Il mese di ottobre si apre con una grave difficoltà finanziaria per l'Italia i cui politici sono più preoccupati dei futuri esiti elettorali che non delle condizioni del paese. Il Governo Italiano è entrato in conflitto con l'Europa sia per le finanze che per l'immigrazione. L'inflazione rimane alta e continuano i finanziamenti all'Ucraina.
Ottobre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
Argomenti del sito Religione Pagana
31 ottobre 2023
Talete di Mileto è un po' diverso dagli altri considerati "sapienti".
Più che guardare al potere, Talete guarda all'uomo che abita il mondo.
Mentre in altri sapienti il centro del loro discorso è il potere al quale gli uomini debbono obbedienza o, quanto meno, deferenza, in Talete il centro del discorso è l'uomo. Il singolo uomo che abita la società nella quale vive
Scrive di Talete il Diels-Kranz:
d) Talete milesio, figlio di Examio, disse:
1. Malleveria porta sventura.
2. Ricordati degli amici presenti e assenti.
3. Non abbellire il tuo aspetto, ma sii bello in ciò che fai.
4. Non arricchirti in modo disonesto.
5. Il tuo discorso non ti renda odioso a coloro che ti sono vicini fiduciosamente,
6. Non esitare a lusingare i genitori.
7. Del padre non accogliere ciò che non val nulla.
8. Quali benefici arrecherai ai genitori, tali tu stesso riceverai in vecchiaia dai figli.
9 . Difficile è conoscere se stesso.
10. La cosa più piacevole è ottenere quel che si desidera.
11. Cosa molesta è l'inazione.
12. Cosa dannosa è l'intemperanza.
13. Cosa gravosa la mancanza di educazione.
14. Impara ed apprendi ciò che è meglio.
15. Non essere inattivo, neppure se arricchisci,
16. Nascondi i mali in casa.
17. Sii invidiato piuttosto che commiserato.
18. Usa della misura.
19. Non credere a tutti.
20. Cominciando abbellisci te stesso.
Tratto da: Diels-Kranz, I presocratici testimonianze e frammenti, Editore Laterza, 1990, pag. 74 e 75
La malleveria è un impegno assunto a proposito del comportamento o della condotta di altri. Tale impegno, secondo Talete, porta sventura. Dare una garanzia per il comportamento di altre persone porta a far dipendere sé stesso da decisioni, propositi e progetti che non sono propri. Ci si apre ad altri e si accettano responsabilità per azioni delle quali non esiste un controllo soggettivo.
Forte è l'accento di Talete su quello che riguarda il singolo individuo.
E' come se Talete parlasse a sé steso e dicesse, a sé stesso, che cosa gli conviene fare per stare meglio nella vita e nella società.
Proviamo a prendere i 20 principi che il Diels-Kranz e, alla frase, anteponiamo "Io devo..." per ottenere i migliori rapporti fra me e il mondo in cui vivo.
1. Io non farò malleveria a nessuno;
2. Io mi devo ricordare degli amici, assenti o presenti perché il benessere dei miei amici è il mio stesso benessere.
3. Non devo essere bello per ciò che appaio, ma devo essere bello nelle mie azioni e nelle mie scelte.
4. Io devo rispettare le regole sociali e arricchirmi, quando è possibile, solo rispettando le regole sociali.
5. Io devo alimentare la fiducia di chi mi è vicino, con le parole e con le azioni.
6. Io devo lusingare. Significa che io devo "suscitare piacere, soddisfazione" in tutte le persone che mi circondano. I genitori sono parte di questo a condizione che i genitori lusinghino i figli.
7. Io non devo accogliere, di mio padre, quanto non vale nulla nel momento in cui comprendo che "quello" non vale nulla. Devo proteggere me stesso, non obbedire a mio padre.
8. Io devo arrecare benefici ai genitori perché questo mi beneficia, non perché devo obbedienza ai miei genitori.
9 . Io non sono tenuto a conoscere me stesso, ma a manifestare me stesso in ogni condizione della vita.
10. Io posso ottenere il piacere ottenendo quanto desidero.
11. Io devo agire per progetto e per azione, altrimenti molesto me stesso impedendomi di trasformarmi.
12. Io devo controllare l'intemperanza; non posso farmi controllare l'azione da ciò che ho in mezzo alle gambe.
13. La mancanza di educazione, rispetto a norme e regole della società, mi può diventare estremamente gravosa.
14. Io devo imparare ed apprendere il meglio del meglio perché, in questo modo, sono in possesso di una cultura che mi permette di vivere nelle società senza problemi.
15. Io non devo essere inattivo, nemmeno se mi arricchisco. Devo essere pieno di interessi sia nei confronti del mondo che per quello che mi dà piacere.
16. Devo nascondere i mali in casa perché qualcuno potrebbe usare quei mali come una mia debolezza e agire contro di me.
17. Devo agire in modo tale da farmi invidiare piuttosto che agire in maniera miserabile e farmi compatire per la mia miseria.
18. Quando agisco nel mondo non posso arraffare o pretendere oltre quanto mi è necessario. Devo prendere con misura e con criterio. Devo usare una logica che possa contenere in maniera accettabile quanto faccio .
19. Non devo credere a tutti per qualunque cosa. La fiducia si concede con parsimonia ed oculatezza.
20. Qualunque cosa io debbo intraprendere, prima di tutto devo lustrare me stesso. Farmi "bello" rispetto a quanto vado ad affrontare.
I principi di Talete sono principi volti a migliorare la condizione dell'uomo nel mondo. Di ogni uomo perché sono attribuibili a Talete stesso. Non sono principi che istigano, in qualche loro parte, all'obbedienza a terzi
31 ottobre 2023
Il cambiamento è prodotto da equilibri che si spezzano in un presente che sembra persistere.
Quando si spezzano gli equilibri, muore un presente che alimenta la necessità di ripristinare nuovi e diversi equilibri.
La rottura degli equilibri, necessitano di una rivisitazione della situazione, butta al macero una parte di ciò che si è squilibrato e la ricostruzione dell'equilibrio procede per selezione degli oggetti che vengono reimpiegati e di quelli che vengono scartati.
31 ottobre 2023
In un mondo in cui gruppi di uomini progettano, in piccolo o in grande, per assicurarsi dei vantaggi sociali, il complottismo è una garanzia a protezione dei gruppi di uomini che progettano e che hanno interesse a non rivelare i fini dei loro progetti.
Il male è altro diverso da sé.
Su quel male si concentra l'attenzione di un'opinione pubblica che viene distratta dai progetti in corso.
Si ripeta cento volte che l'uomo che cura è un assassino e una parte dell'opinione pubblica crederà ciò.
Si ripeta cento volte che un assassino è un uomo buono e una parte dell'opinione pubblica crederà ciò.
Il complottismo orienta una parte dell'opinione pubblica occultando progetti di gruppi che possono essere definiti complotti e che non devono essere accusati di complotto per portare a buon fine progetti di modificazione sociale.
E' la realtà nella quale viviamo.
Un po' alla volta è calato il silenzio in una realtà che si agita fra complotti immaginari e complotti reali che appaiono talmente assurdi da essere più irreali dei complotti immaginari.
C'è un metodo per distinguere gli uni dagli altri e sono le azioni che avvengono nella società, ma gli uomini e le donne sono stati educati a vedere solo ciò che vogliono vedere e ad interpretare i fatti con ciò che è più affine ai propri desideri. In questo modo relegano i fatti in un indistinto rumore di fondo della loro coscienza e della loro consapevolezza.
Si chiama "condizionamento educazionale", povero di cultura, perché viene nutrito da una cultura preconfezionata, in una psiche smarrita alla ricerca di un'identità, di un'appartenenza incapace di soddisfare la propria soggettività.
30 ottobre 2023
C'è l'ideologia nazista che emerge nella società ogni giorno più aggressiva nella convinzione dell'impunibilità di ogni violenza perpetrata contro coloro che vengono definiti "deboli" o "emarginati". Si vive questa violenza con una certa indifferenza anche quando questa violenza si fa corruzione, evasione fiscale, sottrazione di fondi alla comunità giustificata come "necessità di bilancio".
Questa violenza viene vissuta dalle persone con una certa indifferenza fintanto che le persone non diventano vittime in episodi che scaturiscono dall'ideologia nazista veicolata dalle necessità di sopraffare in gruppi di persone più o meno violente.
Così la violenza sessuale, la soluzione di controversie familiari con l'uso di coltelli, l'aggressione agli emarginati, il bullismo diffuso, lo sfruttamento del lavoro nero, il caporalato, il lavoro sottopagato che si svolge fra minacce e ricatti, diventa sempre più diffuso.
L'articolazione di questa violenza sociale è come un cancro che invade ogni membra del corpo sociale. La putrefazione che induce è senza fine.
O meglio, c'è una fine. La fine è determinata dalla manifestazione di una violenza così grande da fondere in sé stessa, annullandole, ogni violenza interna alla società. Tipo, una riproduzione della seconda guerra mondiale o una crisi economica talmente violenta da portare in miseria tutta quella "classe" media della società che alimenta l'arroganza della supremazia.
I singoli individui possono solo proteggere sé stessi, ma l'emergere dell'ideologia nazista suprematista può essere distrutta solo da altri suprematismi a cui si può far fronte solo con una diversa società.
La storia non ha insegnato nulla perché le persone vengono educate a non conoscere la storia, ma a pensarsi create ad immagine e somiglianza di un Dio padrone e, in quanto tali, esse stesse padrone di altri uomini.
30 ottobre 2023
La fontana monumentale di Ortigia-Siracusa dedicata ad Artemide
nella leggenda di Aretusa e Alfeo
Molte leggende furono pensate da poeti e filosofi che percorsero le strade dell'antica Siracusa.
Una città potente della Magna Grecia che si oppose sia a Cartagine che a Roma.
Tuttavia la Sicilia è attraversata da un grande buco culturale, facilmente spiegabile date le condizioni, costituito dalla mancanza del rinascimento italiano.
La Sicilia è invasa dalle opere del barocco accentuate nella specificità del barocco Siciliano che accentua la "magnificenza di Dio".
Si deve attendere l'unità d'Italia per ricordare in Sicilia gli Antichi Dèi e rivalutare quell'immenso patrimonio archeologico che fino a poco prima era oggetto di saccheggio.
La fontana di Ortigia dedicata ad Artemide (Diana dei romani) è un tentativo di recupero di una leggenda che vede legata Siracusa alla Grecia attraverso la figura della ninfa Aretusa della quale si innamorò Alfeo, un fiume del Peloporneso. Alfeo inseguì la ninfa che chiese la protezione di Artemide che la trasformò in una fonte. Alla fine Alfeo dal Peloporneso raggiunse Aretusa che cedette all'amore di Alfeo unendo le acque nella fonte di Ortigia a Siracusa.
Simbolicamente la leggenda vuole sottolineare il legame fra Siracura e il Peloporneso.
Queste leggende, riprese con la costruzione della fontana monumentale in Piazza Archimede a Siracusa nel 1907, servirono per costruire una "specificità mitica" della città separandone la storia dall'omologazione nei confronti del cristianesimo.
La fontana monumentale racconta di Artemide e del principio femminile della vita. Artemide è una delle tre divinità del Mito che sono "vergini" nel senso che nessuno può possedere. Noi siamo abituati a vedere la Diana romana e identificarla con Artemide. Ma Artemide è una bambina di 9 anni, non è una donna matura come appare in molte raffigurazioni, ed è la rappresentazione del "principio femminile della vita". Se appare logico che la bambina sia "vergine", appare ancor più logico, dal punto di vista religioso, che nessuno può possedere il principio femminile della vita. Il principio femminile della vita si può abitare, ma non si può possedere (come del resto le altre due "vergini" del Mito, la verità, Estia, e l'arte dell'agguato, Atena, si possono abitare, usare, ma non possedere).
La ripresa degli argomenti legati al Mito, al di là che siano Mito o leggende derivate dal Mito, servono per liberare gli uomini dalla coercizione cristiana anche se il cristianesimo riproduce continuamente "storie" attraverso le quali soffocare il Mito per impedire agli uomini di uscire dall'assolutismo della sottomissione imposta dal suo Dio.
La fonte di Ortigia-Siracusa dove Aretusa e Alfeo si sono incontrati
Caratteristico è il papiro che proveniente dall'Egitto ha trovato il suo ambiente
30 ottobre 2023
Il viaggiatore della vita
vive con le valigie sempre pronte.
Nessuno sa quando di là passerà il treno
o quando sarà necessario correre all'aereoporto.
Il mondo non aspetta.
Sia che sia fatto di uomini o di cose.
Il viaggiatore della vita
a volte prende treni troppo in fretta
Non aspetta il treno dopo.
Dopo è troppo tardi.
Il sole non aspetta l'alba o il tramonto.
Tutto avviene seguendo l'uno all'altro.
Il viaggiatore della vita non rimpiange
di aver preso treni troppo presto o troppo tardi.
Ha corso e non poteva correre di più.
Ha preso il treno anche quando non sapeva dove quel treno portava.
29 ottobre 2023
Più i film rappresentano streghe e stregoni che modificano, o interpretano, la realtà razionale, usando energie occulte, formule occulte e quant'altro, e più allontanano le persone dalla magia e dalla stregoneria.
Per raccontare una storia e fare un film fantasy è necessario mettere in scena una realtà che si trasforma. Ecco la strega che usando una rappresentazione di energia fa levitare la scopa o il tavolo. Usando l'energia che esce dalle sue mani opera una guarigione. Con l'abracadabra si trasforma l'acqua in vino.
In sostanza, viene rappresentata come magia o stregoneria quanto è descritto nei vangeli e nella bibbia.
Solo questo è rappresentabile in un film, in una storia visualizzata, capace di coinvolgere i neuroni specchio dello spettatore.
La trasformazione magica di un soggetto che amplia la sua conoscenza del mondo attraverso la pratica di stregoneria non è rappresentabile se non per simboli. Non è rappresentabile filmicamente in quanto non si può filmare la modificazione della conoscenza che avviene in un individuo. Si può solo rappresentarla, mediante scelte e azioni, per ciò che è in quel momento. L'individuo non è divenuto, né si conoscono le scelte nella specifica oggettività in cui si è trasformato. Si può rappresentarlo in quel momento, come se sempre fosse stata così.
Guardare un film su streghe che operano è come guardare un film su Gesù che fa i miracoli.
Il meccanismo è sempre lo stesso. Il super-uomo o la super-donna che modificano l'oggettività del mondo in cui vivono.
La ricerca di poter modificare l'oggettività del mondo in cui si vive diventa l'oggetto della ricerca di chi pensa di praticare stregoneria mentre, al contrario, fa solo buffoneria.
Tuttavia, anche la buffoneria può avere un suo lato positivo se il fallimento, volto alla ricerca della modifica del mondo porta l'individuo a riflettere che l'unica modifica possibile è la modifica di sé stesso che può modificare le sue relazioni col mondo. Per un individuo che, usando questo tipo di percorso, giunge a comprendere la possibilità di modificare e trasformare sé stesso, migliaia di individui hanno cercato i super-poteri finendo solo per distruggere la propria vita.
29 ottobre 2023
La psicologia, la sociologia e la psicanalisi sono branche della filosofia metafisica.
Queste "scienze" vanno alla ricerca di "ciò che l'uomo è" in una visione creazionista del modello uomo creato da Dio.
Negli ultimi tempi, qualcuno ha tentato degli approcci diversi sia in psicologia che in sociologia. Ma tali approcci non hanno dato nessun risultato in quanto, lo scopo di tali scienze dal punto di vista della cultura dominante, è quello di gestire meglio gli uomini riuniti in un gregge e non quello di fornire all'uomo del gregge strumenti utili per il sé stesso che potrebbero portarlo anche ad uscire dal gregge rendendosi ingestibile da parte del comando sociale.
Mentre la psichiatria ha raggiunto successi grazie alla neurologia e all'analisi cerebrale ottenuta mediante i nuovi strumenti scientifici sfociando in una branca della medicina che studia e manipola le connessioni neuronali, le scienze comportamentali si sono fermate per non inficiare il modello creativo di Dio.
E' indubbio che eventi catastrofici provocano traumi psicologici nelle persone, ma i traumi psicologici sono provocati nell'ambiente psichico costruito dal sistema educazionale cristiano che, convincendo l'uomo di essere nelle "grazie di Dio", non comprende come l'evento catastrofico lo stia travolgendo. Lo stridere fra la convinzione dell'onnipotenza dell'identificazione soggettiva con Dio e l'essere vittime di catastrofi o sconfitte personali crea un trauma. Non è l'evento catastrofico che crea un trauma nell'uomo, ma l'attività educazionale del cristianesimo (e con essa dell'ebraismo, dell'islamismo, del buddismo, ecc.) che facendo pensare l'uomo ad immagine di Dio lo rendono inadeguato ad affrontare eventi catastrofici.
I traumi psichici sono adattamenti soggettivi individuali a condizioni oggettive. Quando la struttura soggettiva è manipolata dal cristianesimo in nome di Dio, il cristiano non è sufficientemente duttile da adattare la propria struttura psichica al nuovo evento e, peggio, non ha gli strumenti né per prevederlo né per farvi fronte.
La psicologia, la psicoanalisi, la sociologia danno una lettura di una realtà in essere, sia delle persone che delle società. La realtà in essere è il prodotto di modificazioni che non hanno coinvolto solo un insieme di persone, ma un insieme di singoli individui, che hanno messo in atto le loro singole azioni, apparendo come un insieme di insiemi che, comunque, sfuggono ad una omologazione generalizzata ad ogni osservatore esterno.
L'osservatore esterno è ciò che fa lo psicologo, il sociologo e lo psicoanalista: si pensano Dio al di sopra delle nubi ed osservano le persone in quanto gregge.
Non vivono e non abitano le stesse tensioni e gli stessi problemi delle persone. Non percepiscono la stessa realtà psico-emotiva delle situazioni vissute dalle persone e cercano spiegazioni razionali in un mondo che non può essere razionalmente descritto. Le spiegazioni razionali sono le uniche spiegazioni che consentono al comando sociale di condannare gli uomini, di controllarli, di gestirli, di sottometterli. La realtà irrazionale, non codificabile mediante le parole, è una realtà che sfugge al comando sociale pur essendo vissuta e abitata dagli uomini.
Più gli uomini manifestano una struttura psico-emotiva che si differenzia, sia pur di poco, dagli altri uomini allontanadosi dai modelli educazionali imposti, più si modifica l'intero insieme sociale che non risponde più ai modelli sociologici predeterminati.
Minore è l'attività coercitiva sull'infanzia ad opera del cristianesimo e maggiore è la distanza fra le scelte umane e le previsioni dei modelli sociologici e psicologici delle persone.
Si tratta di filosofia metafisica. La filosofia della trasformazione dell'uomo nel mondo che per duemila anni è stata violentata dalla filosofia metafisica della verità che, nell'epoca attuale, emerge come esigenza pensandosi diversa come branca dalla filosofia metafisica in un'affannosa ricerca delle propria identità. E' l'educazione cristiana che riconduce ogni tentativo di individuare i meccanismi individuali e sociali della trasformazione soggettiva in meccanismi dell'espressione di Dio nella realtà dell'uomo.
Hillman ebbe a dire che la psicoanalisi dopo 100 anni è ridotta ad un cumulo di macerie, non che lui non vi abbia contribuito con i suoi arché di Dio, con qualunque nome li ha chiamati. Sta di fatto che prende atto del fallimento. Un fallimento che deriva esclusivamente dal non aver affrontato l'educazione cristiana imposta ai bambini nel suo insieme.
Si preferisce migliorare l'educazione per rendere più efficiente l'attività di controllo e dominio del Comando Sociale sugli uomini che, sempre e comunque, devono essere ridotti a massa informe priva della propria individualità.
L'educazione dell'infanzia non serve al futuro uomo, ma deve servire al Comando Sociale, sia esso genitoriale o Statale, di controllare il futuro adulto in quanto oggetto d'uso mettendo paletti e regole morali capaci di condizionare e delimitare le sue scelte. Da qui la diffusione della malattia mentale, sia pur non socialmente invalidante, vissuta da tutta la popolazione delle società cristiane, ebree, islamiche, buddiste o induiste.
28 ottobre 2023
Le persone non immaginano quanto sia vasta l'azione dei cristiani nello stuprare bambini e bambine. Fa parte della strategia cristiana per imporre la fede cristiana in nome di
Gesù, uno stupratore di bambini che nessuno nelle società osa accusare per poter perpetrare la violenza sui minori nella società in nome della fede cristiana. Non è un caso che solo la destra fascista, a cui Meloni ha dato appoggio e consenso sventolando il crocifisso, il partito di Vox, ha votato in Spagna a favore della violenza sui minori e contro l'istituzione di un difensore civico che possa opporsi alla chiesa cattolica e alla sua attività di terrorismo nella società.
Scrive il Fatto quotidiano:
"440mila vittime di abusi sessuali in ambienti religiosi, quasi la metà sono minori": l'indagine del Difensore civico
In Spagna circa 440mila persone, ossia l'1.13% della popolazione maggiorenne, dichiara di aver subito abusi sessuali in ambienti religiosi. Di questa percentuale, lo 0.6% afferma di averle subite direttamente da parte di un prete o religioso cattolico, mentre gli altri dicono di averle subite da parte di laici. Inoltre, quasi la metà dei casi, circa 200mila, riguarda minori. Sono queste le cifre emerse da un sondaggio commissionato dal Congresso dei deputati nel marzo 2022, con l'unico voto contrario di Vox, e affidato al Difensore civico, una struttura indipendente che si occupa della tutela dei diritti fondamentali della persona.
[Fonte: Il fatto quotidiano del 27.10.2023]
Questo problema sociale è un problema religioso. Fintanto che si crederà che i bambini siano oggetti di possesso di un qualche padrone in nome di Dio, di Gesù o della famiglia cristiana, la famiglia tradizionale, i bambini subiranno violenza, espressa in diversi gradi, al fine di sottometterli ad una credenza, ad un'autorità, che ruba loro la vita.
28 ottobre 2023
Fecero guerra agli operai perché volevano combattere i "comunisti". Questi sporchi operai che con i loro scioperi ricattavano il paese pretendendo l'applicazione dei principi Costituzionali contro la pretesa del libero arbitrio di Dio di "pagare" gli operai come lui voleva per i propri interessi.
Hanno fatto una guerra talmente violenta che hanno impoverito la società civile.
Essere un operaio metalmeccanico non significa solo "stringere bulloni" significa avere una cultura che riguarda il tempo, la trasformazione e la persistenza nel lavoro. Essere un operaio significa accumulare il poco mese dopo mese. E' la società stabile che garantisce la positività della condizione dell'operaio al di là del salario e della contrattazione.
E così spostarono le fabbriche prima nell'est Europa e poi in Asia. Il risultato è che quelle nazioni oggi hanno operai mentre l'Italia è ridotta a queto.
Riporto da La Repubblica on-line:
"Siamo pieni di lavoro, ma non troviamo personale qualificato". Il grido d'allarme delle aziende del Nord.
Le acciaierie e le aziende meccaniche distribuite tra Brescia, Vicenza, Padova, Udine hanno fatturati in crescita ma devono fronteggiare una grave carenza di operai, periti, ingegneri, manutentori. "Solo in Friuli servono di 100 mila lavoratori entro il 2027".
MILANO – E' allarme rosso per le aziende metallurgiche e meccaniche del nord Italia per la mancanza di mano d'opera qualificata. Sia colletti blu che colletti bianchi. La domanda in questi settori sta tirando molto, le aziende stanno progettando di aprire nuovi stabilimenti ma i piani trovano un ostacolo serio nella carenza di personale.
---Fine citazione--La Repubblica---
Ogni iniziativa per richiamare giovani a fare gli operai è fallimentare perché significa chiamare giovani a fare gli operai in una società fallimentare. Una società che oggi richiede operai e domani li licenzia, li lascia per strada come merce di scarso valore. Tutta la sicurezza del lavoro è stata demolita. Il sindacato operaio è stato privato della forza di contrattazione. L'operaio non si sente protetto in una società di diritti, ma si sente schiavo di un insieme che vuole disporre arbitrariamente della sua vita. Quando gli operai protestavano, la polizia ha spaccato loro la testa a manganellate e nessun magistrato ha inquisito la polizia di Stato costringendo gli operai a dire: "Ma a me chi me lo fa fare di rivendicare i diritti Costituzionali davanti a tanta violenza?"
In questo modo l'operaio ha indotto suo figlio a trovare un lavoro diverso. Un lavoro in cui ottenere un maggior rispetto oltre a migliori condizioni di vita. Eppure, come diceva qualcuno, "la merda" non si può spalare col computer e se a colui che spala "merda" non garantisci gli stessi diritti e lo stesso stipendio di chi usa il computer, va a finire che inizia ad usare il computer lasciando all'imprenditore il compito di sparare la "merda".
E' ABC della sociologia!
E' facile leggere notizie come queste riportate da Il Gazzettino di Venezia:
Esplosione alle Acciaierie Venete, il terrore degli operai: «Una bomba, investiti da schizzi incandescenti». Due operai morti nel 2018: dopo 5 anni il processo è ancora aperto, prossima udienza il 30 gennaio.
Acciaierie Venete, i sindacati: "E' lo stesso capannone dove sono morti Marian Bratu e Sergiu Todita"
[fonte: Il Gazzettino]
Il processo a rilento per favorire gli imprenditori e gli operai che vivono nell'insicurezza. Dai cognomi degli operai morti mi sembra che si tratti di due operai provenienti dalla Romania.
L'insicurezza sociale provoca la mancanza di una manodopera sempre e comunque sottopagata rispetto all'organizzazione di una società che vive nell'incertezza e nella precarietà sistemica.
Pagano poco i dipendenti e accusano i possibili dipendenti di "non aver voglia di lavorare" come se il lavoro che offrono potesse essere considerato appetibile.
Scrive Il Gazzettino:
Chiude la storica pizzeria Da Gennaro: "Non trovo personale, pochi disposti al sacrificio" Venezia, cercasi personale negli hotel: "Alziamo le paghe nei giorni festivi per attirare i giovani, ci sono 10mila posti fissi" Casalserugo. Il pastificio Artusi offre lavoro ai giovani: "Contratto a tempo indeterminato, ma sono introvabili e rifiutano i turni" Comune al collasso, un solo vigile e dipendenti allo stremo: scatta lo stato di agitazione
[fonte: Il Gazzettino on line di oggi, 28.10.2023]
Cosa mi interessa se tu oggi mi assumi a tempo indeterminato e domani mi licenzi?
Che garanzie ho io, lavoratore, di venire da te se oggi lavoro e domani sono in cassa integrazione o peggio?
Aumenti le paghe la domenica? Ma non dici di quanto. Pagami 4 volte lo stipendio che ho accettato nei giorni non festivi.
Il comune è al collasso perché non trova personale? Ve la ricordate la "guerra ai bamboccioni" che non colpiva gli assenteisti dal pubblico impiego, ma colpiva i lavoratori del pubblico impiego diminuendo loro le paghe e aggravando le condizioni di lavoro?
Scelte di governi Berlusconiani attenti alla propaganda suscitando odio contro questa o quella categoria sociale.
Venti anni fa sembrava assurdo che ci sarebbe stata una reazione popolare così vasta.
Gli imprenditori paghino il personale anziché derubarlo per i loro interessi. Solo allora troveranno persone che lavorano per loro facendoli guadagnare. Già perché smettiamola di dire che gli imprenditori "danno lavoro ai dipendenti", sono i dipendenti che "danno profitto" ai loro datori di lavoro.
28 ottobre 2023
Mi rimangono da scrivere altre quattro fatiche attraverso le quale l'uomo si trasforma in un Dio all'interno della Partita Mondiale di Calcio della Filosofia.
Si tratta di percepire momenti e percorsi attraverso i quali l'umanità si è trasformata, nel tempo razionale attuale, vivendolo in un momento in cui il tempo è un mondo a sé privo di passato e privo di futuro.
Quando iniziai il mio percorso di Stregoneria, oltre 40 anni or sono, non c'erano nomi di Dèi nel mio mondo, solo soggetti viventi e intelligenti la cui coscienza riconducevo alla forma con cui la ragione li identificava. Che la Terra avesse una coscienza e fosse in grado di progettare, mi fu subito chiaro. Come il Sole, la Luna, gli animali, le piante e i luoghi.
La mia Stregoneria altro non era che relazione fra il mio vissuto e il vissuto di un mondo che viveva. Fra i miei progetti e un mondo fatto da un insieme di soggetti che progettavano.
Poi arrivò la Religione di Roma Antica. Tutto quell'immenso di soggetti che progettano iniziarono ad avere un nome al di là della forma con cui la ragione li rappresentava. Fu lo "sciamanesimo" di Roma Antica a prendermi per mano e a guidarmi nell'esplorazione dell'immenso.
In quel momento, come un nuovo scopritore, pensavo di aver trovato la soluzione del presente magico dell'esistenza.
Ma fu la "religione sciamanica" di Roma Antica che mi raccontò come tutti gli uomini, che noi dividiamo in popoli, hanno lo stesso percorso di conoscenza pur chiamando le cose con nomi diversi.
All'inizio discriminavo. La religione di Roma, cosa diversa dalla religione di Grecia, dalla religione Egiziana, dalla religione Assira, dai culti Nordici, ecc.
Uno di questi era Ercole.
Lo interpretavo come una sorta di "super-uomo", come modello di macisti impotenti.
Impiegai molti anni per comprendere che, al di là di tutte le strutture leggendarie che vennero sovrapposte nel corso degli anni al mito, le "fatiche di Ercole" altro non erano che una rappresentazione di una via alla conoscenza, alla trasformazione dell'uomo nella sua esistenza.
Ora, quando mi volto a guardare il mio percorso di conoscenza mi rendo conto, almeno penso, di quanto cammino ho fatto e quando guardo avanti mi rendo conto dell'immenso buio del non conoscere che ancora devo percorrere.
Penso di aver percorso il mio cammino più in fretta che ho potuto e ancora ho fretta di correre perché non so quando dovrò fermarmi.
Tutte le Antiche Religioni pre-filosofiche sono religioni che indicano la trasformazione dell'uomo mediante modelli emotivi che vengono proposti all'uomo. All'uomo adulto, alle donne, all'infanzia. Erano religioni della trasformazione, della libertà prima dell'avvento delle religioni della verità e della sottomissione.
Ora gli uomini pensano che la sottomissione sia una condizione naturale dell'esistenza umana e faticano a comprendere come il magico e il magnifico è ogni istanza che porti fuori dalla sottomissione tagliando il filo spinato, fisico o morale, della coercizione.
Per questo stupiscono le Antiche religioni: parlano di libertà dell'uomo quando le religioni rivelate, prodotte dalla filosofia metafisica come viene insegnata nella società, parla di schiavitù e legittimazione della schiavitù.
Per questo Ercole, in quanto modello di uomo che affronta le condizioni della propria vita, si trasforma in un Dio ed è inganno del Mito quando si afferma che Ercole porta a termine le sue fatiche perché figlio di Zeus. Tutti i nati nella natura sono figli di Zeus, perché tutti i nati nella natura respirano aria e l'aria altro non è che realtà, sostanza e corpo fisico di Zeus che i nati nella natura, respirando, modificano sia come struttura fisica, sia come coscienza che gli antichi definivano come Zeus.
Ogni Essere della Natura, ogni Essere Umano, uomo o donna, è un Ercole che affronta le condizioni della propria esistenza ed è questo Dio che nella Partita Mondiale di Calcio della Filosofia si chiama Beppi di (o da) Lusiana. Perché bisogna essere come Beppi di (o da) Lusiana e avere una consapevolezza di sé stessi, in quanto cittadini, per trattare alla pari con gli Dèi e chiamare il Dio dei cristiani con il suo vero nome: il macellaio di Sodoma e Gomorra!
Le giumente di Diomede e Beppi di (o da) Lusiana
27 ottobre 2023
Dall'ottava fatica di Beppi di (o da) Lusiana:
L'uomo velato rivolse lo sguardo alle cavalle e poi si girò verso Beppi dicendo. "Anche tu vuoi essere liberato dal dolore?"
Beppi di (o da) Lusiana si alzò dal ceppo, fissò quel volto antico e parlò con le parole di Bertolt Brecht:
Davvero vivo in tempi oscuri!
La parola innocente è stupida. Una fronte liscia.
Indica sensibilità. Chi ride
E' solo perché non ha avuto ancora
La tremenda notizia.
Che tempi sono questi, in cui
Un discorso sugli alberi è quasi un delitto
Perché implica un tacere su tanti misfatti!
Quel tale che cammina tranquillo per strada
Forse è già irraggiungibile per gli amici
In difficoltà?
E' vero: mi guadagno ancora da vivere
Ma credetemi: è solo un caso. Niente
Di quel che faccio mi autorizza a saziarmi.
Sono stato risparmiato per caso. (Se la fortuna mi lascia sono perduto).
Mi dicono: mangia e bevi! Sii contento che qualcosa ce l'hai!
Ma come posso mangiare se quel che mangio
Lo strappo all'affamato e l'acqua
Che bevo manca all'assettato?Eppure mangio e bevo.
Mi piacerebbe anche essere saggio.
Nei vecchi libri è scritto quel che è saggio;
Star lontano dalle lotte del mondo e vivere
Senza terrore quel po' che c'è da vivere
Farcela anche senza la violenza
Ricambiare il bene con il bene
Non soddisfare i propri desideri ma dimenticarli
Questa è saggezza.
Tutto ciò non so farlo:
Davvero vivo in tempi oscuri!
Venni nelle città al tempo del disordine
Quando regnava la fame.
Venni tra gli uomini al tempo della rivolta
E protestai con loro.
Così passò il tempo
Che mi fu dato in terra.
Le strade ai tempi miei portavano in palude.
La lingua mi tradiva al carnefice.
Poco potevo fare. Ma i dominatori
Sedevano più sicuri senza me, questo speravo.
Così passò il tempo
Che mi fu dato in terra.
Le forze erano poche, la meta
Assai lontana
Era chiara e distinta, anche se per me
Irraggiungibile.
Così passò il tempo
Che mi fu dato in terra.
Voi che emergerete dalla marea
Che ci ha inghiottito,
Quando parlerete delle nostre debolezze
Pensate anche ai tempi oscuri
Da cui siete scampati.
Passammo infatti, cambiando i paesi più spesso delle scarpe,
Tra le lotte di classe, disperati
Quando solo ingiustizia c'era e non protesta.
Pure sappiamo:
Anche l'odio per le bassezze
Stravolge i tratti.
Anche la rabbia per l'ingiustizia
Arrochisce la voce. Ah, noi che volevamo
Preparare il terreno per la gentilezza,
Non ci fu dato d'essere gentili.
Voi però, quando sarete al punto
Che l'uomo è di aiuto all'uomo,
Pensate a noi
Con indulgenza.
Bertolt Brecht, Ai posteri, da: Poesia moderna e contemporanea, Editore Pagine, 2001, pag. 309
Poi Beppi disse ancora."L'umanità vive sempre in tempi oscuri perché le tenebre coprono la sua esistenza. Uomini e donne squarciano il velo delle tenebre con sforzi immani portando raggi di luce in un cammino fatto di fallimenti e di cadaveri. Quando una via, nella quale ci trasformiamo, è fatta di fallimenti e il fallire sembra essere l'unico risultato dell'azione, l'azione nel fallire è l'unica cosa che ci trasforma. Ci rende uomini e donne vivi e presenti in un mondo illusorio che continua ad esistere nell'oscuro della propria esistenza."
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27 ottobre 2023
Dall'ottava fatica di Beppi di (o da) Lusiana:
E l'uomo velato riprese il suo discorso.
"Il buio scende quando le prospettive hanno chiuso le porte e uomini e donne cannibalizzano loro stessi nel vago tentativo di sopravvivere ad un buio che li travolge. Il nulla in cui un'esistenza è diventata. Nata fra progetti e tensioni, ha visto, a poco a poco, spegnersi ogni desiderio, ogni progetto, ogni tensione. Avvolti nella noia di un presente che esorcizzano risata dopo risata, camminano stanchi stillando frammenti di luce da ricordi di esperienze vissute ma dimenticate. Ci fu un tempo in cui quei cuori pulsavano di vita, ma ora sono spenti attraversati da venti freddi nella notte della vita che non vedrà mai più albe. Cosa produsse lo spegnersi della vita? Lo spegnersi di quella vita? In quante battaglie fu trascinata, da quando da cucciola tentava di gattonare nel mondo? Le battaglie affrontate da uomini e donne rubano loro un frammento di esistenza e ad ogni battaglia lasciano sul terreno un frammento della loro disperazione. Pochi sono coloro che splendono nella luce dopo tante battaglie. La vita consuma la luce della nascita. Uccide i progetti e lascia le persone vuote in un'esistenza che si spegne costringendole a supplicare di essere sottratte a quel dolore a cui non possono fuggire."
Ancora una volta, l'uomo velato tacque mentre la quarta cavalla soffiò dalle narici direttamente nel naso di Beppi che iniziava a capire in quanto, quel buio, non gli era così estraneo.
E la cavalla parlò con le parole di Paul Celan dicendo:
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26 ottobre 2023
Sto scrivendo l'ottava fatica di Beppe di (o da) Lusiana: la cattura delle cavalle di Diomede.
Per farlo mi servo della poesia tedesca del XIX e XX secolo.
Non sono abituato ad usare la poesia di altri come un mezzo di espressione nei discorsi relativi alla religione pagana. Eppure ai poeti è consentito scrivere cose che non è consentito a chi scrive in prosa ed è costretto a spiegare. Il poeta non spiega, il poeta afferma. Con le sue affermazioni fa sorgere un'emozione nel lettore. Quell'emozione si aggancia a quanto il lettore conosce e suscita un ricordo, una comprensione, a volte un'illuminazione in una condizione di buio che si voleva ignorare.
D'altro canto il racconto di Ercole e delle cavalle di Diomede è abbastanza truce da nascondere ogni significato religioso che poteva essere all'origine del racconto. Non esistono cavalli che possano mangiare carne. Il racconto è simbolico, ma il simbolismo viene nascosto da un'esposizione cruenta della situazione. E' un racconto così sanguinario da annichilire ogni tentativo di interpretazione religiosa.
26 ottobre 2023
Si tratta del traffico di schiavi che a volte arriva ad essere conosciuto in cronaca per qualche arresto.
Il fenomeno è diffuso, ma sembra che sia considerato dalle forze dell'ordine un reato minore anche se dovrebbe essere trattato come atto di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico.
Scrive Il Gazzettino di oggi:
Caporalato nell'agricoltura: denunciati due imprenditori. Per i loro lavoratori paghe da fame e alloggi al limite della decenza.
[Fonte Il Gazzettino on line - impossibile mettere il link all'articolo]
26 ottobre 2023
Dall'ottava fatica di Beppi di (o da) Lusiana, una cavalla di Diomede parla a Beppi:
E la cavalla parlò a Beppi con le parole di Nikolaus Lenan:
Hai visto un momento felice passare,
mai più ritrovato,
è bene guardare in un fiume,
dove tutto fluttua e trascorre.
Fissa dunque nella corrente lo sguardo,
più lieve sarà rinunciare a ciò
che ti fu strappato dal cuore,
a ciò che più ami.
Guarda fisso nel fiume,
fno a quando le lacrime scorreranno
e attraverso il loro flusso caldo
vedrai i flutti allontanarsi.
In sogno giunge l'oblio
a sanare le piaghe del cuore;
attraverso la sua pena vede l'anima
trascorrere sé stessa.
Nikolaus Lenau, "Sguardo nella corrente" da: Poesia moderna e contemporanea, Editore Pagine, 2001, pag. 75-77
26 ottobre 2023
Prove generali di squadrismo contro i più deboli della società:
Bombe ad Adria e Rosolina contro gli extracomunitari, potevano uccidere: arrestati tre ventenni bassopolesani, indagato un carabiniere. Adria, bomba carta contro la palazzina degli immigrati Botto fragoroso nel cuore della notte: allarme nel Villaggio vacanze di Rosolina mare
[fonte: Il Gazzettino]
26 ottobre 2023
Cosa succederà nel mondo nel prossimo futuro?
Verranno peggiorate le condizioni di vita di tutte le popolazioni occidentali mentre, al contrario, fra mille difficoltà e grandi sofferenze, spesso rappresentate dalla propaganda occidentale, il "terzo mondo" migliorerà le proprie condizioni di vita.
In Europa aumenteranno la percentuale di poveri e di indigenti anche se questa percentuale, secondo i progetti dei paesi occidentali, dovrebbe essere costituita da extracomunitari. In Inghilterra sono molto avanti in questo progetto, ma anche l'Italia, la Francia e la Germania non sono molto distante dall'obbiettivo del 15% della popolazione in povertà assoluta.
La questione verte sul concetto di guerra: la guerra viene fatta con le bombe o con gli uomini?
Se concepite la guerra con le bombe, allora si avrà bisogno di bombe sempre più potenti e di uomini sempre più poveri ed obbedienti.
Se concepitela guerra con gli uomini, allora si avrà bisogno di uomini più benestanti, più consapevoli ed economicamente più floridi.
Questo è lo scontro di civiltà.
Se vivete in un paese che concepisce la guerra con le bombe e voi decidete che mettere bombe non fa per voi, dovete proteggere voi stessi, economicamente, culturalmente e psicologicamente perché sarete incitati a mettere bombe contro i poveri e sottrarsi sarà sempre più difficile.
Se vivete in un paese che concepisce la guerra con gli uomini, allora potete essere più aperti alla società. Si deve sempre proteggere sé stessi, ma la protezione di sé stessi è anche collettiva e non si viene lasciati soli con la propria intelligenza.
Questo non significa che le bombe non possono comunque arrivare sulla testa. Troppa gente pensa a sé stessa come a coloro che buttano le bombe e non quelli che le bombe le riceveranno.
Come finirà questo scontro di civiltà, non lo so e non so nemmeno se finirà. Io so solo che ad un certo momento il grande capitale internazionale, il capitale finanziario, un giorno si sveglierà rendendosi conto che la carta moneta è solo carta se non ha gli uomini che la fanno circolare usandola come mezzo di misura del proprio personale benessere.
In quel momento, il capitale internazionale sarà affamato di uomini benestanti e li cercherà fra coloro che ha ridotto in miseria. Ma la miseria non è una miseria data dalla mancanza di denaro, la miseria è una condizione psicologica ed emotiva nella quale gli uomini vengono costretti ad adattarsi per sopravvivere. Magari arraffando, rubacchiando furbescamente l'uno contro l'altro.
Alla fine vinceranno le società che hanno gli uomini benestanti e la miseria, che si è coltivata nelle società occidentali tenderà ad espandersi come un cancro sociale.
All'occidente rimarranno le bombe e uomini arroganti pieni di superbia razzista.
Questo è quanto sta succedendo nel mondo anche se una propaganda da superiorità della razza tende a nascondere la realtà agli occhi degli uomini che giorno dopo giorno coltivano la loro povertà.
25 ottobre 2023
Spesso ci si descrive un mondo per quello che si vuole che sia. Sembra un'azione innocua, ma in realtà è un'azione distruttiva. Se io descrivo a me stesso un mondo che non è, organizzo me stesso in funzione di un qualche cosa che non è e, nello stesso tempo, disarmo me stesso rispetto a qualche cosa che è.
Io posso mentire ad altri, ma non posso mentire a me stesso. Non posso investire le mie emozioni su qualche cosa che la realtà non ha dimostrato perché, sempre e comunque, io ho la necessità di investire le mie emozioni, perché le emozioni devono essere veicolate nel mondo pena la malattia fisica e mentale, ma a seconda della direzione in cui le veicolo amplio o distruggo la mia consapevolezza e la mia conoscenza.
Ampliare significa diventare più efficienti nella propria azione nel mondo; distruggere significa diminuire la propria efficienza fino a diventare prede alla continua ricerca di sopravvivenza.
Credere e far proprie delle fake news significa accettare di essere prede in un mondo di predatori. E il predatore non è colui che ti si oppone, ma è il tuo "amico" che alimenta in te le fake news.
25 ottobre 2023
Noi sappiamo molto poco del tentativo dei "sette sapienti" di costruire un corpo di norme politico-morali che fosse comune a tutta la Grecia.
Tuttavia, è facile pensare che fra il VII e il V secolo a.c il tentativo fosse messo in atto da un gruppo di filosofi sociali.
Ci sono vari elenchi di questi personaggi. Platone cita: Talete di Mileto, Pittaco di Mileto, Biante di Priene, Solone, Cleobulo di Lindo, Misone di Chene, e settimo lo spartano Chilone.
Solone di Atene figlio di Essecestide
Secondo il Diels Kranz, al di là di tutto quello che si sa su Solone, sia di vero che di diffamatorio, fa un sunto delle regole sociali e morali di Solone in questo modo:
1. Nulla di troppo.
2. Non sedere come giudice, altrimenti sarai inviso all'accusato.
3. Fuggi il piacere, che genera afflizione.
4. Conserva la probità del carattere, più degna di fede del giuramento.
5. Suggella i discorsi con il silenzio e il silenzio con l'opportunità.
6. Non mentire, ma sii veritiero.
7. Occupati di cose oneste.
8. Non dire cose più giuste dei genitori.
9. Non fare amicizie in fretta e non interrompere frettolosamente quelle che hai fatto.
l0. Imparando ad ubbidire, imparerai a comandare.
11. Se ritieni giusto che gli altri rendano conto, assoggettati anche tu.
12. Consiglia ai cittadini non le cose più piacevoli, ma le migliori.
13. Non ti vantare.
14. Non accompagnarti ai malvagi.
15. Sii in rapporto con gli dèi.
16. Venera gli amici.
17. Ciò che non sai, non dirlo.
18. Sapendo, taci.
19. Sii benevolo con i tuoi.
20. Testimonia le cose invisibili con quelle visibili.
Questi "sette sapienti" si riunirono presso Cipselo tiranno di Corinto come dice Archetimo di Siracusa che afferma di averci partecipato personalmente. Eforo afferma che l'incontro dei "sette sapienti", ad eccezione di Talete, avvenne presso Creso ultimo tiranno della Lidia (Turchia). Altre fonti dicono che si radunarono a Corinto, a Panionio (presso il tempio di Poseidone) e a Delfi.
A quanto sembra, ci fu più di una riunione e forse vi parteciparono anche persone diverse.
Visto l'insieme delle affermazioni, appare un tentativo di dar vita ad una cultura politico-morale comune alla Grecia. Stando a quanto dice Platone, che parteggiava per gli oligarchi 30 tiranni filo spartani, erano tutti ammiratori e discepoli della costituzione spartana e, sempre secondo Platone, si riunirono al tempio di Delfi.
Anche se i principi enunciati dai "sette sapienti" appaiono generici, sicuramente erano all'interno di un contesto culturale che ne chiarificava i contenuti.
Una volta definito il principio, che appare opportuno seguire per il buon vivere, subentrava l'obbligo di attenersi al principio in funzione del dominio di un qualche tiranno.
Si sarebbero riuniti sia al tempio di Delfi, sia presso il tiranno Cipselo di Corinto, sia presso il tiranno Creso della Lidia.
Prendendo spunto da quanto si attribuisce a Solone, consideriamo il principio "Non mentire, ma sii veritiero".
Rispetto a chi o rispetto a che cosa?
Io posso non mentire a me stesso, ed è una buona cosa. Ma perché pretendere che io non menta se non per consentire ad un'autorità di controllare i miei comportamenti contro i miei interessi e le mie necessità? Perché devo non necessariamente mentire rispetto ad un soggetto esterno a me? E' come negarmi il diritto alla legittima difesa.
Questo vale per tutti i principi attribuiti a Solone.
Cosa significa "Fuggi il piacere, che genera afflizione"? Semmai sfuggirò l'afflizione per generare il piacere. Ma se si mette l'accento sul piacere da negare, si negano i bisogni attraverso i quali la vita si sviluppa e, una volta negati, rimangono solo le afflizioni che controllano la vita degli uomini.
E ancora: "Occupati di cose oneste". Chi decide quali sono le cose oneste e quali le cose disoneste? Anche le persone che al giorno d'oggi classifichiamo come disoneste hanno, di fatto, le loro ragioni, spesso la necessità, di comportarsi in quel modo perché non conoscono nessun altro modo, altrettanto vantaggioso per sé, di comportarsi.
E ancora, che cosa significa "Non ti vantare"? Certo che sono orgoglioso del mio lavoro e tu che non hai lavorato pretendi ora che io non mi vanti, non acquisisca un vantaggio, dall'abilità acquisita nel lavorare? E' a dir poco offensivo!
Oppure ancora: "Non dire cose più giuste dei genitori". Che significa? Che non devo far meglio dei miei genitori? Non devo essere migliore o più saggio di loro? Come può un uomo e una donna rendere orgogliosi i propri genitori se non è, almeno, migliore di loro? La forza morale dei genitori sta nella forza morale del figlio: un figlio miserabile ha avuto genitori miserabili, incapaci.
E questo vale per tutti i principi di Solone che diventano, di fatto, legittimazione del controllo di un'autorità esterna sul singolo individuo. Un individuo che non viene controllato in quanto detentore di diritti e di doveri sociali, ma in quanto persona desiderante che deve desiderare solo quello che il potere sociale vuole che lui desideri.
Io passerò attraverso tutti i "sette sapienti" perché questo mi consente di individuare il divenuto della struttura giuridico-morale, in conseguenza della filosofia metafisica, per come è venuta a manifestarsi nella Grecia antica.
La forza e la debolezza di una civiltà si misura dalla sua cultura. I principi sono vuoti di senso quando si omette di precisare la qualità dei contenuti dei principi. Tutto è lasciato all'interpretazione soggettiva che dipende sia dal grado di cultura o di non cultura delle persone, sia dalla sensibilità che le persone hanno nei confronti del mondo, della società e della vita.
24 ottobre 2023
Per comprendere i fondamenti ideologici ebraici, leggiamoci la Bibbia:
Scrive Geremia nella bibbia:
La parola del SIGNORE che fu rivolta al profeta Geremia riguardo ai Filistei, prima che il faraone colpisse Gaza.
Così parla il SIGNORE:
"Ecco, delle acque salgono dal settentrione;
formano un torrente che straripa;
esse inondano il paese e tutto ciò che contiene,
le città e i loro abitanti;
gli uomini lanciano grida,
tutti gli abitanti del paese urlano.
Per lo strepito degli zoccoli dei suoi potenti destrieri,
per il rumore dei suoi carri e il fracasso delle ruote
i padri non si voltano verso i figli,
tanto le loro mani sono divenute fiacche,
perché giunge il giorno in cui tutti i Filistei saranno devastati,
in cui saranno soppressi i restanti ausiliari di Tiro e di Sidone,
poiché il SIGNORE devasterà i Filistei,
ciò che resta dell'isola di Caftor.
Gaza è divenuta calva,
Ascalon è ridotta al silenzio.
Resti degli Anachim, fino a quando vi farete delle incisioni?
O spada del SIGNORE, quando ti riposerai?
Rientra nel tuo fodero,
fèrmati e rimani tranquilla!
Come potresti riposare?
Il SIGNORE le dà i suoi ordini,
le addita Ascalon e il lido del mare".
Geremia 47
Ricordo che la bibbia è un manuale di guerra il cui scopo è legittimare il genocidio e porre tale ideologia a fondamento del proprio esistere. Senza la condanna dell'assassino che si vanta di aver distrutto l'umanità col diluvio universale, non può, chi lo segue, far altro che vivere di genocidio in genocidio trasformando le persone che deve sterminare in accattoni.
Il problema è: domani a chi tocca?
Domani, chi si farà voce del Dio degli eserciti legittimandosi a sterminare in suo nome?
24 ottobre 2023
Quando le cose diventano un modo per fare commercio io mi ritiro. Fate pure.
24 ottobre 2023
Nel viaggio in Sicilia sono stato in siti archeologici di valore mondiale come Selinunte, Valle dei Templi ad Agrigento, Piazza Armerina. Un po' alla volta metterò delle foto.
Ciò che mi ha impressionato è che nei Book shop non c'era nessuna statuetta di riproduzione delle divinità presenti nei siti e nemmeno riproduzioni di monete antiche.
Ho acquistato gadget turistici che riproducevano immagini a Pompei, al museo egizio di Torino e a Bologna. Ne ho acquistate a Roma. Ma in tutti questi luoghi museali in Sicilia non ce n'era nemmeno una.
Nemmeno pagando.
Penso che sia ancora una questione religiosa.
Un infinito numero di croci e di madonne occupano lo spazio visuale dell'uomo e questo spazio verrebbe inquinato dalla presenza di riproduzioni di antichi Dèi al di fuori della pura area museale. In pratica, relegato in un antico che non deve interferire nel presente.
Buffo. Molto buffo. Tutta la vita della Sicilia di oggi emerge da un passato lontano che si fa faticosamente strada fra pregiudizi e fede in un assoluto che soffoca il divenire dell'uomo.
24 ottobre 2023
C'è uno stridere fra le affermazioni propagandistiche, tese a raccogliere consenso elettorale, e la pratica dell'amministrazione pubblica tesa a favorire le persone economicamente ricche e la necessità di aggravare le condizioni di vita della popolazione.
24 ottobre 2023
Tutta la storia della Grecia prima dell'arrivo di Roma si svolge fra necessità di democrazia e necessità dell'oligarchia o, se preferite, della tirannide.
Le stesse migrazioni dalla Grecia alla Mgna Grecia sono state una ricerca di maggiore democrazia (e migliori condizioni di vita) rispetto a condizioni tiranniche che rendevano difficile la vita delle persone.
I modelli che spingono per la democrazia sociale sono i modelli religiosi come proposti da Omero, Orfeo e la Teogonia di Esiodo che diventano pratiche religiose finendo per alimentare orfismo, dionisismo, misteri eleusini, nell'aristocrazia colta e pluralità di riferimenti ideologico-religiosi nella popolazione. Le città Stato, per contro, elevano una pluralità di Dèi quali modelli di riferimento delle città stesse.
La diversificazione delle "credenze" e delle pratiche religiose in un complesso ideologico coerente permette, di fatto, alla popolazione di aver ben chiara la distinzione fra "necessità di organizzazione sociale" e prospettiva di modificazione della società stessa.
Nonostante che una società si articola sul lavoro degli "schiavi", non esiste un principio religioso che giustifichi la schiavitù, la legittimi o la consideri come naturale nella società. Questo a differenza dell'assolutismo che da Platone ai neoplatonici, dagli Stoici ai cristiani, fecero dell'ideologia dello schiavismo in quanto loro fondamento religioso.
L'organizzazione sociale era separata dall'organizzazione religiosa e i principi religiosi indicavano frammenti di libertà anche là dove l'organizzazione sociale tendeva a negarli.
I sistemi sociali non combattevano le religioni politeiste, ma nelle religioni politeiste ritagliavano quello spazio religioso che serviva per legittimare lo Stato e i principi sociali che lo Stato imponeva senza, tuttavia, negare la generalità dei principi religiosi.
Per combattere l'influsso delle religioni politeiste nella società e sugli uomini nacque la filosofia.
Dapprima la filosofia era lo strumento attraverso il quale gli uomini interpretavano il mondo in cui vivevano. Ben presto divenne lo strumento attraverso il quale immaginare la realtà e piegare la realtà all'immaginazione. Un'immaginazione che prevedeva libertà per il despota e doveri morali di obbedienza ai sottoposti.
Il movimento ebbe origine dapprima con i sette sapienti e poi fu trasferito in una forma filosofica religiosa che, ancor oggi, definiamo "ontologia". Attraverso l'ontologia la realtà vissuta viene sostituita da una realtà immaginaria alla quale si vuole piegare la vita degli uomini. Non è più la vita degli uomini che determina la loro religione, ma una "religione aprioristica" determina le regole a cui gli uomini devono sottomettere la loro vita.
Le visioni ontologiche della realtà si manifestano attorno al VI secolo a.c con i pitagorici e la scuola eleatica. I pitagorici elaborano il concetto di uno che diventa il tutto nella proiezioni dei loro numeri con cui gerarchizzano la realtà e con Parmenide che, all'uno dei pitagorici, aggiunge la coscienza dominatrice del tutto. Poi, seguono deliri come quelli di Platone e di Aristotele che nel tentativo di assicurarsi i favori dei potenti legittimano i dominatori mediante vere e proprie farneticazioni ideologiche che vanno dall'eugenetica, alla superiorità della razza, al dominio del mondo per volontà di questo o quel Dio.
La guerra al Mito passa attraverso la filosofia elevata a religione. La filosofia cessò con gli ionici di interpretare il reale per alimentare la conoscenza dell'uomo diventando uno strumento per giustificare sofisticamente il diritto del più forte di dominare il più debole.
E' indubbio che i greci hanno combattuto molto per determinare la struttura politica della Polis, ma è altrettanto vero che si sono dimenticati quali erano i principi religiosi che determinavano la libertà degli uomini. Una volta che l'assolutismo di Platone e Aristotele, attraverso il neoplatonismo e lo stoicismo, ha rubato loro i principi religiosi è stato facile per il Dio assoluto dei cristiani privare gli uomini della loro libertà sociale in nome di pretese assolutiste.
Se la lotta sociale per definire le libertà dell'uomo è ancora in corso, la lotta religiosa per definire la realtà nella quale gli uomini vivono non è mai stata intrapresa perché la violenza, con cui i cristiani hanno stuprato gli uomini, ha indotto gli uomini a credere di essere stati creati ad immagine e somiglianza di un Dio pazzo, cretino e deficiente impedendo loro di prendere coscienza delle trasformazioni che possono mettere in atto nella loro vita trasformandola in un presente migliore del presente che hanno trovato.
23 ottobre 2023
C'è sempre un futuro che il presente costruisce in cui entrare e c'è sempre un futuro attraverso la distruzione di un presente in cui entrare.
SEMPRE!
Anche un secondo prima di morire.
Il nostro corpo può degenerare perché la vecchiaia e la morte è parte indistinta della vita, ma la coscienza e l'emozione sono le costanti che si trasformano e che divengono attraverso la nostra vita.
Coscienza ed emozione si espandono sia in senso orizzontale (aumentano in quantità) sia in senso verticale (gli elementi della coscienza e l'espressione dell'emozione diventano sempre più complessi) anche quando il corpo sta degenerando.
Chi è legato alla ragione, alla parola e alla forma vive la degenerazione fisica come un decadimento irreversibile; chi è legato all'emozione vive il decadimento fisico come un'opportunità nella quale spostare l'espressione emotiva dagli interessi fisici agli interessi della coscienza.
Per far questo è necessario coltivare per tutta la vita i legami emotivi con il mondo in cui si vive, percepirlo, abitarlo, fagocitarlo. E' il mondo che penetra in noi che continua ad esistere dopo la morte del nostro corpo fisico.
E' difficile per le persone comprendere che le emozioni sono parte dell'esistenza, uno strumento con cui il corpo fa permanere sé stesso nella vita.
E' solo in questo modo che possiamo incontrare gli Dèi e la realtà divina nella quale viviamo.
Questa vita è la nostra possibilità di infinito, non gettiamola via rincorrendo desideri di immortalità e di eternità in una forma fisica il cui unico scopo è quello di degenerare.
23 ottobre 2023
Stuprano bambini e chiamano sé stessi "rivoluzionari";
Agiscono per impedire che i bambini vengano stuprati e chiamano sé stessi "rivoluzionari"; nel fare queste "rivoluzioni" obbediscono a degli interessi "psico-economici" che si esprimono con forza nella loro soggettività.
Sarebbe da chiedere: tu che tipo di "rivoluzionario" sei?
E' inutile che lo dichiari: dalle parole escono solo menzogne! Esce la menzogna con la quale vuoi presentarti bello agli occhi di un mondo del quale temi la disapprovazione.
Sono le tue scelte, in ogni ambito della vita sociale, che determinano che "rivoluzionario" sei. Tu puoi proclamare di essere un "rivoluzionario" che combatte lo "stupro dei bambini", ma quando ami Gesù e fai di Gesù il tuo ideale, tu dimostri di essere un "rivoluzionario" che stupra bambini per riaffermare l'assolutezza di Gesù.
Sono le scelte ideologiche che facciamo che dicono che tipo di "rivoluzionario" siamo. Essere un "rivoluzionario" significa agire per modificare il presente. Il presente si modifica sia costruendo campi di concentramento e forni crematori, come piace a Gesù e al Dio della bibbia; sia tagliando il filo spinato e distruggendo i capi di concentramento in cui gli uomini sono rinchiusi. Sia quando si tratta di campi di concentramento fisici sia quando si tratta di campi di concentramento morale o ideologico.
Alla fine, la vera domanda diventa non "che tipo di rivoluzionario sei?", ma "che futuro vuoi agendo nel presente?".
Il bambino stuprato diventa un adulto stupratore che per essere fermato deve ricevere ulteriore violenza per fermare la sua azione nella società. Sia quando lo stupro è fisico che quando lo stupro è morale o ideologico che gli impedisce di analizzare la realtà costringendolo a vivere di desiderio e di immaginazione.
TU: che tipo di futuro vuoi?
23 ottobre 2023
Colonne del tempio greco di Atena rubate dai cristiani e incorporate nella basilica cristiana di Ortigia - Siracusa.
Guardando la chiesa cristiana di fronte siamo sul lato sinistro e la piazza, di quel lato, è "Piazza Atena".
La questione non è solo per il fatto che i cristiani distruggono tutto quanto incontrano, ma la distruzione, in sé e per sé, ha il solo fine di costruire la miseria trasformando gli uomini in accattoni. Una massa di poveri e di accattoni costretti a supplicare per sopravvivere nel presente privati di ogni prospettiva di futuro.
E' l'ideologia del Dio della Bibbia e di Gesù. Distruggere il presente in funzione della gloria di Dio e della venuta del padrone con grande potenza dalle nubi. Alla fine, dalle nubi arrivano solo le bombe in nome di Dio che portano miseria sulla terra e una massa di individui derubati costretti a sopravvivere in un mondo di macerie.
I cristiani non hanno rubato solo le colonne, hanno rubato la vita degli uomini e la stanno rubando tutt'ora.
In presenza dei cristiani, gli uomini sembrano essere condannati come Sisifo a spingere il masso dell'esistenza verso un futuro che i cristiani negano gettando bombe e distruggendo le loro società.
23 ottobre 2023
Non dimentichiamo che è stata Georgia Meloni ad usare la sua gravidanza per fare propaganda politica al Family Day.
E' stata Georgia Meloni ad esaltare la "famiglia tradizionale" contrapponendola a tutte le altre forme di famiglia facendone un fatto politico.
E' Georgia Meloni che ha sventolato il crocifisso dichiarandosi cristiana, e dunque contraria al divorzio, alla separazione, ai rapporti prematrimoniali, all'aborto, facendo di questo un fatto politico (la sua parte politica ha sempre votato contro le libertà sociali. Ha votato in favore della monarchia, non dimentichiamolo).
Ora che la sua etica cristiana è andata a schifio dimostrando la miseria delle sue relazioni che dimostrano, perché lo ha fatto lei, la miseria della sua etica sociale e politica, non può lamentarsi se viene sbeffeggiata, sia lei, i suoi rapporti familiari e sua figlia stessa che lei ha usato come oggetto per la sua propaganda politica.
Poteva scegliere di mantenere le questioni personali nel privato, ma non ha scelto questo. Ha scelto di usare le sue relazioni private in funzione della sua campagna politica.
Semmai è Georgia Meloni che va censurata per aver usato la sua gravidanza e sua figlia per fini elettorali.
E' certo squallida la sua vicenda personale, ma non è diversa dalla sua politica che favorisce evasori fiscali e affama i cittadini più fragili.
22 ottobre 2023
Ortigia - Siracusa
Colonne del tempio di Athena incorporate nel duomo cristiano
La città di Siracusa fu fondata da coloni provenienti da Corinto nel 734 a.c guidati dall'ecista (fondatore, guida) Archia sull'isola di Ortigia.
La figura dell'ecista è una figura particolare. Era il comandante che doveva guidare la spedizione colonizzatrice, ma ha finito per diventare la figura tirannica della spedizione. Il tiranno ha la caratteristica di alimentare la propria soggettività. Che il tiranno sia efficiente o un despota, non dipende dalle norme o dalle regole che determinano il suo comportamento, ma dalla sua soggettività che, inevitabilmente, tende ad attribuire privilegi per sé stesso rispetto ai "sudditi".
Inizialmente il controllo della città appena fondata fu tenuto dai "geomori" che erano la classe dei proprietari terrieri. Possedere la terra e controllare la città garantiva loro il possesso della terra. Era la logica dei coloni dove la ricchezza era determinata dal possesso della terra.
Nel V secolo i "geomori" vennero cacciati dai "cilliri". I cilliri erano la "classe popolare", i siculi, che i coloni avevano cacciato dalla terra per impadronirsene. Ci fu una vera e propria rivolta popolare contro la quale intervenne il tiranno di Gela, Gelone, chiamato in soccorso dai "geomori". Era il 485. Gelone di Gela instaurò la tirannide a Siracusa.
Il principale Dio conosciuto dei Siculi era Adranon, una figura che gli "interpretatio" greci associarono a Efesto. Le caratteristiche sembra siano state del "Dio della Natura" con fucine situate sotto l'Etna. Padre dei gemelli Palici (una sorta di Castore e Polluce) e rappresentato con in mano una lancia (come Marte), non si conosce molto del culto se non che i suoi templi erano abitati da cani che rappresentavano un suo attributo.
Ben presto i greci ebbero il controllo del territorio siciliano anche se ci fu una rivolta dei siculi capeggiata da Ducezio.
Dapprima Ducezio partecipò alla sollevazione delle popolazioni sicule e greche contro il tiranno Trasibulo di Siracusa e i mercenari del catanese Dinomene. Poi, Ducezio iniziò a radunare i siculi contro i greci finché nel 452 Siracusa e Agrigento si allearono sconfiggendo i siculi di Ducezio e costrinsero Ducezio all'esilio.
L'occupazione dell'Italia meridionale, da parte dei greci, non fu priva di resistenza anche prima di scontrarsi con i cartaginesi che controllavano la parte occidentale della Sicilia.
21 ottobre 2023
Resti del tempio dorico di Apollo
VI secolo a.c - Siracusa
La prossima città della Sicilia di cui parlerò sarà Siracusa. Siracusa fu una potente città che contese a Cartagine il dominio del mare, ma, soprattutto, fu la sede di tiranni che, agendo con i filosofi, lavorarono per legittimare sé stessi.
21 ottobre 2023
Sulle strade della vita sono transitati migliaia di occultisti con le loro ricette vagheggianti. La strada è lastricata di cadaveri delle loro fantasie eppure, nessuno ha mai chiesto loro di rendere conto delle loro affermazioni. In questo modo altri occultisti continuano a lastricare quella strada di cadaveri di individui ingenui, ignoranti e codardi alla continua ricerca di soluzioni magiche a problemi che non vogliono affrontare.
In fondo, dicono, che male può fare diffondere aspettative ingannevoli? In fondo, la chiesa cattolica non dice che Gesù arriverà sulle nuvole con grande potenza a risolvere i problemi del mondo? E allora, perché non anticiparlo con una pozione magica? Un rimedio miracoloso? Una botta di fortuna in mezzo a tanta "sfiga"?
Occultisti che credono in un assoluto e che si fanno portavoce di quell'assoluto hanno lavorato per distruggere le possibilità magiche delle persone alimentando il loro delirio in super-uomini falliti.
Vi assicuro che ho tentato in tutti i modi di chiedere agli occultisti di dimostrare le loro affermazioni. Citavano occultisti del passato, ma solo quando quelle frasi erano gradite alle loro orecchie, ne modificavano il significato estraendole da un contesto fallimentare che volevano ignorare.
21 ottobre 2023
La contrapposizione concettuale fra Religione Pagana e religioni assolutiste può essere riassunta in un solo concetto sugli Dèi che si manifesta fra due opposti.
Per la Religione Pagana gli Dèi nascono e divengono soggetti indistinti del presente in cui viviamo; da cui segue il concetto che vivere nel presente è, di fatto, l'attività di un Dio in fase di trasformazione.
Per le religioni assolutiste Dio è sempre stato e sempre sarà, eterno ed immutabile (anche gli Dèi, per gli assolutisti, sono sempre stati e sempre saranno nella forma in cui sono); da cui segue il concetto che il presente è separato da Dio (o dagli Dèi) a cui è sottomesso.
21 ottobre 2023
Il Mito in cui gli Dèi agiscono non è una struttura gerarchica di Dèi, ma è una struttura funzionante di Dèi che determina un presente in continua modificazione in cui nuovi Dèi nascono, si trasformano e concorrono a modificare e formare il presente vissuto.
Nel Mito non esiste gerarchia; esiste la funzione.
Per questo, nel Mito, gli Dèi agiscono, ma non ordinano.
Quando gli uomini hanno iniziato a raccontarsi di Dèi che ordinano agli uomini, gli uomini sono usciti dal Mito e sono entrati nella leggenda. Una leggenda che soddisfaceva i loro desideri, ma che negava la realtà del Mito. Negando la funzione degli Dèi, definita dal Mito, hanno fatto nascere gerarchie di onnipotenze le cui categorie di dominio hanno distrutto il ruolo dell'uomo nel MITO trasformandolo in un oggetto d'uso per i progetti di una gerarchia che ha finito per identificarsi con un Dio padrone di uomini.
20 ottobre 2023
Gli italiani non sanno navigare in internet. Quasi sempre usano lo smartphone che non è un mezzo per navigare in internet, ma è un mezzo per ridurre e circoscrivere la navigazione in internet. Può essere usato come ausilio, ma non come "il mezzo".
Per contro, i social circoscrivono in sé stessi la navigazione in internet. Sono una nicchia comunicativa separata da internet.
Le nicchie comunicative dei social sono facili, semplici. Permettono a chiunque di frequentarle e di sentirsi "capace", "competente" anche quando capacità e competenza è circoscritta in una sfera elementare.
In questo modo le opinioni banali vengono trasformate in idee. Battute offensive vengono spacciate come "critica" in un'affannosa ricerca di approvazione per ogni affermazione che inizia e finisce in un'affermazione di fede che preferisce immaginare una realtà anziché analizzarla.
In questo modo si formano le "tifoserie".
Inizialmente si diffondono nel web, poi si circoscrivono nei social e, una volta che non trovano soddisfazione, si trovano in gruppi circoscritti, più o meno riservati, per proteggere i propri deliri da chi potrebbe dimostrare che sono solo deliri. In questo modo, tutto l'web, per loro, diventa quel gruppo i cui membri sono selezionati nel rispetto di deliri che devono essere "rispettati" al pari di altri deliri simili.
Dopo un po' i gruppi muoiono un po' alla volta. Questo fintanto non interviene qualcuno ad alimentare il gruppo con nuovi deliri che esprimono nuove fantasie desideranti.
Internet è diventato un territorio troppo vasto per cuori pavidi.
Ovviamente, questo discorso vale per un gran numero di persone, direi quasi "una massa", non vale per tutte le persone perché c'è una "massa", sia pur minoritaria, di persone che sanno navigare molto bene anche senza entrare nel dark web.
20 ottobre 2023
I dominatori delle società si separano dal Mito.
Le persone non devono identificarsi con gli "eroi mitici". Non devono ritenersi tanti Ettore, Achille, Paride, Ulissse. Non devono avere gli Dèi come modelli a cui riferirsi.
Questi Dèi devono apparire come violenti, stupratori, "eroi guerrafondai" che rifiutano la pace "bucolica" dell'uomo obbediente alle norme imposte dal dittatore.
Servono norme, regole, nelle quali imbrigliare l'attività degli uomini e, nello stesso tempo, serve costruire "l'ideologia del malvagio" rappresentata dagli Dèi che appaiono indifferenti ai destini degli uomini. Meglio qualcuno che idealmente potrebbe provvedere agli uomini e, mentre provvede, ordina agli uomini come gli uomini devono vivere affinché costui provveda.
Per quanto riguarda l'occidente entrano in gioco i "sette sapienti".
Nei sistemi giuridici sumeri, egiziani e altri, le leggi vengono emanate con la finalità di proteggere i soggetti più deboli della società.
I sapienti greci emanano norme morali e comportamentali per garantire sé stessi rispetto ad una società in movimento e trasformazione. Anche se ciò può apparire superficiale, potremmo dire che dei "vecchi" emanano norme morali da applicare come leggi all'interno della società per garantire l'assistenza a sé stessi rispetto ai cambiamenti sociali o all'avanzata dei giovani nella società
Consideriamo uno dei sette sapienti come Cleobulo Lindio figlio di Evagora che faceva risalire la sua "stirpe" ad Ercole. Siamo nel VI secolo a.c ed egli compila un piccolo elenco dei doveri dei cittadini.
Il Diels-Kranz riporta:
1. Ottima è la misura.
2. Bisogna rispettare il padre.
3. Star bene nel corpo e nell'anima.
4. Essere avido di ascoltare e non di cianciare.
5. Sapere molto piuttosto che essere ignorante.
6. Avere una lingua che non bestemmia.
7. Amico della virtù e nemico della malvagità.
8. Odiare l'ingiustizia, salvaguardare la pietà.
9. Consigliare il meglio ai cittadini ..
lO. Dominare il piacere.
11. Non far nulla con violenza.
12. Educare i figli.
13. Pregare la sorte.
14. Comporre le inimicizie.
15. Considerare nemico chi è contro il popolo.
16. Con la donna non contendere e non eccedere in affetto in presenza di estranei: la prima cosa è dimostrazione di stoltezza, la seconda di insania.
17. Non punire i servi preso dal vino: altrimenti apparirai comportarti da ubriaco.
18. Prendere moglie dai tuoi pari: se infatti la prenderai tra coloro che sono più di te, avrai padroni, non parenti.
19. Non ridere di chi è schernito: sarai infatti odioso a coloro che sono scherniti.
20. Non essere superbo quando le cose vanno favorevolmente e non essere abbattuto quando ci sono difficoltà.
Tratto da: I Presocratici, Diels-Kranz, Universale Laterza, 1990, vol. 1, p 73
La cialtroneria di questi principi consiste nella generalità delle affermazioni e nel fatto che l'estensore di tali affermazioni presupponga che il significato che lui vorrebbe attribuire ad ogni aggettivo sia il medesimo significato che ognuno attribuisce a quell'aggettivo.
Cosa significa, ad esempio, "Essere avido di ascoltare e non di cianciare" quando chi ascolti sta cianciando, magari il re o il dittatore?
E cosa significa "Sapere molto piuttosto che essere ignorante"? Come se l'ignoranza potesse riconoscere sé stessa come ignoranza e non pensasse, invece, di essere "sapere" che si erge come arroganza pretestuosa.
E ancora, cosa significa "Dominare il piacere" se non come tentativo di allontanare il piacere dalla vita degli uomini per imporre loro dolore? L'uomo che soffre è un uomo supplice; l'uomo che vive nel piacere non supplica.
E ancora, cosa significa "Considerare nemico chi è contro il popolo" quando ogni nemico del "popolo", per sottomettere il "popolo" a sé, deve affermare di portare la salvezza del "popolo". Vendendo questa prospettiva può sottomettere quel "popolo". Affermano di voler portare la democrazia con le bombe e instaurano una dittatura più feroce di quella che trovarono.
E così possiamo andare avanti per tutti questi principi.
Nessuno di essi impone obblighi al principe, ma tutti devono dire alle persone che cosa devono o non devono fare.
La cosa che colpisce è che nessun Dio del Mito dice agli uomini ciò che devono o non devono fare. Nulla ha a che vedere col Dio degli ebrei che ordina agli uomini comportamenti che gli sono consoni.
Gli Dèi del Mito non ordinano agli uomini che cosa devono o non devono fare. Il sesto secolo a.c è il secolo dell'orfismo, del dionisismo, di Esiodo e di Omero. Non è possibile per i greci, a differenza degli ebrei, farsi dettare le leggi da un Dio.
Il corpo di leggi morali viene steso dai "saggi" e poi perfezionato dai filosofi assolutisti per fornire strumenti ideologici ai dittatori che possano giustificare e legittimare ogni dittatura.
20 ottobre 2023
C'è un solo modo per impedire che in un paese nasca una democrazia: buttandoci le bombe.
La coalizione occidentale ha raggiunto il suo scopo quando, dopo molti anni di guerra, stragi, distruzioni, hanno consegnato l'Afganistan ai Talebani.
Italiani, tedeschi, statunitensi, inglesi sono stati cacciati dall'Afghanistan e hanno abbandonato tutti gli afgani che, ingenuamente, collaboravano con loro.
Certo, lui è il nemico, il cattivo da distruggere, dice il Dio dei cristiani; ma sei tu Dio che macelli tutti col diluvio universale! Bello logica da latrina...
19 ottobre 2023
L'Etna è una montagna particolare. La sua azione modifica sistematicamente l'ambiente in cui agisce e costringe gli abitanti di quell'ambiente ad un continuo adattamento soggettivo.
La storia di Catania, come quella di Messina, è scandita dall'azione dell'Etna. Eruzioni e terremoti hanno costretto gli abitanti a continui adattamenti soggettivi. Spesso gli abitanti di Catania hanno dovuto ricominciare a ricostruire la loro città.
Ci sono notizie sulle eruzioni dell'Etna, ma ci sono poche notizie sugli effetti che queste hanno avuto sugli abitanti.
Una cronaca delle eruzioni dal VII secolo a.c al primo secolo d.c ci raccontano che gli abitanti di Catania non hanno mai avuto una vita facile.
Eruzioni tra il VII secolo a.c e il III secolo d.c
Eruzione dell'Etna del 737 a.C. - menzionata da Tucidide assieme ad altre eruzioni che sarebbero avvenute negli anni 477 e 427 a.c;
Eruzione dell'Etna del 693 a.C. (o 695 a.C.) I residui della colata si sono trovati in pieno centro storico di Catania, al di sotto degli strati ellenistici e in alcuni casi coprenti ruderi arcaici. L'eruzione coprì: in parte il fiume Amenano, forse dando luogo alla nascita del Lago di Nicito. In questa eruzione, durata fino all'anno dopo, si formò secondo alcune fonti il cratere Mompileri, un cratere eccentrico sviluppatosi in cono piroclastico a sud-ovest di Nicolosi;
Eruzione dell'Etna del 560 a.C. (circa) - Riferita da Tucidide;
Eruzione dell'Etna del 479 a.C. - Riferita da fonti antiche. Probabilmente corrisponde a un campo lavico individuato avente origine dal Monte Arso;
Eruzione dell'Etna del 425 a.C. - Riferita da fonti antiche, come Tucidide[12] ed Eschilo[13]. A questa, o a una delle precedenti eruzioni citate nelle fonti storiche, è collegata la "Leggenda dei Fratelli Pii" (Anfinomo e Anapia);
Eruzione dell'Etna del 396 a.C. - Le lave arrivarono sino al mar Ionio, impedendo al generale cartaginese Imilcone di giungere a Catania da Naxos. Il campo lavico è quello corrispondente all'abitato di Santa Tecla e proruppe dal Monte Gorna come riferisce Diodoro Siculo;
Eruzioni dell'Etna del 140, 135, 126 a.C. - riferite da Julius Obsequens; dalle ultime due potrebbe essere scaturita la formazione dei coni di Mompileri e di Salto del Cane;
Eruzione dell'Etna del 122 a.C. - Secondo alcuni autori durò dal 122 al 121 a.C., secondo altri dal 123 al 122 a.C.; l'eruzione fu di tipo pliniano. Durante l'eruzione una grande quantità di prodotti piroclastici, cenere e lapilli, coprì: il versante sud-orientale del vulcano causando notevoli danni all'antica città di Catania[14]. La città venne esonerata per dieci anni dal pagamento delle tasse;
Eruzione dell'Etna del 49 a.C. - Evento esplosivo e colata sul fianco occidentale;
Eruzione dell'Etna del 44 a.C. - Forte evento esplosivo dal cratere sommitale; secondo le fonti storiche i prodotti piroclastici emessi si depositarono fino a Reggio Calabria. Secondo Virgilio anche colate laviche;
Eruzione dell'Etna del 36 a.C. - secondo Appiano di Alessandria;
Eruzione dell'Etna del 32 a.C. - secondo Dione Cassio;
Eruzione dell'Etna del 252 - L'eruzione ebbe origine dal Monpeloso e interessò il territorio di Nicolosi e Mascalucia fermandosi alla quota di 450 m s.l.m.. Secondo gli Acta Sanctorum, uno dei miracoli di Sant'Agata, postumo, fu quello di fermare l'eruzione con il velo sindonico l'anno dopo la morte della Santa; secondo tale tradizione la lava venne fermata alle porte della città, secondo alcuni autori presso l'Anfiteatro raggiunto, ma non distrutto. Tuttavia negli Acta Sanctorum è chiaramente espresso che "il fiume di fuoco" correva in direzione di Catania, senza specificare dove concludesse la sua corsa: l'invenzione dell'Anfiteatro appare solo dalla fine del XIX secolo, mal interpretando i passi dal latino degli scritti bollandeschi.
Elenco preso da: Wikipedia
Questo è solo quello che la cronaca ha potuto registrare, ma fra un grande evento eruttivo ed un altro ci devono essere stati, sicuramente, manifestazioni di eruzione e terremoti capaci di allarmare la popolazione, alimentare l'apprensione, mantenendo viva, rispetto al vulcano, il timore della popolazione.
L'episodio dei fratelli Anfinomo e Anapia è un episodio chiave per comprendere la struttura psicologica che l'Etna ha indotto negli abitanti di Catania: la necessità, il desiderio, del miracolo in grado di far fronte all'inevitabile dell'eruzione vulcanica.
Si narra che i due fratelli anziché mettere in salvo i loro beni si caricarono il padre sulle spalle e gli Dèi, mossi a compassione, impedirono alla lava di travolgerli. Il fatto fu celebrato con immagini sulle monete dove da un lato erano rappresentati i fratelli col padre sulle spalle e dall'altro Dioniso. Siracusa e Catania si consideravano la patria dei due fratelli. Questo episodio del 425 a.c costrinse i cristiani ad alimentare la leggenda di sant'Agata nel 252 d.c con cui far sparire il ricordo dei fratelli pagani. Poi intervenne il gioco delle interpretazioni propagandistiche del miracolo di sant'Agata che col suo velo fermò la lava, ma sta di fatto che quella colata lavica non giunse mai a Catania.
L'eruzione più distruttiva dell'Etna rispetto a Catania fu l'eruzione del 1669. Nessun miracolo fermò quella distruzione.
Fu in quegli anni che l'elefante divenne il simbolo di Catania in quanto, si diceva, poteva proteggere la città dalle eruzioni vulcaniche e dai terremoti. Sopra l'elefante si trova un obelisco con simboli egiziani. Mentre l'elefante potrebbe essere di fattura cartaginese o romana, l'obelisco è di origine romana dal momento che i geroglifici sembra non abbiano un senso compiuto. Poi, l'architetto che ha progettato il monumento si è premurato di mettere sul monumento sia il crocifisso che i simboli di sant'Agata.
Va da sé che l psicologia dei catanesi è una psicologia di sottomissione e di fatalismo in una continua ricerca di una miracolistica che li rende superstiziosi ed obbedienti ad una realtà che non si ritengono in grado di padroneggiare.
L'Etna è una montagna capace di condizionare la psiche degli uomini e, come tale, va definita una "montagna viva" con la quale è possibile parlare e dialogare.
Ma questo è un altro discorso.
19 ottobre 2023
Si stanno macellando e noi dobbiamo disinteressarci del macello che stanno facendo.
Non che questo non crei sofferenza psicologica, ma la sofferenza psicologica determinata dai massacri è ciò che i massacratori vogliono provocare negli spettatori affinché gli spettatori diventino tifosi, pro o contro, del loro genocidio.
Se c'era qualche cosa da dire, andava detto prima. Andava detto prima che i massacri iniziassero. Ora se ne devono occupare gli Stati, i grandi interessi del capitale internazionale. I massacri mineranno i loro interessi, le loro ideologie, le loro scelte.
C'è un momento in cui farsi coinvolgere e c'è un momento per ignorare l'evento nonostante il dolore che l'evento provoca.
I cittadini, travolti dal dolore dell'evento, si possono far spaccare la testa a manganellate dalla Polizia di Stato anche quando la loro protesta tende a proteggere anche il futuro dei figli della Polizia di Stato.
Non fatevi MAI coinvolgere in giochi le cui regole sono determinate da altri che non siate voi.
E' come per i campi di sterminio di Hitler: la soluzione del problema fu fatta dagli eserciti Sovietici con gli "alleati" nella seconda guerra mondiale. Le popolazioni europee vedevano con simpatia la costruzione dei campi di sterminio salvo indignarsi dopo l'intervento degli eserciti.
Lasciate, nonostante il dolore psicologico, che facciano i loro giochi... il futuro è più importante che essere coinvolti nel presente.
Questo perché, chi ha il potere di gestire la propaganda fa apparire ciò che a lui interessa far apparire e nasconde ciò che a lui interessa nascondere deformando i fatti e le situazioni a seconda dei propri interessi.
18 ottobre 2023
Nella mentalità occidentale, seguendo i processi storici degli ultimi duemila anni, noi siamo abituati a pensare la nostra democrazia, al di là di come viene articolata e presentata nelle diverse società, come un processo storico che va da una forma, che viene passata come naturale, insita nella natura dell'uomo, assolutista di un re, un dittatore, un unto del Signore, all'apertura di spazi di libertà sociale e di diritti per gli uomini che chiamiamo, propriamente o impropriamente, democrazia.
Noi non siamo consapevoli del processo inverso.
Non siamo consapevoli di un tempo in cui gli uomini avevano diritti nei confronti di un ipotetico "comando sociale" che si identificava con le azioni degli Dèi dove gli Dèi e il "Comando Sociale" per poter agire doveva venire a patto con gli uomini.
Quando pensiamo al Teatro Greco pensiamo alle tragedie della Grecia, non pensiamo che in quel teatro venisse radunata anche la cittadinanza per dibattere dei problemi fondamentali della città.
Quando pensiamo a Roma Antica e alle leggi sociali della Repubblica, non si dice che quelle leggi sociali sono nate dal patto fra gli uomini e gli Dèi per come i romani concepivano la relazione fra gli uomini e gli Dèi. Non si dice che la riforma delle leggi voluta da Silla prima, da Cicerone e Seneca fu una trasformazione che, negando i diritti dell'uomo, legittimava l'assolutismo degli imperatori contro i cittadini.
C'è una morale criminale dell'obbedienza che consiste nel sottomettersi acriticamente ad un'autorità che vive al di fuori dei problemi umani e che, proprio perché ne è al di fuori, può schernire e deridere gli uomini nelle difficoltà della loro esistenza.
Questo processo storico è stato cancellato dalla storia stessa per poter continuare a legittimare l'assolutismo, anche in presenza di un sistema giuridico democratico, privando gli uomini della consapevolezza di essere dei cittadini in possesso di diritti affinché vivano nel timore delle ritorsioni che vengono organizzate dall'autorità.
18 ottobre 2023
Fra i filosofi greci si annoverano anche "filosofi legislatori".
Il sostrato filosofico in cui i "filosofi legislatori" nascono è manifestato dal Mito. Orfeo, Omero, Esiodo, Museo, ecc.
Il Mito non è solo un insieme di storie, ma un insieme di principi morali ed etici che regolavano la vita degli uomini. Le regole morali altro non erano che "Imitazione degli Dèi" manifestati nel Mito al di là di come venivano interpretati i nomi degli Dèi che partecipavano al Mito stesso.
Nel Mito non c'è il concetto di "Dio assoluto", non c'è il concetto di "onnipotenza", non c'è il concetto di "sempre è e sempre sarà", ma c'è il concetto di una continua trasformazione di uomini e Dèi che segue un momento di trasformazione del presente vissuto che chiamiamo "nascita".
La guerra giuridica, per imporre leggi sociali assolutiste, passa per la guerra al Mito.
Un esempio è Senofane di Colofone, ma è lo stesso per i pitagorici, Parmenide, Archita di Taranto, Platone e Aristotele. Vale anche per gli Stoici.
La guerra al Mito incluse la trasformazione, di una parte di personaggi e situazioni del Mito, in astrazioni e allegorie. Un'altra parte di Dèi del Mito vennero trasformati in "padroni di uomini" allontanandoli dalle relazioni con gli uomini (in Platone, Posidone e Atena diventano re padroni di Atlantide e Atene in una visione di un tempo leggendario).
Da dove nasce la necessità di legislazioni assolutiste?
Riflettete sul ruolo della donna nel Mito. Afrodite e i suoi mille amori; Hera con i suoi progetti, Artemide con le sue cacce; Atena con i suoi progetti; Teti e Oceano; ecc.
Con questi modelli ideologici, come si può emarginare la donna nella società?
Per emarginare la donna nella società è necessario combattere il Mito di Omero, Esiodo, Orfeo, Museo, Lino. Combatterlo significa strappare l'influenza del Mito nell'educazione degli uomini e relegarlo nell'ambito della fantasia riempiendo quel vuoto con principi razionali che impongano la sottomissione dell'uomo ad un'entità superiore che determini le regole del comportamento dell'uomo. Dal momento che l'entità superiore non può essere imposta in un ambiente ideologico mitico, si inizia a imporre regole sociali di separazione della società rispetto ai principi sociali del Mito.
Le stesse azioni che vengono descritte nel Mito vengono trasformate in violenza. Una violenza che, presentata agli uomini, viene dagli uomini rifiutata come primo passo per il rifiuto del Mito. Un esempio è la storia di Medusa. Ciò che il Mito indica come la necessità della razionalità di Atena di essere mediata dall'emozione appassionata del mondo (Medusa) viene trasformata in una storia di stupro e di violenza al termine della quale Atena adorna il proprio scudo e il proprio petto con la testa di Medusa.
E chi è, oggi come oggi, che non rifiuta una storia di violenza condannando i protagonisti della violenza?
Solo che non si condannano i protagonisti di una violenza mai avvenuta; si condanna l'emozione che regola l'equilibrio dell'assolutismo della ragione costringendola a percepire emotivamente un mondo che vorrebbe dominare e distruggere.
CONTINUA—-
17 ottobre 2023
Una volta arrivati a Catania, in un viaggio che riguarda la "Sicilia Classica", io pensavo, lette velocemente alcune tappe, che si mettesse l'accento sulla storia della Magna Grecia, ma, probabilmente, ho frainteso ciò che gli organizzatori intendevano con "Sicilia Classica".
Sta di fatto che il primo giorno del viaggio si è visitato il centro di Catania con la visita alla chiesa cattolica di san Agata.
Indubbiamente i cattolici hanno speso molto denaro per abbellire l'edificio che è meta di molti turisti. Al contrario, non si è visitato il Teatro Romano di Catania, detto Teatro Greco, dove, si dice, un comandante ateniese tenne un solenne discorso inducendo la città di Catania a schierarsi con Atene.
Io non sono entrato nel duomo di san Agata. Mentre gli altri della comitiva entravano nel duomo, io ho fatto una passeggiata fin davanti all'Università degli studi di Catania. Guardando l'edificio a sinistra c'è una scuola d'arte, probabilmente facente parte dell'università, e ho potuto assistere ad una prova teatrale fata in piazza di allievi che provavano una rappresentazione teatrale che parlava delle leggi, della giustizia delle leggi e dell'ingiustizia della legge.
Ho potuto osservarli per un quarto d'ora mentre recitavano leggi e deridevano la pretesa di giustizia di leggi palesemente ingiuste.
Per me, assistere a questa rappresentazione è stato un regalo inatteso della città di Catania.
Il classico, perché di teatro classico si trattava (al di là che l'avessero scritta loro o che fosse una commedia che non conosco), inserito in una visione sociale attuale.
17 ottobre 2023
Non si sa esattamente se ci fossero degli insediamenti precedenti quando a Catania giunsero i greci di Calcide, che erano partiti da Naxos (Giardini Naxos presso Messina), e guidati dall'ecista Evarco.
Da notizie storiche, la città di Catania, col nome di Katane, fu fondata attorno al 729 a.c
Il problema di Catania era la presenza dell'Etna e dei numerosi terremoti che nel corso dei secoli scossero la città.
A Catania è segnalata la presenza di un legislatore, tale Caronda, che vi trovò rifugio dopo essere stato cacciato da Reggio Calabria.
Si narra che Pitagora e Zaleuco furono maestri di Caronda, le fonti sono molto incerte. Tuttavia il corpo di leggi riportato non è in contrasto con la filosofia pitagorica.
Sia Zeleuco di Locri, padre di tutti i legislatori greci, che Caronda appartengono a famiglie benestanti e nello scrivere le nuove leggi della città difendono i diritti dei dominanti contro i dominati.
Da quanto ci è rimasto, vengono dedotte alcune "leggi" imposte a Catania da Caronda:
Dai proemii di Stobeo e da altri autori ricaviamo le seguenti norme:
Bisogna che chi vuole intraprendere qualcosa si faccia guidare dagli dei: infatti l'ottimo, come dice il proverbio, è che il dio sia causa di tutte le cose.
Bisogna astenersi dalle male azioni per conservare l'amicizia col dio: infatti il dio non può avere nulla in comune con nessun ingiusto.
Fra le grandi scelleratezze ci sono il disprezzo degli dei, l'oltraggio ai genitori, l'offesa ai magistrati e alle leggi, il consapevole vilipendio della giustizia.
Ciascuno si sforzi d'intraprendere ed eseguire cose giuste e con decoro, perché è indegno adoperare lo stesso sforzo sia per le grandi che per le piccole cose: cerca quindi di non essere pigro.
Siano lodati quelli che soccorrono i bisognosi e quelli che allevano figli e difensori per la patria, madre comune.
Nessuno deve aiutare l'uomo o la donna che è stato/a condannato/a per un delitto, o semplicemente parlare con lui/lei, per non ricevere l'infamia d'essere simile a lui/lei.
Bisogna amare i buoni e trattare con loro, imitandone probità e virtù, poiché l'uomo senza virtù non è perfetto.
Bisogna onorare i defunti, non solo con le lacrime e la compassione, ma anche col buon ricordo e con l'offerta di frutti rinascenti ogni anno: il solo dolore esagerato è ingratitudine verso di loro.
Bisogna soccorrere il cittadino ingiustamente oppresso in patria o all'estero e accogliere e congedare familiarmente, secondo le proprie leggi, ogni straniero rispettato nella sua patria.
I vecchi inculchino nei giovani il pudore, in modo che questi arrossiscano di ogni mala azione. Dove i vecchi sono spudorati, figli e nipoti saranno più sfacciati. E dove regna la sfacciataggine, seguono l'oltraggio, l'ingiustizia, la violenza.
Bisogna coltivare l'onestà e la verità e odiare la menzogna e la turpitudine, cose da cui si riconosce la malizia. Ciò va fatto fin dall'infanzia, castigando i bambini bugiardi e premiando i veritieri.
I figli dei cittadini hanno il diritto di andare a scuola a spese dello Stato.
Bisogna essere piuttosto prudenti che savi. Spacciarsi per sapienti è cosa vile; e così è meglio essere temperanti e modesti anziché sembrare di esserlo. Nessuno ardisca vantarsi d'una virtù che non ha.
Bisogna rispettare i magistrati e i genitori, obbedendo loro e venerandoli. I magistrati, poi, giudichino con amore paterno, mettendo da parte simpatie, amicizie e rancori.
E' ottima cosa denunziare i delinquenti, affinché lo Stato sia salvo ed abbia così molti cittadini che si preoccupano dei suoi statuti.
Chi fa una denunzia non usi pietà: indichi anche i congiunti del colpevole, perché nulla è più importante della patria. Riferisca però solo ciò che fu commesso deliberatamente e non ciò che fu commesso per imprudenza.
Fonte: Wikipedia
Le leggi di Caronda (VI se. A.c) sono legate al pitagorismo in quell'etica dell'Uno, l'assoluto a cui i Pitagorici attribuivano il numero 1.
Stesso discorso vale per Senofane di Colofone (560-468 a.c) che entrò in polemica con i pitagorici, ma soprattutto condannò Omero ed Esiodo come bugiardi e mentitori.
Va ricordato che Colofone è una città della ionia, l'odierna Turchia.
Di Senofane di Colofone il Diels-Kranz dice:
Senofane di Colofone lasciata la patria dimorò a Zancle di Sicilia e poi prese parte alla colonia diretta ad Elea e quivi insegnò; dimorò anche a Catania. Secondo alcuni non fu discepolo di nessuno, secondo altri invece dell'ateniese Botone o, come vuole qualcuno, di Archelao. E, come dice Sozione, fu contemporaneo di Anassimandro. Ha scritto in versi epici, ed elegie e giambi contro Esiodo e Omero censurando quanto essi hanno detto degli dèi. Inoltre cantava egli stesso le sue composizioni poetiche. Si dice che abbia polemizzato contro Talete e Pitagora e che abbia attaccato anche Epimenide.
Visse sino a tardissima età, come dice egli stesso in un luogo della sua opera: (C Son già sessantasette ... ".
Senofane di Colofone dice che gli elementi delle cose sono quattro; che i mondi sono infiniti ma non mutano; che le nubi si formano per l'alzarsi di evaporazioni prodotte dal sole che si levano alla sfera estrema; che la natura di dio è sferica e che non ha nulla di simile all'uomo; che tutto intiero vede e tutto intiero ode, però non respira; che è tutto mente e sapienza e che è eterno. Fu il primo a dichiarare che tutto ciò che nasce è perituro e che l'anima è soffio. Disse anche che le cose molteplici sono subordinate all'intelletto e che coi tiranni bisogna essere o in nessun rapporto o nei migliori rapporti. Dicendogli Empedocle che il sapiente non si può ritrovare: "Naturalmente, disse, perché bisogna che sia sapiente chi lo deve riconoscere". Sozione dice che è stato lui il primo a dichiarare che tutto è inconoscibile: ma sbaglia. Cantò anche La fondazione di Colofone e La deduzione di colonia ad Elea, in duemila versi
Da: Diels-Kranz, I Presocratici, Edizione Laterza, p. 147 - 148
Ciò che ci sono rimasti sono solo frammenti di "si dice", tuttavia questi frammenti di Caronda e di Senofane di Colofone delineano i principi sui quali verrà a stratificarsi l'intera filosofia metafisica sia per quanto riguarda gli aspetti ontologici sia per quanto riguarda gli aspetti sociali
Una volta arrivato ad Elea, Senofane di Colofone, forse scacciato da Colofone, fondò una propria suola di filosofia diventando maestro di Parmenide.
Senofane di Colofone iniziò una guerra ideologica contro i poeti Omero ed Esiodo. Ciò che Senofane di Colofone odiava non era tanto la forma antropomorfa degli Dèi come descritti da Omero ed Esiodo, ma era la convivialità, la frequentazione, la relazione che gli Dèi d Omero ed Esiodo intrattenevano con gli uomini in un mutuo scambio.
Per Senofane di Colofone il Dio doveva essere un assoluto, un padrone inconoscibile, irraggiungibile, onnipotente e onnisciente, ma assolutamente distaccato dagli uomini a cui gli uomini si dovevano sottomettere.
Cacciare gli Dèi di Omero ed Esiodo consentiva a Senofane di Colofone di staccare gli uomini dalla società rendendoli sottomessi ad un Dio unico e irraggiungibile che non potevano detronizzare in quanto nascosto nell'inconoscibilità umana.
Questi argomenti e queste teorie saranno riprese e fatte proprie da Platone.
Queste sono le condizioni ideologiche che si muovono in Sicilia fra il VII e il V secolo a.c dove le città Stato fondate dai greci iniziano la loro esistenza.
17 ottobre 2023
Intendo parlare del viaggio in Sicilia, prima che i ricordi svaniscano.
Tutta la storia dell'inizio della filosofia metafisica ha origine nella Magna Grecia. Geograficamente possiamo dire fra Napoli e il sud della Sicilia.
Nella filosofia metafisica ci sono dei concetti fondanti la filosofia stessa che vengono comunemente tralasciati dai filosofi che danno questi concetti per scontati, assodati, come se fossero delle "verità" indiscutibili. Quando si affrontano questi concetti si assiste ad una levata di scudi, aggressioni fisiche, accuse di "mancanza di rispetto" che si traducono in vere e proprie aggressioni per il filosofo che quei concetti mette in discussione.
Se all'inizio del mio percorso, quaranta anni fa, pensavo che fosse solo aggressioni in difesa dei deliri dell'ideologia cristiana di Gesù o del loro Dio, mi sono, via via, reso conto che sono espressioni formali di un sostrato psico-ideale molto più profondo, sedimentato storicamente, quasi fosse una traccia psichica in grado di dirigere ogni scelta fatta delle persone fin da quando si presentano sulla scena della vita.
La filosofia metafisica appare come lo specchio razionale di queste tracce psichiche. Una razionalità irrazionale che si svolge fra l'emozione che spinge all'esistenza e la necessità di preservare l'esistenza in un ambiente razionale che consente quella, e solo quella, espressione emotiva.
Catania è la prima tappa del mio viaggio e inizierò a parlare di Catania quando torno dalle lezioni di Inglese.
Il simbolo di Catania è l'elefante. Una scultura romana che ebbe una storia travagliata salvandosi da un'eruzione vulcanica dell'Etna.
16 ottobre 2023
Oggi ho scaricato le foto fatte durante il viaggio in Sicilia. Un viaggio dinamico dove non c'era un minuto per respirare. Al rientro in hotel avevo solo la forza di farmi una doccia, mangiare e andare a letto.
Domani ho la prima lezione di Inglese dopo aver saltato due anni e oggi ho tentato di ricordare qualche cosa per non fare proprio la figura di chi si è dimenticato tutto.
Abbiamo lavorato per ripristinare la casa dopo tanta assenza. Forse fra un paio di giorni riesco a rientrare nei progetti di costruzione della Religione Pagana portandomi l'esperienza fatta in Sicilia che è notevole anche perché integra le esperienze dei filosofi del V-VIII secolo a.c
Intanto si sta avvicinando anche la data dell'udienza al Tribunale di Venezia del 30 ottobre.
16 ottobre 2023
In Sicilia, a Catania, esistono monumenti, fontane che richiamano la mitologia. La Fontana di Nettuno, vicino alla Stazione e la Fontana di Proserpina spostata in un quartiere periferico.
Sono fontane della fine del XIX secolo, molto lontane dal periodo rinascimentale. In particolare la fontana di Nettuno suscitò scandalo perché, inizialmente, era presente una Sirena che scandalizzò per la sua nudità. Lo scultore la trasformò in Nettuno, ma più volte si era sul punto di rimuovere la fontana.
I temi mitologici, per quanto edulcorati, sono sempre stati osteggiati dal clero siciliano che ha avuto l'appoggio della popolazione incitata al linciaggio di ogni forma che richiamasse una qualche libertà dalla sottomissione al Dio cristiano.
Io, nella mia visita guidata in Sicilia non ho potuto vedere queste fontane, solo quella del Nettuno ho potuto vederla di sfuggita quand'ero sull'autobus, ma la guida non gli prestò nessuna attenzione. probabilmente ce ne sono altre nei capoluoghi siciliani, ma se non solo oggetto di attenzione turistica, difficilmente possono essere notate.
16 ottobre 2023
Nella storia della Sicilia non ci sono mai stati episodi di massa riconducibili al rinascimento italiano. E, pertanto, non c'è nemmeno arte riconducibile al rinascimento italiano.
L'unica eccezione è la "Fontana della vergogna"
Fontana del XVI secolo dello scultore Francesco Camilliani, famoso per quest'opera. Doveve abbellire il giardino fiorentino del viceré di Napoli, lo spagnolo Don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga. Qualche anno dopo fu trasferita qui a Palermo. Progetto di grande respiro, non rientrava nell'allora estensione della piazza. Così distrussero alcune abitazioni per farle posto.
Comprendeva ben 48 statue tra divinità, figure mitologiche e allegoriche. Quando Luigi Álvarez morì, pieno di debiti, il figlio la mise in vendita e fu acquistata dal Senato palermitano che la divise in 664 pezzi per trasportarla. Nel trasporto via nave, alcune sue parti si ruppero.
Quando le suore di un convento videro le statue, si precipitarono per abbatterle. Ne ruppero alcune prima di essere fermate.
Si tratta dell'unico monumento rinascimentale presente a Palermo e, forse, in tutta a Sicilia.
Si tratta di una questione psicologica ed esistenziale molto importante che ci permette di comprendere, a livello sociale, che cos'è la psicologia mafiosa che alimenta le differenti cosche mafiose. Ci permette di capire il fallimento di Falcone, Borsellino e altri magistrati che hanno pensato di combattere la mafia opponendo al potere mafioso il potere dello Stato anziché opporre alla mentalità mafiosa la mentalità del cittadini portatore di diritti.
Gli Dèi rappresentati nella fontana non sono solo semplici rappresentazioni, sono coloro che dicono la Dio cristiano: "Noi esistiamo!". E sono coloro che indicano ai cittadini siciliani l'idea di "Noi esistiamo come soggetto di diritto sia nei confronti della mafia (che più che mafia va definita come "ideologia mafiosa" che prende dal cristianesimo cattolico il suo fondamento esoterico) che nei confronti dello Stato.
Tempio a Hera a Silinunte
Come i siciliani immaginano Tifone sotto l'Etna
07 ottobre 2023
Tanto per ricordare come funzionano le leggi agli ignoranti e prezzolati della lega che fingono di non sapere in che mondo vivono è meglio che imparino a rispettare le leggi e le norme. Non si possono costruire campi di concentramento sia fisici che etici e morali in contrasto con le leggi dello Stato.
Riporto:
Decreto Cutro, monito della Cassazione sulle espulsioni
Per la Suprema corte in caso di rischio di violazione dei diritti fondamentali, c'è la tutela della nostra Carta e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, sovraordinate alle leggi ordinarie.
07 ottobre 2023
Ho rinnovato il contratto per il sito:
per molti anni.
Il sito, inizialmente con mio nome e cognome, fu aperto il 17 settembre 1999 sul sistema, allora gratuito, di Tripod. Poi, nel 2004 venne acquistato lo spazio del dominio privato e da allora rinnovato di anno in anno.
Alla fine del ciclo, questo sito web sarà rimasto in rete per 30 anni che per un sito personale in internet è un'eternità. In tutti questi anni ho potuto constatare come le persone abbiano difficoltà a navigare in internet e siano, più he altro, confinate nei social che garantiscono messaggi brevi e un carico notevole di foto rispetto alle idee.
Questa è la realtà, tuttavia, se si vuole parlare di Religione Pagana è necessario tentare di uscire dal sistema dei social, anche se questi sono più immediati, sia quando riguarda blog o altro. Questo non significa abbandonare i social che hanno una loro funzione di immediatezza nella comunicazione, significa andare oltre all'immediato per accedere alla persistenza.
I miei siti web non hanno pubblicità, non trattano denaro, non inseriscono cookie, non tracciano i visitatori, sono puri e semplici siti di comunicazione.
Una volta tentai di inserire nei siti web dei forum di discussione, ma mi sono accorto che per discutere del lavoro che faccio serve una buona preparazione culturale e difficilmente chi ha una forte preparazione culturale frequenta internet per discutere.
Naviga, osserva e prende quanto gli serve. Pertanto ho cancellato quei forum e mi limito a postare quanto serve per costruire la Religione Pagana commentando quanto culturalmente incontro.
07 ottobre 2023
Quando un giudice individua i fatti e inquadra i fatti nelle leggi, sia quando le leggi giustificano il fatto che quando le leggi individuano il fatto nell'oggettività in cui si è manifestato, si può criticare SOLO nella valutazione del fatto o nelle leggi che ha citato.
Può essere censurato solo quando ignora i fatti o parte del fatto, quando colloca il fatto in condizioni diverse o quando omette le leggi o alcune leggi che definiscono il fatto.
Può essere censurato come persona quando interpreta il fatto secondo una sua opinione "credenza" proiettando sul fatto convinzioni che appartengono solo alla sua immaginazione avulse o estranee al procedimento penale.
Quando non si è in grado di censurare un giudice nel merito della sua sentenza, ma lo si aggredisce perché non ha emesso la sentenza che il "potente" di turno desiderava, si tratta di attività squadrista, criminale, che ha come finalità l'eversione dell'ordine democratico comunque questa si manifesti (verbalmente o fisicamente).
06 ottobre 2023
Riprende da:
Chi pratica esoterismo deve scegliere. Una scelta distrugge l'individuo trasformandolo in un truffatore, l'altra scelta lo porta su un sentiero di trasformazione continua. Una trasformazione di cui, chi la vive, perde la memoria della trasformazione perché ad ogni trasformazione si forma una nuova e diversa coscienza che produce nella persona la convinzione che quella nuova coscienza è sempre stata e sempre sarà com'è ora. E quando quella coscienza muore e ne nasce un'altra che comprende nuove esperienze, anche quella coscienza lascia nell'individuo la convinzione di essere sempre stata.
In Stregoneria si percorre un sentiero senza aver coscienza e consapevolezza razionale di percorrerlo. In compenso, il corpo sa che si sta percorrendo quel sentiero e il corpo luminoso invia alla coscienza razionale intuizioni utili a percorrere in modo più agevole quel sentiero fino alla morte del corpo fisico.
Un altro esempio di esoterismo che vorrei trattare prima di chiudere questa breve carrellata è l'esoterismo religioso.
L'esoterismo religioso nasce con Ficino, Cosimo de' Medici e l'Accademia neoplatonica di Firenze. Nasce col tentativo di Cosimo de' Medici di costruire un contro potere religioso alla chiesa cattolica. Un contro potere che supportasse le proprie strategie di imperialista economico.
Tale progetto fu favorito da Marsilio Ficino che traduceva gli scritti della Grecia Antica, in particolare gli scritti magistici e i neoplatonici. Questi testi contribuirono grandemente alla nascita del cristianesimo nei primi secoli, ma non appena il cristianesimo giunse al potere iniziò immediatamente la distruzione di tutti gli scritti.
Da queste attività nacquero le "società segrete" come la Massoneria, i Rosa Croce e molte altre che spesso hanno avuto breve durata.
L'ideologia platonica e neoplatonica si fuse con elementi magici del Corpus Hermeticum dando vita a congreghe che, superato il periodo dei roghi degli eretici, anche in presenza de secoli della caccia alle streghe, iniziarono ad organizzarsi in una sorta di rinascimento religioso che un po' alla volta stava iniziando a scoprire le antiche religioni.
Fu inevitabile, per queste associazioni, confluire nell'ambito politico-sociale. Inizialmente i libertini, gli illuministi erano associazioni religioso-sociale, ma ben presto il conflitto per l'egemonia che i cristiani intrapresero contro di loro li costrinse a radicalizzare le loro posizioni ideologiche e religiose. I massoni furono i protagonisti ideologici della Rivoluzione Americana col distacco degli USA dall'Inghilterra. Dagli illuministi sorse la costola dei giacobini che furono i protagonisti della Rivoluzione Francese.
Queste associazioni si scontrarono con l'assolutismo cristiano. Tuttavia l'assolutismo cristiano, dopo qualche decina d'anni, le ha fagocitate. Il ritorno al controllo cristiano delle società non restaurarono le monarchie assolute, ma impedirono alle nazioni di fondare il loro futuro.
Questo tipo di associazioni e le loro attività hanno dato vita a tutta una serie di associazioni segrete che pur ammantandosi di idee neoplatoniche, platoniche o magistiche perseguono soltanto interessi economici o politici di controllo e di dominio sociale sempre in collaborazione con la chiesa cattolica (che nel frattempo ha fatto nascere decine di congregazioni segrete nell'attività anche se ufficialmente pubbliche e con finalità ufficialmente caritative), mafia compresa.
Chi pensa di praticare questo tipo di occultismo o esoterismo non farà altro che ripercorrere quella storia finendo per occuparsi di economia e di politica come un criminale che si muove nella notte pugnalando alle spalle le persone affinché si mettano in ginocchio davanti al suo super potere. Per la chiesa cattolica ricordiamo l'Opus Dei, i Legionari di Cristo, le schiave di Madre Teresa di Calcutta, Comunione e Liberazione. Tutti dediti allo stupro e alla violenza sui minori e gli emarginati. Oggi come oggi, anche molti wiccani hanno intrapreso questa strada.
Ogni strada che un individuo intraprende ha la caratteristica di modificare SOLO l'individuo stesso. L'individuo deve scegliere che tipo di individuo intende diventare perché non deve dimenticare che quando lui si affaccia sulle soglie della pratica esoterica, milioni e milioni di uomini, prima di lui hanno fatto la sua stessa esperienza. Le possibilità di aggiungere qualche cosa di nuovo sono molto piccole. Spesso si ripetono le stesse cose e spesso si passa attraverso i medesimi inganni, i medesimi fraintendimenti, i medesimi "credevo che...".
Cosa salva l'individuo dagli inganni e dai fraintendimenti?
La sua esperienza personale. L'essere passato fra inganni e fraintendimenti che gli permette di individuare inganni e fraintendimenti di oggi prima che questi inganni e fraintendimenti lo possono afferrare.
Solo che Apollo condannò gli uomini all'arroganza affinché non fossero in grado di ascoltare le parole di Cassandra e di comprenderne significato e conseguenze.
In queste condizioni, l'esoterismo bollato dalle esperienze umane e trasformato in una discarica di cultura inutile e farneticante, continua a sollecitare la fantasia dei giovani che da quella discarica pensano di trovare perle che altri non hanno trovato.
E chi ha esperienza e guarda la somma dei fallimenti e delle illusioni altro non può fare che come Ecate allungando una mano ed aiutare chi da quella discarica decide di uscire e iniziare a guardare e vivere nella realtà che lo circonda.
06 ottobre 2023
Questi sono i dati della pandemia da covid-19 di oggi in Italia. Oltre 6000 contagi al giorno e, in questa settimana, si sono registrati 137 morti pari a 19 morti al giorno. I ricoverati in terapia intensiva a livello nazionale per covid-19 stanno raggiungendo le 100 unità mentre sono cresciuti di 402 persone i ricoverati nei reparti normali.
E' un trend in aumento anche se l'aumento appare ancora abbastanza lento, eppure dovrebbe suscitare qualche preoccupazione.
06 ottobre 2023
E' dura per un governo sovranista (da sovrano. unto di Dio, padrone degli uomini, ecc.) che ci sono leggi alle quali deve obbedire e che, eventuali leggi, devono rispettare le leggi.
Chi vive di delirio di onnipotenza non tollera di essere limitato dalle leggi, come il Dio dei cristiani che pretende impunità per il genocidio del Diluvio Universale.
La questione è che vive del delirio d onnipotenza come Salvini, Meloni o Nordio ecc. ignora volutamente le leggi che regolano la loro attività e anziché confrontarsi con le persone attraverso quelle leggi, imbastiscono campagne d'odio contro le persone che li richiamano al rispetto delle leggi.
Queste bocche di sovranisti sono pronte a dire ai più deboli che devono sottomettersi alle leggi, come il Dio dei cristiani che impone leggi alle persone, ma non a sé stesso.
E' l'odio che si diffonde nella società attraverso il quale i sovranisti cercano di trasformare i cittadini in servi che devono ignorare i loro diritti nei loro confronti.
06 ottobre 2023
L'intimidazione contro i magistrati messa in atto da Salvini è un atto di terrorismo criminale che vuole impedire ai magistrati di applicare le leggi ai delitti commessi da un Governo criminale e assicurarsi, come un mafioso, quell'ingiusto profitto che trasforma un Governo della Repubblica in un'organizzazione mafiosa in nome del crocifisso.
Nel contempo, magistrati di chiara tendenza nazi-fascista vengono lasciati liberi di vessare e ricattare i cittadini quando questi si presentano a chiedere giustizia. Si ricorre contro le sentenze ingiuste, ma fra la sentenza di una condanna ingiusta e la sua revisione l'imputato vive l'umiliazione per la condanna in un reato che non ha commesso.
L'umiliazione delle persone è il fine dei magistrati ideologicamente fascisti che operano in ambito democratico.
Criticare una sentenza è nei diritti del cittadino; aggredire un magistrato come persona, anche se verbalmente, da parte di un diverso Potere dello Stato, è squadrismo.
06 ottobre 2023
La struttura del capitale internazionale, oggi come oggi, sfugge dai modelli classici attraverso i quali era percepita dalle persone. Eppure, fintanto che la politica aggrava le condizioni esistenziali delle persone considerate "marginali" il grande capitale e la grande finanza non intervengono. Lasciano che le persone si arrangino. Quando l'azione sulle persone "marginali" della politica iniziano ad intaccare le strutture di controllo sociale usate dal grande capitale e dalla finanza internazionale, allora il capitale e la finanza internazionale interviene sulla politica mediante i propri strumenti economici.
Può apparire banale, quanto ho scritto?
Ma noi, dove ci collochiamo?
05 ottobre 2023
Riprende da:
La medesima questione si apre anche quando qualcuno voglia praticare spiritismo. (dal giorno 04 ottobre 2023)
Anche per gli spiritisti è la stessa cosa. Gli spiritisti, normalmente, nascono in un ambiente cristiano.
Per praticare spiritismo è necessario che la persona distrugga il controllo della propria coscienza da parte della ragione e permetta il controllo della propria coscienza da parte della propria struttura emotiva. E' un processo complesso, descritto nel Crogiolo dello Stregone, spesso faticoso quando tale ricerca viene effettuata da persone che sono "razionalmente normali".
Spesso, però, tale condizione si presenta, in maniera, apparentemente, più o meno spontanea in alcune persone sia per la loro condizione soggettiva, sia in seguito ad adattamenti soggettivi a particolari condizioni di vita.
Per la ragione si tratta di percepire una sorta di "fantasmi del mondo", sia che si presentano sotto forma di forme, di suoni, di percezioni tattili o di odori. Non c'è un'intuizione che sorge alla coscienza perché non c'è, in quel momento, una coscienza razionale che trattenga l'arrivo di quel tipo di percezione. Tuttavia la coscienza razionale esiste ed è forte. La coscienza razionale si pone a difesa della persona e riveste quelle percezioni del "già conosciuto" o del "probabile che siano" pescando dal tipo di educazione che la persona ha ricevuto.
Le persone non possono descrivere le condizioni della percezione emotiva perché non esistono modelli culturali con cui descrivere tale percezione. Eppure, quando avviene quella percezione, deve esprimersi nella coscienza che, per quanto sia aperta alla percezione emotiva e chiusa alla ragione, deve mediare fra percezione e ragione dove la percezione fornisce l'enfasi dell'emozione percepita e la ragione fornisce la forma con cui interpretare l'emozione.
Difficile che le persone abbiano ricevuto un'educazione che racconti loro che il mondo è attraversato da un infinito numero di emozioni e che molte di queste emozioni hanno una loro intelligenza, un loro intento o un loro scopo progettuale. E' più facile che le persone pensino di essere circondate da anime di morti che, magari, consegnano loro i numeri vincenti della lotteria.
Ci sono stati quasi duecento anni di racconti sui medium e sui "morti che parlano". Questo ha creato storie e leggende contribuendo a costruire molte storie cinematografiche che hanno alimentato desiderio e interesse emotivo, in particolare, nelle persone che hanno perso un qualche parente.
Anche persone che si spacciano come "scienziati", come Jung, hanno partecipato a diffondere lo spiritismo. I cristiani hanno quest'abitudine. Qualunque sia il lavoro che stanno facendo devono attribuirne le variabili sconosciute ad una provvidenza divina, attraverso una superstizione, presuppongono che il loro Dio abbia dato loro tutta la conoscenza possibile ed immaginabile. In questo modo il nuovo che si presenta loro, non appartiene al mondo in cui stanno lavorando, ma da un oltre dominato da Dio o dagli UFO.
E' facile che, quando le persone iniziano a percepire le emozioni del mondo che ci circonda, pensano di comunicare con i "morti" o con una qualche entità superiore. In fondo, si sentono piccoli e disarmati davanti ad uno sconosciuto che non sanno padroneggiare.
Con questa pratica, le persone si trasformano. Quasi sempre insorgono forme di malattia mentale, spesso debilitante, e finiscono per dover essere curate. Se all'inizio percepivano forme emotive che la loro ragione rivestiva con le forme della loro educazione (vedono Dio o la madonna, Gesù o qualche santo, il Budda o il profeta Maometto) ben presto la percezione delle forme emotive dell'oggettività sparisce per essere sostituita da un immaginario illusorio. L'individuo cessa di percepire, ma proietta le proprie illusioni sul mondo. Se percependo una forma emotiva veniva rivestita dalla forma della madonna cristiana, la forma emotiva cessa di essere percepita e la persona proietta la madonna cristiana come oggetto sul mondo in quanto la forma vota si è impossessata dell'apparato con cui procedeva alla percezione.
Finisce, in pratica, per produrre allucinazioni, illusioni ecc.
Ho visto persone che pensavano di praticare Stregoneria recitando formule di esorcisti o formule di donne medioevali. Ho visto persone che pensavano di praticare Stregoneria perché preparavano degli intrugli con i quali sviluppare un qualche potere. Ho visto persone che pensavano di praticare Stregoneria costruendo sigilli imitando Paracelso. Poi venne Herry Potter e insegnò loro che cos'era la Stregoneria.
Vorrei farla breve.
L'individuo deve scegliere fra pensare la Stregoneria come un'attività che modifica il mondo e che gli garantisce dei vantaggi o pensare alla Stregoneria come l'arte di modificare sé stesso in relazione al mondo in cui vive.
Chi pratica esoterismo deve scegliere. Una scelta distrugge l'individuo trasformandolo in un truffatore, l'altra scelta lo porta su un sentiero di trasformazione continua. Una trasformazione di cui, chi la vive, perde la memoria della trasformazione perché ad ogni trasformazione si forma una nuova e diversa coscienza che produce nella persona la convinzione che quella nuova coscienza è sempre stata e sempre sarà com'è ora. E quando quella coscienza muore e ne nasce un'altra che comprende nuove esperienze, anche quella coscienza lascia nell'individuo la convinzione di essere sempre stata.
----Continua nella quinta parte----
05 ottobre 2023
Sembra che si stia comprendendo che, al di là delle cause di sbandamento dell'autobus a Mestre, la tragedia è stata favorita dallo stato obsoleto del guard rail. Una struttura inadeguata vecchia di oltre 50 anni e la cui pericolosità era già stata segnalata e per la quale sono stati stanziati fondi per la sostituzione.
Si sapeva, ma non si è provveduto a mettere la strada in sicurezza.
Le responsabilità ricadono sull'ente che aveva competenza sulla strada e, dalle prime notizie, la competenza sembra essere della Regione Veneto. Quella Regione che si è tanto preoccupata di costruire una strada "semiautostrada" detta "Pedemontana" per favorire qualcuno (lasciamo perdere chi) che doveva essere a carico dei privati e che, al contrario, si sta rivelando una sorta di "mangiasoldi pubblici".
Se così fosse, ci sarebbe una relazione esatta fra la necessità di trascurare la viabilità Veneta in atto in funzione di una nuova viabilità per favorire certi settori e trascurarne altri.
Purtroppo, per fare certe osservazioni sembra che in questo paese sia necessario attendere i morti e le inchieste della magistratura altrimenti, se metti in atto della dialettica politica, vieni denunciato perché diffami questi "poveri" politici accusandoli di incapacità, incompetenza e attenzione per interessi privati.
05 ottobre 2023
Paghe basse significa rendere immobile il paese. Le minime sicurezze esistenziali non possono venir abbandonate dal momento che, una volta cambiata città per lavoro, non ci sono abbastanza soldi per poter vivere sradicati socialmente, in quella città.
Per uscire dal paese o dalla città in cui si è nati, serve un lavoro che garantisca un reddito tale non solo per la vita fisica, ma soprattutto per la socializzazione in un nuovo e diverso ambiente.
Le paghe basse uccidono lo sviluppo sociale. Se all'inizio sembrano danneggiare solo i cittadini, in un secondo tempo portano al fallimento dei commercianti e danneggiano l'intero settore industriale.
Le paghe basse, spesso, non riguardano le concentrazioni industriali, ma la piccola e media impresa che agisce sul territorio, spesso offrendo servizi. Se questa piccola e media impresa non paga adeguatamente, è il settore industriale che è destinato a fallire.
05 ottobre 2023
Ci sono due direzioni ideologiche nel fare le leggi in uno Stato. O si fanno leggi che regolano le azioni delle Istituzioni nel fare leggi e provvedimenti, oppure si fanno leggi che regolano le azioni dei cittadini.
Una direzione la chiamiamo Democrazia; l'altra direzione la chiamiamo fascismo e nazismo.
Fra le due direzioni esistono delle mediazioni, spesso necessarie, per mantenere l'equilibrio fra libertà dei cittadini e necessità d'azione dello Stato.
Quando si definisce un regime di uno Stato, queste mdiazioni hanno vari nomi generici come liberalismo, socialismo, monarchia, comunismo, dittatura, socialdemocrazia, ecc.
Ognuno di questi nomi bilancia diritti e doveri a seconda del soggetto centrale a cui vengono attribuiti diritti e spesso, questi nomi, servono per illudere i cittadini di vivere in uno Stato "ideale" mentre vengono negati loro diritti di "assoluto possesso del loro corpo e delle loro relazioni esistenziali".
Cosa sottrae uno Stato ai cittadini?
L'assoluto diritto d'uso del proprio corpo e del loro tempo di vita.
In tutti questi regimi, qualunque sia la definizione con cui si chiama quell'ideologia, l'oggetto del contendere è "il possesso del corpo e il tempo di vita" di ogni singola persona.
Quando qualcuno sottrae ad un cittadino un minuto di vita perché costretto a fare qualche cosa che non serve direttamente a lui, è come se lo avesse ammazzato un minuto prima di quando sarebbe, naturalmente, morto.
Il tempo di vita è la ricchezza di ogni persona e rubare il tempo di vita è l'azione di ogni Stato e di ogni regime.
La libertà del singolo uomo riguarda il suo corpo e il suo tempo di vita.
L'azione coercitiva di uno Stato nei confronti del singolo uomo riguarda il controllo del suo tempo di vita e il controllo del suo corpo fisico.
Non ha importanza come si chiama il regime che vige in uno Stato. Il suo VERO NOME dipende da come quello Stato agisce nei confronti del corpo degli uomini e dal benessere che garantisce al loro tempo di vita.
05 ottobre 2023
Cassandra guardava il futuro, ma Apollo condannò gli uomini all'arroganza. Cassandra parlava, ma gli uomini non ascoltavano: loro già sapevano e deridevano Cassandra.
04 ottobre 2023
Il concetto di uguaglianza è un concetto religioso. Un concetto fondamentale dell'Antica religione di Roma.
La Religione Antica, pre imperiale, di Roma era caratterizzata dal concetto del patto fra uomini e Dèi. Gli uomini facevano un patto con gli Dèi. Gli Dèi assumevano su di sé dei doveri nei confronti degli uomini e gli uomini assumevano dei doveri nei confronti degli Dèi. Gli Dèi erano tenuti a rispettare quel patto e solo se gli Dèi rispettavano il patto gli uomini erano tenuti, a loro volta, a rispettare gli impegni presi.
Lo so che il concetto di uguaglianza non c'era nella società di Roma. Ma io non sto parlando della società, sto parlando della religione. La religione non determina la realtà della società, ma, rispetto alla società, indica gli ideali ai quali la società deve tendere.
Tendere non significa realizzare, significa modificare il presente in quella prospettiva.
Se oggi il concetto di uguaglianza è meglio, giuridicamente, definito, lo si deve ad un processo storico di uscita dall'assolutismo cristiano che negava il concetto di uguaglianza in nome del potere assoluto di Dio.
Lo stesso concetto di uguaglianza di oggi non è il concetto di uguaglianza della Rivoluzione Francese, anche se è suo figlio, perché il concetto di uguaglianza della rivoluzione francese, per essere promosso, dovette tagliare parecchie teste di chi pensava sé stesso privilegiato rispetto ad altri.
In campo religioso, il concetto di uguaglianza è necessario ricordarcelo perché il suo opposto è l'assolutismo. Comunque si presenti. Col Dio dei cristiani, di ebrei, di musulmani, di buddisti o ciarlatani esoterici di vario tipo.
04 ottobre 2023
Così, tanto per ricordarci come sono gli operai di Porto Marghera (sono operai di Porto Marghera, qualunque sia la loro provenienza).
Mi si dice che il primo operaio della Fincantieri ad essersi buttato nel fuoco era di origine del Gabon (forse del Gambia) e ha tirato fuori tre persone dall'autobus in fiamme a Mestre.
E se in quell'autobus ci fosse stato qualche politico che fa la guerra agli extracomunitari?
Riflettete.
04 ottobre 2023
Colpisce molto lo schianto dell'autobus fra Mestre e Marghera con il suo bagaglio di morti.
Normalmente, quando arrivano notizie (vado a memoria) si dice che in Pakistan, in Cile, in Perù, in India un qualche autobus è precipitato in un qualche precipizio.
Davanti a queste notizie siamo indotti a crearci delle immagini di strade sterrate, impervie, come se fossero "paesi del terzo mondo" e non spostiamo la nostra attenzione su cause più contingenti. Cause che vanno dal malore dell'autista, ad un guasto meccanico, ad un incidente con un'altra auto, al cedimento della strada, ecc. In altre parole, non pensiamo a quelle condizioni di guida allo stesso modo con cui pensiamo alle condizioni di guida in Italia. Lo stesso vale per i veneti quando pensano ad incidenti simili in Calabria o in Sicilia (fra poco ci devo andare e girerò in bus la Sicilia).
Poi, succede che l'incidente avviene a due passi da casa. A Mestre. Avviene in una viabilità, tutto sommato moderna, anche se forse può risultare un po' ambigua per le direzioni che le auto devono prendere per l'autostrada, il centro di Marghera o il centro di Mestre, e allora cambia l'ottica.
E allora cambia l'ottica.
Se succede un incidente del genere in una strada così buona in un'ora di traffico che, tutto sommato, non è più intenso, al di là delle cause in accertamento, devi pensare che anche in Pakistan, in India, Perù o in Cile, gli incidenti avvengono e sono proprio incidenti. Non è una questione di "terzo mondo" è proprio una questione più o meno uguale a quella di Mestre: malore dell'autista? Scoppio di un pneumatico? Guasto meccanico? Un'altra auto che correva e lo ha urtato?
La magistratura accerterà. Come la magistratura dell'India, del Pakistan, del Cile o del Perù accerta.
Si tratta, ancora una volta del "Concetto di uguaglianza" che non è solo un concetto giuridico, ma soprattutto una categoria mentale attraverso la quale noi guardiamo, pensiamo e giudichiamo il mondo in cui viviamo.
04 ottobre 2023
Riprende da:
Il delirante non considera sé stesso inadeguato nella percezione del mondo, ma ritiene che il mondo sia sbagliato. Solo che spesso, ciò che nel mondo lo fa soffrire, sono gli adattamenti del mondo alla sua azione ed egli vive un conflitto che gli appare insolubile.. (dal giorno 03 ottobre 2023)
Anche per l'erboristeria praticata dalle persone vale il discorso sopra. Preparare intrugli, unguenti, pozioni. Pozioni, unguenti, estratti, distillati, ecc. non fanno guarire le persone. Spesso quei rimedi erano rimedi che avevano una funzione all'interno di condizioni di vita miserabili. Le condizioni di vita in miseria producono una serie di danni fisici a cui le persone tentano di ovviare con rimedi chiamati "tradizionali", come l'uso di erbe.
I rimedi che funzionavano a buon livello sono stati fatti propri dalla medicina ufficiale che ha provveduto a perfezionarne i principi attivi. Il resto dell'erboristeria è rimasta nella cultura popolare fra rimedi spicci e credenze popolari.
Il miglioramento delle condizioni di vita, dall'igiene, fognature, servizi sanitari, case più salubri, trasporti più comodi, condizioni di lavoro migliori, ecc, hanno via via fatto sparire la necessità dell'uso dei rimedi popolari di massa
Non che qualcuno non ne abbia bisogno, ma quel qualcuno non fa sufficiente massa per rendere economicamente redditizia un'attività di guaritore erboristico.
Quando una persona pratica questo tipo di attività, prima o poi raggiunge un buon grado di conoscenza erboristica. La sua intuizione nell'ambiente diventa fortissima; sa quali erbe possono fare da emoliente o quali usare come antibatteriche. Costruisce una relazione emotiva con le erbe e sembra che le erbe gli parlino. Si è trasformato in quella direzione.
A questo punto ha davanti a sé due strade o abbandona tutto e trasforma la sua conoscenza erboristica in cultura personale, oppure deve vendere quella conoscenza erboristica illudendo le persone della capacità di guarigione di quei rimedi.
Quando per vivere hai bisogno di vendere erbe, finisci per decantare le proprietà miracolose pur di ottenere un qualche guadagno,
Se questa persona all'inizio ha ottenuto qualche successo quando si presenta una persona con un mal di pancia, ben presto arriveranno persone con cancri terminali speranzosi in un qualche rimedio che la medicina ufficiale negava alle loro condizioni. Di questi casi ne ho visti molti, sia in passato che in era covid-19; erboristi e guaritori che non conoscevano nemmeno che cosa fosse un virus e quali caratteristiche aveva. Però illudevano le persone condannando i medici che vaccinavano o che assistevano malati in terapia intensiva.
La questione non è diversa per chi decide di praticare filosofia esoterica.
I concetti filosofici dell'esoterismo hanno la caratteristica di individuare come centro dei propri interessi "la coscienza della totalità del presente" vissuto capace di afferrare gli interessi del filosofo che, attraverso le sue "idee" sulla coscienza del tutto in cui vive si fa, di fatto, portavoce della coscienza universale presso gli uomini.
All'inizio dell'attività di studio e di approfondimento, la persona riceve tutta una serie di input, di idee, di intuizioni, che funzionano come vere e proprie esplosioni che illuminano e trasformano la sua coscienza.
I concetti diventano chiari. La persona li fagocita, li fa propri, e li riproduce in maniera soggettiva nel mondo in cui vive.
La persona si trasforma, Non è più la persona che aveva quelle idee iniziali dalle quali è partita per il suo viaggio all'interno della filosofia esoterica, ma è un'altra persona, attraversata da quei concetti, che pensa il mondo per concetti e non più per forma.
I concetti della filosofia, qualunque ne sia la sua "natura" hanno la caratteristica di essere concetti al di fuori del tempo razionale. Non esistono concetti antichi e concetti moderni. I concetti sono presenti, tutti insieme, davanti a chi pratica filosofia. Non c'è differenza temporale fra cosa dice Archita di Taranto e ciò che dice Onfray o Galimberti o Popper o Marx. Le idee, i concetti, sono atemporali anche quando i filosofi si copiano l'uno con l'altro.
Chi vive con intensità questo tipo di pratica si trova a vivere "fuori dal tempo" oppure, se preferite, è necessario uscire "fuori dal tempo" per poter far che questa pratica sia tale da modificare la persona che la vive.
Ad un certo punto la persona si trova davanti ad un bivio nel quale dovrà scegliere: persona o idee.
Metterà in rilievo la propria persona nella sua "grande capacità" di trattare la filosofia esoterica, oppure metterà in rilievo la filosofia che tratta?
Se metterà in rilievo sé stesso come persone, inevitabilmente finirà come quell'imbecille del "In verità, in verità vi dico..."; se metterà in rilievo i concetti di filosofia scoprirà un immenso ideale che ancora deve praticare. Nel primo caso diventerà un nuovo esoterista che proclama le nuove verità che ha scoperto, nel secondo caso dovrà uscire dalla filosofia esoterica e affrontare la filosofia che domina la società in cui vive.
Nel primo caso rimarrà confinato in quella discarica della cultura che è l'esoterismo; nel secondo caso affronterà la filosofica che controlla e domina la società in cui vive cercando di individuarne i concetti, le criticità, il divenuto, i meccanismi concettuali che hanno portato la società ad essere quello che è diventata progettando concetti che possono favorire ciò che la società potrà essere.
La medesima questione si apre anche quando qualcuno voglia praticare spiritismo.
----continua nella quarta parte----
03 ottobre 2023
Il razzismo in Europa non è mai stato fermato. Dai lager svedesi contro i malati mentali, ai lager italiani sia come manicomi, sia come campi di concentramento e sterminio voluti dal fascismo contro gli sporchi slavi e negati dal terrore italiano.
Mi riferisco a questa notizia di oggi del Corriere della Sera.
E' il nazismo hitleriano e del fascismo italiano dove si invocano campi di concentramento per le minoranze, gli immigrati e quant'altro.
Un'Europa costruita su ideali di uguaglianza che i miserabili mentali che sventano il crocifisso esaltando il macellaio di Sodoma e Gomorra vogliono trasformare in un campo di concentramento e di sterminio. Come può, in queste condizioni. L'Europa porsi alla testa morale di un mondo quando vuole solo macellare e sterminare le persone?
Questo è un delitto contro l'umanità! E questo sangue gronda sulla mani di ogni europeo.
03 ottobre 2023
Chissà se questo Governo intende rispettare questa sentenza:
Cassazione, spetta ai giudici fissare il giusto stipendio: "Chi lavora ha diritto a salario minimo per vita dignitosa"
La Corte accoglie il ricorso di 8 vigilantes. La busta paga – scrivono nella sentenza – non è necessariamente legittima, anche se rispetta i Contratti collettivi di lavoro ed è sopra la soglia di povertà Istat: "Il salario minimo non deve distanziarsi da quello medio"
Riporto dalla stampa
La Corte accoglie il ricorso di 8 vigilantes. La busta paga – scrivono nella sentenza – non è necessariamente legittima, anche se rispetta i Contratti collettivi di lavoro ed è sopra la soglia di povertà Istat: "Il salario minimo non deve distanziarsi da quello medio"
03 ottobre 2023
Quando una guerra da "guerra lampo" ad una "guerra di lunga durata" che permane sul territorio, il fattore umano diventa preminente sulla qualità delle armi. I fondamenti ideologici che attraversano gli schieramenti coinvolgendo gli uomini, sono i fattori decisivi di quella guerra.
L'idea secondo cui gli uomini sono "pecore di un gregge" è un'idea prettamente cristiana che trasforma l'esercito cristiano in un gregge capace solo di macellare e pronto per essere macellato. I macellai non sono soldati!
Putroppo, sono finiti i tempi delle guerre di conquista. Quando noi parliamo di guerra non intendiamo la guerra che si fanno i potentati delle nazioni. Intendiamo solo la guerra di genocidio. Quella guerra che viene fatta ad una nazione per massacrare la popolazione, distruggere le infrastrutture e ridurre in miseria quella nazione davanti ai potentati economici.
Di questo le persone non hanno ancora preso coscienza e troppo spesso, gruppi di persone, pensano che le armi possano risolvere qualche cosa.
E' finito il tempo delle "rivoluzioni". L'uomo non è creato ad immagine di un Dio pazzo cretino e deficiente. L'uomo si trasforma sia nel suo presente che nelle possibilità future e la guerra, la guerra che modifica il presente, non è una guerra che si combatte con pistole, mitra, carri armati, bombardieri o missili, si combatte con gli uomini e per i diritti degli uomini. L'uomo, ogni uomo, non è parte di un gregge; è una scintilla che arde nella società umana. La guerra per il cambiamento consiste nella forza con cui si sa soffiare su quelle scintille ed alimentare la qualità della loro vita.
03 ottobre 2023
Riprende da:
Un po' alla volta, questa cultura razionalizzata imprigiona la persona. Uccide l'intuizione dentro di lei e la persona, imprigionata, si trova davanti ad un bivio: o abbandona tutto, oppure, nel tentativo di legittimare la propria razionalizzazione, inizia a praticare l'inganno e la truffa, fatta in maniera più o meno bene, rispetto a terzi che deve rendere dipendenti dalle sue labbra. (dal giorno 02 ottobre 2023)
Continua...
Sia che si scelga di abbandonare, sia che si scelga di continuare in questa pratica esoterica sfociando nell'inganno, la persona conserva una certa lucidità, chiarezza, rispetto ad aspetti del reale vissuto che ha svelato ai suoi stessi occhi.
Chi si mette ad interpretare cose come la Cabala, o l'I-king, o Nostradamus e simili, avrà all'inizio delle intuizioni che sorgendo alla sua coscienza verranno attribuite a quanto sta interpretando e non si renderà conto che, in realtà proietta la sua intuizione su quanto sta interpretando. In altre parole: è lui che sa, non il testo che interpreta.
Lo stesso vale per la magia rituale.
Le azioni magiche non funzionano per modificare la realtà o gli oggetti presenti nella realtà.
Le azioni magiche di magia rituale, con tutta la preparazione che necessitano, servono per modificare il soggetto, sia come cultura che come attenzione e interessi, in relazione all'oggettività o agli oggetti reali con cui entra in relazione.
La modificazione è la modificazione del soggetto che, modificando il proprio punto di vista sugli oggetti o sulla realtà del mondo costruisce delle condizioni più favorevoli nelle quali veicolare i propri bisogni e i propri desideri.
Fintanto che la magia rituale viene usata con queste finalità (o usata in modo che produca queste finalità) la magia rituale funziona; quando viene usata con la pretesa di modificare la realtà oggettiva l'individuo inizia a praticare l'inganno. Un inganno che dapprima lo illude di essere più furbo dei suoi clienti che sta ingannando altri, coinvolgendolo, ma col tempo finisce per ingannare sé stesso rinchiudendosi in una forma illusoria delirante che puà essere più o meno debilitante rispetto alla sua stessa esistenza nel quotidiano.
Illudersi di modificare la realtà in cui si vive, senza operare nella realtà stessa, è puro delirio.
Un delirio che alimenta l'illusione che come un contagio può diffondersi fra chi, vivendo nella sofferenza, desidera un colpo di bacchetta magica con cui risolvere i propri problemi. Il delirante non considera sé stesso inadeguato nella percezione del mondo, ma ritiene che il mondo sia sbagliato. Solo che spesso, ciò che nel mondo lo fa soffrire, sono gli adattamenti del mondo alla sua azione ed egli vive un conflitto che gli appare insolubile.
——Continua nella terza parte——
03 ottobre 2023
Immagine del quartiere Altobello di Mestre. Presentazione del centro culturale.
02 ottobre 2023
Succede nella vita che persone giovani vengano affascinate da interessi che vengono chiamati esoterici. Nella loro testa si accavallano fantasie, spesso alimentate dal cinema, dove la conoscenza di "certe tecniche", o di certe "conoscenze", permetterebbe loro di acquisire "potere" rispetto alla media delle altre persone.
Allora vediamo questi giovani interessarsi di astrologia, cartomanzia, cabala, magia rituale, spiritismo, stregoneria di vari tipi, da quella antropologica a quella fantastica, archeologia immaginifica, archeologia culturale, cristallo terapia, erboristica, massaggi, ecc.
Io che sono un po' anziano, guardo costoro e sconsiglio queste pratiche. In realtà, non è che sconsiglio queste pratiche. Io sconsiglio l'investimento emotivo e personale in queste pratiche perché queste pratiche, all'inizio dell'attività di chi le pratica, aprono grandi orizzonti e alimentano speranze e aspettative soggettive, ma poi, questi orizzonti e queste speranze, si esauriscono.
Aprire orizzonti e alimentare speranze soggettive significa aprire una porta emotiva personale dalla quale veicolare le proprie emozioni.
Questo è positivo.
L'individuo diventa effettivamente più forte; più lucido; più attento a cose diverse.
Si tratta di un'esplosione emotiva nella coscienza che l'individuo percepisce come una sorta di illuminazione. E' un effetto così potente da coinvolgere l'intera struttura emotiva della persona tanto da ristrutturare l'intera sua coscienza e la riorganizza su un piano diverso.
Solo che le aspettative, di chi ha iniziato tali pratiche, non si realizzano. Astrologia e cartomanzia, non sono in grado di prevedere il futuro. Però, chi le ha praticate ha delle intuizioni. Intuizioni che nascono nella persona e che appartengono alla persona. Non sono razionalizzabili o oggettivabili. Sono soggettive. E questa soggettività può emergere o non emergere a seconda delle condizioni psico-emotive che la persona sta vivendo. Non è la cartomanzia o l'astrologia (sto usando queste categorie per semplicità di esempi) che ti danno intuizioni di futuro, ma le intuizioni insorgono nella persona che può attribuirle alle carte o ai temi astrologici.
E qui sorge il dilemma della persona.
Se la persona crede che quanto dichiara nasce dalle carte o dai temi astrologici, diventa prigioniera di carte e di temi astrologici. Un po' alla volta la sua intuizione diminuirà e sarà sempre più dipendente da carte e da temi astrologici per esporre a terzi quelle che dovrebbero essere le sue intuizioni. Cercherà in tutti i modi di razionalizzare e oggettivare quelle che dovrebbero essere intuizioni soggettive costruendo, di fatto, una cultura illusoria per tentare di spiegare oggettivamente quelle che sono soltanto sue intuizioni, più o meno aderenti alla realtà, che sorgono dentro di lei.
Un po' alla volta, questa cultura razionalizzata imprigiona la persona. Uccide l'intuizione dentro di lei e la persona, imprigionata, si trova davanti ad un bivio: o abbandona tutto, oppure, nel tentativo di legittimare la propria razionalizzazione, inizia a praticare l'inganno e la truffa, fatta in maniera più o meno bene, rispetto a terzi che deve rendere dipendenti dalle sue labbra.
---continua----
02 ottobre 2023
Articolo 38, comma 1, Costituzione della Repubblica Italiana:
"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia una esistenza libera e dignitosa."
A mio avviso, non realizzare questo, o non tendere a realizzarlo costituisce terrorismo ed eversione contro la democrazia da parte di individui che operano nelle Istituzioni.
La mia è solo un'opinione personale, ma la nostra società si regge sulle regole morali ed etiche presenti della nostra Costituzione.
02 ottobre 2023
Che ci sia una pratica, da parte della Polizia di Stato e Carabinieri, di calunniare cittadini, cittadini che vengono ritenuti in "non diritto di difendersi", è un dato di fatto, sperimentato personalmente.
Qualche volta, ma solo raramente, forse quando eccedono o trovano un magistrato giuridicamente coerente, allora vengono fermati. Purtroppo, non sempre succede e i cittadini vivono in un contesto di paura rispetto a persone che si fanno prepotenti per avere una pistola e per sentirsi in diritto di prevaricare.
Non tutti i poliziotti e i carabinieri sono così.
Ce ne sono molti di onesti e coerenti, ma spesso sono marginali. Troppo spesso poliziotti e carabinieri prepotenti fanno "massa" o "gruppo" finendo per condizionare poliziotti e carabinieri che vorrebbero fare solo il loro lavoro.
02 ottobre 2023
Sento che sto invecchiando. Mi sto stancando più facilmente. Lo spirito di fare e c'è come anche la passione e la voglia (come necessità) di fare, ma mi stano più facilmente e ho necessità di pause più lunghe fra un lavoro e un altro.
Fino a qualche tempo fa davo la colpa al fatto che camminando meno mi ero un po' impigrito. Ora so che in realtà è il contrario, ho meno capacità di usare l'energia fisica e fatico un po' ad immagazzinarla per ripartire.
E' solo una constatazione, nulla di grave. Per la mia età, fisicamente sto molto bene, solo sto notando i cambiamenti che avvengono nel corpo in relazione alla struttura psichica ed emotiva.
02 ottobre 2023
Fra qualche giorno andrò in Sicilia. Uno dei miei grandi viaggi e starà parecchi giorni in Sicilia. Il programma è di fare il giro dei siti archeologici della Sicilia meridionale. Ovviamente mi attrezzerò per mandare foto di ogni luogo che visito, ma manderò solo brevi didascalie.
Vorrei, ma non so se riuscirò a realizzare, portare qualche mazzo di fiori in alcuni luoghi antichi di culto. Vorrei, ma non so se posso, fare un saluto a Core e ad Astarte. Un saluto a Tifone che si agita sotto l'Etna e un saluto ad Echidna.
Partirò con molte intenzioni che forse, in un viaggio organizzato non realizzerò. Tuttavia ho quelle intenzioni. Come quella di vedere il museo archeologico di Palermo che però, al momento, sembra sfumare.
Poi vorrei fare altri due viaggi, sempre alla ricerca di siti archeologici. Si tratta di desideri al momento ancora da concretizzare perché tutto dipenderà da come andrà questo viaggio.
02 ottobre 2023
Giovanni Gentile: spirito come atto puro
Lo "spirito" nella filosofia di Giovanni Gentile, sono stato costretto a farne una pagina a parte all'interno della "Teoria della Filosofia Aperta" perché le riflessioni si sono susseguite e accavallate tutto il giorno di ieri e questa notte.
Ho impiegato un po' di tempo per comprendere come il concetto di "spirito come atto puro" in Gentile altro non fosse che attualizzazione dello spirito, diventato "Spirito santo", dei vangeli con il quale Gentile legittimava il disprezzo per la natura in funzione della superiorità dell'uomo.
Per Gentile l'uomo è creato da Dio. E' superiore agli animali e, soprattutto la gerarchia fra gli uomini è voluta da Dio in quanto Dio agisce negli uomini attraverso lo spirito.
Le idee di Gentile sulla superiorità di alcuni uomini su altri sono idee tutt'ora diffuse come è diffusa l'idea che l'uomo non agisce, ma è Dio che agisce, attraverso lo spirito, nell'uomo. E' sufficiente pensare all'esaltazione delle idee di Gentile fatta da Emanuele Severino nella prefazione all'Attualismo edito da Bompiani.
C'è sempre questa enorme differenza di impostazione del pensiero fra chi ritiene l'uomo parte della Natura e chi ritiene, come Giovanni Gentile, l'uomo al di sopra e padrone della Natura disprezzando la Natura mentre si esalta lo spirito. Questo modo di vedere era platonico e neoplatonico prima e cristiano poi: si esaltava l'anima per sfruttare il lavoro dei corpi costretti alla sottomissione da uomini che si presentavano come i "profeti di Dio" o "dell'anima".
Anche se alcuni concetti vengono superati dalla filosofia, c'è sempre qualcuno che li tira fuori dalla naftalina e li ripropone a persone fragili per legittimarsi una qualche sorta di potere e di dominio.
In filosofia non esistono "concetti vecchi", esistono "concetti al momento inattuali", ma se si ignora la storia della filosofia è un attimo che l'inattualità diventi attuale con tutte le conseguenze culturali che ciò comporta.
01 ottobre 2023
Mi sono state necessarie parecchie ore per comprendere come il concetto di "spirito" nella "Teoria generale dello spirito come atto puro" di Giovanni Gentile altro non fosse che il concetto assoluto che fa coincidere il concetto di Dio, come agente che opera sulla natura, e il concetto dell'Uno-tutto che pervade il mondo e che preserva l'immutabilità spirituale del presente perché lo spirito pensa sé stesso e ciò che l'uomo pensa passa attraverso lo spirito. Un modo nuovo per presentare la teoria del Logos da una parte e la Teoria del vangelo di Giovanni del verbo.
Oggi ho fatto una sorta di cortocircuito culturale per districare questa cosa dove, l'attualismo di Gentile, altro non è che la rappresentazione dell'attuale dello spirito, di Dio, che determina morale ed etica dei comportamenti umani. Il concetto lo svilupperò meglio domani e poi, se riesco a concluderlo lo condividerò.
01 ottobre 2023
L'enorme quantità di minori stuprati dai preti cattolici nell'arcidiocesi cattolica di Baltimora dimostra ancora una volta qual è il fine dell'uso del crocifisso affisso in ogni dove: legittimare lo stupro di bambini ad imitazione di Cristo. Solo in questo modo, l'attività mafiosa della chiesa cattolica, viene mascherata da una feroce propaganda antisociale. Riporta il sito Ansa:
L'arcidiocesi di Baltimora ha dichiarato bancarotta, con due giorni di anticipo sull'entrata in vigore di una nuova legge statale che permette alle vittime di preti pedofili di far causa a prescindere da quando si sarebbero svolti gli abusi. L'arcivescovo William Lori ha attribuito il ricorso al Chapter 11, che ora protegge la più antica diocesi degli Stati Uniti, da potenziali debitori, al "gran numero di azioni legali" che finora erano state proibite dalle leggi dello stato del Maryland. [fonte Ansa]
Per non risarcire le vittime degli abusi, l'arcidiocesi di Baltimora preferisce fallire in modo da costringere le vittime a risarcimenti irrisori e poter ricominciare daccapo a stuprare altri bambini. Questo grazie ad una Polizia che preferisce collaborare con gli stupratori anziché proteggere i cittadini dalle violenze.
Senza lo stupro di minori, sempre di natura psicologica, qualche volta anche fisico, il cristianesimo sarebbe stato allontanato dalla società civile come ideologia asociale e criminale.
Ora l'arcidiocesi di Baltimora, fallita, risarcirà con pochi euro le vittime e poi verrà riorganizzata in modo da poter continuare la sua attività di stupro di minori.
D'altro canto, il terrorismo lo subiscono i minori e per i cristiani i minori sono oggetti di possesso del padre e il prete cattolico non viene forse chiamato "padre"?
01 ottobre 2023
Questa è l'ultima pagina del mese di settembre dove l'argomento principale della pagine è:
Unicità e pluralità delle coscienze in Giovanni Gentile
E' proprio del fascismo, come quello del cristianesimo, avere un "capo unico" ad immagine di Dio. Questa necessità psichica dell'uomo fascista si esplicita nel suo pensiero filosofico che fa dello "spirito assoluto" il padrone dell'uomo e delle sue azioni dimenticando la pluralità della vita e delle infinite coscienze individuali che si muovono nel mondo attraversate dai propri sentimenti, problemi, progetti, determinazioni e desideri.
Già Platone privava l'uomo della sua indivdualità attribuendo la sua individualità all'anima. La filosofia moderna del dominio non fa altro che riprendere il medesimo modello, lo vernicia con parole diverse, e lo spaccia allo stesso modo con cui il venditore di eroina lo offre davanti alle scuole a ragazzi ingenui desiderosi di "super-poteri".
Oggi preparerò lo schema per preparare le pagine per il mese di ottobre.
01 ottobre 2023
Buffo un governo che parla di "lotta ai trafficanti di uomini" mentre pratica la violenza con gli uomini, donne e bambini "trafficati" aiutando, di fatto, i "trafficanti" a guadagnare su un'immigrazione imposta come illegale da Nordio (lo ricordiamo come costruttore di fake contro il PCI, come colui che ha dilapidato i fondi della magistratura veneziana in un'idiota caccia all'una-bomber, come partecipe alle torture di cittadini in nome del nazismo e delle sceneggiate propagandistiche e velleitarie di chi voleva riformare l'intero Codice Penale in nome di Berlusconi) e da Piantedosi.
Affermano di fare "lotta ai trafficanti" per poter rinchiudere la povera gente nei campi di concentramento e permettere alla mafia di guadagnare sulla loro pelle. Chissà se con quei soldi guadagnati faranno il Ponte di Messina. Vivo un momento di sconforto e di sgomento davanti alla violenza di una propaganda politica che si nutre di menzogne e incapacità, povera nelle relazioni umane e manifestando comportamenti personali che possono essere definiti solo col termine: vigliacchi!
Dice Paolo di Tarso alle persone:
"Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. 27 Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, 28 Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, 29 perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio."
Paolo di Tarso, Corinzi 1, 26-29
E' l'ignoranza elevata a volontà di Dio per dominare gli uomini portando alla distruzione le società civili.
Questo era il significato del crocifisso sventolato dalla Meloni e da Salvini in campagna elettorale: la stupidità al potere. E come sempre avviene con la stupidità al potere, basta una motosega dell'idiota e in cinque minuti si taglia un albero che per crescere ha impiegato 80 anni. Cosí è per le società: cinque minuti per distruggere una costruzione che ha impiegato 80 anni e poi, serviranno altri 80 anni per rimediare al disastro.
La pagina sarà alimentata giorno dopo giorno in base alle possibilità.
Verranno postati tutti i messaggi, tutte le proposte di discussione, nel mese di ottobre 2023.
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