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Agosto 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

15 agosto 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di agosto 2023

 

15 agosto 2023

Delirio e complottismo

Il delirio che porta al complottismo è una forma di malattia mentale diffusa che, pur non rendendo completamente le persone incapaci di vivere nella società, ne conchiudono la consapevolezza e la conoscenza in una dimensione che riduce la realtà ad una forma immaginaria.

Le persone si sentono obbligate a spiegare: perché questo succede!

Il delirio, come risposta all'angoscia soggettiva, è una condizione normale nella società. L'angoscia, indotta dall'educazione cristiana che costringe il bambino a spiegare fatti dei quali il bambino non ha conoscenza né delle dinamiche né degli effetti, insorge nell'individuo come atteggiamento davanti alla complessità del mondo.

La mancanza della conoscenza delle dinamiche sociali, costringe l'individuo ad uscire dallo stato d'angoscia immaginando cause ed effetti mediante ricostruzioni fantastiche che non spiegano le dinamiche della realtà, ma soddisfano la dimensione psichica di sofferenza prodotta dall'impotenza soggettiva davanti alle condizioni del mondo. Il delirio diventa risposta allo stato d'angoscia esistenziale educazionalmente imposto dal cristianesimo. Costringere un bambino a dare risposte sulla realtà, anche solo per gioco o per divertimento, tanto per conoscere le buffe risposte, ha come conseguenza l'induzione dello stato d'angoscia che porta il bambino a pensare sé stesso inadeguato. Al bambino gli si chiede di comportarsi come Dio che sa tutto e il bambino, vivendo questa incompletezza, finisce per essere angosciato. Il delirio, come uscita dallo stato d'angoscia è la soluzione più immediata. Una soluzione semplice ed elementare che viene offerta da una società che non si preoccupa delle persone, ma solo del valore d'uso delle persone.

Per spiegare le forme deliranti del complottismo privo di realtà, Galimberti, nell'Enciclopedia di Psicologia, alla voce Delirio, spiega in questo modo il complottismo delirante citando Jervis (1933-2009):

Su questo tema ritorna Jervis per il quale "il delirio come interpretazione del mondo nasce nel momento in cui il soggetto cerca dei messaggi, dei simboli, una chiave che gli spieghino chi è lui stesso e che cosa è il mondo, che cosa sta realmente succedendo, come può entrare in questo mondo che lo domina, ma da cui è escluso e sul quale non ha potere. Il soggetto cerca di ricostruire una realtà che gli si è parzialmente disgregata davanti e lo invade in una serie di frammenti di esperienza, separati fra loro e non più pienamente significativi. Il mondo gli appare insopportabilmente estraneo, ostile, minaccioso, falso e destrutturato. La ristrutturazione della realtà parte da un'interpretazione di significato intorno alla quale tutto il mondo si riorganizza e, per così dire, ricomincia a funzionare. La spiegazione (delirante) rimette in moto un'esistenza che si era bloccata nell'angoscia, nella passività, nella perdita di senso delle cose. Improvvisamente il soggetto intuisce: egli è invaso da forze estranee, succede qualcosa, c'è un complotto, o una mascheratura; qualcosa gli viene nascosto ma egli comincia a capire, vede significati nuovi e cifrati. E il delirio. Il delirio ha qui delle importanti affinità psicologiche con la conversione religiosa, con l'illuminazione poetica, e anche con la mutata percezione indotta talora da certe sostanze dette impropriamente allucinogeni" (1975, p. 245-246).

Le forme deliranti non sono solo quelle estreme curate in psichiatria come manifestazioni collaterali di inadeguatezza esistenziale, ma sono una costante dell'esistenza delle persone quando le persone si sentono smarrite in un mondo che sentono ostile perché incapaci, o impossibilitate, di poter gestire le informazioni del mondo nella qualità del loro vivere.

Il complottismo, come manifestazione dei deliri soggettivi, viene usato per coprire i complotti veri. Quelli che non appaiono o non hanno l'onore di diventare fatti di cronaca se non quando gli effetti diventano disastri sociali. Appaiono solo quando distruggono permettendo all'informazione di fare archeologia suscitando apprensione per complotti che si sono rivelati nei disastri sociali permettendo all'informazione stessa di paventare altri complotti privi di riscontri oggettivi.

Per fermare i deliri e i complottismi serve fermare la violenza con cui l'educazione cristiana manipola la struttura emotiva dell'infanzia. Ogni altra azione, tendente a contrastare i complotti fantasma che si muovono nella testa di persone angosciate, non ha altro effetto che alimentare quei fantasmi aumentando l'angoscia individuale che si trasferisce nella vita sociale.

Questo fu uno dei fallimenti della psichiatria. Il tentativo di riportare la mente delle persone ad un modello di "sanità psicologica" altro non era che il tentativo di riportare l'uomo sofferente al modello creato ad immagine e somiglianza di Dio. Il nemico che la psichiatria avrebbe dovuto combattere nella società era Dio. Non avrebbe potuto, come non ha potuto, riparare alle devianze estreme dei deliranti, ma avrebbe potuto impedire alla società di produrre una società malata dove le "devianze deliranti estreme" altro non erano che la manifestazione estrema di una società ammalata di angoscia e impotenza come imposta dal cristianesimo.

Il nemico della psichiatria era il cristianesimo, ma la psichiatria non fu in grado di opporsi al cristianesimo perché, gli stessi psichiatri pensavano a sé stessi come creati ad immagine e somiglianza di Dio.

Non hanno combattuto il Dio dei cristiani o il pederasta in croce e hanno finito per condannare la società al delirio complottista.

 

15 agosto 2023

Tornare dai monti al mare

Sono tornato dalla montagna dopo 50 giorni. Una montagna di biancheria da lavare, la casa da ripristinare, una scaffalatura di biblioteca da costruire per far spazio ai nuovi libri perché è necessario trovare spazio ai 60 libri che ho comperato, occasioni che non potevo perdere. Computer da ripristinare, dati da scaricare, riempire il frigo di provviste, pulire un po' la casa che, dopo 50 giorni ha alcune necessità e poi farò un bilancio su cosa devo fare sperando che questa settimana non tutti i negozi siano chiusi.

Partire e tornare comporta sempre la soluzione di problemi.

Però sono tornato anche se in una giornata in cui ci sono 34 gradi.

Buone vacanze a chi va in vacanza.

 

15 agosto 2023

Riflessione vacanziera

Magia dell'estate.

Se parti per la vacanza con quattro borsoni di roba, com'è possibile che ce ne vogliano almeno sei per tornare?

Penso che la moltiplicazione dei borsoni possa essere annoverata fra la miracolistica.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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