola la struttura emotiva dell'infanzia. Ogni altra azione, tendente a contrastare i complotti fantasma che si muovono nella testa di persone angosciate, non ha altro effetto che alimentare quei fantasmi aumentando l'angoscia individuale che si trasferisce nella vita sociale.

Questo fu uno dei fallimenti della psichiatria. Il tentativo di riportare la mente delle persone ad un modello di "sanità psicologica" altro non era che il tentativo di riportare l'uomo sofferente al modello creato ad immagine e somiglianza di Dio. Il nemico che la psichiatria avrebbe dovuto combattere nella società era Dio. Non avrebbe potuto, come non ha potuto, riparare alle devianze estreme dei deliranti, ma avrebbe potuto impedire alla società di produrre una società malata dove le "devianze deliranti estreme" altro non erano che la manifestazione estrema di una società ammalata di angoscia e impotenza come imposta dal cristianesimo.

Il nemico della psichiatria era il cristianesimo, ma la psichiatria non fu in grado di opporsi al cristianesimo perché, gli stessi psichiatri pensavano a sé stessi come creati ad immagine e somiglianza di Dio.

Non hanno combattuto il Dio dei cristiani o il pederasta in croce e hanno finito per condannare la società al delirio complottista.

 

15 agosto 2023

Tornare dai monti al mare

Sono tornato dalla montagna dopo 50 giorni. Una montagna di biancheria da lavare, la casa da ripristinare, una scaffalatura di biblioteca da costruire per far spazio ai nuovi libri perché è necessario trovare spazio ai 60 libri che ho comperato, occasioni che non potevo perdere. Computer da ripristinare, dati da scaricare, riempire il frigo di provviste, pulire un po' la casa che, dopo 50 giorni ha alcune necessità e poi farò un bilancio su cosa devo fare sperando che questa settimana non tutti i negozi siano chiusi.

Partire e tornare comporta sempre la soluzione di problemi.

Però sono tornato anche se in una giornata in cui ci sono 34 gradi.

Buone vacanze a chi va in vacanza.

 

15 agosto 2023

Riflessione vacanziera

Magia dell'estate.

Se parti per la vacanza con quattro borsoni di roba, com'è possibile che ce ne vogliano almeno sei per tornare?

Penso che la moltiplicazione dei borsoni possa essere annoverata fra la miracolistica.

 

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12 agosto 2023

Orfeo e Euridice

Il mito della discesa di Orfeo all'Ade per riportare Euridice dal "mondo dei morti", è un episodio con più chiavi di lettura.

La prima domanda da farsi è questa: era od è possibile che qualcuno ritorni dal "mondo dei morti"?

Davvero si pensa che la vita fisica sia tanto desiderabile piuttosto che il mondo oltre la morte del corpo fisico?

Chi ha paura della morte desidera, una volta morto, ritornare alla vita fisica, ma, ammettendo che una volta morti si possa desiderare: il desiderio appartiene a quel mondo. Solo chi vive la vita fisica esprime un desiderio in relazione alla centralità della vita fisica e ai suoi piaceri.

Il mito di Orfeo che scende nell'Ade ci dice che cosa Orfeo desiderava, ma non ci dice che cosa desiderava Euridice.

Prendo questa citazione da Otto Kern:

63. - Apollodor. Bibl. I 14-15

Da Calliope e da Eagro, ma, secondo il dire comune, da Apollo, nacquero Lino, che fu ucciso da Eracle, ed Orfeo, che praticava l'arte di cantare al suono della cetra, il quale col canto faceva muovere pietre ed alberi. Dopo che sua moglie Euridice morì a causa del morso di un serpente, Orfeo discese nell' Ade intenzionato a ricondurla alla luce e convinse Plutone a rimandarla indietro. Questi promise che l'avrebbe fatto a condizione che Orfeo, durante il tragitto, non si voltasse prima di esser giunto a casa propria; ma costui, incredulo, si voltò a guardare sua moglie ed ella ridiscese nell' Ade. Orfeo scoprì anche i misteri di Dioniso e, dopo esser stato dilaniato dalle menadi, venne sepolto in Pieria.

Da: Otto Kern, Orfici – testimonianze e frammenti, Editore Bompiani, 2011, p. 71,

La storia ci dice che Orfeo desiderava.

Non ci dice se Dite, Ade, e Persefone non abbiano tentato di soddisfare il desiderio di Euripide fingendo di accontentare Orfeo.

Sta di fatto che dal "mondo dei morti", dall'Ade, non c'è ritorno e il mito di Orfeo ne è una testimonianza: nemmeno chi smuove le montagne torna dall'Ade. E questo perché il mondo oltre la morte del corpo fisico è il mondo in cui il corpo fisico desidera arrivare agendo per tutta la vita. Il corpo fisico agisce nella quotidianità plasmando la propria energia emotiva, il proprio desiderio, per poterci arrivare sufficientemente forte per trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso.

Orfeo, col suo desiderio, voleva violentare Euridice. Voleva rubargli il successo della propria esistenza riportandola a vivere nella vita fisica dopo che si era trasformata in un corpo luminoso.

 

12 agosto 2023

Riflessione sul covid-19

Non pensate che il covid-19 sia finito. Per ora i contagi in Italia sono poco più di 6000 a settimana con 50 morti a settimana con covid-19 il che fa circa 1 morto ogni 100 contagiati.

Il governo vuole far passare il covid-19 come un'influenza. Secondo alcuni, questo comporterebbe un aumento di contagi e, come conseguenza, un aumento di morti.

Nelle ultime settimane il contagio da covid-19 è un po' in crescita.

Io comincerò a postare eventuali dati se e dopo che i contagi supereranno i 1000/1200 al giorno perché questa soglia rappresenta un aumento significativo del contagio e necessita di forte attenzione.

 

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11 agosto 2023

Vivere nei e fra i problemi sociali

Problemi sociali come situazione in sé!

Problemi sciali in sé come mi vengono presentati!

Problemi sociali in sé come mi vengono presentati dopo essere stati selezionati da chi ha il potere di rappresentarmeli!

Problemi sociali a cui assisto di cui non comprendo le implicazioni!

Problemi sociali di cui comprendo le implicazioni, ma che non mi coinvolgono né, spesso, li tratto come problemi!

Problemi sociali che mi coinvolgono e che ritengo di una qualche, più o meno, importanza in relazione alla mia esistenza!

Problemi sociali immaginari che coinvolgono la mia attenzione e nei quali si sollecita l'investimento della mia struttura emotiva!

La realtà sociale, nella quale viviamo, è portatrice di un numero infinito di problemi sociali e, di questo infinito numero, ogni persona seleziona aspetti che più si avvicinano al proprio modo di pensare e di vivere la quotidianità.

Fra ciò che la realtà è e ciò che la realtà è per ognuno di noi, esiste un immenso che noi ignoriamo perché manchiamo di informazioni non solo dei problemi, ma della cultura necessaria per comprendere le implicazioni dei problemi.

Questa condizione è sempre stata in ogni condizione della vita fin da quando la vita uscì dal “brodo primordiale”.

Solo la condizione della presentazione di problemi immaginari che sollecitano il coinvolgimento della mia attenzione, nella storia della vita, della vita umana in particolare, è una novità degli ultimi duemilacinquecento anni.

Una novità che si è presentata con una forza psicologia così violenta da essere assunta, in molte situazioni esistenziali e in gran parte della popolazione umana, a regola, a sistema ideale con cui imporre e autoimporre idee aprioristiche alle persone in merito alla realtà nella quale viviamo.

La realtà cessa di essere ciò che noi sperimentiamo per diventare una realtà immaginaria che ci spinge ad una continua ricerca di conferme di quanto immaginiamo e ci induce ad annullare tutte le esperienze che vengono in conflitto con quanto immaginiamo.

Gli oggetti dell'immaginazione diventano oggetti reali. Oggetti temuti, oggetti desiderati, oggetti con il potere di soggiogare i comportamenti morali delle persone e le loro scelte esistenziali.

Il percorso dall'immaginario al reale diventa, in questa situazione, il percorso di conoscenza. Il percorso di conoscenza per eccellenza. Senza l'uscita dall'immaginario, socialmente imposto (perché l'immaginario non può nascere dall'esperienza), non può esserci conoscenza del reale, ma solo descrizione dell'immaginario spacciata per conoscenza in cui conchiudere la trasformazione e le scelte dell'individuo.

L'uscita dall'immaginario si esprime come una vera e propria guerra che si svolge nella struttura psico-emotiva dell'individuo e che costruisce un vero e proprio cimitero di cadaveri fatti di fantasmi di frattaglie emotive che l'individuo abbandona a mano a mano che agli oggetti immaginati ( e le cause immaginate che producono oggetti immaginari) vengono sostituiti da dati di realtà.

La domanda che i soggetti si pongono è questa: che cosa noi sappiamo della realtà e dei problemi reali?

Questa domanda non ha risposte. O meglio, a questa domanda vengono date migliaia di risposte che non sono risposte a questa domanda, ma sono risposte di ciò che altri credono (come prodotto della loro immaginazione) che cosa sia la realtà o i problemi reali. Ma si tratta di non risposte. Si tratta di "giudizi di necessità" che permettono agli individui di gettare delle spiegazioni che non spiegano l'oggetto, ma solo il loro desiderio di spiegare l'oggetto.

In altre parole, spiegano la loro necessità di spiegare. La loro necessità di coinvolgere altri in quelle spiegazioni. La necessità di imporre un comportamento in relazione al problema sociale che in quel momento viene considerato.

Questa è la condizione nella quale le persone vivono.

Immaginare i problemi e la loro qualità, distorce le possibilità d'azione rispetto ai problemi stessi e, spesso, aggrava i problemi.

Le persone sono addestrate ad affrontare i problemi con la "ragione". Sono addestrate a pensare alla forma dei problemi che vengono loro rappresentati.

La nostra ragione fa questo, non il nostro corpo.

Il nostro corpo sa perfettamente che il problema non è l'oggetto rappresentato dal messaggero che ce lo presenta, ma il problema è il messaggero. Il messaggero è il problema perché il messaggero ha selezionato il problema da presentarci e ce lo presenta affinché noi ci adattiamo al problema presentato e non alla manifestazione che il messaggero mette in atto.

Qual è la soluzione che ogni singolo soggetto può adottare in un mondo in cui un infinito numero di messaggeri presentano i loro problemi selezionati al soggetto?

Diventare messaggero a sé stesso.

I problemi non sono quelli che i messaggeri esterni mi presentano, ma sono quelli che io cerco e analizzo nella realtà in cui vivo.

Il mio corpo si fa messaggero alla mia ragione che descrive i problemi individuati dal mio corpo che li individua in base ai propri bisogni e alle proprie necessità.

Ascoltare sé stessi in relazione ad un mondo che chiede ai soggetti di risolvere i suoi problemi e che, spesso, si sottrae davanti ai problemi che le singole persone presentano al mondo.

Per ora mi sembrano sufficienti queste considerazioni sulle quali riflettere rispetto alla realtà anche se, riflettere su questo, significa, in ultima analisi, proiettare su questo la propria immaginazione perché, la propria immaginazione, è sempre pensata come la realtà oggettiva nella quale si vive. Altrimenti, se ciò non fosse, l'oggetto che immaginiamo non sarebbe quanto immaginiamo, ma un oggetto diverso dalla nostra immaginazione. Altro da sé e, come altro da sé, facilmente alienabile e sostituibile all'interno della nostra ragione.

 

11 agosto 2023

Ringraziare e salutare la montagna

Oggi ho salutato la "mia" montagna. L'ho ringraziata per tutto l'affetto fatto di fresco e di pioggia che mi ha regalato.

Ora sto pensando a come fare i bagagli dopo due mesi di fresco e dopo aver comperato almeno 50 libri che mi costringeranno a costruire nuove scaffalature.

Spostarmi dalla montagna alla città pr me è una sorta di trasloco e un lavoro di pulizia sia della casa in montagna che della casa in ciittà.

 

11 agosto 2023

Asini

Bellezze di Asiago

 

11 agosto 2023

Achillea rosa

Achillea rosa. La foto non rende la bellezza del colore rosa.

 

11 agosto 2023

Covid-19 e gatti a Cipro

Il covid-19 continua a creare problemi saltando di specie e modificandosi in continuazione.

La situazione a Cipro è un po' allarmante. Il covid-19 non è un virus qualsiasi è intelligenza applicata ad una mutazione veloce per adattare sé stesso alle diverse condizioni oggettive che incontra.

Quando impareremo a pensare ai virus come Esseri Intelligenti allora gli uomini sapranno difendersi dalle avversità con dignità e rispetto nei confronti di un mondo in perenne modiificazione.

 

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10 agosto 2023

Riflessione sulla morte

La promessa del "dopo morte" delle religioni rivelate ha successo perché, tali religioni, promettono alle persone di mantenere la coscienza che hanno in vita anche dopo la morte.

E' come se io promettessi ad un feto di mantenere la sua coscienza fetale anche dopo la nascita.

Le religioni come il cristianesimo, l'ebraismo, l'islam e il buddismo ignorano la trasformazione del soggetto ritenendo la coscienza del soggetto una costante sia quando la considerano creata da un creatore, sia quando questa diviene per reincarnazione. Nella reincarnazione a divenire non è la coscienza, ma un continuo riapparire della medesima coscienza in corpi diversi.

Il concetto fondamentale della Religione Pagana, secondo cui l'acquisizione nella coscienza di ogni nuova esperienza avviene dopo che quella coscienza si disgrega e si riaggrega fagocitando la nuova esperienza, ci dice che la coscienza non è un oggetto statico, ma è una parte del corpo in continua trasformazione.

Credere che dopo la morte del corpo fisico si mantiene la medesima coscienza è un atto di fede.

Questo "atto di fede" crea una barriera psicologica nei confronti di ogni situazione che, affrontando la quale, porta ad una modificazione della coscienza mediante il processo di disgregazione, fagocitazione e riaggregazione.

La riaggregazione costruisce una coscienza arricchita, adattata e rimodulata fagocitando la nuova esperienza.

La fede della permanenza della medesima coscienza, anche dopo la morte del corpo fisico impedisce, la trasformazione della coscienza stessa e, in ultima analisi, porta il soggetto ad affrontare la morte del corpo fisico con una coscienza povera e misera; incapace di superare la morte del corpo fisico.

La fede è l'arma della distruzione dell'uomo e quando la fede distrugge le possibilità di modificare la coscienza, all'uomo non resta che aggrapparsi alla speranza che un "super-uomo", chiamato Dio, provveda a lui riparando al fallimento della sua esistenza.

Oltre la morte del corpo fisico non si mantiene la medesima coscienza con la quale si è morti.

Si mantiene il "potere della coscienza", quella forza che si è ottenuta modificando continuamente la coscienza mentre si affrontano varie condizioni d'esistenza che portano a modificare continuamente la propria coscienza.

Come la base fisica costruita dal feto è la base del futuro Essere fisico; così la coscienza che costruiamo durante la vita fisica è la base della coscienza che potremmo ritrovarci dopo la morte del corpo fisico.

Questa realtà, manifestata dalla Religione Pagana, non consente di aggregare individui speranzosi nella provvidenza di una vita eterna e beata dopo la morte del corpo fisico. Questa realtà non aggrega persone alla ricerca di Dio consapevoli della loro miseria esistenziale. Però è in questo modo che si manifestano i meccanismi della vita e a noi Pagani non interessa comportarci come un venditore di pentole in un mercato rionale.

 

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09 agosto 2023

Riflessione sui mondi del conoscere

Ciò che io conosco---> Ciò che posso sconoscere---> Ciò che non conosco e non ho idea di poter conoscere---> Ciò che non potrò mai conoscere perché l'attuale condizione fisica non è adatta.

Per chiarire questo schema è necessario immaginarsi come un feto nel ventre della madre.

Cosa conosce il feto?

La struttura emotiva e le relative modificazioni della madre. Le percepisce e, dunque, le conosce e a queste adatta la sua struttura emotiva predisponendo il proprio corpo ad una percezione dell'oggettività futura in sintonia con quelle emozioni e ad una trasformazione fisica come adattamento a quelle emozioni.

Che cosa può conoscere il feto?

La struttura emotiva della madre. Il mondo esterno viene "immaginato" mediante la qualità delle emozioni che riceve dalla madre mentre affronta il mondo esterno. Chiamiamolo, una sorta di riflesso percepito dal feto attraverso la madre che filtra l'oggettività facendo giungere al feto le sue emozioni in risposta alle sollecitazioni del mondo.

Cosa non può conoscere o non ha idea di poter conoscere il feto?

Il mondo della forma e della quantità. In altre parole, il mondo razionale nel quale sua madre vive.

Cosa non potrà mai conoscere il feto perché l'attuale condizione fisica non è adatta?

Tutto il mondo razionale della forma e della quantità e tutto il mondo del tempo, della trasformazione, fino alla morte del corpo fisico.

Questo schema vale per i bambini e per le persone adulte. Ad ogni fase dell'esistenza si amplia il conoscere. Lo sviluppo del conosciuto avviene per accumulazione della conoscenza che modifica la struttura fisica finché, in quelle condizioni fisiche, non si è più in grado di accumulare ulteriormente conoscenza e trasformazione.

In quel momento, qualcosa muore e qualcosa nasce.

Nel caso del feto, muore il feto e nasce il bambino. E' sempre quel feto, ma è una cosa diversa dal feto.

La sua conoscenza si sviluppa in un mondo diverso. La stessa conoscenza è diversa anche se alla base di quel conoscere c'è la conoscenza emotiva che ha costruito quand'era feto.

Il bambino ha strumenti diversi che gli consentono il conoscere cose che non era possibile conoscere quand'era feto.

Il mondo razionale era inconoscibile per il feto, ora è diventato sconosciuto per il bambino.

Un mondo sconosciuto, che il bambino esplora, viene svelato, giorno dopo giorno, apparendo alla sua razionalità arrivando a modificare la sua coscienza anche se la struttura emotiva, costruita in età fetale, funge da bussola nell'accettazione del conoscere da parte della sua coscienza.

Poi, arriva l'età della maturità sessuale.

Muore il bambino e nasce l'individuo adulto. Ciò che era inconoscibile per il bambino e la bambina ora diventa sconosciuto. Ora va esplorato, sperimentato e svelato alla propria coscienza per formare la propria consapevolezza.

Lo stesso vale per la morte del corpo fisico e quanto si incontra dopo la morte.

Ciò che io conosco---> Ciò che posso sconoscere---> Ciò che non conosco e non ho idea di poter conoscere---> Ciò che non potrò mai conoscere perché l'attuale condizione fisica non è adatta.

 

09 agosto 2023

Come si trasporta la legna

In questo modo trasportano la legna in montagna.

 

Invece, in questo modo viene trasportata la legna al Bosco Sacro di Jesolo.

 

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08 agosto 2023

Riflessione su Caos

Uno dei concetti su cui ci si è scarsamente riflettuto è il concetto religioso di Caos.

Nella Teogonia esiodea Caos è pensato come un soggetto che genera e non come la condizione del tutto presente che appare all'osservatore come oscura e impensabile.

Noi, educati in ambiente cristiano, ci pensiamo come i conoscitori del mondo; noi davanti al mondo; noi come soggetti diversi dal mondo che pensiamo il mondo come un oggetto privo di intelligenza.

In questa condizione noi veniamo educati a pensarci come il modello che pensa il mondo; ciò che noi pensiamo o descriviamo non è ciò che noi abbiamo compreso, ma è la totalità dell'esistente nel mondo.

Non pensiamo a noi stessi come coloro che hanno compreso un aspetto del mondo; pensiamo noi stessi come coloro che hanno la conoscenza del mondo.

Nel pensarci in questo modo rafforziamo le barriere che limitano e ostacolano l'arrivo del nuovo alla nostra coscienza che, in questo modo, si arrocca sul già conosciuto impedendo a nuova conoscenza di superare, per quanto le è possibile, quelle barriere.

In questo contesto il termine Caos va a definire tutto ciò che ci circonda e che appare alla nostra coscienza come sconosciuto, oscuro, inconoscibile.

Caos è quanto ci circonda. Solo che Caos è anche ciò che noi siamo. Noi affermiamo che quanto ci circonda è Caos perché non lo padroneggiamo mediante la descrizione razionale. Nello stesso tempo ignoriamo che anche noi, col nostro corpo, ad esempio, siamo sconosciuti alla nostra ragione e alla nostra coscienza.

Basta pensare alle scoperte scientifiche in relazione all'anatomia, alla medicina e alla psichiatria che hanno evidenziato aspetti del nostro corpo, della nostra fisicità, che erano sconosciuti alla nostra ragione e alla nostra coscienza per centinaia di milioni di anni.

La nostra ragione vive sistematicamente in un caos nel quale si ritaglia una propria "isola di conoscenza", più o meno grande, a seconda di quanto ogni singolo individuo è in grado di conoscere e fagocitare il nuovo e farlo partecipe della propria coscienza.

Caos è l'oggettività che si presenta sempre nuova alla coscienza perché sempre appare come sconosciuta anche quando la coscienza riesce a far propri elementi nuovi, scoprendoli, del Caos.

Caos è lo stesso uomo e la stessa donna. Sono oggettivamente Caos che si rivela in una coscienza in formazione e in trasformazione.

Esiodo dice che Caos è un soggetto generante. Ciò che Caos genera è quanto appare alla coscienza dell'individuo. Da questo punto di vista, non è ciò che Caos genera, ma ciò che noi scorgiamo nel Caos che ci circonda e che distinguiamo dall'indistinto in quanto appare alla nostra coscienza. Il generare non è ciò che avviene, ma ciò che ci appare e riconosciamo.

Eppure, noi stessi siamo Caos che agisce nel Caos. Un agire nel Caos che non può essere descritto, né come azione né come effetti, perché Caos è ciò che può essere nominato, ma non può essere sostanziato.

Noi stessi, il nostro corpo e la nostra coscienza è parte indistinguibile del Caos sia fra loro sia nei confronti di ogni altro corpo e di ogni altra coscienza.

Noi non mettiamo ordine nel Caos. Non siamo il Dio dei cristiani. Noi rendiamo disciplinate le nostre azioni e le nostre scelte affinché possano essere efficienti e vantaggiose nel Caos che, pur non percependolo in sé, lo reputiamo la realtà inconoscibile in cui avviene l'esistenza degli Esseri della Natura.

 

08 agosto 2023

Malcesina

Sono stato sulla piana della Malcesina, il luogo più freddo dell'Altipiano di Asiago.

Qualche anno fa era una vasta estensione di pini e abeti. Poi arrivò una tempesta e oggi è iniziata una lenta e difficile riforestazione.

L'Aquila a testimoniare della devastazione prodotta dalla tempesta Vaia sul piano della Malcesina che nel 2018 abbattè tutta la foresta di abeti e pini.

La piana della Malcesina, un antico ghiacciaio, ora è ridotto ad una landa dove altri piccoli abeti cercano di crescere in un vuoto ddifficile da riempire.

 

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07 agosto 2023

Perché non si può parlare del mondo oltre la morte del corpo fisico.

Gli antichi non parlano mai del mondo oltre la morte del corpo fisico.

Quando ci sono dei racconti della discesa all'Ade, come Ercole, Orfeo, Odisseo, ecc. i morti vengono descritti come ombre che vagano in un mondo retto da Ade e Persefone.

Questo evidenzia una difficoltà nel descrivere il mondo oltre la morte del corpo fisico.

Quel mondo non si può descrivere mediante la ragione perché quel mondo è privo di forma e la ragione umana necessita sempre di forme delle cose per poter definire le cose stesse.

In queste condizioni, una ragione che guarda il mondo oltre la morte del corpo fisico scorge un mondo nebbioso in cui emergono forme indistinte.

La visione della nebbia è prodotta dalla cecità della ragione e le forme indistinte che emergono sono prodotte dall'immaginazione della ragione che attiva le sue peculiarità allucinatorie per proiettare ciò che lei immagina su quanto emerge da quella nebbia.

Dopo di che, l'allucinazione si impossessa della ragione e attraverso l'allucinazione la ragione cerca di dialogare con un mondo che gli appare inconoscibile.

Il mondo oltre la morte del corpo fisico si può percepire solo col corpo luminoso quando la sua percezione si separa dalla percezione della ragione che domina il corpo fisico.

Il corpo luminoso degli Esseri della Natura è in grado di percepire e abitare il mondo oltre la morte del corpo fisico, ma non è in grado di trasmettere alla ragione la qualità di quel mondo perché il corpo luminoso parla attraverso le emozioni e non attraverso le parole.

La vera domanda sarebbe: che cosa siamo noi dopo la morte del corpo fisico?

Ammettiamo di essere vissuti con sufficiente passione per costruire il nostro corpo luminoso, la ragione muore con il corpo fisico e rimane l'emozione plasmata dalle passioni che abbiamo coinvolte nelle sfide dell'esistenza per tutta la vita.

L'emozione come mondo generata dalla passione nell'esperienza quotidiana.

L'esperienza emotiva come oggetto in sé separata dall'esperienza razionale, i fatti, gli avvenimenti, nella quale l'emozione è stata coinvolta.

Come sarebbe il mondo in cui viviamo se a questo mondo togliamo la forma degli oggetti e le emozioni degli oggetti fossero gli oggetti stessi?

E' un mondo che possiamo abitare mediante le emozioni, ma che non possiamo descrivere.

Questo è il motivo per cui gli Antichi non parlano mai di come è fatto il mondo oltre la morte del corpo fisico, ma lo trattano solo come una nebulosa parvenza del mondo quotidiano.

 

07 agosto 2023

La magia pagana

La magia pagana non costruisce pozioni o filtri d'amore; la magia Pagana è emozione che si dispiega nel mondo incontrando le emozioni del mondo.

La magia Pagana non interpreta il "destino"; la magia pagana è emozione che si fa azione consentendo all'individuo di determinare il proprio destino nelle condizioni in cui è nato.

 

07 agosto 2023

Modificazione come Libertà

L'evocazione della Devotio è un modo per essere nelle modificazioni del mondo. La magia pagana è una modificazione continua di ciò che siamo in un mondo che cambia nel "voler essere" un qualcosa a cui tende.

La magia Pagana è sconosciuta nell'ambito cristiano. I cristiani intendono la mgia come la capacità di modificare la realtà in cui vivono. In altre parole, una sorta di miracolistica.

Nella Religione Pagana la magia è l'attività mediante la quale l'individuo modifica sé stesso consapevole di vivere in un mondo composto da soggetti che continuamente modificano loro stessi.

Il rito della Devotio è una magia "sottile" che svela l'animo delle persone, ne pulisce le emozioni e porta alla coscienza la risposta alla domanda: "E' questo che tu vuoi davvero?"

La Devotio ha la caratteristica di unire o separare gli uomini e le donne dal e fra loro facendo emergere i reali intenti per i quali costoro operano nel mondo.

 

07 agosto 2023

USA e Cina

Non c'è nulla da fare, la guerra fra USA e Cina è entrata nella struttura psicologica della popolazione USA e diventa una probabilità spesso spacciata dai cristiani USA come una guerra contro i "senza Dio".

Esattamente come le crociate dei cristiani Bush, Berlusconi e Blair contro i musulmani e le loro armi di distruzione di massa.

Con questa tensione psicologica è stato facile raccogliere milioni di donazioni promettendo l'evangelizzazione dei cinesi agli sprovveduti e ingenui cittadini USA.

Il missionario cristiano sapeva benissimo della stupidaggine che propagandava e ha pensato bene di tenersi i soldi.

D'altro canto, in Cina, entrando in una libreria, è più facile acquistare una bibbia cristiana che non le Opere scelte di Mao Tse Tung.

Solo gli americani hanno fantasie morbose da cristiani fanatici e integralisti da cadere in questo tipo di truffa.

[fonte La Repubblica]

 

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06 agosto 2023

Come i cristiani diffamano i Pagani: Atenagora

Atenagora di Atene, fatto santo dalla chiesa cattolica, è un esempio di diffamatore delle Antiche religioni. Nato all'incirca nel 133 d.c e morto nel 190 d.c. era un pessimo conoscitore del Mito, sia di Omero che di Esiodo. Aveva in odio sia le pratiche orfiche che le pratiche dionisiache in un assoluto disprezzo per il genere umano che voleva sottomesso alla schiavitù in nome del suo Dio.

I cristiani lo spacciano per un "filosofo dell'Accademia di Atene", ma al di là di un qualche ruolo scolastico che poteva rappresentare, l'Accademia di Atene era stata chiusa da lungo tempo.

L'accademia di Atene chiude con Filone di Larissa (159-83 a.c.) e Antioco di Ascalona (120-67 a.c.) riapre una quinta Accademia, di indirizzo dogmatico che rifiuta lo scetticismo e si avvicina alle posizioni stoiche, in Egitto per poi tornare saltuariamente in Grecia.

Ad Atene il clima culturale era mutato da quando nell'86 a.c Silla macella gli abitanti di Atene, che si erano schierati con Mitridate e avevano partecipato al genocidio degli italici (vespri asiatici) massacrando da 80000 a 150000 persone che parlavano latino.

La cultura stessa era andata distrutta e personaggi come Atenagora potevano esporre la propria ignoranza come se fosse la cultura di un tempo ormai perduto. Una cultura che emerge dall'oscurità sociale portata dalle stragi di Mitridate e Silla nel tentativo di essere i padroni del mondo.

Il cristiano fondamentalista Atenagora scrive un trattato "Supplica in favore dei cristiani" o "Pro cristiani" e ci offre la sua interpretazione sulla qualità e la natura degli Antichi Dèi.

La sua interpretazione è un classico della pratica cristiana che si svolge fra calunnia, diffamazione e violenza con la quale gli Antichi Dèi cessano di essere una rappresentazione del Mito per diventare altrettante forme umane e animali portatrici di tutte le perversioni cristiane.

Riporto un passo, (ce ne sono altri) dal "Supplica in favore dei cristiani" di Atenagora riportato da Otto Kern in Orfici – frammenti e testimonianze che dimostra la sua totale mancanza di conoscenza del Mito e un livello di farneticazione prodotto, probabilmente, da interpretazioni superstiziose di un ambiente che stava perdendo contatto con l'antica cultura.

58. - (41) Athenag. Pro Christian. 20 p. 22, 10 Schw.

Se l'assurdità della loro teologia li faceva solo affermare che gli Dèi sono nati e che traggono la loro costituzione dall'acqua, poiché ho mostrato che non c'è nulla di creato che non sia deperibile, potrei passare alle altre accuse. Ma da un lato essi hanno descritto il corpo degli Dèi, affermando che Eracle è un Dio serpente arrotolato su se stesso, che altri sono Centomani e che la figlia di Zeus, che egli ebbe da sua madre Rea, già chiamata anche Demetra, oltre ai suoi due occhi, nella posizione naturale, ne possiede due sulla fronte, che ha nella parte posteriore del collo l'aspetto di un animale e che è pure dotata di corna. Perciò Rea, spaventata, fuggì sua figlia, mostruosa, senza concederle la thele (il seno), per cui il suo nome mistico è Atela, comunemente chiamata Persefone e Core; ella non è la stessa che Atena, che prende nome dal suo essere vergine; d'altra parte, essi hanno esposto chiaramente, come credono, le azioni compiute da quelli: che Crono mutilò il padre dei genitali, lo tirò giù da l cocchio e uccise i suoi figli maschi divorandoli; che Zeus, incatenato il padre, lo scagliò nel Tartaro, come anche Urano e i suoi figli, combatté con i Titani per il potere, inseguì la madre Rea che rifiutava di unirsi a lui e, dopo che ella diventò una serpe e che egli stesso si mutò in serpente, legatala con il nodo cosiddetto di Eracle, si unì a lei - della modalità dell'unione è simbolo il bastone di Ermes -; che in seguito, violentando anche lei sotto le spoglie di serpente, si unì alla figlia Persefone, da cui gli nacque come figlio Dioniso. Sarebbe necessario raccontare anche questo: che cosa c'è di nobile o di buono in questa storia, perché noi crediamo che siano divinità Crono, Zeus, Core e gli altri? Il loro aspetto fisico? E quale uomo più stimato e contemplativo sarebbe disposto a credere che una vipera sia stata generata da un dio:

Fanes generò un'altra progenie tremenda
dal sacro grembo, Echidna terribile a vedersi,
della quale si potevano scorgere le chiome giù dal capo
e il bel volto, mentre il resto del suo corpo, dalla sommità del collo,
era quello di uno spaventoso serpente

oppure chi ammetterebbe che lo stesso Fanes, dio primo-generato - infatti, questi è colui che è stato effuso dall'uovo - , o avesse l'apparenza di un serpente, o fosse stato divorato da Zeus perché divenisse infinito? Se infatti non si sono differenziati in nulla dagli animali più vili - infatti è chiaro che ciò che è divino deve differenziarsi da ciò che è terrestre e che deriva dalla materia - non sono dei. Perché dunque ci accostiamo a loro, la cui nascita è come quella delle bestie, che hanno aspetto animale e brutto?

Otto Kern, Orfici – testimonianze e frammnti, Editore Bompiani, 2011, p.309-311

Difficile dire se ai tempi di Atenagora di Atene potesse esserci un ambiente religioso che si riferiva ai modelli che Atenagora presenta. Se noi passiamo a trecento anni dopo, circa, di Atenagora e leggiamo le Dionisiache di Nonno di Panopoli, troviamo che il Mito, per quanto deformato e cambiato rispetto ad Omero e ad Esiodo, è ancora vivo se non altro nei racconti letterari.

Calcare su quello che i cristiani considerano "moralmente perverso" significa estendere il proprio modello culturale a tutte le altre culture per poterne diffamare e calunniare i contenuti.

Ovviamente Atenagora era un creazionista e non comprendeva, sia a livello intellettuale che a livello culturale, nessun processo di trasformazione che portava al presente. Per lui gli Dèi degli antichi non erano forme per la rappresentazione di contenuti divini, ma erano forme prive di contenuti come il Dio dei cristiani o il loro Gesù.

"Eracle è un Dio serpente", afferma Atenagora.

Eracle è il modello di uomo e donna che affrontano le fatiche della vita per trasformarsi in un Dio e si trasforma in un Dio proprio perché affronta le fatiche della vita.

"Altri Dèi sono i Centimani" afferma Atenagora. E allora? Cosa vuole significare Atenagora? Forse una deformità? Uno scherzo della natura? O forse è intimidito dalle cento mani emotive che si muovono nel cielo, nella terra e nel mare?

E che significato può avere questa frase di Atenagora "...la figlia di Zeus, che egli ebbe da sua madre Rea, già chiamata anche Demetra, oltre ai suoi due occhi, nella posizione naturale, ne possiede due sulla fronte, che ha nella parte posteriore del collo l'aspetto di un animale e che è pure dotata di corna." Se non per indicare il disprezzo per una forma o per una forma morale?

Attraverso il mito esiodeo noi conosciamo le relazioni fra gli Dèi, ma gli stessi Orfici modificano il mito esiodeo quando identificando l'atmosfera con Zeus e la Terra con sua madre Rea e, nella loro ideologia religiosa, fanno nascere la vita dal cielo e dalla terra. Capisco che per i cristiani ciò è "orribile" ma il Mito non è "parola di verità nella materia e nella forma". Il Mito è rappresentazione delle modificazioni di una realtà che si modifica e diviene costantemente descritta attraverso le relazioni fra gli Dèi. Dal momento che le relazioni fra gli Dèi generano il nuovo fatto di emozioni, la descrizione delle relazioni può avvenire solo come descrizione di rapporti sessuali.

Poi, questa forma del Mito: "Perciò Rea, spaventata, fuggì sua figlia, mostruosa, senza concederle la thele (il seno), per cui il suo nome mistico è Atela, comunemente chiamata Persefone e Core;", questo modello di idea religiosa è più riconducibile alla nascita di Pan da Driope e Ermes che non a una fantasiosa Rea madre di Persefone. Tutti i Miti, anche quelli sopravvissuti ai tempi di Atenagora, la chiamano figlia di Demetra, la crescita. Oppure, se preferite alla siciliana: "Core, signora dell'Ade!".

Appare come un'aberrazione fare di Dioniso un figlio di Persefone e Zeus dal momento che il mito dionisiaco era ben vivo ai tempi di Atenagora come era vivo il mito di Semele, della vite e di Dioniso che diventa un Dio nascendo allo smembramento del corpo operato dai Titani.

Non pretendo certo che Atenagora sappia interpretare il Mito come i Pagani, ma la volontà di diffamare di Atenagora appare evidente. Molto evidente quando dice: "Sarebbe necessario raccontare anche questo: che cosa c'è di nobile o di buono in questa storia, perché noi crediamo che siano divinità Crono, Zeus, Core e gli altri? Il loro aspetto fisico? E quale uomo più stimato e contemplativo sarebbe disposto a credere che una vipera sia stata generata da un dio..." Per un cristiano, che si ritiene creato ad immagine e somiglianza del suo Dio, assistere a persone che considerano Dèi forme diverse da quella umana è certamente sconvolgente. Ma la forma umana è divenuta per trasformazione da altre forme che pur non essendo "forma umana" erano sempre rappresentazione delle divinità che nel mondo trasformavano sé stesse. Il Mito racconta gli Dèi e li racconta cogliendo le emozioni e le azioni della loro esistenza rappresentandole in mille forme che costituiscono una barriera emotiva capace di impedire al cristiano la loro comprensione.

Un altro aspetto finalizzato alla diffamazione da parte di Atenagora è: "Fanes generò un'altra progenie tremenda dal sacro grembo, Echidna terribile a vedersi, della quale si potevano scorgere le chiome giù dal capo e il bel volto, mentre il resto del suo corpo, dalla sommità del collo, era quello di uno spaventoso serpente"

Fanes è la forza dell'intento che si esprime nella materia e che la spinge a passare dallo stato di inconsapevolezza allo stato di consapevolezza. Nel Mito non esistono "figli di Fanes" perché Fanes, Eros, è la forza presente in ogni frammento di materia-energia al di là della forma con cui il Mito vuole rappresentarlo.

Nel Mito Echidna è detta da figlia di Ceto per poi chiamarla figlia di Crisaore e di un'altra oceanina (Calliroe). Per Pausania l'oceanina Stige è madre di Echidna, mentre Apollodoro dice che sia figlia di Tartaro e Gaia. Per quanto ne so, solo Atenagora parla di Echidna come figlia di Fanes, Eros.

Fanes a forma di serpente? Cosa esce dall'uovo luminoso con le ali d'oro all'inizio del tempo e dello spazio?

La forma di un serpente o l'intento che attraversa la materia e l'energia dell'universo?

Nelle teogonie degli Orfici si dice che Zeus fagocita Fanes; nella teogonia esiodea Zeus fagocita Meti.

Negli orfici era importante che Zeus acquisisse l'intento per comprendere il risultato e il significato delle sue azioni; in Esiodo Zeus, fagocitando Meti, acquisisce la capacità di progettare il futuro agendo nel presente. Dalla fagocitazione di Meti Zeus si trasforma. Non solo le sue azioni sono volte a costruire il futuro, una costruzione del futuro che avviene attraverso "rapporti sessuali" dai quali il futuro nasce, ma dalla sua testa viene partorita Atena, l'arte dell'agguato, l'arte della progettazione che manifestata dagli Esseri della Natura permette loro di costruire il loro futuro. Di diventare Dèi.

La polemica contro i cristiani sarebbe stata facile se il genocidio non avesse appiattito l'intelligenza degli antichi. I 150000 macellati da Mitridate e i massacri di Silla, oltre a tutti gli altri, hanno colpito la parte più culturale di società che si sono trovate disarmate davanti alla violenza cristiana.

 

06 agosto 2023

La pulce e il punto d'appoggio

Ognuno di noi è una pulce nel mare magnum di società che sembrano vivere rispondendo alle leggi del Caos.

Eppure, come disse qualcuno, anche una pulce, se trova un punto d'appoggio, può sollevare (modificare) il mondo dalle sue condizioni.

Trovare il punto d'appoggio diventa la missione prioritaria di ogni pulce. In alternativa: imparare a nuotare nel Caos!

 

Pagina specifica del giorno

 

 

05 agosto 2023

Pensare le Antiche Religioni

Una fonte importante delle antiche religioni precristiane è data dalla polemica che i cristiani fecero nei confronti delle Antiche Religioni che volevano distruggere.

A volte mi viene sia da sorridere che manifestazioni di rabbia retorica quando, persone che si dichiarano Pagane, affermano che non bisogna polemizzare con i cristiani consentendo, di fatto, alle polemiche, alle calunnie e alle diffamazioni dei cristiani, avvenute nella storia e tutt'oggi in atto, di assicurarsi quell'ingiusto profitto che si ottiene denigrando chi non è cristiano.

La polemica è un metodo di confronto che diventa legittimo quando basata sui fatti, ma diventa criminale e illegittima quando calunnia le persone per impedire il dibattito di fatti e di idee.

I cristiani polemizzarono con le antiche religioni e procedettero, contemporaneamente, alla distruzione dei libri e delle testimonianze per cancellarne il ricordo.

Già ho trattato che la maggior testimonianza della religione popolare di Roma si trova in Agostino d'Ippona che, polemizzando contro a religione di Roma, di fatto ci ha lasciato una traccia sul pensiero religioso che non troviamo né in Ovidio, né in Cicerone.

La stessa cosa vale per alcuni scritti di Tertulliano.

Allo stesso modo gli scritti di Celso "Contro i cristiani" li conosciamo solo per le citazioni riportate da Origene nella sua polemica "Contro Celso".

Allo stesso modo alcuni scrittori cristiani d'oriente trattano le tradizioni religiose del loro tempo come le nemiche da distruggere e, nel farlo, offrono una traccia delle "credenze religiose" antiche che altrimenti sarebbe andata perduta per le distruzioni sistematiche operate dai cristiani.

Per esempio, come già ho accennato, Giovanni Tzetze riporta citazioni delle tradizioni orfiche, o attribuite agli orfici, prese dalla biblioteca di Costantinopoli bruciata dai crociati cattolici nel sacco di Costantinopoli.

La difficoltà, nell'usare queste citazioni, è quella di poter distinguere fra quanto appartiene effettivamente all'orfismo o alle varie tradizioni antiche, anche se interpretato nelle categorie di pensiero assolutiste proprie del cristianesimo, dalla calunnia e dalla diffamazione gratuita propria dell'attività religiosa dei cristiani.

Un esempio di questo è l'accusa mossa ai Cartaginesi o ai Fenici della pratica dei "sacrifici umani dei bambini a Baal". Oggi sappiamo che erano menzogne. Menzogne che hanno costruito quell'idea dei "sacrifici umani" come pratica delle Antiche Religioni con cui i cristiani hanno tentato di legittimare la propria ideologia schiavista.

Un altro esempio può essere la distruzione degli scritti di Democrito e la diffamazione degli Epicurei e delle teorie atomiche operata fin dal tempo di Platone e di Archita di Taranto e proseguita dai cristiani.

Non è un caso che molti scritti di filosofi antichi sono giunti in occidente perché gli scritti sono stati preservati dagli arabi, come nel caso di Aristotele.

La ricerca sulle Antiche religioni è una ricerca che passa attraverso numerosi ostacoli. Ostacoli che possono essere superati solo attraverso una puntuale analisi critica del pensiero religioso cristiano che, opponendosi alle Antiche religioni e manifestando un'idea assolutista e sovranista, ci fornisce nell'opposto l'idea di democrazia e di libertà portata dalle Antiche Religioni anche quando i regimi sociali erano monarchici o dittatoriali.

 

05 agosto 2023

Questo è il cristianesimo

Per questa notizia apparsa sul quotidiano La Repubblica, penso che non servano parole.
Buona lettura.

 

05 agosto 2023

Fatti e conoscenza dei fatti

Anche se degli avvenimenti non viene dato notizia a mezzo stampa o a mezzo televisione, gli avvenimenti incidono nella vita reale e sono pronti a sconvolgere la vita reale anche se non salgono agli onori della cronaca.

Queste due situazioni che hanno abbassato le temperature nel nord-Italia arrivavano dall'Inghilterra dove hanno fatto danni che non sono stati registrati dalla cronaca italiana. Questi dann hanno ripercussioni sull'economia eppure le persone vivono come se nulla fosse successo. Non interessa a nessun se la corrente del golfo rallenta, mica noi siamo inglesi.

Lo stesso vale per alcune scelte economiche di cui o non sappiamo nulla oppure ci vengono nascosti gli effetti che quelle scelte avranno fra qualche mese o qualche anno. Come per la lavorazione dell'amianto e dei morti. Come gli incendi a Roma e in Sicilia sulla diffusione della diossina.

Spesso la stampa dà informazioni su un fatto, ma omette le conseguenze sociali che il fatto avrà sia per non creare "allarmismo" sia per rendere le persone inconsapevoli affinché siano vittime docili del macellaio di turno.

 

05 agosto 2023

Covid-19 e la sua diffusione oggi

La situazione da Covid-19 ha perso la sua drammaticità che aveva fino ad un anno fa. 5732 nuovi casi in una settimana non sono molti, ma esiste una tendenza in crescita sia pur, per ora, non esponenziale.

Per ora in Italia i morti sono 41 nell'ultima settimana e anche se i ricoverati in terapia intensiva sono stabili, sono aumentati in maniera significativa i ricoverati in ospedale.

Certo, tutti anziani e fragili.

E' l'idea fascista, basta fingere che il problema non esiste e il problema, magicamente, scompare.

 

05 agosto 2023

Bel tempo

Eccellente, 12 gradi di temperatura. Almeno per oggi, senza tema di smentita, posso dire che dal momento che non ho potuto arrivare in montagna negli autunni degli anni passati, l'autunno è venuto da me.

 

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04 agosto 2023

La magia simpatica

La "magia" simpatica è una forma di "magia" definita in antropologia e rintracciata, a quanto dicono gli antropologi, nelle popolazioni che definivano "primitive".

In realtà, la forma definita come "magia simpatica" è una forma di superstizione piuttosto antica ed è un sottoprodotto delle forme divinatorie delle antiche religioni.

Questa forma di magia superstiziosa, dal momento che coinvolge la parte più povera e indigente della popolazione, fu fatta propria dal cristianesimo per poter appropriarsi della parte più povera della popolazione e usarla per destabilizzare le società civili per la gloria del loro Dio.

La forma di "magia simpatica" è la pratica magica e superstiziosa alla base del cristianesimo.

In cosa consiste la "magia simpatica"? Se io prego Dio, Dio esaudisce i miei desideri. Se Dio non esaudisce i miei desideri, dopo che l'ho pregato, significa che la quantità di preghiere non era un pagamento sufficiente per Dio e io avrei dovuto pregare di più.

Gli antropologi trovano la "magia simpatica" nei comportamenti di alcune popolazioni che ritengono "primitive" e convinte che, gettando acqua sulla terra, chiamano la pioggia. E azioni di questo genere dove si identifica il micro-cosmo con il macro-cosmo.

E' "magia simpatica" quando l'individuo, assistendo ad una catastrofe, pensa che ci sia la fine del mondo (Gesù, vangeli).

Oppure:

Se durante il cammino del sole insieme alla vergine, c'è un terremoto di sera, allora pestilenza per tutti i popoli ci sarà, se si manifesta di giorno, danneggerà i frutti.

Questo tipo di pensiero, preso da "Sui terremoti di Ermete Trimegisto" a volte attribuito ad Orfeo, è un esempio di magia simpatica con cui si interpreta le relazioni delle trasformazioni del mondo quando non si ha conoscenza delle dinamiche dei fenomeni.

Oppure: "Se un gatto nero mi attraversa la strada..."; "Se si passa sotto una scala...."

Magia simpatica attiva è la "la bambolina vudu" dove, infilando aghi si procura la malattia.

Magia simpatica sono le maledizioni ebraiche.

Gli antropologi non sono mai stati chiari, nei riguardi delle popolazioni che chiamavano "primitive", sulla reale origine delle loro "credenze".

Gli antropologi arrivavano a studiare i popoli che consideravano "primitivi" o "selvaggi" più di trecento anni dopo che questi avevano subito la colonizzazione ad opera dei cristiani e non è chiaro se loro usavano forme di "magia simpatica" o se a quelle popolazioni, la superstizione mediante la magia simpatica, è stata imposta dai cristiani.

Più facile che siano stati i cristiani ad imporla per poterli macellare con più facilità.

 

04 agosto 2023

Riflessione sulle Astrologiche Orfiche

C'è ancora fra i contadini la credenza (non indago certo se ha dei fondamenti o meno) secondo cui le piante devono essere piantate con una certa luna (calante o crescente ora non ricordo) oppure, come mi dicono in montagna, la legna va tagliata in una stagione precisa perché altrimenti la fiamma non scalda.

Mi sono un po' stupito nel constatare che alcune di queste credenze hanno il loro fondamento in quella che veniva spacciata come “astrologia orfica”.

In particolare le citazioni a cui voglio riferirmi sono riportate da Giovanni Tzetze, un erudita che ebbe l'occasione di frequentare la biblioteca di Costantinopoli prima che le orde barbariche dei crociati cristiani la distruggessero nel “sacco di Costantinopoli”. Di quell'enorme patrimonio ci rimangono le citazioni di Giovanni Tzetze che vengono riportate da Otto Kern in Orfici - testimonianze e frammenti:

Riporta Otto Kern:

282. [1] - (12) Tzetz. Chiliad. IV 128 vs. 172 p. 126 Kiessl. (cf. Schol. in Crameri Anedoct. Oxon. III 357)

La ricorda nell' Agricoltura anche Orfeo, che scrive:
La costellazione della vergine Astrea è ottima per tutti i semi, e adatta alle piante, a gettare nelle buche tutti i germogli, e quelle che sono dette cime di quercia, a evitare invece le viti, poiché odia immensamente i tini e le crudeli viti la vergine figlia di Icario, ricordando quante sciagure per volere di Dioniso gli Ateniesi, vinti dalla terribile ubriachezza, tramarono contro Icario, e lo uccisero con duri bastoni, vacillanti per i doni di Bacco invasato dal furore della danza.

E ancora:

282. [2] - Tzetz. ad Op. et Dies 568 (Gaisf. II 335, 17)

Orfeo raccomanda di fare tutto secondo l'influsso degli astri: quando la Luna corre intorno alla Vergine è possibile piantare tutto con l'unica eccezione delle viti: infatti, la Vergine odia la vite a causa del padre Icario.

E ancora:

283. - (13) Tzetz. ad Hesiodi Op. et Dies 778 (Gaisf. II 429, lO ss.)

Il famoso Orfeo Tracio nel poema sull'Agricoltura non si limita semplicemente a definire un tal giorno della Luna adatto o inadatto, ma esamina quando essa entri in congiunzione con tali corpi e transiti nei segni zodiacali e vicino agli astri.

Otto Kern, Orfici-testimonianze e frammenti, ed. Bompiani, 2011, p.597

Come si può notare, questa parte delle Astrologiche Orfiche sembra una sorta di “calendario” o appunti che servivano per sapere quando si devono fare delle azioni agricole o quando non si devono fare.

E' una forma di astrologia che mescola la necessità di sapere quando è più opportuno fare una certa operazione nei campi col movimento dei pianeti che attraversano le costellazioni.

Questa, oggi come oggi, più che chiamarla astrologia la chiameremmo astronomia per regolare la vita nei campi senza essere in possesso di un calendario.

All'interno di quelle che Otto Kern Astrologiche Orfiche ci sono anche frammenti molto tardi che appartengono al mondo magistico attribuito ad Ermete Trimegisto. Queste hanno poco a che vedere con l'orfismo, ma molto con la magia simpatica che è alla base dell'astrologia come superstizione.

Secondo Giovanni Tzetze così iniziano le opere sull'agricoltura di Orfeo:

280. - (11) Tzetz. Prol. ad Hesiodum 17 cf indietro p. 279 s.

Se poi il desiderio della coltivazione della terra benevola verso i mortali ti prende
e ti prepari ai lavori dell'età dell'oro,
conducendo contro la terra feconda l'aratro ricurvo,
o desideri piantare nelle buche un tralcio di Metimna
e brami scegliere il dolce alimento della stagione
e con la zappa scavare la terra divina,
subito ti dirò tutta la verità,
affinché la divina Selene sia persuasa
a far crescere per te abbondanti doni di Demetra
e di Bacco che solleva l'animo, e a concedere perenne felicità.
Così è l'inizio delle Opere di Orfeo.

Otto Kern, Orfici-testimonianze e frammenti, ed. Bompiani, 2011, p. 593

Se poi desideri dedicarti all'agricoltura, dice questo Orfeo, scegli, zappa e conduci l'aratro ricurvo contro la terra.

 

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03 agosto 2023

Inno Omerico a Demetra e Inno a Demetra del Papiro di Berlino

Dell'Inno a Demetra esistono varie versioni.

Io volevo confrontare un aspetto particolare in due versioni. La versione dell'Inno Omerico e la versione del "Papiro di Berlino". L'Inno omerico a Demetra è stato datato al VII secolo a.c mentre il Papiro di Berlino è stato datato al II secolo a.c.

Le due versioni differiscono in un aspetto che io ritengo importante ed è nelle conseguenze dell'intervento di Metanira, nell'uno, e Baubò, nell'altro, madri dell'iniziato che interruppero il rito di Demetra che nutriva il loro figlio di nettare e lo faceva passare per il fuoco al fine di renderlo "immune da vecchiezza e immortale".

Scrive l'Inno Omerico a Demetra:

Demetra lo ungeva d'ambrosia come il figlio di un dio,
dolcemente soffiando su di lui e stringendolo al seno.
Di notte, lo celava nella vampa del fuoco, come un tizzone,
nascondendosi ai genitori: per essi era grande meraviglia
come egli cresceva precoce, e somigliava nell'aspetto agli dei.
E lo avrebbe reso immune da vecchiezza, e immortale,
se nella sua stoltezza Metanira dalla bella cintura,
spiando durante la notte dalla sua stanza odorosa,
non gli avesse scoperti.
Gettò un grido e si batté le cosce
temendo per suo figlio, e si turbò profondamente nel cuore:
e lamentandosi pronunciò queste parole alate:
"Figlio mio, Demofonte, la straniera in una grande fiamma
ti fa scomparire e a me lascia pianto e affanno doloroso".
Così disse, in preda all'angoscia; e l'udì la divina fra le dee.
Adirata contro di lei, Demetra dalla bella corona,
il figlio che Metanira, oltre ogni speranza, nella sua casa aveva generato,
con le mani immortali trasse via dal fuoco, e lontano da sé
lo depose a terra, piena di furore terribile nell'animo;
e intanto diceva a Metanira dalla bella cintura:
"O stolti esseri umani, incapaci di prevedere
il destino della gioia o del dolore che incombe!
In verità, per la tua incoscienza anche tu hai gravemente errato.
Infatti - e mi sia testimone l'inesorabile acqua dello Stige, su cui giurano gli dei -
immortale, certo, e immune da vecchiezza per sempre
io avrei reso tuo figlio, e gli avrei concesso un privilegio imperituro:
ma ora non potrà più sfuggire al destino di morte.
Egli avrà tuttavia un privilegio imperituro, per sempre, poiché è salito
sulle mie ginocchia, e ha dormito fra le mie braccia:

Inno Omerico a Demetra è preso da "Le religioni dei misteri" a cura di Paolo Scarpa ed. Fondazione Lorenzo Valla.

Il Papiro di Berlino comprende molti passi illeggibili, ma questo è piuttosto chiaro e si confronta con il passo citato dell'Inno Omerico dimostrando l'esistenza di due diversi intenti religiosi.

Scrive il Papiro di Berlino:

E allora Demetra, profondamente adirata, disse:
"Stolti uomini, che soffrite duramente, e non scorgete in anticipo né il male che sopraggiunge né il bene, forse che una stoltezza - molto in anticipo rispetto alla fine della notte - non ha rapito e ucciso il bimbo amato che per voi avrei reso libero dalla vecchiaia? Ma adesso non si può sfuggire alla morte e al destino".
E, deposto il bambino, lo brucia e lo uccide e senza lasciar dubbi disvela sé stessa.
infatti dice: "Io sono Demetra che porta le stagioni e i doni magnifici. Quale Dio celeste o quale uomo mortale rapì Persefone e ingannò il suo caro cuore?"

Otto Kern, Orfici – testimonianze e frammenti, Editore Bompiani, 2011, p. 277

Nello scrivere gli effetti dell'interruzione del processo iniziatico ci sono due principi religiosi diversi.

L'interruzione del processo iniziatico comporta il fallimento del progetto di trasformare Demofonte libero da vecchiaia e immortale.

L'Inno Omerico a Demetra è un Inno alla Dea e ne sottolinea gli aspetti divini mentre, l'Inno del Papiro di Berlino, parla sì della Dea, ma è un Inno rivolto agli uomini con l'intento di definire un percorso che li porti immune da vecchiaia e li renda immortali.

Il Papiro di Berlino pur ricalcando l'Inno Orfico a Demetra non vuole far apparire Demetra bella, buona e santa, ma vuole ammonire gli uomini sulla necessità di mettere in atto un tipo di comportamenti che permetta loro di essere immuni da vecchiaia e immortali.

Probabilmente erano le stesse intenzioni dell'Inno Omerico a Demetra usato all'interno dei misteri Eleusini, ma il Papiro di Berlino sembra più legato ai misteri Orfici e Dionisiaci.

Uno dei segreti "misterici" che rendono l'uomo immune da vecchiaia e immortale è la capacità di leggere il tempo che ci viene incontro. Allineare le emozioni umane alle emozioni del mondo mentre il mondo si trasforma e porta agli uomini nuovi e diversi fenomeni ai quali si deve adattare.

Io, Demetra, faccio passare tuo figlio per il fuoco, ma tu del fuoco vedi solo l'apparenza e negli effetti lo associ a quanto accade nella vita quotidiana, non riesci a vedere il fuoco come emozione nella quale immergo tuo figlio. Pensi alla morte fisica e non alla trasformazione emotiva.

Questo vale anche per i fenomeni del mondo che sono portatori di un notevole numero di sfaccettature che vanno scorte e analizzate immergendosi nel fuoco dei fenomeni perché solo l'immersione psico-emotiva nei fenomeni e nella realtà in cui si manifestano permettono di sviluppare la percezione prima e la conoscenza del fenomeno, poi.

Mentre nell'Inno Omerico a Demetra il fatto stesso di essere stato partecipe ad una parte del percorso iniziatico permette all'iniziato di partecipare ad alcuni privilegi, "Egli avrà tuttavia un privilegio imperituro, per sempre, poiché è salito sulle mie ginocchia, e ha dormito fra le mie braccia", nel Papiro di Berlino l'interruzione del processo di iniziazione, della vita, porta alla morte. L'iniziato che interrompe la via dell'iniziazione muore. Era già morto prima che iniziasse l'iniziazione. Con l'iniziazione era diventato un individuo che abitava il mondo, ascoltava i fenomeni, comprendeva il male e il bene che sopraggiungevano e sapeva organizzarsi in conseguenza. Interrompendo l'iniziazione ha interrotto la costruzione del suo destino interrompendo la sua capacità di discriminare fra ciò che è bene e ciò che è male.

I misteri Orfici e Dionisiaci non vogliono lasciare spazio a speranza. Dalla nascita alla morte l'iniziato si immerge nel mare emotivo dell'esistenza che lo circonda nella sua quotidianità in ogni momento della sua esistenza. Nel momento stesso in cui l'iniziato cessa di immergersi nel fuoco emotivo della vita o è già morto o attende di morire. Immergersi nel fuoco emotivo della quotidianità comporta essere liberi dalla vecchiaia perché si diventa vecchi quando non si ha più la capacità di emozionarci o di percepire le emozioni del mondo; si diventa immortali perché in quest'azione si forgia il proprio corpo luminoso che si partorirà alla morte del corpo fisico.

L'Inno Omerico a Demetra dice che dal momento che comunque per una parte della tua vita ti sei immerso nel fuoco emotivo salendo sulle ginocchia di Demetra, la crescita, davanti alla morte hai dei privilegi. Forse ce la puoi ancora fare a mantenere combatto il tuo corpo luminoso.

 

03 agosto 2023

Arroganza e conoscenza

Quando l'arroganza si impossessa della struttura emotiva dell'individuo ha la capacità di allontanare l'individuo dalla conoscenza

La conoscenza è un processo continuo di trasformazione con cui il soggetto svela il mondo in cui vive accumulando esperienza.

L'arroganza blocca il processo soggettivo di trasformazione della conoscenza soggettiva perché, per l'arrogante, il mondo in cui vive cessa di contenere nuove informazioni.

L'arrogante, per impedire che il nuovo giunga a lui e lo costringa a modificare la sua conoscenza, mette in atto azioni violente nei confronti del nuovo costringendo il nuovo a rientrare nelle categorie del suo "già conosciuto".

L'arrogante si costruisce una condizione psicologica secondo la quale arrogante e presuntuoso è colui che espone cose diverse dalle categorie di pensiero nelle quali l'arrogante ha fissato e conchiuso il suo conoscere che, facendosi verità, gli impedisce ogni comprensione del nuovo.

In questa condizione, l'arrogante accusa di arroganza chiunque non si adegui alle sue categorie.

Quando esiste un insieme sociale dominato dagli arroganti, ogni nuovo pensiero, che non si sottometta al loro suprematismo, viene trattato come un delitto da perseguire penalmente.

Sono gli arroganti che mettono in atto repressione militare contro i diversi perché non hanno ragioni sufficienti da opporre a chi si sottrae alle loro categorie.

I roghi della chiesa cattolica contro gli eretici ne sono un esempio.

 

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02 agosto 2023

Rispetto e arroganza

Nessuno verrà mai a dirvi "Io sono rispettoso!" o "Io sono arrogante!". Lo dovrete scoprire voi oservando atteggiamenti e modi di essere delle persone.

Scoprire questo fa parte del processo del conoscere.

Per contro, ognuno di noi, al di là di come giustifica sé stesso, sa esattamente cos'è e quali obbiettivi persegue negli atteggiamenti che assume nella società.

Superare la forma della rappresentazione soggettiva recitata da attori ci permette di comprendere le reali intenzioni delle persone.

Se non ci si impegna per fare questo, ci sarà sempre qualcuno che vi spinge a distruggere qualcun altro perché quel qualcun altro è in possesso di "armi di distruzione di massa" e induce voi a distruggere lui facendo ricadere su di voi la responsabilità di quell'azione.

In quessto modo, un arrogante accusa qualcuno di arroganza per poterlo distruggere e far trionfare la sua arroganza.

 

02 agosto 2023

Rispetto e arroganza

Rispetto e arroganza sono due atteggiamenti opposti che distinguono due modi di atteggiarsi davanti alle altre persone nel mondo.

Gli atteggiamenti, a differenza di quanto fanno gli attori, non sono recitabili. Quando si ha a che fare col mondo la recitazione (la finzione) di un atteggiamento, per coprire l'altro, accentua l'altro atteggiamento e rende gli interlocutori particolarmente aggressivi perché si sentono ingannati.

Le persone arroganti, per farsi accettare dai loro interlocutori, fingono umiltà e sottomissione. Una dimostrazione pratica l'ho avuta dall'attore che abita vicino a casa mia in montagna che, dopo essere stato protagonista di un grave incidente, copriva la sua arroganza e la sua violenza con recitazione di umiltà e di contrizione non rendendosi conto quanto questo atteggiamento risultasse fastidioso e offensivo.

Puoi occultare l'arroganza propria della struttura psicologica, ma l'occultamento è solo formale e apparente. Per quanto la nascondi, col corpo e con la scelta delle parole e delle sfaccettature delle tue argomentazioni, vai sempre a rivelarla.

L'arrogante pensa a sé stesso come ad una persona "furba", ma anche se spesso, per brevi momenti, inganna le persone che lo ascoltano crea inevitabilmente conflitto perché i suoi ascoltatori sono, in realtà, le sue prede che lui deve ingannare per poter predare.

Il rispetto è l'atteggiamento opposto all'arroganza.

Il rispetto delle persone significa considerare la persona o le persone che ti stanno davanti il risultato della perfezione della loro esistenza.

Quelle persone, chiunque siano, hanno affrontato al meglio le condizioni della loro vita. Si sono adattate, hanno combattuto, hanno modificato il loro presente.

L'onore è assoluto, dal barbone al Capo di Stato.

La persona rispettosa mantiene lo stesso atteggiamento davanti al barbone o al Capo di Stato. Non è pietisticamente amichevole con l'uno e ossequioso con l'altro.

La persona rispettosa non dice "ciao" al cameriere e "buongiorno" al capufficio.

Non ha un atteggiamento diverso davanti al sindaco o allo spazzino. Non ha un atteggiamento diverso col mendicante da quello che ha col medico o entrando in una farmacia.

La persona rispettosa è rispettosa a prescindere da che cosa ha davanti. Non discrimina fra uomini e donne, ricchi o poveri, colore della pelle, religione o gerarchia sociale.

La persone rispettosa discrimina fra i [pezzi di merda], gli arroganti, e le persone rispettose anche se sa perfettamente che fra la categoria di arroganti e la categoria di persone rispettose esiste un gran numero di variazioni di colori e di atteggiamenti.

La persona rispettosa trasmette il suo rispetto non solo con gli atteggiamenti (che di solito chiedono altrettanto rispetto al suo interlocutore) ma lo trasmettono col corpo, con i gesti e, soprattutto, con la scelta delle parole e delle sfaccettature dell'argomento del discutere.

La persona arrogante crea conflitto sociale perché col conflitto sociale può imporre la propria supremazia; la persona rispettosa può andare dovunque perché il suo atteggiamento non crea conflitto.

Fra i due tipi di atteggiamento c'è sempre conflitto. L'arrogante ha la necessità di screditare, nei confronti di terzi, la persona rispettosa affinché il suo atteggiamento non costituisca accusa rispetto al proprio atteggiamento arrogante.

L'arrogante deve distruggere la persona rispettosa perché la persona rispettosa è una persona dura e determinata nel difendere il proprio diritto ad essere rispettoso. In questo modo la persona rispettosa trova nell'arrogante il proprio nemico e l'arrogante ritiene la persona rispettosa una persona debole e facile da sottomettere.

Dal momento che la persona rispettosa non accetta di sottomettersi all'arrogante, l'arrogante mette in atto una serie di azioni vessatorie che si intensificano a mano a mano che scopre l'impossibilità di piegare e sottomettere quella persona.

Isolare la persona rispettosa diventa, per l'arrogante, una necessità assoluta per la propria sopravvivenza sociale.

Ma questo è un altro discorso.

 

02 agosto 2023

Prospettive esistenziali nella società attuale

Si fa di tutto, oggi come oggi, per nascondere i problemi sociali. Il vero problema è un problema di prospettive. Le persone non hanno più aspettative sociali in cui convogliare i loro progetti. I pochi che ci sono hanno il sapore dell'inganno. Come i politici che presentano un faccia per assicurarsi appoggi elettorali e poi se ne fregano delle persone che li hanno votati e faroriscono interessi economici e sociali spesso distruttivi.

Siamo ad una sorta di sbandamento sociale dove si è persa anche la parvenza di disciplina soggettiva in nome di un opportunismo di sopravvivenza.

L'idea generale è quella di arraffare in un vuoto psicologico che coinvolge le persone all'affannosa ricerca di un senso della loro vita.

E il vuoto viene coltivato con microaspettative che finiscono nel fallimento e nella disillusione che spinge le persone ad una ricerca frenetica di nuove illusioni.

 

02 agosto 2023

02 agosto 1980: strage d Bologna

02 agosto 1980. Per destabilizzare le istituzioni, il fascismo, appoggiato dal Ministero degli Interni, ha messo in atto la strage alla stazione di Bologna facendo 85 morti. L'atto, per la sua indiscriminatezza, è un vero atto di terrorismo alla pari con la strage di Piazza Fontana nel 1969 e alla strage di Portelle delle Ginestre.

L'ideologia fascista era, nei mezzi e nei fini, l'ideologia che ha alimentato la strage. L'ideologia fascista trasforma le persone in bestiame sacrificabile per la gloria del fascismo.

 

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01 agosto 2023

Violenza all'infanzia con la scusa dell'esorcismo

A Tempio Pausania i carabinieri sono dovuti intervenire per atti di violenza su un bambino commessi dalla nonna e dal padre per compiere riti di esorcismo perché convinti che il bambino fosse indemoniato.

Fra gli indagati anche un prete cattolico.

I cattolici continuano ad imporre nella società l'idea della possessione diabolica che farebbe deviare le persone dal modello comportamentale imposto da Dio.

Anziché condannare il loro Dio per violenza preferiscono far violenza all'infanzia affinché si sottometta a Dio.

 

01 agosto 2023

Aristocrito Manicheo e Orfeo

Diventa interessante questo passo di Aristocrito che, citando Siriano, ci dimostra come nell'orfismo, o nell'orfismo dell'epoca di Siriano, o della sua, la concezione pagana secondo cui uomini, Dèi, animali e piante sono uguali proprio perché compresi in Zeus. "Tutto si trova nel corpo grande di Zeus" che altro non è che l'atmosfera che avvolge la terra.

Aristocrito un autore manicheo, di cui non si sa nulla se non che scrisse un libro intitolato Theosophia. Il suo nome è menzionato solo nella forma greca di abiurazione in cui si afferma che si sforzò in quest'opera di dimostrare che ebraismo, paganesimo, cristianesimo e manicheismo erano la stessa religione; e che, per ingannare i lettori cristiani, attaccava occasionalmente Manes con veemenza.

Scrive Otto Kern:

169. [1] - (124) Aristocritus Manich. in Theos. Tubing. 50 p. 109, 23 Bur.

Siriano nelle sue opere poetiche riporta tale oracolo:
Unica forza, unico demone grande generatore, guida di tutte le cose,
unico re, in cui tutto si volge:
fuoco, acqua, terra e etere, notte e giorno,
Metis, prima genitrice, ed Eros molto soave.
Infatti, tutto questo si trova nel corpo grande di Zeus;
egli solo pensa tutto e tutto divinamente prevede;
non ci sono dubbi che, negli occhi di Zeus padre, signore,
siano gli dei immortali e gli uomini mortali,
le fiere, gli uccelli e tutti gli esseri che respirano e camminano.
A lui non sfuggono né le stirpi dalla breve vita degli uomini,
quante ingiustizie compiono, né le fiere sui monti,
selvagge, quadrupedi, irsute e dal cuore impavido.

Kern, Orfici – testimonianze e frammenti, Discorsi sacri in ventiquattro rapsodie, Editore Bompiani, 2011, p. 447

E' indubbio che l'orfismo, pur con tutte le variabili che potevano emergere al suo interno, era la religione del Mediterraneo contro la quale ebrei, neoplatonici e cristiani stavano combattendo.

Il cristianesimo fatica a parlare dell'orfismo e del dionisismo. Preferisce il confronto con neoplatonici che sente più affini a sé stesso.

L'orfismo non solo richiama la Teogonia Esiodea o il sistema degli Dèi Omerici, ma li sistema in un'unità coerente perfettamente funzionale alla società degli uomini.

Questo è il motivo per il quale i cristiani, per scrivere del loro Gesù attinsero a piene mani al mito dionisiaco e al mito orfico.

 

01 agosto 2023

Cambiamento climatico e la superficialità dei governi

Il cambiamento climatico non significa solo che fa più caldo in estate, significa anche che in estate e in inverno ci sono variazioni di clima repentini e anomali rispetto ad una media del secolo.

Variazioni significative che non permettono il regolare ciclo della natura, ma che costringono il mondo ad adattarsi sia a condizioni anomale, sia a disastri che vanno dalla siccità perdurante a tempeste d'acqua in periodi in cui tali tempeste non dovrebbero esserci o non si presentavano che raramente.

Il cambiamento climatico provoca l'aumento di fenomeni atmosferici anomali capaci di devastare territori incidendo in maniera significativa sull'economia.

Il cambiamento climatico provoca un aumento dell'emigrazione dai paesi maggiormente colpiti alimentando la disertificazione là dove l'uomo non provvede a rapide azioni per piantare alberi.

I tempi degli alberi non sono i tempi dell'uomo e spesso l'uomo non trova conveniente piantare alberi preferendo la cementificazione alimentando, in questo modo, i problemi provocati dal cambiamento climatico.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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