Il mese di ottobre si apre con una grave difficoltà finanziaria per l'Italia i cui politici sono più preoccupati dei futuri esiti elettorali che non delle condizioni del paese. Il Governo Italiano è entrato in conflitto con l'Europa sia per le finanze che per l'immigrazione. L'inflazione rimane alta e continuano i finanziamenti all'Ucraina.
Ottobre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
04 ottobre 2023
Il concetto di uguaglianza è un concetto religioso. Un concetto fondamentale dell'Antica religione di Roma.
La Religione Antica, pre imperiale, di Roma era caratterizzata dal concetto del patto fra uomini e Dèi. Gli uomini facevano un patto con gli Dèi. Gli Dèi assumevano su di sé dei doveri nei confronti degli uomini e gli uomini assumevano dei doveri nei confronti degli Dèi. Gli Dèi erano tenuti a rispettare quel patto e solo se gli Dèi rispettavano il patto gli uomini erano tenuti, a loro volta, a rispettare gli impegni presi.
Lo so che il concetto di uguaglianza non c'era nella società di Roma. Ma io non sto parlando della società, sto parlando della religione. La religione non determina la realtà della società, ma, rispetto alla società, indica gli ideali ai quali la società deve tendere.
Tendere non significa realizzare, significa modificare il presente in quella prospettiva.
Se oggi il concetto di uguaglianza è meglio, giuridicamente, definito, lo si deve ad un processo storico di uscita dall'assolutismo cristiano che negava il concetto di uguaglianza in nome del potere assoluto di Dio.
Lo stesso concetto di uguaglianza di oggi non è il concetto di uguaglianza della Rivoluzione Francese, anche se è suo figlio, perché il concetto di uguaglianza della rivoluzione francese, per essere promosso, dovette tagliare parecchie teste di chi pensava sé stesso privilegiato rispetto ad altri.
In campo religioso, il concetto di uguaglianza è necessario ricordarcelo perché il suo opposto è l'assolutismo. Comunque si presenti. Col Dio dei cristiani, di ebrei, di musulmani, di buddisti o ciarlatani esoterici di vario tipo.
04 ottobre 2023
Così, tanto per ricordarci come sono gli operai di Porto Marghera (sono operai di Porto Marghera, qualunque sia la loro provenienza).
Mi si dice che il primo operaio della Fincantieri ad essersi buttato nel fuoco era di origine del Gabon (forse del Gambia) e ha tirato fuori tre persone dall'autobus in fiamme a Mestre.
E se in quell'autobus ci fosse stato qualche politico che fa la guerra agli extracomunitari?
Riflettete.
04 ottobre 2023
Colpisce molto lo schianto dell'autobus fra Mestre e Marghera con il suo bagaglio di morti.
Normalmente, quando arrivano notizie (vado a memoria) si dice che in Pakistan, in Cile, in Perù, in India un qualche autobus è precipitato in un qualche precipizio.
Davanti a queste notizie siamo indotti a crearci delle immagini di strade sterrate, impervie, come se fossero "paesi del terzo mondo" e non spostiamo la nostra attenzione su cause più contingenti. Cause che vanno dal malore dell'autista, ad un guasto meccanico, ad un incidente con un'altra auto, al cedimento della strada, ecc. In altre parole, non pensiamo a quelle condizioni di guida allo stesso modo con cui pensiamo alle condizioni di guida in Italia. Lo stesso vale per i veneti quando pensano ad incidenti simili in Calabria o in Sicilia (fra poco ci devo andare e girerò in bus la Sicilia).
Poi, succede che l'incidente avviene a due passi da casa. A Mestre. Avviene in una viabilità, tutto sommato moderna, anche se forse può risultare un po' ambigua per le direzioni che le auto devono prendere per l'autostrada, il centro di Marghera o il centro di Mestre, e allora cambia l'ottica.
E allora cambia l'ottica.
Se succede un incidente del genere in una strada così buona in un'ora di traffico che, tutto sommato, non è più intenso, al di là delle cause in accertamento, devi pensare che anche in Pakistan, in India, Perù o in Cile, gli incidenti avvengono e sono proprio incidenti. Non è una questione di "terzo mondo" è proprio una questione più o meno uguale a quella di Mestre: malore dell'autista? Scoppio di un pneumatico? Guasto meccanico? Un'altra auto che correva e lo ha urtato?
La magistratura accerterà. Come la magistratura dell'India, del Pakistan, del Cile o del Perù accerta.
Si tratta, ancora una volta del "Concetto di uguaglianza" che non è solo un concetto giuridico, ma soprattutto una categoria mentale attraverso la quale noi guardiamo, pensiamo e giudichiamo il mondo in cui viviamo.
04 ottobre 2023
Riprende da:
Il delirante non considera sé stesso inadeguato nella percezione del mondo, ma ritiene che il mondo sia sbagliato. Solo che spesso, ciò che nel mondo lo fa soffrire, sono gli adattamenti del mondo alla sua azione ed egli vive un conflitto che gli appare insolubile.. (dal giorno 03 ottobre 2023)
Anche per l'erboristeria praticata dalle persone vale il discorso sopra. Preparare intrugli, unguenti, pozioni. Pozioni, unguenti, estratti, distillati, ecc. non fanno guarire le persone. Spesso quei rimedi erano rimedi che avevano una funzione all'interno di condizioni di vita miserabili. Le condizioni di vita in miseria producono una serie di danni fisici a cui le persone tentano di ovviare con rimedi chiamati "tradizionali", come l'uso di erbe.
I rimedi che funzionavano a buon livello sono stati fatti propri dalla medicina ufficiale che ha provveduto a perfezionarne i principi attivi. Il resto dell'erboristeria è rimasta nella cultura popolare fra rimedi spicci e credenze popolari.
Il miglioramento delle condizioni di vita, dall'igiene, fognature, servizi sanitari, case più salubri, trasporti più comodi, condizioni di lavoro migliori, ecc, hanno via via fatto sparire la necessità dell'uso dei rimedi popolari di massa
Non che qualcuno non ne abbia bisogno, ma quel qualcuno non fa sufficiente massa per rendere economicamente redditizia un'attività di guaritore erboristico.
Quando una persona pratica questo tipo di attività, prima o poi raggiunge un buon grado di conoscenza erboristica. La sua intuizione nell'ambiente diventa fortissima; sa quali erbe possono fare da emoliente o quali usare come antibatteriche. Costruisce una relazione emotiva con le erbe e sembra che le erbe gli parlino. Si è trasformato in quella direzione.
A questo punto ha davanti a sé due strade o abbandona tutto e trasforma la sua conoscenza erboristica in cultura personale, oppure deve vendere quella conoscenza erboristica illudendo le persone della capacità di guarigione di quei rimedi.
Quando per vivere hai bisogno di vendere erbe, finisci per decantare le proprietà miracolose pur di ottenere un qualche guadagno,
Se questa persona all'inizio ha ottenuto qualche successo quando si presenta una persona con un mal di pancia, ben presto arriveranno persone con cancri terminali speranzosi in un qualche rimedio che la medicina ufficiale negava alle loro condizioni. Di questi casi ne ho visti molti, sia in passato che in era covid-19; erboristi e guaritori che non conoscevano nemmeno che cosa fosse un virus e quali caratteristiche aveva. Però illudevano le persone condannando i medici che vaccinavano o che assistevano malati in terapia intensiva.
La questione non è diversa per chi decide di praticare filosofia esoterica.
I concetti filosofici dell'esoterismo hanno la caratteristica di individuare come centro dei propri interessi "la coscienza della totalità del presente" vissuto capace di afferrare gli interessi del filosofo che, attraverso le sue "idee" sulla coscienza del tutto in cui vive si fa, di fatto, portavoce della coscienza universale presso gli uomini.
All'inizio dell'attività di studio e di approfondimento, la persona riceve tutta una serie di input, di idee, di intuizioni, che funzionano come vere e proprie esplosioni che illuminano e trasformano la sua coscienza.
I concetti diventano chiari. La persona li fagocita, li fa propri, e li riproduce in maniera soggettiva nel mondo in cui vive.
La persona si trasforma, Non è più la persona che aveva quelle idee iniziali dalle quali è partita per il suo viaggio all'interno della filosofia esoterica, ma è un'altra persona, attraversata da quei concetti, che pensa il mondo per concetti e non più per forma.
I concetti della filosofia, qualunque ne sia la sua "natura" hanno la caratteristica di essere concetti al di fuori del tempo razionale. Non esistono concetti antichi e concetti moderni. I concetti sono presenti, tutti insieme, davanti a chi pratica filosofia. Non c'è differenza temporale fra cosa dice Archita di Taranto e ciò che dice Onfray o Galimberti o Popper o Marx. Le idee, i concetti, sono atemporali anche quando i filosofi si copiano l'uno con l'altro.
Chi vive con intensità questo tipo di pratica si trova a vivere "fuori dal tempo" oppure, se preferite, è necessario uscire "fuori dal tempo" per poter far che questa pratica sia tale da modificare la persona che la vive.
Ad un certo punto la persona si trova davanti ad un bivio nel quale dovrà scegliere: persona o idee.
Metterà in rilievo la propria persona nella sua "grande capacità" di trattare la filosofia esoterica, oppure metterà in rilievo la filosofia che tratta?
Se metterà in rilievo sé stesso come persone, inevitabilmente finirà come quell'imbecille del "In verità, in verità vi dico..."; se metterà in rilievo i concetti di filosofia scoprirà un immenso ideale che ancora deve praticare. Nel primo caso diventerà un nuovo esoterista che proclama le nuove verità che ha scoperto, nel secondo caso dovrà uscire dalla filosofia esoterica e affrontare la filosofia che domina la società in cui vive.
Nel primo caso rimarrà confinato in quella discarica della cultura che è l'esoterismo; nel secondo caso affronterà la filosofica che controlla e domina la società in cui vive cercando di individuarne i concetti, le criticità, il divenuto, i meccanismi concettuali che hanno portato la società ad essere quello che è diventata progettando concetti che possono favorire ciò che la società potrà essere.
La medesima questione si apre anche quando qualcuno voglia praticare spiritismo.
----continua nella quarta parte----
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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